Economia Domestica

Come creare una casa ecologica: le regole base

Le regole base per isolamento termico, riscaldamento, pannelli solari, impianto elettrico, generatori fotovoltaici, e molto altro

Svariati studiosi e ricercatori concordano nel ritenere l’aria all’interno delle nostre abitazioni più inquinata di quella esterna di ben 7/8 volte. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse mondiale rispetto all’ecologia, con la tendenza ad assumersi la responsabilità nei confronti del pianeta e dell’inquinamento prodotto dall’uomo. Questo sta portando sempre più persone a cercare di trasformare la propria casa in un ambiente sano ed ecologico.

La casa ecologica può oltretutto risultare una fonte di guadagno oltre che fonte di spesa, perché le buone abitudini, se condivise, generano un mercato in cui poter vendere il surplus ad esempio di energia che le buone abitudini ci permettono di accumulare. Deve consumare poca energia, non solo per diminuire i costi della bolletta, ma anche per impattare il meno possibile sull’ambiente.

Materiali naturali e atossici

Le case ecologiche in legno sono le più comuni, ma esistono molti materiali naturali ed ecologici che possono essere utilizzati come il sughero, il bambù, la paglia e la lana di roccia, la canapa, la calce e l’argilla.

Legno: A differenza di altri tipi di costruzione, la casa in legno ha un eccezionale potere isolante e quindi consuma poca energia; i costi di riscaldamento e di rinfrescamento, infatti, si riducono notevolmente.

Paglia: anche in Italia, si stanno diffondendo le case in paglia, realizzate con balle compresse, che richiedono tempi brevi di costruzione e costi molto contenuti. Le case in paglia hanno il vantaggio dell’impiego di un materiale completamente naturale, ecosostenibile e che non rilascia nessuna sostanza inquinante nell’ambiente. La paglia, inoltre, è un ottimo isolante acustico e un eccezionale isolante termico e assicura una bassa dispersione del calore, qualità che permette di ridurre le spese per i bisogni quotidiani di energia.

Vernici, collanti, isolanti ed altri materiali atossici hanno ridotte emissioni di sostanze chimiche pericolose per la salute come formaldeide e composti organici volatici (VOC) assicurando ambienti più salubri e regalando un migliore comfort abitativo.

Isolamento Termico

Le pareti esterne delle nostre abitazioni sono molto vulnerabili alla trasmittanza termica, ovvero disperdono molto facilmente il calore interno in inverno e consentono il surriscaldamento degli ambienti d’estate. La soluzione più ecologica ed economica sono, sicuramente, i pannelli isolanti ecologici.

Tra di essi, i migliori sono quelli realizzati in fibra di legno, sughero, fibra di cocco o legno magnesite. Si tratta di materiali provenienti, in gran parte, da scarti di lavorazione industriale e che, dunque, presentano costi estremamente competitivi rispetto a prodotti analoghi non ecologici.

Il riscaldamento

Gli impianti di riscaldamento, generalmente termosifoni e condizionatori, creano consistenti movimenti d’aria in grado di sollevare un consistente turbinio di polveri e microrganismi in grado di creare allergie e disturbi respiratori potrebbe risultare utile preferire gli impianti a pavimento. Non creano, infatti, sbalzi di temperatura o moti convettivi e utilizzano acqua a temperatura inferiore rispetto ai termosifoni normalmente utilizzati consentendo, così, di risparmiare annualmente un 20 – 25% sui costi relativi alla gestione.

Si tratta di un sistema di serpentine da installare sotto il pavimento ancorate ad un tappeto termoisolante, il tutto ricoperto da una soletta in cemento ed un normale pavimento. Un altro interessante sistema di riscaldamento è, poi, quello a battiscopa. Quest’ultimo viene montato lungo le pareti esterne e sostituisce il battiscopa tradizionale.

Risparmio Idrico

I consumi di acqua in ogni abitazione possono essere contenuti grazie a delle buone abitudini ma si può fare molto con l’installazione di sistemi a risparmio idrico, sia per quanto riguarda i sanitari che per i rubinetti. Sia in bagno che in cucina la presenza di aeratori aiuta a ridurre sensibilmente il flusso di acqua ogni volta che si apre il rubinetto, senza ridurre il getto.

Allo stesso tempo si ridurrà anche la spesa di energia per la produzione di acqua calda. Anche le docce termostatiche sono un altro modo per ridurre i consumi ed avere in cambio una temperatura costante dell’acqua e quindi un grande confort.

Per quanto riguarda i sanitari invece si possono adottare vaschette di scarico dual flush grazie alle quali si possono avere due differenti quantità di acqua per lo scarico a seconda delle esigenze, appositamente ideate per contenere gli sprechi.

Illuminazione e risparmio energetico

L’impiego di luci Led rispetto ad altre tipologie di lampade consente di abbassare drasticamente i consumi domestici per l’elettricità.

Da valutare l’installazione di lampade Led che si possono gestire in maniera avanzata, variando il colore e l’intensità dell’illuminazione per un ulteriore risparmio.

