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Nessun invito per Natale? 10 suggerimenti per trasformare le feste da soli in un’opportunità

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Ecco giunto il Natale, la festa che per eccellenza eleva il senso della famiglia e dello stare insieme. Non sempre è possibile, però,  passare il natale con le persone care.

Esistono persone sole al mondo, single, orfani, o semplicemente persone che vivono lontane dai propri cari per motivi di studio o di lavoro e non hanno la possibilità di tornare a casa per Natale. Se anche gli amici che per tutto l’anno vi hanno allietato le giornate sono spariti per ricongiungersi alle proprie famiglie, non disperate. Potete passare delle feste natalizie fantastiche anche da soli.
 
 
 
Ecco qui 10 Suggerimenti per trasformare il Natale da soli in un’opportunità:
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1.Non ignorate il Natale, addobbate la vostra casa come più vi piace, anche in maniera non convenzionale. Magari fabbricate voi stessi le decorazioni.
 
 
 
 
 
 
 
2. Fatevi dei regali e metteteli sotto l’albero, non badate a spese, viziatevi!
3. Mettete in sottofondo della musica natalizia e cantate a squarciagola.
 
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4. Se ne avete la possibilità, partite. Un viaggio è un modo ottimo per incontrare persone nuove e vivere esperienze indimenticabili.
5. Cucinate i vostri piatti preferiti o magari imparate a cucinarli attraverso dei tutorial su internet. Il prossimo Natale potreste fare colpo proprio grazie ad una ricetta imparata durante queste feste.
 
6. Fate compagnia a degli sconosciuti che sono soli come voi. Scambiate quattro chiacchiere con un senzatetto per strada o fate volontariato presso la Caritas o negli ospedali della vostra città. E’ uno dei modi più appaganti di passare il Natale.
 
7.Organizzate una maratona di film natalizi e non, armatevi anche di dolci e popcorn. Se volete qualche suggerimento per quanto riguarda i film da non perdere a Natale vi invito a leggere l’articolo sui “10 film cult natalizi da guardare e riguardare”.
 
 
 
bagno-caldo8. Fatevi un bagno caldo e ascoltate un cd che non ascoltavate da tanto tempo. Oziate.
 
9. Riprendete a scrivere il romanzo che avete messo nel cassetto mesi fa e lasciatevi trasportare dall’ispirazione.
10. Fate un piano per ripartire con slancio nel 2017.
 
 
 
 
Ultimo consiglio, se siete lontani dalle vostre famiglie, ma siete in buoni rapporti, organizzate la cena Skype, collegatevi con loro durante il cenone, magari preparate alcune delle pietanze che mangiano anche loro, e cenate tutti insieme virtualmente. Non sarà la stessa cosa, ma oggi internet permette di azzerare le distanze, almeno emotive, quindi usatelo!
 
Vi auguro una vita serena e spensierata, di mangiare senza ingrassare e di rialzarvi sempre dopo una caduta!
 
Buon Natale!
 
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Aiuto, ci sono i Ragni in casa!

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Da aracnofobica i ragni in casa per me sono un vero incubo.
Vediamo insieme come nascono, come evitare che arrivino e come mandarli via. 
 
Per un lungo periodo sono stata convinta che i ragni semplicemente comparissero in casa, magicamente, forse creati dalla polvere. Li temo, ma li rispetto, perché sono gli animali che hanno avuto meno trasformazioni evolutive, esistono praticamente da sempre. Recentemente è stato scoperto dagli scienziati il fossile di un ragno di 165 milioni di anni fa. Il più grande ragno mai scoperto. Interessante sapere che gli scienziati sono persino riusciti a determinare il genere dell’animale, femmina adulta. I Ragni sono gli Ingegneri del mondo animale,  sono in grado di creare strutture magnifiche.
 
 
Momento Superquark.
 Il Ragno ha otto zampe, non è un insetto, perché gli insetti ne hanno sei, è un’aracnide. E’ un’ invertebrato, sulle zampe ha due piccole unghie per camminare sui fili della ragnatela (un po’ come gli elefanti della filastrocca, che trovavano la cosa interessante). Per costruire una ragnatela producono un liquido gommoso che crea dei fili, che poi vengono intrecciati e formano una cordicella, così da creare il filo unico della ragnatela. Questo filo è circa mille volte più sottile di un capello, ma è molto più resistente. I ragni fabbricano la ragnatela per catturare gli insetti, che rappresentano il loro pasto preferito. 
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Come nascono i ragni? I ragni nascono dalle uova, normalmente mamma ragno deposita le uova sulla ragnatela. Le uova si trovano nei bozzoli sulle ragnatele, ed è così che poi si formano tanti altri ragnetti che poi gironzolano per casa e ne formano altri ed altri ed altri. I ragni appena nati sono già capaci di tessere la tela. Nelle nostre case il più pericoloso da trovare è il Ragno Violino che genera delle ferite di difficilissima cicatrizzazione, tanto da richiedere mesi e mesi di cure. Per fortuna basta controllare la biancheria e le scarpe prima di indossarle perché morde generalmente quando non ha via di scampo, quindi solo quando intrappolato. Sono animali estremamente timorosi, preferiscono scappare e nascondersi nella tana, anziché affrontare un potenziale pericolo.
 
Fine momento Superquark. Grazie a questa premessa cosa abbiamo capito? Primo che i ragni sono bruttissimi e che io se ne vedo uno scappo di casa, ma questo non è importate ai fini della nostra battaglia contro di loro, la cosa importante che possiamo dire è che i ragni nascono dalle ragnatele, quindi se vogliamo evitare che si riproducano dobbiamo ELIMINARE LE RAGNATELE, ogni volta che ne vediamo una.
 
 
Un rimedio efficace è quello di BLOCCARE LE VIE D’ACCESSO, fori, crepe nei muri, battiscopa non perfettamente allineati. Il ragno può essere stimolato ed entrare nell’abitazione semplicemente per ragioni di temperatura più confortevole o perché gli angoli delle finestre sono particolarmente comodi per fissare la ragnatela. Rimuovere le condizioni vantaggiose per questo scopo non farà altro che concentrare le attenzioni dell’aracnide altrove.
Per quanto brutti, i ragni non si avvicinano né al cibo né tantomeno a noi, ed hanno un punto debole, LA LAVANDA e LA MENTA PIPERITA.  Trovate in erboristeria l’olio essenziale puro al costo di 6 euro, quindi potete realizzare dei comodi e profumatissimi repellenti naturali. I ragni sono aracnidi molto puliti, utilizzano i pedipalpi (le due “zampe anteriori”) per assolvere diverse funzioni, come  la manipolazione del cibo ovvero mosche, moscerini e zanzare, quindi non entrerebbero mai in contatto con ambienti contaminati. Gli oli essenziali, così come l’olio di Neem, sono visti come contaminanti e proprio per questo riescono ad allontanare i ragni.
 
