Sport

La dieta del celiaco sportivo

Il cibo è il carburante del nostro corpo, un’alimentazione mirata è fondamentale soprattutto per gli sportivi, che hanno obiettivi precisi ed ambiziosi. E lo sportivo celiaco? Come può sopperire a determinate mancanze nutritive?

La celiachia

Si tratta di una patologia che prevede l’infiammazione cronica dell’intestino tenue in caso di assunzione di alimenti contenenti glutine. Questa proteina è presente nel grano e in molti altri cereali. Il problema sorge in quanto tali alimenti forniscono un apporto importante di carboidrati, i quali sono fondamentali per chi fa sport, soprattutto nel caso di attività aerobiche.

CLICCA QUI PER LA LISTA COMPLETA DEGLI ALIMENTI PERMESSI, A RISCHIO E VIETATI PER UN CELIACO

Il regime alimentare di uno sportivo celiaco

Gli obiettivi sono essenzialmente due: 1) un’alimentazione priva di glutine, 2) che sia varia e che fornisca l’energia necessaria per affrontare uno sforzo fisico considerevole.

Gli esperti consigliano di farsi ispirare dalla dieta mediterranea, notoriamente ricca di frutta e ortaggi, di legumi, di pesce e dell’immancabile olio d’oliva. Una suddivisione ideale delle calorie da assumere potrebbe essere questa:

-55% carboidrati di origine vegetale (es: legumi, ortaggi e frutta)

-30% grassi vegetali e animali

-15% proteine sia vegetali che animali

Non dimenticate di idratarvi adeguatamente.

Cosa può mangiare lo sportivo celiaco

Abbiamo detto che i carboidrati sono fondamentali, largo allora a tutti quei cereali che non contengono glutine come il riso, il miglio, il grano saraceno, il mais e la quinoa.

Due fra i tennisti più forti di tutti i tempi sono celiaci. Si tratta del serbo Novak Djoković e della ceca Martina Navrátilová. Cosa non può mancare nella borsa di un tennista per integrare il potassio? Un banana, esattamente! Oltre all’unico frutto dell’amor anche pomodori e fagioli sono ricchi di tale minerale. Se volete prendere due piccioni con una fava, puntate sulle patate, ottime sia come fonte di carboidrati che di potassio.

Un’ulteriore ricarica di sali minerali è possibile ottenerla da frutta e verdura di stagione, perfette per la merenda mattutina e per quella pomeridiana.

La chicca finale è il cacao (ovviamente senza glutine). Le fave di cacao contegono flavonoidi, antiossidanti fondamentali per migliorare il flusso sanguigno verso i muscoli.

Consigli finali

Lo sportivo ha necessariamente bisogno di una massiccia dose di vitamina C, essenziale per l’assorbimento del ferro. Se soffrite anche di anemia, abbondate con gli agrumi, i kiwi, i peperoni e la lattuga. Anche il giusto apporto di acido folico è importantissimo. Fate incetta di broccoli, spinaci, asparagi, fragole e melone.

Foto: fondazioneveronesi.it

MFC

RIPRODUZIONE RISERVATA

9 idee per fare movimento senza andare in palestra

C’è un vecchio detto che dice che se vuoi puoi trovare una scusa per ogni soluzione. E se siamo onesti sappiamo che se non andiamo in palestra probabilmente è perché abbiamo di meglio da fare

“Vorrei potermi allenare ma non ho tempo”, “lavoro tutto il giorno e quando torno a casa l’unica cosa che voglio fare è dormire”, “la palestra ha costi esorbitanti” , “andare in palestra è così noioso”.

Una dieta sana non basta

Ogni persona ha ben 640 muscoli. Chi li usa regolarmente non è più in forma solo fisicamente, ma anche mentalmente. Gli esperti consigliano di fare 10.000 passi al giorno, il che corrisponde a circa sei o sette chilometri. Oggi allora vediamo insieme come poter fare movimento e rimanere in forma in maniera furba, senza perdere tempo.

Cibo sano, piatti equilibrati, niente grassi o zuccheri: tutti sanno che si parte da qui per dimagrire, ma in tanti non si rendono conto che la dieta da sola non basta. Se si vuole davvero perdere peso, restare in forma e prevenire malattie cardiovascolari bisogna muoversi. Il movimento risveglia la mente, migliora l’umore, rende più stabile la psiche e ha un effetto antidepressivo.

Il motivo è che facendo sport si stimola il metabolismo e quindi in questo modo si bruciano più calorie. Inoltre il movimento è il primo nemico del colesteroloFare attività fisica è come mangiare cioccolato e fare sesso perché stimola endorfine, gli ormoni del piacere. E l’effetto è immediato. Muoversi, inoltre, riduce la ritenzione idrica e quindi la cellulite. Muovendosi i muscoli consumano lo zucchero in circolazione nel sangue abbassando la glicemia.

Per capire però bisogna provarlo e, dato che tante persone non fanno sport, perché non hanno tempo, perché non amano andare in palestra o perché fanno fatica (e quindi inconsapevolmente il cervello boicotta l’attività fisica), o perché non hanno ancora trovato qualcosa che gli piaccia davvero, ecco alcuni metodi per continuare comunque a muoversi, senza troppi sforzi, ma con tanta soddisfazione. Soprattutto perché il sovrappeso accumulato nell’arco di anni non se ne va con poche settimane di allenamento. È realistico aspettarsi un calo di peso di circa un chilo al mese.

Ecco le 9 idee per fare movimento senza fare sport

1-Sfrutta 15 minuti per camminare

Allunga il tragitto per andare al lavoro, magari scendendo un paio di fermate della metro prima della destinazione. Il tuo fisico ringrazierà, la felicità pure: in 15 minuti di camminata a ritmo sostenuto si bruciano in media 150 calorie. Se poi non dovete affrontare lo smog della città, muoversi con l’aria pulita di primo mattino aiuta a concentrarsi su se stessi e rilassarsi.

