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Amici a 4 zampe – La migliore lettiera per cani

Qual è la lettiera più adatta al vostro fidato amico? Vediamolo insieme. Mi raccomando, la lettiera non deve sostituire le uscite giornaliere

Il cane, come si sa, è un impegno quotidiano. Ci sono situazioni estreme in cui non è sempre possibile portare il proprio amico a quattro zampe fuori a passeggiare per fare i propri bisogni. Soprattutto se abbiamo un cane anziano, o debilitato da una malattia.

Per questi casi viene in nostro soccorso la lettiera, che ricordiamo non deve mai essere un sostitutivo delle 4 uscite giornaliere (due lunghe da almeno mezz’ora e due brevi) che un cane dovrebbe fare.

A differenza dei gatti, le lettiere per cani sono un po’ più elaborate. Infatti, al gatto basta la classica ghiaia fine, mentre il cane combinerebbe un bel disastro. Ecco perché in commercio non troverai mai una lettiera per cani riempita con ghiaia fine. Inoltre, educare il cane all’uso della lettiera non è così semplice come avviene per i gatti: questo è un altro motivo per cui tante persone preferiscono portarlo fuori regolarmente.

In base a cosa si sceglie una lettiera per cani? Cosa contraddistingue un buon modello da uno scarso? Scopriamolo insieme.

La pulizia della lettiera

È giusto dire che qualsiasi lettiera si sceglierà, comprese le famose traversine, l’odore in casa sarà presente. Non esiste nessuna magia che permetta all’ambiente dove si trovi la lettiera “usata” di profumare. E questo vale anche per i gatti. La lettiera, che diventerà il suo WC, può essere collocata in casa oppure all’interno del giardino. Per evitare i cattivi odori è meglio posizionarla all’esterno, come fuori al balcone o in un proprio spazio verde.

Non utilizzare né candeggina né altri detergenti chimici: sono dannosi per la salute del nostro cane. Se l’acqua non è sufficiente si può optare per l’utilizzo dell’aceto che funge, così come la candeggina, da sterilizzante e da disinfettante naturale. Per un ulteriore consiglio puoi chiedere al tuo medico veterinario di fiducia, comunque in commercio si trovano tanti prodotti appositamente studiati per la pulizia dei luoghi dove soggiorna il cane.

Tre tipologie di Lettiera domestica

LETTIERA CON TAPPETINO: LA TREVERSINA (Costo economico Alto, costo fatica basso)

Concettualmente questo tipo di lettiera è molto simile a quella in erba sintetica, con la sola differenza che non viene utilizzato nessun manto erboso per l’assorbimento. Infatti, il cane fa i propri bisogni su un apposito tappetino realizzato in materiale assorbente, molto simile a quello utilizzato per produrre i pannolini. Alcuni di questi tappetini sono dotati di nastro adesivo per il fissaggio al pavimento, ma molto spesso fanno fatica ad attaccare e il tappetino rimane mobile. Ciò non è il massimo in fatto di igiene e praticità, quindi ecco la soluzione: una sorta di “blocca – tappetino” realizzato in plastica. Invece che fissare il tappetino assorbente a terra, si può utilizzare questa speciale lettiera.

Contro: questo tipo di lettiera può confondere l’animale, creando però nel cane l’idea che tutti i tappeti di casa siano la sua lettiera, con conseguente necessità di rimuovere tutti i tappeti da casa. Un’altra cosa degna di nota è che i classici tappetini assorbenti non proteggono le zampette del tuo cane, che camminando sul tappetino si bagnerà inevitabilmente. Inoltre, purtroppo i cani molto spesso amano giocare con i tappetini e strapparli facendoli a pezzi, loro si divertono, tu un po’ meno a ripulire il tutto (potrebbero anche ingerirne alcune parti). 

