RECENSIONI

Come insegnare al cane a non dormire sul letto – VIDEO

Perché il cane dorme sul letto? Come facciamo a farlo smettere?

3 Tipi di cane che dormono con voi

Il cane inibito dorme sul letto per una forma di protezione. Questo tipo di cane tende a stare in fondo al letto, sui piedi del padrone. Avrete bisogno di un metodo alternativo per farlo sentire protetto.

Il cane equilibrato dorme sul letto per comodità e perché magari è il padrone a chiederglielo. Lui dormirebbe tranquillamente anche nella sua cuccia.

Il cane dominante dorme sul letto per diritto acquisito. Si sente il capobranco ed il suo ragionamento è il seguente: “se può dormirci il mio sottoposto posso farlo pure io”. In questo caso sarà un po’ più complicato farlo scendere dal vostro giaciglio.

SE VOLETE CONOSCERE GLI EFFETTI BENEFICI DEL DORMIRE CON IL VOSTRO CANE.

Come fare per farli scendere dal letto

Dobbiamo adottare dei comportamenti che portino il cane a fare una scelta diversa dal solito, senza forzarlo.

Per iniziare dovrete impedire al vostro cucciolone di salire sul letto anche durante le ore in cui siete fuori di casa. Magari chiudendo la porta della vostra camera e creandogli un giaciglio apposito vicino all’entrata.

Prima di andare a dormire preparate una bella cuccia comoda accanto al vostro letto, fategli capire che la state preparando per lui. Chiamatelo vicino a voi e fatelo accomodare, in questo modo capirà che è quello il posto in cui deve stare.

All’inizio non sarà molto contento, ma piano piano si abituerà.

Se lo vedete diffidente, provate a mettere nella cuccia qualcosa di suo: un gioco, una coperta a cui è affezionato, un peluche che adora. Fate in modo che il suo giaciglio sia il più confortevole possibile per lui.

Allo stesso tempo, se tenete sul vostro letto qualcosa a cui lui è particolarmente legato, toglietelo e ponetelo nella sua cuccia. Se il vostro amico a 4 zampe ha una paura irrazionale o un fastidio per qualcosa in particolare (ad esempio i giornali, delle bottiglie etc.) ponete quelle sulle vostre lenzuola. Poi andate a dormire come se niente fosse.

Probabilmente lui salirà comunque sul letto. Aspettate che si accomodi, poi facendo finta di girarvi, dategli una spinta vigorosa, in modo che lui si senta infastidito. In alternativa potete cominciare a muovere le coperte stile Sandra Mondaini in Casa Vianello. Cercate di non fargli capire che siete svegli e assolutamente non incontrate il suo sguardo per non farvi “cioccare”.

Se il vostro fedele amico è un osso duro e non accenna a scendere dal letto, aspettate che si risistemi di nuovo e poi ripetete la vostra azione di infastidimento. Questo iter lo dovrete portare avanti fino a quando non scenderà dal letto e fidatevi, alla fine scenderà!

Il cane per carattere rifiuta le imposizioni e le privazioni. In questo caso dovrete indurlo a fare una scelta che per lui sia la migliore. Una SUA scelta e non una imposta da voi.

Come ci sono riuscita con Charlye, guardatelo nel video 😉

Ricordate, prima di prendere un cane chiedevi perché proprio un cane e perché proprio questo cane. Non dovete sceglierlo per moda o simpatia, ma perché le sue caratteristiche sono quelle che state cercando nel vostro compagno di vita a 4 zampe <3

RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cane ha caldo? Rimedi e consigli – VIDEO

Oggi vedremo le regole per garantire una fresca estate ai nostri amici a 4 zampe. I cani soffrono il caldo molto più di noi.

Pensate solo al fatto che loro non sudano. L’unico modo che hanno per espellere calore è dalla bocca e dalle zampe. Attenzione, quindi, ai colpi di calore, possono essere fatali!

Cominciamo dalle basi

Una delle prime regole è dar da mangiare al nostro amico nelle ore più fresche della giornata, la mattina presto o la sera. Se non gli date cibo secco, togliete la ciotola da sotto al sole nel caso in cui il vostro cane non finisca tutto (ipotesi alquanto improbabile!!!).

Evitate che il vostro pelosone cammini con le zampe su superfici eccessivamente calde. I polpastrelli della zampa sono ricoperti da pelle sensibile, che tende a bruciarsi e seccarsi facilmente.

Se non avete un giardino con zone d’ombra adeguate dove farlo stare nelle ore più afose della giornata, o avete a disposizione solo un balcone esposto al sole, cercate di creargli artificialmente una zona d’ombra e rinfrescatene la pavimentazione.

Guai a lasciarlo in macchina!

L’abitacolo della vostra auto può raggiungere temperature altissime, non solo quando la vettura è parcheggiata al sole. Evitate, quindi, di lasciarli incustoditi in auto, neanche per un minuto. Una leggerezza del genere può costargli la vita.

Se vedete un animale chiuso in una macchina che presenta sintomi come affanno, difficoltà respiratorie o spossatezza, contattate subito i numeri di emergenza.

L’acqua è fondamentale

Fate sempre in modo che il vostro animale abbia a disposizione acqua fresca e che la ciotola che la contiene sia facilmente raggiungibile.

Se dovete stare fuori molte ore, posizionate più ciotole nel giardino, cercando di disporle all’ombra.

Evitate lunghe esposizioni al sole che possono portare il vostro amico a 4 zampe all’ipertermia. Se notate che il cane scotta, fa fatica a respirare, cade a terra ed appare debilitato, versategli sotto le ascelle dell’acqua fredda e chiamate il veterinario.

La tosatura eccessiva è dannosa

Non è necessario tosare il pelo, perché al contrario di quanto si pensa è termoisolante, cioè protegge sia dal caldo che dal freddo.

Se proprio avete necessità di tosarlo non superate i 10 cm perché una tosatura troppo corta favorisce punture di insetti e ustioni.

Se il cane ha caldo bagnategli i plantari, sotto le ascelle e la testa. Soprattutto in estate mantenete una dieta equilibrata.

Se volete portarlo in spiaggia preferite le ore meno calde della giornata. La mattina presto, con tutta la spiaggia a disposizione, sarebbe l’orario ideale.

Se avete la possibilità, mettetegli a disposizione una piscinetta. E’ un ottimo investimento perché rinfresca ed è divertente.

