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Capelli Secchi, aridi come la paglia? Ecco le principali cause e soluzioni

I capelli secchi possono essere favoriti o peggiorati da innumerevoli fattori: vediamo insieme quali e cosa possiamo fare per evitarlo

AGENTI ATMOSFERICI (ACQUA SALATA, VENTO, RAGGI UV ECC.)

Con loro ci dobbiamo convivere ameno ché non decidiamo di coprirli uscendo sempre con cappelli e copricapi, rinunciare al bagno in piscina o al mare o di rimanere chiuse in casa nelle giornate più ventose.

Gli agenti atmosferici, soprattutto il rilascio di raggi UV, tendono ad aumentare la secchezza nei capelli già carenti di sebo, la stessa cosa vale per il sale nel mare e il cloro nelle piscine. Il vento è vettore di depositi inquinanti e sporcizia che si insinuano nel capello secco e lo rendono ulteriormente sfibrato.

AGENTI IRRITANTI (TINTE COLORATE, CLORO DELLA PISCINA)

la decolorazione che rappresenta un procedimento chimico capace di danneggiare seriamente il capello, se non viene fatta a regola d’arte, e senza rispettare la giusta procedura nei livelli di schiaritura.

Affidatevi sempre a professionisti e cercate di non decolorare i capelli con un intervallo di tempo inferiore a 45 giorni.

PATOLOGIE (IPER/IPOTIROIDISMO, MORBO DI HASHIMOTO)

per queste consulta il tuo medico curante, ci sono degli esami specifici che vi farà fare per vedere se rientrate in questa casistica.

ALIMENTAZIONE SCARSA IN PROTEINE O CARENTE DI VITAMINE ED ACIDI GRASSI ESSENZIALI

la mancanza di alcuni oligoelementi o vitamine favoriscono il problema alterando la produzione del sebo, principalmente si tratta della vitamina A la cui carenza provoca una secchezza visibile anche sulla pelle.

LAVAGGI ECCESSIVI, UTILIZZO DI SHAMPOO AGGRESSIVI O INADATTI PER IL PROPRIO TIPO DI CAPELLO

questo punto è tanto comune quanto sottovalutato, usate sempre lo stesso shampoo, tintura o prodotto per la permanente che vi hanno definito miracoloso (avete pensato ad Olaplex ad esempio)?

Ecco magari potrebbe essere quello non adatto a voi perché contiene ingredienti o principi attivi che il vostro capello non “digerisce”.

Capire il problema per poter agire

Il problema della secchezza è causato da alterazioni nella produzione del sebo, ovvero le produzioni di grassi da parte della ghiandola sebacea, che in questo caso ne produce troppo pochi rendendo i capelli porosi e fragili.

Un capello molto arido e la mancanza di lubrificazione sebacea danno alla nostra chioma un aspetto debole e sfibrato, lo potremmo definire “un aspetto sbattuto”, inoltre il singolo capello, carente della giusta quantità di sebo, si spezza favorendo la formazione di doppie punte.

Cosa fare e quali Rimedi utilizzare

Partendo dal presupposto che Il materiale pubblicato non sostituisce il parere del medico vediamo insieme le buone norme da utilizzare ed i rimedi fai da te:

-Dopo lo shampoo, si consiglia l’applicazione di una maschera per capelli nutriente, da lasciare in posa alcuni minuti prima della rimozione. Le maschere per capelli fai da te (realizzate ad esempio con uovo, yogurt e olio d’oliva) vanno invece applicate prima dello shampoo (attenzione a fare solo maschere che facciano bene al capello).

-Preferire prodotti cosmetici formulati con la sericina, una proteina della seta in grado di interagire positivamente con la superficie dei capelli mediante meccanismi di bio-adesione. Grazie a questi processi, la sericina espleta un effetto estremamente positivo dal momento che dà origine ad un film elastico protettivo attorno al fusto, aumentando così spessore e idratazione del capello secco

-Spazzolare i capelli secchi con delicatezza, avendo cura di non tirarli: a tale scopo, si consiglia di utilizzare un pettine a denti larghi

-Se necessario, applicare lozioni a base di cheratina per rafforzare il capello (efficace rimedio per aumentare lo spessore in tutta la sua lunghezza), parlane prima con il tuo medico o con il tuo dermatologo.

