TEMPO LIBERO

Il bluff della Paraffina: Un prodotto da tenere lontano dai bambini

PARAFFINA

Cos’è?

Ricavata dal petrolio, la paraffina è uno dei petrolati più dannosi. Wikipedia la descrive così: “La paraffina è il nome corrente dato ad una miscela di idrocarburi solidi, in prevalenza alcani, le cui molecole presentano catene con più di 20 atomi di carbonio. È ricavata dal petrolio e si presenta come una massa cerosa, biancastra, insolubile in acqua e negli acidi.”

In quali prodotti si trova: la paraffina è molto diffusa nei prodotti cosmetici, soprattutto in quelli per bambini perché dona la sensazione di avere una pelle morbida e levigata, ma si tratta di un bluff. La paraffina si presenta cerosa, insolubile anche negli acidi. E’ un ottimo lubrificante per
attrezzi e macchine utensili, serrature, cerniere.

Altri utilizzi della Paraffina:
-Per proteggere la gomma dei Pneumatici;
-Per rendere le superfici in legno e in cuoio impenetrabili all’acqua;
-Come antiadesivo per guarnizioni e chiusure;
– Come distaccante per stampi.
-Nelle fonderie per la fabbricazione di esplosivi                                                                                                                                                                                       -Nell’industria dei detersivi

Perché viene utilizzata: 

Nel settore cosmetico viene utilizzata come agente filmante, dona una sensazione di levigatezza alla pelle. Si tratta, purtroppo, solo di una sensazione, perché Il film che si poggia sulla vostra pelle o le labbra altro non è che una patina, una pellicola che non consente alla pelle di respirare, ne velocizza l’invecchiamento, ostruendo i pori e non fa altro che provocare un inarrestabile effetto a catena. Voi spalmate la crema per idratare, ottenete un effetto momentaneo (e fasullo) e intanto la vostra pelle peggiora e siete costrette a porre rimedio con lo stesso prodotto continuando ad avere lo stesso effetto “fake”. Nel caso di un burro di cacao contente Paraffinum Liquidum fra le controindicazioni più facili da identificare c’è la comparsa di punti neri intorno al contorno delle labbra e lo spuntare di di herpes labiali.

Come la riconosciamo:

Possiamo trovarla indicata con diversi termini: Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Vaselina, Mineral Oil, Cera Microcristallina (chimicamente non è esattamente la stessa cosa, ma le caratteristiche sono simili).

Effetti collaterali:

-Cancerogena

-Non idratante

-Ostruisce i pori

-Accelera il processo di invecchiamento della pelle

-Favorisce la formazione di brufoli, punti neri e rughe

-Inquina l’ambiente

Più usate prodotti che contengono paraffina sulla vostra pelle, più il problema che desideravate risolvere peggiorerà.

La Paraffina è cancerogena?

Quello che deve preoccupare maggiormente sono le impurità che restano nella paraffina dopo il processo di raffinazione, che favorirebbero invecchiamento e addirittura tumori della pelle. L’Unione Europea ha applicato la frase di rischio R45 con la nota N specifica delle sostanze che possono provocare il cancro.

Vi siete mai chiesti da cosa dipende la sensazione di “untuosità”, che creme o cerette lasciano sulla pelle? Bene, questa sensazione, è causata proprio dal petrolio residuo e dalla azione di “soffocamento” che esso svolge sulla pelle. Ecco perché molti neonati, la paraffina è presente in tanti prodotti per bambini- soffrono di vere e proprie dermatiti da petrolati!

Perché viene utilizzata:

La paraffina, in sintesi, viene utilizzata anche perché ha un costo molto basso e risulta inodore, ha il pregio di non irrancidire. Questi fattori fanno sì che venga utilizzata su larga scala, trascurando, che anche per il settore cosmetologico, ci sono molte valide alternative naturali. Non dimentichiamoci che la paraffina NON è biodegradabile. Le alternative, sono resine, burri o oli vegetali!

Attenzione alla trappola:

La paraffina liquida (ottenuta dalla raffinazione del petrolio) è stata dichiarata cancerogena dalla comunità europea, ma purtroppo anche se viene indicata come paraffina pura può essere inserita nei cosmetici.Quindi non lasciamoci ingannare neppure da questa dicitura ingannevole Paraffina pura! Alcuni scrivono anche paraffina vegetale.

Candele: Molte candele sono realizzate con una miscela di paraffina o paraffina pura. Questo derivato del petrolio è una cera economica ed è per questo che viene spesso utilizzata dai produttori. Tenere accese delle candele di paraffina può avere lo stesso effetto di respirare del fumo passivo. Benzene e toluene sono noti agenti cancerogeni che vengono rilasciati nell’aria dalla paraffina, creando mal di testa e possibili patologie ai polmoni. Alternative Candele di Soia, Cera d’api.

Prodotti per capelli con paraffina

Nei capelli dona flessuosità e lucentezza, ma sono effetti ingannevoli poiché, come i siliconi, non cura i danni del capello, li camuffa.

Veramente dannose sono poi le maschere per capelli, che promettono capelli lisci e lucenti, ma in realtà ci stiamo spalmando solo paraffina in testa con i danni che ne conseguono al cuoio capelluto.

Prodotti make up con paraffina

Presente nei fondotinta liquidi, nei blush e soprattutto nei prodotti per le labbra.

I petrolati sulle labbra hanno un effetto veramente fastidioso, seccano e formano pellicine.

Tra i prodotti peggiori ricordo:

-Olio JOHNSON BABY composto principalmente da paraffina liquida!!!(carcerogena certificata!!)

 –Pasta Fissan

-MASCHERA ULTRADOLCE GARNIER all’ Olio d’argan e di camelia: dove la paraffina è tra i primi ingredienti.
-Crema Cera di Cupra bianca (con una etichetta da mettersi le mani nei capelli)
-SHAMPOO HERBAL ESSENCE  ricco di silicone e perfino paraffina!!! Non fatevi fregare dalla scritta “herbal”, non è un cosmetico ecobio, e nemmeno naturale !!
-Nivea, 

-Glysolid, 

-Dove, 

-Vichy,

 -Leocrema

-DermaSol Bimbi Crema Solare Protettiva Alta protezione 1-3 anni

-Garnier Bodytonic

 –CREMA alla Glicerina, che purtroppo non contiene solo glicerina, ma anche tanta paraffina, ingrediente petrolchimico e inquinante che invece di idratare le mani le renderà sempre più secche e screpolate.

-SHAMPOO PANTENE lisci effetto seta, in realtà tutti gli shampoo di questa marca sono ricchi di siliconi e addirittura alcuni, come questo, contengono anche la paraffina!

-Labello e burrocacao, a base di cera microcristallina e paraffinum liquidum, cioè petrolato puro (che viene anche ingerito!!)