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Per quanto io li detesti, non mi piace che muoiano, per questo mando avanti qualche coraggioso per prenderli e portarli fuori casa. In caso vogliate liberarvene, ecco due rimedi naturali:
LA FARINA FOSSILE. Attenzione che sia ad uso entomologico e non enologico, la trovate su internet o nei negozi di articoli per acquari o negozi di articoli per il vino. La trovate anche in spray ed è utile anche contro gli insetti, comprese blatte e scarafaggi. Questa polvere viene ricavata da un fossile naturale di una creature acquatica , la diatomea. Non reca danni a persone o animali, quando il ragno l’attraversa si provoca dei tagli che causano perdita di fluidi e la morte. Puoi spargerla intorno al perimetro della tua casa internamente.
Un’altra soluzione è L’ACETO, che contiene acido acetico, che brucia i ragni al contatto. Potete spruzzarlo negli angoli, perché pare che il solo odore basti per combatterli, oppure spruzzarlo direttamente su di loro per ucciderli. 
 
Cerchiamo di prevenire che arrivino, così da non doverli uccidere, questi animali timidi e riservati, hanno solo lo svantaggio di essere nati molto, molto, molto brutti. 
 
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Pareti spoglie? “Vestitele” con un quadro

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Siete già da qualche settimana nel vostro nuovo appartamento. Vi guardate intorno, la cucina c’è, il bagno pure, la camera da letto idem, il televisore con tutta la pay tv esistente sul pianeta è istallato.  Eppure non siete ancora convinti del tutto, vi sembra che manchi qualcosa. Ecco, sì, le pareti sono troppo spoglie.

Quale miglior modo per personalizzare la vostra nuova casa che appendere qualche quadro alle pareti? Non ci soffermeremo sui temi delle opere d’arte che sceglierete, anche qualche poster di super eroi potrebbe essere una buona soluzione, soprattutto se avete in programma di invitare a cena qualche sensuale ragazza nerd.

SCEGLIETE DOVE POSIZIONARE IL QUADRO

Non appendete tanto per appendere, fate qualche veloce considerazione sull’ambiente che volete arredare. Vi consiglio di farvi aiutare da un’altra persona che posizionerà il quadro nel punto che avete preventivamente scelto. In questo modo potrete allontanarvi e guardare con occhio critico da più angolazioni se avete assegnato all’opera d’arte la collocazione migliore possibile. Appendete il quadro ad almeno 160 cm dal pavimento.

COSA VI SERVE?

  • 1 Metro (vi consiglio quello rigido che usano i muratori, è molto più comodo e facile da usare di quello a scatto che tante volte ci ha ferito le dita da piccini)
  • Chiodi ( le dimensioni dipendono dal peso e dalle dimensioni del quadro che volete appendere)
  • Martello
  • Livella a bolla d’aria
  • Matita

COME PROCEDIAMO?

Una volta scelta la posizione del dipinto dovete considerarne le dimensioni. Nella maggior parte dei casi, a meno che non si tratti di un quadro con una cornice davvero massiccia e pesante o di una lunghezza considerevole, vi basterà mettere un solo chiodo alla parete. Calcolate che fino a 10 kg di peso vanno benissimo i chiodi da 5 cm.

Tracciate un segno con la matita in corrispondenza del centro della cornice, se volete essere precisissimi utilizzate il metro. Quello è il punto dove andrete a battere il vostro chiodo. Puntatelo sul segno che avete delineato con la matita e inclinate leggermente il chiodo verso l’alto, in modo da formare un angolo di 45° circa fra la parete e il chiodo stesso. State certi che questo accorgimento darà maggiore stabilità al quadro. Ora dovete battere in maniera decisa con il martello sulla testa del chiodo. Aprite il gancio dietro il quadro e fateci passare il chiodo.

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Prendete la livella a bolla d’aria e posizionatela sopra la cornice superiore, dovete fare in modo che la bolla sia perfettamente al centro della livella (il centro è delineato da due righe, tranquilli). Non appena avrete raggiunto questo equilibrio sarete certi che il vostro quadro è dritto.

Godetevi il vostro ottimo lavoro, apprezzabile quasi quanto quello del pittore stesso. Non trovate che la vostra casa sia già molto più calda e accogliente?

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10 Film cult natalizi da guardare e riguardare

Quanto sono belle le tradizioni natalizie. Si mangia pesce il 24 a cena e carne il 25 a pranzo, i regali si possono scartare esclusivamente dopo lo scoccare della mezzanotte, si deve per forza giocare a tombola per fare contenti i bambini piccoli che a malapena sanno contare fino a venti. Vista la situazione attuale di emergenza alcune di queste tradizioni potrebbero subire delle modifiche. In particolare non potremo goderci il canonico cenone, se non con il nucleo familiare più stretto (a meno che, miracolosamente, non cambi qualcosa nei prossimi giorni).

Nessuno, però, può limitarci in uno dei passatempi più piacevoli di questo periodo: concedersi una scorpacciata di film natalizi, che puntualmente ogni anno vengono trasmessi in tv anche più di una volta.

Vediamo insieme quali sono quei  10 film cult che non ci stanchiamo mai di vedere e rivedere ogni volta e che per noi sono sinonimo del Natale stesso.

1.NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS (1993)

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Uno dei personaggi più famosi creati dalla fervida immaginazione di Tim Burton è Jack Skeletron, signore del paese di Halloween che va alla ricerca di risposte sull’essenza del Natale. Nella sua difficile missione sarà aiutato dalla sensuale bambola di pezza Sally. Usando qualsiasi mezzo, arrivando a rapire persino Babbo Natale, riuscirà il nostro eroe a spiegare la magia del Natale?

2.CANTO DI NATALE DI TOPOLINO (1983)

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Abbiamo scelto la versione Disney di un grande classico, Canto di Natale di Charles Dickens. Il racconto del 1843 dello scrittore britannico vanta numerose versioni cinematografiche, ultima in ordine di tempo  “A Christmas Carol” di Robert Zemeckis del 2009,con Jim Carrey nei quadrupli panni del signor Ebenezer Scrooge, dello Spirito del Natale passato, dello Spirito del Natale presente e dello Spirito del Natale futuro. La versione Disney è particolarmente indicata da mostrare ai bambini per insegnargli che c’è sempre tempo per redimersi ed essere gentili con gli altri.

3.MAMMA HO PERSO L’AEREO (1990)

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Macaulay Culkin diventa un idolo negli anni ’90 grazie al personaggio di Kevin in questa esilarante commedia per tutta la famiglia diretta da Chris Columbus. Ecco appunto, famiglia che dimentica il proprio figlio a casa durante le feste natalizie. Il nostro piccolo eroe se la vedrà con due ladri davvero maldestri, probabilmente l’intervento dei genitori sarà provvidenziale per salvare i due “poveri” furfanti dalle trappole di Kevin, piuttosto che il contrario.

4.MIRACOLO SULLA 34th STRADA (1994)

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Si tratta del remake di un film del 1947 vincitore di ben 3 Oscar. Un film piacevolmente smielato e pieno di buoni sentimenti nel quale una bimba disillusa torna a credere in Babbo Natale dopo un incontro molto molto speciale.

