Perché il finale di Game of Thrones ha deluso tutti

Se non avete ancora terminato la visione della chiacchieratissima ottava stagione di Got, vi consiglio di rinviare la lettura di questo articolo a quando l’avrete fatto.

Un successo planetario

Il 17 aprile 2011 andò in onda negli Stati Uniti la prima puntata di Game of Thrones. L’esordio fu tiepido, solo 2,2 milioni di spettatori seguirono l’episodio pilota, in particolare i fan della saga dei libri di George RR Martin “Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco”.

In seguito, il vuoto lasciato dagli incatesimi targati Harry Potter e dalle battaglie epiche del Signore degli Anelli, è stato colmato proprio dalle gesta dei personaggi delle casate di Got, tutte bramose di conquistare il Trono di Spade per governare sui 7 regni.

Inevitabile che la serie sceneggiata da David Benioff e D.B. Weiss sia diventata un cult, un fenomeno culturale che ha accompagnato una generazione al grido di “Winter is coming”.

Una petizione per rigirare l’ottava stagione

Pochi giorni fa la petizione per rigirare l’ottava stagione di Got portata avanti su Charge.org dall’utente Dylan D, ha raggiunto il milione di firme.

David Benioff e DB Weiss si sono dimostrati degli sceneggiatori miseramente incompetenti quando non hanno del materiale originale (ovvero i libri) su cui basarsi. La serie merita una stagione finale che abbia senso“.

Queste le parole del fan imbestialito che chiede ad HBO di intervenire e di rifare l’ultima stagione con degli sceneggiatori che possano rendere giustizia alla grandezza della serie.

Nonostante la mole delle firme raccolte, ci risulta difficile credere che si possa creare un nuovo finale, stravolgendo del tutto l’originale.

Cosa non è piaciuto ai fan più appassionati

In generale è sembrato a tutti che ci fosse una certa fretta nello scrivere. Dato il grande numero di personaggi in ballo, si sarebbero resi necessari un minimo di 8 episodi, o anche di più.

In particolare ecco gli oggetti del dibattito:

  1. Trasformare il personaggio di Daenerys in una pazza invasata che rade al suolo Approdo del Re, incurante del popolo innocente.
  2. L’epica battaglia fra i vivi e i non morti ( 8×3 The Long Night) è girata di notte, l’oscurità non permette di godersi a pieno gli scontri sul campo, e non solo.
  3. La facilità con cui è stato sconfitto il Re della Notte.
  4. Una fine non degna per il controverso personaggio di Cersei.
  5. La scelta di Bran come nuovo re.
  6. La reazione di Drogon alla morte della madre.
  7. La scelta di Jon.

La trasformazione di Daenerys

Gran parte degli spettatori hanno giudicato la scelta della Madre dei Draghi di radere al suolo Approdo del Re, non coerente con il suo personaggio. (8×5 The Bells)

In realtà che Daenerys non fosse un docile agnellino era palese fin dalle prime serie. Molti avevano creduto nella sua volontà di creare un mondo migliore, privo di tiranni e di guerre, un mondo di uomini liberi, ma sotto il suo comando.

Nel momento in cui i suoi fedeli consiglieri Varys e Tyrion fiutano che la Khaleesi cercherà di raggiungere il suo obiettivo a qualunque costo, utilizzando “ferro e fuoco”, cercano di mettere in guardia Jon, che accecato dall’amore pensa di dare ancora una chance alla sexy zietta.

Anche il nipotino tontolino si rende conto che Daenerys non prova alcuna pietà per le persone innocenti che carbonizza in sella al suo Drogon. Addirittura la “sua regina” scarica tutte le colpe del massacro su Cersei che non ha voluto arrendersi e ha condannato a morte il suo popolo.

In definitiva, sentitasi rifiutata dagli amici, dal suo amante, sangue del suo sangue e dal popolo che avrebbe dovuto governare, Dany impazzisce definitivamente.

Capisce che non sarà mai una regina amata e decide di diventare una regina temuta.

The Long Night o The Dark Night?

Era stata annunciata come la battaglia che avrebbe fatto dimenticare la grandiosa Battaglia del Fosso di Helm presente nel secondo film de Il Signore degli Anelli, Le Due Torri, ma il tentativo è andato in cenere.

Nonostante il regista ce l’abbia messa tutta per rendere le scene notturne della battaglia più realistiche ed entusiasmanti possibili, la critica ed i fan non hanno gradito l’eccessiva oscurità delle immagini che in alcuni fotogrammi non permetteva nemmeno di distinguere i protagonisti delle scene.

La morte del Re della Notte

Il temibile Re della Notte, dopo essersi liberato del tenace Theon Greyjoy si trova alla resa dei conti con Bran, il Corvo dai Tre Occhi. Quando sembra che stia per porre fine alla sua vita, all’improvviso si materializza Arya dal nulla e con la daga regalatale dal fratello sconfigge definitivamente il capo degli Estranei.

Sebbene la scena possa rappresentare uno dei punti più alti della serie per la sua memorabilità, non sono pochi i fan che l’hanno ritenuta una fine un po’ affrettata per quello che sarebbe dovuto essere il cattivo supremo.