LETTIERA IN ERBA SINTENTICA (Costo economico basso, costo fatica media)

Le lettiere per cani vengono solitamente realizzate in erba sintetica, in modo da ricreare l’ambiente naturale in cui il cane preferisce fare i propri bisogni. l’erba sintetica è difficile da pulire. Se non hai un luogo, come ad esempio un giardino, dove poter pulire per bene l’erba sintetica con l’acqua.

Vi è anche il fatto che l’erba sintetica può emanare un cattivo odore dopo averla utilizzata per un po’ di tempo. Purtroppo con l’erba sintetica un altro problema si presenta per il fatto che raccoglie batteri, questo avviene perché non vi è la possibilità di ripulirlo per bene quotidianamente, vista la conformazione del materiale.

Con le lettiere per cani in erba sintetica è impossibile stabilire se il tuo cane ha fatto la pipì se non alzi prima lo strato di erba artificiale, che è appunto posta nella parte superiore della lettiera. Non è necessario aggiungere né un tappetino igienico assorbente per cani e nemmeno dei vecchi giornali, sul fondo della lettiera; infatti, basterà svuotare e pulire il fondo ogni sera.

LETTIERA IN ERBA VERA (Costo Economico medio, costo fatica media)

L’evoluzione del tappetino in erba sintetica. All’apparenza sembrano identici, con una sola differenza: l’erba utilizzata per i bisogni del cane è vera e, come tale, necessita di tutte le cure di un qualsiasi manto erboso. Certo, la superficie è piccola e il tipo di erba utilizzato è molto rigoglioso, ma comunque bisogna annaffiarla e tenerla pulita avendo cura di non smuovere le zolle di terra. Soluzione molto green.

Contro: c’è la possibilità che il cane la utilizzi anche come gioco. Essendo erba vera piantata su delle zolle di terra, nel caso il cane iniziasse a scavare potrebbe combinare un bel disastro. Non ideale per i cuccioli e per i cani da tana.

La lettiera in erba vera potete farla anche da voi, in base alla grandezza del cane vanno da 1x1metro fino a 2×2 metri.  

LETTIERA A GRIGLIA (Costo economico medio, costo fatica medio)

Grazie alle griglie rimovibili che hanno una trama di quadratini abbastanza piccola da supportare il cane comodamente e allo stesso tempo offrono un sistema di filtri per l’urina che viene catturata sotto le griglie, puoi assicurare delle zampette asciutte e pulite a Fido. I cubi delle griglie sono abbastanza piccoli da consentire alle feci di rimanere sopra per essere facilmente rimosse.

È molto meglio dei tappetini per l’ambiente ed inoltre le zampe di Fido saranno sempre asciutte perché non andranno a contatto diretto con l’urina che in questo modo non porterà in tutta la casa sporcando la. Se vuoi utilizzare i tappetini insieme a questo tipo di lettiera, si può fare in tutta tranquillità, perché il cane in ogni modo non può raggiungerlo né per strapparlo né per sporcarsi le zampe di pipì. 

Ed ecco a proposito dei cani da tana una cosa importante da ricordare:

Ad ogni cane la sua lettiera

Sembra un’affermazione scontata, ma in realtà è proprio vero che ogni cane, essendo diverso dagli altri, preferisca un tipo di lettiera piuttosto che un’altra. Come fare per capire quale sia quella più idonea?

Il Padrone: una persona che ha poco tempo da dedicare alla lettiera potrebbe non amare la lettiera erba vera, perché oltre alla pulizia di routine è necessario occuparsi anche del manto erboso che, per quanto piccolo, richiede comunque il suo tempo. Anche le lettiere in erba sintetica richiedono alcune attenzioni particolari: è vero, non bisogna pensare al manto erboso, ma vanno comunque pulite con cura.

Alcuni residui di feci potrebbero creare degli spiacevoli odori e sarà quindi necessario spazzolare e lavare. Se proprio non hai nessuna voglia di dedicare tempo alla lettiera, la traversina fa al caso tuo, poiché il tappetino usato viene rimosso, gettato nei rifiuti e sostituito con uno pulito. Il costo però è molto elevato, poiché se non vuoi avere odori sgradevoli in casa, la traversina va rimossa il prima possibile da terra appena sporca.

Il cane: non è semplice educare il cane alla traversina, in più per ogni razza e quindi per ogni peculiarità caratteriale sarà più idonea una o l’altra. Per tutte le razze di cani che amano scavare (tutti i Terrier, il Pastore Australiano, il Basset Hound, il Beagle, il Border Collie, il bassotto, Schnauzer, l’Husky siberiano) l’unica consigliata è la lettiera sintetica, tutte le altre verrebbero mangiate o distrutte.

Per tutte le razze considerate “molto energiche” (Beagle, Bassotto, Labrador, Welsh Springer Spaniel, Chesapeake Bay Retriever, Jack Russell Terrier, Golden Retriever, Curly Coated Retriever, Setter inglese) è sconsigliato l’uso della lettiera in casa, ma è sempre meglio portare il cane a sfogare tutta la sua energia, per non ritrovarsi la casa distrutta (ma questa è un’altra storia per un altro articolo).

Bonus animali domestici 2022: in cosa consiste e chi può richiederlo

Tra le tante detrazioni statali di questi anni c’è anche quella per le spese veterinarie. Cos’è il bonus animali domestici e come funziona

E’ una tutela che consente di risparmiare qualche euro per il mantenimento in salute dei propri animali domestici. Che gli italiani amino gli animali è un fatto risaputo e anche la legislazione tiene conto di questo aspetto.

In realtà non si tratta di una novità perché già in passato le spese veterinarie erano detraibili. Ma vediamo quali sono invece le differenze con gli scorsi anni.

Modalità per richiederlo

Per richiederlo e ottenerlo occorre che i pagamenti siano tracciabili, oppure presentare le ricevute fiscali delle spese effettuate. La richiesta va fatta compilando il modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il bonus animali domestici può essere richiesto dai cittadini italiani, senza limitazioni legate all’ISEE.

il proprietario dell’animale domestico richiedere il bonus animali domestici e il tetto della spesa detraibile.

Come funziona il Bonus e quanto è il massimo rimborso

Il bonus sarà dunque prorogato per il 2022 con alcune novità, come il tetto massimo di detraibilità Irpef che passa da 500 a 550 euro.

L’agevolazione fiscale a sostegno delle spese sanitarie per i nostri compagni animali è pari al 19% sull’Irpef, per alcune spese veterinarie. Ad esempio, le visite specialistiche, gli interventi di chirurgia, gli esami in laboratorio e l’acquisto di farmaci veterinari.

Rimane anche la franchigia di 129,11 euro, che significa che la detrazione Irpef al 19% viene applicata sull’importo speso, meno questa somma. Va detto quindi che, togliendo la franchigia dal tetto massimo, il rimborso massimo che si può ottenere con il bonus animali è poco meno di 80 euro.

Sicuramente la cifra non è altissima, ma è un passo in avanti verso un mondo nel quale magari tutte le spese veterinarie saranno detratte, considerando i nostri amici animali dei familiari. Speriamo poi in un futuro dove le spese di ricovero e di grande intervento siano economicamente meno impegnative per le famiglie, così da non dover mai essere messi davanti alla scelta di curare il proprio animale o arrivare a fine mese. 

Novità contro il randagismo e la persecuzione

Altre novità, il voler aiutare in modo concreto tutti quegli animali che non hanno una fissa dimora vivendo in strada e tutelare i diritti e la salute degli animali selvatici. Come? È stato stanziato un fondo di circa 2 milioni l’anno per i prossimi 3 anni, per intervenire sulle regioni che hanno maggiormente bisogno di aiuto con tutti i cuccioli randagi, come Campania, Abruzzo, Calabria, Puglia, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia.