-Soprattutto d’estate, si consiglia di applicare sui capelli secchi spray o lozioni contenenti filtri solari e sostanze idratanti.

Impacchi e maschere agli oli vegetali : Olio di cocco, olio di mandorle dolci, olio di semi di Argania, olio di Jojoba o burro di Karitè vengono spesso impiegati per preparare un impacco o una maschera da applicare ai capelli e sono molto utilizzati come dopo shampoo. Molto utili come rimedio dopo un bagno al mare o in piscina perché aiutano il capello a riprendersi dall’azione logorante del sale o del cloro.

-L’ Altea è una pianta appartenente alla famiglia delle malvaceae molto ricca di flavonoidi, mucillagini, amido e pectine. I prodotti a base di Altea sono estremamente idratanti, emollienti e aiutano a sfiammare la cute.

Lozione fissativa a base di birra: questa bevanda è un toccasana per i capelli secchi (da utilizzare per applicazione topica). Distribuita sul cuoio capelluto, la birra conferisce alla chioma un aspetto luminoso, vitale e soprattutto sano

-Ultimo risciacquo con acqua demineralizzata: spesso le acque che utilizziamo in casa sono molto dure e ricche di troppi sali minerali calcio e magnesio, questo non va bene, un risciacquo con acqua demineralizzata magari arricchita con un po’ di limone permette di rimuovere i residui di sapone o elementi irritanti che vengono trattenuti dalle porosità del capello secco. Consigliati anche risciacqui con infusi di camomilla o malva.

-Integratori a base di Biotina: (parlandone prima con il medico) Protegge i capelli dai danni delle alte temperature (phon, piastra, esposizione al sole…) e li rafforza.

Cose da evitare

Ci sono dei comportamenti che accentuano o favoriscono il problema, vediamo quali:

-Utilizzare prodotti di fissaggio (gel, schiume, lacche): oltre ad essere irritanti per il cuoio capelluto, questi cosmetici favoriscono l’adesione di polvere ed impurità sui capelli, peggiorando ulteriormente il disturbo dei capelli secchi.

-I trattamenti troppo frequenti di colorazione, decolorazione e permanente indeboliscono la struttura dei capelli in generale e di quelli secchi in particolare. In presenza di un problema molto accentuato vi consiglio non di ridurre ma di interrompere completamente questi trattamenti, che possono compromettere in maniera seria la fibra del capello.

-Lavaggi troppo frequenti sono causa di secchezza principalmente perché aumentano l’utilizzo di shampoo e balsamo che magari non sono adatti al nostro capello, inoltre i frequenti risciacqui portano ai problemi legati alla durezza dell’acqua.

-Utilizzare prodotti tossici per il capello. Potrebbe esserti utile il sito https://www.saicosatispalmi.com/ dove troverai la spiegazione degli INCI (cioè degli ingredienti che costituiscono il prodotto che utilizzi).

-Se siete appassionati di nuoto e come me ci andate più volte a settimana cercate di utilizzare il più possibile la cuffia, magari utilizzate anche un protettore, io utilizzo questo ↓

Salute e Bellezza – La differenza tra dimagrire e perdere peso

Quale delle due ci rende belli e tonici e quale invece flaccidi e svuotati? Ecco la risposta e un paio di “segreti”

Sono una sportiva da sempre ed ormai da anni sono seguita da una nutrizionista. Moltissimi quando lo dico pensano subito che io passi la mia vita a contare le calorie ed a mangiare cose tristi ed insipide. La loro faccia quando poi mi vedono mangiare pizza, pasta, cioccolato e formaggi fa sempre sorridere, soprattutto quando scoprono che non ho la minima intenzione di pesarmi su una bilancia, se non nel controllo periodico della nutrizionista.

E la cosa che li sconcerta definitivamente è quando mi vedono felice per aver preso magari un chilo di massa magra, quindi quando sono felice ed entusiasta di pesare un chilo di più.

Dimagrire e perdere peso sembrano due sinonimi ma non lo sono.

Non lo sono a livello fisico, estetico, e non lo sono a livello di salute. Una persona potrebbe perdere peso anche mangiando esclusivamente merendine, purché il suo introito calorico risulti inferiore al dispendio energetico, in modo quindi da avere un deficit calorico. Ma di certo questa non è la strada giusta per ottenere risultati buoni in termini di dimagrimento, quindi di riduzione di massa grassa, e di salute.