Non viene spiegata la vera origine degli Estranei, ma su quest’ultimo punto la curiosità degli appassionati potrebbe essere sanata. Si parla, infatti, di uno Prequel di Got che si intitolerà proprio The Long Night.

La regia dell’episodio pilota dovrebbe essere affidata a SJ Clarkson, nel cast le indiscrezioni indicano Naomi Watts e Miranda Richardson fra le protagoniste.

La fine dei gemelli Lannister

Jaime Lannister è senza dubbio il personaggio che nel corso della serie ha affrontato la redenzione più vistosa. Ha perfino avuto la possibilità di vivere una vita felice con Lady (anzi Sir) Brienne di Tarth, ma ha scelto di tornare dalla donna che amava veramente, sua sorella gemella Cersei.

Grazie all’aiuto dell’altro fratello Tyrion, riesce a fuggire dalla prigionia impostale da Daenerys, sconfigge in un sanguinoso duello Euron, pretendente della bella regina di Approdo del Re. Raggiunge finalmente Cersei, convinto di poter cominciare una nuova vita con lei e con loro figlio che sta per nascere, ma il crollo della Fortezza Rossa pone fine alle sue speranze, ma non ai suoi sogni.

Lo Sterminatore di Re aveva a più riprese rivelato di “sognare di morire tra le braccia della donna che amava”.

I fan non hanno digerito, sebbene odiassero il personaggio di Cersei, che la sua fine risultasse così poco fiera. Sono stati disturbati dalla sua natura umana così fragile, indifesa, che hanno visto cozzare con il carattere algido che aveva sempre mostrato.

Quello che ha sempre dimostrato Cersei è di essere pronta a qualunque nefandezza pur di proteggere i propri figli. Il fatto di essere così impotente di fronte alla situazione che sta vivendo, la fa esplodere in un pianto rassegnato fra le braccia dell’uomo che ama, nonché padre della sua prole.

Bran lo Spezzato diventa il nuovo re

Se il povero Bran avesse avuto un profilo facebook o instagram, le offese meno crude che gli avrebbero rivolto sarebbero state “storpio”ed “essere inutile”.

I fan increduli si sono chiesti: “perché proprio lui? E’ assurdo!”.

In effetti il Corvo dai Tre Occhi sarà anche diventato un grande saggio, ma ad occhio e croce non ha la stoffa del leader. Non sarebbe stato meglio scegliere un Re forte e autoritario, che avesse dimostrato sul campo il suo valore, ma non solo.

Magari un personaggio come Jon Snow che al di là delle virtù battagliere, poteva contare anche su sani principi e su un senso dell’onore derivante da uno strano miscuglio fra Targaryen e Stark?

Altro elemento che desta non poche perplessità: a imbeccare la scelta finale del sovrano è Tyrion, l’unico Lannister superstite di cui non si fida nessuno, ma che alla fine decide il destino del Trono di Spade. Bah!

La reazione di Drogon

Arriviamo ora al cucciolotto di casa Targaryen, Drogon, il personaggio che insieme a Spettro, ognuno di noi si sarebbe voluto portare “comodamente” a casa.

Il drago prediletto dalla mammina sua. Ecco, appunto. Drogon vede che il nipotino di Daenerys (quindi suo cugino?) Jon Snow, ha appena pugnalato a morte la madre e invece di scaricare la sua ira sul traditore, disintegra col suo potente alito il Trono di Spade.

Va bene, ok, in molti sostengono che abbia risparmiato il cuginetto perché ha riconosciuto in lui sangue Targaryen, ma sono pronto a scommettere che i due non si sentiranno neanche per gli auguri di Natale per molti molti anni.

Se vogliamo provare a fare gli psicologi di draghi possiamo ipotizzare che Drogon sia diventato talmente maturo da eliminare l’oggetto maledetto che ha portato alla contestuale morte dei fratelli e della madre.

Ingoiando il rospo, sia riuscito a comprendere le ragioni profonde di Jon Snow e a pensare “devo rifletterci un attimo, capace che in fondo mi è andata bene. Magari assecondando la mia mammina nevrotica ci avrei rimesso le squame pure io”.

La scelta di Jon

Si dice che l’amore è cieco, nel caso del Nostro ci si metteva pure un’ingenuità degna del primo Dawson Leery, semplice che la follia di Daenerys non venisse percepita subito.

In ogni caso, risulta chiaro che al primo posto per Jon non c’è il triangolo focoso dell’Amore, ma l’Onore, sempre l’Onore. Anche se questo vuol dire tornare in mezzo ai Guardiani della Notte e ai Bruti ai confini del mondo.

E’ lui il vero eroe della serie, che si immola per il bene supremo che dovrebbe essere la pace fra i 7 regni. Perde in un colpo solo la sua amante, la sua famiglia, eventualmente il trono (pure se faceva tanto lo gnorri, che non lo voleva) e un simpatico cuginetto con cui giocare a “vola vola”.

La scaltra Sansa nel frattempo, si accaparra il Nord. Non mi stupirebbe, se tra qualche anno, l’algida rossa partisse con il suo esercito alla conquista degli altri 6 regni. Non avete anche voi intravisto dei lampi di fuoco nei suoi occhi che ricordano la sua acerrima nemica ossigenata?

MARCO FABIO CECCATELLI (marcofabio85@hotmail.it)

RIPRODUZIONE RISERVATA

Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!