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Meglio il cane maschio o il cane femmina – VIDEO

QUALI SONO LE DIFFERENZE PIù IMPORTANTI FRA UN CANE MASCHIO ED UN CANE FEMMINA

Quando ci nasce un figlio non abbiamo la possibilità a priori di deciderne il sesso, anche se esistono molte teorie che sostengono il contrario. Se vi interessa approfondirle cliccate qui!

Nel caso di un figlio peloso, abbiamo la facoltà di scegliere se adottare un cane maschio o un cane femmina, in base alle nostre esigenze e alle caratteristiche comportamentali dei due sessi.

Le risposte alle domande più comuni le trovate nel video qui sotto:

Si parte con le differenze oggettive tra il cane maschio ed il cane femmina (es: differenza di peso ed altezza) fino ad arrivare alle diversità più curiose, non senza qualche sorpresa (scappa di più la femmina o il maschio?).

Può esservi utile conoscere alcune caratteristiche proprie di un sesso specifico, per scegliere in maniera più consapevole il vostro migliore amico. C’è da dire che nella maggior parte dei casi è la razza che definisce il carattere di un cane e non il sesso, ma ci sono differenze non solo caratteriali fra maschi e femmine.

Ad esempio: è vero che il cane maschio perde più pelo del cane femmina?

Questa ed altre risposte nel video qui sotto. Buona visione!

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Foto: animalpedia.it

Il passaporto del cane

Se da bravi padroni quali siete, avete intenzione di portare il vostro cane in vacanza all’estero con voi, è bene che sappiate quali procedure sono imprescindibili.

Oltre al microchip e all’iscrizione all’anagrafe, è necessario il vaccino antirabbia, effettuato almeno un mese prima del viaggio e certificato dal vostro veterinario.

Ma non finisce qui!

Per evitare brutte sorprese, è necessario avere con voi anche il passaporto del vostro amico a 4 zampe. Potete richiederlo tranquillamente presso la vostra ASL di competenza, ma non riducetevi all’ultimo momento, perché potrebbe occorrere un po’ di tempo per il rilascio.

Quando si può rilasciare?

Il passaporto è rilasciabile solo dopo che il cucciolo ha compiuto 3 mesi, in quanto non è possibile sottoporlo al vaccino antirabbia prima dei 90 giorni di vita.

Infatti, per rendere il passaporto UE automaticamente valido per l’espatrio occorre che il vaccino sia stato fatto da almeno 21 giorni.

Per la Comunità Europea (tranne Regno Unito e Svezia) è sufficiente la vaccinazione antirabbica riportata sul passaporto.

Nei paesi extra-comunitari le regole variano da Stato a Stato.

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Anagrafe canina – Come funziona il microchip

Il microchip è uno strumento necessario per noi e per il nostro animale, perché permette al nostro miglior amico a 4 zampe di entrare a far parte “ufficialmente” della famiglia.

L’impianto del microchip ha sostituito i tatuaggi (una pratica precedente, istituita nel 1991 come primo metodo di identificazione dei cani). Dal 1 gennaio 2015, infatti, è consentito soltanto il primo per identificare il proprio amico peloso.

Di cosa si tratta?

Il microchip è un transponder miniaturizzato, una minuscola capsula di vetro biocompatibile, che non provoca alcun fastidio al cane. All’interno contiene un codice univoco di 15 cifre che identifica non solo l’animale, ma anche il nome del padrone e la sua residenza in virtù della registrazione all’Anagrafe canina.

Il microchip viene iniettato sotto la cute del cane con un’iniezione. Date le ridotte dimensioni (pochi millimetri) non provoca né dolori né fastidi al vostro amico a 4 zampe.

Quando va inserito il microchip?

Il microchip è obbligatorio per legge così come l’iscrizione all’Anagrafe canina, entro i 60 giorni dalla nascita del cucciolo.

Le sanzioni per l’inadempienza partono da un minimo di 78 euro ad un massimo di 259 euro.