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Come si conservano le uova in sicurezza: gli errori banali da non compiere

Nella conservazione delle uova si commettono spesso degli errori che possono risultare anche pericolosi per la nostra salute

PERCHE’ SE TROVI LE UOVA NEL BANCO NON REFRIGERATO POI LE METTI IN FRIGO APPENA TORNI A CASA?

 Per evitare che si generi una condensa sul guscio in seguito agli sbalzi termici e quindi che si crei un’umidità che potrebbe facilitare lo sviluppo di germi patogeni, tra cui soprattutto la temibile Salmonella, troviamo le uova a temperatura ambiente sugli scaffali dei supermercati.

Il regolamento europeo 589 del 2008 prescrive di conservare le uova al fresco dopo l’acquisto. Ma stabilisce anche di immagazzinare e trasportare le uova ad una temperatura costante. Inoltre, stabilisce di non refrigerare prima della vendita al consumatore finale.

Conservare le uova fuori o dentro il frigorifero non influisce sulla loro sicurezza. A mettere la parola fine alla lunga diatriba tra chi sostiene che vadano conservate a temperatura ambiente e chi, invece, è convinto che il luogo perfetto sia il frigorifero, sono stati gli scienziati dei West Yorkshire Food Test Laboratories interpellati dal giornale britannico Daily Mail.

Dove posizionare le uova in frigo:

Le uova andrebbero lasciate nella loro confezione per evitare di contaminare il frigorifero con i microrganismi presenti sul guscio. Ed è meglio riporle sui ripiani centrali, piuttosto che nel portauova dello sportello per evitare che si crei condensa.

Le uova vanno lavate?

Si deve sottolineare che l’operazione di lavare le uova prima di conservarle non è corretta. Ciò perché si elimina la cuticola protettiva del guscio e si favorisce la penetrazione dei microrganismi all’interno. Se il guscio è pulito non è necessario lavarlo. Invece se è sporco basta impiegare della carta assorbente inumidita. Ma soltanto prima dell’utilizzo.

Tempi di Conservazione:

A temperatura ambiente: si conservano per 10-15 giorni d’inverno e per 4-5 giorni in estate.

Refrigerazione: se mantenute a -1°C le uova si conservano fino a 6 mesi (nel frigorifero di casa, dove la temperatura è di +4°C ed è meno stabile si possono conservare 20 giorni, un mese al massimo).

Norme igieniche

Non rompere mai il guscio dell’uovo sul recipiente in cui si lavorano tuorli ed albumi.

Non utilizzare l’uovo se durante la preparazione cadono dei frammenti di guscio dentro.

Dopo aver rotto le uova, allentare subito il guscio. Non usare uova con il guscio rotto.

Al termine dell’utilizzo, lavare sempre bene le mani, gli utensili e le superfici.

Per preparazioni crude impiegare solo uova freschissime o pastorizzate.

Come risparmiare sui riscaldamenti: 9 suggerimenti facili da eseguire

Consigli utili e semplici da mettere in pratica per combattere l’ansia da apertura della bolletta: ecco come risparmiare sul riscaldamento della casa

Alzi la mano chi non ha ancora acceso i riscaldamenti quest’anno. Chiunque sia rimasto con il braccio abbassato è un bugiardo o probabilmente vive alle Maldive.

Purtroppo, soprattutto di questi tempi, riuscire ad ottenere un risparmio significativo sulla bolletta del gas non è semplice, anche perché di anno in anno i costi aumentano in maniera vertiginosa.

Oggi proviamo a mettere in pratica alcune semplici strategie che potrete adottare sin da subito. Vediamole insieme!

ESEGUITE LA MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO

Potrà sembrarvi scontato, ma è davvero molto importante essere ligi su questo punto. Ne va della vostra sicurezza e del vostro portafoglio. Chi non effettua la manutenzione può incorrere in una multa che parte dai 500 euro in su. Vale la pena rischiare?

TENETE LA TEMPERATURA PIù BASSA

La normativa vigente permette di tenere la temperatura nella propria abitazione fino a 22 gradi, ma 19-20 gradi sono più che sufficienti per mantenere una temperatura ottimale per la vostra salute. Inoltre, considerate che per ogni grado in meno, il risparmio varierà dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

IL SOLE E’ VOSTRO ALLEATO

Cercate di cambiare aria alle stanze nelle ore più calde della giornata. Aprite le ante delle finestre e le tende in modo da sfruttare il calore del sole per scaldare le stanze.

AFFIDATEVI AI CRONOTERMOSTATI

Pensate che bello sarebbe poter tornare a casa dal lavoro e trovare la vostra abitazione avvolta dal tepore e da una temperatura mite e temperata. Esistono ormai da anni degli strumenti (i cronotermostati) che permettono di impostare gli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento. In questo modo potrete anche svegliarvi e fare colazione all’alba con un calduccio da coccola estrema.