Nella piscinetta va cambiata spesso l’acqua per evitare la schiusa delle larve delle zanzare.

Un saluto da Charlye & da me!

Ricordate, prima di prendere un cane chiedevi perché proprio un cane e perché proprio questo cane. Non dovete sceglierlo per moda o simpatia, ma perché le sue caratteristiche sono quelle che state cercando nel vostro compagno di vita a 4 zampe <3

RIPRODUZIONE RISERVATA

Tappetino refrigerante per cani: 8 curiosità – VIDEO

Bentornati alla rubrica Comprati e provati per voi (in questo caso per Charlye).

Non parleremo delle voglie estremamente golose del mio figliuolo peloso, ma di un regalo che gli ho fatto un po’ di tempo fa e che all’inizio non apprezzava.

Poi, col tempo, si è reso conto che non poteva più farne a meno, soprattutto d’estate. Sto parlando del mitico tappetino refrigerante per cani.

Guarda il video qui sotto e lasciami un commento:

R

RIPRODUZIONE RISERVATA

6 consigli per tornare in forma dopo la feste

Ve lo dico subito, RASSEGNATEVI!

La vostra casa sarà un covo di coniglietti cioccolatosi e di colombe zuccherate ancora per qualche giorno. Dovrete combattere con il coltello fra i denti per uscire vivi da questo inevitabile periodo di luculliani pranzi in famiglia, ciclopiche braciolate fra amici e colossali picnic sotto la pioggia.

Non voglio allarmarvi, ma l’estate è dietro l’angolo!

Scusatemi per la violenza psicologica che vi ho inflitto, sono qui per aiutarvi a migliorare la situazione attuale, non per affossarvi ancora di più.

Gli avanzi di Pasqua tutti per colazione

Un primo consiglio che mi sento di darvi è quello di consumare i dolciumi che vi sono rimasti, la mattina a colazione. In fondo una consistente dose di energia all’inizio della giornata, quando le calorie da bruciare sono tutte di fronte a voi, non potrà essere deleteria come ingurgitare un uovo intero dopo cena davanti a Game Of Thrones.

Riprendere le buone abitudini

Se in previsione di pranzi megagalattici avete saltato la colazione e la merenda di metà mattina, tornate ai canonici 5 pasti giornalieri equilibrati.

Il vostro mantra dovrà essere “mangiare poco e spesso”, non “sfondarsi a pranzo o a cena e poi digiuno”.

Ricominciate subito ad allenarvi

Sebbene una pausa dalle lezioni di fitness sia stata perfino produttiva per il vostro fisico, non c’è tempo da perdere. Guai a pensare un solo secondo “ricomincio dopo il ponte del primo maggio”.

Ma che siete matti? Quasi due settimane senza allenarvi? Più tempo vi fermate e più sarà difficile riprendere crossfit e power yoga.

Non vergognatevi se le lasagne hanno creato un grazioso rigonfiamento sul vostro addome. Armatevi di scarpe comode, bottiglia da un litro e mezzo d’acqua (minimo) e cominciate a correre, ma non solo.

Dolci pasquali vs sport

-Uovo di Pasqua 600 kcal vs 1 ora di corsa/ 1 ora di zumba/ 2 ore di camminata

-Colomba pasquale 350 kcal vs 35 min di corsa/ 35 min di nuoto/ 70 minuti di camminata

-Pastiera 700 kcal vs 1h di calcetto/ 1h di free climbing

-Casatiello 800 kcal vs 1h di kick boxing/ 1h di Kung fu

Dove trovare le motivazioni?

Dormire è importante, ma non in palestra

“Chi me lo fa fare”? “Mangio meno così non serve fare sport”, “ma chi ci va al mare questa estate”!

Volete davvero nascondervi dietro a queste scuse? Non siete impazienti di mostrare il vostro fisico guizzante in bikini di fronte alle amiche e ai mariti delle amiche?

Un suggerimento basico è quello di coinvolgere qualcuno nel vostro progetto: vostra sorella, un’amica che ha il vostro stesso obiettivo, il vostro partner.

“Two is meglio che one” recitava un famoso slogan di una pubblicità di…gelati!

Concedetevi una giornata di detox

Anche chi durante l’anno è fedele ad un regime alimentare impeccabile, di fronte a uova di cioccolata con gusti sempre più variegati, vacilla e si lascia scivolare dolcemente nella valle delle calorie.

Concedetevi una giornata di detox a base esclusivamente di frutta e verdura. Gli antiossidanti, le vitamine e i minerali in dose massiccia, contribuiranno a disintossicarvi e a liberarvi dalla spossatezza che vi pervade.

“Esagerate” con l’acqua e con le tisane

Bevete tanta acqua, i due litri canonici dovrebbero essere la quantità minima. Nulla vi vieta di esaltare il sapore dell’acqua con degli infusi e delle tisane drenanti (al tarassaco e betulla sono le migliori) e depuranti (vi consigliamo quelle al finocchio e alla curcuma).

Riposate e dormite negli orari giusti

Penso che dormire almeno 8 ore di seguito a notte possa essere considerata pura utopia per la maggior parte di noi.

Secondo i nutrizionisti e i naturopati è essenziale andare a dormire presto, in particolare l’intervallo di tempo fra le 23 e le 3 è fondamentale perché è il momento in cui il nostro organismo si disintossica dagli stravizi giornalieri.

RIPRODUZIONE RISERVATA

I pidocchi del cane possono contagiare l’uomo?

Se il vostro cane ha pruriti continui ed è piuttosto irrequieto, vi consigliamo di controllare con attenzione il pelo, potrebbe essere diventato il luogo di villeggiatura di pidocchi e di altri parassiti molto fastidiosi.

I PIDOCCHI DEL CANE POSSONO TRASMETTERSI ALL’UOMO?

Non cominciate ad andare nel panico, soprattutto voi mamme, che amate che i vostri cuccioli umani e cani giochino insieme in libertà. I pidocchi del cane non possono trasmettersi all’uomo.

I pidocchi sono dei parassiti che hanno bisogno di un ospite specifico per sopravvivere, pensate che ne esistono più di 3000 tipi. I pediculus humanus capitis, il terrore degli asili di tutto il mondo, è come se fossero dei piccoli umani che si nutrono del nostro sangue e solo con esso riescono a sopravvivere. Non sarebbero in grado di vivere sui nostri amici a 4 zampe, probabilmente non gradiscono il sapore del loro sangue.