2. Come ottenere gli effetti di 30 minuti di corsa

Dimentica l’ascensore e fai le scale. Può sembrare ovvio, ma evidentemente non lo è, dato che appena lo abbiamo sotto mano, premiamo il pulsante dell’ascensore: eppure con 15 minuti di scale si producono gli stessi effetti di 30 minuti di corsa. Perciò dovremmo sfruttarle sempre: a casa, al lavoro, negli uffici pubblici che frequentiamo ogni giorno. Chi poi la scala le ha anche in casa, può sfruttarla per salite veloci e discese lente da ripetere per mezz’ora a giorni alterni: un programma di allenamento ad alta intensità perfetto per dimagrire.

3. Crea una nuova abitudine

Le grandi rivoluzioni si fanno a piccoli passi. Hai pensato, ad esempio, di creare uno o due appuntamenti a settimana solo per te per fare un giro in bicicletta? O anche sfruttarla per andare a fare la spesa, ad esempio. Il trucco è far rientrare questa nuova buona abitudine nella routine settimanale: sentirai quanto fa bene e non potrai più farne a meno.

4. Prendi un appuntamento con il divertimento

Se in molti non vanno in palestra, è perché si annoiano a star lì ad alzare e abbassare pesi, correre su un nastro e fare addominali. Il fatto è proprio questo: il segreto è divertirsi, rendere l’attività fisica una necessità, qualcosa che ci fa stare meglio. Per esempio, avevi pensato che ballare è un’attività fisica? Quando puoi, attacca la musica e scatenati: canta, muoviti, urla pure a squarciagola. Oppure potresti iniziare un corso di Rock and Roll, di Twist, di Salsa e così via. Ti aiuterà a scaricare le tensioni. Oppure vai al parco e cammina. Magari coinvolgi un’amica: in due è anche più entusiasmante, e ci si motiva a vicenda. Io per esempio ho iniziato a praticare il Wing Chun, arte marziale di difesa personale, ho iniziato per caso, ma mi diverto così tanto che non salterei una lezione per niente al mondo!

5. Rassodare i muscoli con le faccende domestiche

Lavare i vetri, passare l’aspirapolvere o lavare gli armadi sono tra le incombenze più noiose, eppure possono rivelarsi molto utili se sai come sfruttarle. Infatti, oltre a bruciare calorie, fare le pulizie, aiuta a tonificare i muscoli. Per esempio, disegnando dei cerchi mentre pulisci i vetri alleni le braccia, se ti pieghi a mo’ di affondo mentre ti occupi dei pavimenti, rassodi i glutei. Il trucco è sempre ottimizzare.

6. Allenati a casa

Vuoi allenarti e tonificare i muscoli senza andare in palestra? Guarda su YouTube, ci sono tantissimi personal trainer che caricano le loro lezioni. Puoi spaziare dallo yoga a workout completi. Noi consigliamo i video di “Umberto Miletto” o di “La scimmia Yoga”.

7. Il trucco per non perdere il ritmo

Qualunque sia la scelta, allenarsi a casa o fare il grande passo e andare in palestra, il segreto per continuare a fare movimento è la motivazione. Il fisico e la mente risentono subito dei progressi che fai, ma datti una spinta in più monitorandoli: sfrutta una delle tante applicazioni per smartphone che contano i passi e le calorie che bruci. Renderti conto che ogni giorno è una conquista in più, ti darà l’incoraggiamento per non smettere più. Per esempio, cerca di raggiungere i 10.000 passi al giorno, il numero che secondo l’OMS ci fa stare in salute. Non riesci ad arrivare a 10.000 passi? Anche 5/7.000 vanno bene. L’importante è avere un obiettivo, per avere un parametro per misurare i tuoi progressi.

8- Adotta un animale

Come dimostra una nuova ricerca dell’Università di Uppsala (Svezia), i proprietari di cani vivono più a lungo rispetto alle persone senza quadrupedi in casa. Secondo la psicoterapeuta Karin Hediger (33 anni), che studia il rapporto uomo-animale all’Università di Basilea, non deve per forza trattarsi di un cane: ogni relazione con un animale ha un effetto positivo. Probabilmente i cani riducono alcuni fattori psicosociali di stress, come la solitudine. I rapporti sociali aiutano a prevenire le malattie psichiche e fisiche. I cani sono animali sociali, in grado di compensare fino a un certo livello la mancanza di contatto con altre persone. Con un cane si fa molto più moto, questo è un dato accertato. Un cane ha un effetto particolarmente notevole sul comportamento di chi vive da solo.

9- In ufficio alzati spesso

Se state tanto seduti alla scrivania è importante inserire nella routine lavorativa brevi pause in cui fare un po’ di moto, soprattutto nel caso di lavori che ci impegnano tanto alla scrivania. Già queste brevi interruzioni possono fare piccoli miracoli per il corpo e lo spirito. Il tragitto verso la stampante, per esempio, stimola il metabolismo e fa affluire più sangue al cervello, con benefici anche per la capacità di concentrazione. In sintesi, più si alternano fasi di lavoro da seduti e momenti in movimento, meglio è. Contro la tensione unilaterale a cui sottoponiamo muscolatura e legamenti mentre stiamo seduti possono essere utili brevi esercizi di rilassamento e potenziamento.

A volte intraprendere una nuova routine sembra un ostacolo insormontabile e si rinuncia ancor prima di iniziare. La rinuncia nasce dalla paura del cambiamento, di uscire dalla propria quotidianità, di non riuscire ad incastrare ogni tassello o semplicemente di fallire. Proviamo ad iniziare a piccoli passi ogni nuovo percorso all’interno della nostra vita. Andate sempre avanti.