Si supporteranno anche tutti quegli animali che sono più a rischio della persecuzione da parte dell’uomo come orsi o cinghiali. Ci sarà inoltre, la chiusura degli allevamenti di visoni in modo permanente, in quanto oltre alle motivazioni etiche, anche per cause sanitarie in quanto questi animali possono ammalarsi di Covid e permettere al virus di mutare.

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FOTO: Optimagazine.com

E’ giusto regalare un cucciolo a Natale? -VIDEO

Si avvicina il giorno di Natale e uno dei regali più desiderati dai bimbi di tutto il mondo è un cucciolo. Ricordate l’inizio di “Lilly e il Vagabondo”?

Regalare un cane non è come regalare un trenino elettrico o una casa delle bambole. Il cucciolo ha bisogno di qualcuno che se ne prenda cura e che gli dedichi del tempo data la sua iperattività. Detto questo, le reazioni commoventi di chiunque accolga un cucciolo in casa sono evidenti nei numerosi video che proliferano su internet. Ci sono degli aspetti fondamentali da considerare che l’emozione del momento non permette di visualizzare subito. In questo video provo a darvi dei consigli utili per fare la scelta giusta.

E’ giusto secondo voi regalare un cane a Natale?

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FOTO: Meteoweb

Prepariamo il cane al capodanno (seconda parte): Come comportarci durante la notte del 31 dicembre – VIDEO

Dopo aver visto nel precedente video come preparare durante l’anno il cane alla notte di San Silvestro e come desensibilizzarlo al rumore dei fuochi artificiali, vediamo in questo video come comportarci, nello specifico, durante i botti di capodanno.

Troverete consigli utili sia per il caso in cui dobbiate lasciare il vostro cucciolo da solo durante i festeggiamenti, sia per il caso in cui condividiate la serata più rumorosa dell’anno con lui.

La regola base vuole che si permetta al cane di stare in casa, anche se siete abituati a farlo dormire fuori.

Buona visione!

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Prepariamo il cane al capodanno (prima parte): La desensibilizzazione – VIDEO

Nella notte più rumorosa dell’anno noi umani tendiamo a divertirci molto, anche grazie all’utilizzo di giochi pirotecnici, ma il nostro amico a 4 zampe non li gradisce quanto noi, anzi, tende ad essere molto spaventato dai botti fragorosi che arrivano da tutte le direzioni.

La scelta migliore sarebbe non lasciare da solo il nostro cane durante la notte di capodanno o comunque farlo stare dentro casa, anche se siete abituati a farlo dormire in giardino.

Desensibilizzare il vostro amico a 4 zampe al rumore dei botti è il modo migliore per prepararli all’eventuale trauma della notte di capodanno. Vi spiego nel video in cosa consiste e come funziona.

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Arriva il cucciolo in casa – Video

Accogliere un cucciolo in casa è un’emozione unica, come possiamo organizzare la nostra magione per l’arrivo di un vero e proprio tornado?

Qualche consiglio per tutelare sia l’incolumità del nuovo arrivato che quella della vostra casa:

  1. Togliere dalla portata dei denti e della coda del vostro amico a 4 zampe tutti i soprammobili e gli oggetti fragili (con un labrador è assolutamente necessario, credetemi!).
  2. Attenzione alle prese e ai cavi elettrici (molti cani hanno una passione smodata per il masticare i cavi elettrici).
  3. I cuccioli adorano le piante ornamentali, che siano vere o finte, le mangiano e le buttano per terra molto volentieri, quindi fate voi!
  4. Assicuratevi di tenere fuori dalla loro portata farmaci, prodotti per pulire e alimenti non adatti ai vostri pargoli pelosi.
  5. Limitate l’accesso a zone pericolose della casa con dei cancelletti, lo stesso discorso vale per stanze che ritenete off limits. Meglio abituare subito il cucciolo ad avere dei paletti.
  6. Per evitare che il cucciolo sbatta contro una vetrata, mettete degli adesivi che gli suggeriscano che hanno di fronte un ostacolo, dopo un mese si ricorderanno dell’ostacolo e non attenteranno più alle vostre porte finestre.
  7. Mettete la cuccia del vostro piccino in un luogo riparato, dove non ci siano forti correnti d’aria.