Qual è allora la differenza tra dimagrire e perdere peso?

Ve lo dico in sette parole: per dimagrire dobbiamo diminuire la massa grassa. Niente di più.

Niente di più direte voi, e come si fa? Per comprendere se si sta registrando una semplice perdita di peso o un vero e proprio dimagrimento, bisogna essere in grado di capire a che cosa è dovuto il calo ponderale. Sembra difficile ma in realtà la questione è che se non sappiamo se abbiamo perso massa magra o massa grassa o acqua (si, anche l’acqua) possiamo semplicemente dire di aver perso peso. Al contrario, possiamo parlare di dimagrimento quando a ridursi è, nello specifico, il quantitativo di massa grassa.

A tale proposito studi hanno dimostrato che il corpo umano non è in grado di perdere più di 300 – 500g di grasso a settimana, ragion per cui, se negli ultimi sette giorni avete perso 5 Kg, facendo una semplice operazione scoprirete che, se è andato tutto bene, avete perso 300 – 500g di grasso e 4.5 Kg di tessuto magro e acqua.

Il numero che vediamo sulla bilancia è quindi un dato parziale, in grado di testimoniare unicamente la perdita di peso. Ma per capire se è in atto un reale dimagrimento servono strumenti più precisi, che valutino la composizione corporea, come il plicometro e la bioimpedenziometria.

Solo un dimagrimento confermato attraverso questi strumenti è positivo a livello di salute. La perdita di peso evidenziata dalla bilancia può invece nascondere una perdita di massa muscolare che, a dispetto dell’entusiasmo iniziale dettato dal calo registrato, non rappresenta una conquista positiva né a livello di estetica né a livello di salute.

Esiste una DIETA che ci aiuti a dimagrire?

Negli ultimi tempi vanno di moda le diete che tagliano semplicemente un macronutriente, per lo più i carboidrati (troppo spesso demonizzati) o i grassi, dall’alimentazione quotidiana. In realtà la cosa principale è il quantitativo totale di calorie che introduciamo nel corso della giornata. Se quest’ultimo risulterà essere inferiore rispetto alle calorie consumate nell’arco delle 24 ore, ecco che andremo a registrare un progressivo calo di peso.

Il consumo energetico, però, non è dato solo dall’attività sportiva, ma è la somma di quattro fattori: il metabolismo basale, la TID (termogenesi indotta dalla dieta, ovvero le calorie che il nostro organismo consuma per digerire quello che mangiamo), il NEAT (non exercise activity thermogenesis, ovvero tutte le calorie che consumiamo per svolgere le attività quotidiane che non siano sport) e l’energia consumata nel fare attività sportiva. Le diete che attribuiscono il merito dei loro risultati all’eliminazione di un alimento, di una classe di alimenti o di un macronutriente, ingannano. Se andiamo, ad esempio, ad eliminare tutti i carboidrati dalla nostra dieta, finiremo con altissime probabilità per introdurre meno calorie rispetto al nostro fabbisogno.

La perdita di peso, quindi, non sarà merito dell’assenza di carboidrati in quanto tali, ma, piuttosto, dell’indiretta ma conseguente diminuzione dell’introito calorico totale, e prima o poi saremo necessariamente portati ad assumere di nuovo, con la naturale conseguenza di un aumento di peso.

Il segreto, non tanto segreto, per dimagrire senza troppe rinunce

La strada vincente è quella che prevede la messa in atto di uno stile di vita attivo unito ad una dieta controllata. In questo modo si evita di dover portare all’estremo una di queste due pratiche, finendo per seguire diete estreme o attività fisica troppo intense, che possono essere dannose per l’organismo. Effettuare una attività sportiva per almeno 3 ore alla settimana (parliamo di 3 ore su 168 settimanali) vi permetterà di poter mangiare senza troppe rinunce evitando il dramma dello “svuotamento”.

Eh si, perché va detto che il rischio di alcune diete drastiche è anche quello di ‘svuotarsi’ in alcune parti del corpo che magari non sono quelle che avremmo voluto vedere dimagrire. E se sicuramente una dieta drastica non fa bene in generale, i punti in cui si dimagrisce possono non dipendere dall’alimentazione.