Vi lascio con una massima di Socrate che recita: “Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso”.

Ek.

FOTO: Quotidiano.net

SALUTE – Combattere la stanchezza, consigli e rimedi

Ricordo quel tempo passato nel quale ero piena di forza ed energia, nel quale potevo dormire 4 ore o fare addirittura nottata ed il giorno dopo ero comunque attiva e mi bastava una lungo pisolino per recuperare

Ogni tanto mi guardo indietro e mi chiedo dove sia tutta quella forza, quel “recupero attivo” che mi rigenerava. Soprattutto quando la stanchezza arriva improvvisa a metà giornata o ancora peggio quando arriva silenziosa di mattina presto e mi spinge con forza sul materasso e non vuole farmi alzare, ed una volta alzata mi si aggrappa addosso come un Koala, rallentando ogni mio movimento.

Sentirsi sempre stanchi, assonnati, affaticati non è però sinonimo di vecchiaia. O almeno non è colpa del tempo che passa se la stanchezza si fa sentire. Molte volte tutti questi sintomi sono indice di uno stile di vita non corretto (prolungato nel tempo) e del continuo stress mentale che ci accompagna tutti i giorni.

La credenza popolare porta a pensare che sia normale sentirsi stanchi, soprattutto per tutti coloro che con questa condizione hanno imparato a conviverci. In realtà non è una condizione normale, tutt’altro. Qualche volta rappresenta il sintomo di una malattia o di un disturbo, altre volte è indice di carenza di elementi all’interno del nostro organismo.

Escluse le reali motivazioni per cui essere stanchi è normale, come ad esempio non dormire a sufficienza durante la notte, non ci sono motivi per cui una persona debba sentirsi sempre in affaticamento e con lo sbadiglio facile.

PERCHE’ CI SENTIAMO SEMPRE STANCHI

1-      STANCHEZZA FISICA – LO STILE DI VITA:

Per stile di vita si intende alimentazione, ore di sonno ed attività fisica.

Mangiare troppi carboidrati: appesantisce il nostro apparato digerente, togliendo energie che potrebbero essere impiegate in modo diverso. Se si consumano molti dolci o carboidrati raffinati, la situazione peggiora. Il picco glicemico chiama subito a rapporto il pancreas, per secernere insulina e portare gli eccessivi livelli di glucosio fuori dal sangue. Senza considerare che zucchero chiama zucchero e che la mancanza di esso, dopo un certo periodo, porta il corpo in uno stato di spossatezza.

Assumere troppo Triptofano: non sono solo i carboidrati a farci sentire stanchi. Succede anche quando mangiamo carne a causa del triptofano, un amminoacido che è un precursore dell’ormone della felicità, la serotonina. Quando mangiamo carne, il nostro corpo ha bisogno di più energia per digerirla. Ci sono alcuni alimenti che aiutano a dormire meglio perché contengono triptofano, come le banane e i legumi per esempio. Se ne mangi in grandi quantità, anche questi saranno causa di stanchezza.

Muoversi poco non contribuisce a tenere alti i livelli di adrenalina e a mantenerci quindi più svegli e attivi.

Anche il sonno è importante e dormire nelle ore sbagliate contribuisce ad acutizzare il senso di stanchezza. L’orario migliore in cui riposare è dalle 23 alle 6 del mattino, nel periodo estivo soprattutto.

Caffè: inizialmente il caffè stimola la produzione di adrenalina ma questo effetto dura poco e dopo che passa, ci si sente ancora più stanchi. Puoi seguire questi consigli per avere energia durante il giorno senza bere caffè!

Troppo Lavoro: Passi troppo tempo in ufficio? La risposta è “e chi non lavora troppo? In quest’epoca di grande sviluppo, dove va tutto di corsa, non ci si può fermare mai, e chi rallenta è perduto”. Anche se è difficile cercate di prendervi qualche ora a settimana per voi, magari chiedendo al vostro capo quali sono le priorità e che le scadenze siano impostate secondo le vostre possibilità. Se avete avviato un’attività in proprio, è facile fare gli straordinari quando si è il capo di se stessi. Ricordate sempre di ritagliarvi qualche ora di riposo, per non affaticare eccessivamente.

