TEMPO LIBERO

Mangi e non sei mai sazio? Fai attenzione, potrebbe essere gastrite!

L’intro in questo caso mi sembra doverosa. Non sono un medico, ma una paziente.

Ho iniziato a soffrire di gastrite fin da piccola, ricordo episodi già intorno ai 10 anni. Quando sei piccolo non capisci bene cos’hai e nemmeno come descriverlo. Mia madre racconta come fosse un incubo farmi mangiare, e che volevo rimpinzarmi solamente di riso in bianco. Le cause scatenanti della forma acuta probabilmente furono la separazione dei miei genitori e la situazione scolastica, con le prese in giro per qualunque sciocchezza da parte dei compagni di classe.

Col passare degli anni la situazione peggiorò, saltavo giorni di scuola perché costretta rannicchiata a letto con i dolori allo stomaco, con fitte e nausee. Ho ingurgitato Maalox, Gaviscon, Diosmectal, Buscopan, Biochetasi, Aloe, Tisane al Finocchio, litri di camomilla, ho parlato con gastroenterologi e ho fatto due gastroscopie. Stavo bene per un po’ e poi di nuovo quel dolore improvviso che mi ha rovinato cene, serate e che per un periodo ha condizionato le mie uscite.

Ho iniziato a capire tanto su questa patologia dopo la seconda gastroscopia, quando stanca di girare senza trovare una soluzione, ho seguito il mio istinto ed il mio medico, che ha saputo consigliarmi ed indirizzarmi verso uno stile di vita adeguato per convivere con la gastrite. Ho trovato una cura che mi ha aiutata nelle fasi acute, che sono andate via via passate da attacchi settimanali  a mensili fino a diventare sporadici. Ho dovuto necessariamente cambiare la mia alimentazione.

Lo scrivo oggi in questo post, perché parlando con un’amica mi sono resa conto che in pochi sanno riconoscere tutti i sintomi che la gastrite porta con sé.

Sintomi

Sicuramente tra i più comuni c’è la sensazione di bruciore, il dolore è localizzato nella parte superiore sinistra dell’addome ed alcune volte si può irradiare fino alla schiena. In generale i sintomi si acutizzano lontano dai pasti. Tali sintomi sono anche accompagnati da gonfiore addominale, con conseguenti rumori intestinali e, inoltre, possono anche verificarsi episodi di diarrea e febbre. Altro sintomo abbastanza comune è l’alitosi, una sensazione  come di aver masticato qualche alimento tra l’acidulo e l’amaro. Tosse stizzosa: è causata anch’essa dalla secrezione eccessiva di succhi gastrici e crea forte disagio soprattutto durante le ore notturne, quando ci si corica.

Uno dei sintomi meno noti di questa patologia è di non sentirci mai sazi, mangiamo e subito dopo il pasto abbiamo di nuovo fame. La prima volta che me ne sono accorta è stata quando la bilancia ha segnato 3 kg in più nell’arco di una settimana. Non ci avevo fatto caso, e ci sono voluti altri 3 episodi prima di farmi capire che le cose fossero correlate. Bruciori lievi dopo un pasto, stanchezza, occhi sbattuti e fame, tanta fame che viene alimentata dal desiderio di alleviare il bruciore.

Ho notato che accade nei cambi di stagione o nei cambi repentini di clima. Tutto questo per colpa della cattiva digestione. Questo perché la gastrite è correlata anche  allo stress, L’aumento della produzione di adrenalina e cortisolo porta il nostro organismo a pensare di essere sotto attacco e a richiedere maggiore energia per affrontare lo stress.

Digerire bene significa sentirsi sazi e appagati, e non solo perché una buona digestione fornisce le sostanze di cui corpo e mente hanno bisogno: sentirsi sazi significa anche assaporare il piacere di abbandonarsi, di godersi la calma e la tranquillità. Ecco perché, chi soffre di gastrite e di reflusso, avverte un bruciante dolore fisico e digerisce male, eliminando il piacere legato al cibo e alla convivialità.

Avere difficoltà digestive croniche rende il pasto quasi un momento temuto da affrontare.  Cosa, come, quando e anche con chi si mangia, viene valutato in modo minuzioso. Soprattutto se devi stare attento ad ogni minimo cambiamento per avvertire la prima insorgenza di dolore e poter intervenire in modo adeguato e repentino. Facile intuire come questo possa spalancare le porte all’ansia, innescando un circolo vizioso: più ansia uguale più gastrite, più gastrite uguale più ansia.

Cosa vuole la gastrite da noi? Che smettiamo di controllare cosa fanno gli altri, di rimuginare sul passato, che proviamo a rilassarci e a prendere la vita per come viene.

Cause

Stress: come abbiamo visto in precedenza anche uno stato d’animo particolarmente teso è in grado di provocare un’ipersecrezione acida, essendo lo stomaco un organo particolarmente sensibile.

Abitudini Alimentari: eccessiva assunzione di cibi troppo grassi, caffeina, spezie. Queste sostanze, infatti, se assunte in quantità esagerata, sono in grado di distruggere lo strato protettivo della mucosa dello stomaco, rendendolo quindi più vulnerabile alle secrezioni gastriche acide; così come l’abuso di alcool, responsabile della cosiddetta “gastrite alcolica”.

Farmaci: alcune persone che non hanno mai sofferto di gastrite in vita loro manifestano i primi sintomi dopo una cura ( per esempio cortisonica) se non associata a protettori per lo stomaco. L’uso eccessivo di farmaci antidolorifici (FANS), antiaggreganti, aspirine e il fumo sono tutti fattori che provocano un’ipersecrezione acida, che a sua volta va ad irritare la mucosa gastrica determinando la gastrite. Parlate sempre con il vostro medico e chiedete se sia necessario assumere un protettore associato al farmaco.

Helicobacter Pylori: batterio in grado di colonizzare e infettare lo stomaco. Questo microorganismo è in grado di sopravvivere nell’ambiente acido grazie alla produzione di ureasi, enzimi che vanno a scindere l’urea in ammoniaca e anidride carbonica. Circondandosi di una nuvola di ammoniaca, il batterio riesce così a neutralizzare gli acidi e a sopravvivere. Generalmente, l’infezione avviene durante l’infanzia: il batterio, una volta ingerito, riesce ad attraversare lo strato di mucosa che protegge la parete interna dello stomaco e a colonizzare i tessuti circostanti, dando inizio a una serie di risposte infiammatorie, tra cui la gastrite.

La Mamma: Alcuni studi dimostrano che molto spesso le persone che soffrono di gastrite hanno una madre invadente, che vuole imporre ai figli le proprie scelte di vita in ambito scolastico, professionale e sentimentale. Questo avviene anche attraverso “ricatti” mentali impliciti che influenzano soprattutto il momento in cui si è seduti a tavola, dove si è spesso costretti a consumare il pasto in un clima carico di tensione. Il cibo assumerà così una valenza negativa e quando verrà ingerito risulterà immediatamente indigesto, proprio come la situazione familiare.

La Rabbia: Ciò che più è evidente nei soggetti con gastrite è un’aggressività che difficilmente riescono a gestire. Si tratta di individui molto sospettosi che possono arrivare a soffrire di veri e propri complessi di persecuzione. E’ possibile che ogni tanto la rabbia trattenuta si tramuti in esplosioni di collera. Il digerire torti, offese e l’ingoiare bocconi amari è sicuramente una delle cose più difficili per questi soggetti che tendono a legarsi al dito ogni ingiustizia o presunta tale.

COME AIUTARSI:

Attività fisica: Gastrite e reflusso nascono dall’eccesso di tensione. Per allentare questo stato che chiude letteralmente la bocca dello stomaco, svolgere regolare attività fisica aiuta. Nella mia vita ho sofferto di stomaco soprattutto quando ho smesso di allenarmi. L’attività fisica fa miracoli sulla nostra salute. Dovrebbe essere obbligatoria e gratuita per quanto fa bene.

Fai con calma: mantenersi calmi ed evitare stress e nervosismo, specialmente quando si è a tavola, mangiando lentamente, perché una buona masticazione è alla base della corretta digestione.

Attenzione a come dormi: Non sdraiarsi o stendersi appena mangiato, meglio aspettare almeno due ore. Dormire sul fianco sinistro piuttosto che sul fianco destro. Ciò perché il cibo entra nello stomaco da destra e se si dorme sul fianco destro si favorisce la sua risalita nell’esofago, causando bruciore. Sollevare di 30 ° la testa del materasso.

No alle abbuffate: fare pasti piccoli e frequenti allo scopo di sfruttare l’azione tampone del cibo sull’acidità dello stomaco (fare almeno cinque pasti poco abbondanti ogni giorno). Evitare di bere acqua dopo cena, e alla sera consumare cibi densi, evitando la minestrina.

La Liquirizia: la mia migliore amica, chi mi conosce sa che ne ho sempre qualcuna con me. Gli estratti di liquirizia (rizoma) contengono flavonoidi, che espletano una spiccata attività antispastica sulla muscolatura liscia dello stomaco, e glicirizzina, che protegge il muco e cicatrizza le lesioni gastriche. Non bisogna assumerla in dosi eccessive per le note proprietà ipertensive che la caratterizzano. Al contrario no alla Menta.

I Broccoli: Io letteralmente li adoro! I germogli del broccolo proteggono lo stomaco. Consumare una porzione al giorno di germogli del broccolo potrebbe aiutare a tenere sotto controllo il batterio H. pylori. Uno studio condotto su 50 persone in Giappone  ha scoperto che mangiare circa 70 gr di germogli di broccolo al giorno per due mesi forniva una certa protezione allo stomaco. Si è appurato, infatti, che in questo modo i livelli di un marker dell’H. pylori nelle feci chiamato HpSA si era ridotto del 40%. Questo alimento contiene infatti sulforafano, già noto per le proprietà antibiotiche. Sfortunatamente questa sostanza non è in grado di distruggere il batterio, ma solo di tenerlo sotto controllo, limitandone però i danni a livello della mucosa.

Camomilla: utile per il contenuto in mucillagini, flavonoidi ad azione spasmolitica ed olio essenziale ad azione antiflogistica, spasmolitica ed ulcero-protettrice.

La Cottura: Favorire metodi di cottura semplici (lesso, al vapore, ai ferri, alla griglia, al cartoccio) e che non prevedano la cottura prolungata di grassi in quanti porta alla produzione di acroleina, sostanza tossica derivata appunto dalle temperature troppo elevate di cottura dei grassi (fritti, arrosto). Evitare l’aggiunta di condimenti extra come salse.

COSA MANGIARE:

Soprattutto nella fase acuta prediligiamo pasta, pane ben cotto, riso, cracker, grissini, fette biscottate, biscotti secchi, carni magre, prosciutti cotto e crudo, bresaola, pesci magri, frutta fresca cruda o cotta, sbucciata e privata dei semi, meglio se matura (tranne gli agrumi e relativi succhi),Formaggi freschi non fermentati (mascarpone, mozzarella, scamorza, robiola, stracchino, crescenza, fontina, bel paese),Parmigiano e grana, Yogurt.

CIBI DA EVITARE:

-Il caffè, il thè, la cioccolata, in quanto cibi “nervini” che stimolano la secrezione acida.

-Pane bianco poco cotto o integrale

-Carni grasse, carni salate o affumicate ed insaccate,

-Carciofi, cavoli, verze e coste, melanzane, pomodori, piselli, peperoni, crauti, ravanelli (favoriscono la formazione di gas),

-Legumi, tutta la verdura in scatolacipolle crude perché contengono sostanze in grado di rilasciare il muscolo che chiude la bocca dello stomaco, favorendo quindi il reflusso gastro-esofageo, anch’esso causa di una sensazione di bruciore all’apparato digerente.

-Frutta poco matura, arance, limoni, pompelmi e la frutta acida in genere

-Frutta secca (datteri,castagne,nocciole,arachidi,noci,mandorle)

-Salse piccanti, maionese, ketchup, senape, mostarda, peperoncino, sughi con spezie, pepe,zafferano, paprica, noce moscata,

-Alcolici, tutte le bevande gassate, acqua compresa;

– Tutte le bevande ghiacciate, tutti i liquidi troppo caldi, succhi di frutta acidi (limone, pompelmo, arancio, albicocca) e la menta.

L’articolo si conclude qui, sperando di esservi stata utile.

Ek.

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Lavorare troppo è dannoso, dopo i 40 anni largo al part-time

Se hai più di 40 anni e odi il lunedì più di qualsiasi altra cosa è comprensibile, soprattutto se la tua settimana è caratterizzata da 40 o più ore di lavoro.

Secondo una recente ricerca condotta dall’Università di Melbourne, lavorare più di 25 ore a settimana per gli individui over 40 potrebbe essere dannoso. I ricercatori hanno sottoposto 3000 uomini e 3500 donne a dei test cognitivi, come ad esempio: fare dei conti molto velocemente, leggere ad alta voce o risolvere dei semplici problemi di logica.

Attraverso l’analisi dei risultati i ricercatori sono giunti alla conclusione che le funzioni cognitive sarebbero preservate consentendo alle persone di lavorare solamente 3 giorni a settimana. Come conseguenza immediata ci sarebbe una drastica diminuzione dello stress, una maggior quantità di tempo libero a disposizione ed una migliore produttività da parte dei lavoratori.

Questo non deve portarvi a fare vostro il mantra “meno si lavora, meglio si lavora”, anche perché mantenere il cervello attivo è importante per rimanere giovani più a lungo e garantirvi un’elasticità mentale fino a tarda età.

Il Professor Colin McKenzie, responsabile della ricerca, sostiene che“Lavorare a tempo pieno è sicuramente meglio che non lavorare, per mantenere attive le funzioni cognitive, ma non è il modo migliore per massimizzare il rendimento lavorativo”.

La soluzione sembra essere la riduzione delle ore di lavoro oltre una certa età, con il passaggio dal full al part-time, con più tempo da dedicare ai figli e ai nipoti. Anche giocare e studiare con loro è un ottimo esercizio per mantenere le funzioni cognitive e psicologiche ad un livello alto.

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9 idee per fare movimento senza andare in palestra

C’è un vecchio detto che dice che se vuoi puoi trovare una scusa per ogni soluzione. E se siamo onesti sappiamo che se non andiamo in palestra probabilmente è perché abbiamo di meglio da fare

“Vorrei potermi allenare ma non ho tempo”, “lavoro tutto il giorno e quando torno a casa l’unica cosa che voglio fare è dormire”, “la palestra ha costi esorbitanti” , “andare in palestra è così noioso”.

Una dieta sana non basta

Ogni persona ha ben 640 muscoli. Chi li usa regolarmente non è più in forma solo fisicamente, ma anche mentalmente. Gli esperti consigliano di fare 10.000 passi al giorno, il che corrisponde a circa sei o sette chilometri. Oggi allora vediamo insieme come poter fare movimento e rimanere in forma in maniera furba, senza perdere tempo.

Cibo sano, piatti equilibrati, niente grassi o zuccheri: tutti sanno che si parte da qui per dimagrire, ma in tanti non si rendono conto che la dieta da sola non basta. Se si vuole davvero perdere peso, restare in forma e prevenire malattie cardiovascolari bisogna muoversi. Il movimento risveglia la mente, migliora l’umore, rende più stabile la psiche e ha un effetto antidepressivo.