ATTENZIONE AL CAMINO E ALLE TAPPARELLE

Si tratta di due punti di grande dispersione di calore. Per quanto concerne le tapparelle è importante isolare adeguatamente il cassetto degli avvolgibili sopra la finestra. A meno che non utilizziate il camino per riscaldare tutta casa, sarebbe bene isolarlo durante l’inverno con degli appositi palloncini.

NON COPRITE I TERMOSIFONI

Non vi stiamo consigliando soltanto di non metterci più i vostri asciugamani ad asciugare in caso di bisogno, ma più che altro di non coprire i termosifoni con mobili e tende che contribuirebbero a far disperdere il calore verso l’esterno, soprattutto se la parete sulla quale è attaccato il termosifone è rivolta verso il terrazzo o il giardino. Se così fosse, sarebbe bene provare ad isolarla con piastre riflettenti o istallando del materiale isolante.

UTILIZZATE I PARASPIFFERI

Munirsi di paraspifferi, magari anche graziosi, è uno dei metodi più economici per limitare lo spreco di calore. La vostra cervicale ringrazierà.

SOSTITUZIONE IMPIANTO

Se il vostro impianto ha superato i 20 anni, sarebbe bene valutarne la sostituzione. Pensate eventualmente anche a metodi alternativi come le stufe a pellet o, ancora meglio, ai pannelli solari. Se la vostra casa appartiene a una classe energetica molto bassa, valutate un cappotto isolante per le pareti.

CHIUDETE LE STANZE INUTILIZZATE

Se avete delle stanze che non utilizzate mai, tenete sempre le loro porte chiuse, in modo da limitare la dispersione di calore al loro interno.

Come avete visto, basta semplicemente un po’ di buona volontà per ottenere un duplice beneficio, temperatura ideale in casa per il vostro benessere e portafoglio più gonfio per il vostro divertimento.

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Come rimuovere la ruggine dalle superfici e dai tessuti

Fra le macchie più temute dai vostri vestiti ci sono sicuramente quelle di ruggine, particolarmente complicate da rimuovere. Vi consigliamo dei rimedi semplici e naturali per salvare sia i metalli che altre superfici dallo spauracchio della ruggine. Troverete suggerimenti anche per rimuovere le macchie dai tessuti

Cominciamo subito con lo sfatare un mito fin troppo diffuso. Per combattere la ruggine dovete assolutamente evitare la candeggina, che tenderà, invece, a fissare le macchie in maniera indelebile. Esistono dei metodi chimici per raggiungere il vostro obiettivo, ma spesso sono pericolosi da applicare e la loro inalazione può nuocere alla salute. Vi consigliamo di seguire dei metodi naturali, che vi terranno al sicuro anche da eventuali reazioni allergiche.

Cominciamo subito con dei semplici rimedi naturali con i quali potrete salvare i metalli dalla ruggine:

ACETO BIANCO – Si tratta del vostro alleato numero uno contro la ruggine. Immergete l’oggetto nell’aceto per qualche ora e poi strofinate. Potete usare anche un foglio di alluminio per rimuoverne i residui. L’aceto reagirà con la ruggine e la scioglierà. E’ ammesso anche l’aceto classico, ma in quel caso servirà qualche ora in più.

LIMONE E SALE – Cospargete di sale la parte arrugginita e versate sopra il succo di limone. Lasciate agire per un paio d’ore e poi strofinate. Potete usare anche la buccia del limone stesso per strofinare senza rovinare il metallo.

PATATA E DETERSIVO – Un altro metodo molto semplice da attuare è quello di tagliare a metà una patata e cospargere di detersivo per piatti l’estremità che posizionerete sulla parte arrugginita. Lasciate agire per almeno un paio d’ore. L’alternativa al detersivo è acqua calda e bicarbonato.

PRODOTTI CHIMICI

Se preferite affidarvi ai classici rimedi chimici, avete a disposizione una serie di prodotti in commercio, di cui la maggior parte è a base di acido ossalico o fosforico. Come in precedenza accennato, possono essere pericolosi da utilizzare, prendete sempre le dovute precauzioni.

Munitevi di guanti adeguati per proteggere la pelle e leggete bene l’etichetta, perché non tutti funzionano allo stesso modo. Hanno bisogno di essere strofinati con vigore e molto spesso necessitano di una posa che va oltre le due ore.

In alcuni casi non è necessario utilizzare alcun prodotto chimico, basta armarsi di un attrezzo adatto e di parecchio olio di gomito. Il modo più semplice è utilizzare una paglietta, per rifinire la parte arrugginita cominciate con una carta a grana grossa fino ad arrivare ad una sempre più sottile per i dettagli. In linea di massima per grattare il metallo può andare bene qualsiasi oggetto in metallo (es: cacciavite), ma il rischio è di rovinare la superficie da raschiare.

Un altro alleato prezioso per te nella lotta alla ruggine è l’acido citrico. Puoi trovarlo al supermercato nella zona dei prodotti da forno. Versane una discreta quantità in una bacinella piena di acqua bollente e ponici dentro l’oggetto da pulire. Lascialo agire per circa 8 ore, poi risciacqua e asciuga accuratamente.