6 CONSIGLI – STANCHEZZA FISICA

  • Il consumo di proteine buone, al contrario di quanto si pensa, è fondamentale per tenere alti i livelli metabolici: consumare pesce, uova, proteine vegetali come legumi aiuta a darci maggiore energia, assieme ad una quantità costante di verdura, ad ogni pasto, che contribuisce a fornirci sali minerali necessari per diminuire il senso di stanchezza cronica.
  •  Fare attività fisica: se vogliamo più energia, siamo noi che dobbiamo produrla. Quando si fa movimento il cuore pompa, il metabolismo si risveglia e la circolazione migliora. Chi si muove di meno, avrà anche meno energie. Fare attività fisica vi dà sì l’energia necessaria per affrontare la giornata, ma aiuta anche a riposare meglio di notte. Ponetevi l’obiettivo di riuscire a fare da 3 a 5 allenamenti a settimana o per lo meno, cercate di muovervi più spesso durante il giorno. Se state seduti tutto il giorno, il vostro cervello assocerà il sonno alla vostra immobilità. Fate una passeggiata dopo l’ufficio, approfittate della pausa pranzo o provate a raggiungere il lavoro a piedi.
  •  Non esagerare con lo sport: mentre è bene fare dell’esercizio fisico, se vi sentite esausti, probabilmente avete esagerato in palestra. Siate gentili con il vostro corpo e prendetevi qualche giorno di riposo. Un allenamento intensivo e troppo duro avrò l’effetto opposto: l’obiettivo è stare bene, non certo stramazzare al suolo.
  •  Potreste aver bisogno di dormire più ore, ognuno di noi ha esigenze individuali differenti. Provate ad andare a letto un’ora prima (o a svegliarvi un’ora dopo se potete) per una settimana di fila e valutate i miglioramenti. Se avete difficoltà ad addormentarvi provate il prodotto qui sotto. 
  •  Attenzione alla disidratazione: mal di testa, spossatezza, queste sono tra le numerose conseguenze che si verificano quando si bevono pochi liquidi (stiamo parlando di bevande non zuccherate e di acqua). Sapevi che il nostro corpo è fatto al 50% di acqua? Se beviamo troppo poco il nostro metabolismo rallenta e come conseguenza ci sentiamo stanchi. Quando non sei idratata, il cuore deve pompare di più per trasportare il sangue, facendoti così sentire più stanca.
  • Sonno di qualità: le ore di sonno consigliate sono tra le 7 e le 8 a notte e chi non dorme a sufficienza tende ad ingrassare. Spesso quindi ci concentriamo solo su quante ore dormiamo e trascuriamo il come dormiamo. Provate una mascherina per mitigare la luce e dei tappi per il rumore, dormire in un ambiente totalmente buio e silenzioso vi aiuterà a riposare meglio. Il buio fa rilasciare al corpo la melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.

2 – STANCHEZZA MENTALE – SOVRACCARICO E STRESS

Accade anche che le energie siano inferiori per un sovraccarico mentale, perché le nostre giornate sono troppo piene o perché la maggior parte delle attività svolte nel quotidiano, non ci appagano e ci pesano.

Diamo anche per scontato che lo STRESS sia una patologia normale, in realtà non è così. Email di lavoro, chiamate continue, notifiche whatsapp sul cellulare, tutti siamo continuamente raggiungibili e questo può causare dello stress al corpo. Il nostro cervello deve continuamente selezionare quali informazioni sono importanti e quali no (se così non fosse, saremmo inondati di informazioni). Per questo è importante prendersi una pausa quando ci si sente stressati, sia da Internet che dai social in generale. Spesso aiuta anche controllare le email solo ad orari prestabiliti e spegnere il telefono la sera.

5 CONSIGLI – STANCHEZZA MENTALE

  • Integratore: Chiedete al vostro medico se sia il caso di aiutarsi con la Rodiola Rosea , un rimedio naturale che contrasta la stanchezza fisica e mentale.
  •  Sonno di qualità: quando la testa frulla sempre è difficile riposare bene, il numero di ore che si spendono a letto non è sempre uguale alla qualità del tuo sonno. Questo accade per esempio se vi capita di svegliarvi durante la notte. Provate con esercizi di respirazione.
  •  Prova a tenere un diario sul comodino: scrivete le vostre preoccupazioni prima di dormire e mettetele letteralmente da parte. Concedetevi, poi, delle pause e dei momenti per voi, per fare quello che vi piace e per rigenerarvi. No, non è tempo perso. Il vostro fisico e la vostra mente ringrazieranno.

  •  Mangiare meglio: State saltando i pasti per perdere peso o ultimamente non avete molto appetito per colpa del nervosismo? Non c’è da meravigliarsi se siete sempre stanchi. Il cibo dà l’energia di cui abbiamo bisogno per affrontare la giornata. Assicuratevi di mangiare il giusto. Mangiare poco o troppo, scegliere alimenti poco sani o seguire la dieta sbagliata, ci fa sentire spossati.
  • Non Navigare sul web di notte: Esporre gli occhi alle forti luci del pc vi impedirà di addormentarvi tranquillamente, questo significa che sarete ancora più stanchi il giorno successivo. Provate a spegnere tutti i dispositivi elettronici un’ora prima di coricarvi. Non è facile da fare, ma ne vale la pena.
  • Mettetevi al sole: In estate di solito siamo più energici, ma se la giornata è più grigia del solito tendiamo a sentirci stanchi e svogliati, lo avete notato? Per questo, è meglio trascorrere la maggior parte del tempo fuori, anche quando è nuvoloso, perché si prende più luce che stando in ufficio o a casa. Fate una passeggiata quando avete la pausa pranzo e fate il pieno di vitamina D. Ricordatevi anche di non chiudere le tende per far entrare la luce solare, soprattutto al mattino per iniziare al meglio la giornata.

STANCHEZZA – SALUTE E MEDICINA

La tua stanchezza potrebbe essere dovuta a livelli non corretti nel tuo sangue o a degli squilibri.

Il Ferro: Una mancanza di ferro può farvi sentire stanchi e spossati. In questo caso sarà necessario parlare con il vostro medico che vi prescriverà gli esami più accurati.

La Tiroide: Colei che tutto governa nel nostro corpo, quando funziona male tende a procurare numerosi sintomi. L’iperattività o l’ipoattività della tiroide possono causare affaticamento. Anche in questo caso chiedere al vostro medio di prescrivervi un esame del sangue per controllare che tutto funzioni regolarmente.

La Celiachia: Se soffrite di una intolleranza al glutine, ma non lo sapete, digerire il glutine potrebbe essere davvero difficile. Se avete anche mal di stomaco, questo potrebbe essere un motivo valido. Chiedete al medico per scoprirlo con le analisi specifiche, in quel caso una dieta adeguata risolverà la situazione.