 

5.UNA POLTRONA PER DUE (1983)

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Un film diretto da John Landis che non può mancare nel menù dei film cult tipicamente natalizi. Dan Aykroyd e Eddie Murphy sono una coppia fantastica. L’intento del regista è quello di muovere una critica al perbenismo e al consumismo americano di quegli anni, attraverso delle situazioni esilaranti e dei personaggi stereotipati caratterizzati dall’attaccamento viscerale al denaro.

6. LOVE ACTUALLY-L’AMORE DAVVERO (2003)

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Una commedia romantica natalizia molto brillante diretta da Richard Curtis, nella quale si intrecciano le storie di innumerevoli personaggi interpretati da un cast stellare, Hugh Grant, Liam Neeson, Colin Firth e Keira Knightley, solo per citarne alcuni. Il filo conduttore di tutto il film è l’amore, amore di qualsiasi tipo. Colonna sonora straordinaria nella quale spicca la hit “Christmas is all around”.

7. POLAR EXPRESS (2004)

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Dietro la macchina da presa ancora Robert Zemeckis per un film da molti ritenuto un capolavoro. Completamente girato con la tecnica del motion capture che digitalizza le movenze e le espressioni di attori in carne ed ossa e le inserisce in paesaggi creati al computer. Il protagonista è l’attore americano Tom Hanks. Attraverso un viaggio incredibile con il Polar Express nel “Luna Park del Natale”, un bambino che “sta diventando grande” riscopre la magia del Natale.

8.LA STORIA INFINITA (1984)

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Film fantastico ricco di personaggi memorabili, dal Fortunadrago Falcor al coraggioso guerriero bambino Atreyu in groppa al suo fidato cavallo Artax. Chi non ha sognato nella propria infanzia di vivere le incredibili avventure di Bastian e dei suoi amici di Fantasia? Dopo aver visto questo film probabilmente vi verrà una voglia incredibile di aprire un libro ed iniziare a leggere. La regia è firmata da Wolfgang Petersen.

9. SERENDIPITY – QUANDO L’AMORE è MAGIA (2001)

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Tra i film più romantici della storia del cinema, la pellicola diretta da Peter Chelsom con Kate Beckinsale e John Cusack, tratta in maniera sublime il tema del “fortunato incidente” e dell’anima gemella.  Mai come in questo caso, chiunque inizi a vedere questo film, è in trepidante attesa del lieto fine.

10. WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO (2005)

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Remake del celebre film del 1971 di Roald Dahl, ad opera del genio Tim Burton, con un Johnny Depp in forma smagliante, nel ruolo di Willy Wonka. Il giovanissimo Charlie trova il famigerato biglietto d’oro in una tavoletta di cioccolata e vince la possibilità, insieme ad altri fortunati bambini, di visitare la fabbrica di cioccolato dell’eccentrico proprietario Willy Wonka. Un viaggio nel classico stile burtoniano, ma con una maggiore quantità di colori, di comicità e di citazioni.

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Come posizionare i tappeti in casa

Un bel tappeto può diventare un punto di forza in una casa. Serve a completare ogni suo ambiente , ad arricchirlo e a donargli un tocco personale

“Mia madre dice sempre che per arredare una casa bastano due cose: Tende e Tappeti”.

E si sa, la mamma ha sempre ragione. Si perché un bel tappeto può diventare un punto di forza in una casa. Serve a completare ogni suo ambiente, sempre se in armonia con quello che lo circonda, con il pavimento, con il colore delle pareti e con i mobili. I tappeti arricchiscono, completano, danno colore e carattere, aiutano a definire gli spazi e a conferire un’atmosfera personale all’ambiente. Ma no, il loro scopo non è quello di coprire un brutto pavimento o qualche difetto. E ora vediamo il modo più corretto di posizionarli.

GRANDEZZA

Prima di pensare al colore, al disegno o all’altezza del pelo, dovreste essere sicuri di quanto grande dovrà essere il tappeto. Pertanto, ci si occupa innanzitutto della dimensione della stanza. Per stanze piccole, dovreste scegliere un tappeto corrispondentemente piccolo, per le stanze grandi un tappeto corrispondentemente grande, una regola iniziale abbastanza semplice. Per giocare sul sicuro, è preferibile comprare un tappeto un po’ più grande piuttosto che piccolo.

Se non si seguono tali regole, l’atmosfera di una stanza può apparire rapidamente offuscata, perché i tappeti troppo grandi o troppo piccoli fanno apparire squilibrate le proporzioni della stanza. I tappeti troppo piccoli si perdono nella stanza, mentre i tappeti troppo grandi fanno sembrare la stanza più piccola.

COLORE

Innanzitutto, devi chiederti se il tappeto diventerà il fulcro della stanza o se si adatterà semplicemente al resto. Nel primo caso scegli colori in forte contrasto con quelli circostanti, nel secondo caso invece mantieni gli stessi toni e la stessa scala cromatica dell’intero ambiente. Se vuoi uno spazio stimolante opta per colori caldi (rosso, giallo, crema), se invece vuoi creare un’atmosfera rilassante scegli quelli freddi (grigio, verde, blu). Il tappeto aiuta a dare una sensazione di ambiente caldo o freddo quindi scegli con cura i colori e le texture. Per una casa moderna e minimalista meglio un tappeto monocromo, in alternativa colori e disegni possono conferire eleganza, raffinatezza e classe (tappeti persiani) o allegria per un ambiente pop e divertente.

Toni scuri – Meglio un tappeto scuro per spazi di passaggio e poco funzionali come ingresso e corridoio, un tappeto molto scuro è meglio se inserito in un ambiente spazioso e illuminato.

Toni chiari –  i colori chiari sono adatti alla camera da letto (da evitare in cucina e bagno per ovvie ragioni). Il colore chiaro può essere utile per una stanza piccola perché le darà maggiore ariosità e luminosità.

Va da sé che se la stanza a cui state pensando presenta arredi e accessori in tinta unita, potete scegliere un tappeto dai colori accesi e in fantasia. Al contrario se la camera è già piena di stampe e colori, meglio andare sul semplice e sul monocromatico.

SOGGIORNO

Nel soggiorno, il divano è il punto di riferimento per determinare la misura perfetta del tappeto. Una regola non scritta dice: La lunghezza del divano, più circa 30 cm a sinistra e a destra, dà la lunghezza del suo tappeto.

Se desiderassi posizionare un tappeto nel tuo soggiorno, dovrebbe prima sistemare i mobili come se già ci fosse il tappeto.

Small Room (15-20 mq) – Classicamente, in una piccola stanza, un tappeto rettangolare è posizionato proprio di fronte al divano. Il tappeto deve essere largo almeno quanto il divano, ma non più di 10 cm su ciascun lato. Il divano non dovrebbe stare sul tappeto, in quanto il tappeto di solito dovrebbe essere già abbastanza piccolo a causa delle dimensioni della camera limitata. Sgabelli, tavolini o simili possono quindi essere posizionati sul tappeto.

