La frutta fresca ha una maturazione piuttosto veloce, vediamo come possiamo rallentare questo processo con dei semplici trucchi
Fare la spesa non è certamente fra le attività preferite di chi vive da solo, a meno che non sia una scusa per recarsi al supermercato con lo scopo di incontrare potenziali partner. Le nostre nonne e mamme vanno a fare la spesa anche tutti i giorni, per molti dei neo emancipati, invece, è molto più pratico limitarsi ad una sola volta a settimana, nella quale si fa una bella scorta di cibi pronti e di cibi freschi.
Come abbiamo già visto negli articoli precedenti, si possono sfruttare alleati fedeli come il microonde e il freezer per avere sempre a portata di mano una soluzione per le nostre serate in cui la fame è tanta, ma la voglia di cucinare è quasi inesistente.
COME CONSERVARE LA FRUTTA
Cominciamo subito col dire che può essere saggio fare scorta di scatolame e di altri prodotti che non si deteriorano, ma per quanto riguarda i prodotti freschi, in particolar modo la frutta, meglio non esagerare con le quantità. La frutta fresca, infatti, ha una maturazione abbastanza veloce. Come possiamo rallentare questo processo di deterioramento?
I tempi variano molto in base al tipo di frutta che prendiamo in considerazione. Se abbiamo intenzione di consumare la nostra razione di vitamine giornaliere con regolarità, non abbiamo bisogno di mettere in frigo banane, mele, pere e kiwi. Certo è che riporre questa frutta nel cassettone apposito del frigo vi permetterà di guadagnare qualche giorno in più.
Se utilizzate il classico cesto, ricordate di non mettere a contatto le mele con altra frutta, questo perché il frutto preferito da Biancaneve sprigiona il gas etilene che contribuisce all’invecchiamento della frutta.
In particolare gli agrumi possono essere conservati fuori dal frigo per una settimana senza il rischio di doverli buttare. E’ importante che al banco ortofrutticolo scegliate arance, pompelmi, mandarini e limoni duri e senza ammaccature. Poneteli in un luogo aperto e fresco, lontano da fonti di calore.
Il loro punto debole è che sono soggetti al proliferare della muffa. Quando, tastandoli, li sentirete troppo morbidi, è il momento di preparare una bella spremuta ricchissima di vitamina C. Potete tranquillamente fare un mix e spremere insieme anche agrumi diversi.
Uno dei frutti più amati dai ragazzi di tutto il mondo è sicuramente la banana, perfetta per uno spuntino energetico prima dello studio o della palestra. Quando troviamo un’offerta conveniente tendiamo a comprarne anche dieci alla volta e rischiamo di vederle annerirsi sotto i nostri occhi. Oltre a poterle riporre nel cassettone del frigo, un trucco efficace per guadagnare un paio di giorni di vita è quello di avvolgere il gambo in una pellicola di plastica, in questo modo impedirete alla maturazione, che parte dal gambo, di raggiungere il resto del frutto.
Il famigerato pomo rosso presente in numerose fiabe e leggende è uno dei frutti maggiormente presente sulle nostre tavole. Stiamo ovviamente parlando della mela. Fondamentale, come per gli agrumi, è la scelta al supermercato. Una mela danneggiata tenuta vicina ad altre perfette, le può danneggiare facendole maturare in tempi molto più brevi. Vi consiglio di sbucciare quella nella condizione peggiore e di mangiarla subito, o comunque di separarla dalle altre. Se mettete le mele nel cassettone del frigo, state certi che si manterranno in ottimo stato per 2/3 settimane.
Prendiamo in considerazione un altro frutto particolarmente apprezzato, perfetto per guarnire torte a base di crema pasticcera, ma non solo. Scommetto che avete indovinato subito, mi riferisco alle fragole, perfette come dessert sia con la classica panna montata che con lo zucchero o, per i più salutisti, condite solo con del succo di limone. Possiamo gustare questo frutto soltanto per un limitato periodo d’estate, a meno che non ricorriate all’aiuto del congelatore, in modo da poterle mangiare anche d’inverno.
