Fra le macchie più temute dai vostri vestiti ci sono sicuramente quelle di ruggine, particolarmente complicate da rimuovere. Vi consigliamo dei rimedi semplici e naturali per salvare sia i metalli che altre superfici dallo spauracchio della ruggine. Troverete suggerimenti anche per rimuovere le macchie dai tessuti
Cominciamo subito con lo sfatare un mito fin troppo diffuso. Per combattere la ruggine dovete assolutamente evitare la candeggina, che tenderà, invece, a fissare le macchie in maniera indelebile. Esistono dei metodi chimici per raggiungere il vostro obiettivo, ma spesso sono pericolosi da applicare e la loro inalazione può nuocere alla salute. Vi consigliamo di seguire dei metodi naturali, che vi terranno al sicuro anche da eventuali reazioni allergiche.
Cominciamo subito con dei semplici rimedi naturali con i quali potrete salvare i metalli dalla ruggine:
ACETO BIANCO – Si tratta del vostro alleato numero uno contro la ruggine. Immergete l’oggetto nell’aceto per qualche ora e poi strofinate. Potete usare anche un foglio di alluminio per rimuoverne i residui. L’aceto reagirà con la ruggine e la scioglierà. E’ ammesso anche l’aceto classico, ma in quel caso servirà qualche ora in più.
LIMONE E SALE – Cospargete di sale la parte arrugginita e versate sopra il succo di limone. Lasciate agire per un paio d’ore e poi strofinate. Potete usare anche la buccia del limone stesso per strofinare senza rovinare il metallo.
PATATA E DETERSIVO – Un altro metodo molto semplice da attuare è quello di tagliare a metà una patata e cospargere di detersivo per piatti l’estremità che posizionerete sulla parte arrugginita. Lasciate agire per almeno un paio d’ore. L’alternativa al detersivo è acqua calda e bicarbonato.
PRODOTTI CHIMICI
Se preferite affidarvi ai classici rimedi chimici, avete a disposizione una serie di prodotti in commercio, di cui la maggior parte è a base di acido ossalico o fosforico. Come in precedenza accennato, possono essere pericolosi da utilizzare, prendete sempre le dovute precauzioni.
Munitevi di guanti adeguati per proteggere la pelle e leggete bene l’etichetta, perché non tutti funzionano allo stesso modo. Hanno bisogno di essere strofinati con vigore e molto spesso necessitano di una posa che va oltre le due ore.
In alcuni casi non è necessario utilizzare alcun prodotto chimico, basta armarsi di un attrezzo adatto e di parecchio olio di gomito. Il modo più semplice è utilizzare una paglietta, per rifinire la parte arrugginita cominciate con una carta a grana grossa fino ad arrivare ad una sempre più sottile per i dettagli. In linea di massima per grattare il metallo può andare bene qualsiasi oggetto in metallo (es: cacciavite), ma il rischio è di rovinare la superficie da raschiare.
Un altro alleato prezioso per te nella lotta alla ruggine è l’acido citrico. Puoi trovarlo al supermercato nella zona dei prodotti da forno. Versane una discreta quantità in una bacinella piena di acqua bollente e ponici dentro l’oggetto da pulire. Lascialo agire per circa 8 ore, poi risciacqua e asciuga accuratamente.
SOLUZIONE ALTERNATIVA
Nel caso in cui la tua intenzione sia quella di verniciare il metallo, esistono dei prodotti in commercio che agiscono come un primer. Di solito sono venduti in confezioni spray. Ricordate però che c’è il rischio che si crei una base irregolare al di sotto della vernice, in quanto la ruggine non viene eliminata, ma solo coperta.
RIMEDI PER TOGLIERE LA RUGGINE DAI VESTITI
Le macchie di ruggine sui tessuti a volte sembrano sangue, ma non sono troppo complicate da togliere, ammesso che si agisca subito. Versate del succo di limone sulla macchia e sciacquate accuratamente. Subito dopo lava il tessuto come faresti normalmente. Nel caso in cui il tessuto da trattare sia molto spesso, puoi utilizzare sale e succo di limone insieme. Sui tessuti in pelle (esempio un divano) provate una soluzione di bicarbonato e acqua calda, fa miracoli!
PREVENIRE LA COMPARSA DELLA RUGGINE
La ruggine si forma a causa del contatto prolungato fra acqua e metallo, il quale si ossida e inizia a rovinarsi. Due precauzioni molto semplici sono: mantenere il metallo in un luogo asciutto e privo di umidità e asciugare sempre il metallo che è entrato a contatto con l’acqua.
Quanto sono belle le tradizioni natalizie. Si mangia pesce il 24 a cena e carne il 25 a pranzo, i regali si possono scartare esclusivamente dopo lo scoccare della mezzanotte, si deve per forza giocare a tombola per fare contenti i bambini piccoli che a malapena sanno contare fino a venti. Vista la situazione attuale di emergenza alcune di queste tradizioni potrebbero subire delle modifiche. In particolare non potremo goderci il canonico cenone, se non con il nucleo familiare più stretto (a meno che, miracolosamente, non cambi qualcosa nei prossimi giorni).
Nessuno, però, può limitarci in uno dei passatempi più piacevoli di questo periodo: concedersi una scorpacciata di film natalizi, che puntualmente ogni anno vengono trasmessi in tv anche più di una volta.
Vediamo insieme quali sono quei 10 film cult che non ci stanchiamo mai di vedere e rivedere ogni volta e che per noi sono sinonimo del Natale stesso.
1.NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS (1993)
Uno dei personaggi più famosi creati dalla fervida immaginazione di Tim Burton è Jack Skeletron, signore del paese di Halloween che va alla ricerca di risposte sull’essenza del Natale. Nella sua difficile missione sarà aiutato dalla sensuale bambola di pezza Sally. Usando qualsiasi mezzo, arrivando a rapire persino Babbo Natale, riuscirà il nostro eroe a spiegare la magia del Natale?
2.CANTO DI NATALE DI TOPOLINO (1983)
Abbiamo scelto la versione Disney di un grande classico, Canto di Natale di Charles Dickens. Il racconto del 1843 dello scrittore britannico vanta numerose versioni cinematografiche, ultima in ordine di tempo “A Christmas Carol” di Robert Zemeckis del 2009,con Jim Carrey nei quadrupli panni del signor Ebenezer Scrooge, dello Spirito del Natale passato, dello Spirito del Natale presente e dello Spirito del Natale futuro. La versione Disney è particolarmente indicata da mostrare ai bambini per insegnargli che c’è sempre tempo per redimersi ed essere gentili con gli altri.
3.MAMMA HO PERSO L’AEREO (1990)
Macaulay Culkin diventa un idolo negli anni ’90 grazie al personaggio di Kevin in questa esilarante commedia per tutta la famiglia diretta da Chris Columbus. Ecco appunto, famiglia che dimentica il proprio figlio a casa durante le feste natalizie. Il nostro piccolo eroe se la vedrà con due ladri davvero maldestri, probabilmente l’intervento dei genitori sarà provvidenziale per salvare i due “poveri” furfanti dalle trappole di Kevin, piuttosto che il contrario.
4.MIRACOLO SULLA 34th STRADA (1994)
Si tratta del remake di un film del 1947 vincitore di ben 3 Oscar. Un film piacevolmente smielato e pieno di buoni sentimenti nel quale una bimba disillusa torna a credere in Babbo Natale dopo un incontro molto molto speciale.
5.UNA POLTRONA PER DUE (1983)
Un film diretto da John Landis che non può mancare nel menù dei film cult tipicamente natalizi. Dan Aykroyd e Eddie Murphy sono una coppia fantastica. L’intento del regista è quello di muovere una critica al perbenismo e al consumismo americano di quegli anni, attraverso delle situazioni esilaranti e dei personaggi stereotipati caratterizzati dall’attaccamento viscerale al denaro.
6. LOVE ACTUALLY-L’AMORE DAVVERO (2003)
Una commedia romantica natalizia molto brillante diretta da Richard Curtis, nella quale si intrecciano le storie di innumerevoli personaggi interpretati da un cast stellare, Hugh Grant, Liam Neeson, Colin Firth e Keira Knightley, solo per citarne alcuni. Il filo conduttore di tutto il film è l’amore, amore di qualsiasi tipo. Colonna sonora straordinaria nella quale spicca la hit “Christmas is all around”.
7. POLAR EXPRESS (2004)
Dietro la macchina da presa ancora Robert Zemeckis per un film da molti ritenuto un capolavoro. Completamente girato con la tecnica del motion capture che digitalizza le movenze e le espressioni di attori in carne ed ossa e le inserisce in paesaggi creati al computer. Il protagonista è l’attore americano Tom Hanks. Attraverso un viaggio incredibile con il Polar Express nel “Luna Park del Natale”, un bambino che “sta diventando grande” riscopre la magia del Natale.