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Se volete approfondire questi consigli e scoprirne degli altri, vi invito a vedere il video qui sotto!

Foto: Petsblog

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Traslocare con cane e gatto: consigli e curiosità

C’è chi dice che “il trasloco è il secondo più grande stress dopo il parto”. Dopo serate a scegliere il quartiere migliore per noi (leggi articolo) e la casa che rispecchi al meglio il nostro stile di vita (leggi articolo) è giunto il momento. Che siate alla vostra prima esperienza o che siate ormai esperti, il trasloco è sempre un momento importante nella vita perché segna un cambiamento ed un passaggio molte volte decisivo.

Se anche le vostre giornate sono allietate da pelosetti che girano scodinzolanti per casa, sarete certamente in cerca di qualche consiglio su come fargli vivere al meglio il cambio “tana”.

“Amare è come traslocare. Solo che a cambiare abitazione è l’anima che va a vivere in un altro corpo.”

Il Gatto merita l’inizio di questo articolo. Come sapete tendo a parlare principalmente di cani, ma come prima cosa è giusto sfatare una falsa credenza che riguarda i gatti, dei quali si dice che siano molto più legati all’ambiente che non ai familiari: non è assolutamente così!

Questa credenza è stata diffusa nell’Ottocento dal naturalista Jean-Henry Fabre, che lo sostenne in uno dei suoi racconti. Essendo molto conosciuto sia come studioso che come scrittore, tutti pensarono che quella che scriveva fosse la Verità Assoluta e l’idea del gatto “che ama di più la casa del padrone” divenne una delle leggende metropolitane più diffuse del mondo.

Se pensiamo che Fabre spiegava anche che per far cambiare ambiente al gatto era opportuno chiuderlo in un sacco, possiamo renderci conto di quanto ne capisse di gatti. In realtà Fabre faceva l’entomologo (anzi, è stato proprio l’inventore dell’entomologia – un plauso per questo): quindi, visto il trattamento che normalmente i gatti riservano agli insetti, probabilmente non aveva poi troppa simpatia per la specie felina!

C’è da dire, in compenso, che Fabre fu uno dei primi oppositori della vivisezione, quindi pacca sulla spalla per lui, anche se è stato autore di una delle più grandi corbellerie di tutti i tempi sui felini.
Se la diceria ha attecchito, però, un motivo c’è: e sta nel fatto che i gatti, specie quelli che vivono in ambienti piuttosto limitati, non hanno – in media – la stessa capacità di orientamento dei cani.
Se portate in mezzo a un prato un gatto che è sempre vissuto in casa, potreste assistere a scene dove il micio, invece di mettersi a correre e di godersi la libertà, potrebbe restare paralizzato e urlare disperato perché non sa più dove si trova. In queste occasioni, a volte, i gatti non riconoscono neppure i loro umani.

Ovviamente un po’ di disorientamento può colpirli anche in occasione di un trasloco. Per le prime ore potrebbero aggirarsi furtivi e con l’aria decisamente impaurita e/o schifata, rifiutando persino le coccole. C’è il rischio che passino ore sotto al divano prima di uscire, rigorosamente quando saranno certi di essere soli e saranno quindi pronti ad esplorare. Da qui a pensare che “rimpiangano la vecchia casa”, il passo è breve: ma in realtà stanno soltanto cercando di ricomporre una “mappa mentale” a cui poter fare riferimento.