Se comprate le fragole in vaschetta controllate sempre bene che siano tutte integre, nel caso ne troviate qualcuna ammuffita o ammaccata, liberatevene subito in modo da non rischiare che contaminino quelle buone.
Uno dei nemici peggiori di questo frutto è l’acqua o meglio l’umidità. Ovviamente se avete intenzione di mangiarle nell’immediato fate bene a lavarle, ma se intendete metterle in frigo per mangiarle la sera o magari il giorno dopo, evitate di lavarle perché tendono ad assorbire umidità e ciò le porta a rovinarsi in maniera prematura. Un ulteriore consiglio che vi do è quello di conservarle in frigo in recipienti larghi che vi permettano di non metterle una sopra l’altra, per evitare che il contatto le porti a maturare prima del tempo. Se possibile lasciate il recipiente aperto, in maniera che le fragole respirino.
Ecco a voi per la rubrica “Cucina facile con Erika” una semplice ricetta per gustare le castagne evitando di perdere troppo tempo a sbucciarle
Ah l’autunno, le foglie cadono, il primo freddo arriva e soprattutto arriva il desiderio di mangiare le caldarroste. Non so voi, ma a me piacciono da morire, ma odio quando rimane attaccata la pellicina o non si aprono correttamente. Così voglio condividere con voi la ricetta perfetta per cucinarle in casa. Quindi senza ulteriori chiacchiere procediamo con una nuova puntata di “cucina facile con Erika”.
Prendete le castagne, intagliatele per metà della loro ampiezza sulla parte bombata, con un taglio di circa 2 cm, senza tagliare a metà la castagna. E mettetele in ammollo in acqua fredda per almeno due ore. Aggiungete un cucchiaio di sale grosso. Incidere le castagne è fondamentale, in caso contrario scoppieranno nel forno.
Tenere le castagne in ammollo renderà l’operazione di sbucciarle più facile.
Passate due ore accendete il forno a 200 gradi ventilato. Scolate le castagne e mettetele sulla carta forno. Infornate le castagne, ogni 8/10 minuti smuovete la teglia facedo rotolare le castagne, così da non farle bruciare sotto.
Dopo 30 minuti le castagne saranno cotte. Per accertarsi della cottura, sbucciate una castagna ed assaggiatela. Fate attenzione alle castagne più grandi, che ci metteranno più tempo. Una volta tolte dal forno chiudetele in un canovaccio oppure mettere in un sacchetto del pane.
Io mi aiuto con la presina per aprirle da calde, in generale è più facile sbucciarle quando sono ancora calde. E questo è tutto.
Il consiglio in più: se le dita si sono annerite sbucciando le castagne, strofinate con del limone.
Ps. attenzione alla dieta: anche se non contengono colesterolo, 100 grammi di castagne bollite forniscono circa 120 calorie al nostro organismo, quelle arrostite 193 calorie mentre quelle secche 287 calorie.
Oggi prepariamo dei biscotti tipici toscani, in particolare della città di Prato. Consumati a fine pasto, accompagnati da un corposo vino rosso, stiamo parlando dei cantucci toscani. Noi li prepareremo nella versione con mandorle e cacao, ma potete scegliere la versione classica (senza cacao) o altre varianti di vostro gradimento.
Tempo: 1h
Strumenti necessari:
piano da lavoro/ spianatoia- setaccio per cacao/farina- minipimer per tritare pistacchi- teglia da forno- carta da forno- coltello- forno- piatto o ciotola per servire
Ecco gli ingredienti per la nostra ricetta (30 biscotti circa):
-250 gr farina
-50 gr cacao
-3 uova
-300 gr zucchero
-1 cucchiaio di scorza di arancia grattuggiata
-100 gr pistacchi sgusciati
-3 g bicarbonato
-100 gr mandorle sgusciate
-latte (facoltativo)
-sale
1°Passo:
Disponete a fontana sulla spianatoia la farina, setacciata con il cacao; al centro versate le uova, lo zucchero, la scorza di arancia, i pistacchi tritati grossolanamente, il bicarbonato ed un pizzico di sale.