Camera di medie dimensioni (circa 30 mq) – In una stanza di medie dimensioni spesso troverete diverse opzioni di posti a sedere. Nel nostro esempio, un divano per due e due poltrone. Anche in questo caso, il tappeto viene posizionato di fronte al divano, ma può sporgere da 20 a 30 cm su ciascun lato del divano. Al centro trova posto il tavolino. Le poltrone sono leggermente inclinate, di fronte al divano agli angoli del tappeto. Divano e poltrona possono essere disposti solo con i piedi anteriori sul tappeto. In entrambi i casi, i posti a sedere in combinazione con il tappeto creano un’immagine armoniosa.

Camera ampia (oltre 40 mq) – Per una stanza grande in cui ci sono gli stessi mobili della nostra stanza di medie dimensioni, il tappeto dovrebbe essere acquistato molto più grande. Può sporgere di almeno un metro su entrambi i lati del divano e di almeno 50 cm. dietro i posti a sedere. I mobili vengono posizionati secondo il principio dell’isola, tutti sul tappeto, in modo che ciascun mobile possa avere sul tappeto spazio sufficiente. Altri mobili, come cassettiere o scaffali, non vengono posizionati sul tappeto.

Camera stretta e lunga – Se lo spazio è lungo e stretto non fare lo sbaglio di scegliere un tappeto tipo passatoia (non è un tappeto da soggiorno), ma meglio sceglierne uno quadrato. Lascia almeno 40 cm tra i margini del tappeto e le pareti della stanza, posizionalo con il lato lungo parallelo al divano. Esso deve essere lungo almeno quanto il divano stesso, lasciando circa 20 cm ai suoi lati.

Divano ad angolo – Utilizzare gli stessi principi per un divano ad angolo, ma con un tappeto quadrato e non rettangolare.

Tappeti rotondi – I tappeti rotondi nel soggiorno devono essere usati con cura. Si prestano sotto un tavolino rotondo o sotto un angolo del divano.

SALA DA PRANZO

Il tappeto in questo caso deve essere abbastanza grande da coprire tutta la superficie del tavolo, comprese le sedie (anche quando vengono spostate per accomodarsi). Scegli un tappeto almeno 60 cm più largo del tavolo, meglio se della stessa forma. Un bel tappeto rotondo sotto a un tavolo rotondo darà un effetto più armonico all’intera stanza. Il tappeto deve sempre essere centrato rispetto al tavolo. Quindi se il tuo tavolo è a 6 posti, un tappeto 120×230 o 200×290 fa al caso tuo.

Scegli una superficie che sia lavabile e in grado di resistere alle sfregature frequenti di tavolo e sedie. Vi sono tappeti a pelo corto, come i sisal, che permettono di far scivolare agevolmente le sedute. Attenzione a non posizionare sul tappeto solo due anziché i quattro piedi della sedia. Questo non solo sembra disarmonico, ma è anche poco pratico quando si spostano le sedie e vengono eseguite azzardate manovre di inclinazione.

È importante fare attenzione non solo alle dimensioni del tavolo da pranzo, ma anche alle sedie e soprattutto al loro uso. Pertanto, il tappeto dovrebbe essere di almeno 70 cm più largo del tavolo da pranzo. Se ci fossero anche le sedie a capotavola, il tappeto dovrebbe anche essere più lungo di 70 cm.

La forma del tappeto dipende anche dalla forma del tavolo. Tavolo da pranzo rotondo = tappeto rotondo, tavolo rettangolare = tappeto rettangolare, facile no? Non dimenticare, se hai un tavolo estraibile calcola la dimensione del tavolo nella sua interezza.

CUCINA

In cucina il tappeto svolge principalmente una funzione pratica, protegge il pavimento dall’acqua, dall’olio e dai prodotti per la preparazione del cibo. Il formato migliore, in questo caso, è quello rettangolare, meglio se di grandi dimensioni, lungo e stretto. Da evitare i classici tappetini da cucina posizionati fronte lavello, dall’aspetto poco moderno ed elegante. In commercio ne trovi anche anticaduta e antimacchia, adatti proprio per l’ambiente cucina.

CAMERA DA LETTO

Il motivo per cui un tappeto è utile in camera da letto diventa evidente solo in una fredda mattina d’inverno, quando si poggiano i piedi su un soffice tappeto piuttosto che su un pavimento duro e freddo. Solo allora ci si rende conto che non si può fare a meno di un tappeto, soprattutto perché influisce enormemente sull’intimità della stanza.

Come posizionare il tappeto in camera da letto è abbastanza semplice, perché le tre opzioni più comuni sono tutte orientate al letto. Particolarmente consigliato è l’uso dei tappeti in tale stanza, se si desidera distinguere visivamente la zona notte dal resto della casa.

Area ampia – La tendenza è sempre più quella di un bel tappeto grande da posizionare sotto il letto e anche sotto i comodini, che esca almeno 50 cm da tutti e tre i lati. Per non apparire come schiacciato, i bordi del tappeto dovrebbero distare nella parte posteriore almeno 30 cm dai comodini.

In parte – Un tappeto è posizionato solo parzialmente sotto il letto, per essere precisi sotto l’ultimo terzo del capezzale. Quindi questo è otticamente esteso e allo stesso tempo la stanza è isolata dal rumore e dal freddo. Se le dimensioni lo permettono, scegli un tappeto che copra tutta l’estensione del letto, esclusi i comodini, e che fuoriesca almeno di 50 cm dai piedi del letto stesso.

Come attirare l’attenzione – Se vuoi migliorare la tua camera da letto con discrezione, puoi anche posizionare un tappeto piccolo per attirare l’attenzione. Di fronte a un letto posto sul lato del muro, un tappeto rettangolare si adatta perfettamente o si posiziona un tappeto rotondo diagonalmente accanto al letto.

CORRIDOIO

Se pensi all’entrata di casa, sicuramente il tappeto è uno dei primi elementi su cui si posano i tuoi occhi e quelli dei tuoi ospiti. La funzione di questo complemento in un ingresso è puramente estetica e di arredo, quindi spesso se ne può fare a meno. La cosa più semplice è probabilmente la scelta delle dimensioni del tappeto per il corridoio. Da un lato, il tappeto dovrebbe essere a circa 15-20 cm dal muro. D’altro lato è importante che le porte possano essere aperte facilmente, soprattutto con un tappeto a pelo alto.

CAMERA DEI BAMBINI

I bambini, si sa, trascorrono un sacco di tempo per terra a giocare. Un tappeto, anche abbastanza grande, consentirà loro di attenuare le cadute nel periodo dei primi passi e di farli divertire comodamente e al caldo pur stando sul pavimento. Utile anche sul parquet perché lo proteggerà dai graffi. Funzionali anche i tappeti gioco che raffigurano parchi o strade dove poter giocare con macchinine, palline o pupazzi, oppure quelli musicali con cui i più piccoli possano interagire. Scegli un tappeto facilmente lavabile in lavatrice, sarà molto più pratico e igienico.

