Come funziona la lavastoviglie

La lavastoviglie ha fatto il suo ingresso nel mondo nel 1886, grazie a Josephine Cochrane, inventrice americana, stufa di vedere le sue porcellane scheggiate dai lavaggi a mano dei suoi servitori.

Josephine fece brevettare un’apparecchiatura in grado di proiettare getti d’acqua sulle stoviglie grazie ad un sistema di pompe azionato manualmente. Questa invenzione fu presentata nel 1893 alla Fiera Colombiana di Chigago.

Una prima vera lavastoviglie (nel modo in cui la intendiamo oggi) è da far risalire al 1924, alla mano di William Howard Livens. Nel 1940 fu aggiunto anche un sistema di asciugatura. Il progetto di Livens non ottenne successo fino agli anni ’50 e solo dagli anni ’70 le lavastoviglie sono diventate comuni nella case dei nordamericani e degli europei. Nel 2012 oltre il 75% delle case in USA e Germania aveva una lavastoviglie.

Sappiamo tutti come funziona la lavastoviglie: si posizionano piatti, bicchieri e posate come fossimo campioni di Tetris, si mette il sapone, si sceglie il lavaggio più adatto e si fa partire, chiudendo lo sportello in modo vigoroso.
Dopo un tempo variabile a seconda del tipo di lavaggio scelto, le stoviglie ci vengono restituite pulite e splendenti.
Ma cosa succede tra quando chiudiamo lo sportello a quando questo si riapre?

Possiamo dividere tutto il processo in 7 fasi:

  1. Incameramento dell’acqua: l’acqua viene prelevata dalla rete idrica e riempie una vasca apposita, generalmente posta sul fondo dell’elettrodomestico.
  2. Riscaldamento dell’acqua: l’acqua presente nella vasca viene portata ad una temperatura maggiore, per mezzo di una resistenza elettrica.
  3. Aggiunta del detersivo. Il sapone si miscela all’acqua.
  4. Lavaggio dei piatti. La miscela detergente viene trasportata all’interno dei bracci irroratori che, per merito della pressione di pompaggio, ruotano e irradiano l’acqua con una forza sufficiente a raggiungere tutte le stoviglie.
  5. L’acqua sporca si scarica, attraverso un’apposita pompa.
  6. C’è un altro ricarico d’acqua, ma questa volta senza sapone.
  7. Scarico del secondo ciclo di acqua.

Eliana

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FOTO: Thinglink

 

di ErikaStreppa

Ciao sono Erika, questo blog si chiama “Cose Così” perché qui trovi davvero un po’ di tutto: dall’attualità alla musica, dalla politica alle curiosità passando per libri, economia, organizzazione e riflessioni. Sono un ingegnere con un master in economia, ma soprattutto una persona curiosa che ama osservare il mondo e raccontarlo in modo semplice e diretto. Mi piace prendere temi complessi, dall’economia ai piccoli dilemmi quotidiani, e renderli chiari, fruibili e vicini alla vita di tutti i giorni. La mia filosofia si racchiude nella frase “Se non riesci a spiegarlo in maniera semplice, allora non l’hai capito abbastanza bene”. Scrivo di “cose così”, argomenti che ci fanno riflettere, sorridere, discutere e, qualche volta, anche cambiare prospettiva.

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