SOLUZIONE ALTERNATIVA

Nel caso in cui la tua intenzione sia quella di verniciare il metallo, esistono dei prodotti in commercio che agiscono come un primer. Di solito sono venduti in confezioni spray. Ricordate però che c’è il rischio che si crei una base irregolare al di sotto della vernice, in quanto la ruggine non viene eliminata, ma solo coperta.

RIMEDI PER TOGLIERE LA RUGGINE DAI VESTITI

Le macchie di ruggine sui tessuti a volte sembrano sangue, ma non sono troppo complicate da togliere, ammesso che si agisca subito. Versate del succo di limone sulla macchia e sciacquate accuratamente. Subito dopo lava il tessuto come faresti normalmente. Nel caso in cui il tessuto da trattare sia molto spesso, puoi utilizzare sale e succo di limone insieme. Sui tessuti in pelle (esempio un divano) provate una soluzione di bicarbonato e acqua calda, fa miracoli!

PREVENIRE LA COMPARSA DELLA RUGGINE

La ruggine si forma a causa del contatto prolungato fra acqua e metallo, il quale si ossida e inizia a rovinarsi. Due precauzioni molto semplici sono: mantenere il metallo in un luogo asciutto e privo di umidità e asciugare sempre il metallo che è entrato a contatto con l’acqua.

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Come costruire un giardino pensile

Non tutti hanno la fortuna di poter godere di una villa o un appartamento con giardino. Chi abita al centro delle grandi città difficilmente ha la possibilità di prendere il sole sul proprio prato o di permettere ai propri figli di giocare a pallone in spazi all’aperto adiacenti alla propria abitazione.

E chi ha la passione per il giardinaggio? Ha la possibilità di dare libero sfogo al suo pollice verde? La risposta a queste domande è il giardino pensile.

Cos’è un giardino pensile?

Si tratta di giardini che non hanno un diretto contatto con il suolo naturale. Di solito vengono realizzati in verticale su terrazzi, tetti o altre strutture sopraelevate rispetto al suolo.

Chi li crea lo fa per garantirsi un angolo di verde in zone dove non è possibile disporre di un appezzamento di terra. Ovviamente anche il lato estetico è importante, considerando che il giardino pensile è alquanto scenografico, se ben curato.

Che benefici offre?

  1. Rendere la propria città più verde è sempre un’iniziativa lodevole, è un ottimo modo per abbellire terrazzi e tetti inutilizzati
  2. Si possono coltivare piante utili in cucina o per preparare tisane
  3. Un tetto giardino permette l’isolamento della superficie dal punto di vista termico, consentendo un notevole risparmio energetico
  4. Una quantità maggiore di ossigeno presente nell’aria e l’abbattimento del livello di smog
  5. Permette di accumulare acqua piovana da utilizzare per irrigare o per uso domestico

Come creare un giardino pensile

Per prima cosa è necessario accertarsi, tramite la consulenza di un professionista, che il proprio terrazzo o tetto possa sopportare il peso delle strutture, dei vasi, della terra e delle piante che andranno a comporre il nostro giardino pensile.

Una volta ottenuto l’ok del tecnico si potrà passare all’azione:

  1. Per assicurare una buona tenuta stagna va steso un telo di poliestere e sopra di esso una guaina in PVC.
  2. Il secondo strato dovrà essere drenante, composto da ghiaia, ciottoli e un tessuto che permetta il filtraggio dell’acqua
  3. Ora possiamo posizionare il terriccio, è consigliabile innaffiarlo poco e spesso per evitare di gravare con un peso eccessivo sulla struttura
  4. Dobbiamo posizionare le piante e gli arbusti che abbiamo scelto

Come scegliere cosa piantare

Cominciamo col dire che molto dipende dal clima e dalla posizione del nostro tetto/terrazzo rispetto al sole.

-La scelta più ovvia potrebbe ricadere sulle piante grasse, non hanno praticamente bisogno di manutenzione e offrono un caleidoscopio di colori che renderà il vostro giardino un quadro. S

-Potreste puntare sulle cosiddette erbe che si autoinseminano, rendendo la loro cura semplice e sporadica. Inoltre ci sono erbe come l’Armeria che espongono dei fiori gradevoli

-Infine consigliamo di optare per le erbe aromatiche come timo e origano che vivono tranquillamente anche su terreni rocciosi e resistono con tenacia alle intemperie.

Quanto costa un giardino pensile

Vi forniamo una media dei prezzi che si trovano sul mercato:

  • Giardino pensile estensivo (chiavi in mano): da 45,00 € a 160,00 € al mq.
  • Giardino pensile intensivo (chiavi in mano): da 55,00 € a 200,00 € al mq.
  • Giardino pensile inclinato (chiavi in mano): da 62,50 € a 150,00 € al mq.
  • Giardino pensile, sola direzioni lavori: da 675,00 € a 4.000,00 €.
  • Giardino pensile: sola fornitura piante: da 450,00 € a 6.250,00 €.