I vantaggi del microchip

Come abbiamo accennato in precedenza, l’inserimento non è per nulla doloroso, come invece lo era la pratica del tatuaggio.

Quante volte sui social vedete post di gente che ha perso il proprio cucciolo e non riesce a trovarlo? Oppure, quanto spesso vi capita di notare cani che girano confusi per le strade del quartiere senza apparentemente avere un padrone? In questi casi il michochip è fondamentale per riportare a casa il cane smarrito ed eventualmente per denunciare un abbandono.

A tal proposito, l’obbligo del microchip mira anche a scoraggiare questa ignobile pratica .

Diciamo che possiamo paragonarlo ad una sorta di carta d’identità del vostro amico a 4 zampe, in quanto la sua lettura permetterà al veterinario di controllare anche se un cane è vaccinato o meno.

Infine, se volete il vostro compagno di giochi sempre con voi, magari anche in vacanza all’estero, l’impianto del microchip è una condizione necessaria per portarlo in viaggio fuori dai confini italiani (insieme al PASSAPORTO).

Quanto costa?

Nemmeno il costo può essere una scusa valida per non farlo, dato che in media si attesta sui 10/15 euro per quasi tutti i cani, ma varia da regione a regione.

Il pagamento deve essere fatto alla ASL di appartenenza, mentre per l’iniezione del microchip potete rivolgervi al vostro veterinario di fiducia, a patto che sia abilitato per tale procedura.

Falso mito

Il microchip non è un GPS, questo vuol dire che non potete ritrovare il vostro amico smarrito attraverso di esso. Tuttavia nel caso in cui il cane venga portato in una qualsiasi centro veterinario, sarà possibile leggere il suo microchip e riconsegnarlo alla famiglia proprietaria.

MFC

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Guinzaglio, come scegliere il migliore per il vostro cane – VIDEO

 

Cosa dobbiamo tenere a mente per la scelta del guinzaglio? Come facciamo per convincere il cane ad indossarlo?

Gli educatori cinofili e gli addestratori vi diranno come prima cosa “ricordate sempre che il guinzaglio è il prolungamento del braccio del conduttore”.

Sono tre gli elementi che dobbiamo tenere in considerazione quando scegliamo un guinzaglio: 1. Il Materiale; 2. La robustezza; 3. L’efficienza.

Vi siete mai chiesti perché il cane rosicchia il guinzaglio? Potremmo puntare in alternativa sulla pettorina?

Le risposte a queste ed altre domande nel video qui sotto. Buona Visione!

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Le mille virtù dell’aceto: Come usarlo sui nostri amici a 4 zampe

Ciao a tutti, il protagonista dell’articolo di oggi è l’Aceto!

Partiamo dal presupposto che a me l’aceto non piace, ma che oggettivamente questo alimento ha talmente tante proprietà positive che alla fine ho ceduto e l’ho comprato anche io. L’utilizzo che ne faccio maggiormente è come anticalcalcare, efficacissimo su tutte le superfici.
Oggi vi svelerò le sue possibili applicazioni, in particolare come l’aceto possa essere utile con i nostri amici a 4 zampe.

L’Aceto è adatto per lavare il  Cane?  Rigorosamente di mele, pare che l’aceto sia utilizzato per la pulizia giornaliera dei nostri amici a quattro zampe. Ho studiato questa pratica ed ho fatto fare da cavia al povero Charlye per capire la sua efficacia.

Prima qualche dato. Il cane è un essere vivente e come tale ha un PH. Esattamente come noi esseri umani (che abbiamo ph=5) il cane ha un ph che va rispettato, ed il suo ph=7. Questo significa che dobbiamo cercare per lui un detergente “neutro” che rispetti il suo PH, e l’aceto         ( con Ph=2) certamente non lo è.

L’aceto non serve per pulire il cane, quanto più per “profumarlo senza additivi chimici”per disinfettare la sua cute, per lucidare il suo pelo perché come sappiamo l’aceto è un ottimo disinfettante naturale.