Il motivo è che facendo sport si stimola il metabolismo e quindi in questo modo si bruciano più calorie. Inoltre il movimento è il primo nemico del colesteroloFare attività fisica è come mangiare cioccolato e fare sesso perché stimola endorfine, gli ormoni del piacere. E l’effetto è immediato. Muoversi, inoltre, riduce la ritenzione idrica e quindi la cellulite. Muovendosi i muscoli consumano lo zucchero in circolazione nel sangue abbassando la glicemia.

Per capire però bisogna provarlo e, dato che tante persone non fanno sport, perché non hanno tempo, perché non amano andare in palestra o perché fanno fatica (e quindi inconsapevolmente il cervello boicotta l’attività fisica), o perché non hanno ancora trovato qualcosa che gli piaccia davvero, ecco alcuni metodi per continuare comunque a muoversi, senza troppi sforzi, ma con tanta soddisfazione. Soprattutto perché il sovrappeso accumulato nell’arco di anni non se ne va con poche settimane di allenamento. È realistico aspettarsi un calo di peso di circa un chilo al mese.

Ecco le 9 idee per fare movimento senza fare sport

1-Sfrutta 15 minuti per camminare

Allunga il tragitto per andare al lavoro, magari scendendo un paio di fermate della metro prima della destinazione. Il tuo fisico ringrazierà, la felicità pure: in 15 minuti di camminata a ritmo sostenuto si bruciano in media 150 calorie. Se poi non dovete affrontare lo smog della città, muoversi con l’aria pulita di primo mattino aiuta a concentrarsi su se stessi e rilassarsi.

2. Come ottenere gli effetti di 30 minuti di corsa

Dimentica l’ascensore e fai le scale. Può sembrare ovvio, ma evidentemente non lo è, dato che appena lo abbiamo sotto mano, premiamo il pulsante dell’ascensore: eppure con 15 minuti di scale si producono gli stessi effetti di 30 minuti di corsa. Perciò dovremmo sfruttarle sempre: a casa, al lavoro, negli uffici pubblici che frequentiamo ogni giorno. Chi poi la scala le ha anche in casa, può sfruttarla per salite veloci e discese lente da ripetere per mezz’ora a giorni alterni: un programma di allenamento ad alta intensità perfetto per dimagrire.

3. Crea una nuova abitudine

Le grandi rivoluzioni si fanno a piccoli passi. Hai pensato, ad esempio, di creare uno o due appuntamenti a settimana solo per te per fare un giro in bicicletta? O anche sfruttarla per andare a fare la spesa, ad esempio. Il trucco è far rientrare questa nuova buona abitudine nella routine settimanale: sentirai quanto fa bene e non potrai più farne a meno.

4. Prendi un appuntamento con il divertimento

Se in molti non vanno in palestra, è perché si annoiano a star lì ad alzare e abbassare pesi, correre su un nastro e fare addominali. Il fatto è proprio questo: il segreto è divertirsi, rendere l’attività fisica una necessità, qualcosa che ci fa stare meglio. Per esempio, avevi pensato che ballare è un’attività fisica? Quando puoi, attacca la musica e scatenati: canta, muoviti, urla pure a squarciagola. Oppure potresti iniziare un corso di Rock and Roll, di Twist, di Salsa e così via. Ti aiuterà a scaricare le tensioni. Oppure vai al parco e cammina. Magari coinvolgi un’amica: in due è anche più entusiasmante, e ci si motiva a vicenda. Io per esempio ho iniziato a praticare il Wing Chun, arte marziale di difesa personale, ho iniziato per caso, ma mi diverto così tanto che non salterei una lezione per niente al mondo!

5. Rassodare i muscoli con le faccende domestiche

Lavare i vetri, passare l’aspirapolvere o lavare gli armadi sono tra le incombenze più noiose, eppure possono rivelarsi molto utili se sai come sfruttarle. Infatti, oltre a bruciare calorie, fare le pulizie, aiuta a tonificare i muscoli. Per esempio, disegnando dei cerchi mentre pulisci i vetri alleni le braccia, se ti pieghi a mo’ di affondo mentre ti occupi dei pavimenti, rassodi i glutei. Il trucco è sempre ottimizzare.

6. Allenati a casa

Vuoi allenarti e tonificare i muscoli senza andare in palestra? Guarda su YouTube, ci sono tantissimi personal trainer che caricano le loro lezioni. Puoi spaziare dallo yoga a workout completi. Noi consigliamo i video di “Umberto Miletto” o di “La scimmia Yoga”.

7. Il trucco per non perdere il ritmo

Qualunque sia la scelta, allenarsi a casa o fare il grande passo e andare in palestra, il segreto per continuare a fare movimento è la motivazione. Il fisico e la mente risentono subito dei progressi che fai, ma datti una spinta in più monitorandoli: sfrutta una delle tante applicazioni per smartphone che contano i passi e le calorie che bruci. Renderti conto che ogni giorno è una conquista in più, ti darà l’incoraggiamento per non smettere più. Per esempio, cerca di raggiungere i 10.000 passi al giorno, il numero che secondo l’OMS ci fa stare in salute. Non riesci ad arrivare a 10.000 passi? Anche 5/7.000 vanno bene. L’importante è avere un obiettivo, per avere un parametro per misurare i tuoi progressi.

8- Adotta un animale

Come dimostra una nuova ricerca dell’Università di Uppsala (Svezia), i proprietari di cani vivono più a lungo rispetto alle persone senza quadrupedi in casa. Secondo la psicoterapeuta Karin Hediger (33 anni), che studia il rapporto uomo-animale all’Università di Basilea, non deve per forza trattarsi di un cane: ogni relazione con un animale ha un effetto positivo. Probabilmente i cani riducono alcuni fattori psicosociali di stress, come la solitudine. I rapporti sociali aiutano a prevenire le malattie psichiche e fisiche. I cani sono animali sociali, in grado di compensare fino a un certo livello la mancanza di contatto con altre persone. Con un cane si fa molto più moto, questo è un dato accertato. Un cane ha un effetto particolarmente notevole sul comportamento di chi vive da solo.

9- In ufficio alzati spesso

Se state tanto seduti alla scrivania è importante inserire nella routine lavorativa brevi pause in cui fare un po’ di moto, soprattutto nel caso di lavori che ci impegnano tanto alla scrivania. Già queste brevi interruzioni possono fare piccoli miracoli per il corpo e lo spirito. Il tragitto verso la stampante, per esempio, stimola il metabolismo e fa affluire più sangue al cervello, con benefici anche per la capacità di concentrazione. In sintesi, più si alternano fasi di lavoro da seduti e momenti in movimento, meglio è. Contro la tensione unilaterale a cui sottoponiamo muscolatura e legamenti mentre stiamo seduti possono essere utili brevi esercizi di rilassamento e potenziamento.

A volte intraprendere una nuova routine sembra un ostacolo insormontabile e si rinuncia ancor prima di iniziare. La rinuncia nasce dalla paura del cambiamento, di uscire dalla propria quotidianità, di non riuscire ad incastrare ogni tassello o semplicemente di fallire. Proviamo ad iniziare a piccoli passi ogni nuovo percorso all’interno della nostra vita. Andate sempre avanti.

Vi lascio con una massima di Socrate che recita: “Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso”.

Ek.