Come vedete la spesa da sostenere non è indifferente. Vi consigliamo perciò di contattare più aziende e di chiedere preventivi per soluzioni differenti. Con un po’ di pazienza riuscirete a risparmiare un bel gruzzoletto e a rendere il vostro terrazzo un’oasi verde a tutti gli effetti.

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Calano le bollette di luce e gas dal 1 aprile, quanto risparmieremo?

Dopo le batoste dei numerosi rincari nelle bollette di luce e gas durante il 2018, finalmente arriva una buona notizia per i consumatori. Dal primo aprile la bolletta della luce registrerà una diminuzione dell’8,5% mentre quella del gas scenderà del 9.9%.

Quali sono i motivi di questo improvviso ribasso?

Alcuni media hanno visto un intento propagandistico in ottica elezioni europee del 26 maggio, “il presidente dell’Authority, nominato da Di Maio, riduce fortemente le tariffe da aprile”. Così scriveva Repubblica tre giorni fa.

Ma le motivazioni reali sembrano essere altre:

  1. Cominciamo col considerare un dato fondamentale, questo è stato il settimo inverno più caldo dal 1910 ad oggi. Ciò ha permesso ai consumatori di utilizzare una quantità minore di metano per riscaldare il proprio ufficio e la propria abitazione.
  2. Il cambiamento più importante è di natura finanziaria: c’è stato un notevole ribasso del prezzo del gas naturale dovuto al rallentamento delle economie asiatiche, della Cina in particolare, che ne ha richiesta una minore quantità. Il Gnl (gas naturale liquido) in eccesso è stato distribuito sui mercati europei, questo ha portato ad una diminuzione del prezzo all’ingrosso.

Come ne hanno beneficiato i consumatori?

Dato che quasi la metà dell’energia in Italia è prodotta da centrali a ciclo combinato, che utilizzano il gas naturale come combustibile, è naturale che se il prezzo di quest’ultimo scende, costa meno produrre energia.

L’ARERA ( Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) nel determinare le tariffe ha anche considerato l’incremento di produzione di energia eolica, dovuto ad un inverno particolarmente ventoso in tutta Europa.

Quanto risparmieremo?

L’Unione nazionale consumatori ha stimato che dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 una famiglia tipo risparmierà 5o euro per la luce e 118 euro per il gas, per un totale di 168 euro annui.

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Condizionatori vs Ventilconvettori: Qual è la scelta migliore?

Ciao a tutti,

se state effettuando delle ristrutturazioni e siete indecisi se mettere i condizionatori o i ventilconvettori, spero di esservi utile nella scelta.

Condizionatori Split:

 

Gli split sono condizionatori composti da due sezioni separate ( dall’inglese “split” separare) che sono collegate al motore esterno tramite unità interne ( a parete, a pavimento, a soffitto, consolle a cassetta o canalizzabili). Sono ideali per ambienti medio-piccoli e non hanno bisogno di opere murarie.

Possiamo scegliere fra Monosplit, che hanno un’unità esterna collegata ad una sola unità interna, per condizionare un solo ambiente e  Multisplit, dove l’unità esterna è collegata da 2 a fino un massimo di 5 unità interne, generalmente uno per ogni ambiente da condizionare.

PARTICOLARITà DEGLI SPLIT:

-estrema rapidità di adeguamento ai carichi

– maggiore volatilità della temperatura ambiente a causa della mancanza di massa radiante

– presenza di masse d’aria in movimento.

PARTICOLARITà TERMOSIFONI:

-maggiore lentezza nel riscaldamento degli ambienti

-temperatura molto più stabile a causa della presenza di una massa radiante.

Impianti Idronici ( fan coil o ventilconvettori)

fan coil ventilcovettori

Sono sistemi ad acqua, costituiti da un refrigeratore  collegato mediante linee di distribuzione a più ventilconvettori di vario tipo ( parete, pavimento. cassetta o canalizzabili). Con questo sistema si può sfruttare un unico impianto ad acqua per il riscaldamento ed il refrigeramento. I radiatori, grazie ad una ventola che soffia sullo scambiatore, scaldano o rinfrescano l’ambiente.

Possono essere alimentati totalmente ad energia elettrica ( sia per il freddo che per il caldo con pompa di calore)  o parzialmente a gas ( metano o gpl) solo per il caldo. Sono particolarmente indicati per le installazioni civili e  per uffici anche di grandi dimensioni.

La differenza principale rispetto al multisplit sta nel fluido termovettore che circola nelle linee di collegamento tra unità esterna e unità interne, acqua anziché un refrigerante alogenato.

Il fan coil è una unità interna di un sistema, in cui il caldo o il fresco vengono prodotti facendo circolare al suo interno acqua calda o refrigerata. E’ un sistema ad espansione indiretta e, generalmente, la fonte di calore non è una pompa di calore, ma una caldaia. I termo convettori vanno considerati nell’ACE nel caso in cui l’impianto a pompa di calore costituisca l’impianto di riscaldamento prevalente dell’edificio.