8.LA STORIA INFINITA (1984)
Film fantastico ricco di personaggi memorabili, dal Fortunadrago Falcor al coraggioso guerriero bambino Atreyu in groppa al suo fidato cavallo Artax. Chi non ha sognato nella propria infanzia di vivere le incredibili avventure di Bastian e dei suoi amici di Fantasia? Dopo aver visto questo film probabilmente vi verrà una voglia incredibile di aprire un libro ed iniziare a leggere. La regia è firmata da Wolfgang Petersen.
9. SERENDIPITY – QUANDO L’AMORE è MAGIA (2001)
Tra i film più romantici della storia del cinema, la pellicola diretta da Peter Chelsom con Kate Beckinsale e John Cusack, tratta in maniera sublime il tema del “fortunato incidente” e dell’anima gemella. Mai come in questo caso, chiunque inizi a vedere questo film, è in trepidante attesa del lieto fine.
10. WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO (2005)
Remake del celebre film del 1971 di Roald Dahl, ad opera del genio Tim Burton, con un Johnny Depp in forma smagliante, nel ruolo di Willy Wonka. Il giovanissimo Charlie trova il famigerato biglietto d’oro in una tavoletta di cioccolata e vince la possibilità, insieme ad altri fortunati bambini, di visitare la fabbrica di cioccolato dell’eccentrico proprietario Willy Wonka. Un viaggio nel classico stile burtoniano, ma con una maggiore quantità di colori, di comicità e di citazioni.
Un bel tappeto può diventare un punto di forza in una casa. Serve a completare ogni suo ambiente , ad arricchirlo e a donargli un tocco personale
“Mia madre dice sempre che per arredare una casa bastano due cose: Tende e Tappeti”.
E si sa, la mamma ha sempre ragione. Si perché un bel tappeto può diventare un punto di forza in una casa. Serve a completare ogni suo ambiente, sempre se in armonia con quello che lo circonda, con il pavimento, con il colore delle pareti e con i mobili. I tappeti arricchiscono, completano, danno colore e carattere, aiutano a definire gli spazi e a conferire un’atmosfera personale all’ambiente. Ma no, il loro scopo non è quello di coprire un brutto pavimento o qualche difetto. E ora vediamo il modo più corretto di posizionarli.
GRANDEZZA
Prima di pensare al colore, al disegno o all’altezza del pelo, dovreste essere sicuri di quanto grande dovrà essere il tappeto. Pertanto, ci si occupa innanzitutto della dimensione della stanza. Per stanze piccole, dovreste scegliere un tappeto corrispondentemente piccolo, per le stanze grandi un tappeto corrispondentemente grande, una regola iniziale abbastanza semplice. Per giocare sul sicuro, è preferibile comprare un tappeto un po’ più grande piuttosto che piccolo.
Se non si seguono tali regole, l’atmosfera di una stanza può apparire rapidamente offuscata, perché i tappeti troppo grandi o troppo piccoli fanno apparire squilibrate le proporzioni della stanza. I tappeti troppo piccoli si perdono nella stanza, mentre i tappeti troppo grandi fanno sembrare la stanza più piccola.
COLORE
Innanzitutto, devi chiederti se il tappeto diventerà il fulcro della stanza o se si adatterà semplicemente al resto. Nel primo caso scegli colori in forte contrasto con quelli circostanti, nel secondo caso invece mantieni gli stessi toni e la stessa scala cromatica dell’intero ambiente. Se vuoi uno spazio stimolante opta per colori caldi (rosso, giallo, crema), se invece vuoi creare un’atmosfera rilassante scegli quelli freddi (grigio, verde, blu). Il tappeto aiuta a dare una sensazione di ambiente caldo o freddo quindi scegli con cura i colori e le texture. Per una casa moderna e minimalista meglio un tappeto monocromo, in alternativa colori e disegni possono conferire eleganza, raffinatezza e classe (tappeti persiani) o allegria per un ambiente pop e divertente.
Toni scuri – Meglio un tappeto scuro per spazi di passaggio e poco funzionali come ingresso e corridoio, un tappeto molto scuro è meglio se inserito in un ambiente spazioso e illuminato.
Toni chiari – i colori chiari sono adatti alla camera da letto (da evitare in cucina e bagno per ovvie ragioni). Il colore chiaro può essere utile per una stanza piccola perché le darà maggiore ariosità e luminosità.
Va da sé che se
la stanza a cui state pensando presenta arredi e accessori in tinta unita,
potete scegliere un tappeto dai colori accesi e in fantasia. Al contrario se la
camera è già piena di stampe e colori, meglio andare sul semplice e sul
monocromatico.
SOGGIORNO
Nel soggiorno, il divano è il punto di riferimento per determinare la misura perfetta del tappeto. Una regola non scritta dice: La lunghezza del divano, più circa 30 cm a sinistra e a destra, dà la lunghezza del suo tappeto.
Se desiderassi posizionare un tappeto nel tuo soggiorno, dovrebbe prima sistemare i mobili come se già ci fosse il tappeto.
Small Room (15-20 mq) – Classicamente, in una piccola stanza, un tappeto rettangolare è posizionato proprio di fronte al divano. Il tappeto deve essere largo almeno quanto il divano, ma non più di 10 cm su ciascun lato. Il divano non dovrebbe stare sul tappeto, in quanto il tappeto di solito dovrebbe essere già abbastanza piccolo a causa delle dimensioni della camera limitata. Sgabelli, tavolini o simili possono quindi essere posizionati sul tappeto.
Camera di
medie dimensioni (circa 30 mq) – In una stanza di medie dimensioni
spesso troverete diverse opzioni di posti a sedere. Nel nostro esempio, un
divano per due e due poltrone. Anche in questo caso, il tappeto viene
posizionato di fronte al divano, ma può sporgere da 20 a 30 cm su ciascun lato
del divano. Al centro trova posto il tavolino. Le poltrone sono leggermente
inclinate, di fronte al divano agli angoli del tappeto. Divano e poltrona
possono essere disposti solo con i piedi anteriori sul tappeto. In entrambi i
casi, i posti a sedere in combinazione con il tappeto creano un’immagine armoniosa.
Camera ampia (oltre 40 mq) – Per una stanza grande in cui ci sono gli stessi mobili della nostra stanza di medie dimensioni, il tappeto dovrebbe essere acquistato molto più grande. Può sporgere di almeno un metro su entrambi i lati del divano e di almeno 50 cm. dietro i posti a sedere. I mobili vengono posizionati secondo il principio dell’isola, tutti sul tappeto, in modo che ciascun mobile possa avere sul tappeto spazio sufficiente. Altri mobili, come cassettiere o scaffali, non vengono posizionati sul tappeto.
Camera stretta e lunga – Se lo spazio è lungo e stretto non fare lo sbaglio di scegliere un tappeto tipo passatoia (non è un tappeto da soggiorno), ma meglio sceglierne uno quadrato. Lascia almeno 40 cm tra i margini del tappeto e le pareti della stanza, posizionalo con il lato lungo parallelo al divano. Esso deve essere lungo almeno quanto il divano stesso, lasciando circa 20 cm ai suoi lati.
Divano ad
angolo – Utilizzare gli stessi principi per un divano ad angolo, ma con un
tappeto quadrato e non rettangolare.
Tappeti
rotondi – I tappeti rotondi nel soggiorno devono essere usati con cura. Si
prestano sotto un tavolino rotondo o sotto un angolo del divano.
SALA DA PRANZO
Il tappeto in questo caso deve essere abbastanza grande da coprire tutta la superficie del tavolo, comprese le sedie (anche quando vengono spostate per accomodarsi). Scegli un tappeto almeno 60 cm più largo del tavolo, meglio se della stessa forma. Un bel tappeto rotondo sotto a un tavolo rotondo darà un effetto più armonico all’intera stanza. Il tappeto deve sempre essere centrato rispetto al tavolo. Quindi se il tuo tavolo è a 6 posti, un tappeto 120×230 o 200×290 fa al caso tuo.
Scegli una superficie che sia lavabile e in grado di resistere alle sfregature frequenti di tavolo e sedie. Vi sono tappeti a pelo corto, come i sisal, che permettono di far scivolare agevolmente le sedute. Attenzione a non posizionare sul tappeto solo due anziché i quattro piedi della sedia. Questo non solo sembra disarmonico, ma è anche poco pratico quando si spostano le sedie e vengono eseguite azzardate manovre di inclinazione.
È importante
fare attenzione non solo alle dimensioni del tavolo da pranzo, ma anche alle
sedie e soprattutto al loro uso. Pertanto, il tappeto dovrebbe essere di almeno
70 cm più largo del tavolo da pranzo. Se ci fossero anche le sedie a
capotavola, il tappeto dovrebbe anche essere più lungo di 70 cm.