Per lavare il cane esistono ottimi detergenti con ingredienti naturali. Sfatiamo anche il mito che il cane vada lavato il meno possibile, il cane ha il sebo, cioè quello strato di grasso sulla pelle prodotto dalle ghiandole sebacee. Come succede anche a noi, non è peccare in igiene che ci fa morire, né che distrugge il sebo, piuttosto l’uso di prodotti scadenti, troppo aggressivi o con un PH DIVERSO,  può originare dermatiti, prurito, forfora e altri fastidi. È vero che nel cane appena lavato  il sebo diminuisce, ma il tempo necessario a ricostruire il giusto equilibrio è 2 giorni.

Quindi come possiamo utilizzare l’aceto sul cane?

USO ESTERNO

DEODORANTE E LUCIDANTE: Una cosa che potete fare è strofinagli l’aceto su tutta la pelliccia dopo il bagnetto, in questo modo renderete il pelo brillante e luminoso. L’aceto agirà anche da deodorante. Questo trattamento risulta molto utile se il cane soffre di prurito. E’ sconsigliato, invece, in caso di ferite aperte, pelle irritata o secca in quanto potrebbe procurare bruciore.

SE VOLETE CONSIGLI SU COME SPAZZOLARE IL CANE

ANTIPARASSITARIO: Ormai è arrivata la primavera e tra poco sarà estate. In questo periodo potete diluirlo con acqua (50% e 50%) e metterlo in una bottiglietta con tappo spray così da poterlo  spruzzare sul pelo una volta a settimana. Il suo odore acido agirà da repellente contro pulci e altri parassiti.

REPELLENTE PER PULCI: Qualora le pulci avessero già deciso di infestare il vostro cane, potreste sbarazzarvene facendogli un bagno con una miscela composta da 60 ml di sapone neutro, 2 litri di acqua e 2 litri di aceto: l’acqua saponata uccide i parassiti mentre l’aceto ne impedisce il ritorno.

La miscela deve essere applicata su tutta la pelliccia massaggiando man mano per creare la schiuma che lascerete agire per dieci minuti. Aiutandovi con un pettine antipulci pettinate con cura tutto il pelo dividendolo, magari, in sezioni in maniera da rendere più facile il lavoro e non dimenticare nessuno spazio. Dopo aver pettinato ogni sezione immergete il pettine in una ciotola piena della soluzione suddetta, le pulci moriranno al solo contatto con essa.

Ricordate che è molto importante eseguire queste operazioni all’aperto e indossando guanti e abiti a maniche lunghe così da potervi proteggere dai morsi delle pulci o delle zecche. Una volta terminato il tutto ,dopo aver controllato per bene, risciacquate il cane  eliminando ogni traccia del repellente e delle stesse pulci.

PULIZIA DELLE ORECCHIE: L’aceto, per le sue proprietà antibatteriche, può anche essere usato per pulire le orecchie del cane. Con un batuffolo di cotone o un panno bagnato potete strofinare delicatamente le orecchie del cane, prevenendo, in questo modo, possibili infezioni e, come abbiamo già detto in precedenza, allontanando anche i parassiti.

ALLERGIA AI POLLINI: Sapevate che anche i cani possono sviluppare delle allergie al polline o all’erba? In questo caso, magari se siete di ritorno da una bella passeggiata all’aria aperta e notate il cane grattarsi insistentemente, potete pulire il suo pelo  con un panno inumidito della soluzione di acqua e aceto suddetta in maniera da ridurre il suo prurito e fastidio. Durante la primavera quando i pollini sono presenti nell’aria in grande quantità, io pulisco i pavimenti con acqua, aceto e bicarbonato (come potete vedere in questo video di youtube https://www.youtube.com/watch?v=26G47QCNpp8&t=1s), così da evitare additivi chimici e saponi profumati che possano accentuare le allergie.

