Mar. Dic 2nd, 2025
Uomo che pulisce il telecomando e lo smartphone con un panno igienizzante per rimuovere germi e batteri dalle superfici domestiche.
Un gesto semplice spesso dimenticato: la pulizia delle superfici a contatto quotidiano come telecomandi, smartphone e tastiera.

QUELLE COSE CHE USIAMO OGNI GIORNO (E CHE NON CI ACCORGIAMO DI DIMENTICARE)

Nelle giornate piene, quelle in cui si passa da un impegno all’altro senza quasi avere il tempo di respirare, è naturale concentrarsi solo sulle pulizie “di base”: il bagno, la cucina, i pavimenti, le superfici che abbiamo sotto gli occhi.

Ma quello che noto spesso, sia nella mia esperienza personale sia parlando con tante persone, è che proprio gli oggetti che utilizziamo decine di volte al giorno, quasi senza accorgercene, sono i primi a finire fuori dal nostro radar.

La fretta ci porta a non vederli più: telecomandi, maniglie, cuscini, smartphone, strumenti di pulizia. Li tocchiamo continuamente, li spostiamo, li appoggiamo ovunque… e proprio per questo diventano punti in cui si accumulano più sporco, polvere e batteri.

Non perché la casa sia trascurata, ma perché sono oggetti “invisibili”, quelli che sfuggono all’attenzione quando abbiamo già mille altre cose da fare.

Le ricerche lo confermano: gli oggetti e le superfici utilizzati più spesso sono anche quelli che presentano la più alta concentrazione di germi e allergeni. Non c’è motivo di preoccuparsi, ma è utile esserne consapevoli per riuscire a gestire meglio la casa senza aggiungere stress o lavoro extra.

Ecco quindi 15 cose che non dobbiamo dimenticare di pulire, spiegate con calma e con il supporto della ricerca scientifica.


1. STRUMENTI DI PULIZIA

Spugne, panni, mop, secchi e aspirapolvere sono alleati fondamentali, ma anche i primi a sporcarsi.

Studi recenti mostrano che spugne e strofinacci possono ospitare una carica batterica molto elevata, superiore persino a quella di alcune superfici del bagno. Questo accade perché restano umidi e accumulano residui organici, favorendo la proliferazione dei microbi.

Consigli pratici:

  • lava panni e stracci a 60 °C;
  • sostituisci le spugne frequentemente;
  • pulisci il serbatoio e i filtri dell’aspirapolvere.

2. TELECOMANDI

Li toccano tutti, più volte al giorno.

Le ricerche dell’Università di Houston mostrano che i telecomandi possono contenere migliaia di batteri diversi, spesso più del WC.

Per pulirli basta un panno in microfibra leggermente imbevuto di alcol isopropilico. Non spruzzare mai il detergente direttamente.


3. MANIGLIE DI PORTE E MOBILI

Sono tra le superfici più toccate della casa e, come confermano diversi studi, anche tra quelle più ignorate.

Una passata settimanale con un panno e un detergente delicato è più che sufficiente. Ricorda soprattutto le maniglie della cucina: vengono spesso toccate con le mani unte o dopo aver manipolato cibo crudo.


4. INTERRUTTORI

Proprio come le maniglie, anche gli interruttori accumulano germi molto rapidamente.

Puliscili con un panno leggermente inumidito (mai bagnato) e un detergente non aggressivo.


5. RADIATORI

Il calore diffonde nell’aria la polvere che si deposita sulle superfici del termosifone.

La polvere domestica contiene acari e allergeni che possono irritare le vie respiratorie, soprattutto nei soggetti sensibili.

Non dimenticare la parte posteriore del termosifone: è quella che tende ad accumulare più sporco.


6. BATTISCOPA

Anche se non esistono studi specifici sui battiscopa, la polvere tende a raccogliersi lungo i bordi delle stanze.

Una passata regolare evita accumuli e mantiene gli ambienti più ordinati.


7. SMARTPHONE E TABLET

Gli smartphone sono tra gli oggetti più contaminati della casa.

Una ricerca dell’Università dell’Arizona mostra che possono ospitare fino a 10 volte i batteri di un sedile del WC.

Pulisci schermo e cover con un panno in microfibra e un po’ di alcol isopropilico, evitando eccessi.


8. TASTIERA DEL COMPUTER E MOUSE

Sono superfici che tocchiamo continuamente e che si riempiono di briciole, polvere e batteri.