I consumi dei due sistemi sono del tutto simili a parità di caratteristiche delle macchine.

Il confronto va fatto fra un centralizzato ad espansione diretta in tecnologia inverter ed un’analoga macchina che viene chiamata refrigeratore d’acqua in pompa di calore che gestisce i ventilconvettori, sempre in tecnologia inverter.

Quindi si devono paragonare inverter con inverter e on-off con on-off.

In entrambe le tecnologie il refrigeratore d’acqua adegua la sua potenza se in tecnologia inverter oppure spegne il compressore se in tecnologia on/off, nè più nè meno di un compressore al servizio di split.

Pulizia:

Condizionatore:

Split: nei filtri si annidano germi e batteri, ogni volta che accendete il vostro condizionatore, respirate ESATTAMENTE tutto quello che si trova al suo interno, compromettendo il vostro benessere. A questo punto non avete alternative, DOVETE PULIRE I FILTRI. In questo modo eviterete mal di testa e nausea e avrete garantita una maggiore efficienza dell’impianto oltre ad un minore spreco di energia. Operazione da eseguire almeno ogni 6 mesi. Se lo utilizzate solo in estate meglio pulirlo a maggio ( prima della prima accensione) ed a Settembre ( dopo l’ultima accensione).

Unità esterna: Anche l’unità esterna va pulita con la stessa cadenza di quella interna. Con un pennello togliere polvere e pollini e poi passare l’aspirapolvere.

Termoconvettore: Per due volte l’anno, i termoconvettori hanno bisogno di questa pulizia, effettuata nel seguente modo: prima di tutto bisogna togliere lo schermo protettore. In secondo luogo, bisogna pulire e disinfettare il radiante e la vaschetta che raccoglie la condensa. Poi bisogna verificare in che condizioni è il filtro, se è particolarmente usurato, potete cambiarlo. Tutte queste pulizie devono essere effettuate con prodotti specifici dei quali potete chiedere consiglio alla ditta produttrice del termoconvettore.

Ricarica Gas:

Se il condizionatore non riesce a raffreddare la stanza (in condizioni di buona coibentazione e di un buon dimensionamento dell’apparato), la prima cosa da fare è controllare il gas refrigerante. In questo caso sarebbe più opportuno contattare un tecnico per verificare insieme che non vi siano perdite del gas refrigerante oppure potrebbe esserci necessità di ricaricarlo.

Il Fan coil non necessita di ricarica, essendo alimentato ad acqua.

Il sistema split è decisamente più semplice ed ha un rendimento di sistema leggermente migliore, lo sanno installare tutti.

Il sistema a refrigeratore d’acqua ha il grande vantaggio che può essere abbinato ad un’altra fonte di energia termica: pannelli solari, termocamini/termostufe/caldaie a biomassa, caldaie a gas in grado di riscaldare acqua.

Quest’ultima possibilità è particolarmente importante nella scelta quanto più è fredda la zona di installazione.

In generale in zona climatica F ed E meglio i ventilconvettori, in zona B e C split, in zona D è da vedere.

Comunque, riscaldare un’abitazione con split o fan coil non è il massimo, l’aria si raffredda subito appena spento, circola parecchia polvere e hai sempre aria in movimento nella stanza.

Io in casa ho i termosifoni con l’aggiunta del fan coil per riscaldare d’inverno ed è eccezionale perché in poco tempo la casa diventa subito calda e non è necessario tenere accesi i termosifoni più di un’ora.

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Come scegliere l’elettricista

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Non so come facciano, ma le nostre mamme sanno sempre chi chiamare quando ci sono problemi in casa. “Si è rotta la caldaia, mi tocca chiamare Peppino”, sentiamo sempre frasi come “ eh ma Tizio arriva subito se lo chiamo e non mi fa pagare la chiamata” o “seeeehhh… io Bulgari non lo chiamo, che mi fa spendere 1000 euro”.

Ma noi, se non abitiamo più con i nostri genitori e siamo in una nuova casa, lontani da loro, magari in una nuova città, come possiamo fare se non conosciamo nessuno?

Quando abbiamo bisogno di un elettricista, normalmente è perché sappiamo che i lavori elettrici sono pericolosi e non vanno fatti né da noi né da tecnici non autorizzati, ma da professionisti certificati e competenti.

Una cosa è certa, se siamo in emergenza e dobbiamo  chiamare una persona che non conosciamo, ci ritroveremo spesso a sborsare cifre rilevanti. Se vi trovate in questa situazione, prima di tutto chiedete  se c’è il costo chiamata e a quanto ammonta ( no non di quella telefonica, ma dovete sapere che gli elettricisti solo per venire a casa vostra e per fare il sopralluogo e capire il problema, si prendono dei soldi, da 50 fino a 150 euro, quindi chiedere prima vi farà risparmiare un infarto) e fatevi fare SEMPRE un preventivo prima di fargli iniziare il lavoro.