Vi ricordo che l’aceto non disinfetta, quindi va sempre associato ad acqua bollente e bicarbonato.

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Come insegnare al cane a non dormire sul letto – VIDEO

Perché il cane dorme sul letto? Come facciamo a farlo smettere?

3 Tipi di cane che dormono con voi

Il cane inibito dorme sul letto per una forma di protezione. Questo tipo di cane tende a stare in fondo al letto, sui piedi del padrone. Avrete bisogno di un metodo alternativo per farlo sentire protetto.

Il cane equilibrato dorme sul letto per comodità e perché magari è il padrone a chiederglielo. Lui dormirebbe tranquillamente anche nella sua cuccia.

Il cane dominante dorme sul letto per diritto acquisito. Si sente il capobranco ed il suo ragionamento è il seguente: “se può dormirci il mio sottoposto posso farlo pure io”. In questo caso sarà un po’ più complicato farlo scendere dal vostro giaciglio.

SE VOLETE CONOSCERE GLI EFFETTI BENEFICI DEL DORMIRE CON IL VOSTRO CANE.

Come fare per farli scendere dal letto

Dobbiamo adottare dei comportamenti che portino il cane a fare una scelta diversa dal solito, senza forzarlo.

Per iniziare dovrete impedire al vostro cucciolone di salire sul letto anche durante le ore in cui siete fuori di casa. Magari chiudendo la porta della vostra camera e creandogli un giaciglio apposito vicino all’entrata.

Prima di andare a dormire preparate una bella cuccia comoda accanto al vostro letto, fategli capire che la state preparando per lui. Chiamatelo vicino a voi e fatelo accomodare, in questo modo capirà che è quello il posto in cui deve stare.

All’inizio non sarà molto contento, ma piano piano si abituerà.

Se lo vedete diffidente, provate a mettere nella cuccia qualcosa di suo: un gioco, una coperta a cui è affezionato, un peluche che adora. Fate in modo che il suo giaciglio sia il più confortevole possibile per lui.

Allo stesso tempo, se tenete sul vostro letto qualcosa a cui lui è particolarmente legato, toglietelo e ponetelo nella sua cuccia. Se il vostro amico a 4 zampe ha una paura irrazionale o un fastidio per qualcosa in particolare (ad esempio i giornali, delle bottiglie etc.) ponete quelle sulle vostre lenzuola. Poi andate a dormire come se niente fosse.

Probabilmente lui salirà comunque sul letto. Aspettate che si accomodi, poi facendo finta di girarvi, dategli una spinta vigorosa, in modo che lui si senta infastidito. In alternativa potete cominciare a muovere le coperte stile Sandra Mondaini in Casa Vianello. Cercate di non fargli capire che siete svegli e assolutamente non incontrate il suo sguardo per non farvi “cioccare”.

Se il vostro fedele amico è un osso duro e non accenna a scendere dal letto, aspettate che si risistemi di nuovo e poi ripetete la vostra azione di infastidimento. Questo iter lo dovrete portare avanti fino a quando non scenderà dal letto e fidatevi, alla fine scenderà!

Il cane per carattere rifiuta le imposizioni e le privazioni. In questo caso dovrete indurlo a fare una scelta che per lui sia la migliore. Una SUA scelta e non una imposta da voi.

Come ci sono riuscita con Charlye, guardatelo nel video 😉

Ricordate, prima di prendere un cane chiedevi perché proprio un cane e perché proprio questo cane. Non dovete sceglierlo per moda o simpatia, ma perché le sue caratteristiche sono quelle che state cercando nel vostro compagno di vita a 4 zampe <3

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Il cane ha caldo? Rimedi e consigli – VIDEO

Oggi vedremo le regole per garantire una fresca estate ai nostri amici a 4 zampe. I cani soffrono il caldo molto più di noi.