Stesso discorso è da farsi per i pidocchi che stazionano sulla pelle dei nostri animali, hanno i loro gusti ed il nostro sangue li ripugna.

2 TIPI PRINCIPALI DI PIDOCCHI NEI CANI:

Heterodoxus spinger: sono originari dell’Australia, possono raggiungere i 5 cm di lunghezza. Colpiscono i cani di tutto il mondo, tranne gli Europei.

Tricodectes canis: raggiungono i 2 cm di lunghezza, amano collocarsi sul collo, sul dorso e sulle orecchie degli animali. Colpiscono i cani di tutto il mondo, senza esclusioni.

COME RICONOSCERLI

Si presentano delle dimensioni sopra citate, piatti e di colore grigio. Al contrario delle pulci, non saltano e non sono veloci, quindi è molto più semplice individuarli ed eliminarli.

POSSIBILI SOLUZIONI:

1)Il primo step, una volta individuati gli ospiti indesiderati, è lavare il vostro cane con uno specifico shampoo antiparassitario. Mi raccomando asciugatelo bene, soprattutto alla base della coda e dietro le orecchie.

2) Dopo averlo lavato pettinatelo con cura utilizzando un apposito pettine anti-pidocchi o anti-pulci, in questa maniera eliminerete sia i cadaveri dei pidocchi vittime dello shampoo sia i corpicini di quelli sopravvissuti.

3) Esistono in commercio dei collari e delle pipette che proteggono i vostri cuccioli dagli attacchi di numerosi parassiti, pidocchi compresi.

QUALI CANI SONO PIU’ A RISCHIO?

Se può capitare anche più di una volta nella vita che i vostri cani siano infestati dalle pulci, trovarli vittime dei pidocchi sarà molto più difficile. Di solito questo tipo di parassiti si insedia su animali che vivono in condizioni igienico sanitarie deficitarie o che sono mal nutriti, più colpiti saranno i cuccioli e i cani in età avanzata.

Vi consiglio comunque di consultare un veterinario perché ogni razza e stazza di cane potrebbe aver bisogno di quantità e di prodotti diversi per eliminare questo fastidioso problema.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Aspirapolvere senza fili: Pregi e difetti

Ho comprato quattro mesi fa ormai, l’aspirapolvere senza fili Deik dopo un’accurata scelta durata settimane. Ero molto indecisa, avendo il pavimento sia in parquet che con le mattonelle non ero certa che mi avrebbe completamente soddisfatta, ma dopo mesi posso finalmente recensirla.

 
Perché senza fili?
PREGI
  1. Rapidità: il normale aspirapolvere va preso nel luogo in cui è stato riposto, di norma un posto scomodo e faticoso da raggiungere. Poi va srotolato il cavo, presa una prolunga, e poi va trascinato da una parte all’altra dell’appartamento staccando ed attaccando la spina, e se avete acceso la lavatrice non è inusuale che vi salti pure la luce. Il senza fili si prende dalla stazione di ricarica, di norma messa in vista, in posizione comoda da prendere e va semplicemente spinto il tasto on. Pesa solo 2,32 kg.
  2. Praticità: il senza fili una volta staccato dalla stazione di ricarica, va solo acceso. Non ci sono fili da tenere o sui quali inciampare, che si incastrano sotto i divani o si arrotolano intorno ai tavoli.
  3. Pulizia costante: se mi seguite sapete che per la pulizia giornaliera, avendo il cane, optavo per la scopa al silicone e lo swiffer, passando l’aspirapolvere due volte a settimana. Da quando ho la senza fili invece, la passo ogni giorno.  Stai aspettando che tuo marito finisca di prepararsi? Perché non dare una passata in cucina?
  4. Se manca l’elettricità: puoi passare la senza fili anche in punti dove non arrivano le prese elettriche, come in automobile o in abitazioni dove ancora non c’è la corrente. Per non parlare della comodità di passarla sulle scale.
  5. Ciclonici e senza sacchetto: risparmiate sulla sostituzione del sacchetto, il contenitore può essere svuotato, pulito e lavato un’infinità di volte.
  6. Questo aspirapolvere sta in piedi da solo ed occupa poco spazio. Certamente il Dyson è la madre di tutti i senza fili e se potete e volete spendere sui 400€ non ha eguali. L’ho provato da una mia amica ed è favoloso, ma vi assicuro che anche questo fa benissimo il suo lavoro. Questa costava 170€, ad oggi la trovate intorno agli 80€ su Amazon.
  7. 2 in 1: funge da scopa elettrica e da portatile. Basta staccare il corpo motore dal telaio per disporre di un aspirapolvere per divani, auto, davanzali etc.
  8. Luci led: nella parte frontale della testina ha 3 luci led che aiutano ad individuare polvere, peli e detriti durante la pulizia, soprattutto in punti con scarsa luce.
  9. Regolazione potenza: potete scegliere di utilizzarla a potenza normale o super, io la utilizzo sempre alla massima potenza e sono molto soddisfatta.
 
Perché senza fili?
DIFETTI
  1. Autonomia (durata della batteria): se avete spazi molto grandi, quando acquistate un’aspirapolvere senza fili dovreste considerare questo come primo parametro. Quella che ho acquistato io ha autonomia fino a 30 minuti al massimo della potenza (modalità turbo). Quindi dovrete imparare ad essere veloci, preparare prima casa, spostando o alzando quello che dovete, evitando di passare più volte sullo stesso punto.
  2. Tempo di ricarica: se la batteria si scarica durante le pulizie dovrete attendere 2/3 ore che l’apparecchio si ricarichi, a me non è ancora mai successo, ma potrebbe accadere.
  3. Capacità del serbatoio: fate attenzione perché molte senza fili hanno capacità di serbatoio talmente limitate che vi toccherà svuotarlo più volte per pulire casa. Questa ha capacità 0,4 litri, sufficiente per me che ho un Labrador in casa in costante muta e 50/ 60 mq da pulire.
  4. Manutenzione: si, perché se è vero che è comoda e veloce, il modello senza fili va pulito ad ogni utilizzo, altrimenti noterete un calo delle prestazioni costante fino alla quasi non aspirazione. Va quindi pulito il contenitore e la spazzola rotante. Vanno anche lavati periodicamente i filtri (la Deik monta filtro Hepa).
  5. Potenza d’aspirazione: come una scopa elettrica, e non come un’aspirapolvere o il folletto.
  6. Durata della batteria: dopo un anno circa, la batteria andrà sostituita, perché la potenza di aspirazione andrà diminuendo man mano ( normale calo fisiologico).