La forma del tappeto dipende anche dalla forma del tavolo. Tavolo da pranzo rotondo = tappeto rotondo, tavolo rettangolare = tappeto rettangolare, facile no? Non dimenticare, se hai un tavolo estraibile calcola la dimensione del tavolo nella sua interezza.
CUCINA
In cucina il tappeto svolge principalmente una funzione pratica, protegge il pavimento dall’acqua, dall’olio e dai prodotti per la preparazione del cibo. Il formato migliore, in questo caso, è quello rettangolare, meglio se di grandi dimensioni, lungo e stretto. Da evitare i classici tappetini da cucina posizionati fronte lavello, dall’aspetto poco moderno ed elegante. In commercio ne trovi anche anticaduta e antimacchia, adatti proprio per l’ambiente cucina.
CAMERA DA LETTO
Il motivo per cui un tappeto è utile in camera da letto diventa evidente solo in una fredda mattina d’inverno, quando si poggiano i piedi su un soffice tappeto piuttosto che su un pavimento duro e freddo. Solo allora ci si rende conto che non si può fare a meno di un tappeto, soprattutto perché influisce enormemente sull’intimità della stanza.
Come posizionare il tappeto in camera da letto è abbastanza semplice, perché le tre opzioni più comuni sono tutte orientate al letto. Particolarmente consigliato è l’uso dei tappeti in tale stanza, se si desidera distinguere visivamente la zona notte dal resto della casa.
Area
ampia – La tendenza è sempre più quella di un bel tappeto grande da
posizionare sotto il letto e anche sotto i comodini, che esca almeno 50 cm da
tutti e tre i lati. Per non apparire come schiacciato, i bordi del tappeto
dovrebbero distare nella parte posteriore almeno 30 cm dai comodini.
In parte
– Un tappeto è posizionato solo parzialmente sotto il letto, per essere
precisi sotto l’ultimo terzo del capezzale. Quindi questo è otticamente esteso
e allo stesso tempo la stanza è isolata dal rumore e dal freddo. Se le
dimensioni lo permettono, scegli un tappeto che copra tutta l’estensione del
letto, esclusi i comodini, e che fuoriesca almeno di 50 cm dai piedi del letto
stesso.
Come attirare l’attenzione – Se vuoi migliorare la tua camera da letto con discrezione, puoi anche posizionare un tappeto piccolo per attirare l’attenzione. Di fronte a un letto posto sul lato del muro, un tappeto rettangolare si adatta perfettamente o si posiziona un tappeto rotondo diagonalmente accanto al letto.
CORRIDOIO
Se pensi
all’entrata di casa, sicuramente il tappeto è uno dei primi elementi su cui si
posano i tuoi occhi e quelli dei tuoi ospiti. La funzione di questo complemento
in un ingresso è puramente estetica e di arredo, quindi spesso se ne può fare a
meno. La cosa più semplice è probabilmente la scelta delle dimensioni del
tappeto per il corridoio. Da un lato, il tappeto dovrebbe essere a circa 15-20
cm dal muro. D’altro lato è importante che le porte possano essere aperte
facilmente, soprattutto con un tappeto a pelo alto.
CAMERA DEI BAMBINI
I bambini, si sa, trascorrono un sacco di tempo per terra a giocare. Un tappeto, anche abbastanza grande, consentirà loro di attenuare le cadute nel periodo dei primi passi e di farli divertire comodamente e al caldo pur stando sul pavimento. Utile anche sul parquet perché lo proteggerà dai graffi. Funzionali anche i tappeti gioco che raffigurano parchi o strade dove poter giocare con macchinine, palline o pupazzi, oppure quelli musicali con cui i più piccoli possano interagire. Scegli un tappeto facilmente lavabile in lavatrice, sarà molto più pratico e igienico.
BAGNO
Anche nella stanza da bagno, come in cucina, il tappeto è soprattutto funzionale oltre che ornamentale. La posizione corretta è davanti a una doccia o a una vasca perché aiuta a non scivolare. Si può posizionare anche ai piedi del lavabo dove è facile che acqua e prodotti di bellezza cadano a terra. Puoi pensare a un grande tappeto se il tuo bagno è spazioso e luminoso o a più tappeti piccoli combinati se l’ambiente è piccolo o con una disposizione complicata. I tappeti grandi rappresentano una soluzione più moderna e sofisticata. Scegline uno che sia coordinato a piastrelle e pavimento e che sia abbinato agli asciugamani, se possibile.
CONCLUSIONE
Finiamo dicendo che se in casa sono presenti persone allergiche a polvere ed acari, l’uso di tappeti in linea di massima sarebbe sconsigliato. Ma se proprio non si vuole rinunciare a questo prezioso dettaglio, è bene allora scegliere tappeti a tessitura piatta che possano essere puliti ogni giorno con l’aspirapolvere. Per una pulizia ordinaria e rapida del tappeto, si consiglia di spargere del bicarbonato sulla superficie, lasciare agire per almeno 30 minuti e poi spazzolare il tutto con forza.
Il terrazzo è un luogo che potrebbe diventare fantastico se arredato con gusto. Quale momento migliore se non questo, per dedicarsi a renderlo impeccabile?
Arredare un terrazzo da sogno in modo economico si può, basta tenere presenti alcune semplici regole e il gioco è fatto. Il terrazzo, soprattutto nella stagione estiva, può dare valore aggiunto alla casa e rappresentare un’ottima soluzione per trascorrere una bella serata sotto le stelle con gli amici o per rilassarsi inebriati da profumi di piante aromatiche e fiori. Leggi i 9 trucchi necessari per avere un terrazzo perfetto! <<<CONTINUA A LEGGERE
“Chiamiamo «pulizia» la rimozione di ciò che è indesiderabile, il ristabilimento dell’ordine. «Pulizia» significa ordine.”Zygmunt Bauman
Per molti è una delle incombenze più noiose, ma dalle pulizie di casa proprio non ci si può sottrarre: il bagno va lavato, idem la cucina, per non parlare dei pavimenti, della polvere che si accumula sui mobili, dei vestiti che si indossano quotidianamente. Questo giusto per citare il necessario.
Mai come in questo periodo siamo attenti alle pulizie domestiche, e mai come adesso dobbiamo fare attenzione a pulire anche quelle cose che normalmente ci dimentichiamo.
Ci sono infatti dei posti e degli oggetti con cui conviviamo quotidianamente che sono dei ricettacoli di batteri e accumulano polvere proprio perché non pensiamo neanche di doverli pulire. Specie se si considera che la sporcizia potrebbe provocare reazioni a chi ha sistemi immunitari deboli (come anziani o bambini) o a chi soffre di allergie.
Vediamo insieme allora i 15 oggetti che dobbiamo ricordarci di pulire in casa:
1 – Strumenti di pulizia:
Utilissime alleate per pulire le nostre abitazioni: scope, stracci, panni, secchi, palette, aspirapolvere e bacinelle, sono coloro che maggiormente si sporcano. Dobbiamo quindi ricordarci ogni volta che finiamo di fare le pulizie di lavarli e sanificarli prima di riporli. Sarebbe opportuno avere un pannetto differente per ogni stanza, magari di colori diversi, così da utilizzare sempre “le pezzette blu per il bagno e magari gialle per la cucina”. Lavare la scopa, il raccogli mondezza e l’aspirapolvere ad ogni utilizzo e ricordarsi di lavare accuratamente lo straccio per i pavimenti.
2 – Telecomando:
Non ci pensiamo ma ne abbiamo tanti: tv, decoder, condizionatore, cancello, videogiochi. In casa lo toccano tutti, si poggia dappertutto, ci cade sopra qualsiasi cosa (pop corn, per esempio). Ecco perché anche il telecomando in fatto di germi è molto simile al WC di casa. Lo ricorda l’Università di Houston, che in uno studio ha analizzato in particolare i germi presenti sui telecomandi degli hotel scoprendo milioni di batteri diversi. Bisognerebbe evitare di spruzzarvi direttamente qualsiasi detergente per non rovinare le componenti elettroniche. Attenzione anche ai telecomandi dei videogiochi, ancor più soggetti a germi e batteri e con cui entrano in contatti principalmente i più piccoli. Possiamo pulire il telecomando con un panno in microfibra imbevuto con un po’ di alcol.
3 – Maniglie
Spesso si puliscono le porte, ma non le maniglie. Grave errore, perché su di esse si concentra una grande quantità di batteri lasciati lì da tutte le mani che le toccano. Basta un panno in microfibra o uno straccio con un detergente ad hoc e tutto sarà pulito. Già che ci siete, passate lo straccio anche sul telaio delle porte, altro punto spesso dimenticato e pieno di macchie e aloni. Lo stesso discorso vale per le chiavi e, soprattutto, per le maniglie delle dispense in cucina, spesso toccate con le mani unte o sporche di cibo.