Pensate solo al fatto che loro non sudano. L’unico modo che hanno per espellere calore è dalla bocca e dalle zampe. Attenzione, quindi, ai colpi di calore, possono essere fatali!

Cominciamo dalle basi

Una delle prime regole è dar da mangiare al nostro amico nelle ore più fresche della giornata, la mattina presto o la sera. Se non gli date cibo secco, togliete la ciotola da sotto al sole nel caso in cui il vostro cane non finisca tutto (ipotesi alquanto improbabile!!!).

Evitate che il vostro pelosone cammini con le zampe su superfici eccessivamente calde. I polpastrelli della zampa sono ricoperti da pelle sensibile, che tende a bruciarsi e seccarsi facilmente.

Se non avete un giardino con zone d’ombra adeguate dove farlo stare nelle ore più afose della giornata, o avete a disposizione solo un balcone esposto al sole, cercate di creargli artificialmente una zona d’ombra e rinfrescatene la pavimentazione.

Guai a lasciarlo in macchina!

L’abitacolo della vostra auto può raggiungere temperature altissime, non solo quando la vettura è parcheggiata al sole. Evitate, quindi, di lasciarli incustoditi in auto, neanche per un minuto. Una leggerezza del genere può costargli la vita.

Se vedete un animale chiuso in una macchina che presenta sintomi come affanno, difficoltà respiratorie o spossatezza, contattate subito i numeri di emergenza.

L’acqua è fondamentale

Fate sempre in modo che il vostro animale abbia a disposizione acqua fresca e che la ciotola che la contiene sia facilmente raggiungibile.

Se dovete stare fuori molte ore, posizionate più ciotole nel giardino, cercando di disporle all’ombra.

Evitate lunghe esposizioni al sole che possono portare il vostro amico a 4 zampe all’ipertermia. Se notate che il cane scotta, fa fatica a respirare, cade a terra ed appare debilitato, versategli sotto le ascelle dell’acqua fredda e chiamate il veterinario.

La tosatura eccessiva è dannosa

Non è necessario tosare il pelo, perché al contrario di quanto si pensa è termoisolante, cioè protegge sia dal caldo che dal freddo.

Se proprio avete necessità di tosarlo non superate i 10 cm perché una tosatura troppo corta favorisce punture di insetti e ustioni.

Se il cane ha caldo bagnategli i plantari, sotto le ascelle e la testa. Soprattutto in estate mantenete una dieta equilibrata.

Se volete portarlo in spiaggia preferite le ore meno calde della giornata. La mattina presto, con tutta la spiaggia a disposizione, sarebbe l’orario ideale.

Se avete la possibilità, mettetegli a disposizione una piscinetta. E’ un ottimo investimento perché rinfresca ed è divertente.

Nella piscinetta va cambiata spesso l’acqua per evitare la schiusa delle larve delle zanzare.

Un saluto da Charlye & da me!

Ricordate, prima di prendere un cane chiedevi perché proprio un cane e perché proprio questo cane. Non dovete sceglierlo per moda o simpatia, ma perché le sue caratteristiche sono quelle che state cercando nel vostro compagno di vita a 4 zampe <3

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Tappetino refrigerante per cani: 8 curiosità – VIDEO

Bentornati alla rubrica Comprati e provati per voi (in questo caso per Charlye).

Non parleremo delle voglie estremamente golose del mio figliuolo peloso, ma di un regalo che gli ho fatto un po’ di tempo fa e che all’inizio non apprezzava.

Poi, col tempo, si è reso conto che non poteva più farne a meno, soprattutto d’estate. Sto parlando del mitico tappetino refrigerante per cani.

Guarda il video qui sotto e lasciami un commento:

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I pidocchi del cane possono contagiare l’uomo?

Se il vostro cane ha pruriti continui ed è piuttosto irrequieto, vi consigliamo di controllare con attenzione il pelo, potrebbe essere diventato il luogo di villeggiatura di pidocchi e di altri parassiti molto fastidiosi.