Ricordatevi, se non conoscete la persona che avete contattato, chiedetegli se è in possesso della licenza. Sappiamo tutti che l’elettricista è molto costoso perché esegue un’attività pericolosa. Mai scegliere un imprenditore con una tariffa oraria esageratamente bassa, perché un tecnico inesperto e non autorizzato può eseguire un lavoro in maniera semplicistica e potreste finire per spendere più soldi o, peggio ancora, potreste poi incorrere in un incidente. Qualsiasi lavoro elettrico esterno richiede un elettricista professionista. Siete consapevoli del fatto che la maggior parte degli incendi elettrici cominciano perché alcuni proprietari di case non hanno prestato attenzione o non hanno preso sul serio il problema?

Se non siete in emergenza la prima cosa che potete fare è chiedere ad amici, parenti, conoscenti, colleghi, informazioni su una loro recente esperienza con elettricisti. Se avete appena comprato casa, potete chiedere all’impresa che ve l’ha venduta. Le imprese edili di solito hanno un buon rapporto con i vari fornitori di servizi in casa e sono in grado di raccomandare un elettricista affidabile. Stessa cosa se avete preso casa in affitto, l’agente immobiliare può aiutarvi a trovare un professionista nei vari ambiti domestici.

Non conoscete nessuno? Potete fare una ricerca su internet, ci sono molti siti internet che mettono in comunicazione utente e fornitore. Per esempio GliAffidabili.it che basa il suo funzionamento sul concetto del “social rating”, cioè un sito dove i professionisti vengono valutati con recensioni per giudicare la professionalità tramite tre parametri: servizio, prezzo e disponibilità. Ricordate che in siti di social rating è necessaria la registrazione per garantire recensioni veritiere. Oppure  www. Borsartigiano. it , o se siete a Roma www.sos-elettricistiroma.com .

elettricista

Quali sono le caratteristiche di un buon elettricista?

Il lavoro in sicurezza: sappiate che qualsiasi cosa accada alle persone in casa vostra è colpa vostra e voi ne siete i diretti responsabili, questo significa che se si fa male qualcuno, anche per sua inettidudine, sarete voi a pagarne le conseguenze economiche e legali. Quindi pretendete che l’elettricista lavori in piena sicurezza. Come? Deve utilizzare dispositivi di protezione ( scarpe antinfortunistica, guanti, maglietta a maniche lunghe, etc.).

Deve utilizzare materiali conformi alla legge e che siano ben mantenuti, deve portarsi la cassetta degli attrezzi completa di tutto l’occorrente, e gli utensili devono essere sani. Deve utilizzare prodotti certificati IMQ che sono prodotti garantiti e sicuri, perché sottoposti a tutte le verifiche possibili ed hanno tutti i requisiti richiesti dalla legge. Sarebbe preferibile se l’elettricista fosse coperto da una polizza assicurativa, e magari se lo foste anche voi.

Cosa sa fare un elettricista?

Normalmente Assistenza elettrica, Impianti di Allarme, Impianti Elettrici, Impianti di Messa a terra, Manutenzione impianti e pronto intervento. Una cosa importante che gli elettricisti fanno ed alla quale dovete prestare attenzione è l’adeguamento alla legge 46/90 che stabilisce la sicurezza per gli impianti elettrici, soprattutto nelle abitazioni costruite prima degli anni ‘90, Le norme prevedono che l’impianto elettrico a regola d’arte debba avere: un interruttore magnetotermico per la protezione contro le sovracorrenti, un interruttore differenziale per la protezione contro i contatti indiretti, un interruttore generale (dispositivo di sezionamento posto all’origine dell’impianto), isolamenti per la protezione contro i contatti diretti.

Alcuni fanno anche impianti di ricezione tv, ma di solito per quelli si chiama l’antennista.

Ricordate che avvalervi di un professionista vi eviterà di spendere soldi in seguito per recuperare i danni creati dall’intervento di un incompetente.

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Meglio un conto corrente online o uno tradizionale?

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Per potersi dichiarare indipendenti a tutti gli effetti, ma soprattutto per poter ricevere in maniera molto semplice lo stipendio che si percepisce per il proprio lavoro, è necessario possedere un conto corrente.

Ogni conto corrente differisce dagli altri per il suo codice IBAN. Si tratta di un codice di 27 numeri e lettere che identifica l’istituto bancario presso il quale abbiamo il conto (codice ABI), la sigla della nazionalità della banca, la filiale (codice CAB) e il numero del conto corrente del titolare. Quando qualcuno deve pagarci per un lavoro, per un servizio o semplicemente perché gli abbiamo venduto qualcosa, basta comunicargli il nostro IBAN e invitarlo a effettuare un bonifico sullo stesso.