2°Passo:
Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungendo un po’ di latte se risultasse troppo asciutto, quindi incorporate le mandorle, intere e con la pellicina.
3°Passo:
Ricavate dall’impasto 3 filoncini dello spessore di circa 3 cm, disponeteli su una teglia foderata di carta da forno e cuoceteli per 15 minuti in forno già caldo a 190°C.
4°Passo:
Sfornate i filoncini, lasciateli intiepidire e tagliateli in fette oblique spesse circa 1 cm.
5°Passo:
Ripassate i cantucci in forno a 180° C per circa 10 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
Lunedì 23 settembre scatterà ufficialmente l’autunno. Vedremo se l’estate si arrenderà e lascerà campo libero alla stagione più piovosa e più romantica
Le foglie arrossiscono, altre cadono. La pioggia, i primi freddi, le mani da scaldare con una tisana, i piedi da nascondere al caldo, la voglia di calorie che necessariamente aumenta.
I capelli cadono. Ed iniziamo senza accorgercene a mettere su qualche chilo.
Ci si consola pensando che la prova costume in fondo è lontana, ma non si fanno i conti con una delle mode di quest’anno, le calde e lunghe coccole nelle SPA.
Non solo le coppie si recano in questi luoghi vaporosi per rilassarsi e prendersi cura di sé, ma sempre più spesso anche le comitive di amici scelgono questa tipologia di divertimento alternativo.
Cosa pensate di fare? Volete declinare tutti gli inviti e continuare a mangiare castagne e cioccolatini?
Non vi stiamo dicendo di rinunciare al cibo, ma di seguire delle semplici regole per scegliere i migliori alimenti che ci offre questa splendida stagione.
Il compito più difficile: bere
Bere è fondamentale per la salute del nostro corpo, ci depura, elimina le scorie e soprattutto si porta via la cellulite! Ma, mentre d’estate bere viene istintivo, con l’arrivo dei primi freddi, risulta molto più difficoltoso.
Non siete costretti a bere solo acqua. Se vi piacciono le bevande calde, potete prepararvi tante tisane, ma attenzione allo zucchero! Per essere efficaci e non dannose, dovete evitare di zuccherarle. Sorseggiare una camomilla o un infuso di erbe, come melissa, passiflora e finocchio, favorisce il riposo notturno.
Dormire almeno 7/8 ore a notte è fondamentale per mantenere la linea. Se al risveglio avete le batterie scariche, non farete altro che mangiare per cercare di recuperarle il più in fretta possibile.
Se siete come me e non amate le bevande calde, viene in nostro soccorso la natura. Gli spinaci, i broccoli, i cavoli, le verze, le zucche e i carciofi, e la frutta, come le mele, i kiwi(controllate che la provenienza sia italiana), l’uva e i melograni, sono tutti alimenti ricchissimi d’acqua, e sono tutti di stagione. E le ricette sono veramente tante!
Farro broccoli e pollo, spinaci scottati in olio e peperoncino, broccoli salsiccia e olive, zuppa di zucca e patate, pasta con zucca, giusto per citarne alcune.
Attenzione alla cottura però, preferite cotture al vapore o molto rapide così da non perdere i nutrienti. E attenzione al condimento! Solamente un filo di olio a crudo.
RADICCHIO: ( 23 calorie per 100 gr) ha proprietà depurative, ricco di vitamine ed è ottimo per primi, contorni ma anche per guarnire un secondo o una piadina.
VERDURE A FOGLIA VERDE: (spinaci, bieta, verze, cavoli, broccoli, ecc.) sono ricche di acido folico, vitamine A, C, E e K che stimolano la circolazione e agiscono come antiossidanti.
ZUCCA:( 26 calorie per 100 gr) molto adatta per zuppe, risotti, torte e addirittura pane! Ricchissima di vitamine A e C, potassio, magnesio, fosforo e naturalmente fibre, con il suo sapore dolce e un forte potere saziante, è ideale anche per chi segue diete dimagranti. Le sue fibre stimolano l’apparato intestinale e le vitamine e i minerali dei quali è ricca sono un ottimo ricostituente. Il betacarotene, responsabile del suo colore arancione, e gli altri antiossidanti agiscono come anti-età e proteggono pelle, capelli e unghie.