 
Consigli:
Con questo aspirapolvere consigliamo di assumere un nuovo atteggiamento, questo è un elettrodomestico ideale per pulizie pratiche e veloci ogni giorno, quello a corrente potete passarlo una volta a settimana per le pulizie profonde. Se comprate il senza fili con questa consapevolezza, sarete estremamente soddisfatti.
 
 
Sperando di esservi stata utile, se avete domande, dubbi o se volete aggiungere qualcosa, scriveteci nei commenti qui sotto 😊
 
EK
 
RIPRODUZIONE RISERVATA
 
 
 
 
FOTO: Amazon.it

Capelli rovinati: Cause e 8 rimedi infallibili

Prima di tutto vediamo cosa intendiamo per capelli rovinati. Quante di noi, almeno una volta, hanno preso in mano le proprie punte ed hanno pensato di avere i capelli rovinati? Considerate che il capello può avere dei problemi di varia natura e non tutte le situazioni  “problematiche”della nostra chioma possono risolversi con un semplice impacco.

 La struttura del capello è congenita: alcuni li hanno a forma tubolare, forti, lucidi e resistenti, ma altri se li ritrovano fini, ricci, disordinati, pieni di rose e addirittura crespi. Accettare i propri capelli per come sono (con i loro limiti!) è il punto di partenza per cominciare a lavorarci, perfezionandoli, curandoli e modificandoli in modo che abbiano la forma e il colore che desideriamo.

Le tre tipologie di capelli che hanno bisogno di un aiuto in più di olio d’oliva spremuto a freddo dal contadino pugliese, più degli impacchi di miele, degli shampoo di aceto, di limone, di maschere super idratanti con il karitè o l’argan del Madagascar, di aloe vera, e di chi più ne ha più ne metta sono:

1-      Capelli sfibrati: li riconoscete perché le squame della cuticola sono sollevate o in alcuni casi assenti.  Come si presenta il capello? Ruvido al tatto, spento, opaco, indomabile, difficile da pettinare, con perdita di colore e con riduzione della lucentezza.

2-      Capelli Traumatizzati: Amanti delle acconciature io già vi vedo con il phon caldo, la spazzola, la piastra. Il risultato è che il calore  determina aridità e disidratazione del fusto. Come si presenta il capello? Il capello si elettrizza. Il diametro del fusto si riduce.

3-      Tricoptilosi: O più semplicemente le Doppie Punte, i capelli appaiono rovinati, depigmentati e secchi con presenza di punte aride. Per alcuni centimetri possono assumere una forma particolare detta a “coda di rondine”.

Come abbiamo detto per queste problematiche potrebbe non bastare un agente esterno come un impacco, quindi non lasciatevi convincere da prodotti che promettono di trasformare i vostri capelli in quelli di Rapunzel.

Vediamo insieme quali sono le possibili cause dei capelli rovinati:

1-      Mancanza di Ferro: una cosa che poche persone considerano (compresa me) è la carenza di ferro. Ho fatto le analisi perché mi sentivo sempre stanca ed è risultato che il mio valore è 13. Ho iniziato la cura di Ferro e dopo pochi mesi, oltre a sentirmi energica, capelli ed unghie sono tornati meravigliosi. La caduta dei capelli potrebbe essere causata dall’anemia sideropenica, cioè da una carenza di ferro nel sangue. Il ferro infatti è uno dei minerali che compongono i capelli, oltre a garantire l’ossigenazione dei tessuti. Nello specifico il medico mi ha prescritto sideremia, ferritina e transferrina.

 Il consiglio: lo so, non vi piacerà, ma solo un esame del sangue potrà stabilire un’effettiva carenza di ferro che, una volta confermata, si può risolvere con un cambiamento delle abitudini alimentari, introducendo nella dieta cibi ricchi di ferro, o assumendo integratori specifici, soprattutto in caso di menopausa.

2-      Carenza di Folina (acido folico): Un deficit di acido folico può causare una lunga serie di disturbi e portare ad alcune spiacevoli conseguenze anche per quanto riguarda la bellezza e la salute dei capelli. In caso di incanutimento, diradamento e fragilità, è doveroso assicurarsi che i valori di vitamina B9 nel sangue siano ottimali. Favorendo la sintesi proteica e la divisione delle cellule, infatti, questo elemento stimola la crescita di ciglia e capelli, specialmente in associazione con il PABA (Acido para-aminobenzoico).

 Il consiglio: utilizzate un’alta concentrazione di vitamina B9, almeno 400 microgrammi, associata magari con la vitamina C e la B12. Diminuite il consumo di alcol. Oltre a causare problemi di salute, l’eccesso di alcol interferisce con l’assorbimento di acido folico. Consultatevi con il vostro medico se assumete contraccettivi orali. 

Essi possono aumentare la necessità di acido folico. Mangiate verdure a foglia verde, riso, formaggio, datteri, legumi, funghi, arance, germe di grano, tonno, salmone, cereali integrali, pollo e ortaggi a radice. Tutti sono buone fonti di acido folico. Mangiate verdure e frutta crude o poco cotte a vapore. Ricordate che anche cucinare al microonde distrugge l’acido folico.

3-      La Tiroide: Capelli fragili e secchi, che si indeboliscono e cadono facilmente, sono un sintomo comune delle malattie della tiroide. L’aumentata caduta dei capelli è di comune riscontro in presenza di deficit nutrizionali, infezioni, sottoposizione ad interventi chirurgici, ustioni, variazioni ormonali e diverse malattie, incluse quelle tiroidee. In più l’Eutirox (levotiroxina) – può favorire la caduta dei capelli, specie se assunto in quantità non adeguate. Nello specifico il medico mi ha prescritto TSH, FT3, FT4, anti-TPO ( necessario per vedere se ci sono infezioni in una tiroide sana).

Il consiglio: se si sospetta un disturbo alla tiroide, per prima cosa bisogna sottoporsi ad un esame del sangue, dopo di che sarà il medico a prescrivere il farmaco più idoneo a ristabilire il giusto equilibrio degli ormoni tiroidei.

4-      Sindrome dell’ovaio policistico: Questo disturbo endocrino va ad incidere sulla funzione delle ovaie, ma anche i capelli possono risentirne, perché l’eccessiva produzione di androgeni (gli ormoni maschili) rischia di accorciarne la fase di crescita.

Il consiglio: in caso di sindrome dell’ovaio policistico sarà il medico a stabilire la terapia più idonea, sebbene in genere il ricorso ad un farmaco anti-androgeno (come la pillola) sia sufficiente a ristabilire il giusto equilibrio ormonale e ad arrestare di conseguenza anche la caduta dei capelli.

5-      Alimentazione Scorretta: I capelli sono un tessuto non-essenziale, il che significa che sono gli ultimi a ricevere le sostanze nutritive: ecco perché nutrirli risulta tanto difficile e, di conseguenza, basta una dieta sbagliata per provocarne la caduta. Attenzione al dimagrimento, se avviene tutto in un colpo, l’organismo si difende trattandolo come se fosse un trauma fisico (al pari di un parto o di un intervento chirurgico), ovvero trattenendo i nutrienti dai tessuti non essenziali come appunto i capelli che, di conseguenza, finiscono con l’indebolirsi e cadere.

Il consiglio: per permettere ai capelli di crescere sani e forti occorre fare il pieno di proteine, scegliendo fra quelle animali (assorbite più facilmente dall’organismo) e quelle vegetali.

6-      Lo stress: lo stress aumenta i livelli di testosterone che, a loro volta, possono incidere sul processo di crescita dei capelli.

Il consiglio: considerate la perdita dei capelli come un segnale che è arrivato il momento di dare un cambio alla vostra vita. Scegliete il modo a voi più congeniale per ridurre lo stress, che sia un corso di yoga, una seduta settimanale dal terapista o la meditazione.

7-      L’elastico ed il Calore: Se la coda di cavallo è troppo stretta, i follicoli ne risentono e si può così avere quella che viene chiamata “alopecia da trazione”. Se da sporadico, l’impiego di accessori per lisciare o arricciare i capelli, diventa quotidiano, è bene cominciare a pensare di cambiare pettinatura, perché a lungo andare l’eccesso di calore stressa il follicolo pilifero e assottiglia il capello.

Il consiglio: per proteggere i capelli, raffreddate i ferri del mestiere (phon compreso) e aggiungete prima dell’asciugatura dei prodotti specifici a base di ingredienti naturali come olio di oliva o avocado, che rafforzano e reidratano il fusto.

8-      Agenti esterni: Sole, cloro, tinture, permanenti, ma anche siliconi, parabeni ed agenti chimici all’interno dei prodotti per la “cura” dei capelli sono dei nemici subdoli della vostra chioma.

Il consiglio: iniziate a pensare di utilizzare prodotti che non contengano siliconi, parabeni ed agenti chimici che alla lunga danneggiano il capello.     ( Se volete saperne di più leggete le recensioni sui prodotti bio su questo sito)

Come abbiamo visto, la salute del nostro capello può dipendere da vari fattori. Un consulto con il  medico può risultare utilissimo per scoprire la causa del nostro problema, magari attraverso delle analisi del sangue specifiche. In questo modo potremo concentrarci su una cura o su un cambio di abitudini alimentari che possa ridonarci la chioma dei nostri sogni.

Sperando di esservi stata utile.

Ek.

RIPRODUZIONE RISERVATA

FOTO: coppiaideale.com

Impariamo a spazzolare il cane: Ecco gli strumenti migliori

Molte persone non spazzolano mai il loro amico a quattro zampe, per poi portarlo a tosare periodicamente. Perché questa cosa non è consigliata? Perché Madre Natura, che è stata bravissima, ha fatto sì che la pelliccia che resta attaccata alla pelle del cane sia essenziale per tutelarlo dal freddo, ma anche dal clima torrido, quindi a meno di un parere specifico del veterinario, è cosa buona e giusta liberarlo dal pelo morto con il giusto metodo senza tosarlo. Pettinare Fido lo predispone a preparare il pelo per il bagno periodico.

Oltretutto durante le operazioni di spazzolatura e cardatura, sottoponiamo l’animale ad una corretta stimolazione della circolazione sanguigna cutanea, oltre che ad un incremento della relazione tra il proprietario ed il cane. Maggiore sarà la lunghezza del pelo, più frequenti risulteranno le sessioni di spazzolatura, in particolare durante il periodo della muta, cioè del ricambio del sottopelo.

GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE SU FIDO:

Scegliere una spazzola adatta per il nostro cane  può non essere così semplice come si tende a pensare. Nella scelta il primo criterio da tenere in considerazione è la tipologia di pelo del nostro amico a quattro zampe. Cercate di evitare le spazzole con setole dure, perché se non vengono usate con la dovuta delicatezza, rischiate di fargli male. Spazzolare e cardare il cane non è in sé un movimento difficile, ci vogliono semplicemente mano leggera e comprensione per lo stato d’animo dell’animale. Considerate che dopo il vostro prezioso lavoro il cane sarà liberato dai grovigli del pelo e proverà un grande sollievo di cui vi riterrà fautori.

SPAZZOLA CON SETOLE IN ACCIAIO:

E’ uno strumento che non dovrebbe mai mancare nel beauty del nostro cane. Fate attenzione a comprarla della dimensione giusta a seconda della stazza  e della lunghezza del suo pelo. Spazzolate Fido in direzione del pelo, probabilmente sarà necessario passare il cardatore prima della spazzola vera e propria, per quel pelo infeltrito che non si riesce a spazzolare.

Quando spazzolate e cardate il vostro animale, dovete usare molta delicatezza, perché c’è sempre il rischio di ferire o irritare la pelle. Prestate particolare attenzione alle parti sensibili come occhi, orecchie e naso dove potreste optare per una spazzola a setole morbide.

Quando si spazzolano cani dal pelo riccio e lungo, meglio utilizzare una spazzola con larghe setole in metallo, solamente dopo aver eliminato gli eventuali nodi con il rastrello. Se il vostro è un cane dal pelo lungo, spazzolarlo permette di fargli sfoggiare un pelo ancora più brillante ed elegante, eliminando polvere e pelo morto.

CARDATORE:

Si tratta di un altro strumento utilissimo, è una spazzola con i dentini in ferro che strappa (senza fare male) il pelo morto e vecchio, ripulendo velocemente la pelliccia. La cardatura serve per ripulire e sfoltire il sottopelo, consentendo così una miglior ossigenazione di tutto il manto. L’operazione di cardatura si può fare con minor frequenza rispetto alla spazzolatura, che andrebbe, invece, eseguita ogni giorno.