Il Diabete: Spesso capita che esso non venga diagnosticato perché i sintomi appaiono in modo innocuo. La prima cosa che bisogna sapere è che esistono due tipi di diabete: diabete di tipo uno e diabete di tipo due. I sintomi del diabete di tipo uno includono: molta sete, molta fame, frequente minzione, estrema irritabilità, stanchezza e perdita insolita di peso. Il diabete di tipo due, invece, ha gli stessi sintomi del diabete di tipo uno, ma ne prevede anche altri che potrebbero non manifestarsi. Come nei casi precedenti il medico vi sarà di aiuto.

Effetti collaterali dei medicinali: Se vi è stato prescritto un nuovo farmaco e improvvisamente vi sentite stanchi tutto il tempo, potrebbe essere un effetto collaterale. Parlatene con il medico e provate a cambiare dosaggio o medicinale.

Vitamina B12: La B12 è un nutriente energizzante. Questa vitamina aiuterà il vostro corpo a creare i globuli rossi e ad attivare i neuroni. Se siete a corto di B12 vi potreste sentire un po’ come uno zombie. Assicuratevi di averne abbastanza, nel caso chiedete al medico.

Magnesio: Provate a chiedere al vostro medico se sia il caso di prendere un integratore di Magnesio che può aiutarvi ad aumentare le energie.

SINDROME DELLA STANCHEZZA CRONICA: 

Recenti ricerche riguardanti la sindrome da stanchezza cronica, problema che prevede anche dolori diffusi e mal di testa oltre alla difficoltà a concentrarsi, ci dicono chiaramente che la causa va ricercata nel microbioma intestinale.

CONCLUSIONE

Per me il miglior rimedio contro la stanchezza è praticare sport. Da quando lo pratico almeno 3 volte a settimana, mi sento energica e dormo meglio. Per ognuno di noi c’è qualcosa che funziona meglio di altre. Se per voi non è lo sport la panacea di tutti i mali, ci sono altre idee che potreste valutare: ascoltare della buona musica, la riflessologia plantare, lavorare sulla respirazione e sul corretto uso del diaframma, la meditazione e lo yoga, fare una bella doccia per abbassare lo stess… ad ognuno il suo.

Vi auguro di trovare in questo articolo qualche ottimo spunto per combattere la stanchezza!

Ek.

FOTO: Ipnosistrategicaroma.it

RIPRODUZIONE RISERVATA

Sesso prima di una gara? Si grazie!

E’ dilemma che ha caratterizzato i secoli addietro e probabilmente non troverà una risposta definitiva neppure nei prossimi, fare sesso prima di una prestazione sportiva è controproducente o può portare addirittura dei benefici?

IL CONSUMO ENERGETICO DELLA PRESTAZIONE SESSUALE

La credenza originaria, perpetrata per anni soprattutto in ambienti calcistici, è stata quella che il fare l’amore alla vigilia di una partita fosse negativo per la prestazione dell’atleta. E’ ovvio che l’atto sessuale comporti un dispendio di energie da parte di chi lo compie, ma numerosi studi tendono a sostenere che si tratti di un consumo energetico ininfluente considerando che attraverso un atto sessuale di media durata si bruciano tra le 200 e le 300 calorie. Niente di tanto invalidante da giustificare un divieto assoluto di “divertirsi”.

SESSO PRIMA DELLA PARTITA? CLICCA QUI PER SCOPRIRE COSA NE PENSANO I CALCIATORI

PUò CAMBIARE DA SOGGETTO A SOGGETTO

Molto probabilmente non esiste una regola universale valida per tutti, alcuni individui si dedicano all’astinenza per evitare di distrarsi dall’incontro che li attenderà poche ore dopo, altri hanno bisogno proprio del relax derivante dall’attività sessuale per prepararsi al meglio, soprattutto dal punto di vista mentale.

Fare l’amore con un partner abituale o comunque conosciuto, in linea di massima garantisce una tranquillità maggiore e una minore ansia da prestazione. Cimentarsi in una prima volta, magari con una partner particolarmente focosa alla quale si vuole dimostrare tutto il proprio vigore, potrebbe portare ad un dispendio eccessivo di energie.

CIBI AFRODISIACI, QUALI FUNZIONANO DAVVERO?

LE DIFFERENZE TRA MASCHI E FEMMINE

Gli studi del ricercatore israeliano Alexander Olshanietzky sostengono che ci sia una grande differenza per gli atleti uomini e le atlete donne riguardo al sesso prima di una gara. In entrambi i casi la pratica sessuale fa aumentare i livelli di testosterone, ma mentre nel caso del genere femminile questa gioverebbe alle prestazioni sportive, nel caso dei maschietti porterebbe ad una diminutio atletica. Sarebbe necessario, nel secondo caso, un intervallo di ore maggiore per recuperare le energie ottimali per dare il meglio in partita.

CONCLUSIONI

Quello che si può sostenere con una certa tranquillità è che il sesso alla vigilia di una partita importante non è del tutto inconciliabile. Magari con la propria moglie o con la propria compagnia abituale e non alle 3 del mattino. Rilevante sarà anche il tipo di sport che si andrà a praticare il giorno successivo. Dato che dopo l’orgasmo calano sia il testosterone che la capacità di contrarre i muscoli, questo potrebbe essere utile in vista di uno sport di squadra come il calcio, la pallavolo o la pallanuoto. In caso di sport individuali, mantenere elevati livelli di testosterone può rivelarsi più profittevole, anche per mantenere una concentrazione maggiore, dato che si è soli contro l’avversario.

FOTO: Fidelityhouse.eu

MARCO FABIO CECCATELLI


Come affrontare il rientro dalle vacanze: 6 consigli per combattere l’ansia

E’ sempre traumatico ritornare alla stressante vita di tutti i giorni, soprattutto dopo una lunga vacanza: ecco come evitare un rientro shock

Meno 7, meno 6, meno 5, il conto alla rovescia per la fine di agosto è uno dei passatempi preferiti per chi pensa che l’estate passi sempre troppo in fretta. Con la tensione ed il panico che ci tormenta, ricordandoci che a stretto giro di posta si dovrà tornare al solito tran tran quotidiano.

Come dite? Vi sentite carichissimi per tornare a lavoro e conquistare l’azienda nella quale siete l’ultima ruota del carro? Bravi, l’entusiasmo è importante, ma il sentirsi particolarmente motivati PRIMA di tornare a trottare è uno stato d’animo piuttosto comune. Il problema è che l’illusione dura poco, in meno di una settimana vi ritroverete a sognare la spiaggia, i sentieri di montagna, lo snorkeling esotico e l’open bar del villaggio in cui avete soggiornato pochi giorni addietro.

LA SINDROME DA RIENTRO

Come detto in precedenza, la maggior parte delle persone ritorna in ufficio con un’energia invidiabile, ci si sente più leggeri grazie allo stress scaricato in vacanza. Bastano pochi giorni per piombare nella classica sindrome da rientro, si fa sempre più fatica a ritrovare il ritmo vita-lavoro, si dorme male e l’umore, inevitabilmente, ne risente.

Come si fa per rendere meno traumatico il ritorno all'”odiata” normalità? Un primo trucco è quello di prendersi un numero maggiore di pause, magari allungandole. Questo non vuol dire tralasciare i mille impegni e le varie commissioni da eseguire, ma soltanto staccare la spina un po’ più spesso anche durante i periodi lavorativi di fuoco. Può sembrare un’impresa titanica, ma è il modo migliore per affrontare lo stress quotidiano fino alle ferie successive. Spazio ai weekend in totale relax, magari in località vacanziere, dove il cellulare nemmeno prende.

6 CONSIGLI PER COMBATTERE L’ANSIA DEL RIENTRO

  1. IL SONNO – Mettetevi bene in testa che dormire è la panacea di tutti i mali, o quasi. Evitate di passare in maniera repentina dalle 9-10 ore di sonno estive alle 5 striminzite del periodo invernale. Largo alle famigerate camomille e ai bagni caldi per conciliare le ninne.
  2. LE PAUSE – Non aspettate la pausa pranzo per concedervi degli stop nella giornata lavorativa, staccare ogni tanto fa bene anche alla concentrazione. Tornate gradualmente alle vecchie abitudini.
  3. ATTIVITA’ FISICA Se avete continuato a fare sport durante le vacanze, la vostra missione sarà più semplice. Non aspettate di arrivare a gennaio per riprendere ad andare in palestra, rimanere allenati vi aiuta ad essere meno stanchi durante la giornata in ufficio.
  4. SFRUTTATE I WEEKEND – Settembre offre ancora delle bellissime giornate da passare al mare o in montagna, sfruttate i fine settimana per ricaricare le batterie: in questo modo i lunedì saranno meno terribili del previsto.
  5. NON PIGIATE SULL’ACCELERATORE – Va benissimo l’entusiasmo, ma il rientro a lavoro non è il momento per esaurire tutte le vostre energie alla ricerca del raggiungimento dell’obiettivo annuale. Gestite le vostre forze fisiche e mentali. Ricordate il vecchio adagio “chi va piano va sano e va lontano”?
  6. NIENTE LAVORO A LETTO – Sarebbe fantastico se riusciste a non far entrare pc, tablet e cellulari in camera da letto, soprattutto se utilizzati per controllare le mail di lavoro e per avvantaggiarvi qualche pratica del giorno successivo. Il sonno ne gioverà e anche la vostra produttività.

E’ un qualcosa che ho imparato soprattutto nel periodo dell’università. All’inizio cercavo di non fermarmi mai, anche quando ero distrutto preferivo continuare a studiare pur non assimilando nessun concetto, piuttosto che fermarmi, svagarmi e ripartire. Quando ho capito che la strategia giusta era un’altra e cioè puntare più sulla qualità del tempo che sulla quantità, i risultati sono stati nettamente migliori. Per quanto possiate lavorare tante ore in più grazie alla mancanza di pause, gli obiettivi saranno decisamente inferiori rispetto a quelli che otterrete dedicando le ore giuste al massimo dell’efficienza.

FOTO: uominiedonnecomunicazione.com

MFC

Se volete altri preziosi consigli per combattere stress e stanchezza CLICCATE QUI

Padel mania, com’è nato e com’è diventato lo sport del momento

C’è chi lo chiama e lo scrive padel e chi paddle, ma la sostanza è la stessa. Si tratta dello sport del momento. Già estremamente popolare in Spagna ed in Sud America, il padel (scegliamo la pronuncia latina rispetto a quella british) sta prendendo piede anche in Italia.

Non so se ci avete fatto caso, ma ormai ovunque vi girate sono nati campi di padel. Non soltanto all’interno di circoli sportivi polivalenti, ma anche come singole entità sparse sul territorio.

Mentre prima chi cercava un condominio attrezzato valutava con favore la presenza di piscina e campo da calcetto, adesso si cerca la novità, il campo da padel appunto.

Breve storia di questo sport

Le origini del padel si fanno risalire alla seconda metà del 1800, quando sui velieri inglesi che navigavano alla conquista di nuove colonie, i marinai giocavano nella stiva con una pallina e con i remi come racchette.

La tradizione latina, però, vuole che il padel sia nato grazie all’errore di un ricco messicano. Tale Enrique Corcuera, negli anni ’60, intendeva affiancare alla propria lussuosa villa un campo da tennis. Non aveva fatto i conti con i muri presenti e sbadatamente aveva fatto costruire un campo di dimensioni ridotte rispetto a quello regolamentare.