SEMI DELLA ZUCCA: ( 446 per 100 gr) Non buttare i semi quando pulisci la zucca, tostali al forno e utilizzali nello yogurt, nelle insalate o leggermente salati come stuzzichino. Sono ricchissimi di fitosteroli, grassi buoni e lecitina che agiscono come antinfiammatori e aiutano a prevenire le disfunzioni delle vie urinarie. Attenzione però alle calorie!
LEGUMI: ( FAGIOLI 300 cal per 100 gr – LENTICCHIE 116 cal per 100 gr – CECI 364 cal per 100 gr) proteine vegetali che non possono mancare nella tua dieta, soprattutto in autunno. Forniscono energia, grazie alla buona dose di carboidrati e amidi, e sazietà grazie alle fibre. Lenticchie, fagioli e ceci sono ottimi con la polenta, ma costituiscono un piatto delizioso anche nell’insalata, conditi con olio e cipolla. Aperitivo benessere? Prepara una crema con lenticchie frullate e peperoncino da spalmare su crostini di pane caldo, delizia light.
FUNGHI: ( 22 cal per 100 gr) Arrivano le prime piogge e con esse compaiono anche i funghi!
Spesso sono un salvacena quando riceviamo ospiti inaspettati, per un risotto, una tagliatella (buonissima con il guanciale ed i pinoli) o un antipasto sfizioso! Poveri di grassi e zuccheri, hanno un elevato contenuto di acqua. Favoriscono la diuresi e costituiscono l’ispirazione giusta sia per un contorno fantasia, sia abbinati al risotto. Per esaltarne il sapore e aiutare il benessere di tutta la famiglia evitate cotture complesse come le fritture. Meglio crudi o in padella, ti basta cucinare i funghi con aglio, olio e prezzemolo per creare un piatto saporito e leggero.
BROCCOLI: (27 calorie ogni 100 gr) Li adoro! Ci condisco la pasta, il riso, li uso come contorno, come riempitivo per le piadine. Sappiamo a cosa state pensando, cucino i broccoli e la casa puzza per un mese, avete ragione, però basta il succo di un limone nell’acqua di cottura per eliminare l’odore sgradevole causato dallo zolfo che contengono i broccoli, e vi assicurate un super-cibo per questo autunno, da consumare tutte le volte che potete.
CAVOLFIORE: ( 25 cal per 100 gr) aiuta a combattere l’ipertensione e il diabete, ha un elevato potere saziante e poche calorie, quindi adattissimo a chi segue una dieta dimagrante. Aiuta la produzione di emoglobina con effetti positivi per l’anemia ( quindi donne con carenza di ferro fatene scorpacciate!). Possiede un’azione rimineralizzante e depurativa e recenti studi hanno dimostrato i suoi poteri antinfiammatori, preziosi per rafforzare le difese immunitarie.
Puoi preparare un secondo veloce e leggero utilizzando verdure al forno come indivia belga e finocchio. E’ molto versatile e comoda da consumare, visto che si mantiene in frigo crudo e non lavato, anche per dieci giorni, anche se il consiglio è quello di consumare la verdura quanto più fresca potete. Se considerate un deterrente il tempo di cottura lungo e l’odore non troppo gradevole, per preparare il cavolfiore potete cuocerlo al microonde con pochissima acqua per 6-8 minuti, a seconda di quanto sono grandi i pezzi.
VERZA ( 27 cal per 100 gr) E CAVOLO ( 25 cal per 100 gr). Non li amo perché li trovo troppo amari, ma col freddo molti non amano più mangiare la fresca insalata. Crea un’insalata alternativa con verze e cavoli, tipici di questo periodo. Puoi scottare qualche foglia in acqua bollente, tagliare a fette sottili e condire con un filo d’olio extravergine, aceto e una spolverata di pepe. Puoi variare la ricetta aggiungendo cipolline, fagioli e ortaggi vari.