Per un lavoro ben fatto, seguite questi consigli: cardate o spazzolate una ciocca alla volta, iniziando dalle zampe, a mano a mano, salite verso la coscia; evitate il contropelo, perché fa male all’animale e lo infastidisce; fate attenzione a non far impigliare la spazzola nei nodi; la spazzolatura va fatta cambiando direzione, a zig zag, in modo che i nodi si sbroglino più facilmente.

Per spazzolare e cardare il sottopelo lungo e folto, come per il pastore belga, è preferibile utilizzare un cardatore a rastrello. In questo modo si evita la formazione di nodi e si elimina il pelo morto. Per i peli di tipo medio-lungo, per esempio di un golden retriever, vi troverete in presenza di un sottopelo moderatamente folto che tende ad annodarsi con relativa facilità.

Cardare e spazzolare il cane con cadenza regolare previene ogni tipo di problema e difficoltà. Usate il cardatore per districare i peli annodati dei barboncini e di tutti quei i cani che presentano un pelo arricciato e duro. In particolare per il cane barbone, visto che il pelo non smette mai di crescere, dovrete tosare e regolare continuamente il pelo. Chiaramente essendo queste operazioni delicate, vi consigliamo di rivolgervi ad un toelettatore professionista, soprattutto le prime volte, se non foste perfettamente in grado di farlo.

FURMINATOR:

Una parentesi doverosa va fatta sul Furminator che è una spazzola Ibrida, che unisce la spazzola con le setole in acciaio ad un cardatore, per questo è una delle spazzole più amate dai proprietari di amici pelosi. Spazzolare significa pettinare l’animale, mentre cardare significa sbrogliare il manto del cane in modo che i peli siano posti in modo parallelo, eliminando le impurità ed asportando in modo indolore il sottopelo in eccesso, questa spazzola offre entrambe le opzioni.

SPAZZOLA A RASTRELLO:

Chi ha un cane a pelo corto-raso, dovrà dotarsi della classica spazzolina con estremità a pettine, simile ad un piccolo rastrello, utile ad eliminare i micro grovigli e a toelettare bene il nostro amico di zampa. In questi casi è possibile usare anche una spazzola con setole naturali, facendola passare in direzione di crescita del pelo. I

Iniziando a pulire il pelo con un pettine, seguendo la direzione del mantello partendo dalla testa, proseguendo sul corpo e successivamente zampe e coda. Si consiglia di insistere sulle zone più difficili, senza però spingere troppo forte, dove il pelo sedimenta maggiormente, come l’area del collo e la parte posteriore del corpo. In un secondo momento si passa alla spazzola che potrà rimuovere eventuali corpi estranei, come foglie, legnetti, insetti, districando anche eventuali nodi. Sappiate che esiste anche la spazzola per rimuovere le pulci, a forma di rastrello con dentini stretti stretti, che portano via i parassiti.

TAGLIA NODI:

Se la situazione è critica, potrebbe essere necessario un taglia nodi, che elimina il problema senza strappare o tirare la peluria del nostro cane. A questo punto usiamo la spazzola in tutte le direzioni per eliminare il pelo morto, concludendo con una passata finale che segue la direzione di crescita del pelo.

GUANTO IN SILICONE:

Se la spazzola è fonte di stress per Fido, possiamo intervallare il suo utilizzo con quello del classico guanto con piastra in gomma, che accarezza dolcemente la cute del cane, trattenendo il pelo fra le setole. Ricordiamoci sempre che se il nostro amico a quattro zampe ha l’abitudine di rotolarsi nella terra, potrebbe essere necessario un lavaggio prima della spazzolatura, per eliminare la sporcizia che ci renderebbe difficile pettinare in profondità il manto.

MANOPOLE IN GOMMA:

Nei cani a pelo corto e raso, come ad esempio i dobermann e i boxer, il sottopelo è spesso assente, mentre il pelo di copertura è liscio, fitto, omogeneo e corto. Con questo tipo di pelo non ci sono problemi di nodi, ma c’è l’inconveniente del pelo morto che può arrecare particolare fastidio al proprietario. Infatti, cadendo il pelo si infila nei divani, negli abiti o nei tappeti e si riesce ad eliminare con fatica. Al fine di prevenire il problema, ci sono in commercio delle apposite manopole/spugne in gomma morbida, che con facilità e delicatezza si devono passare sul mantello del cane per togliere ed eliminare il pelo morto.

STRUMENTI PER IL PROPRIETARIO:

Anche noi proprietari quando spazzoliamo il cane dovremmo munirci di alcuni strumenti. Utile è il grembiule dedicato alla spazzolatura, possibilmente di gomma o di un materiale acetato che non trattiene i peli, da indossare sopra gli abiti, così da non dover passare poi una buona mezz’ora a toglierci peli da dosso. Utile anche una busta da mettersi accanto dove buttare i peli del cane, per evitare che volino in giro. Se volete potete munirvi di guanti usa e getta. Ricordate di vestirvi comodi e di trovare un luogo dove possiate posizionare fido abbastanza in alto per non stare ricurvi.

Almeno una volta la settimana il pelo deve essere controllato con cura, soprattutto dopo la passeggiata se il cane vive in campagna o scorazza nei parchi con erba alta e secca. Durante l’ispezione vanno verificati la presenza di nodi del sottopelo, eventuali residui d’erba o spighette (i famosi forasacchi). Verificate anche che la perdita di pelo sia naturale e non eccessiva.

E voi che cane avete e che spazzola utilizzate? Scrivetelo nei commenti qui sotto.

Un abbraccio

Ek.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Dormire con il proprio cane: Quali benefici può trarne il nostro sonno?

Se ricordate l’inizio del cartone Lilly ed il Vagabondo, vi verrà sicuramente in mente il momento in cui “Gianni caro” non vuole che il cane appena arrivato dorma con loro, mettendolo in uno scatolone in garage, cedendo solo a tarda notte portando la piccola cucciola in casa e dichiarando che sarà solo per quella notte, e poi, invece, la dolce Lilly dormirà con i suoi umani per sempre.

Dalla teoria alla pratica:

Secondo l’American Veterinary Association, più di 40 milioni di famiglie americane possiede almeno un cane. Di queste, il 63% considera i compagni a quattro zampe come familiari a tutti gli effetti.

Quasi tutti ci ripromettiamo che il cucciolo non dormirà nella nostra stanza, ma i primi tempi cediamo perché “è così piccolo e adorabile” e senza rendercene conto ci ritroviamo con un “pargolo” di 40 kg sotto le coperte con noi.

Perché vogliamo dormire con i nostri amici a 4 zampe?

“La relazione tra le persone e i loro animali domestici è cambiata nel tempo, probabilmente perché molti individui permettono ai loro animali domestici di dormire nella loro stanza – osserva la dottoressa Krahn -. Oggi molti proprietari di animali domestici trascorrono gran parte della giornata lontano dai loro animali domestici, perciò vogliono massimizzare il tempo da passare in loro compagnia quando sono a casa. Averli in camera da letto durante la notte è un modo semplice per farlo. Finalmente i proprietari di animali possono trovare il conforto della loro presenza con la consapevolezza che non avrà un impatto negativo sul loro sonno”.

Dormire con il proprio cane o gatto migliora il sonno?

Secondo una ricerca della Mayo Sleep Clinic degli Stati Uniti, (http://www.mayoclinicproceedings.org/article/S0025-6196%2817%2930486-X/fulltext ) che ha coinvolto 150 volontari, di cui il 49% proprietario di un animale domestico, un numero consistente di persone afferma di dormire meglio con il proprio “pet”: non solo single, ma anche persone che passano la notte da sole perché il partner viaggia per lavoro o lavora di notte.

Pareri favorevoli:

Oltre la metà degli amici a 4 zampe divide la camera o il letto con il padrone e l’80% ne è felice. Gli intervistati riferiscono che l’esperienza di condivisione del sonno con il proprio compagno peloso è appagante, distensiva e anche utile, perché la presenza dell’animale fa sentire al sicuro, scalda il letto e rilassa. Dormire col proprio cane o gatto riduce i livelli di stress e aiuta a sentirsi sereni perché aumenta il livello di ossitocina, l’ormone del benessere. La compagnia di un cane, un gatto o un coniglio risveglia l’interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, stimola energie positive distogliendo o rendendo più accettabili i problemi di tutti i giorni. Il contatto con un animale soddisfa una serie di bisogni umani (affetto, sicurezza, compagnia) che servono a mantenere un buon equilibrio psicofisico e può servire da “allenamento” per mantenere attivi quelle abilità sociali (incontri, uscite, passeggiate) fondamentali per il benessere dell’individuo in ogni fase della vita.  Ora questo studio aggiunge che dormire con il proprio cane o gatto migliora il sonno.

Pareri contrari:

Dall’altra parte il 20% lamenta che gli animali disturbano il sonno russando, piagnucolando o a causa dei bisogni fisiologici. C’è inoltre da considerare che il sonno umano e quello canino sono differenti: il cane tende a svegliarsi più spesso, emettendo rumori e mugolii che possono compromettere la qualità del nostro riposo. Infine, secondo alcuni esperti, la mancata separazione degli spazi può confondere l’animale e influire negativamente sulla sua educazione.

Benefici di notte ma anche di giorno:

I benefici della presenza di un pet nel letto continuano di giorno: diversi studi hanno dimostrato, infatti, che il contatto con un animale, oltre a compensare eventuali carenze di affetto e attenzione, facilita le relazioni interpersonali grazie a una speciale empatia che si crea con l’uomo.

 

Qualche precauzione:

Quando si dorme con il proprio amico fedele, bisognerebbe adottare piccoli accorgimenti, come arieggiare spesso stanza e materasso. Sarebbe meglio se Fido dormisse su una coperta/lenzuolo dedicata cambiata ogni 2/3 giorni. Prestate sempre la massima attenzione alla sua igiene (nel pelo e sulle zampe si accumulano batteri e funghi, quindi pulitelo sempre ogni sera prima di darvi la buonanotte, magari con delle salviette dedicate) e salute (non saltate nessun controllo veterinario, rispettate il piano di vaccinazioni e de-parassitatelo spesso, soprattutto perché nel caso in cui una zecca finisse nel vostro letto, il suo morso potrebbe provocarvi la malattia di Lyme). Insieme o separati, un riposo rigenerante influisce sul benessere di cane e padrone, quindi non dormiteci sopra!

La conclusione:

Dormire con il proprio cane o gatto migliora il sonno. Il risultato dello studio, secondo gli autori, non deve essere sottovalutato, perché il sonno dipende proprio in gran parte da uno stato di rilassamento fisico e mentale. Dormite quindi felici con il vostro amato amico, ma fategli capire che ognuno ha il suo posto e che non è il caso di dormire per forza appiccicati.

Se poi, oltre al cane, nel letto dorme anche il vostro partner, assicuratevi che faccia piacere anche a lui. Tre anime in un letto sono tante, ma facendosi piccoli uno spazio si trova sempre.

Ek.
 
RIPRODUZIONE RISERVATA

I Provenzali: Shampoo erboristico ai semi di lino

Ciao a tutti, oggi parleremo di uno shampoo che si è da poco rinnovato e che ha catturato di nuovo la mia attenzione, iniziamo subito.

IL BRAND: Il marchio Provenzali nasce grazie al fondatore Domenico Giannasso nei primi anni ’60 a Savona. Già negli anni ’70, la filosofia ecologista lo rende un brand famoso e competitivo. Provenzali non testa i suoi prodotti sugli animali.  Nel 2017 il Gruppo Gianasso, leader nel mercato del naturale e biologico con il marchio I Provenzali viene acquisito dal gruppo Mirato (Malizia, Intesa, Geomar, Clinians, Splend’or, Breeze, etc),  una realtà industriale dalle caratteristiche tutte italiane, ma dal respiro sempre più internazionale, che sta cercando di proiettarsi verso l’ecologia.