Se all’inizio il muro venne tenuto per evitare che la pallina uscisse troppo spesso dal campo, dopo poco tempo il muro divenne parte integrante del gioco. L’idea piacque molto perché permetteva di evitare le noiose interruzioni dovute al recupero delle palline perse nel giardino.

Il principe Alfonso di Hohenlohe, ospite della villa di Enrique nel 1974, si appassionò talmente tanto a questa nuova disciplina che decise di dotare il suo lussuoso Marbella Club Hotel di due campi con le stesse caratteristiche. Fu la Spagna la nazione europea in cui si diffuse maggiormente all’inizio.

Nello stesso periodo il miliardario Julio Menditegui esportò la novità sportiva in Argentina, dove il padel veniva giocato dalle classi più abbienti. Esistevano delle differenze di regolamento tra il gioco europeo e quello sudamericano, differenze che vennero appianate ufficialmente nel 1997, dopo che nel 1992 era nata anche una Federazione Internazionale dedicata.

Cosa significa Padel

La denominazione spagnola padel è l’acronimo di Promoción de actividades deportivas, educativas y lúdicas (Promozione di attività sportive, educative e ricreative). Tale acronimo è stato confermato nel 1991 con la nascita della Ipf (International Padel Federation), in cui sono coinvolte 34 federazioni nazionali ufficiali. C’è da dire che tale sport viene comunque praticato in un grande numero di paesi che ancora non hanno creato un’apposita federazione.

Il Regolamento

Fu la moglie di Enrique Corcuera, Viviana Dellavedova Corcuera, a scrivere per la prima volta le regole del padel e a donare il prezioso regolamento al marito per il suo compleanno.

DIFFERENZE COL TENNIS

Non si può non paragonare il padel al suo parente più illustre, il tennis. Sebbene molte regole siano le stesse, ci sono alcune differenze sostanziali. Oltre alla già citata dimensione ridotta del campo e ai muri da utilizzare come sponde, una caratteristica particolare è che in questo sport si giocano soltanto doppi.

Se avete un amico con cui giocate abitualmente a tennis il martedì sera, per provare questa disciplina dovrete necessariamente arruolare altri due giocatori.

CAMPO DA GIOCO

Nel tennis il campo è un rettangolo di 23,77 metri di lunghezza e 8,23 metri di larghezza per il singolo, 10,97 metri per il doppio. Nel padel il campo misura 20 metri di lunghezza e 10 di larghezza. La rete è alta 88 cm al centro e 92 ai lati.

Il rettangolo di gioco è circondato da 4 pareti alte tre metri, costruite con un materiale che permetta alla pallina di rimbalzare. Sul lato lungo troviamo due uscite o porte che permettono al giocatore di rimettere in gioco la pallina anche se questa è uscita fuori dal campo.

PUNTEGGIO

E’ praticamente uguale a quello del tennis. Si gioca al meglio dei tre set. In caso di parità al tie break si chiude a 7 sul 6 a 6, senza bisogno che ci sia un distacco di due punti. Per rendere la partita più veloce è consentito giocare con il punto secco, evitando i vantaggi sul 40 pari.

STRUMENTI DA GIOCO

All’apparenza le palline sono identiche a quelle del tennis, se è vero per quanto riguarda colore e dimensione, non lo è per quanto concerne la pressione. Le palline da padel hanno un’atmosfera in meno, per limitare la velocità nel rimbalzo.

Le racchette sono di dimensioni ridotte (45,5 cm) e non hanno corde, ma una superficie dura dotata di buchi nella parte centrale. Il manico possiede una corda elastica che per regolamento va legata al polso del giocatore.

PER I DETTAGLI SULLE REGOLE DEL PADEL CLICCATE QUI!

Perché va tanto di moda il padel?

I motivi sono molteplici. Avete mai provato ad organizzare una partita di calcetto? Non c’è gruppo whatsapp che tenga, la difficoltà di radunare un minimo di 10 baldi giovani è direttamente proporzionale all’immensità delle scuse utilizzate dai più per dare buca all’ultimo. Nel padel vi basterà arruolare altre tre persone per poter dedicarvi ad un’ora e mezza di sano sport.

Si bruciano tantissime calorie, perché si è sempre in movimento, ma non è necessario essere stati dei campioni di tennis o degli atleti straordinari per sostenere la durata di un match.

Giocandosi in 4 potete scegliere con vostra moglie di sfidare una coppia di amici e di scommettere su chi pagherà la pizza. Sono convinto che le donne risulteranno più agguerrite di voi.

Non preoccupatevi di non avere un campo vicino casa, probabilmente mentre state leggendo questo articolo ne stanno nascendo altri 15 nella vostra città, anzi nel vostro quartiere.

Se volete conoscere dove trovare un campo di padel in tutta Italia, cliccate qui.

MFC

RIPRODUZIONE RISERVATA


6 consigli per tornare in forma dopo la feste

Ve lo dico subito, RASSEGNATEVI!

La vostra casa sarà un covo di coniglietti cioccolatosi e di colombe zuccherate ancora per qualche giorno. Dovrete combattere con il coltello fra i denti per uscire vivi da questo inevitabile periodo di luculliani pranzi in famiglia, ciclopiche braciolate fra amici e colossali picnic sotto la pioggia.

Non voglio allarmarvi, ma l’estate è dietro l’angolo!

Scusatemi per la violenza psicologica che vi ho inflitto, sono qui per aiutarvi a migliorare la situazione attuale, non per affossarvi ancora di più.

Gli avanzi di Pasqua tutti per colazione

Un primo consiglio che mi sento di darvi è quello di consumare i dolciumi che vi sono rimasti, la mattina a colazione. In fondo una consistente dose di energia all’inizio della giornata, quando le calorie da bruciare sono tutte di fronte a voi, non potrà essere deleteria come ingurgitare un uovo intero dopo cena davanti a Game Of Thrones.