SPINACI: ( 23 cal per 100 gr) Li compro spesso congelati durante l’anno, ma questo è il periodo in cui li trovate freschi e sono ottimi come contorno, nella frittata o per un meraviglioso risotto.
CEREALI: Al posto della classica pasta prova i cereali, ormai se ne trovano di diversi tipi, ORZO ( 354 per 100gr) , FARRO ( 335 per 100 gr) , GRANO ( 339 cal per 100 gr), QUINOA ( 350 per 100 gr), COUS COUS ( 112 per 100 gr), RISO ( 330 per 100 gr), possono costituire un piatto unico delizioso da degustare non solo in brodo, bensì anche in una stuzzicante versione di insalata calda o risotto. Ed anche per arricchire zuppe e minestroni.
SPEZIE: Al posto del sale prova le spezie. Io utilizzo spesso il curry e la paprika. Mi piacciono il rosmarino, la salvia ed il basilico, ma non amo la curcuma, il timo ed il prezzemolo. Ma questo è soggettivo, compratele e provatele nei piatti. Le erbe aromatiche fanno bene alla salute e grazie alla loro intensa freschezza conferiscono ai tuoi piatti un sapore particolare. Rosmarino, timo, maggiorana, alloro: tieni tanti vasetti su un mensola che possa ricevere luce e sperimenta su carne, pesce e verdure. Sai che il basilico è prezioso anche come infuso? Ti basta versare una tazza di acqua bollente su una manciata di foglie e attendere una decina di minuti. Combatte raffreddore, nausea, influenza. Lo zafferano, ottimo sulla pasta e sui piatti a base di verdure, calma e riduce la febbre, migliora la circolazione, seda la tosse e dà sollievo al respiro asmatico.
CIOCCOLATO ( Fondente 515 cal per 100 gr): si al cioccolato anche tutte le sere, purché sia Fondente e un solo quadratino.
CASTAGNE: ( 250 cal per 100 gr) Ne mangerei a chili. Io le cucino bollite con la salvia o sul camino, ma non è l’unico modo per cucinarle! Le castagne sono naturalmente prive di glutine e ricchissime di fibre, e molto apprezzate sotto forma di farina con cui preparare pasta e pane.
CAKI: ( 70 cal per 100 gr) proprietà drenanti e diuretiche, regolarizzano l’intestino e danno molta energia anche se sono poco calorici.
NOCCIOLE:( 628 cal per 100 gr) Super caloriche, ma mangiandone 3 ogni mattina proteggi la tua pelle e i tuoi capelli grazie alla vitamina E.
FRULLATI: Un fresco frullato di frutta con banane, arancia, mandarini è adatto anche ai più piccoli! Grazie a vitamine e sali minerali aiuterà una corretta idratazione aumentando le difese immunitarie.
PERE:( 35 cal per 100gr)Forse non tutti sanno che le pere sono ricche di calcio! Riducono, quindi, il rischio di osteoporosi.La pectina che contengono, poi, forma uno strato viscoso che aiuta ad espellere il colesterolo.
MELOGRANO: Uno dei cibi più ricchi in assoluto di antiossidanti che contrastano l’invecchiamento. Il melograno lo troviamo proprio in questo periodo. Provate ad aggiungerlo alla vostra insalata, oppure preparateci un dessert.
Oggi vogliamo uscire dai canoni, bando alle solite marmellate che portate in tavola la mattina per colazione. Vi proponiamo una ricetta particolare che siamo sicuri vi susciterà non poca curiosità: la marmellata di peperoni!
Quanti di voi, dopo aver fatto colazione, lasciavano la scodella dei cereali e la tazzina del caffè nel lavandino, certi che la Mamma avrebbe provveduto a lavare tutto dopo pochi minuti? Scommetto la maggior parte.
Ora che vivete da soli non potete permettervi di essere tanto pigri da non lavare nemmeno le vostre singole stoviglie perché, se conservare un paio di piatti sporchi nel lavabo per un paio d’ore, non vi creerà grossi problemi, accumulare tutte le posate, i piatti ed i bicchieri di cui disponete nel lavandino vi esporrà a disagi da non sottovalutare.