4 – Interruttori
Idem, come il telecomando, l’interruttore e le maniglie delle porte sono tra quei posti che in casa tocca chiunque, e non sempre con le mani pulite. Uno straccio bagnato con acqua e bicarbonato o aceto è la soluzione per tenerli puliti.
5 – Radiatori
Emanano aria calda tutto l’inverno, almeno una volta ogni tanto andrebbero puliti. Specie se si considera che spesso nella stagione fredda ci si appoggia sopra la biancheria ad asciugare. I termosifoni in ghisa sono quelli che richiedono più manutenzione e sono anche i più difficili da pulire. I termosifoni in alluminio o metallo, grazie alla loro superficie liscia, si puliscono più velocemente. La cosa fondamentale è cercare di dedicarsi anche alle sezioni retrostanti dei termosifoni, quelle in corrispondenza della parete. Si può tranquillamente utilizzare l’aspirapolvere, oppure esistono in commercio delle speciali spazzole in grado di catturare la polvere oppure i panni elettrostatici. Un ulteriore alternativa è il vaporetto.
6 – Zoccolo del Pavimento
Utilissimo per evitare che la polvere si annidi negli angoli, tuttavia, il battiscopa spesso si rovina dopo poco tempo. Se è in legno, ogni tanto ricordate di passare un prodotto dedicato, se invece è di ceramica, ricordate di spolverare con la scopa anche il bordo superiore, dove rimane spesso molta polvere.
7 – Smartphone e tablet
È inutile lavarsi spesso le mani, se poi tocchiamo cose molto sporche subito dopo. Sul nostro cellulare ci sono più batteri che sul Wc: lo dice chiaramente una ricerca dell’Università dell’Arizona, che spiega che questo succede proprio perché un telefono non viene pulito così frequentemente come succede con il water. Di per sé non si corre nessun rischio, ma scambiandosi il telefono possibili virus possono essere trasferiti da una persona all’altra. Per pulirlo basta una salvietta imbevuta di alcol.
8 – La tastiera del computer
Molti di noi trascorrono la maggior parte della propria giornata in compagnia di una tastiera, che peraltro è piena di spazi dove la polvere è libera di entrare, così come i capelli e le briciole degli snack (perché si, molti di noi al pc ci mangiano e bevono). Perciò sarebbe buona norma ripassarla ogni tanto con un panno imbevuto di alcool, e aspirare tutto con un’aspirapolvere. Ovviamente stessa attenzione per il Mouse. Per pulirlo basterà un batuffolo di cotone imbevuto di alcol.
9 – Cuscino
Il cuscino custodisce una quantità considerevole di agenti patogeni: oltre agli acari, anche pelle morta, saliva, batteri di vario tipo. Lo ricorda uno studio condotto tra gli scienziati del St. Bartholomew’s Hospital di Londra e il National Health Service. Per evitare fastidi come mal di testa o naso che cola (specie nel caso di soggetti allergici o con sistemi immunitari poco sviluppati) suggeriscono di lavarlo periodicamente in lavatrice o – in alternativa – di cambiare il cuscino almeno ogni due anni.
10 – Il materasso
Diverse stime indicano che un materasso può contenere tra i 100.000 e i 10.000.000 di acari della polvere, germi e batteri: dipende da quanto è vecchio, e dalla qualità. In commercio ci sono nuove tipologie che oltre a favorire il riposo garantiscono un livello maggiore di igiene, ma in ogni caso il materasso va pulito: arieggiato anzitutto per evitare che l’umidità favorisca la proliferazione dei batteri, la polvere andrebbe aspirata almeno una volta a settimana con appositi elettrodomestici.
11 – I cassetti
Li apriamo di continuo e dentro ci mettiamo di tutto spesso senza nemmeno pensare troppo all’ordine. Intanto la polvere entra anche qui, e bisognerebbe ricordarsi di pulirla. Una volta ogni mese o al cambio di stagione basterà passare l’aspirapolvere ed un panno imbevuto con alcool.
12 – I lacci delle scarpe
Si slacciano e ci camminiamo sopra, e sono perennemente a contatto con il pavimento: ecco perché i lacci sono uno dei posti preferiti di germi e batteri. Uno studio dell’Università dell’Arizona ha contato almeno 9 tipi di batteri diversi. Perciò, se non le scarpe, almeno i lacci dovremmo ricordarci di lavarli. In fondo basta metterli in lavatrice, magari in un sacchetto così che non si perdano all’interno del cestello.
13 – La cappa della cucina
Una passata di straccio e il piano è pulito, ma la cappa? Non ce ne ricordiamo mai, eppure dentro c’è di tutto: il grasso dei fritti, quello degli arrosti che poi si sciolgono con il vapore. Almeno una volta al mese dovremmo ricordarci di sgrassarla dentro e fuori. Per le superfici della cappa usa un panno o una spugnetta imbevuti di acqua calda e sapone di Marsiglia o aceto. In alternativa, altri ingredienti utili sono il succo di limone e il bicarbonato di sodio. Per le pulizie più profonde, è necessario smontare la cappa togliendo il coperchio e mettendolo in ammollo in acqua calda con un po’ di aceto e lasciarlo agire per una ventina di minuti per far si che agisca sciogliendo il grasso. Non dimenticare di pulire i filtri.
14 – Bidoni della spazzatura
I cestini per la spazzatura in casa sono ormai diventati numerosi data la necessità di differenziare i rifiuti. Una buona abitudine, spesso sottovalutata, è quella di lavare e disinfettare periodicamente i cestini per i rifiuti. Sarebbe opportuno farlo ogni volta che si sostituisce il sacchetto. Infatti, anche utilizzando dei sacchetti all’interno dei cestini non è detto che non vi si depositino residui. Questa abitudine è utile anche a combattere i cattivi odori. Ogni volta che si porta fuori la spazzatura, si dovrebbe spruzzare l’interno del contenitore con un po’ di disinfettante. Ogni due settimane, inoltre, si dovrebbe lavare con acqua e candeggina.
15 – Buste della spesa
È importante mantenerle pulite per evitare che il cibo venga contaminato da germi e batteri. Ultimamente siamo tutti più attenti alla questione plastica, l’attenzione dedicata ad evitare di utilizzarla ci porta a preferire le buste per la spesa rigide oppure quelle in stoffa. Erroneamente si crede che le buste per la spesa non necessitino di lavaggio. Eppure, al loro interno si depositano una grossa quantità di germi, talvolta anche dei residui di confezioni o alimenti. Essendo buste dedicate nella maggior parte dei casi ai generi alimentari, è necessario lavarle a fondo almeno una volta al mese. Quelle in polipropilene e in fibre naturali possono essere lavati in lavatrice senza problemi, i sacchetti di nylon e poliestere devono essere invece lavati a mano e lasciati asciugare all’aria.
Sperando di esservi stata utile, fatemi sapere se secondo voi ci sono altri oggetti in casa da pulire, “sconosciuti” alla nostra pezzetta .
Una delle cose che apprezzerete di più del vivere da soli, soprattutto nel periodo natalizio, sarà il poter invitare gli amici a casa vostra per delle divertentissime serate dei giochi.
La cosa all’apparenza può sembrare difficoltosa, perché quando si tratta di bambini basta mandare ad alto volume“il coccodrillo come fa”, riempire la stanza di palloncini, patatine e panini con la nutella. Quando si cresce si perde la capacità di divertirsi senza vergognarsi, e quindi molti non organizzano più feste “infantili” per evitare di risultare immaturi agli occhi degli altri. Che tristezza!
Credete a me, in fondo restiamo tutti bambini, l’unica differenza la fa il taglio che diamo alla serata. Lo scopo? Rendere la festa memorabile ed entusiasmante.
Il buffet e la musica di sottofondo
La prima cosa alla quale dobbiamo pensare è un buffett ricco e variegato, non possono mancare le patatine, le noccioline, i pistacchi , che tutti adoriamo, le olive, le mozzarelline e i crostini. Un tocco in più lo danno i rustici e le pizzette che potete fare voi a mano con la pasta sfoglia già pronta oppure comprare congelati da scaldare al forno così da farli uscire caldi. Ovviamente utilizzate tovaglie di carta usa e getta, perché in queste occasioni si sporcano in maniera irreparabile.
Non vi consiglio di organizzare una cena, ma di invitare tutti per le 21:00 avvisando che ci saranno degli stuzzichini, che normalmente verranno mangiati dai più golosi subito, ma non vi preoccupate per quelli che lì per lì non mangeranno. La serata è lunga e a mezzanotte la fame arriverà per tutti. Per creare movimento potreste pensare di disporre il cibo in vari punti della sala. Le bevande disponetele tutte su un tavolino con bicchieri di plastica ( mettete un pennarello sul tavolo per scrivere il nome, altrimenti avrete la casa invasa da bicchieri ed ospiti che ve ne chiederanno ancora ed ancora ed ancora), ricordate l’apribottiglie in caso di vino e birra.
Mi raccomando la musica di sottofondo, scegliete una playlist che duri tutta la serata, mettetela bassa, che faccia atmosfera.
I protagonisti della serata: I giochi
Attenzione. La prima regola fondamentale è non giocare ad un gioco solo per tutta la serata se non siete assolutamente certi che quel gioco piaccia da morire a tutti gli invitati. Vi dovete divertire tutti. Certo se organizzate la serata Risiko ( che vi sconsiglio perché si sa, il Risiko scatena il guerrafondaio che c’è in ognuno di noi, e fa finire anche le migliori amicizie) gli invitati sapranno già a cosa vanno incontro, ma se invece, è una serata dei giochi generica, proponete più alternative agli ospiti.
Quindi quali sono i giochi che potete proporre?
1- Il gioco dei mimi
Questo è un classico, si tratta di creare due o più squadre in cui un membro di ciascuna deve mimare un film in modo che la sua squadra indovini. I titoli dei film devono essere scelti dalla squadra avversaria e coloro che mimeranno avranno solo 1 minuto per cercare di rappresentare una scena o lo stesso titolo del film per far vincere la propria squadra. Per questo gioco potete comprare le carte in un negozio di giocattoli o munirvi di un block notes da 1 euro e 2 penne e far scrivere alla squadra avversaria i film da scegliere. Come timer usate il cellulare. Potete anche utilizzare la variante Musica che consiste nel canticchiare con la bocca chiusa una canzone, i membri della squadra devono indovinare la canzone e devono dire il nome della stessa o del cantante.
2- Gioco del “Non ho mai”
Per farlo occorrono bicchieri e bevande, preferibilmente alcoliche. Le regole sono molto semplici, qualcuno dice una frase in cui racconta una cosa che non ha mai fatto, se qualcuno della tavola l’ha fatto dovrà bere un bicchiere di alcool, altrimenti non dovrà bere nulla. Per esempio: “Non ho mai baciato una ragazza”.
3- Birra Pong
Questo è un gioco per veri duri, per chi regge l’alcool in maniera incredibile o per chi ha un accompagnatore sobrio che lo riaccompagni a casa. In caso contrario potreste dover ospitare più di una persona per la notte.
Per questo gioco serve un tavolo rettangolare che dividerete in due parti. Ad entrambe le estremità del tavolo dovete disporre una numero identico di bicchieri di birra. I giocatori si dispongono alle estremità opposte. Lo scopo del gioco è lanciare una pallina da ping pong facendola rimbalzare prima sul tavolo e poi dentro ad un bicchiere di fronte al vostro avversario. Se fate centro il vostro avversario deve bere da quel bicchiere, se sbagliate, a bere sarete voi. Perde chi finisce prima i bicchieri di fronte a sé.
4- Gioco del “Chi Sono?”
E’ una variante del famosissimo gioco “Indovina chi”. Ci si siede in cerchio, ogni giocatore scrive il nome di un personaggio famoso, storico o inventato su un pezzo di carta, lo capovolge e lo passa al giocatore alla sua sinistra, che senza girarlo deve leccare il retro e appiccicarselo in fronte. A turno, ciascun giocatore deve cercare di indovinare il nome che gli è stato dato ponendo delle domande agli altri giocatori che potranno rispondere solo SI o NO. Ogni giocatore ha diritto a una domanda, se la risposta è NO si passa al giocatore successivo, se la risposta è SI, può fare un’altra domanda. Vince chi indovina per primo.
Un’ulteriore variante consiste, ogni volta che qualcuno entra a casa, nell’attaccargli un foglietto col nome del personaggio sulla schiena. Devono essere personaggi conosciuti da voi (dalle celebrità ai cartoni animati, quello che volete!). Per tutta la sera ognuno dovrà fare domande per scoprire la propria identità. Le domande possono essere accolte con “Sì” o “No” e per renderlo più divertente, potete stabilire un tempo massimo per indovinare. Chi non ci riesce, può dover superare una prova o avere qualche tipo di penitenza, il primo che indovina, un regalino a sorpresa.
5- Strega di Mezzanotte
Il nome è terrorizzante, ma si tratta di un gioco molto divertente. Forse troverete pochi “adulti” disposti a lasciarsi trascinare in questo gioco. Si sceglie una stanza della casa, di solito la più grande. Si estrae a sorte il giocatore che deve interpretare la strega e lo si invita ad uscire dalla stanza e a chiudere la porta. I partecipanti all’interno spengono la luce e si nascondono. La strega dopo circa 30 secondi apre la porta annunciando in maniera spaventosa il suo arrivo e, sempre rigorosamente al buio, deve cercare chi si è nascosto. Quando riesce a trovare qualcuno deve indovinare, semplicemente palpandolo, di chi si tratta. Il giocatore “scovato” può liberarsi dalla morsa della strega, ma se questa indovina di chi si tratta, il giocatore trovato si tramuta automaticamente nella nuova strega di mezzanotte. In caso la strega non indovini, è costretta a cercare qualcun altro nella stanza ed il giocatore trovato, ma non scoperto, può muoversi nella stanza e nascondersi di nuovo.
6- Indovina la domanda
Questo gioco provoca di solito risate a crepapelle, soprattutto se gli invitati sono molto fantasiosi e spiritosi. In alcuni casi farà uscire il peggio di voi, ma in senso positivo. Consiste nel dare ad ogni persona presente alla festa, cinque fogli di carta e una matita. Chiedere loro di scrivere cinque risposte (a qualsiasi domanda possa passargli per la testa), senza scrivere i loro nomi. Mettere tutte le risposte in un cappello e mescolare . Pescare dal cappello uno alla volta e vedere se gli ospiti riescono ad indovinare chi ha scritto la risposta. Questo può essere fatto alzandosi, uno alla volta, per pescare o si può fare passandosi tranquillamente il cappello, pescando di volta in volta e leggendo ad alta voce.
7- “Saltinmente”
Avete mai giocato a “Nomi cose città ed animali”? Questa è la versione Pro del gioco che ci ha fatti divertire da bambini. Un dado con 12 facce con le lettere dell’alfabeto, un timer, 18 carte categoria, 6 blocchi segna-risposte e 6 cartellette. Il gioco è concepito per 6 giocatori, ma potete dividervi in squadre da 2 giocatori se siete 12 o da 3 se siete 18. Punti extra: Quando si risponde con nomi propri o titoli, aggiungere un punto extra per ogni lettera chiave in più usata nella risposta. Ad esempio, Ronald Regan, Brigitte Bardot, The Blues Brothers, 2 punti. Potete mettere in palio un regalo per la squadra che vince. Il divertimento è assicurato! In generale i giochi da tavola sono sempre piuttosto apprezzati in serate tranquille.
8-Lupus in tabula
La prima volta che mi hanno spiegato questo gioco l’ho trovato estremamente complicato, ma subito dopo averci giocato è diventato una sorta di droga. E’ una variante molto sfiziosa dei classici giochi di ruolo da nerd tipo “Dungeons and Dragons”. Esistono le carte specifiche del gioco con sopra raffigurati gli innumerevoli personaggi che compongono il microuniverso di Lupus, ma non preoccupatevi, potete utilizzare anche le carte piacentine o francesi, molto più semplici da rimediare. Tralasciando i tantissimi personaggi secondari, abbiamo i VILLICI (potete usare i fanti e i cavalli di coppe, spade e bastoni), i LUPI MANNARI (2 o 3 assi di vostra scelta), il VEGGENTE (cavallo di denari), la GUARDIA (il re di denari), il MEDIUM(il fante di denari) e il MASTER che è colui che gestirà le varie fasi del gioco senza prendervi parte. Nulla vi vieta di scegliere anche carte e semi diversi per i personaggi, l’importante è che sia chiaro sin da subito a quale personaggio corrisponde ogni singola carta.
Il MASTER distribuisce le carte a tutti i giocatori che devono mantenere segreta la propria identità. Il gioco si svolge in due fasi, la notte ed il giorno. Di notte tutti i personaggi hanno gli occhi chiusi, il MASTER li fa aprire ai LUPI (in genere 2 o 3, in base al numero dei partecipanti) che quindi si rivelano a vicenda. I lupi devono decidere qualcuno da uccidere, indicandolo al Master. A questo punto il Master fa chiudere gli occhi ai lupi e li fa aprire alla Guardia che indica qualcuno che vuole salvare (chi viene indicato non può morire anche se preventivamente scelto dai lupi). Anche la Guardia richiude gli occhi e li apre il Veggente che può interrogare il Master sull’identità di uno dei giocatori, chiedendo se si tratta di un lupo, il Master risponde SI o NO. Il Medium entra in gioco dal turno successivo. Dopo questa procedura il Master dichiara l’arrivo del giorno, tutti possono aprire gli occhi, il Master informa tutti quanti sulla morte di uno dei partecipanti, che da quel momento non può più parlare e dare indicazioni. Arriva adesso la parte più interessante del gioco, perché i giocatori sopravvissuti devono decidere chi impiccare, ritenendolo il responsabile della morte del primo giocatore. Si aprono discussioni accesissime e fantasiose che terminano con una votazione che porta all’impiccagione del più votato. Lo scopo del gioco per i Lupi è uccidere gli altri giocatori fino a quando non si arrivi ad un numero pari a loro (es: 2 lupi e 2 villici), lo scopo dei villici e dei loro alleati (Veggente, Guardia e Medium) è smascherare i Lupi durante la fase diurna e impiccarli tutti. Il MEDIUM nella successiva fase notturna può chiedere al Master se il giocatore appena ucciso era un lupo ed utilizzare questa informazione a suo favore durante le discussioni diurne. Queste sono le regole in generale, provate a spiegare nel modo più semplice possibile. Come vi ho accennato sopra, il gioco ha tantissimi personaggi secondari che possono essere decisivi per l’esito della partita. Se questo breve sunto sul gioco vi ha incuriosito, vi consiglio di andarvi a cercare le regole complete su internet o di comprare direttamente il gioco da tavolo.
9- Pictionary: E’ un gioco che mette alla prova la vostra abilità come disegnatori. Ci sono delle carte con sopra disegnati oggetti e soggetti vari o dove sono scritte delle azioni. I giocatori divisi in squadre, a turno pescano una carta e devono fare indovinare ai compagni cosa c’è stampato sulla carta, disegnandolo.
10: Tabù: Uno dei miei preferiti. Ci si divide in squadre, a turno un giocatore di ogni squadra pesca una carta sulla quale c’è scritta la parola da far indovinare ai componenti della propria squadra. Per far indovinare la parola il giocatore deve cercare di spiegarsi e trovare esempi, senza però pronunciare le 5 parole scritte sulla carta (sotto alla principale), che rappresentano appunto le parole “taboo”. E’ un gioco che coinvolge molto e che crea animate discussioni e moltissime risate perché molti avranno difficoltà a spiegarsi e si impappineranno in maniera alquanto comica.
Luci e addobbi sparsi per tutta la città, Babbi Natale che intrattengono frotte di bambini ad ogni angolo, dolci e leccornie di ogni sorta che fanno capolino sulle nostre tavole. Questi sono solo alcuni degli aspetti della magia del Natale, del quale neanche l’arguto Jack Skeletron è riuscito a comprendere a pieno l’essenza.
“Santa Claus is coming to town”, la tradizionale canzone natalizia ci annuncia l’arrivo in città di un paffutello signore barbuto che ama gratificare i bimbi buoni con doni desiderati per tutto l’anno.
Il problema è che siamo cresciuti, non siamo più bimbi buoni, i fantastici giocattoli che ricevevamo qualche anno fa, si sono tragicamente trasformati in sciarpe, guanti, libri di Bruno Vespa, presine per la cucina, maglioni lilla con i rombi blu, ciabatte della nostra squadra del cuore.
Diciamoci la verità, coloro che vivono da soli, soprattutto se la nuova avventura è cominciata da poco, provano un po’ di malinconia nel periodo natalizio.
Magari qualcuno di caro non c’è più, magari siamo lontani dalla famiglia e dagli affetti, il nostro unico addobbo natalizio è una candela con le stelline comprata al supermercato. La tristezza ci sorprende da soli in casa sul divano mentre Kevin ha perso di nuovo l’aereo, l’avaro Sig. Scrooge si commuove di fronte alla vita sciagurata di Timothy e decide di redimersi, Fantaghirò salva per l’ennesima volta Romualdo grazie all’aiuto di pietre e cavalli parlanti.
Eh no! Non arrendetevi alla depressione. Questo stato d’animo appartiene a tutti noi, quindi sappiate che non siete soli. C’è chi soffre di un vero e proprio disturbo stagionale a causa delle alte aspettative per le festività natalizie. Uscite dal guscio che vi rende tristi e fate sbocciare la creatività che c’è in voi! Siate protagonisti del Natale!
Sapete perché da piccoli tutto era magico, meraviglioso, festoso, divertente? Perché qualcuno, un adulto, la mamma, una sorella, una zia, lo rendeva meraviglioso, faticando per rendere tutti felici.
Riflettete, la vostra malinconia da cosa deriva? Vi sentite soli? E allora andate da chi volete andare! Se vi manca la famiglia non c’è da vergognarsi, andate, e se non potete andare, chiamate! Fate una telefonata a chi vi manca, scrivetegli un messaggio su Whatsapp.
Siete tristi perché la vita reale è ben lontana dal prodotto confezionato che ci propinano gli spot natalizi, con famiglie perfette, sedute armoniosamente intorno ad una tavola, apparecchiata in modo altrettanto impeccabile. La vita reale è fatta anche di discussioni, tensioni, genitori separati che si lanciano piatti e cattive parole, pesanti assenze, anziani soli, difficoltà economiche.
Anche in questo caso non siete soli. Succede a tutti noi, ricordate che non siamo un prodotto commerciale e per essere felici non abbiamo bisogno di oggetti costosi o di famiglie perfette.
Fate in modo che il Natale crei bei ricordi, la mamma che prepara le fettuccine fatte in casa mentre discute con vostro padre perché le ruba, il sugo che borbotta, la nonna che frigge come se non ci fosse un domani e voi che prendete di nascosto il carciofo fritto a turno con i vostri cugini, lei che fa finta di niente, lo zio che si addormenta sul divano mangiando un mandarino, la tombola, il tresette, il sette e mezzo, il nonno che racconta dei tempi lontani, i regali.
A questo serve il Natale, a regalarvi bei ricordi che vi scalderanno il cuore nelle notti buie e solitarie.
E se la persona che ci manca non c’è più? Se siete soli, single, separati, orfani, sappiate che non necessariamente il Natale deve essere trascorso nelle famiglie “tradizionali”. Famiglia è ovunque ci sia del calore e del sostegno reciproco. Con amici, parenti, o anche da soli con se stessi a fare qualcosa che ci rende felici, sono tutti ottimi modi di trascorrere le feste.
Non sentitevi inadeguati e meschini se non fate quello che ci si aspetta da voi. Coccolate chi vi sta intorno senza per questo trascurare ciò che vi fa stare bene. Se non amate fare shopping e fila alle casse, ordinate i regali online oppure se amate cucinare, preparate delle marmellate o dei liquori fatti in casa da regalare ad amici e parenti.
Cucinate insieme a persone care un pranzetto con i fiocchi, create addobbi riciclati, prendetevi del tempo per passeggiare e rilassarvi, regalate qualche ora a chi desidera davvero trascorrere più tempo con voi.
Organizzatevi per tempo, in modo originale, non aspettate l’ultimo momento per poi dire a voi stessi che la vita non cambia mai e che siete destinati a rimanere soli ed abbandonati. State con chi vi fa stare bene, e ricordate sempre che non siete soli. Non permettete alle festività di sottolineare ciò che è mancato e continua a mancare. Guardate invece le cose belle che avete, concentratevi su quelle e siate felici.
Vi auguro risate a crepapelle, abbuffate di pandori e panettoni, di vincere a tombola, di fare una maratona della vostra serie tv preferita ( io farò la maratona dei cartoni Disney) e sopratutto di essere sereni.
Oggi prepariamo dei biscotti tipici toscani, in particolare della città di Prato. Consumati a fine pasto, accompagnati da un corposo vino rosso, stiamo parlando dei cantucci toscani. Noi li prepareremo nella versione con mandorle e cacao, ma potete scegliere la versione classica (senza cacao) o altre varianti di vostro gradimento.
Tempo: 1h
Strumenti necessari:
piano da lavoro/ spianatoia- setaccio per cacao/farina- minipimer per tritare pistacchi- teglia da forno- carta da forno- coltello- forno- piatto o ciotola per servire
Ecco gli ingredienti per la nostra ricetta (30 biscotti circa):
-250 gr farina
-50 gr cacao
-3 uova
-300 gr zucchero
-1 cucchiaio di scorza di arancia grattuggiata
-100 gr pistacchi sgusciati
-3 g bicarbonato
-100 gr mandorle sgusciate
-latte (facoltativo)
-sale
1°Passo:
Disponete a fontana sulla spianatoia la farina, setacciata con il cacao; al centro versate le uova, lo zucchero, la scorza di arancia, i pistacchi tritati grossolanamente, il bicarbonato ed un pizzico di sale.
2°Passo:
Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungendo un po’ di latte se risultasse troppo asciutto, quindi incorporate le mandorle, intere e con la pellicina.
3°Passo:
Ricavate dall’impasto 3 filoncini dello spessore di circa 3 cm, disponeteli su una teglia foderata di carta da forno e cuoceteli per 15 minuti in forno già caldo a 190°C.
4°Passo:
Sfornate i filoncini, lasciateli intiepidire e tagliateli in fette oblique spesse circa 1 cm.
5°Passo:
Ripassate i cantucci in forno a 180° C per circa 10 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
Eh si, siamo diventati grandi, adulti, eppure molti di noi, in un posticino nascosto, conservano ancora il loro peluche del cuore, quello dal quale non riuscono a separarsi. Certo, non ci dormiamo più insieme, magari è li che ci guarda dall’alto dell’armadio e il suo sguardo ci fa sentire più sicuri.
Alcune sere mi piace andare dal mio peluche per prendermi un abbraccio, tornando per un attimo bambina.
Quando lo abbraccio mi rendo conto che non sempre sa di bucato, alcune volte odora di polvere, e quindi capisco che è arrivato il momento di un bel bagnetto.
Nel caso in cui siate diventati genitori, avrete a che fare con peluche di tutte le taglie dalla mattina alla sera e arriverà il momento in cui vorrete “rinfrescarli” anche voi.
Il peluche tende a sporcarsi spesso, quindi necessita di essere pulito periodicamente per evitare di diventare dimora di germi ed acari, che possono provocare allergie nei vostri bambini.
Pulirlo, però, è un operazione molto delicata, perché il lavaggio sbagliato potrebbe rovinarlo per sempre!
CON L’ASPIRAPOLVERE:
Questo è uno dei modi migliori per pulire i peluche senza rovinarli. In questo caso abbiamo bisogno di un’aspirapolvere molto potente. Aspirate il peluche togliendo la polvere ed i residui di sporco. Poi usate un panno pulito e umido e un detergente delicato per pulirli delicatamente. Passate un panno privo di sapone per risciacquare. Questa operazione potete farla ogni 3/5 giorni per mantenere il peluche sempre pulito.
CON IL VAPORETTO:
Questo è un modo per disinfettare il peluche e pulirlo senza rovinarlo. Passate il vapore su tutto il peluche e poi mettetelo ad asciugare all’aria aperta, così da eliminare anche gli ultimi acari rimasti.
Una volta asciutto, spazzolatelo con una spazzola morbida, o con un asciugamano bianco, per mantenere la morbidezza del pelo.
NEL FORNO A MICROONDE o NEL CONGELATORE:
Non ve lo aspettavate eh? Solo per completezza di informazioni vi dico che alcuni peluche di ultima generazione, prevedono questo tipo di sterilizzazione nel microonde, per eliminare gli acari, ma deve essere scritto sull’etichetta. Serve per togliere gli acari, ma non pulisce le macchie di sporco. Un altro modo efficace per eliminare gli acari dai peluche e molti batteri è quello di inserire i peluche in una busta di plastica ben chiusa e lasciarli per 24 ore nel congelatore di casa.
IN LAVATRICE:
Non è sempre possibile lavare il peluche in lavatrice. La prima cosa che dobbiamo fare è controllare sull’etichetta ( che normalmente si trova sul sederotto) così da evitare di fare danni.
Una volta accertato che si possa lavare in lavatrice, prendete un lenzuolo bianco, o una federa bianca, ed avvolgeteci bene il peluche, questo farà si che il pelo resti morbido.
Temperatura: Non oltre i 30 gradi. Detersivo per capi delicati ed ammorbidente. Attenzione alla centrifuga! Potrebbe staccare parti del peluche! Sarebbe meglio non utilizzarla, ma se proprio non potete farne a meno, almeno riducetela per non rovinarlo. Non mischiate i colori dei peluche, dovete seguire le stesse regole del bucato: bianchi, colorati e scuri. Al termine del lavaggio i peluche vanno asciugati distesi ( mettete un lenzuolo sullo stendino e poi poneteli sopra così da non lasciare i segni delle stecche) su uno stendino all’ombra, il sole potrebbe sbiadire e rovinare i colori.
Se invece volete appenderli, fatelo per l’etichetta per evitare che la molletta possa lasciare dei segni. Se non avete la possibilità di farlo asciugare all’aperto, ripiegate sull’asciugatrice, impostando il ciclo di asciugatura senza aria calda.
LAVAGGIO A MANO:
Abbiamo già parlato di come si lavano a mano i panni in altri articoli, e abbiamo visto come questo metodo sia il più delicato, anche se meno pratico. Se avete un solo peluche e ci tenete tanto, vi consiglio di utilizzare questo metodo.
Come sempre prendiamo la nostra migliore alleata, la Bacinella, e riempiamola con acqua tiepida ( circa 30 gradi, quindi la dovete sentire calda con la mano, non deve scottare ) aggiungiamo un cucchiaio di detersivo per capi delicati e un cucchiaino di aceto, immergiamo il peluche e lasciamolo a bagno per 5 minuti, non di più.
Adesso andiamo nel lavandino e sciacquiamolo sotto l’acqua corrente tiepida fino a togliere tutto il sapone. Non strizzatelo, frizionate giusto le estremità per evitare di allegare casa. Portatelo allo stendino con la bacinella così da evitare di bagnare il pavimento, ponete un lenzuolo sullo stendino e, poi, posizionatelo sopra, disteso in orizzontale. Non usate il phon, per asciugarsi servirà solo la pazienza. Ci vogliono circa tre giorni perché i peluche si asciughino dentro e fuori. Se usate un phon, il calore potrebbe danneggiare il pelo.
LAVAGGIO A SECCO:
Se all’interno il peluche contiene carillon o dispositivi elettronici? Come potevamo non nominare il nostro secondo alleato migliore, il Bicarbonato! Se non volete o non potete utilizzare l’acqua, un metodo infallibile è prendere una bacinella, mettere il peluche dentro una busta ( avete presente a Natale come cospargete lo zucchero nel pandoro? Ecco, nello stesso modo) e cospargerlo di bicarbonato, basteranno 3 cucchiai per un peluche medio.
Dopo aver lasciato riposare per due ore circa, in modo che la polvere si depositi e che il bicarbonato agisca in profondità, tiratelo fuori dalla busta, prendete una spazzola a setole morbide ( o un asciugamano) , spazzolate in modo energico per togliere tutto il bicarbonato ( attenzione a non strofinare troppo forte). Dopo averlo spazzolato, passare l’aspirapolvere usando il bocchettone stretto su tutto il pupazzo, così da eliminare dei residui che potrebbero creare fastidio.
Se è presente qualche macchia sarà il caso di sfregare il punto macchiato con una spugnetta leggermente inumidita e un po’ di sapone di Marsiglia. Una volta tolto tutto il bicarbonato il peluche sarà come nuovo, pronto per ricevere un nuovo profumato abbraccio.
Lunedì 23 settembre scatterà ufficialmente l’autunno. Vedremo se l’estate si arrenderà e lascerà campo libero alla stagione più piovosa e più romantica
Le foglie arrossiscono, altre cadono. La pioggia, i primi freddi, le mani da scaldare con una tisana, i piedi da nascondere al caldo, la voglia di calorie che necessariamente aumenta.
I capelli cadono. Ed iniziamo senza accorgercene a mettere su qualche chilo.
Ci si consola pensando che la prova costume in fondo è lontana, ma non si fanno i conti con una delle mode di quest’anno, le calde e lunghe coccole nelle SPA.
Non solo le coppie si recano in questi luoghi vaporosi per rilassarsi e prendersi cura di sé, ma sempre più spesso anche le comitive di amici scelgono questa tipologia di divertimento alternativo.
Cosa pensate di fare? Volete declinare tutti gli inviti e continuare a mangiare castagne e cioccolatini?
Non vi stiamo dicendo di rinunciare al cibo, ma di seguire delle semplici regole per scegliere i migliori alimenti che ci offre questa splendida stagione.
Il compito più difficile: bere
Bere è fondamentale per la salute del nostro corpo, ci depura, elimina le scorie e soprattutto si porta via la cellulite! Ma, mentre d’estate bere viene istintivo, con l’arrivo dei primi freddi, risulta molto più difficoltoso.
Non siete costretti a bere solo acqua. Se vi piacciono le bevande calde, potete prepararvi tante tisane, ma attenzione allo zucchero! Per essere efficaci e non dannose, dovete evitare di zuccherarle. Sorseggiare una camomilla o un infuso di erbe, come melissa, passiflora e finocchio, favorisce il riposo notturno.
Dormire almeno 7/8 ore a notte è fondamentale per mantenere la linea. Se al risveglio avete le batterie scariche, non farete altro che mangiare per cercare di recuperarle il più in fretta possibile.