Il problema è che una volta impostata una dieta che preveda un deficit energetico, sarà la nostra genetica a determinare in che distretti corporei, più che in altri, andremo a perdere massa grassa e volumi. Questo implica che magari avreste voluto perdere centimetri sui fianchi, ed invece proprio quelli resteranno invariati ma vi si svuoterà il viso e il petto.

Per quello è importante essere seguiti da una figura professionale (un nutrizionista, un dietologo etc.) che vi aiuterà a scegliere le caratteristiche del piano nutrizionale ipocalorico più giusto per voi.

Per chi ama praticare sport ad esempio, deficit calorici abbinati ad un insufficiente apporto proteico, faranno sì che a essere sacrificata sia per lo più la massa muscolare, con conseguenze negative in termini di salute, estetica e prestazione.

Una dritta utile per iniziare a rimettersi in forma: prima di parlare di allenamento si può pensare ad aumentare il cosiddetto NEAT a cui abbiamo già accennato, ovvero l’insieme di tutte quelle attività quotidiane a costo zero che nell’arco di una giornata hanno un peso a livello di dispendio energetico, come camminare, fare le scale, fare le faccende domestiche, portare le borse della spesa. A questo poi si potrà abbinare una dieta varia, calibrata sui propri fabbisogni, da strutturare in accordo con uno specialista del settore come un dietologo, un nutrizionista o un dietista.

Per concludere: LA FORZA DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE, O LA BRAVURA DI UN ESPERTO ALIMENTARE, CONSISTE NEL FARVI PERDERE GRASSO CHE NON SEMPRE COINCIDE CON IL CALO DEL PESO. Buttate la bilancia che vi fa solo venire la depressione e ricordate che un lieve aumento dei muscoli ci permetterà in seguito di innalzare il metabolismo basale che come abbiamo detto è direttamente proporzionale alla massa muscolare. Dopo avere messo anche un solo chilo di muscoli potete mangiare di più, senza timore di ingrassare!

Bonus animali domestici 2022: in cosa consiste e chi può richiederlo

Tra le tante detrazioni statali di questi anni c’è anche quella per le spese veterinarie. Cos’è il bonus animali domestici e come funziona

E’ una tutela che consente di risparmiare qualche euro per il mantenimento in salute dei propri animali domestici. Che gli italiani amino gli animali è un fatto risaputo e anche la legislazione tiene conto di questo aspetto.

In realtà non si tratta di una novità perché già in passato le spese veterinarie erano detraibili. Ma vediamo quali sono invece le differenze con gli scorsi anni.

Modalità per richiederlo

Per richiederlo e ottenerlo occorre che i pagamenti siano tracciabili, oppure presentare le ricevute fiscali delle spese effettuate. La richiesta va fatta compilando il modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il bonus animali domestici può essere richiesto dai cittadini italiani, senza limitazioni legate all’ISEE.

il proprietario dell’animale domestico richiedere il bonus animali domestici e il tetto della spesa detraibile.

Come funziona il Bonus e quanto è il massimo rimborso

Il bonus sarà dunque prorogato per il 2022 con alcune novità, come il tetto massimo di detraibilità Irpef che passa da 500 a 550 euro.

L’agevolazione fiscale a sostegno delle spese sanitarie per i nostri compagni animali è pari al 19% sull’Irpef, per alcune spese veterinarie. Ad esempio, le visite specialistiche, gli interventi di chirurgia, gli esami in laboratorio e l’acquisto di farmaci veterinari.

Rimane anche la franchigia di 129,11 euro, che significa che la detrazione Irpef al 19% viene applicata sull’importo speso, meno questa somma. Va detto quindi che, togliendo la franchigia dal tetto massimo, il rimborso massimo che si può ottenere con il bonus animali è poco meno di 80 euro.

Sicuramente la cifra non è altissima, ma è un passo in avanti verso un mondo nel quale magari tutte le spese veterinarie saranno detratte, considerando i nostri amici animali dei familiari. Speriamo poi in un futuro dove le spese di ricovero e di grande intervento siano economicamente meno impegnative per le famiglie, così da non dover mai essere messi davanti alla scelta di curare il proprio animale o arrivare a fine mese. 

Novità contro il randagismo e la persecuzione

Altre novità, il voler aiutare in modo concreto tutti quegli animali che non hanno una fissa dimora vivendo in strada e tutelare i diritti e la salute degli animali selvatici. Come? È stato stanziato un fondo di circa 2 milioni l’anno per i prossimi 3 anni, per intervenire sulle regioni che hanno maggiormente bisogno di aiuto con tutti i cuccioli randagi, come Campania, Abruzzo, Calabria, Puglia, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia.

Si supporteranno anche tutti quegli animali che sono più a rischio della persecuzione da parte dell’uomo come orsi o cinghiali. Ci sarà inoltre, la chiusura degli allevamenti di visoni in modo permanente, in quanto oltre alle motivazioni etiche, anche per cause sanitarie in quanto questi animali possono ammalarsi di Covid e permettere al virus di mutare.

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FOTO: Optimagazine.com

Salute e bellezza – Trattamenti TOP anticaduta per i capelli

Abbiamo selezionato per voi tre prodotti anticaduta che riteniamo i migliori in circolazione a costi contenuti

Prima di tutto vediamo le motivazioni che portano i capelli a cadere:

–  il sesso (la caduta è maggiore negli uomini rispetto alle donne)

–  la stagione (in autunno e primavera la caduta aumenta)

–  condizioni di salute (l’utilizzo di certi farmaci e alcune malattie possono accelerare la caduta)

–  lavaggio e spazzolatura ( il trauma meccanico facilita il distacco dei capelli)

– densità di capelli (più capelli si hanno e maggiore sarà la caduta in termini assoluti)

– genetica (alcuni soggetti sono geneticamente predisposti alla caduta).

La prevenzione, comunque, continua a rivestire un ruolo essenziale contro la caduta dei capelli. Brevemente, diciamo che è importante seguire una serie di norme igieniche, come evitare diete drastiche e mangiare sano, proteggere i capelli dal sole e dalle lampade abbronzanti. Non fumare ed evitare anche il fumo passivo. Infine, lavare spesso i capelli (almeno 3 volte alla settimana, ma anche più spesso se sono grassi) non ne accentua, ma spesso addirittura ne previene, la caduta.


Vediamo i tre prodotti anticaduta:

1. NOOK ENERGIZING SUPER ACTIVE INTENSE LOTION TRATTAMENTO ANTICADUTA CAPELLI STIMOLANTE INTENSIVO

Un trattamento stimolante intensivo che favorisce la ricrescita dei capelli. Contrasta l’eccessiva perdita di capelli stagionale e calvizie maschili precoci.

Rafforza i capelli deboli e devitalizzati agendo su tutta la struttura, dal bulbo al fusto, controllando anche l’iper produzione sebacea. Aiuta ad aumentare lo spessore dei capelli fini e la ricrescita sana di quelli giovani.

2.REINFORCE ENERGIZING LOTION Maxima Puring

Sono fiale anticaduta energizzanti specifiche per contrastare il diradamento e prevenire la caduta dei capelli.

Indicato per capelli deboli, le fiale anticaduta vanno a stimolare l’irrorazione sanguigna e l’apporto di ossigeno nel cuoio capelluto favorendo una migliore crescita del capello oltre a svolge un’azione riequilibrante e purificante

3.  ENERGIZING SENSITIVE LOTION – ALCOOL FREE Difference Hair Care Nook

Un trattamento stimolante per cute sensibile specifico per contrastare la perdita di capelli dovuta a caduta stagionale e favorire la ricrescita di capelli giovani e forti. Le fiale senza alcool sono specifiche per cute sensibile. Migliora lo spessore dei capelli deboli e fini, controlla l’iper produzione sebacea tonificando e idratando la cute secca e sensibile.

Le fiale contribuiscono a ristabilire l’equilibrio cutaneo purificandolo, favorendo la circolazione sanguigna della cute che, combattendo l’invecchiamento del capello, stimola la ricrescita naturale.

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Come creare una casa ecologica: le regole base

Le regole base per isolamento termico, riscaldamento, pannelli solari, impianto elettrico, generatori fotovoltaici, e molto altro

Svariati studiosi e ricercatori concordano nel ritenere l’aria all’interno delle nostre abitazioni più inquinata di quella esterna di ben 7/8 volte. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse mondiale rispetto all’ecologia, con la tendenza ad assumersi la responsabilità nei confronti del pianeta e dell’inquinamento prodotto dall’uomo. Questo sta portando sempre più persone a cercare di trasformare la propria casa in un ambiente sano ed ecologico.

La casa ecologica può oltretutto risultare una fonte di guadagno oltre che fonte di spesa, perché le buone abitudini, se condivise, generano un mercato in cui poter vendere il surplus ad esempio di energia che le buone abitudini ci permettono di accumulare. Deve consumare poca energia, non solo per diminuire i costi della bolletta, ma anche per impattare il meno possibile sull’ambiente.

Materiali naturali e atossici

Le case ecologiche in legno sono le più comuni, ma esistono molti materiali naturali ed ecologici che possono essere utilizzati come il sughero, il bambù, la paglia e la lana di roccia, la canapa, la calce e l’argilla.

Legno: A differenza di altri tipi di costruzione, la casa in legno ha un eccezionale potere isolante e quindi consuma poca energia; i costi di riscaldamento e di rinfrescamento, infatti, si riducono notevolmente.

Paglia: anche in Italia, si stanno diffondendo le case in paglia, realizzate con balle compresse, che richiedono tempi brevi di costruzione e costi molto contenuti. Le case in paglia hanno il vantaggio dell’impiego di un materiale completamente naturale, ecosostenibile e che non rilascia nessuna sostanza inquinante nell’ambiente. La paglia, inoltre, è un ottimo isolante acustico e un eccezionale isolante termico e assicura una bassa dispersione del calore, qualità che permette di ridurre le spese per i bisogni quotidiani di energia.

Vernici, collanti, isolanti ed altri materiali atossici hanno ridotte emissioni di sostanze chimiche pericolose per la salute come formaldeide e composti organici volatici (VOC) assicurando ambienti più salubri e regalando un migliore comfort abitativo.

Isolamento Termico

Le pareti esterne delle nostre abitazioni sono molto vulnerabili alla trasmittanza termica, ovvero disperdono molto facilmente il calore interno in inverno e consentono il surriscaldamento degli ambienti d’estate. La soluzione più ecologica ed economica sono, sicuramente, i pannelli isolanti ecologici.

Tra di essi, i migliori sono quelli realizzati in fibra di legno, sughero, fibra di cocco o legno magnesite. Si tratta di materiali provenienti, in gran parte, da scarti di lavorazione industriale e che, dunque, presentano costi estremamente competitivi rispetto a prodotti analoghi non ecologici.

Il riscaldamento

Gli impianti di riscaldamento, generalmente termosifoni e condizionatori, creano consistenti movimenti d’aria in grado di sollevare un consistente turbinio di polveri e microrganismi in grado di creare allergie e disturbi respiratori potrebbe risultare utile preferire gli impianti a pavimento. Non creano, infatti, sbalzi di temperatura o moti convettivi e utilizzano acqua a temperatura inferiore rispetto ai termosifoni normalmente utilizzati consentendo, così, di risparmiare annualmente un 20 – 25% sui costi relativi alla gestione.

Si tratta di un sistema di serpentine da installare sotto il pavimento ancorate ad un tappeto termoisolante, il tutto ricoperto da una soletta in cemento ed un normale pavimento. Un altro interessante sistema di riscaldamento è, poi, quello a battiscopa. Quest’ultimo viene montato lungo le pareti esterne e sostituisce il battiscopa tradizionale.

Risparmio Idrico

I consumi di acqua in ogni abitazione possono essere contenuti grazie a delle buone abitudini ma si può fare molto con l’installazione di sistemi a risparmio idrico, sia per quanto riguarda i sanitari che per i rubinetti. Sia in bagno che in cucina la presenza di aeratori aiuta a ridurre sensibilmente il flusso di acqua ogni volta che si apre il rubinetto, senza ridurre il getto.

Allo stesso tempo si ridurrà anche la spesa di energia per la produzione di acqua calda. Anche le docce termostatiche sono un altro modo per ridurre i consumi ed avere in cambio una temperatura costante dell’acqua e quindi un grande confort.

Per quanto riguarda i sanitari invece si possono adottare vaschette di scarico dual flush grazie alle quali si possono avere due differenti quantità di acqua per lo scarico a seconda delle esigenze, appositamente ideate per contenere gli sprechi.

Illuminazione e risparmio energetico

L’impiego di luci Led rispetto ad altre tipologie di lampade consente di abbassare drasticamente i consumi domestici per l’elettricità.

Da valutare l’installazione di lampade Led che si possono gestire in maniera avanzata, variando il colore e l’intensità dell’illuminazione per un ulteriore risparmio.

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Le migliori app 2022 che devi avere se vivi a Roma o vuoi visitarla

Abbiamo raccolto per voi le app più interessanti da utilizzare nella Città Eterna, scoprirete delle idee davvero brillanti e utili per capitolini e turisti

MUOVERSI A ROMA – INFO IN TEMPO REALE

Muoversi a Romamuoversiaroma.it ) per informare e aggiornare in tempo reale sulla mobilità pubblica e privata i cittadini, i turisti, i pendolari e i city user. Puoi utilizzare il CERCA PERCORSO, per visualizzare su mappa il percorso e scegliere come e quando spostarsi verso la destinazione prescelta utilizzando le informazioni in tempo reale sulla posizione dei bus e sul livello di congestione delle stradeNEWS, info in tempo reale su limitazioni del traffico, manifestazioni, scioperi, ecc. CERCA LINEA, la mappa, il percorso ed i tempi di attesa dei bus Atac e Roma TPL alle fermate VIABILITA’, i tempi di percorrenza e lo stato del traffico su 140 km di arterie stradali urbane (tangenziali, Lungotevere, ecc) ZTL, gli orari e i confini delle Zone a Traffico Limitato di Roma.

GUIDA STORICA PERSONALIZZATA

iDotto (http://www.idotto.com/ )è un’audioguida di Roma dotata di intelligenza artificiale: l’app sa sempre dove si trova l’utente e in base a ciò che vede, alle strade che percorre, alle piazze che attraversa, racconta la storia della città proponendo una narrazione che ricorda in tutto e per tutto quella di una guida professionale in carne ed ossa. L’app funziona anche offline, e memorizza i luoghi già presentati, così se l’utente vi farà ritorno saprà quali informazioni comunicare, evitando noiose ripetizioni. Per iOS e Android.

INTRATTENIMENTO PER BAMBINI

Per scovare proposte curiose a misura di bambino nella Capitale, basta chiedere all’app Roma per bambini ( https://www.romaperbambini.it/public/wordpress/app-romaperbambini/ ) . Laboratori, spettacoli, corsi, ma anche mostre, librerie, ludoteche e percorsi nella natura: l’app, disponibile per Android, è curata da un gruppo di mamme e papà guidati dal comune obiettivo di far crescere i bambini in una città stimolante. Appuntamenti e luoghi da non perdere sono visualizzati su una mappa navigabile e dall’app si può prenotare la partecipazione agli eventi, oltre a salvare i proprio punti di interesse preferiti.

RICOSTRUZIONE DEL PASSATO IN 3D

L’app Atavistic sfrutta uno speciale algoritmo per ricostruire, ad esempio, la struttura originaria di quel vecchio tempio romano di cui rimane oggi solo una colonna: basta scattare una foto con lo smartphone e Atavistic (  https://www.atavisticapp.com/ ) modificherà l’immagine riportando il monumento alla sua bellezza originaria, ma nel contesto attuale e con la persona inquadrata all’interno della foto stessa. In meno di cinque secondi. Per iOS e Android.

TRASPORTO PUBBLICO

Viaggia con ATAC (https://viaggiacon.atac.roma.it/ )  fornisce gli utenti informazioni in tempo reale sulla mobilità pubblica e privata: attraverso l’app è possibile trovare i percorsi migliori per le proprie destinazioni, sfruttando le linee della metropolitana e degli autobus, con informazioni dettagliate sui rispettivi tempi di attesa. Le notizie su traffico, incidenti, guasti sono aggiornate in tempo reale.

PAGAMENTI A PORTATA DI SMARPHONE

Se il biglietto cartaceo non fa più per te, MyCicero è quello che ti serve per acquistare, convalidare e archiviare i biglietti di bus, metropolitana, tram, o parcheggiare nel centro storico, all’interno delle righe blu, pagando in un tap: myCicero ( http://www.mycicero.it/downloadApp/ ) è l’applicazione ideale per pianificare gli spostamenti a Roma, usando tutti i mezzi disponibili, in maniera integrata, dal trasporto pubblico al car sharing. Indicando un punto di partenza e un punto di arrivo, myCicero calcola le migliori soluzioni combinando le varie proposte del trasporto locale, senza la necessità di navigare su tanti siti differenti. Una sezione dell’applicazione è dedicata alla sosta: con myCicero è possibile pagare esclusivamente per i minuti effettivi di sosta e acquistare i permessi per l’accesso alle zone a traffico limitato della città.