Primo fra tutti l’odore nauseabondo che le vostre stoviglie sporche potrebbero emanare, fastidioso per voi, figuriamoci per degli eventuali ospiti.
Inoltre dovete considerare che lavare dopo ogni pasto i piatti è una faccenda da pochi minuti, lavare l’accumulo di giorni passati potrebbe portarvi via qualche istante in più.
Molti utensili da cucina, soprattutto quelli in metallo, pentole e padelle comprese, se non puliti e lasciati incrostati per più giorni, potrebbero non essere più utilizzabili. In poche parole la vostra pigrizia vi costringerà a spendere dei soldi extra per rinnovare il vostro pentolame, non mi pare una scelta molto saggia, non credete?
A qualcuno potrà accendersi una lampadina, indicativa di un’idea più che geniale “compro la lavastoviglie e risolvo il problema”.
L’argomento del nostro articolo è proprio questo: è più conveniente lavare i piatti a mano o in lavastoviglie?
In famiglie numerose, con almeno due figli a carico, possiamo tranquillamente affermare che dal punto di vista del consumo d’acqua è molto più conveniente lavare i nostri piatti in lavastoviglie. Secondo un recente studio dell’Università di Bonn, in Germania, se dovessimo lavare a mano le stoviglie utilizzate per una cena di 10/12 persone consumeremmo intorno ai 100/105 litri d’acqua, mentre utilizzando una lavastoviglie anche di qualche anno fa, potremmo cavarcela con circa 15 litri d’acqua. Ovviamente la lavastoviglie dovrà essere fatta a pieno carico.
Con le macchine di ultima generazione (Classe A++, A+++ etc.) avremo sia un risparmio energetico del 30%/40% , che un risparmio per quanto riguarda i litri d’acqua utilizzata (appena 7 lt) rispetto ad una lavastoviglie di Classe A.
Ci sono dei “però”. Come abbiamo già accennato, dobbiamo cercare sempre di effettuare i nostri lavaggi a pieno carico, di utilizzare dei prodotti che prevengano la formazione del calcare e di pulire regolarmente il filtro. Un errore sciocco che la maggior parte di noi compie è quello di prelavare i piatti a mano e poi metterli in lavastoviglie. Vi consiglio, ovviamente, di togliere con un tovagliolo i residui di cibo presenti nel piatto e di gettarli nella pattumiera, ma dovete fare una scelta. Non ha senso pulire i piatti prima nel lavandino e poi nella lavastoviglie, è solo uno spreco di tempo, di acqua e di energia.
Se proprio siete diffidenti di natura nei confronti degli elettrodomestici di qualsiasi tipo e credete che la vostra lavastoviglie non possa compiere miracoli nel caso di padelle e pentole particolarmente incrostate, meglio spruzzare dello sgrassatore e del sapone per piatti all’interno delle stoviglie con un po’ di acqua calda. Lasciate agire per un’ora o due e completate l’operazione con un veloce lavaggio a mano. Vedrete che non ci sarà bisogno di utilizzare una forza sovrumana per far venire splendenti le vostre pentole.
Un ultimo consiglio per chi non riesce proprio a rinunciare all’aiuto tecnologico è quello di utilizzare lavaggi a basse temperature e con programmi economici, ma soprattutto evitate l’asciugatura con aria calda, aprite semplicemente lo sportello della lavastoviglie quando i piatti sono ancora caldi e lasciateli asciugare “naturalmente”.
In tutta onestà credo che se siete da soli o al massimo in due, lavare i piatti a mano, magari a turno, sia la scelta migliore. Il vostro partner potrebbe essere talmente colpito dalla vostra efficienza e dalla vostra buona volontà che potrebbe abbracciarvi da dietro, sussurrarvi parole d’amore all’orecchio e dare vita al momento più romantico della vostra serata.
Potrebbero essere un dessert originale da offrire a degli amici che avete invitato a casa a cena o un modo estremamente romantico per chiedere alla vostra dolce metà di sposarvi.
Ma vediamo insieme come prepararli.
Ingredienti:
-100 gr di farina
-3 albumi
-60 gr di burro
-60 gr di zucchero a velo
-una bustina di vanilina
-un pizzico di sale
Preparazione:
Prendete una ciotola capiente e montateci gli albumi a neve. Nel frattempo mettete il burro a sciogliere a bagnomaria.
Versate nella ciotola farina e zucchero a velo setacciati, mi raccomando a pioggia!
Infine aggiungete la bustina di vanilina ed il burro fuso, mentre mescolerete il tutto con una frusta per ottenere un composto omogeneo.
Preparate una teglia foderandola con la carta forno. Poneteci sopra dei cerchi d’impasto in modo che non si tocchino fra loro.
Accendete il forno a 180° per una decina di minuti.
Scrivete la frase romantica o la fatidica proposta che intendete rivolgere al vostro partner e, quando i bordi dei biscotti appariranno dorati, ripiegateli velocemente nella forma canonica.
Vi consigliamo di farli raffreddare prima di servirli o di inserirli in pacchetto che avrete creato voi ad artem.
Volete davvero stupire la vostra dolce metà o i vostri amici e parenti sia a Pasqua che a Pasquetta? Non regalate il solito uovo della Kinder, ma scegliete un piccolo pensiero, che sia un oggetto o anche un semplice bigliettino, e inseritelo nell’uovo di Pasqua che sarete voi a preparare. Vi sembra impossibile? Certo non sarà una passeggiata di salute, ma con le indicazioni che vi darò, sono certa che sarete in grado di fare un ottimo lavoro.
Cosa ci serve per iniziare?
-2 Mezzi stampi da uova di Pasqua che trovate in tutti i negozi di pasticceria, ma anche nei supermercati dei grandi centri commerciali. Vi consiglio di scegliere quelli in plastica trasparente e flessibile, più semplici da maneggiare.
-1 Termometro per dolci(o caramellometro), anche questo potete reperirlo nei negozi di pasticceria.
-500 gr di cioccolato fondente da copertura, che contiene una quantità maggiore di burro di cacao rispetto al fondente normale ed è, quindi, più facilmente lavorabile.
-1 Pentola grande e 1 pentolino
-1 Teglia da forno
-1 Cucchiaio di legno
Passiamo all’azione.
Riempite la pentola grande d’acqua almeno fino alla sua metà e portate a ebollizione. Appena l’acqua bolle abbassate la fiamma e immergete nella pentola grande il pentolino con dentro il cioccolato da sciogliere, facendo attenzione che l’acqua non finisca nel pentolino.
In questo momento entra in gioco il caramellometro, con il quale dovete controllare che la temperatura del cioccolato che si sta sciogliendo si attesti sui 42°. Ora arriva la fase più difficile, portare il cioccolato fino al punto di cristallizzazione attraverso un procedimento che si chiama temperaggio. Prendete i 3/4 del cioccolato fuso e versatelo su una superficie liscia, anche il piano in marmo della vostra cucina va bene, e il restante cioccolato lasciatelo a bagnomaria nel pentolino.
Fate raffreddare il cioccolato che avete versato sulla superficie liscia e giratelo con un cucchiaio di legno e, sempre armati di caramellometro, portatelo ad una temperatura di 30°. Versatelo di nuovo nel pentolino dove c’era il cioccolato restante.
Potete finalmente prendere i due mezzi stampi e versarci il cioccolato fuso, facendo in modo che si distribuisca uniformemente su tutta la superficie.
Mettete gli stampi in frigo per 3 ore fino a che il cioccolato non si sia solidificato. Dopo questa attesa interminabile potete prendere gli stampi e staccare il cioccolato con molta delicatezza.
Inserite il vostro regalo per la persona amata all’interno di una delle estremità. Nel frattempo avrete messo in forno a 200° per 15 minuti una teglia vuota.
Appoggiate delicatamente le due estremità del vostro uovo sulla teglia bollente per farle ammorbidire e unitele, cercando di essere il più precisi possibile. Non esagerate con la forza, le due estremità si salderanno esercitando una pressione “normale”.
Il vostro Uovo di Pasqua fatto in casa è pronto per essere gustato. Potete sbizzarrirvi confezionandolo con carta e nastri colorati personalizzati.
La persona che lo riceverà in dono resterà a bocca aperta, ma soprattutto a bocca piena!
Se vi sentite stanchi, spossati, avete l’affanno anche nel compiere i più semplici gesti quotidiani, il vostro problema potrebbe riguardare l’alimentazione che state seguendo, probabilmente povera di vitamina B12.
Amici e conoscenti vi consiglieranno come prima cosa di assumere una maggiore quantità di ferro, magari attraverso la classica pasticchetta di acido folico. Va benissimo come suggerimento, ma potrebbe non essere sufficiente.
Cos’è la vitamina B12?
Si tratta di una vitamina fondamentale per il nostro organismo, che possiamo trovare in cibi come la carne, il pesce ed i latticini. Dobbiamo assumerla con l’alimentazione perché il nostro corpo non è in grado di produrla autonomamente.
A cosa serve?
Aiuta la formazione e la crescita dei globuli rossi, ma contribuisce anche alla sintesi del DNA e dell’RNA, quindi allo sviluppo dei globuli bianchi che costituiscono una parte fondamentale del nostro sistema immunitario. E’ responsabile anche della buona salute del sistema nervoso, ecco perché una carenza eccessiva di vitamina B12 può portare alla depressione, in alcuni casi limite.
Dove la troviamo?
In particolare è presente nella carne, nelle uova, nel pesce e nei latticini. Questo perché di solito gli animali vengono nutriti con mangimi addizionati con questa sostanza. In realtà anche nella frutta e nella verdura troviamo questa vitamina, dato che i batteri presenti nella terra sono in grado di sintetizzarla, ma prima di mangiare una mela o una carota siamo sempre attentissimi a lavarle o a sbucciarle e quindi perdiamo la possibilità di assumerla. Non è un caso che i vegani siano la categoria che soffre maggiormente di carenza di vitamina B12.
Cosa comporta una carenza di vitamina B12?
I sintomi sono molteplici: debolezza, formicolii alle estremità, mal di testa, irritabilità, depressione, difficoltà ad addormentarsi, anemia.
Come integrarla?
La giusta dose di vitamina B12 per un adulto sano è di 2,5 mg. E’ sufficiente mangiare quotidianamente una buona dose di quelle che noi cataloghiamo come proteine: carne, pesce, uova, latticini. Una pietanza particolarmente ricca di vitamina B12 è il fegato.
Se questo tipo di alimenti vi ripugna o per altri motivi non potete nutrirvene, esistono in commercio degli integratori specifici da prendere per via orale o per via intramuscolare.
E’ questa la lista della spesa che Galbani Santa Lucia ha stilato per portarsi a casa gli ingredienti necessari per preparare il tiramisù dei record.
Sabato 16 marzo il parco commerciale di Milano CityLife Shopping District sarà il teatro dell sfida al precedente primato detenuto da Gorizia con un dessert da 266,9 metri. L’evento vedrà protagonisti assoluti i pasticceri della Scuola di Cucina Teatro7/Lab e Aadv Entertainment.
In loco è stata allestita una zona appositamente dedicata, i pasticceri lavoreranno su 80 tavoli da 183 cm. L’obiettivo finale è raggiungere una lunghezza complessiva di 303, utile per entrare nel Guinnes World Record.
Lo “spettacolo” avrà inizio alle 14 e sarà animato dagli speaker di Radio Dejay La Pina, Diego e La Vale.
Alla fine ci sarà la parte migliore, l’assaggio. 15Mila porzioni saranno messe a disposizione del pubblico e gli ingredienti per altre 15 mila andranno ad addolcire i pasti di alcune mense dei poveri in Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna.
Davvero un’iniziativa lodevole per Galbani in collaborazione con il Banco Alimentare.