BAGNO

Anche nella stanza da bagno, come in cucina, il tappeto è soprattutto funzionale oltre che ornamentale. La posizione corretta è davanti a una doccia o a una vasca perché aiuta a non scivolare. Si può posizionare anche ai piedi del lavabo dove è facile che acqua e prodotti di bellezza cadano a terra. Puoi pensare a un grande tappeto se il tuo bagno è spazioso e luminoso o a più tappeti piccoli combinati se l’ambiente è piccolo o con una disposizione complicata. I tappeti grandi rappresentano una soluzione più moderna e sofisticata. Scegline uno che sia coordinato a piastrelle e pavimento e che sia abbinato agli asciugamani, se possibile.

CONCLUSIONE

Finiamo dicendo che se in casa sono presenti persone allergiche a polvere ed acari, l’uso di tappeti in linea di massima sarebbe sconsigliato. Ma se proprio non si vuole rinunciare a questo prezioso dettaglio, è bene allora scegliere tappeti a tessitura piatta che possano essere puliti ogni giorno con l’aspirapolvere. Per una pulizia ordinaria e rapida del tappeto, si consiglia di spargere del bicarbonato sulla superficie, lasciare agire per almeno 30 minuti e poi spazzolare il tutto con forza.

FOTO: Zingarate.com; Benuta.it; Diotti.com

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9 Trucchi per avere un terrazzo perfetto: idee e consigli!

Il terrazzo è un luogo che potrebbe diventare fantastico se arredato con gusto. Quale momento migliore se non questo, per dedicarsi a renderlo impeccabile? 

Arredare un terrazzo da sogno in modo economico si può, basta tenere presenti alcune semplici regole e il gioco è fatto. Il terrazzo, soprattutto nella stagione estiva, può dare valore aggiunto alla casa e rappresentare un’ottima soluzione per trascorrere una bella serata sotto le stelle con gli amici o per rilassarsi inebriati da profumi di piante aromatiche e fiori. Leggi i 9 trucchi necessari per avere un terrazzo perfetto! <<<CONTINUA A LEGGERE

Serate Natalizie: 10 Giochi che vi faranno fare bella figura

 
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Una delle cose che apprezzerete di più del vivere da soli, soprattutto nel periodo natalizio,  sarà il poter invitare gli amici a casa vostra per delle divertentissime serate dei giochi.
La cosa all’apparenza può sembrare difficoltosa, perché quando si tratta di bambini basta mandare ad alto volume“il coccodrillo come fa”, riempire la stanza di palloncini, patatine e panini con la nutella. Quando si cresce si perde la capacità di divertirsi senza vergognarsi, e quindi molti non organizzano più feste “infantili” per evitare di risultare immaturi agli occhi degli altri. Che tristezza!
Credete a me, in fondo restiamo tutti bambini, l’unica differenza la fa il taglio che diamo alla serata. Lo scopo? Rendere la festa memorabile ed entusiasmante.
 
 
Il buffet e la musica di sottofondo
La prima cosa alla quale dobbiamo pensare è un buffett ricco e variegato, non possono mancare le patatine, le noccioline, i pistacchi , che tutti adoriamo, le olive, le mozzarelline e i crostini. Un tocco in più lo danno i rustici e le pizzette che potete fare voi a mano con la pasta sfoglia già pronta oppure comprare congelati da scaldare al forno così da farli uscire caldi. Ovviamente utilizzate tovaglie di carta usa e getta, perché in queste occasioni si sporcano in maniera irreparabile.
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Non vi consiglio di organizzare una cena, ma di invitare tutti per le 21:00 avvisando che ci saranno degli stuzzichini, che normalmente verranno mangiati dai più golosi subito, ma non vi preoccupate per quelli che lì per lì non mangeranno. La serata è lunga e a mezzanotte la fame arriverà per tutti. Per creare movimento potreste pensare di disporre il cibo in vari punti della sala. Le bevande disponetele tutte su un tavolino con bicchieri di plastica ( mettete un  pennarello sul tavolo per scrivere il nome, altrimenti avrete la casa invasa da bicchieri ed ospiti che ve ne chiederanno ancora ed ancora ed ancora), ricordate l’apribottiglie in caso di vino e birra.
Mi raccomando la musica di sottofondo, scegliete una playlist che duri tutta la serata, mettetela bassa, che faccia atmosfera.
 
I protagonisti della serata: I giochi
Attenzione. La prima regola fondamentale è non giocare ad un gioco solo per tutta la serata se non siete assolutamente certi che quel gioco piaccia da morire a tutti gli invitati. Vi dovete divertire tutti. Certo se organizzate la serata Risiko ( che vi sconsiglio perché si sa, il Risiko scatena il guerrafondaio che c’è in ognuno di noi, e fa finire anche le migliori amicizie) gli invitati sapranno già a cosa vanno incontro, ma se invece, è una serata dei giochi generica, proponete più alternative agli ospiti.
Quindi quali sono i giochi che potete proporre?
 
1- Il gioco dei mimi
Questo è un classico, si tratta di creare due o più squadre in cui un membro  di ciascuna deve mimare un film in modo che la sua squadra indovini. I titoli dei film devono essere scelti dalla squadra avversaria e coloro che mimeranno avranno solo 1 minuto per cercare di rappresentare una scena o lo stesso titolo del film per far vincere la propria squadra. Per questo gioco potete comprare le carte in un negozio di giocattoli o munirvi di un block notes da 1 euro e 2 penne e far scrivere alla squadra avversaria i film da scegliere. Come timer usate il cellulare. Potete anche utilizzare la variante Musica che consiste nel canticchiare con la bocca chiusa una canzone, i membri della squadra devono indovinare la canzone e devono dire il nome della stessa o del cantante.
 
 
2- Gioco del “Non ho mai”
Per farlo occorrono bicchieri e bevande, preferibilmente alcoliche. Le regole sono molto semplici, qualcuno dice una frase in cui racconta una cosa che non ha mai fatto, se qualcuno della tavola l’ha fatto dovrà bere un bicchiere di alcool, altrimenti non dovrà bere nulla. Per esempio: “Non ho mai baciato una ragazza”.
 
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3- Birra Pong
Questo è un gioco per veri duri, per chi regge l’alcool in maniera incredibile o per chi ha un accompagnatore sobrio che lo riaccompagni a casa. In caso contrario potreste dover ospitare più di una persona per la notte. 
Per questo gioco serve un tavolo rettangolare che dividerete in due parti. Ad entrambe le estremità del tavolo dovete disporre una numero identico di bicchieri di birra. I giocatori si dispongono alle estremità opposte. Lo scopo del gioco è lanciare una pallina da ping pong facendola rimbalzare prima sul tavolo e poi dentro ad un bicchiere di fronte al vostro avversario. Se fate centro il vostro avversario deve bere da quel bicchiere, se sbagliate, a bere sarete voi. Perde chi finisce prima i bicchieri di fronte a sé.
 