FOTO: Quotidiano.net

SALUTE – Combattere la stanchezza, consigli e rimedi

Ricordo quel tempo passato nel quale ero piena di forza ed energia, nel quale potevo dormire 4 ore o fare addirittura nottata ed il giorno dopo ero comunque attiva e mi bastava una lungo pisolino per recuperare

Ogni tanto mi guardo indietro e mi chiedo dove sia tutta quella forza, quel “recupero attivo” che mi rigenerava. Soprattutto quando la stanchezza arriva improvvisa a metà giornata o ancora peggio quando arriva silenziosa di mattina presto e mi spinge con forza sul materasso e non vuole farmi alzare, ed una volta alzata mi si aggrappa addosso come un Koala, rallentando ogni mio movimento.

Sentirsi sempre stanchi, assonnati, affaticati non è però sinonimo di vecchiaia. O almeno non è colpa del tempo che passa se la stanchezza si fa sentire. Molte volte tutti questi sintomi sono indice di uno stile di vita non corretto (prolungato nel tempo) e del continuo stress mentale che ci accompagna tutti i giorni.

La credenza popolare porta a pensare che sia normale sentirsi stanchi, soprattutto per tutti coloro che con questa condizione hanno imparato a conviverci. In realtà non è una condizione normale, tutt’altro. Qualche volta rappresenta il sintomo di una malattia o di un disturbo, altre volte è indice di carenza di elementi all’interno del nostro organismo.

Escluse le reali motivazioni per cui essere stanchi è normale, come ad esempio non dormire a sufficienza durante la notte, non ci sono motivi per cui una persona debba sentirsi sempre in affaticamento e con lo sbadiglio facile.

PERCHE’ CI SENTIAMO SEMPRE STANCHI

1-      STANCHEZZA FISICA – LO STILE DI VITA:

Per stile di vita si intende alimentazione, ore di sonno ed attività fisica.

Mangiare troppi carboidrati: appesantisce il nostro apparato digerente, togliendo energie che potrebbero essere impiegate in modo diverso. Se si consumano molti dolci o carboidrati raffinati, la situazione peggiora. Il picco glicemico chiama subito a rapporto il pancreas, per secernere insulina e portare gli eccessivi livelli di glucosio fuori dal sangue. Senza considerare che zucchero chiama zucchero e che la mancanza di esso, dopo un certo periodo, porta il corpo in uno stato di spossatezza.

Assumere troppo Triptofano: non sono solo i carboidrati a farci sentire stanchi. Succede anche quando mangiamo carne a causa del triptofano, un amminoacido che è un precursore dell’ormone della felicità, la serotonina. Quando mangiamo carne, il nostro corpo ha bisogno di più energia per digerirla. Ci sono alcuni alimenti che aiutano a dormire meglio perché contengono triptofano, come le banane e i legumi per esempio. Se ne mangi in grandi quantità, anche questi saranno causa di stanchezza.

Muoversi poco non contribuisce a tenere alti i livelli di adrenalina e a mantenerci quindi più svegli e attivi.

Anche il sonno è importante e dormire nelle ore sbagliate contribuisce ad acutizzare il senso di stanchezza. L’orario migliore in cui riposare è dalle 23 alle 6 del mattino, nel periodo estivo soprattutto.

Caffè: inizialmente il caffè stimola la produzione di adrenalina ma questo effetto dura poco e dopo che passa, ci si sente ancora più stanchi. Puoi seguire questi consigli per avere energia durante il giorno senza bere caffè!

Troppo Lavoro: Passi troppo tempo in ufficio? La risposta è “e chi non lavora troppo? In quest’epoca di grande sviluppo, dove va tutto di corsa, non ci si può fermare mai, e chi rallenta è perduto”. Anche se è difficile cercate di prendervi qualche ora a settimana per voi, magari chiedendo al vostro capo quali sono le priorità e che le scadenze siano impostate secondo le vostre possibilità. Se avete avviato un’attività in proprio, è facile fare gli straordinari quando si è il capo di se stessi. Ricordate sempre di ritagliarvi qualche ora di riposo, per non affaticare eccessivamente.

6 CONSIGLI – STANCHEZZA FISICA

  • Il consumo di proteine buone, al contrario di quanto si pensa, è fondamentale per tenere alti i livelli metabolici: consumare pesce, uova, proteine vegetali come legumi aiuta a darci maggiore energia, assieme ad una quantità costante di verdura, ad ogni pasto, che contribuisce a fornirci sali minerali necessari per diminuire il senso di stanchezza cronica.
  •  Fare attività fisica: se vogliamo più energia, siamo noi che dobbiamo produrla. Quando si fa movimento il cuore pompa, il metabolismo si risveglia e la circolazione migliora. Chi si muove di meno, avrà anche meno energie. Fare attività fisica vi dà sì l’energia necessaria per affrontare la giornata, ma aiuta anche a riposare meglio di notte. Ponetevi l’obiettivo di riuscire a fare da 3 a 5 allenamenti a settimana o per lo meno, cercate di muovervi più spesso durante il giorno. Se state seduti tutto il giorno, il vostro cervello assocerà il sonno alla vostra immobilità. Fate una passeggiata dopo l’ufficio, approfittate della pausa pranzo o provate a raggiungere il lavoro a piedi.
  •  Non esagerare con lo sport: mentre è bene fare dell’esercizio fisico, se vi sentite esausti, probabilmente avete esagerato in palestra. Siate gentili con il vostro corpo e prendetevi qualche giorno di riposo. Un allenamento intensivo e troppo duro avrò l’effetto opposto: l’obiettivo è stare bene, non certo stramazzare al suolo.
  •  Potreste aver bisogno di dormire più ore, ognuno di noi ha esigenze individuali differenti. Provate ad andare a letto un’ora prima (o a svegliarvi un’ora dopo se potete) per una settimana di fila e valutate i miglioramenti. Se avete difficoltà ad addormentarvi provate il prodotto qui sotto. 
  •  Attenzione alla disidratazione: mal di testa, spossatezza, queste sono tra le numerose conseguenze che si verificano quando si bevono pochi liquidi (stiamo parlando di bevande non zuccherate e di acqua). Sapevi che il nostro corpo è fatto al 50% di acqua? Se beviamo troppo poco il nostro metabolismo rallenta e come conseguenza ci sentiamo stanchi. Quando non sei idratata, il cuore deve pompare di più per trasportare il sangue, facendoti così sentire più stanca.
  • Sonno di qualità: le ore di sonno consigliate sono tra le 7 e le 8 a notte e chi non dorme a sufficienza tende ad ingrassare. Spesso quindi ci concentriamo solo su quante ore dormiamo e trascuriamo il come dormiamo. Provate una mascherina per mitigare la luce e dei tappi per il rumore, dormire in un ambiente totalmente buio e silenzioso vi aiuterà a riposare meglio. Il buio fa rilasciare al corpo la melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.

2 – STANCHEZZA MENTALE – SOVRACCARICO E STRESS

Accade anche che le energie siano inferiori per un sovraccarico mentale, perché le nostre giornate sono troppo piene o perché la maggior parte delle attività svolte nel quotidiano, non ci appagano e ci pesano.

Diamo anche per scontato che lo STRESS sia una patologia normale, in realtà non è così. Email di lavoro, chiamate continue, notifiche whatsapp sul cellulare, tutti siamo continuamente raggiungibili e questo può causare dello stress al corpo. Il nostro cervello deve continuamente selezionare quali informazioni sono importanti e quali no (se così non fosse, saremmo inondati di informazioni). Per questo è importante prendersi una pausa quando ci si sente stressati, sia da Internet che dai social in generale. Spesso aiuta anche controllare le email solo ad orari prestabiliti e spegnere il telefono la sera.