I PIDOCCHI DEL CANE POSSONO TRASMETTERSI ALL’UOMO?

Non cominciate ad andare nel panico, soprattutto voi mamme, che amate che i vostri cuccioli umani e cani giochino insieme in libertà. I pidocchi del cane non possono trasmettersi all’uomo.

I pidocchi sono dei parassiti che hanno bisogno di un ospite specifico per sopravvivere, pensate che ne esistono più di 3000 tipi. I pediculus humanus capitis, il terrore degli asili di tutto il mondo, è come se fossero dei piccoli umani che si nutrono del nostro sangue e solo con esso riescono a sopravvivere. Non sarebbero in grado di vivere sui nostri amici a 4 zampe, probabilmente non gradiscono il sapore del loro sangue.

Stesso discorso è da farsi per i pidocchi che stazionano sulla pelle dei nostri animali, hanno i loro gusti ed il nostro sangue li ripugna.

2 TIPI PRINCIPALI DI PIDOCCHI NEI CANI:

Heterodoxus spinger: sono originari dell’Australia, possono raggiungere i 5 cm di lunghezza. Colpiscono i cani di tutto il mondo, tranne gli Europei.

Tricodectes canis: raggiungono i 2 cm di lunghezza, amano collocarsi sul collo, sul dorso e sulle orecchie degli animali. Colpiscono i cani di tutto il mondo, senza esclusioni.

COME RICONOSCERLI

Si presentano delle dimensioni sopra citate, piatti e di colore grigio. Al contrario delle pulci, non saltano e non sono veloci, quindi è molto più semplice individuarli ed eliminarli.

POSSIBILI SOLUZIONI:

1)Il primo step, una volta individuati gli ospiti indesiderati, è lavare il vostro cane con uno specifico shampoo antiparassitario. Mi raccomando asciugatelo bene, soprattutto alla base della coda e dietro le orecchie.

2) Dopo averlo lavato pettinatelo con cura utilizzando un apposito pettine anti-pidocchi o anti-pulci, in questa maniera eliminerete sia i cadaveri dei pidocchi vittime dello shampoo sia i corpicini di quelli sopravvissuti.

3) Esistono in commercio dei collari e delle pipette che proteggono i vostri cuccioli dagli attacchi di numerosi parassiti, pidocchi compresi.

QUALI CANI SONO PIU’ A RISCHIO?

Se può capitare anche più di una volta nella vita che i vostri cani siano infestati dalle pulci, trovarli vittime dei pidocchi sarà molto più difficile. Di solito questo tipo di parassiti si insedia su animali che vivono in condizioni igienico sanitarie deficitarie o che sono mal nutriti, più colpiti saranno i cuccioli e i cani in età avanzata.

Vi consiglio comunque di consultare un veterinario perché ogni razza e stazza di cane potrebbe aver bisogno di quantità e di prodotti diversi per eliminare questo fastidioso problema.

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Impariamo a spazzolare il cane: Ecco gli strumenti migliori

Molte persone non spazzolano mai il loro amico a quattro zampe, per poi portarlo a tosare periodicamente. Perché questa cosa non è consigliata? Perché Madre Natura, che è stata bravissima, ha fatto sì che la pelliccia che resta attaccata alla pelle del cane sia essenziale per tutelarlo dal freddo, ma anche dal clima torrido, quindi a meno di un parere specifico del veterinario, è cosa buona e giusta liberarlo dal pelo morto con il giusto metodo senza tosarlo. Pettinare Fido lo predispone a preparare il pelo per il bagno periodico.

Oltretutto durante le operazioni di spazzolatura e cardatura, sottoponiamo l’animale ad una corretta stimolazione della circolazione sanguigna cutanea, oltre che ad un incremento della relazione tra il proprietario ed il cane. Maggiore sarà la lunghezza del pelo, più frequenti risulteranno le sessioni di spazzolatura, in particolare durante il periodo della muta, cioè del ricambio del sottopelo.

GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE SU FIDO:

Scegliere una spazzola adatta per il nostro cane  può non essere così semplice come si tende a pensare. Nella scelta il primo criterio da tenere in considerazione è la tipologia di pelo del nostro amico a quattro zampe. Cercate di evitare le spazzole con setole dure, perché se non vengono usate con la dovuta delicatezza, rischiate di fargli male. Spazzolare e cardare il cane non è in sé un movimento difficile, ci vogliono semplicemente mano leggera e comprensione per lo stato d’animo dell’animale. Considerate che dopo il vostro prezioso lavoro il cane sarà liberato dai grovigli del pelo e proverà un grande sollievo di cui vi riterrà fautori.

SPAZZOLA CON SETOLE IN ACCIAIO:

E’ uno strumento che non dovrebbe mai mancare nel beauty del nostro cane. Fate attenzione a comprarla della dimensione giusta a seconda della stazza  e della lunghezza del suo pelo. Spazzolate Fido in direzione del pelo, probabilmente sarà necessario passare il cardatore prima della spazzola vera e propria, per quel pelo infeltrito che non si riesce a spazzolare.

Quando spazzolate e cardate il vostro animale, dovete usare molta delicatezza, perché c’è sempre il rischio di ferire o irritare la pelle. Prestate particolare attenzione alle parti sensibili come occhi, orecchie e naso dove potreste optare per una spazzola a setole morbide.

Quando si spazzolano cani dal pelo riccio e lungo, meglio utilizzare una spazzola con larghe setole in metallo, solamente dopo aver eliminato gli eventuali nodi con il rastrello. Se il vostro è un cane dal pelo lungo, spazzolarlo permette di fargli sfoggiare un pelo ancora più brillante ed elegante, eliminando polvere e pelo morto.

CARDATORE:

Si tratta di un altro strumento utilissimo, è una spazzola con i dentini in ferro che strappa (senza fare male) il pelo morto e vecchio, ripulendo velocemente la pelliccia. La cardatura serve per ripulire e sfoltire il sottopelo, consentendo così una miglior ossigenazione di tutto il manto. L’operazione di cardatura si può fare con minor frequenza rispetto alla spazzolatura, che andrebbe, invece, eseguita ogni giorno.

Per un lavoro ben fatto, seguite questi consigli: cardate o spazzolate una ciocca alla volta, iniziando dalle zampe, a mano a mano, salite verso la coscia; evitate il contropelo, perché fa male all’animale e lo infastidisce; fate attenzione a non far impigliare la spazzola nei nodi; la spazzolatura va fatta cambiando direzione, a zig zag, in modo che i nodi si sbroglino più facilmente.

Per spazzolare e cardare il sottopelo lungo e folto, come per il pastore belga, è preferibile utilizzare un cardatore a rastrello. In questo modo si evita la formazione di nodi e si elimina il pelo morto. Per i peli di tipo medio-lungo, per esempio di un golden retriever, vi troverete in presenza di un sottopelo moderatamente folto che tende ad annodarsi con relativa facilità.

Cardare e spazzolare il cane con cadenza regolare previene ogni tipo di problema e difficoltà. Usate il cardatore per districare i peli annodati dei barboncini e di tutti quei i cani che presentano un pelo arricciato e duro. In particolare per il cane barbone, visto che il pelo non smette mai di crescere, dovrete tosare e regolare continuamente il pelo. Chiaramente essendo queste operazioni delicate, vi consigliamo di rivolgervi ad un toelettatore professionista, soprattutto le prime volte, se non foste perfettamente in grado di farlo.

FURMINATOR:

Una parentesi doverosa va fatta sul Furminator che è una spazzola Ibrida, che unisce la spazzola con le setole in acciaio ad un cardatore, per questo è una delle spazzole più amate dai proprietari di amici pelosi. Spazzolare significa pettinare l’animale, mentre cardare significa sbrogliare il manto del cane in modo che i peli siano posti in modo parallelo, eliminando le impurità ed asportando in modo indolore il sottopelo in eccesso, questa spazzola offre entrambe le opzioni.