Il trasloco con un cane

Il cane, oltre ad essere un animale abitudinario, (e fidatevi, più invecchiano e più questa caratteristica si amplifica) è anche un essere territoriale: potrebbe considerare un cambiamento di casa come un tentativo di portarlo via dal suo territorio ed inserirlo in uno nuovo, senza avere la sicurezza che questo non sia già di proprietà di altri.

Potrebbe quindi apparire nervoso alla vista di altri cani nel vicinato, poiché non sa ancora quale luogo occupano sul territorio e fino a dove si spingerà il suo “dominio”. A prescindere da tutto questo, sappiate che il vostro cane si adatterà facilmente e senza troppe complicazioni, perché l’importante non è dove, ma con chi.

PERCHè I CANI ULULANO?

Vediamo adesso come comportarci con i nostri amici:

Prima del trasloco

Targhetta identificativa. Probabilmente i vostri vicini vi conoscono e conoscono il vostro cane, ma gli abitanti del nuovo quartiere, compresi quelli che vivono nel tragitto per arrivarvi, non sanno nulla di voi. Per questo, la prima cosa da fare è incidere il nuovo indirizzo sulla targhetta del vostro cane. Così sarà più facile recuperarlo nel caso in cui scappi o si perda.

Prima di trasferivi, se non è troppo lontana, portate il vostro animale a passeggio per la nuova zona, così che quando arriverà il momento di cambiare l’ambiente, gli risulti più familiare. Imparerà a conoscere così i nuovi odori e rumori che lo circondano, creandosi una mappa mentale che gli permetterà di sentirsi più sicuro, e magari farà amicizia con qualche nuovo “amico” umano e non.

Lasciate nella nuova casa del cibo oppure il giochino preferito così al suo arrivo potrà provare quest’esperienza positiva che resterà in memoria. Il cane ha bisogno di marcare il territorio ed è per questo che è importante che ispezioni la casa prima del trasloco definitivo.

Non lavate la sua cuccia, per questo ci sarà tempo dopo. I suoi oggetti personali sono fondamentali per lui, poiché attraverso l’olfatto, la sua mente si riempie di ricordi. Conservare un oggetto vecchio, come ad esempio la cuccia, lo farà sentire a suo agio i primi giorni.

Mantenete intatta la sua routine. È normale che con un trasloco i vostri orari cambino, tuttavia è bene cercare di non alterare troppo quelli del vostro cane.

Durante il trasloco

Spargete e nascondete biscottini o altri spuntini sfiziosi nella nuova casa, il vostro cane si divertirà a cercarli.

Cercate di non lasciarlo solo mentre state traslocando, a meno che non lo vediate molto a suo agio.

L’ambientazione nella nuova casa è una fase fondamentale e voi potete fare tanto per velocizzarla. Dopo aver sistemato i mobili o mentre lo state facendo, è importante dedicare al cane un angolo fisso. Qui metterete la cesta con le sue coperte e cuscini.

Quando si trasloca di solito si è presi dalla frenesia del cambiamento, si buttano le cose vecchie per far spazio alle nuove. Nel caso degli oggetti personali del cane, assolutamente non cambiatele con cose nuove. Il cane in tal caso si sentirebbe spaesato non solo dal cambiamento dell’ambiente, ma anche dei suoi oggetti personali.

Non obbligate il cane a gironzolare per la casa e non vi spaventate se si rifugia sotto il tavolo o sotto al letto/divano. Non forzatelo, quando sarà pronto esplorerà la casa da solo senza ansie.

Il giorno del trasloco

Il giorno del trasloco (ma anche il giorno prima se preferite), sarebbe bene affidare il cane ad un familiare, un amico, una persona di fiducia. In quelle ore, la sua presenza potrebbe essere di troppo, alcuni pericoli sono dietro l’angolo. Porte aperte per caricare mobili, e un via vai continuo potrebbero farci perdere di vista il cane, che una passeggiatina extra (e da solo!!) non la rifiuterebbe mai.