5 CONSIGLI – STANCHEZZA MENTALE

  • Integratore: Chiedete al vostro medico se sia il caso di aiutarsi con la Rodiola Rosea , un rimedio naturale che contrasta la stanchezza fisica e mentale.
  •  Sonno di qualità: quando la testa frulla sempre è difficile riposare bene, il numero di ore che si spendono a letto non è sempre uguale alla qualità del tuo sonno. Questo accade per esempio se vi capita di svegliarvi durante la notte. Provate con esercizi di respirazione.
  •  Prova a tenere un diario sul comodino: scrivete le vostre preoccupazioni prima di dormire e mettetele letteralmente da parte. Concedetevi, poi, delle pause e dei momenti per voi, per fare quello che vi piace e per rigenerarvi. No, non è tempo perso. Il vostro fisico e la vostra mente ringrazieranno.

  •  Mangiare meglio: State saltando i pasti per perdere peso o ultimamente non avete molto appetito per colpa del nervosismo? Non c’è da meravigliarsi se siete sempre stanchi. Il cibo dà l’energia di cui abbiamo bisogno per affrontare la giornata. Assicuratevi di mangiare il giusto. Mangiare poco o troppo, scegliere alimenti poco sani o seguire la dieta sbagliata, ci fa sentire spossati.
  • Non Navigare sul web di notte: Esporre gli occhi alle forti luci del pc vi impedirà di addormentarvi tranquillamente, questo significa che sarete ancora più stanchi il giorno successivo. Provate a spegnere tutti i dispositivi elettronici un’ora prima di coricarvi. Non è facile da fare, ma ne vale la pena.
  • Mettetevi al sole: In estate di solito siamo più energici, ma se la giornata è più grigia del solito tendiamo a sentirci stanchi e svogliati, lo avete notato? Per questo, è meglio trascorrere la maggior parte del tempo fuori, anche quando è nuvoloso, perché si prende più luce che stando in ufficio o a casa. Fate una passeggiata quando avete la pausa pranzo e fate il pieno di vitamina D. Ricordatevi anche di non chiudere le tende per far entrare la luce solare, soprattutto al mattino per iniziare al meglio la giornata.

STANCHEZZA – SALUTE E MEDICINA

La tua stanchezza potrebbe essere dovuta a livelli non corretti nel tuo sangue o a degli squilibri.

Il Ferro: Una mancanza di ferro può farvi sentire stanchi e spossati. In questo caso sarà necessario parlare con il vostro medico che vi prescriverà gli esami più accurati.

La Tiroide: Colei che tutto governa nel nostro corpo, quando funziona male tende a procurare numerosi sintomi. L’iperattività o l’ipoattività della tiroide possono causare affaticamento. Anche in questo caso chiedere al vostro medio di prescrivervi un esame del sangue per controllare che tutto funzioni regolarmente.

La Celiachia: Se soffrite di una intolleranza al glutine, ma non lo sapete, digerire il glutine potrebbe essere davvero difficile. Se avete anche mal di stomaco, questo potrebbe essere un motivo valido. Chiedete al medico per scoprirlo con le analisi specifiche, in quel caso una dieta adeguata risolverà la situazione.

Il Diabete: Spesso capita che esso non venga diagnosticato perché i sintomi appaiono in modo innocuo. La prima cosa che bisogna sapere è che esistono due tipi di diabete: diabete di tipo uno e diabete di tipo due. I sintomi del diabete di tipo uno includono: molta sete, molta fame, frequente minzione, estrema irritabilità, stanchezza e perdita insolita di peso. Il diabete di tipo due, invece, ha gli stessi sintomi del diabete di tipo uno, ma ne prevede anche altri che potrebbero non manifestarsi. Come nei casi precedenti il medico vi sarà di aiuto.

Effetti collaterali dei medicinali: Se vi è stato prescritto un nuovo farmaco e improvvisamente vi sentite stanchi tutto il tempo, potrebbe essere un effetto collaterale. Parlatene con il medico e provate a cambiare dosaggio o medicinale.

Vitamina B12: La B12 è un nutriente energizzante. Questa vitamina aiuterà il vostro corpo a creare i globuli rossi e ad attivare i neuroni. Se siete a corto di B12 vi potreste sentire un po’ come uno zombie. Assicuratevi di averne abbastanza, nel caso chiedete al medico.

Magnesio: Provate a chiedere al vostro medico se sia il caso di prendere un integratore di Magnesio che può aiutarvi ad aumentare le energie.

SINDROME DELLA STANCHEZZA CRONICA: 

Recenti ricerche riguardanti la sindrome da stanchezza cronica, problema che prevede anche dolori diffusi e mal di testa oltre alla difficoltà a concentrarsi, ci dicono chiaramente che la causa va ricercata nel microbioma intestinale.

CONCLUSIONE

Per me il miglior rimedio contro la stanchezza è praticare sport. Da quando lo pratico almeno 3 volte a settimana, mi sento energica e dormo meglio. Per ognuno di noi c’è qualcosa che funziona meglio di altre. Se per voi non è lo sport la panacea di tutti i mali, ci sono altre idee che potreste valutare: ascoltare della buona musica, la riflessologia plantare, lavorare sulla respirazione e sul corretto uso del diaframma, la meditazione e lo yoga, fare una bella doccia per abbassare lo stess… ad ognuno il suo.

Vi auguro di trovare in questo articolo qualche ottimo spunto per combattere la stanchezza!

Ek.

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SALUTE – Dieci semplici trucchi per bere più acqua

Mantenere il corpo idratato è importantissimo per farci sentire bene, ma anche per prevenire patologie come calcoli renali, infezioni del tratto urinario e stitichezza

Ho iniziato a soffrire di crampi muscolari durante gli allenamenti in piscina. Pensavo fosse normale, fino a quando il mio allenatore non mi ha consigliato di portarmi una bottiglia di acqua e di bere durante tutto l’allenamento. Risultato? Crampi spariti, prestazioni migliorate.

Questo perché una carenza di acqua è mal tollerata dell’organismo. Una perdita del 2% del volume dell’ATC (acqua totale corporea) altera la termoregolazione e influisce negativamente sull’efficienza e sulle capacità fisiche, mentre una perdita del 5% comporta il rischio di crampi ed è in grado di determinare una riduzione del 30% della prestazione sportiva.

A prescindere dallo sport, l’acqua svolge ruoli fondamentali, tra cui il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico e della pressione sanguigna, la lubrificazione delle articolazioni, la regolazione della temperatura corporea e la promozione della salute delle cellule. Senza dimenticare che l’assenza di acqua aumenta l’irritabilità e l’apatia. Eppure, bere acqua per molte persone sembra essere faticoso o addirittura una cosa in più da fare, tanto che alcuni arrivano a dimenticarsi di bere anche per un pomeriggio intero.

Vediamo ora insieme qualche semplice trucco per abituarsi a bere di più<<<

Come lavarsi i denti in modo corretto: 8 semplici consigli

Sul tema “corretta igiene orale” la differenza tra la teoria (quello che si sa) e la pratica (quello che si fa) è piuttosto marcata. Questo perché più o meno tutti sanno che i denti andrebbero lavati almeno 2 volte al giorno, mattina e sera, e che un controllo annuale dal dentista sarebbe consigliato, ma la maggior parte di noi commette degli errori grossolani che non ci permettono di prenderci cura della nostra bocca nella maniera migliore.

Lo spauracchio per qualsiasi individuo, bambino o adulto, è la sedia del dentista. Che sia per curare una carie o per riallineare i denti con un apparecchio ortodontico, quella seduta e il temibile rumore di trapano non ci fanno dormire sonni tranquilli, anche se il dolore che si prova con la gengiva gonfia è probabilmente peggiore.