Spesso questi burridi cacao con paraffina creano una vera dipendenza, più li usi e più ti seccano e più tendi ad utilizzarli.

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FOTO:pemcosmetik.com

Calendario dell’avvento: ecco i più sfiziosi sul mercato

Sta per arrivare Natale e con esso si iniziano a vedere nei supermercati i calendari dell’avvento, tanto amati dai piccoli ma anche dai più grandi

Ma come funziona il calendario dell’Avvento? Tecnicamente in tanti modi, a seconda di quale filosofia si sia scelta per celebrare il periodo. Ci sono genitori che decidono di riempire le caselline di idee e piccoli gesti di gentilezza, soprattutto se i bambini sono piccoli e non si vuole puntare su regali prima di Natale. Se ne apre una al giorno, in un momento in cui tutta la famiglia è riunita.

Molti scelgono di accendere semplicemente delle candele nelle domeniche d’Avvento (quest’anno la prima domenica è il 28 Novembre), altri una per ogni giorno del mese di dicembre. Altri ancora aprono una casellina di un calendario dell’Avvento preconfezionato.

Di calendari ce ne sono di vari tipi in giro, a partire da quelli in cartoncino, con dei cassetti o delle porticine, fino a quelli in legno dipinti a mano, passando per quelli con i sacchetti in tessuto. Ogni calendario ha una sua estetica, che viene incontro alle esigenze ed ai gusti di chi lo riceve. Vediamo insieme i più gettonati del momento.

A TUTTA DOLCEZZA

Tra cioccolatini e caramelle, vediamo insieme i più sfiziosi

NESTLÉ KITKAT Calendario dell’Avvento con Snack di Cioccolato al Latte Ripieno e Cioccolatini al Latte Ripieno.

Calendario dell’Avvento Lindt Orsetto: 24 Cioccolatini di Finissimo Cioccolato al Latte, 172g

CHUPA CHUPS Calendario dell’Avvento, Calendario Avvento con Lollipop e Gomme da Masticare.

  HARIBO Caramelle Calendario Avvento

 M&M’s 2 Confezioni di M&M’s Calendario Dell’ Avvento Assortimento Misto, 2 Confezioni – 722 gr

I CALENDARI CON CUI GIOCARE:

Se non volete fare il pieno di dolcezza, ma non volete rinunciare ad aprire un piccolo dono aspettando il giorno più atteso dell’anno, potreste optare per i calendari con sorpresa, di seguito gli immancabili.

LEGO Harry Potter Calendario dell’Avvento 2021, e Gioco da Tavolo per Bambini dai 7 Anni con 6 LEGO Minifigures, 76390

PLAYMOBIL (per LEI) Calendario dell’Avvento Ballo di Natale nel Salone di Cristallo, dai 4 Anni, 9485

PLAYMOBIL (per LUI) Calendario dell’Avvento 70187 – La Battaglia dei Cavalieri 

 Fidget Toys Calendario dell’Avvento 2021, Calendario dell’Avvento Bambini, Calendario dell’Avvento di GIOCATTOLI SENSORIALI ANTISTRESS 

 BSTCAR Calendario Avvento Statua del Personaggio dei VENDICATORI 2021 – 24 Pezzi

 MARVEL – Calendario dell’Avvento – 24 Pz

DC Comics Calendario Avvento Bambino BATMAN – Advent Calendar 2021 con 24 Sorprese Gadget Cancelleria Supereroi

FOKOM ROMPICAPO, 24Pack Calendario dell’Avvento Rompicapo 3D Puzzle in Metallo per Bambini e Adulti

CALENDARI “DA BERE”

Nemmeno a dirlo, i più amati dagli adulti, nella versione alcolica o ricca di caffeina.

F.R.I.E.N.D.S – Calendario dell’Avvento con CAPSULE COMPATIBILI NESPRESSO, 8 Sapori, 2021

 Beer Experience Calendario dell’Avvento BIRRA Variety Pack, Pacco da 24 Bottiglie

LIPTON TEA Advent Calendar 2021, Calendario dell’avvento senza cioccolato, Tè nero, Tè verde, infusi di erbe, Il regalo perfetto per gli amanti del tè nel periodo natalizio, 48 filtri.

Calendario dell’Avvento WHISKY Edizione classica 2021 (  )

Calendario dell’Avvento della grappa I Calendario dell’Avvento dei liquori I Calendario degli alcolici – una bevanda corta ogni giorno nel periodo che precede il Natale.

CALENDARI PER GLI SPORTIVI:

Siete a dieta, o siete super sportivi e non volete rinunciare ai dolci? La marca Foordspring ha pensato a voi.

 FOODSPRING Calendario Avvento 2021, Fine Fitness Selection, 1720 g, 24 caselle, 24 sorprese fit dolci: il tuo Natale in anticipo in versione fit

CALENDARI PIENI DI DONI:

Se avete superato l’età nella quale si gioca con i giocattoli, esistono calendari anche per voi, che siano gioielli, creme per il corpo o candele profumate.

Calendario dell’Avvento con GIOIELLI, 2021 – Braccialetto con 24 ciondoli

BOTTEGA VERDE, Calendario Avvento Beauty, 24 Sorprese tra Trattamenti, Prodotti Make Up e Accessori

YANKEE CANDLE confezione regalo, Candele profumate natalizie, 18 candele tea light e 1 porta candela tea light, Collezione Countdown to Christmas

L’ ERBOLARIO – Calendario Dell’Avvento Natale 2021

CALENDARIO DELL’AVVENTO FAI DATE:

Se nessuna delle precedenti opzioni ti ha soddisfatto, puoi creare il tuo calendario personalizzato

La scelta di cosa mettere nel calendario dell’Avvento fai da te ha come unici limiti lo spazio e la fantasia, per il resto largo al divertimento. 

FOTO: Latrentina.it

3 Idee per combattere la pigrizia e smettere di procrastinare

Consigli utili per affrontare uno degli stati d’animo più conosciuti e diffusi nella società moderna, la pigrizia, fedele compagna di pisolini

“Pigrizia: l’abitudine di riposarsi ancor prima di essere stanchi.” – (Jules Renard)

Ah la pigrizia, in questo periodo, chi più chi meno, è stato assalito da colei che riesce a far spiaggiare sui divani anche i più duri combattenti. E’ sempre lei che vi vorrebbe convincere a non leggere questo articolo, ma DOVETE LEGGERLO!

Scartati i fattori ormonali o altri problemi organici, dobbiamo comprendere cosa soggiace al nostro stato d’animo. Vi ricordate quella filastrocca sulla pigrizia che veniva spesso insegnata alle scuole elementari? Com’è che faceva?! Ah sì, eccola qua:

“La Pigrizia andò al mercato

ed un cavolo comprò,

mezzogiorno era suonato

quando a casa ritornò.