Con la diffusione di internet, compiere qualsiasi tipo di operazione bancaria, che sia un bonifico, una ricarica telefonica, una ricarica di una carta di credito, può avvenire tramite l’Home Banking ovvero tramite un computer o un telefono dotato di connessione internet. I maggiori istituti bancari permettono ai propri clienti di eseguire le varie operazioni sia direttamente in filiale allo sportello, che online. Esistono anche banche che operano esclusivamente online.

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QUALI SONO LE DIFFERENZE FRA UN CONTO CORRENTE ONLINE E UNO TRADIZIONALE?

La principale differenza riguarda i costi. I conti online di solito sono gratuiti, mentre per quelli nelle banche tradizionali si paga un canone mensile che varia da istituto bancario a istituto bancario. Il vantaggio del conto corrente tradizionale è sicuramente la possibilità di interagire dal vivo con il personale della banca allo sportello, con il direttore di filiale, per avere delucidazioni su qualsiasi tipo di operazione, costo o eventuale investimento.

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Come detto esistono banche che operano esclusivamente online. Eliminando tutti i costi di intermediazione e i costi del personale di filiale, riescono ad offrire servizi molto più convenienti. Tante persone non si fidano di questo tipo di soluzione, dato che si sentono notizie di truffe online tutti i giorni. Se si presta attenzione alle notizie riportate dai telegiornali si capisce come questa paura sia ingiustificata. I siti delle banche online sono monitorati 24h su 24h da professionisti del settore che collaborano con le forze dell’ordine. I truffatori del web puntano molto sull’ingenuità e sull’ignoranza delle persone, riescono, infatti, a rubare i dati di accesso ai conti correnti attraverso delle email ingannevoli che indirizzano su siti web falsi che ricordano proprio quelli della banca presso la quale si possiede il conto corrente.

La maggior parte degli istituti bancari, sia “misti” come Unicredit e San Paolo sia esclusivamente online come Widiba e Ing Direct, forniscono una key che genera un codice random valido per circa 20 secondi, indispensabile per compiere le operazioni più importanti online, come bonifici e ricariche. In questo modo viene impedito ai truffatori di utilizzare i dati rubati per sottrarre soldi dal conto corrente.

La vostra scelta fra le due soluzioni non deve essere condizionata dalla paura della mancanza di sicurezza per quanto riguarda il conto corrente online. Se magari avete la vostra filiale vicino a casa, vi fidate ciecamente del direttore della stessa, amate investire e quindi discutere dal vivo con consulenti preparati sui possibili tipi di investimenti, o semplicemente preferite mantenere un rapporto umano più stretto, allora forse i soldi che risparmiereste aprendo un conto online non sono un motivo sufficiente per scegliere questa soluzione.

Se, invece, ogni volta che dovete andare in banca per fare prelievi, depositi o altre operazioni, maledite il fatto di dover affrontare ore di traffico e vi stressate per trovare parcheggio, allora scegliete pure il conto corrente online e mettete quei soldini che risparmiate in un salvadanaio.

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Perché è importante la classe energetica della nostra casa?

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MEGLIO UNA CLASSE A, UNA B O ADDIRITTURA UNA G?

Scommetto che molti di voi si sono chiesti cosa vuol dire classe energetica A, B, fino a G, e perché viene segnalata in tutti gli annunci di vendita o d’affitto di un appartamento. La classe energetica degli appartamenti è una scala, molto simile a quella degli elettrodomestici, che va da A a G, ma indica il consumo annuale di una casa, espresso in Kwh per metro quadro (Kwh/mq anno). Il consumo di una casa dipende sia come è costruita (al 70%) sia in piccola parte (al 30%) per come ci comportiamo noi, perché anche se noi siamo bravissimi, non possiamo impedire alla casa di dissipare (non trattenere) il calore. Ovviamente è un fattore che dovreste tenere in considerazione quando andate a vivere da soli, perché una classe energetica G, che è la classe energetica più diffusa, è più dispendiosa in quanto ha un mantenimento del calore più basso di una classe A, che troviamo generalmente nelle case nuove, che però ha un costo di canone maggiore visto il vantaggio che avrete nelle bollette. Diciamo che se dovete comprare casa dovreste puntare ad una classe A o B che vi costerà maggiormente all’inizio, ma poi vi farà risparmiare per sempre sulle bollette, se dovete andare in affitto andrà benissimo una classe G perché vi costerà meno il canone mensile.

Di seguito vi riporto il consumo annuo delle varie classi:
Classe A+ <16,25 Kwh/mq anno
Classe A tra 16,25 e 32,5 Kwh/mq anno
Classe B tra 32,5 e 48,75 Kwh/mq anno
Classe C tra 48,75 e 65 Kwh/mq anno
Classe D tra 65 e 81,25 Kwh/mq anno
Classe E tra 81,25 e113,75 Kwh/mq anno
Classe F tra 113,75 -162,5 Kwh/mq anno
Classe G > 162,5 Kwh/mq anno
Se vuoi calcolare la classe energetica della tua casa c’è un APP “Class Energy Tester” gratuita che permette una stima preliminare della classe energetica.

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