Numerosi studi mostrano che quasi tutte le tastiere analizzate risultano contaminate.

Consigli:

  • spegni il dispositivo;
  • scuoti delicatamente la tastiera;
  • pulisci con un panno imbevuto di alcool;
  • usa un cotton fioc per le fessure.

9. CUSCINO

Durante il sonno, il cuscino accumula pelle morta, saliva, acari e batteri.

Studi del St. Bartholomew’s Hospital di Londra confermano che può diventare un ricettacolo di allergeni.

Lavalo seguendo le istruzioni del produttore o cambialo almeno ogni due anni.


10. MATERASSO

Il materasso è uno degli ambienti preferiti dagli acari della polvere.

Le ricerche mostrano che un materasso può ospitare milioni di acari, soprattutto se non viene arieggiato e pulito regolarmente.

Consigli utili:

  • arieggia spesso la stanza;
  • aspira il materasso almeno una volta al mese;
  • valuta un coprimaterasso antiacaro.

11. CASSETTI

La polvere entra ovunque, anche nei cassetti.

Contiene allergeni, muffe e residui microscopici che possono accumularsi nel tempo.

Una pulizia a ogni cambio stagione è una buona abitudine: svuota il cassetto, aspira e passa un panno leggermente inumidito.


12. LACCI DELLE SCARPE

Gli studi non analizzano i lacci nello specifico, ma ricerche sulle suole mostrano contaminazioni molto alte, compresi batteri di origine fecale.

I lacci toccano il pavimento e vengono manipolati spesso: per questo è utile lavarli regolarmente.

Mettili in lavatrice dentro un sacchettino.


13. CAPPA DELLA CUCINA

La cappa raccoglie grasso, odori e vapori.

Non è solo una questione estetica: un filtro sporco riduce l’efficienza e, nel lungo periodo, può aumentare il rischio di incendio.

Sgrassa la cappa una volta al mese e pulisci i filtri secondo le indicazioni del produttore.


14. BIDONI DELLA SPAZZATURA

Gli studi sui rifiuti domestici mostrano la presenza di batteri potenzialmente patogeni, che possono proliferare nei contenitori della spazzatura.

Lavare e disinfettare regolarmente i bidoni riduce odori, insetti e contaminazioni.


15. BUSTE DELLA SPESA RIUTILIZZABILI

Le borse riutilizzabili, se non lavate, possono ospitare batteri provenienti da alimenti crudi o superfici contaminate.

Le ricerche mostrano che molte persone non le lavano quasi mai.

Lava le borse in tessuto in lavatrice; quelle in nylon e poliestere puoi lavarle a mano.

UN PENSIERO FINALE

Questi quindici oggetti non vogliono aggiungere altre “cose da fare” alle tue giornate.

Vogliono, invece, aiutarti a capire dove vale davvero la pena investire qualche minuto, così da rendere la casa più sana senza appesantire la routine. Nel ritmo veloce delle giornate è normale che qualcosa sfugga, e non c’è nulla di sbagliato in questo: la casa è un ambiente vivo, che cambia con noi.

Con un po’ di consapevolezza e qualche piccola accortezza, mantenere gli spazi puliti può diventare un gesto più leggero, semplice e rispettoso del tuo tempo.

Come ricordava Zygmunt Bauman:

“Chiamiamo pulizia la rimozione di ciò che è indesiderabile, il ristabilimento dell’ordine. ‘Pulizia’ significa ordine.”

Ek.

RIPRODUZIONE RISERVATA.

di ErikaStreppa

Ciao sono Erika, questo blog si chiama “Cose Così” perché qui trovi davvero un po’ di tutto: dall’attualità alla musica, dalla politica alle curiosità passando per libri, economia, organizzazione e riflessioni. Sono un ingegnere con un master in economia, ma soprattutto una persona curiosa che ama osservare il mondo e raccontarlo in modo semplice e diretto. Mi piace prendere temi complessi, dall’economia ai piccoli dilemmi quotidiani, e renderli chiari, fruibili e vicini alla vita di tutti i giorni. La mia filosofia si racchiude nella frase “Se non riesci a spiegarlo in maniera semplice, allora non l’hai capito abbastanza bene”. Scrivo di “cose così”, argomenti che ci fanno riflettere, sorridere, discutere e, qualche volta, anche cambiare prospettiva.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *