Fatalisti si, ma non troppo!

Nel mondo in cui viviamo , sempre di corsa, sempre orientati verso il lavoro o verso qualcosa da raggiungere, perdiamo di vista le cose importanti, le cose per le quali vale davvero la pena vivere.

Amore, Famiglia, Affetti.

famiglia

Crediamo di avere sempre tempo per poter rimediare alle nostre assenze, perché tanto tutti sono sempre lì, in un modo o nell’altro. Essendo fatalisti crediamo che non accadrà nulla di male alle persone care intorno a noi, e ci ripetiamo “se deve accadere, accadrà. Non posso stare dietro a tutto”.

Eppure non è così, perché un giorno, all’improvviso, potremmo perdere la persona amata, un genitore, una sorella o addirittura un figlio. In momenti tragici come questi, ci si rende finalmente conto dell’immenso valore che hanno le persone che ci sono accanto e che ci vogliono bene.

Prima di arrivare a questo punto, fermiamoci un attimo a pensare. Quello che stiamo facendo è abbastanza? Lavorare 12 ore al giorno e credere che il nostro “compito” giornaliero sia solo quello, è un errore madornale. Quindi, dicevo, stiamo facendo abbastanza  per riempirci il cuore di amore o solo per riempire il nostro portafoglio di soldi?

Sognate una vita a piedi scalzi? Essere infelici è una nostra scelta

Non voglio essere ipocrita, se è vero che i soldi da soli non danno la felicità, hanno comunque il potere di donarti una serenità ed una libertà maggiore. Ti consentono di avere le cure adeguate, di disporre di un buon sistema di trasporto, di poter godere di svaghi che rigenerano il fisico e l’umore. Ma la felicità, quella vera, genuina, totale, può donartela solamente l’amore, non parlo di amore solo verso di un compagno di vita, ma anche di amore per un fratello, per un figlio, per un genitore o per un amico molto caro (umano e non).

Come si fa a coltivare questa immensa ricchezza che è l’amore per se stessi e per il prossimo? Dobbiamo essere in grado di trovare quel qualcosa che è più prezioso del platino, del diamante, di un milione di euro, IL TEMPO.

Una carezza, un bacio, una risata sonora, un sorriso timido, magari ricambiato con lo stessa timidezza, una passeggiata mano nella mano in riva al mare, l’abbraccio protettivo del babbo che si vede sempre più raramente per gli impegni di lavoro sempre più pressanti, il piatto di pasta da tre etti di una mamma che ti trova sciupata anche se hai preso 3 kg nell’ultimo mese, la impareggiabile complicità fraterna, lo scodinzolio e le attenzioni del tuo cane rivolte esclusivamente a te, il bacio della buonanotte di tuo marito che non si accontenta mai solo di un bacio.

Davvero volete rinunciare a tutto questo soltanto per i soldi e per la prospettiva di una vita migliore? I vostri intenti sono ammirevoli, ma la vita è adesso. Vivetela, non vi limitate a rincorrerne una migliore. Non rinunciate alla famiglia, non rinunciate ad uscire con le vostre amiche, per inseguire esclusivamente la carriera.

 Buddha diceva “Quando scoprirai chi sei , riderai di ciò che credevi di essere”.

Non è il lavoro che fai o quanti soldi hai ad indicare chi sei, troppo spesso ce ne dimentichiamo. Siamo prigionieri della classica “corsa del topo”, l’inseguire costantemente il guadagno per realizzare qualcosa di grandioso che possa portarci all’autoaffermazione. Non date per scontate le persone che vi aspettano a casa, ogni tanto lasciate da parte il fatalismo, perché la vita è imprevedibile e non è poi così lunga come crediamo. Frequentate i vostri cari,  la carriera può avere evoluzioni in qualunque momento, crescendo potreste rendervi conto che in realtà vi piace fare altro, mentre le persone amate, una volta andate via, non torneranno più.

 Ek.

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Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!