 
 
 
4- Gioco del “Chi Sono?”
E’ una variante del famosissimo gioco “Indovina chi”. Ci si siede in cerchio, ogni giocatore scrive il nome di un personaggio famoso, storico o inventato su un pezzo di carta, lo capovolge e lo passa al giocatore alla sua sinistra, che senza girarlo deve leccare il retro e appiccicarselo in fronte. A turno, ciascun giocatore deve cercare di indovinare il nome che gli è stato dato ponendo delle domande agli altri giocatori che potranno rispondere solo SI o NO. Ogni giocatore ha diritto a una domanda, se la risposta è NO si passa al giocatore successivo, se la risposta è SI, può fare un’altra domanda. Vince chi indovina per primo.
Un’ulteriore variante consiste, ogni volta che qualcuno entra a casa, nell’attaccargli un foglietto col nome del personaggio sulla schiena. Devono essere personaggi conosciuti da voi (dalle celebrità ai cartoni animati, quello che volete!). Per tutta la sera ognuno dovrà fare domande per scoprire la propria identità. Le domande possono essere accolte con “Sì” o “No” e per renderlo più divertente, potete stabilire un tempo massimo per indovinare. Chi non ci riesce, può dover superare una prova o avere qualche tipo di penitenza, il primo che indovina, un regalino a sorpresa. 
 
5- Strega di Mezzanotte
Il nome è terrorizzante, ma si tratta di un gioco molto divertente. Forse troverete pochi “adulti” disposti a lasciarsi trascinare in questo gioco. Si sceglie una stanza della casa, di solito la più grande. Si estrae a sorte il giocatore che deve interpretare la strega e lo si invita ad uscire dalla stanza e a chiudere la porta. I partecipanti all’interno spengono la luce e si nascondono. La strega dopo circa 30 secondi apre la porta annunciando in maniera spaventosa il suo arrivo e, sempre rigorosamente al buio, deve cercare chi si è nascosto. Quando riesce a trovare qualcuno deve indovinare, semplicemente palpandolo, di chi si tratta. Il giocatore “scovato” può liberarsi dalla morsa della strega, ma se questa indovina di chi si tratta, il giocatore trovato si tramuta automaticamente nella nuova strega di mezzanotte. In caso la strega non indovini, è costretta a cercare qualcun altro nella stanza ed il giocatore trovato, ma non scoperto, può muoversi nella stanza e nascondersi di nuovo.
 
6- Indovina la domanda
Questo gioco provoca di solito risate a crepapelle, soprattutto se gli invitati sono molto fantasiosi e spiritosi. In alcuni casi farà uscire il peggio di voi, ma in senso positivo. Consiste nel dare ad ogni persona presente alla festa, cinque fogli di carta e una matita. Chiedere loro di scrivere cinque risposte (a qualsiasi domanda possa passargli per la testa), senza scrivere i loro nomi. Mettere tutte le risposte in un cappello e mescolare . Pescare dal cappello uno alla volta e vedere se gli ospiti riescono ad indovinare chi ha scritto la risposta. Questo può essere fatto alzandosi, uno alla volta, per pescare o si può fare passandosi tranquillamente il cappello, pescando di volta in volta e leggendo ad alta voce. 
 
7- “Saltinmente” 
Avete mai giocato a “Nomi cose città ed animali”? Questa è la versione Pro del gioco che ci ha fatti divertire da bambini. Un dado con 12 facce con le lettere dell’alfabeto, un timer, 18 carte categoria, 6 blocchi segna-risposte  e 6 cartellette. Il gioco è concepito per 6 giocatori, ma potete dividervi in squadre da 2 giocatori se siete 12 o da 3 se siete 18. Punti extra: Quando si risponde con nomi propri o titoli, aggiungere un punto extra per ogni lettera chiave in più usata nella risposta. Ad esempio, Ronald Regan, Brigitte Bardot, The Blues Brothers, 2 punti. Potete mettere in palio un regalo per la squadra che vince. Il divertimento è assicurato! In generale i giochi da tavola sono sempre piuttosto apprezzati in serate tranquille. 
 
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8-Lupus in tabula
La prima volta che mi hanno spiegato questo gioco l’ho trovato estremamente complicato, ma subito dopo averci giocato è diventato una sorta di droga. E’ una variante molto sfiziosa dei classici giochi di ruolo da nerd tipo “Dungeons and Dragons”. Esistono le carte specifiche del gioco con sopra raffigurati gli innumerevoli personaggi che compongono il microuniverso di Lupus, ma non preoccupatevi, potete utilizzare anche le carte piacentine o francesi, molto più semplici da rimediare. Tralasciando i tantissimi personaggi secondari, abbiamo i VILLICI (potete usare i fanti e i cavalli di coppe, spade e bastoni), i LUPI MANNARI (2 o 3 assi di vostra scelta), il VEGGENTE (cavallo di denari), la GUARDIA (il re di denari), il MEDIUM(il fante di denari) e il MASTER che è colui che gestirà le varie fasi del gioco senza prendervi parte. Nulla vi vieta di scegliere anche carte e semi diversi per i personaggi, l’importante è che sia chiaro sin da subito a quale personaggio corrisponde ogni singola carta.
Il MASTER distribuisce le carte a tutti i giocatori che devono mantenere segreta la propria identità. Il gioco si svolge in due fasi, la notte ed il giorno. Di notte tutti i personaggi hanno gli occhi chiusi, il MASTER li fa aprire ai LUPI (in genere 2 o 3, in base al numero dei partecipanti) che quindi si rivelano a vicenda. I lupi devono decidere qualcuno da uccidere, indicandolo al Master. A questo punto il Master fa chiudere gli occhi ai lupi e li fa aprire alla Guardia che indica qualcuno che vuole salvare (chi viene indicato non può morire anche se preventivamente scelto dai lupi). Anche la Guardia richiude gli occhi e li apre il Veggente che può interrogare il Master sull’identità di uno dei giocatori, chiedendo se si tratta di un lupo, il Master risponde SI o NO. Il Medium entra in gioco dal turno successivo. Dopo questa procedura il Master dichiara l’arrivo del giorno, tutti possono aprire gli occhi, il Master informa tutti quanti sulla morte di uno dei partecipanti, che da quel momento non può più parlare e dare indicazioni. Arriva adesso la parte più interessante del gioco, perché i giocatori sopravvissuti devono decidere chi impiccare, ritenendolo il responsabile della morte del primo giocatore. Si aprono discussioni accesissime e fantasiose che terminano con una votazione che porta all’impiccagione del più votato. Lo scopo del gioco per i Lupi è uccidere gli altri giocatori fino a quando non si arrivi ad un numero pari a loro (es: 2 lupi e 2 villici), lo scopo dei villici e dei loro alleati (Veggente, Guardia e Medium) è smascherare i Lupi durante la fase diurna e impiccarli tutti. Il MEDIUM nella successiva fase notturna può chiedere al Master se il giocatore appena ucciso era un lupo ed utilizzare questa informazione a suo favore durante le discussioni diurne. Queste sono le regole in generale, provate a spiegare nel modo più semplice possibile. Come vi ho accennato sopra, il gioco ha tantissimi personaggi secondari che possono essere decisivi per l’esito della partita. Se questo breve sunto sul gioco vi ha incuriosito, vi consiglio di andarvi a cercare le regole complete su internet o di comprare direttamente il gioco da tavolo.
 