Se siete come me e non amate le bevande calde, viene in nostro soccorso la natura. Gli spinaci, i broccoli, i cavoli, le verze, le zucche e i carciofi, e la frutta, come le mele, i kiwi(controllate che la provenienza sia italiana), l’uva e i melograni, sono tutti alimenti ricchissimi d’acqua, e sono tutti di stagione. E le ricette sono veramente tante!
Farro broccoli e pollo, spinaci scottati in olio e peperoncino, broccoli salsiccia e olive, zuppa di zucca e patate, pasta con zucca, giusto per citarne alcune.
Attenzione alla cottura però, preferite cotture al vapore o molto rapide così da non perdere i nutrienti. E attenzione al condimento! Solamente un filo di olio a crudo.
RADICCHIO: ( 23 calorie per 100 gr) ha proprietà depurative, ricco di vitamine ed è ottimo per primi, contorni ma anche per guarnire un secondo o una piadina.
VERDURE A FOGLIA VERDE: (spinaci, bieta, verze, cavoli, broccoli, ecc.) sono ricche di acido folico, vitamine A, C, E e K che stimolano la circolazione e agiscono come antiossidanti.
ZUCCA:( 26 calorie per 100 gr) molto adatta per zuppe, risotti, torte e addirittura pane! Ricchissima di vitamine A e C, potassio, magnesio, fosforo e naturalmente fibre, con il suo sapore dolce e un forte potere saziante, è ideale anche per chi segue diete dimagranti. Le sue fibre stimolano l’apparato intestinale e le vitamine e i minerali dei quali è ricca sono un ottimo ricostituente. Il betacarotene, responsabile del suo colore arancione, e gli altri antiossidanti agiscono come anti-età e proteggono pelle, capelli e unghie.
SEMI DELLA ZUCCA: ( 446 per 100 gr) Non buttare i semi quando pulisci la zucca, tostali al forno e utilizzali nello yogurt, nelle insalate o leggermente salati come stuzzichino. Sono ricchissimi di fitosteroli, grassi buoni e lecitina che agiscono come antinfiammatori e aiutano a prevenire le disfunzioni delle vie urinarie. Attenzione però alle calorie!
LEGUMI: ( FAGIOLI 300 cal per 100 gr – LENTICCHIE 116 cal per 100 gr – CECI 364 cal per 100 gr) proteine vegetali che non possono mancare nella tua dieta, soprattutto in autunno. Forniscono energia, grazie alla buona dose di carboidrati e amidi, e sazietà grazie alle fibre. Lenticchie, fagioli e ceci sono ottimi con la polenta, ma costituiscono un piatto delizioso anche nell’insalata, conditi con olio e cipolla. Aperitivo benessere? Prepara una crema con lenticchie frullate e peperoncino da spalmare su crostini di pane caldo, delizia light.
FUNGHI: ( 22 cal per 100 gr) Arrivano le prime piogge e con esse compaiono anche i funghi!
Spesso sono un salvacena quando riceviamo ospiti inaspettati, per un risotto, una tagliatella (buonissima con il guanciale ed i pinoli) o un antipasto sfizioso! Poveri di grassi e zuccheri, hanno un elevato contenuto di acqua. Favoriscono la diuresi e costituiscono l’ispirazione giusta sia per un contorno fantasia, sia abbinati al risotto. Per esaltarne il sapore e aiutare il benessere di tutta la famiglia evitate cotture complesse come le fritture. Meglio crudi o in padella, ti basta cucinare i funghi con aglio, olio e prezzemolo per creare un piatto saporito e leggero.
BROCCOLI: (27 calorie ogni 100 gr) Li adoro! Ci condisco la pasta, il riso, li uso come contorno, come riempitivo per le piadine. Sappiamo a cosa state pensando, cucino i broccoli e la casa puzza per un mese, avete ragione, però basta il succo di un limone nell’acqua di cottura per eliminare l’odore sgradevole causato dallo zolfo che contengono i broccoli, e vi assicurate un super-cibo per questo autunno, da consumare tutte le volte che potete.
CAVOLFIORE: ( 25 cal per 100 gr) aiuta a combattere l’ipertensione e il diabete, ha un elevato potere saziante e poche calorie, quindi adattissimo a chi segue una dieta dimagrante. Aiuta la produzione di emoglobina con effetti positivi per l’anemia ( quindi donne con carenza di ferro fatene scorpacciate!). Possiede un’azione rimineralizzante e depurativa e recenti studi hanno dimostrato i suoi poteri antinfiammatori, preziosi per rafforzare le difese immunitarie.
Puoi preparare un secondo veloce e leggero utilizzando verdure al forno come indivia belga e finocchio. E’ molto versatile e comoda da consumare, visto che si mantiene in frigo crudo e non lavato, anche per dieci giorni, anche se il consiglio è quello di consumare la verdura quanto più fresca potete. Se considerate un deterrente il tempo di cottura lungo e l’odore non troppo gradevole, per preparare il cavolfiore potete cuocerlo al microonde con pochissima acqua per 6-8 minuti, a seconda di quanto sono grandi i pezzi.
VERZA ( 27 cal per 100 gr) E CAVOLO ( 25 cal per 100 gr). Non li amo perché li trovo troppo amari, ma col freddo molti non amano più mangiare la fresca insalata. Crea un’insalata alternativa con verze e cavoli, tipici di questo periodo. Puoi scottare qualche foglia in acqua bollente, tagliare a fette sottili e condire con un filo d’olio extravergine, aceto e una spolverata di pepe. Puoi variare la ricetta aggiungendo cipolline, fagioli e ortaggi vari.
SPINACI: ( 23 cal per 100 gr) Li compro spesso congelati durante l’anno, ma questo è il periodo in cui li trovate freschi e sono ottimi come contorno, nella frittata o per un meraviglioso risotto.
CEREALI: Al posto della classica pasta prova i cereali, ormai se ne trovano di diversi tipi, ORZO ( 354 per 100gr) , FARRO ( 335 per 100 gr) , GRANO ( 339 cal per 100 gr), QUINOA ( 350 per 100 gr), COUS COUS ( 112 per 100 gr), RISO ( 330 per 100 gr), possono costituire un piatto unico delizioso da degustare non solo in brodo, bensì anche in una stuzzicante versione di insalata calda o risotto. Ed anche per arricchire zuppe e minestroni.
SPEZIE: Al posto del sale prova le spezie. Io utilizzo spesso il curry e la paprika. Mi piacciono il rosmarino, la salvia ed il basilico, ma non amo la curcuma, il timo ed il prezzemolo. Ma questo è soggettivo, compratele e provatele nei piatti. Le erbe aromatiche fanno bene alla salute e grazie alla loro intensa freschezza conferiscono ai tuoi piatti un sapore particolare. Rosmarino, timo, maggiorana, alloro: tieni tanti vasetti su un mensola che possa ricevere luce e sperimenta su carne, pesce e verdure. Sai che il basilico è prezioso anche come infuso? Ti basta versare una tazza di acqua bollente su una manciata di foglie e attendere una decina di minuti. Combatte raffreddore, nausea, influenza. Lo zafferano, ottimo sulla pasta e sui piatti a base di verdure, calma e riduce la febbre, migliora la circolazione, seda la tosse e dà sollievo al respiro asmatico.
CIOCCOLATO ( Fondente 515 cal per 100 gr): si al cioccolato anche tutte le sere, purché sia Fondente e un solo quadratino.
CASTAGNE: ( 250 cal per 100 gr) Ne mangerei a chili. Io le cucino bollite con la salvia o sul camino, ma non è l’unico modo per cucinarle! Le castagne sono naturalmente prive di glutine e ricchissime di fibre, e molto apprezzate sotto forma di farina con cui preparare pasta e pane.
CAKI: ( 70 cal per 100 gr) proprietà drenanti e diuretiche, regolarizzano l’intestino e danno molta energia anche se sono poco calorici.
NOCCIOLE:( 628 cal per 100 gr) Super caloriche, ma mangiandone 3 ogni mattina proteggi la tua pelle e i tuoi capelli grazie alla vitamina E.
FRULLATI: Un fresco frullato di frutta con banane, arancia, mandarini è adatto anche ai più piccoli! Grazie a vitamine e sali minerali aiuterà una corretta idratazione aumentando le difese immunitarie.
PERE:( 35 cal per 100gr)Forse non tutti sanno che le pere sono ricche di calcio! Riducono, quindi, il rischio di osteoporosi.La pectina che contengono, poi, forma uno strato viscoso che aiuta ad espellere il colesterolo.
MELOGRANO: Uno dei cibi più ricchi in assoluto di antiossidanti che contrastano l’invecchiamento. Il melograno lo troviamo proprio in questo periodo. Provate ad aggiungerlo alla vostra insalata, oppure preparateci un dessert.