Prese l’acqua, accese il fuoco,

si sedette e riposò

ed intanto a poco a poco

anche il sole tramontò.

Così persa ormai la lena,

sola al buio ella restò

ed a letto senza cena

la Pigrizia se ne andò.”

Quante volte arrivati a fine giornata ci rendiamo conto di non aver concluso una “cippalippa”? O ci promettiamo di essere più dediti, più perseveranti, più, più, più, per poi perderci negli stessi errori? Quante volte abbiamo desiderato raggiungere quell’obiettivo, ma durante il cammino non si sa bene come, abbiamo perso la forza di volontà per farlo?

ESISTE UNA CURA ALLA PIGRIZIA?

Combattere la pigrizia può essere una vera e propria lotta contro i mulini a vento. Vorremmo scrollarci di dosso quella patina di apatia, ma nonostante i nostri sforzi tutto quello che riusciamo a fare è piazzarci davanti alla TV o a qualche social. Diamine, dovrà pure esistere una cura! O siamo condannati a soccombere in eterno di fronte alla nostra pigritudine?!

3 IDEE PER COMBATTERE LA PIGRIZIA E SMETTERE DI PROCRASTINARE

1. Affronta per primo il tuo problema più grande

Tutti noi tendiamo ad affrontare prima i lavori più semplici e rapidi, in modo da concentrare poi tutte le energie in un unico e più complicato progetto. Lo facciamo perché ci sembra che partendo dai compiti più facili, possiamo compierli facilmente e possiamo poi dedicarci a quelli più complicati che richiedono tutta la nostra concentrazione.

Lavorando in questo modo, però, non andiamo avanti, ma arriviamo alla fase della continua procrastinazione, perché tenderemo sempre a dire “lo faccio dopo”. Ce lo dimostra persino uno studio della New York University pubblicato nel Journal of Personality and Social Psychology a dicembre 2001, il quale ha scoperto che il cervello stimola il lavoro produttivo reale, costringendoci a prenderlo in piccole dosi e scandagliarlo nel tempo. Questo accade perché il cervello, prima di visualizzare il peggiore scenario possibile, farà di tutto per impedirci di cominciare.

“Tutti vogliono salvare il mondo ma pochi aiutano la mamma a lavare i piatti.” (Roland Topor)

2. Prova il Metodo Giapponese Kaizein

La parola giapponese Kaizen significa cambiare in meglio, miglioramento continuo. La strategia è molto semplice, basta eseguire l’azione che si tende a rimandare o ad evitare per 1 minuto ogni giorno. In questo modo ci si inizia ad abituare alla novità e via via l’azione poco gradita diventerà parte della routine quotidiana e non sarà più un problema.

Cosa potreste fare in soli 60 secondi? Ad esempio, se avete bisogno di fare esercizio fisico, provate a fare degli squat o degli addominali, oppure a saltare la corda. Potrete anche ripiegare degli abiti, iniziare a riordinare la vostra stanza o leggere una pagina di un libro che vi interessa, ma che continuate a lasciare chiuso sul comodino per mancanza di tempo. Giorno dopo giorno il tempo che dedicherete all’azione prescelta aumenterà in modo naturale e così mantenervi in forma o fare in modo che la vostra casa sia un po’ più ordinata del solito diventerà più semplice.

“Scegliere metodi per non agire è stata l’attenzione e lo scrupolo della mia vita.” (Fernando Pessoa)

3. Il modello delle 3 “S” (di Tony Robbins) per combattere la pigrizia:
Adotta una Strategia efficace

La pigrizia va a braccetto con gli scarsi risultati. Per cambiare i risultati che abbiamo ottenuto finora (o meglio, che NON abbiamo ottenuto finora) dobbiamo quindi intervenire sulla strategia che stiamo adottando.

Questo non significa necessariamente che devi stravolgere quanto hai fatto finora. Se i risultati non sono ancora arrivati, le motivazioni possono essere infatti due:

Non hai applicato la strategia corretta in modo costante e consistente.

Stai applicando la strategia sbagliata.

Quando sei in dubbio se continuare o meno con l’attuale strategia, la cosa migliore da fare è un “esperimento a tempo”: impegnati per un periodo predefinito nell’applicare la strategia in modo costante e consistente. Solo al termine dell’esperimento valuta i risultati ottenuti e decidi il da farsi. Purtroppo, però, individuare la strategia corretta per raggiungere i nostri obiettivi non è sufficiente per scrollarci di dosso la pigrizia. Ma questo lo sai meglio di me: quante volte ti è capitato di sapere esattamente cosa dovevi fare e non lo hai comunque fatto?

Spesso a bloccarci sono le storie che ci raccontiamo, oppure i nostri obiettivi non sono concreti.

Fai attenzione alla Storia che ti racconti

Queste balle spaziali che ostruiscono le nostre sinapsi hanno l’obiettivo principale di preservare il nostro ego. Cioè il cambiamento è sempre percepito come rischioso dalla nostra mente: se infatti tentiamo di cambiare e falliamo, andiamo in crisi. Se invece tentiamo di cambiare e riusciamo, mettiamo comunque in crisi tutto ciò che avevamo creduto vero fino a quel momento. In entrambi i casi il nostro subconscio vede un pericolo e ci ostacola.

Quando a bloccarci e a renderci pigri è la storia che ci raccontiamo, ancor prima di modificarla, dobbiamo prendere consapevolezza di questo nostro dialogo interiore. Nello specifico, esistono 5 tipologie di dialogo interiore.

1)ACCETTAZIONE NEGATIVA – È dominato da pensieri come: “Non Posso; Non Ci Riesco; Sono Stanco; Non Ho Più Le Energie”. Purtroppo, questo tipo di dialogo interiore, è quello che ha la maggior parte delle persone.

2)IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA“Devo; Dovrei; Avrei Bisogno Di”. Sicuramente si tratta di una condizione migliore, rispetto a quella del primo livello, ma non possiamo investire in quest’area. È chiaro che sia stato individuato un problema, ma questa condizione non ci offre alcuna soluzione.

3)DECISIONE DI CAMBIARE“Mai; Mai Più”. È il livello in cui abbiamo deciso di apportare un cambiamento radicale nella nostra vita: “Non Fumerò Mai Più; Non Rimanderò Più”. È di fondamentale importanza, perché in questo momento, noi DIAMO ISTRUZIONI al nostro subconscio, che verranno considerate veritiere. Le sensazioni e le emozioni che proveremo, saranno la fonte da cui scaturiranno nuove azioni.

4)AFFERMAZIONI ESPRESSE AL PRESENTE CON ACCEZIONE POSITIVA – “Io sono; Io posso; Io ho; ecc. Io sono in controllo della mia vita; decido la mia vita; sono entusiasta; ho energia; mi rispetto”. Il quarto livello di dialogo interiore, invia al subconscio dei messaggi che ci incoraggiano, ci potenziano, ci rinforzano, che toccano il nostro cuore e che ci consentono di visualizzare i nostri sogni. È il livello che ci spinge in avanti. È il livello che ci fa combattere le nostre paure, che ci fa sterzare e dirigere verso la nostra meta. Questo è il livello in cui dobbiamo trascorrere il maggior tempo possibile. Richiede impegno e sforzo, ma è efficace.

5)BRILLA, SEI PARTE DELL’UNIVERSO – Se impari a riconoscerle, le puoi contrastare.

Cambia il tuo Stato (fisico e mentale)

Alzati in piedi e muoviti!

Nel 2012 la psicologa sociale Amy Cuddy, dell’Università di Harvard, ha dimostrato che esistono specifiche posture che sono in grado di influire sui nostri livelli di testosterone e cortisolo. In altre parole, se modifichiamo il nostro atteggiamento corporeo possiamo abbassare i livelli di stress ed aumentare la fiducia in noi stessi. L’abito non fa il monaco, ma il portamento sì. (Ti lasciamo il video della dottoressa. Meglio di lei chi te lo può spiegare? E non fare il pigro! Qui troverai le “power poses” più efficaci.

Leggete attentamente questo indovinello: “Ci sono tre passeri su un albero, due di essi vogliono volare. Quanti passeri ci sono adesso?”

Ci sono sempre tre passeri. Finché i passeri che vogliono saltare non lo faranno, resteranno sul ramo. Accade la stessa cosa per la pigrizia: non serve a nulla pensare di fare qualcosa se poi non lo facciamo.

E adesso cosa farai? Ti alzerai subito? O rimanderai a domani?

Ek.

SOLI IN CASA. PERCHE’ CI ABBUFFIAMO? QUALI I TRUCCHI PER SMETTERE? >>>LEGGI SUBITO L’ARTICOLO

La dieta del celiaco sportivo

Il cibo è il carburante del nostro corpo, un’alimentazione mirata è fondamentale soprattutto per gli sportivi, che hanno obiettivi precisi ed ambiziosi. E lo sportivo celiaco? Come può sopperire a determinate mancanze nutritive?

La celiachia

Si tratta di una patologia che prevede l’infiammazione cronica dell’intestino tenue in caso di assunzione di alimenti contenenti glutine. Questa proteina è presente nel grano e in molti altri cereali. Il problema sorge in quanto tali alimenti forniscono un apporto importante di carboidrati, i quali sono fondamentali per chi fa sport, soprattutto nel caso di attività aerobiche.

CLICCA QUI PER LA LISTA COMPLETA DEGLI ALIMENTI PERMESSI, A RISCHIO E VIETATI PER UN CELIACO

Il regime alimentare di uno sportivo celiaco

Gli obiettivi sono essenzialmente due: 1) un’alimentazione priva di glutine, 2) che sia varia e che fornisca l’energia necessaria per affrontare uno sforzo fisico considerevole.

Gli esperti consigliano di farsi ispirare dalla dieta mediterranea, notoriamente ricca di frutta e ortaggi, di legumi, di pesce e dell’immancabile olio d’oliva. Una suddivisione ideale delle calorie da assumere potrebbe essere questa:

-55% carboidrati di origine vegetale (es: legumi, ortaggi e frutta)

-30% grassi vegetali e animali

-15% proteine sia vegetali che animali

Non dimenticate di idratarvi adeguatamente.

Cosa può mangiare lo sportivo celiaco

Abbiamo detto che i carboidrati sono fondamentali, largo allora a tutti quei cereali che non contengono glutine come il riso, il miglio, il grano saraceno, il mais e la quinoa.

Due fra i tennisti più forti di tutti i tempi sono celiaci. Si tratta del serbo Novak Djoković e della ceca Martina Navrátilová. Cosa non può mancare nella borsa di un tennista per integrare il potassio? Un banana, esattamente! Oltre all’unico frutto dell’amor anche pomodori e fagioli sono ricchi di tale minerale. Se volete prendere due piccioni con una fava, puntate sulle patate, ottime sia come fonte di carboidrati che di potassio.

Un’ulteriore ricarica di sali minerali è possibile ottenerla da frutta e verdura di stagione, perfette per la merenda mattutina e per quella pomeridiana.

La chicca finale è il cacao (ovviamente senza glutine). Le fave di cacao contegono flavonoidi, antiossidanti fondamentali per migliorare il flusso sanguigno verso i muscoli.

Consigli finali

Lo sportivo ha necessariamente bisogno di una massiccia dose di vitamina C, essenziale per l’assorbimento del ferro. Se soffrite anche di anemia, abbondate con gli agrumi, i kiwi, i peperoni e la lattuga. Anche il giusto apporto di acido folico è importantissimo. Fate incetta di broccoli, spinaci, asparagi, fragole e melone.

Foto: fondazioneveronesi.it

MFC

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Vasellina: 14 modalità di utilizzo che non ti aspettavi

La vaselina bianca è un unguento inodore e incolore ricavato dai residui della distillazione del petrolio

Si presenta come un composto dalla consistenza oleosa e cerosa oppure gelatinosa. Nella versione reperibile in farmacia, è sicura per la salute e può essere utilizzata in modo versatile anche per usi domestici e NON E’ CANCEROGENA.

I possibili utilizzi

Graffi e bruciature: una volta disinfettata e pulita bene la ferita, la vaselina è utile per velocizzare il processo di guarigione, riuscendo a trattenere nella pelle il giusto grado di umidità e proteggendola nel contempo da agenti esterni.


Rimuovere il trucco: è sufficiente mettere una piccola noce di vaselina su un batuffolo di cotone e premere delicatamente il prodotto su palpebre e ciglia.  Per evitare la comparsa dei punti neri però, è necessario lavare bene il viso dopo il trattamento


Lubrificare: ad esempio, per togliere un anello che è rimasto incastrato sul dito o per lubrificare i cardini di una porta.


Rimuovere i calli dai piedi: se applicata dopo la doccia, la vaselina funziona come un idratante occlusivo, che impedisce cioè alla pelle di asciugarsi. Può essere utile in particolare per il trattamento dei talloni screpolati.


Proteggere la pelle dalle macchie di tintura per capelli: coprire tutte le aree della pelle vicino al cuoio capelluto prima di applicare la tintura per capelli. Fronte, spalle, collo, orecchie saranno salve dalle macchie.


Ammorbidire le cuticole, ma anche essere messa intorno alle unghie prima di applicare lo smalto per evitare di macchiarsi.


Nascondere le doppie punte:  è sufficiente applicare una piccola quantità di vaselina sui palmi delle mani, strofinarla e infine cospargere il prodotto sulle punte dei capelli.


Mantenere il profumo più a lungo sulla pelle: applicare piccole quantità di crema sul collo, dietro le orecchie o comunque sulla pelle dove poi spruzzerai il tuo profumo preferito. La vaselina bianca, infatti, è in grado di assorbirne l’essenza facendola durare più a lungo e rendendola più intensa.


Contro la forfora: poco prima di fare lo shampoo applicare la vaselina aiuta a ridurre il prurito e previene l’insorgenza della forfora


Nel trucco: può essere adoperata anche in situazioni di emergenza, ad esempio quando hai improvvisamente esaurito il blush. Basta mischiare una piccola quantità di ombretto o di rossetto con della vaselina in crema per ottenere un blush di buona qualità e pronto all’uso. Puoi aggiungere la Vaselina al mascara per delle ciglia ancora più lunghe ed uno sguardo più intenso.


Olio di vaselina per gatti: questo particolare olio viene talvolta consigliato anche in caso di stitichezza del gatto. Insieme all’olio di oliva, può rappresentare un rimedio naturale per trattare con efficacia la costipazione intestinale del felino.


Proteggere dal freddo: spalmata sulla pelle, la vaselina crea una sorta di pellicola protettiva (film occlusivo), in grado di diminuire la perdita di acqua trans-epidermica. Il film occlusivo che si viene così a creare è anche in grado di proteggere (seppur in maniera limitata) la pelle dall’aggressione di agenti esterni potenzialmente irritanti.

Allergia al polline: utilizzo piuttosto curioso della vaselina ne prevede l’applicazione in prossimità delle narici al fine di evitare attacchi allergici in individui con allergia al polline(quando si tratta di allergie, è comunque necessario il parere del medico prima di effettuare qualsivoglia trattamento fai da te).


Proteggere la pelle appena tatuata: anche se è un rimedio poco utilizzato è stato usato sia in virtù delle sue proprietà emollienti, sia in virtù della sua capacità di creare un film protettivo in corrispondenza dello stesso tatuaggio. La formazione del film occlusivo è molto utile per proteggere la pelle (già irritata e infiammata) dagli insulti esterni.


Effetti collaterali

Uso interno: ritardata guarigione delle ferite anali; possibilità di assorbimento e deposito nei linfonodi, nella mucosa, nel fegato e nella milza, con conseguenti reazioni da corpo estraneo. Perdite anali di vaselina, con conseguente prurito locale fino a quadri di stenosi anale.

Uso esterno: potenziale reazioni allergiche, azione comedogena.

Come conservare la frutta, è possibile congelarla?

La frutta fresca ha una maturazione piuttosto veloce, vediamo come possiamo rallentare questo processo con dei semplici trucchi

Fare la spesa non è certamente fra le attività preferite di chi vive da solo, a meno che non sia una scusa per recarsi al supermercato con lo scopo di incontrare potenziali partner. Le nostre nonne e mamme vanno a fare la spesa anche tutti i giorni, per molti dei neo emancipati, invece, è molto più pratico limitarsi ad una sola volta a settimana, nella quale si fa una bella scorta di cibi pronti e di cibi freschi.

Come abbiamo già visto negli articoli precedenti, si possono sfruttare alleati fedeli come il microonde e il freezer per avere sempre a portata di mano una soluzione per le nostre serate in cui la fame è tanta, ma la voglia di cucinare è quasi inesistente.

COME CONSERVARE LA FRUTTA

Cominciamo subito col dire che può essere saggio fare scorta di scatolame e di altri prodotti che non si deteriorano, ma per quanto riguarda i prodotti freschi, in particolar modo la frutta, meglio non esagerare con le quantità. La frutta fresca, infatti, ha una maturazione abbastanza veloce. Come possiamo rallentare questo processo di deterioramento?

I tempi variano molto in base al tipo di frutta che prendiamo in considerazione. Se abbiamo intenzione di consumare la nostra razione di vitamine giornaliere con regolarità, non abbiamo bisogno di mettere in frigo banane, mele, pere e kiwi. Certo è che riporre questa frutta nel cassettone apposito del frigo vi permetterà di guadagnare qualche giorno in più.

frutta

Se utilizzate il classico cesto, ricordate di non mettere a contatto le mele con altra frutta, questo perché il frutto preferito da Biancaneve sprigiona il gas etilene che contribuisce all’invecchiamento della frutta.

In particolare gli agrumi possono essere conservati fuori dal frigo per una settimana senza il rischio di doverli buttare. E’ importante che al banco ortofrutticolo scegliate arance, pompelmi, mandarini e limoni duri e senza ammaccature. Poneteli in un luogo aperto e fresco, lontano da fonti di calore.

Il loro punto debole è che sono soggetti al proliferare della muffa. Quando, tastandoli, li sentirete troppo morbidi, è il momento di preparare una bella spremuta ricchissima di vitamina C. Potete tranquillamente fare un mix e spremere insieme anche agrumi diversi.

Uno dei frutti più amati dai ragazzi di tutto il mondo è sicuramente la banana, perfetta per uno spuntino energetico prima dello studio o della palestra. Quando troviamo un’offerta conveniente tendiamo a comprarne anche dieci alla volta e rischiamo di vederle annerirsi sotto i nostri occhi. Oltre a poterle riporre nel cassettone del frigo, un trucco efficace per guadagnare un paio di giorni di vita è quello di avvolgere il gambo in una pellicola di plastica, in questo modo impedirete alla maturazione, che parte dal gambo, di raggiungere il resto del frutto.

Il famigerato pomo rosso presente in numerose fiabe e leggende è uno dei frutti maggiormente presente sulle nostre tavole. Stiamo ovviamente parlando della mela. Fondamentale, come per gli agrumi, è la scelta al supermercato. Una mela danneggiata tenuta vicina ad altre perfette, le può danneggiare facendole maturare in tempi molto più brevi. Vi consiglio di sbucciare quella nella condizione peggiore e di mangiarla subito, o comunque di separarla dalle altre. Se mettete le mele nel cassettone del frigo, state certi che si manterranno in ottimo stato per 2/3 settimane.

E’ POSSIBILE CONGELARE LA FRUTTA?

Prendiamo in considerazione un altro frutto particolarmente apprezzato, perfetto per guarnire torte a base di crema pasticcera, ma non solo. Scommetto che avete indovinato subito, mi riferisco alle fragole, perfette come dessert sia con la classica panna montata che con lo zucchero o, per i più salutisti, condite solo con del succo di limone. Possiamo gustare questo frutto soltanto per un limitato periodo d’estate, a meno che non ricorriate all’aiuto del congelatore, in modo da poterle mangiare anche d’inverno.

Se comprate le fragole in vaschetta controllate sempre bene che siano tutte integre, nel caso ne troviate qualcuna ammuffita o ammaccata, liberatevene subito in modo da non rischiare che contaminino quelle buone.

Uno dei nemici peggiori di questo frutto è l’acqua o meglio l’umidità. Ovviamente se avete intenzione di mangiarle nell’immediato fate bene a lavarle, ma se intendete metterle in frigo per mangiarle la sera o magari il giorno dopo, evitate di lavarle perché tendono ad assorbire umidità e ciò le porta a rovinarsi in maniera prematura. Un ulteriore consiglio che vi do è quello di conservarle in frigo in recipienti larghi che vi permettano di non metterle una sopra l’altra, per evitare che il contatto le porti a maturare prima del tempo. Se possibile lasciate il recipiente aperto, in maniera che le fragole respirino.

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Come organizzare un rito civile da favola

Il rito civile (o simbolico) ha un fascino particolare, non va confuso con il matrimonio civile in una fredda sala comunale, se ben organizzato può diventare un vero spettacolo per gli invitati, ma soprattutto per gli sposi

La burocrazia

Cominciamo subito a toglierci il dente, così poi potremo concentrarci sulle cose più piacevoli come le decorazioni e la cerimonia in sé. Se ha intenzione di sposarti in una location suggestiva come un castello, una dimora storica o anche un parco immerso nel verde lussureggiante, devi assicurarti che la struttura possieda le autorizzazioni per accogliere i registri del matrimonio.

Nulla ti vieta di sposarti prima in comune e poi replicare nel luogo dei tuoi sogni attraverso un rito simbolico, questa è la scelta che sempre più coppie stanno valutando.

Se hai scelto una location con regolare autorizzazione potrai svolgere direttamente il matrimonio civile in loco perché c’è stata una delibera comunale che ha dichiarato la struttura equivalente ad una sede comunale distaccata. Come detto in precedenza, non confondere questo tipo di rito con il classico che si svolge al comune, che dura pochi minuti e non fornisce emozioni supplementari se non quelle dettate dalla gioia del dirsi sì. Con una procedura di delega potrai scegliere un cerimoniere di fiducia che celebrerà il tuo rito civile come lo desideri, nel senso che il testo della cerimonia sarà personalizzato direttamente dagli sposi e dal cerimoniere.

La cerimonia: le varie fasi

La scelta degli addobbi, degli abiti e delle fedi ti ha portato via molto tempo e non hai pensato alla cosa più importante in assoluto, la scaletta ed il testo della cerimonia. Non è il tuo lavoro, quindi un po’ di panico è comprensibile, anche se con qualche piccolo consiglio vedrai che scriverai una cerimonia fantastica ed emozionante.

PRIMA FASE

1)Avete scelto un rito informale, senza i canoni rigidi della chiesa e quelli troppo schematici del comune, quindi fate in modo che gli invitati si sentano a proprio agio e benvenuti.

2)Probabilmente molti degli invitati non si conosceranno fra loro. Il vostro compito, per quanto possibile, sarà quello di creare una comunità che interagisca, nonostante le probabili differenze di vario tipo.

3) Siete voi i protagonisti, ma una mossa vincente per rendere il matrimonio meraviglioso anche per gli invitati è farli partecipare. Ritagliate un ruolo preciso alle persone più vicine a voi, in modo che si sentano coprotagonisti.

4) Se qualche invitato, magari più in là con l’età, ha dubbi o perplessità, fate in modo che qualcuno si premuri di rassicurarlo e di sciogliere ogni sua diffidenza.

FASE CENTRALE

  1. E’ il vostro momento, pianti, risate, emozioni. Il grande passo è vicino e tutti gli invitati ormai sono immersi nel vostro universo d’amore.
  2. Il cerimoniere si curerà di sottolineare l’importanza del passo che i due sposi stanno per compiere e magari racconterà degli aneddoti su come la coppia si sia conosciuta.
  3. Per personalizzare il rito si dovrà fare in modo di mettere in luce l’unicità della coppia, dell’esperienza di vita insieme fin qui compiuta e di quella che verrà.
  4. Evitare le “sceneggiate” di dubbio gusto, propendere per gesti e parole personalizzati, ma comunque appropriati.

FASE FINALE

  1. Si è giunti al momento più delicato dell’intera cerimonia. Il rito civile vero e proprio con conseguente lettura degli articoli del codice civile.
  2. E’ fondamentale che il cerimoniere si dia un contegno e ricordi agli sposi l’importanza della loro unione.
  3. Sarà fondamentale dare modo a familiari e amici di esprimere auguri per la futura felicità della coppia, anche attraverso delle letture scelte dagli sposi stessi.
  4. Come un più angelico Caronte.il cerimoniere accompagnerà gli invitati verso il momento più allegro della cerimonia, i festeggiamenti ed il banchetto. Fornirà informazioni sulla “scaletta” della giornata.

Quanto dovrebbe durare la cerimonia?

In media stat virtus, ma appare scontato se si passa da cerimonie di oltre un’ora celebrate in chiesa e riti di pochi minuti che hanno luogo in una sala comunale. Non esiste un canone ben definito, 30,40, 50 minuti, dipende da voi.

Una cerimonia troppo breve non avrebbe senso, ci si sposa una volta sola (in teoria!), quindi è necessario che sia gli invitati che soprattutto gli sposi si rendano effettivamente conto di quello che sta succedendo. Date modo ai vostri genitori di piangere, asciugarsi le lacrime e di ricominciare poco dopo. Ovviamente non è il caso di esagerare, perché non c’è nulla di peggio di un invitato annoiato e distratto durante il rito.

Se una zia particolarmente prolissa prende la parola e dopo 20 minuti non accenna a smettere, concedetegli una deroga speciale e speditela a spizzicare gli antipasti.

Lo stile della cerimonia

Lo stile perfetto universalmente non esiste, ma quello perfetto per voi dovrebbe tenere conto del vostro modo di essere. Difficile pensare ad una cerimonia che si protragga con un stile univoco. Ci sarà certamente una parte più solenne, una più divertente e scherzosa e ovviamente quella più romantica, magari dedicata ai racconti sulla coppia.

Perché è importante scegliere uno stile prevalente?

Vi sarà utile soprattutto per scegliere le letture più adatte al contesto che avrete creato. Un consiglio ulteriore è quello di affidare ai lettori che avrete scelto delle letture che in qualche modo si avvicinino al loro modo di essere. Inutile far leggere un brano spiritoso alla zia musona o una poesia di Shakespeare a chi trova eccessivamente sdolcinati anche le frasi dei baci Perugina.

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Cibi afrodisiaci: I più comuni e i meno conosciuti, funzionano davvero?

Una breve guida sui cibi afrodisiaci: come funzionano e se funzionano, quali sono i più comuni e i meno noti: buona lettura

La donna dei tuoi sogni ha accettato l’invito a cena a casa tua? Sai benissimo che per arrivare in terza base non puoi semplicemente prenderla tra le tue braccia vigorose e farla tua.

O magari sì, ma devi essere certo che lei sia predisposta a lasciarsi andare, che sia dell’umore. Ricorda che la sessualità femminile parte dal cervello, quindi parole dolci e frasi allusive possono essere un buon metodo per farti strada nelle sue…grazie.

Anche curare l’atmosfera con candele e un’apparecchiatura scenografica può contribuire a farla sentire importante.

Un aiuto in più dal menù

Leggenda e scienza sostengono che esistono dei cibi che risvegliano la libido sopita e invogliano uomini e donne a seguire le proprie pulsioni sessuali.

Si tratta dei cibi afrodisiaci, a detta di molti più efficaci, ma soprattutto più gustosi, di pasticchette colorate insapore.

Afrodisiaco proviene dal greco ἀϕροδισιακός «sessuale», derivante da᾿Αϕροδίτη «Afrodite» la dea dell’amore e della passione.

Tra mito e realtà, gli esperti spiegano che le sostanze contenute in alcuni cibi migliorano la salute degli organi sessuali. Inoltre possono amplificare sensazioni che portano l’essere umano ad eccitarsi, come l’aumento del battito cardiaco e della temperatura fisica e a sentirsi tutto d’un tratto pieni di energia.

Gli afrodisiaci più noti

LE OSTRICHE

Il binomio ostriche e champagne dovrebbe preludere ad una notte di passione sfrenata.

La nomea delle ostriche si fa risalire al celebre rubacuori Casanova che nel 18esimo secolo sosteneva di fare colazione tutte le mattine con le ostriche crude per fare il pieno di energie in previsione dei suoi innumerevoli incontri galanti.

La grande quantità di zinco presente in questi molluschi, che ricordano a grandi linee i genitali femminili, contribuisce alla produzione di testosterone e sperma.

Inoltre contengono anche tirosina, un amminoacido fondamentale per la produzione di dopamina. La scienza afferma che una carenza di quest’ultima sostanza può portare a diminuzione del desiderio sessuale.

IL PEPERONCINO

Il peperoncino è un vasodilatatore naturale e come tale migliora la circolazione e aumenta la temperatura corporea.

La capsaicina, la sostanza oleosa contenuta in esso, gli conferisce il caratteristico sapore piccante. La sensazione di pizzicore che si avverte nella bocca provoca il rilascio di epinefrina ed endorfine, conosciute universalmente come oppiacei naturali.

IL CIOCCOLATO

Purtroppo i più golosi resteranno delusi, ma non esistono conferme scientifiche sul fatto che il cioccolato abbia degli effetti rilevanti sulla libido.

Di sicuro qualche cioccolatino non può che migliorare l’umore di chi lo gusta, grazie all’eccezionale quantità di feniletilammina, un elemento chimico che provoca sensazione di benessere ed eccitazione.

Gli afrodisiaci meno conosciuti

IL COCOMERO

L’insospettabile cocomero contiene citrullina, un amminoacido che ha lo stesso effetto del Viagra, dilata i vasi sanguigni e aumenta il flusso di sangue con conseguente e crescente eccitazione sessuale.

C’è un però…

La citrullina si trova in maggiori quantità nella buccia di questo frutto prevalentemente estivo. Per avere effetti rilevanti sarebbe necessario mangiare anche la parte verde del cocomero, non esattamente la migliore.

LE MANDORLE

Ascoltate bene uomini! Le mandorle stimolano la fertilità ed il desiderio sessuale, soprattutto nelle donne, grazie al loro contenuto di vitamina E. La medicina naturale le ritiene tra gli alimenti più afrodisiaci.

LE BANANE

Se le mandorle agiscono soprattutto sul desiderio sessuale femminile, le banane, ricche di potassio e di vitamina B6 rappresentano una mano santa per il testosterone.

Alcuni medici le consigliano anche come rimedio naturale contro l’impotenza e l’infertilità.

L’effetto placebo può fare la sua parte

Siamo pronti a scommettere che se organizzerete una cenetta a lume di candela con un aperitivo a base di ostriche e champagne ed un dessert che preveda una coppa di fragole coperte da cioccolato e panna, avrete ottime chance di raggiungere la terza base.

Il buon esito del corteggiamento potrebbe dipendere dalle sostanze contenute nelle pietanze da voi servite, ma non sottovalutate l’effetto placebo, ovvero la convinzione da parte del partner che determinati cibi possano amplificare le pulsioni sessuali.

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Credenze popolari| Il significato del prurito al naso: la verità

Scaramanzie, tradizioni secolari, credenze popolari più o meno bizzarre fanno parte della vita di qualsiasi generazione

Sin dal medioevo il prurito al naso veniva associato ad un presagio che a seconda dei casi poteva essere negativo o positivo. Poteva indicare sia l’arrivo di disgrazie o problemi, che quello di una lieta notizia o di una visita gradita.

A Roma si dice che quando ti prude il naso fuori “son botte”, quando il prurito è interno “son soldi”. C’è anche chi sostiene che quando ti prude il naso vuol dire che qualcuno ti sta pensando.

LE VERE CAUSE

Ma volendo essere meno poetici, il prurito al naso spesso dipende da reazioni allergiche. Il nemico numero uno è il polline dei fiori che venendo a contatto con le nostre narici, scatena pruriti e starnuti.

Al secondo posto non possiamo che menzionare i peli dei nostri amici a 4 zampe, in particolare dei felini. Sul podio sale anche l’allergia alla polvere, che a volte provoca delle scariche di starnuti che sembrano infiniti.

Chiudiamo in bellezza con il nasino disidratato. Quando la pelle è particolarmente secca, si può sentire un po’ di bruciore e di prurito.

FOTO: Amoretarocchi.com

Migliorare la memoria si può: ecco dei semplici trucchi

Quante volte avete sentito dire “una volta che ho dato un esame mi dimentico tutto quello che ho studiato”? Questo avviene perché si tende a ripetere infinite volte i vari argomenti, pensando, in questo modo, di fissarli per sempre nella nostra testa. La memoria di chiunque ha delle potenzialità inaudite, basta solo conoscere le strategie migliori per sfruttarle

Ricordate il film Limitless con Bradley Cooper e Robert De Niro? Grazie ad una pillola magica il protagonista riesce ad utilizzare al massimo le proprie potenzialità mentali. Probabilmente non esiste un escamotage del genere per rendere al top, ma ci sono dei trucchi che permetteranno alla vostra memoria di migliorare giorno dopo giorno, anche con l’avanzare dell’età.