QUANTITA’: 250 ml

PREZZO: 4.90 euro

INCI: Inci precedenti

 

I Provenzali – Semi di Lino – Shampoo erboristico
INCI:
Immagine AQUA (solvente)
Immagine SODIUM C12-15 PARETH SULFATE (tensioattivo)
Immagine COCAMIDE DEA (emulsionante / stabilizzante emulsioni / tensioattivo / viscosizzante)
Immagine PARFUM
Immagine LINUM USITATISSIMUM OIL (vegetale / emolliente)
Immagine PANTHENOL (antistatico)
Immagine TRITICUM VULGARE OIL (Vegetale / emolliente)
Immagine BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER (Vegetale / condizionante cutaneo / additivo reologico)
Immagine POLYQUATERNIUM-10 (antistatico / filmante)
Immagine GLYCERIN (denaturante / umettante / solvente)
Immagine CITRIC ACID (agente tampone / sequestrante)
Immagine POLYSORBATE 20 (emulsionante / tensioattivo)
Immagine DIETHANOLAMINE BISULFATE (agente tampone)
Immagine PROPYLENE GLYCOL (umettante / solvente)
Immagine METHYLPARABEN (conservante)
Immagine ETHYLPARABEN (conservante)
Immagine PROPYLPARABEN (conservante)
Immagine IMIDAZOLIDINYL UREA (conservante)
Immagine METHYLCHLOROISOTHIAZOLINONE (Conservante)
Immagine METHYLISOTHIAZOLINONE (conservante)
Immagine PHENOXYETHANOL (conservante)
Immagine LINALOOL (Allergene del profumo)
Immagine LIMONENE (Allergene del profumo)
Immagine HEXYL CINNAMAL (Allergene del profumo)
Immagine GERANIOL (additivo)
or Immagine GERANIOL (Allergene del profumo)
Immagine BUTYLPHENYL METHYLPROPIONAL (Allergene del profumo)

PAO: 24 mesi

Inci attuale

Nuovo INCI:
Immagine AQUA (solvente)
Immagine SODIUM MYRETH SULFATE (emulsionante / tensioattivo)
Immagine COCAMIDOPROPYL BETAINE (tensioattivo)
Immagine COCO-GLUCOSIDE (tensioattivo)
Immagine GLYCERYL OLEATE (emolliente / emulsionante)
Immagine LINUM USITATISSIMUM OIL (profumante / condizionante cutaneo)
Immagine BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER (condizionante cutaneo / additivo reologico)
Immagine HYDROLYZED WHEAT PROTEIN (antistatico)
Immagine PANTHENOL (antistatico)
Immagine CITRIC ACID (agente tampone / sequestrante)
Immagine PARFUM
Immagine LINALOOL (Allergene del profumo)
Immagine LIMONENE (Allergene del profumo)
Immagine HEXYL CINNAMAL (Allergene del profumo)
Immagine GERANIOL (additivo)
or Immagine GERANIOL (Allergene del profumo)
Immagine PHENOXYETHANOL (conservante)
Immagine BENZOIC ACID (conservante)
Immagine DEHYDROACETIC ACID (conservante)

 ( fonte: saicosatispalmi.it)

CERTIFICAZIONI: 

Questo prodotto

 Vegan

Quindi non contiene

No petrolNo parabeni, SLES, SLS e PEGNo oli minerali

Testato in sicurezza

Prodotto testato dermatologicamenteProdotto testato per i metalli pesanti

PRODOTTO TESTATO PER I METALLI PESANTI

Sostanze non inserite in formula come previsto dalla legge, la cui presenza viene controllata dopo il processo produttivo mediante analisi di laboratorio. Garanzia di tollerabilità anche per pelli soggette a fenomeni allergici dovuti a metalli pesanti come Nichel, Cromo e Cobalto.

Con amore per il pianeta

Energia Pulita: Zero CO2I Provenzali e WWFSTOP AI TEST SU ANIMALI

E speranza nel futuro

  • Flacone ecologico

    FLACONE ECOLOGICO

    Tutte le plastiche impiegate sono provenienti dalla raccolta differenziata o da recuperi industriali sanitizzati, per Flaconi ed Etichette ecologiche.
  • Invito alla differenziata: flacone (PET)

Un’attestazione indipendente per un preciso impegno morale: ad oggi l’Unione Europea vieta ogni test su animali in ambito cosmetico, ma la scelta de I Provenzali è quella di mantenere la Certificazione volontaria perché fin dal 2003 ha seguito la politica di non ricorrere a test su animali facendo della scelta etica anche una garanzia verso il consumatore, infatti non esportano in Paesi che richiedono test su animali alimentando il fenomeno della vivisezione e non includono materie prime sperimentate su animali da molto prima che la direttiva imponesse lo stop.

CHE COS’E’/ COME SI PRESENTA IL PRODOTTO: Oggi parliamo di uno Shampoo che si è rinnovato e si è guadagnato il mio acquisto. Si tratta del nuovo, o meglio della nuova formulazione dello Shampoo Erboristico ai Semi di Lino- I Provenzali che oltre a rinnovarsi nel packaging ha modificato e migliorato anche la sua formulazione.

PACKAGING: Il contenitore è cambiato sia nel colore che nella forma, ora più allungata. Anche il colore dello shampoo è cambiato, da  trasparente a giallino ed è migliorata la grafica, più colorata. Il profumo invece è rimasto quasi invariato, anche se non è persistente.

COME SI USA: a capelli bagnati applicare e massaggiare, lasciare agire per pochi minuti e risciacquare abbondantemente con acqua.

COME L’HO UTILIZZATO: Come spiegano le istruzioni, ho bagnato i capelli ed applicato sulla cute, ho massaggiato per qualche minuto e poi ho risciacquato. Non fa praticamente schiuma e questo è ottimo perché è indice di assenza di siliconi all’interno del prodotto.

COSA NE PENSO: Chi mi segue sa che ho i capelli tendenti al crespo e quindi ho bisogno di uno shampoo nutriente e che non sgrassi eccessivamente. Ho trovato questo shampoo esageratamente forte per i miei capelli che non sono risultati nutriti come speravo. Soprattutto perché dopo averlo usato in combinata con il balsamo della stessa linea, ho fatto la piega ai capelli che sono apparsi opachi e spenti.

LO CONSIGLIO/ ADATTO A TE SE: Anche se sulla confezione c’è scritto per capelli danneggiati a mio avviso è adatto a chi ha i capelli normali o tendenti al grasso, non lo consiglio se avete i capelli secchi.

DOVE LO TROVO: L’ho comprato al supermercato, non si trova in tutti i supermercati, ma solo in quelli che contemplano il reparto bio o comunque che siano abbastanza grandi. Si trova anche nei negozi per casalinghi, tipo Acqua e Sapone, Maurys, RisparmioCasa etc. Lo trovate anche su Amazon<

VOTO/ LO RICOMPREREI: 7, è un buon prodotto, soprattutto considerando che è una marca da supermercato, gli inci sono buoni e le certificazioni ottime. Non lo ricomprerò perché i risultati sui miei capelli non mi sono piaciuti.

Sperando di esservi stata utile, fatemi  sapere come vi siete trov

RIPRODUZIONE RISERVATA