Dopo il trasloco

Una volta arrivati definitivamente nella nuova abitazione, fategli annusare tutto liberamente senza limiti. Quando avrà capito com’è fatta casa, stabilite gli spazi in cui può o non può stare.

Lasciate che sia lui a decidere il luogo dove sistemare la cuccia: farà la scelta migliore. Sarà facile capirlo, sarà il punto dove si accuccerà tranquillo.

Non lasciatelo solo quando arrivate: dedicategli più tempo del previsto per i primi tempi.

Almeno nelle prime 2 settimane è consigliabile non lasciarlo troppo tempo da solo, in quanto, ancora non ben abituato al nuovo contesto nel quale si trova. Potreste utilizzare la stessa tecnica che si usa per abituare il cane a restare solo in casa. Iniziate lasciandolo in una stanza mentre voi andate in un’altra. Prima per pochi secondi, aumentando poi il tempo. Tornate sempre nella stanza dove si trova per fargli capire che non lo state abbandonando.

Procedete poi a fare la stessa cosa uscendo di casa. Prima per 5/10 secondi rientrando successivamente, poi 30 secondi. E così via fino a rimanere fuori casa 15 minuti senza mai allontanarvi. Il cane capirà che uscirete, ma tornerete sempre da lui. Se il cane è tranquillo potrete iniziare ad allontanarvi per un’ora, poi due e così via.

Durante le passeggiate, siate pazienti. Ogni cosa è nuova e l’animale ha bisogno di annusare tutto per prendere confidenza con il nuovo mondo che lo circonda.

Lasciate che si relazioni con i cani dei nuovi vicini.

La ricerca del veterinario

Anche se tutti i proprietari pensano: “vabbé nel caso serva lo cerco”, nella maggior parte dei casi quando serve si è presi dall’ansia e dall’agitazione, non riuscendo ad avere le idee chiare. Portatelo dal veterinario per fare conoscenza, anche se non ha bisogno di una visita. Così facendo si sentirà più a suo agio quando sarà costretto ad andarci.

Siamo giunti alla fine, per voi che state leggendo è l’inizio di un nuovo viaggio, e anche per loro lo è. Lo so, gli scatoloni, lo stress, il disordine, sarete impegnati in mille attività, e quella coda scodinzolante potrebbe sembrare esser lì per farvi perdere tempo. Abbiate l’accortezza di renderlo partecipe del cambiamento, magari facendolo stare con voi mentre riempite gli scatoloni.

Vi auguro di trovare il coraggio di cambiare sempre nella vita, perché se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi.

EK

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Perché il cane scava le buche? – VIDEO

E’ un’abitudine comune a molti cani scavare buche in giardino. Alcuni lo fanno per noia, altri hanno l’indole innata di scavatori, spesso il vostro amico a 4 zampe scava per rispondere ad uno stimolo preciso.

Perché i cani scavano

Ogni razza ed ogni individuo ovviamente fa storia a sè, ma possono riscontrarsi delle cause principali alla base di questo comportamento. Ecco le principali:

1)Noia: una razza attiva che magari viene lasciate per tante ore di seguito da sola in giardino, tenderà a trovarsi qualcosa da fare. Cosa c’è di meglio di creare delle meravigliose cucce di terra?

2) Mancanza di attività fisica: molte razze hanno bisogno non solo di numerose passeggiate giornaliere, ma anche di vere e proprie corse su distese sconfinate ed il ritrovarsi rinchiusi in spazi limitati può portarli ad un senso di frustrazione che viene sfogata con lo scavare.

3) Nascondere dei tesori: qualsiasi cane che si rispetti ama nascondere quello che ha di più prezioso, che sia un osso in giardino sotto un cumulo di terra o un gioco in casa sotto al letto.

4)Dà la caccia ai roditori: può semplicemente accadere che il vostro Labrador (con il mio accade spesso) veda una talpa o qualcosa di simile che si rintana sotto terra e che lui voglia inseguirlo per giocare amorevolmente.

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Le razze maggiormente predisposte a scavare

E’ facile citare i cani da caccia (i terrier) come scavatori incalliti per ovvie ragioni, fa parte del loro lavoro. Discorso simile si può fare per i retriver, quindi Golden e Labrador. Un’indole di scavatore si riscontra anche in razze come il siberian husky e l’alaskan malamute.

Quali rimedi adottare

Se sarete in grado di comprendere le cause del comportamento del vostro figlio peloso sarete a metà dell’opera, basterà colmare quella mancanza e probabilmente il vostro giardino non assumerà più l’aspetto di un campo minato. Aumentate la lunghezza, la frequenza e l’intensità delle passeggiate. Procurate al vostro amico a 4 zampe dei giocattoli da giardino con i quali potrà dilettarsi quando voi non ci siete.

Non dimenticate che alcune volte il cane adotta determinati comportamenti per attirare la vostra attenzione. Se siete usciti in giardino con lui, esplorate tutti i cespugli e gli anfratti insieme invece di messaggiare al cellulare e magari di mandare foto orgogliosi del vostro pupone peloso.

FAI IN MODO CHE IL CANE SCAVI DOVE VUOI TU

Se nel vostro cucciolo la voglia di scavare è innata e non accenna a diminuire, potete fare in modo che si dedichi al giardinaggio creativo solo in una zona di giardino che desiderate. Scegliete la zona e andate con lui a scavare una buca, poi metteteci il suo gioco preferito ed invitatelo a riprenderselo. Ripete questo procedimento per più giorni di seguito e vedrete che dopo un po’ di tempo il cane si limiterà a scavare nella zona da voi suggerita subdolamente.

SE VOLETE AVERE ULTERIORI CONSIGLI IN MERITO VI INVITO A GUARDARE IL BREVE VIDEO QUI SOTTO

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FOTO: mypetshero.it

Si è rotta la coda al cane! Cosa possiamo fare? – VIDEO

La sindrome della coda rotta o coda fredda, detta anche cold tail, è una patologia che può colpire i cani di tutte le razze e di tutte le età, particolarmente soggetti sono i Labrador ed i Golden Retriver, che hanno spesso a che fare con l’acqua.

E’ una patologia grave?

Il nome “coda rotta” è terribile, ma non si tratta di nulla di così preoccupante. Di solito si manifesta in seguito ad un bagno prolungato del nostro amico a 4 zampe e a una non adeguata asciugatura della coda. Non sempre il vostro cane si lamenterà nel giro di poche ore. Potrebbe addirittura accadere che cominci a sentire dolore dopo 24 ore.

Come si riconosce la coda rotta?

Noterete che il vostro fedele amico terrà la coda bassa o a penzoloni, il forte dolore provato alla base della stessa gli impedirà di sollevarla totalmente. Uno dei campanelli di allarme può essere il fatto che il cane abbia difficoltà a sedersi. Inoltre scordatevi scodinzolamenti, il fastidio sarebbe insopportabile.

Come si cura questa sindrome?

Senza intervento veterinario di solito questa patologia scompare dopo una settimana, ma il cane deve osservare un riposo quasi assoluto. Se vedete che il vostro cucciolo si lamenta costantemente e non volete farlo soffrire, potete consultare un veterinario che vi prescriverà degli antinfiammatori.

La prevenzione è fondamentale. Dopo un bagno a mare o al lago o dopo una scorribanda sotto la pioggia, asciugate sempre la coda al vostro cane, magari all’inizio non sarà contentissimo, ma spiegategli a modo vostro che è per il suo bene. Vi ringrazierà come solo lui sa fare.

Nel video qui sotto vi racconto la mia esperienza e vi do qualche suggerimento ulteriore per risolvere questo inconveniente.

Foto: zampefelici.it

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