Riprendere le buone abitudini

Se in previsione di pranzi megagalattici avete saltato la colazione e la merenda di metà mattina, tornate ai canonici 5 pasti giornalieri equilibrati.

Il vostro mantra dovrà essere “mangiare poco e spesso”, non “sfondarsi a pranzo o a cena e poi digiuno”.

Ricominciate subito ad allenarvi

Sebbene una pausa dalle lezioni di fitness sia stata perfino produttiva per il vostro fisico, non c’è tempo da perdere. Guai a pensare un solo secondo “ricomincio dopo il ponte del primo maggio”.

Ma che siete matti? Quasi due settimane senza allenarvi? Più tempo vi fermate e più sarà difficile riprendere crossfit e power yoga.

Non vergognatevi se le lasagne hanno creato un grazioso rigonfiamento sul vostro addome. Armatevi di scarpe comode, bottiglia da un litro e mezzo d’acqua (minimo) e cominciate a correre, ma non solo.

Dolci pasquali vs sport

-Uovo di Pasqua 600 kcal vs 1 ora di corsa/ 1 ora di zumba/ 2 ore di camminata

-Colomba pasquale 350 kcal vs 35 min di corsa/ 35 min di nuoto/ 70 minuti di camminata

-Pastiera 700 kcal vs 1h di calcetto/ 1h di free climbing

-Casatiello 800 kcal vs 1h di kick boxing/ 1h di Kung fu

Dove trovare le motivazioni?

Dormire è importante, ma non in palestra

“Chi me lo fa fare”? “Mangio meno così non serve fare sport”, “ma chi ci va al mare questa estate”!

Volete davvero nascondervi dietro a queste scuse? Non siete impazienti di mostrare il vostro fisico guizzante in bikini di fronte alle amiche e ai mariti delle amiche?

Un suggerimento basico è quello di coinvolgere qualcuno nel vostro progetto: vostra sorella, un’amica che ha il vostro stesso obiettivo, il vostro partner.

“Two is meglio che one” recitava un famoso slogan di una pubblicità di…gelati!

Concedetevi una giornata di detox

Anche chi durante l’anno è fedele ad un regime alimentare impeccabile, di fronte a uova di cioccolata con gusti sempre più variegati, vacilla e si lascia scivolare dolcemente nella valle delle calorie.

Concedetevi una giornata di detox a base esclusivamente di frutta e verdura. Gli antiossidanti, le vitamine e i minerali in dose massiccia, contribuiranno a disintossicarvi e a liberarvi dalla spossatezza che vi pervade.

“Esagerate” con l’acqua e con le tisane

Bevete tanta acqua, i due litri canonici dovrebbero essere la quantità minima. Nulla vi vieta di esaltare il sapore dell’acqua con degli infusi e delle tisane drenanti (al tarassaco e betulla sono le migliori) e depuranti (vi consigliamo quelle al finocchio e alla curcuma).

Riposate e dormite negli orari giusti

Penso che dormire almeno 8 ore di seguito a notte possa essere considerata pura utopia per la maggior parte di noi.

Secondo i nutrizionisti e i naturopati è essenziale andare a dormire presto, in particolare l’intervallo di tempo fra le 23 e le 3 è fondamentale perché è il momento in cui il nostro organismo si disintossica dagli stravizi giornalieri.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Qualificazione agli Europei, sarà l’Italia di Quagliarella

IL RISCATTO DELL’ITALIA

Dopo la dolorosissima mancata qualificazione ai Mondiali del 2018 ed il secondo posto nella Nations League, che non ha permesso agli azzurri di approdare direttamente agli Europei itineranti del 2020, l’Italia di Mancini si appresta a scendere in campo per le prime partite del girone eliminatorio. Fino ad ora negli 8 match disputati sotto la guida tecnica del Mancio, la Nazionale ha collezionato 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.

LE AVVERSARIE DEL GIRONE

L’Italia dovrà vedersela nel proprio girone (J) con Bosnia Erzegovina, Grecia, Liechtenstein, Armenia e Finlandia. Avversari di certo non proibitivi per una qualificazione che si preannuncia agevole, dato che passano le prime due in classifica.

LE PARTITE D’ESORDIO

Gli Azzurri esordiranno sabato 23 marzo alle ore 20:45 contro la Finlandia, teatro dell’incontro sarà la Dacia Arena di Udine. Lo stadio Tardini di Parma ospiterà la sfida con il Liechtenstein di martedì alle 20:45.

I CONVOCATI DI ROBERTO MANCINI:

La novità più affascinante riguarda il ritorno del 36enne Fabio Quagliarella in Nazionale. Convocazione più che meritata dato che l’attaccante napoletano guida la classifica cannonieri della Serie A con 21 centri. Rimangono a casa Balotelli e Belotti.

Di seguito la lista completa dei convocati:

 

Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Juventus), Salvatore Sirigu (Torino);

Difensori: Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Alessandro Florenzi (Roma), Armando Izzo (Torino), Gianluca Mancini (Atalanta), Cristiano Piccini (Valencia), Alessio Romagnoli (Milan), Leonardo Spinazzola (Juventus);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Cagliari), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Stefano Sensi (Sassuolo), Marco Verratti (Paris Saint Germain), Nicolò Zaniolo (Roma);

Attaccanti: Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Fiorentina), Stephan El Shaarawy (Roma), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Moise Kean (Juventus), Kevin Lasagna (Udinese), Leonardo Pavoletti (Cagliari), Matteo Politano (Inter), Fabio Quagliarella (Sampdoria).

RIPRODUZIONE RISERVATA