LA NUOVA FRONTIERA: GLI SPAZZOLINI DI BAMBù

Le regole di base per una dentatura coi fiocchi

  1. Lavarsi i denti almeno un paio di volte al giorno. Questa regola cercano di seguirla un po’ tutti, in pochi riescono a effettuare tale pratica anche dopo pranzo, pur essendo consigliato dai dentisti.
  2. Sciacqua la bocca dopo i pasti e utilizza gomme allo xilitolo. Se in pausa pranzo non puoi utilizzare lo spazzolino, queste sono due soluzioni alternative adeguate.
  3. Non lavarti subito se hai mangiato dolci. Se hai bevuto un litro di coca cola o mangiato una caloricissima torta al cioccolato, è buona norma attendere almeno 20 minuti prima di lavarsi i denti.
  4. Utilizza uno spazzolino flessibile, dalla testina arrotondata, che non sia troppo grande, in modo che possa arrivare in ogni parte della bocca.
  5. Lo spazzolamento deve durare almeno due minuti e deve avvenire con movimenti circolari e dall’alto verso il basso. Meglio non esagerare con la forza per evitare di infiammare le gengive.
  6. Lo spazzolino va cambiato massimo ogni tre mesi, anche prima se le setole sono rovinate.
  7. Utilizza il filo interdentale prima di andare a dormire. Di notte batteri e acidi attaccano con più facilità i denti, data la minore produzione di saliva.
  8. Per un sorriso splendente effettua una visita di controllo ed una pulizia professionale una volta all’anno.

Marco Fabio Ceccatelli

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Sesso prima di una gara? Si grazie!

E’ dilemma che ha caratterizzato i secoli addietro e probabilmente non troverà una risposta definitiva neppure nei prossimi, fare sesso prima di una prestazione sportiva è controproducente o può portare addirittura dei benefici?

IL CONSUMO ENERGETICO DELLA PRESTAZIONE SESSUALE

La credenza originaria, perpetrata per anni soprattutto in ambienti calcistici, è stata quella che il fare l’amore alla vigilia di una partita fosse negativo per la prestazione dell’atleta. E’ ovvio che l’atto sessuale comporti un dispendio di energie da parte di chi lo compie, ma numerosi studi tendono a sostenere che si tratti di un consumo energetico ininfluente considerando che attraverso un atto sessuale di media durata si bruciano tra le 200 e le 300 calorie. Niente di tanto invalidante da giustificare un divieto assoluto di “divertirsi”.

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PUò CAMBIARE DA SOGGETTO A SOGGETTO

Molto probabilmente non esiste una regola universale valida per tutti, alcuni individui si dedicano all’astinenza per evitare di distrarsi dall’incontro che li attenderà poche ore dopo, altri hanno bisogno proprio del relax derivante dall’attività sessuale per prepararsi al meglio, soprattutto dal punto di vista mentale.

Fare l’amore con un partner abituale o comunque conosciuto, in linea di massima garantisce una tranquillità maggiore e una minore ansia da prestazione. Cimentarsi in una prima volta, magari con una partner particolarmente focosa alla quale si vuole dimostrare tutto il proprio vigore, potrebbe portare ad un dispendio eccessivo di energie.

CIBI AFRODISIACI, QUALI FUNZIONANO DAVVERO?

LE DIFFERENZE TRA MASCHI E FEMMINE

Gli studi del ricercatore israeliano Alexander Olshanietzky sostengono che ci sia una grande differenza per gli atleti uomini e le atlete donne riguardo al sesso prima di una gara. In entrambi i casi la pratica sessuale fa aumentare i livelli di testosterone, ma mentre nel caso del genere femminile questa gioverebbe alle prestazioni sportive, nel caso dei maschietti porterebbe ad una diminutio atletica. Sarebbe necessario, nel secondo caso, un intervallo di ore maggiore per recuperare le energie ottimali per dare il meglio in partita.

CONCLUSIONI

Quello che si può sostenere con una certa tranquillità è che il sesso alla vigilia di una partita importante non è del tutto inconciliabile. Magari con la propria moglie o con la propria compagnia abituale e non alle 3 del mattino. Rilevante sarà anche il tipo di sport che si andrà a praticare il giorno successivo. Dato che dopo l’orgasmo calano sia il testosterone che la capacità di contrarre i muscoli, questo potrebbe essere utile in vista di uno sport di squadra come il calcio, la pallavolo o la pallanuoto. In caso di sport individuali, mantenere elevati livelli di testosterone può rivelarsi più profittevole, anche per mantenere una concentrazione maggiore, dato che si è soli contro l’avversario.

FOTO: Fidelityhouse.eu

MARCO FABIO CECCATELLI


La frutta fa dimagrire o fa ingrassare? I frutti più calorici

Iniziamo con il dire che la frutta, consumata con moderazione (non più di 330 – 400 g al giorno) fa bene. Diversi studi hanno dimostrato che le persone che mangiano più frutta e verdura hanno minori rischi di ammalarsi

Per esempio, un riesame di 9 studi ha dimostrato che il rischio di malattie cardiache si riduce del 7% per ogni porzione di frutta ingerita (Leggi qui lo studio https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0091743500907722).

In particolare una ricerca condotta su 9.665 adulti negli Stati Uniti ha dimostrato che l’assunzione di frutta e verdura comporta un rischio di diabete nelle donne inferiore al 46%, ma non vi è alcuna differenza negli uomini (Leggi qui lo studio https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0091743500907722).

Non tutta la frutta è adatta a tutti

Non tutta la frutta è adatta a tutti, soprattutto se stiamo cercando di mantenerci in forma. Le calorie della frutta fresca dipendono in buona parte dalle quantità di zuccheri naturali presenti all’interno di essa. Fichi e banane, ad esempio, sono molto più dolci di lamponi e mirtilli proprio a causa del diverso contenuto di zucchero.

Nelle diete sono sempre inserite alcune porzioni di frutta e questo è sicuramente un bene visto il numero di effetti benefici che la frutta ha sul nostro organismo. Nel caso, però, in cui si cerchi di seguire una dieta ipocalorica, bisogna prestare attenzione al tipo di frutta che scegliamo. Non tutti i frutti sono infatti adatti ad un regime alimentare che punta a ingerire poche calorie. E’ necessario quindi scegliere quei frutti che hanno un basso apporto calorico e di zuccheri, ma che come tutti gli altri danno un elevato senso di sazietà grazie alle fibre che contengono.

Il problema nasce infatti quando mangiamo altri tipi di alimenti, a cui la frutta si somma. Se dopo un pasto di per sé già calorico mangiamo un tipo di frutta come la banana, i fichi o l’uva, andiamo ad aggiungere altre calorie.

Quale frutta ha poche calorie?

Scegliamo di consumare frutta con un basso apporto calorico, come anguriapompelmomelepere, mandarini o kiwi, aiuteremo il nostro corpo a non ingrassare. Al tempo stesso ci forniranno comunque il giusto apporto di vitaminesali minerali e fibre, necessari a darci l’energia di cui abbiamo bisogno. Andiamo allora a vedere alcuni tra i frutti che contengono il maggior numero di calorie.

Di seguito una tabella con le calorie della Frutta dalla più calorica alla meno calorica:

FRUTTA  per 100 g
Noce di Cocco354
Bacche di Goji343
Datteri282
Tamarindo239
Cinorrodo della rosa canina 162
Avocado160
Fico 107
Maracuja 97
Banana 88
Zenzero80
Fichi74
Melograno74
Uva 70
Litchi 66
Cachi65
Mango62
Melograno60
Papaia57
Ananas55
More55
Pera 55
Melone 54
Mela 52
Kiwi 51
Ciliegie 50
Mandarino 50
Pompelmo 50
Prugna 47
Mirtilli rossi46
Arancia rossa 45
Mandarini45
Albicocca43
More43
More di Gelso43
Pesca 41
Pesche40
Mela cotogna38
Lamponi 36
Limone 35
Mirtilli 35
Fragole 32
Amarene30
Anguria30
Rabarbaro 21

NEMICI – AMICI

Il più calorico: Il COCCO

Il cocco è sicuramente uno dei frutti più calorici in assoluto. I dati lo dimostrano: per 100 grammi di polpa di cocco ci sono ben 354 calorie. E’ infatti un frutto che apporta molto nutrimento all’organismo e i suoi effetti benefici non sono pochi, ma se state seguendo una dieta forse è meglio evitare di consumarlo. Se però il sapore vi piace moltissimo e non riuscite a farne a meno potete optare per una dissetante bevanda: l’acqua di cocco.

Questo prodotto non è da confondere con il latte di cocco, che invece è molto più calorico! Arriva infatti a 240 calorie per 100 grammi. Per non creare confusione facciamo quindi una distinzione: l’acqua di cocco è quella che si trova naturalmente dentro le noci di cocco; il latte di cocco si ottiene aggiungendo del latte o acqua alla polpa di cocco macinata. Attenzione quindi a cosa acquistate se il vostro intento è quello di non ingrassare. L’acqua di cocco contiene pochissime calorie: solamente 19 calorie ogni 100 gr. E’ molto dissetante, l’ideale per l’estate come alternativa a qualche bevanda con molti zuccheri, coloranti e conservanti. Ha al suo interno un gran numero di sali minerali ed ha un’azione depurativa sull’organismo, combattendo anche la ritenzione idrica. Oltre quindi ad aiutarci contro la cellulite agisce, grazie al magnesio che contiene, anche contro gli attacchi improvvisi di fame. In caso di dieta ipocalorica quindi optate per un alternativa alla polpa di cocco, altrettanto gradevole e sana.

Il più grasso: L’AVOCADO

Contrariamente a quanto si pensa l’avocado non ha un livello esagerato di calorie: ne contiene infatti 160 per ogni 100 gr di polpa. Infatti ciò che contiene in gran quantità sono i grassi, ma non per questo va completamente eliminato dalla nostra alimentazione. I grassi che contiene infatti, sono grassi vegetali monoinsaturi, che sono molto utili all’organismo, anche durante una dieta. Contiene infatti moltissime vitamine e sali minerali che importanti a livello cardiovascolare, ma sono anche dei potenti antiossidanti, ovvero combattono l’invecchiamento delle cellule. Trucco fondamentale durante una dieta è quello di cercare di sentirsi sazi con alimenti poco calorici. Questo frutto ha questa straordinaria proprietà e degli studi scientifici hanno dimostrato che basta aggiungere una quantità pari a mezzo avocado ad ogni pasto per ottenere dei risultati importanti. Il senso di sazietà giungerà in poco tempo, così tenderete a non esagerare con le altre portate, in modo da aiutarvi a perdere qualche chilo durante una dieta dimagrante.

L’energico ricco di proprietà: LA BANANA

Le banane sono parte di quei frutti che spesso durante una dieta è sconsigliato mangiare. In realtà questo frutto apporta la quantità di 85 calorie per 100 grammi di polpa, quindi non è un apporto calorico così elevato come si potrebbe sembrare. Di sicuro l’apporto energetico è alto, infatti è consigliato consumarla a colazione in modo da dare al corpo tutta l’energia necessaria per iniziare nel modo giusto la giornata. Inoltre contiene molte vitamine e sali minerali, ma anche fibre. Per questo favorisce la regolarità intestinale, ma ha anche funzione antiossidante e rafforza il sistema nervoso. Il potassio che contiene aiuta il buon funzionamento del cuore e alcuni studi scientifici hanno dimostrato che aiuta ad abbassare il rischio di ictus. A favore del suo consumo durante una dieta c’è però il fatto che anche questo frutto dà una buona sensazione di sazietà, aiutando a consumare le giuste quantità di alimenti durante il pasto. Non è quindi totalmente da escludere dalla dieta, ma da consumare con qualche accorgimento.

 Le più curiose: LE FRAGOLE

La fragola (Fragaria vesca) è il “falso frutto” (in quanto si forma sulla base del fiore e non dall’ovario) dell’omonima pianta. I veri frutti sono piccoli acheni, detti impropriamente semi, sparsi sul ricettacolo fiorale trasformato in un corpo carnoso e rosso. Le fragole attivano il metabolismoproteggono i denti, contrastano celluliteipertensione e invecchiamento. Questo frutto contiene molti importanti elementi nutritivi: una notevole quantità di acidi organici e flavonoidi antiossidanticalcio e magnesio antigrasso, vitamina C antirughe e potassio diuretico.

5 curiosità che non conosci sulle fragole:

1.  un frutto contiene in media circa 200 semi

2.  in Belgio esiste un museo dedicato alle fragole

3.  appartengono alla famiglia delle rose

4.  sono disinfettanti perché contengono acido citrico

5.  la loro pianta cresce tutto l’anno

Il “Prius Malus” delle Rosacee: LA MELA

Alleate essenziali nei regimi alimentari, le mele sono ricche di pectina, fibra alimentare che, regolando il passaggio del glucosio dall’intestino al sangue, contribuisce a tenere sotto controllo il livello di glicemia e ne assicura un lento e continuo assorbimento.

Costituite per l’84-88% da acqua, sono un valido alimento per l’approvvigionamento giornaliero dell’organismo umano che necessita di almeno 1 lt di acqua al giorno. Le mele contengono una buona percentuale di vitamina C che, trasportando l’ossigeno, consente la respirazione cellulare.

Se applicato sulla pelle, il succo delle mele, la buccia e la polpa producono un effetto tonificante, dal momento che il beta-carotene, gli acidi fosforici e benzoici rendono questo frutto un vero e proprio dermatologico naturale. Le mele contengono inoltre quercitina, un bioflavonoide con potere antiossidante che protegge i polmoni.

Le fibre contenute nelle mele stimolano l’intestino pigro, l’azoto è utile per riprendersi dalle fatiche intellettuali, mentre il fluoro è un elemento indispensabile per la salute dei denti, poiché inibisce l’attività di numerosi enzimi che infragiliscono lo smalto dentario e sono responsabili delle carie.

Il più versatile: IL LAMPONE

frutti del lampone se consumati freschi come frutta da tavolo, forniscono all’organismo ottime quantità di vitamine A e C di acido citrico, pectina e fruttosio. Al di là dell’impiego alimentare da cui si ricava un’azione antiossidante, il lampone è anche uno dei fitoterapici più utilizzati.

Le foglie contengono flavonoidi (rutina) e sono indicate, sotto forma di infusi o decotti, nel trattamento della ritenzione idrica, per le loro proprietà diuretiche; grazie alla presenza dei tannini se ne consiglia l’uso in caso di diarrea, in quanto esercitano un’azione astringente; mentre per la proprietà antinfiammatoria le foglie del lampone sono utilizzate in presenza di stomatiti e stati infiammatori intestinali.

Il macerato glicerinato, o gemmoderivato, ottenuto dalle gemme, agisce sull’apparato ormonale femminile. E’, infatti, un regolatore dell’asse ipotalamo-ipofiso-gonadico e della secrezione ovarica, che trova impiego in tutte le disendocrinie della sfera sessuale della donna e in ogni necessità di regolarizzazione del ciclo mestruale.

La sua assunzione è quindi indicata nella sindrome premestruale associata a tensione mammaria, ansia, nervosismo, ritenzione idrica, acne, perché esercita un’azione riequilibratrice del sistema neurovegetativo. La proprietà antispasmodica e decongestionante trova ottimo impiego nella cura della dismenorrea, cioè le mestruazioni dolorose, per la sua capacità di calmare gli spasmi uterini.

Come riequilibratore del sistema ormonale femminile è anche indicato in caso di amenorrea, ossia la mancanza di mestruazioni, e nelle irregolarità del ciclo mestruale, compresi i ritardi puberali del menarca; nel trattamento delle cisti ovariche, dell’ovaio policistico, e dei fibromi. Infine è consigliato per tutti i disturbi che accompagnano il periodo della menopausa come irregolarità del ciclo, vampate, sbalzi d’umore e depressione.

Il meno calorico: ANGURIA

L’anguria è ricca di carotenoidi in grado di combattere l’azione dei radicali liberi e quindi l’invecchiamento delle cellule. Tra questi, come già detto, il licopene, un nutriente importante in quanto sarebbe in grado di ridurre il rischio di ammalarsi di diversi tipi di cancro.

E ancora: l’anguria è ricca di citrullina, un amminoacido che assicura l’equilibrio della pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose e sarebbe quindi in grado di prevenire l’ipertensione e le malattie cardiache. Secondo alcune ricerche, una fetta di anguria al giorno sarebbe addirittura in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Infine, essendo ricca di acqua e quindi povera di calorie, l’anguria è un frutto perfetto per chi segue una dieta ipocalorica.

Conclusioni:

Come abbiamo visto, consumare frutta non influisce sull’aumento di peso, fornisce le giuste vitamine in inverno e acqua in estate. La frutta può essere usata come spuntino (veri e propri grammi di salute rispetto a uno snack iper calorico!), anche sotto forma di frutta secca oleosa, o prima dei pasti per arrivare sazi a tavola senza provocare problemi di digestione.

FOTO: Corpoumano.net

Ek. 

Perché le api sono così importanti per il nostro pianeta?

Senza il sapiente lavoro di impollinazione delle nostre amiche a sei zampe le coltivazioni agrarie non si svilupperebbero in maniera così rigogliosa e la nostra sopravvivenza sarebbe seriamente a rischio. Ecco perché è importante rispettare la natura, le piante e tutti gli animali, anche i più piccoli

“Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita” cit. Albert Einstein

L’IMPORTANZA DELLE API

Ci sono alcune specie la cui estinzione comporterebbe dei disastri inimmaginabili per la razza umana. Fra le più preziose per il nostro ecosistema ci sono sicuramente le api. Questi simpatici insetti hanno un ruolo cruciale per il mantenimento della biodiversità. Attraverso l’impollinazione garantiscono la nascita di specie vegetali diverse fra loro, trasportando il polline da un fiore all’altro. Non solo il dolcissimo miele, ma anche tante varietà di frutta e verdura arrivano sulle nostre tavole grazie alle api.

I NEMICI DELLE API

La tradizione millenaria della produzione di miele e l’apicoltura in generale, stanno cercando di salvaguardare questi insetti dai numerosi pericoli che le minacciano. In particolare l’uso di pesticidi in agricoltura e l’aumento dell’inquinamento hanno diminuito drasticamente il numero di api nel mondo. L’ONU ha creato una giornata mondiale dedicata proprio alla salvaguardia delle nostre amiche giallonere. La giornata in questione ricorre il 20 maggio e vi si celebra l’importanza delle api per il mantenimento della biodiversità e per la vita di tutti noi. Si tratta anche di un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e sull’uso eccessivo di pesticidi.

COME POSSIAMO AIUTARE LE NOSTRE AMICHE

Basta davvero poco! Provate ad adornare il vostro balcone o davanzale con qualche pianta in più. Spesso potremo trovare nel nostro giardino piante che consideriamo erbacce, ma che per le api possono essere molto piacevoli. Le nostre amiche a sei zampe amano particolarmente i tulipani, i trifogli, le piante aromatiche come salvia, menta, rosmarino, timo, basilico, lavanda. Non disdegnano nemmeno i girasoli e i crisantemi.

FOTO: Quotidiano.net

MFC

Bridgerton – 5 Curiosità sulla serie Netflix più vista di sempre

Un elegante commistione fra Gossip Girl, i Tudor e Downtown Abbey, la nuova serie creata da Shonda Rhimes è già un cult per il pubblico e per la critica

“In 28 giorni l’hanno seguita 82 milioni di abbonati alla piattaforma. Superato il precedente detentore del record, il successo fantasy ‘The Witcher’ (76 milioni), terzo ‘Lupin’ (70 milioni) e quarta ‘La regina degli scacchi’ (62 milioni) – La Repubblica

Arrivata sulla nota piattaforma di intrattenimento il giorno di Natale, Bridgerton è a tutti gli effetti la serie più vista di sempre su Netflix. C’era gran fermento già prima della sua uscita. Shonda Rhimes (Grey’s Anatomy, Le Regole del Delitto Perfetto) si è rivelata ancora una volta una garanzia di successo.

La serie è l’adattamento del romanzo di Julia Quinn “Il Duca e io”. Bridgerton è appunto il nome della famiglia dell’alta società protagonista della storia, ambientata agli inizi dell’Ottocento. Al centro della scena otto fratelli, di cui 4 maschi e 4 femmine. La vicenda si concentra in particolare su Daphne, la primogenita, arrivata all’età giusta per prendere marito. Oggetto del desiderio il duca di Hastings con il quale instaurerà un rapporto molto particolare. A rendere più frizzante il tutto, la presenza della misteriosa Lady Whistledown, autrice di un giornaletto di gossip seguitissimo perfino dalla Regina in persona, che svela i retroscena di tutta l’alta società londinese.

5 CURIOSITA’ SULLA SERIE

1.Costumi da favola

Non può non colpire lo spettatore l’accuratezza e la ricercatezza dei costumi e delle acconciature dei protagonisti della serie. Ci è voluta una squadra, guidata magistralmente da Ellen Mirojnick, per creare oltre 7500 costumi. Alla base delle creazioni uno studio approfondito su ritratti dell’epoca. La sola protagonista Daphne ha indossato 104 abiti.

2. Daphne ispirata ad un’icona del cinema

Il look di Daphne Bridgerton, interpretata da Phoebe Dynevor, è ispirato alla diva di Hollywood per antonomasia, Audrey Hepburn. Nessun tubino nero, ma una scelta preponderante per le acconciature e gli abiti dai toni dell’azzurro tanto cari all’attrice di Colazione di Tiffany. Phoebe Dynevor ha seguito sedute quotidiane di fitting di quasi tre ore nei mesi di riprese.

3. La misteriosa Lady Whistledown

La voce della Gossip girl del 1800, che accompagna lo spettatore dalla prima all’ultima puntata, nella versione originale è quella di Julie Andrews. Sì, proprio l’attrice che interpretò Mary Poppins nel classico Disney del 1964.

4. Un personaggio che non c’era nei libri

Persino la Regina Charlotte si innamora della classe e dell’eleganza di Daphne Bridgerton, ma nei libri questo personaggio non è presente. L’attrice che la interpreta Golda Rosheuvel è stata ingaggiata perché Shonda Rhimes è una sua fan accanita. Tuttavia nella storia questo personaggio è esistito veramente, si tratta di Sophia Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, la prima persona bi-razziale della famiglia reale inglese.

5. Le coreografie delle scene di sesso

La serie non risparmia le scene di sesso, anche piuttosto esplicite e spettacolari. I momenti intimi sono stati coreografati da Lizzy Talbot, la “intimacy coordinator” responsabile di istruire gli attori sugli acrobatici atti amorosi. La regina degli schacchi, l’unico super eroe che riesce a salvare se stesso>>>LEGGI SUBITO L’ARTICOLO SU UN’ALTRA SERIE CULT DI NETFLIX

FOTO: Tvserial.it

Marco Fabio Ceccatelli