SPAZZOLA A RASTRELLO:

Chi ha un cane a pelo corto-raso, dovrà dotarsi della classica spazzolina con estremità a pettine, simile ad un piccolo rastrello, utile ad eliminare i micro grovigli e a toelettare bene il nostro amico di zampa. In questi casi è possibile usare anche una spazzola con setole naturali, facendola passare in direzione di crescita del pelo. I

Iniziando a pulire il pelo con un pettine, seguendo la direzione del mantello partendo dalla testa, proseguendo sul corpo e successivamente zampe e coda. Si consiglia di insistere sulle zone più difficili, senza però spingere troppo forte, dove il pelo sedimenta maggiormente, come l’area del collo e la parte posteriore del corpo. In un secondo momento si passa alla spazzola che potrà rimuovere eventuali corpi estranei, come foglie, legnetti, insetti, districando anche eventuali nodi. Sappiate che esiste anche la spazzola per rimuovere le pulci, a forma di rastrello con dentini stretti stretti, che portano via i parassiti.

TAGLIA NODI:

Se la situazione è critica, potrebbe essere necessario un taglia nodi, che elimina il problema senza strappare o tirare la peluria del nostro cane. A questo punto usiamo la spazzola in tutte le direzioni per eliminare il pelo morto, concludendo con una passata finale che segue la direzione di crescita del pelo.

GUANTO IN SILICONE:

Se la spazzola è fonte di stress per Fido, possiamo intervallare il suo utilizzo con quello del classico guanto con piastra in gomma, che accarezza dolcemente la cute del cane, trattenendo il pelo fra le setole. Ricordiamoci sempre che se il nostro amico a quattro zampe ha l’abitudine di rotolarsi nella terra, potrebbe essere necessario un lavaggio prima della spazzolatura, per eliminare la sporcizia che ci renderebbe difficile pettinare in profondità il manto.

MANOPOLE IN GOMMA:

Nei cani a pelo corto e raso, come ad esempio i dobermann e i boxer, il sottopelo è spesso assente, mentre il pelo di copertura è liscio, fitto, omogeneo e corto. Con questo tipo di pelo non ci sono problemi di nodi, ma c’è l’inconveniente del pelo morto che può arrecare particolare fastidio al proprietario. Infatti, cadendo il pelo si infila nei divani, negli abiti o nei tappeti e si riesce ad eliminare con fatica. Al fine di prevenire il problema, ci sono in commercio delle apposite manopole/spugne in gomma morbida, che con facilità e delicatezza si devono passare sul mantello del cane per togliere ed eliminare il pelo morto.

STRUMENTI PER IL PROPRIETARIO:

Anche noi proprietari quando spazzoliamo il cane dovremmo munirci di alcuni strumenti. Utile è il grembiule dedicato alla spazzolatura, possibilmente di gomma o di un materiale acetato che non trattiene i peli, da indossare sopra gli abiti, così da non dover passare poi una buona mezz’ora a toglierci peli da dosso. Utile anche una busta da mettersi accanto dove buttare i peli del cane, per evitare che volino in giro. Se volete potete munirvi di guanti usa e getta. Ricordate di vestirvi comodi e di trovare un luogo dove possiate posizionare fido abbastanza in alto per non stare ricurvi.

Almeno una volta la settimana il pelo deve essere controllato con cura, soprattutto dopo la passeggiata se il cane vive in campagna o scorazza nei parchi con erba alta e secca. Durante l’ispezione vanno verificati la presenza di nodi del sottopelo, eventuali residui d’erba o spighette (i famosi forasacchi). Verificate anche che la perdita di pelo sia naturale e non eccessiva.

E voi che cane avete e che spazzola utilizzate? Scrivetelo nei commenti qui sotto.

Un abbraccio

Ek.

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