Concentrati sulle immagini

Come accennavamo sopra, durante lo studio tendiamo a cercare di memorizzare più nozioni possibili ripetendole decine di volte, quasi come una cantilena, raramente ci concentriamo sul significato di quello che stiamo ripetendo. Questo avviene perché la nostra mente fatica ad incamerare informazioni verbali, mentre è più elastica se si tratta di ricordare delle immagini.

Volete fare un test? Guardate per un’ora una serie tv e per un’ora rilassatevi leggendo un libro. Scommettiamo che ricorderete molti più dettagli della prima (es: abbigliamento attori, eventi che accadono, location) che non della vostra lettura? Questo semplicemente perché i luoghi e i protagonisti del libro non li avete visti, ma solo eventualmente immaginati.

Stai più attento

Tre anni fa ho frequentato un corso di teatro in cui eravamo più di venti persone. Il primo giorno ci siamo presentati, ma mi ci è voluto più di un mese per ricordare i nomi di tutti, mentre ero in grado di identificare i miei “colleghi” in base alle caratteristiche fisiche o al modo di vestire.

La motivazione è di tipo antropologico e risale agli uomini primitivi, che tendevano a ricordare i dettagli più utili alla sopravvivenza, quindi l’aspetto ed il comportamento, piuttosto che il nome della persona o dell’animale che avevano di fronte.

Un trucco che dovrebbe aiutarvi a ricordare il nome della persona che vi viene presentata per la prima volta, è cercare di soffermarsi sul momento della pronuncia del suo nome, ripetendo ad esempio nella vostra testa: “il ragazzo rosso vestito di nero si chiama Luca”. In questo modo non appena rivedrete il rosso di scuro vestito capirete che si tratta di Luca. Sembra troppo semplice vero? Ma lo è!

Più sbagli più impari

Uno degli errori che ho sempre commesso durante il mio studio universitario è stato quello di ripetere sempre con il libro ed il quaderno davanti, in modo da avere la possibilità di controllare una nozione se non ero sicuro che la stessi dicendo esattamente.

Pensate ai bambini che all’inizio pronunciano molte parole storpiandole, poi vengono corretti e ci riprovano, magari sbagliano di nuovo pronunciando la parola anche diversamente, ma dopo un po’ di tempo imparano a pronunciarla perfettamente.

Provate a ripetere la lezione senza libro, andate avanti anche se vi bloccate su alcuni argomenti, buttatevi, solo alla fine andate a ricontrollare se avete azzeccato i concetti. In caso positivo avrete consolidato il vostro processo logico ( sarete arrivati alla soluzione, non ve la sarete semplicemente imparata a memoria), in caso di errore, fidatevi, ve lo ricorderete la volta successiva e non sbaglierete più.

Utilizza le associazioni e le analogie

Questa è una tecnica che può apparire complicata, ma in realtà non lo è.

Ti capita mai di vedere per la prima volta un oggetto che non conosci e di dire “assomiglia proprio a..” oppure di conoscere una persona e pensare “sembra il cugino di…”, immagino di sì.

Quello che devi fare è associare la cosa che non vuoi dimenticare ad un’altra molto simile o anche completamente opposta che conosci bene, in questo modo legherai indissolubilmente quei due concetti e creerai un ricordo più stabile.

VEDIAMO INSIEME IL METODO DEI LOCI

Tale metodo venne creato dagli antichi greci. Si basa sull’immagazzinare i ricordi in dei luoghi conosciuti, come possono essere le stanze della vostra casa.

Provate con una lista della spesa formata da una decina di prodotti. Cercate di memorizzarli in circa un minuto e provate a ripeterli senza guardare. Difficilmente riuscirete a ricordarli tutti.

Scegliete una stanza o un luogo della casa dove collochereste ogni singolo oggetto. Immaginate di camminare e di mettere ogni oggetto nel posto che avevate scelto. Appuntatevi i loci, ovvero i luoghi pratici dove avete collocato i prodotti.

Ora percorrete il tragitto mettendo effettivamente gli oggetti dove avete immaginato di farlo. Non occorre essere sempre scontati, es: mela nel cesto della frutta, bagnoschiuma nella doccia etc. Per assurdo se mettete il dolce al cioccolato sulla tazza del bagno, difficilmente vi potrete dimenticare di averlo posto in un luogo così strano.

Questa tecnica funziona perché vi permette di utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali: l’emisfero destro (della creatività) sistemando gli oggetti dove più vi piace, l’emisfero sinistro (della razionalità) scegliendo i luoghi reali della vostra casa.

Vi sfido a ripetere tutti i prodotti della lista senza guardare, sono certo che si riuscirete. Potete provare anche con un numero maggiore di oggetti.

Ripete di meno, ma più volte

Si tratta della cosiddetta ripetizione dilazionata.

Quanti di voi si riducono all’ultimo per studiare e fanno nottata il giorno prima dell’esame? Niente di più sbagliato per memorizzare meglio. Organizzatevi il tempo in modo da preferire sessioni di studio di meno ore per più volte al giorno. In ogni caso se avete deciso di dedicare 4 ore allo studio di un argomento, è molto meglio che facciate due ore oggi e due ore domani piuttosto che tutte e quattro nello stesso giorno.

Questo tipo di tecnica funziona molto bene nel caso in cui tu debba memorizzare nuovi vocaboli in una lingua straniera.

L’importanza del fare gli schemi

Anche in questo caso devo ammettere i miei errori. Nel periodo universitario ero solito scrivere riassunti più lunghi del libro stesso, con la conseguenza di sprecare tantissimo tempo e di ritrovarmi a studiare un numero sproporzionato di pagine colme di informazioni inutili.

Anche nel fare gli schemi c’è un metodo vincente. Il primo passo è dare una gerarchia alle nozioni che stai leggendo e trovare le connessioni tra i diversi argomenti che stai affrontando. Non devi aver paura di eliminare le ripetizioni di un concetto in altre salse e tutto ciò che è superfluo.

Perché è importante analizzare quello che stai studiando?

Perché non solo ti sarà più facile memorizzare le nozioni, ma avrai soprattutto una migliore rappresentazione di tali nozioni.

All’inizio ti sembrerà di metterci più tempo, anche se, paradossalmente le informazioni a tua disposizione saranno più chiare e più sintetiche, così come sarà più facile collegare un argomento a quello immediatamente successivo.

Volete mettere a pochi giorni dall’esame ripassare una ventina di pagine di schemi ben fatti rispetto a due quadernoni di roba di cui vi ricorderete solo un decimo?

Foto: adhocnews.it

Marco Fabio Ceccatelli

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