 
9- Pictionary: E’ un gioco che mette alla prova la vostra abilità come disegnatori. Ci sono delle carte con sopra disegnati oggetti e soggetti vari o dove sono scritte delle azioni. I giocatori divisi in squadre, a turno pescano una carta e devono fare indovinare ai compagni cosa c’è stampato sulla carta, disegnandolo.
 
10: Tabù: Uno dei miei preferiti. Ci si divide in squadre, a turno un giocatore di ogni squadra pesca una carta sulla quale c’è scritta la parola da far indovinare ai componenti della propria squadra. Per far indovinare la parola il giocatore deve cercare di spiegarsi e trovare esempi, senza però pronunciare le 5 parole scritte sulla carta (sotto alla principale), che rappresentano appunto le parole “taboo”. E’ un gioco che coinvolge molto e che crea animate discussioni e moltissime risate perché molti avranno difficoltà a spiegarsi e si impappineranno in maniera alquanto comica.
 
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Malinconia durante le feste natalizie? No grazie!

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 Luci e addobbi sparsi per tutta la città, Babbi Natale che intrattengono frotte di bambini ad ogni angolo,  dolci e leccornie di ogni sorta che fanno capolino sulle nostre tavole. Questi sono solo alcuni degli aspetti della magia del Natale, del quale neanche l’arguto Jack Skeletron è riuscito a comprendere a pieno l’essenza.
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“Santa Claus is coming to town”, la tradizionale canzone natalizia ci annuncia l’arrivo in città di un paffutello signore barbuto che ama gratificare i bimbi buoni con doni desiderati per tutto l’anno.
Il problema è che siamo cresciuti, non siamo più bimbi buoni, i fantastici giocattoli che ricevevamo qualche anno fa, si sono tragicamente trasformati in sciarpe, guanti, libri di Bruno Vespa, presine per la cucina, maglioni lilla con i rombi blu, ciabatte della nostra squadra del cuore.
Diciamoci la verità, coloro che vivono da soli, soprattutto se la nuova avventura  è cominciata da poco, provano un po’ di malinconia nel periodo natalizio.
 Magari qualcuno di caro non c’è più, magari siamo lontani dalla famiglia e dagli affetti, il nostro unico addobbo natalizio è una candela con le stelline comprata al supermercato. La tristezza ci sorprende da soli in casa sul divano mentre Kevin ha perso di nuovo l’aereo, l’avaro Sig. Scrooge si commuove di fronte alla vita sciagurata di Timothy e decide di redimersi, Fantaghirò salva per l’ennesima volta Romualdo grazie all’aiuto di pietre e cavalli parlanti. 
 
 Eh no! Non arrendetevi alla depressione. Questo stato d’animo appartiene a tutti noi, quindi sappiate che non siete soli. C’è chi soffre di un vero e proprio disturbo stagionale a causa delle alte aspettative per le festività natalizie. Uscite dal guscio che vi rende tristi e fate sbocciare la creatività che c’è in voi! Siate protagonisti del Natale!
Sapete perché da piccoli tutto era magico, meraviglioso, festoso, divertente? Perché qualcuno, un adulto, la mamma, una sorella, una zia, lo rendeva meraviglioso, faticando per rendere tutti felici. 
Riflettete, la vostra malinconia da cosa deriva? Vi sentite soli? E allora andate da chi volete andare! Se vi manca la famiglia non c’è da vergognarsi, andate, e se non potete andare, chiamate! Fate una telefonata a chi vi manca, scrivetegli un messaggio su  Whatsapp. 
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Siete tristi perché la vita reale è ben lontana dal prodotto confezionato che ci propinano gli spot natalizi, con famiglie perfette, sedute armoniosamente intorno ad una tavola, apparecchiata in modo altrettanto impeccabile. La vita reale è fatta anche di discussioni, tensioni, genitori separati che si lanciano piatti e cattive parole, pesanti assenze, anziani soli, difficoltà economiche.
Anche in questo caso non siete soli. Succede a tutti noi, ricordate che non siamo un prodotto commerciale e per essere felici non abbiamo bisogno di oggetti costosi o di famiglie perfette.
Fate in modo che il Natale crei bei ricordi, la mamma che prepara le fettuccine fatte in casa mentre discute con vostro padre perché le ruba, il sugo che borbotta, la nonna che frigge come se non ci fosse un domani e voi che prendete di nascosto il carciofo fritto a turno con i vostri cugini, lei che fa finta di niente, lo zio che si addormenta sul divano mangiando un mandarino, la tombola, il tresette, il sette e mezzo, il nonno che racconta dei tempi lontani, i regali.
A questo serve il Natale, a regalarvi bei ricordi che vi scalderanno il cuore nelle notti buie e solitarie.
E se la persona che ci manca non c’è più? Se siete soli, single, separati, orfani, sappiate che non necessariamente il Natale deve essere trascorso nelle famiglie “tradizionali”. Famiglia è ovunque ci sia del calore e del sostegno reciproco. Con amici, parenti, o anche da soli con se stessi a fare qualcosa che ci rende felici, sono tutti ottimi modi di trascorrere le feste.
Non sentitevi inadeguati e meschini se non fate quello che ci si aspetta da voi. Coccolate chi vi sta intorno senza per questo trascurare ciò che vi fa stare bene. Se non amate fare shopping e fila alle casse, ordinate i regali online oppure se amate cucinare, preparate delle marmellate o dei liquori fatti in casa da regalare ad amici e parenti.
Cucinate insieme a persone care un pranzetto con i fiocchi, create addobbi riciclati, prendetevi del tempo per passeggiare e rilassarvi, regalate qualche ora a chi desidera davvero trascorrere più tempo con voi. 
 
Organizzatevi per tempo, in modo originale, non aspettate l’ultimo momento per poi dire a voi stessi che la vita non cambia mai e che siete destinati a rimanere soli ed abbandonati. State con chi vi fa stare bene, e ricordate sempre che non siete soli. Non permettete alle festività di sottolineare ciò che è mancato e continua a mancare. Guardate invece le cose belle che avete, concentratevi su quelle e siate felici. 
Vi auguro risate a crepapelle, abbuffate di pandori e panettoni, di vincere a tombola, di fare una maratona della vostra serie tv preferita ( io farò la maratona dei cartoni Disney) e sopratutto di essere sereni.
Buon Natale!
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Viva il pigiama party: 5 Maschere ecologiche per il viso

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Dopo una interminabile settimana di lavoro finalmente è arrivato il weekend. Avevate preventivato di darvi alla pazza gioia con gli amici, di bere e ballare fino a notte fonda e dormire, poi,  per tutta la domenica, ma il sabato sera vi sentite talmente distrutti che decidete di restare a casa.

Ora avete almeno tre opzioni a vostra disposizione: 

  1. Da perfetti asociali quali siete, decidete di mangiare 3 confezioni di noodles buttati sul divano, mentre guardate le ultime puntate di “The Walking Dead”.
  2. Spulciate in maniera meticolosa la vostra rubrica e invitate a cena una tipa/ un tipo e sperate che porti lei/lui la pizza.
  3. Organizzate un pigiama party che vi rimetta al mondo.

A leggerle così, sicuramente ci sono due opzioni più accattivanti e una che potremmo definire “particolare”. Mi riferisco alla terza, il rigenerante pigiama party. Evento attesissimo dalle teenager che non hanno ancora la possibilità di uscire la sera, per avere l’occasione di scambiarsi trucchi di bellezza e spettegolare su flirt più o meno veritieri.

So che questo articolo si rivolge anche a persone che magari non hanno nessuna intenzione di passare del tempo in pigiama con amici più o meno intimi, ma chi è che non vuole sentirsi più bello e con il viso rigenerato e ringiovanito?

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5 MASCHERE ECOLOGICHE PER IL VISO

1. Maschera con rosso d’uovo e cachi

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Rinfrescante e rassodante. Ideale per chi ha la pelle secca. Dovete battere insieme un rosso d’uovo e la polpa di un grosso caco maturo. Applicate sul viso e tenete per 30 minuti. Sciacquatevi con acqua tiepida.

2. Maschera con spinaci e latte

spinaci

Ideale per chi soffre di acne. Pulite e sminuzzate gli spinaci su un tagliere e lessateli nel latte. Poi lasciateli freddare per qualche minuto, strizzateli e applicateli sul viso. Teneteli su per circa un’ora. Sciacquatevi con acqua tiepida.

3. Maschera al pomodoro fresco

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Ottima per sbiancare la pelle.Tagliate in due un grosso pomodoro fresco maturo e passatelo sul viso come se fosse una spugnetta. Insistete sui punti del viso dove avete delle macchiette, magari dovute al sole. Ripete due o tre volte l’operazione in un’ora e poi sciacquate con acqua fresca.

4. Maschera con patate fresche

patate-fresche

Un toccasana per le rughe. Tagliate le patate a fette sottili e applicatele nei punti critici, contorno occhi, lati della bocca e fronte. E’ una maschera che potete fare anche tutti i giorni per 30 minuti ogni volta, la mattina o la sera.

5. Maschera con chiara d’uovo

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Ideale per chi ha la pelle grassa e i pori dilatati. Montate una chiara d’uovo in una ciotola e aggiungete un cucchiaio di limone. Una volta montata per bene va applicata sul viso per 30 minuti, ma attenzione agli occhi perché il limone brucia. Sciacquatevi con acqua tiepida. Il risultato è visibile all’istante, la pelle sarà tirata, più chiara e i pori si saranno ristretti.

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Come costruire un giardino pensile

Non tutti hanno la fortuna di poter godere di una villa o un appartamento con giardino. Chi abita al centro delle grandi città difficilmente ha la possibilità di prendere il sole sul proprio prato o di permettere ai propri figli di giocare a pallone in spazi all’aperto adiacenti alla propria abitazione.

E chi ha la passione per il giardinaggio? Ha la possibilità di dare libero sfogo al suo pollice verde? La risposta a queste domande è il giardino pensile.

Cos’è un giardino pensile?

Si tratta di giardini che non hanno un diretto contatto con il suolo naturale. Di solito vengono realizzati in verticale su terrazzi, tetti o altre strutture sopraelevate rispetto al suolo.

Chi li crea lo fa per garantirsi un angolo di verde in zone dove non è possibile disporre di un appezzamento di terra. Ovviamente anche il lato estetico è importante, considerando che il giardino pensile è alquanto scenografico, se ben curato.

Che benefici offre?

  1. Rendere la propria città più verde è sempre un’iniziativa lodevole, è un ottimo modo per abbellire terrazzi e tetti inutilizzati
  2. Si possono coltivare piante utili in cucina o per preparare tisane
  3. Un tetto giardino permette l’isolamento della superficie dal punto di vista termico, consentendo un notevole risparmio energetico
  4. Una quantità maggiore di ossigeno presente nell’aria e l’abbattimento del livello di smog
  5. Permette di accumulare acqua piovana da utilizzare per irrigare o per uso domestico

Come creare un giardino pensile

Per prima cosa è necessario accertarsi, tramite la consulenza di un professionista, che il proprio terrazzo o tetto possa sopportare il peso delle strutture, dei vasi, della terra e delle piante che andranno a comporre il nostro giardino pensile.

Una volta ottenuto l’ok del tecnico si potrà passare all’azione:

  1. Per assicurare una buona tenuta stagna va steso un telo di poliestere e sopra di esso una guaina in PVC.
  2. Il secondo strato dovrà essere drenante, composto da ghiaia, ciottoli e un tessuto che permetta il filtraggio dell’acqua
  3. Ora possiamo posizionare il terriccio, è consigliabile innaffiarlo poco e spesso per evitare di gravare con un peso eccessivo sulla struttura
  4. Dobbiamo posizionare le piante e gli arbusti che abbiamo scelto

Come scegliere cosa piantare

Cominciamo col dire che molto dipende dal clima e dalla posizione del nostro tetto/terrazzo rispetto al sole.

-La scelta più ovvia potrebbe ricadere sulle piante grasse, non hanno praticamente bisogno di manutenzione e offrono un caleidoscopio di colori che renderà il vostro giardino un quadro. S

-Potreste puntare sulle cosiddette erbe che si autoinseminano, rendendo la loro cura semplice e sporadica. Inoltre ci sono erbe come l’Armeria che espongono dei fiori gradevoli

-Infine consigliamo di optare per le erbe aromatiche come timo e origano che vivono tranquillamente anche su terreni rocciosi e resistono con tenacia alle intemperie.

Quanto costa un giardino pensile

Vi forniamo una media dei prezzi che si trovano sul mercato:

  • Giardino pensile estensivo (chiavi in mano): da 45,00 € a 160,00 € al mq.
  • Giardino pensile intensivo (chiavi in mano): da 55,00 € a 200,00 € al mq.
  • Giardino pensile inclinato (chiavi in mano): da 62,50 € a 150,00 € al mq.
  • Giardino pensile, sola direzioni lavori: da 675,00 € a 4.000,00 €.
  • Giardino pensile: sola fornitura piante: da 450,00 € a 6.250,00 €.

Come vedete la spesa da sostenere non è indifferente. Vi consigliamo perciò di contattare più aziende e di chiedere preventivi per soluzioni differenti. Con un po’ di pazienza riuscirete a risparmiare un bel gruzzoletto e a rendere il vostro terrazzo un’oasi verde a tutti gli effetti.

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