CHIEDERE E OFFRIRE PASSAGGI IN SCOOTER

Roma è la capitale degli scooter, con oltre 400 mila veicoli che invadono la città ogni giorno. Così, perché non viaggiare su due ruote alla scoperta delle meraviglie romane? Scooterino ( http://scooterino.it/ ) è un’app che permette di chiedere (o offrire) un passaggio in scooter fra le strade della Città Eterna. Attraverso Scooterino è possibile scegliere l’utente che farà da autista, controllare i prezzi prima di prenotare, richiedere un passaggio in pochi minuti e pagare con la carta di credito. Disponibile in inglese e italiano, per iOS e Android.

SICUREZZA PER LE DONNE

Siamo Sicure, sviluppata in Italia, e scaricabile gratuitamente dall’App Store e da Google Play Market, sia per Android che per I Phone. Funziona in maniera molto semplice, attraverso pulsanti dai colori diversi. Noterete sullo schermo un pulsante rosso che, se pigiato, emetterà un suono particolarmente assordante in grado di catturare l’attenzione di passanti e persone in zona.  Oltre al suono consente anche l’attivazione di un segnale luminoso. Il pulsante azzurro, invece, farà partire una chiamata d’emergenza al numero prescelto, mentre quello pulsante arancione invierà un sms (da impostare) con richiesta d’aiuto.

PER CHI SI MUOVE IN BICI UN PREMIO

Roma corre in bici aiuterà a muoversi per la città velocemente e senza sbagliare strada, grazie alla funzione navigatore capace di calcolare il miglior percorso per raggiungere una destinazione in bicicletta. L’app monitora ogni spostamento e calcola elementi come lunghezza, velocità media, calorie consumate e emissioni di CO2 risparmiate. accedere a una raccolta di punti bonus che danno diritto a sconti e offerte negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. Una volta accumulati sufficienti crediti generati dai viaggi effettuati è possibile generare dei QR Code utilizzabili nei negozi aderenti all’iniziativa al momento dell’acquisto.

PER FARE NUOVI INCONTRI SENTIMENTALI

Si chiama Inner Circle ed è una APP. diversa dalle altre; ovvero interessata alla qualità dei suoi membri, non alla quantità, quindi maggiore cura e attenzione sono rivolte alla selezione degli utenti per far sì che gli incontri siano su misura degli iscritti. E finalizzati ad un incontro nella vita vera (mascherina inclusa, finché non si è congiunti 😉 Gli aperitivi affollati di Roma, con amici dove ci scambiavano numeri e appuntamenti sono sicuramente meno frequenti di prima (anche perché trovarsi alle 16:30 per brindare non è proprio naturale) ma non dobbiamo per forza azzerare la nostra vita sociale. Pensiamo positivo, soprattutto prendiamo in considerazione un piano B che favorisca incontri tra persone con affinità, passioni in comune e una formazione che permetta di godere di esperienze simili; anzi, prendiamolo al volo!

PER TROVARE NUOVI AMICI

The Table ( https://www.thetable.social/ ) funziona così: dopo aver scaricato gratuitamente l’app si accede a un elenco di eventi organizzati in locali selezionati, si sceglie l’evento, si conoscono i partecipanti e si chatta con loro, e poi ci si vede nel locale. E non solo, si può anche creare anche un evento a proprio piacimento! The Table è nata pochi mesi fa a Roma e già è sulla bocca di molte persone, gli eventi sono già parecchi e ai romani piace divertirsi e conoscere persone “a buffo” tramite un’app. Un’app che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo dei social, che finora hanno incentivato le relazioni online e non dal vivo, mentre l’obiettivo di The Table è proprio far incontrare le persone nella vita reale.

LA SPESA A CASA IN 10 MINUTI

Gorillas ( https://gorillas.io/it ) , l’app tedesca che consegna la spesa in 10 soli minuti, dopo Milano arriva anche a Roma. La consegna in 10 minuti avviene grazie a riders su biciclette elettriche con un’offerta di oltre 1.500 prodotti e partnership con aziende locali. Ideata dall’unicorno berlinese per cambiare in meglio le abitudini di consumo, Gorilas punta sul concetto di spesa consapevole per sprecare meno cibo e avere sempre a disposizione prodotti freschi e buoni. Il servizio di spesa on-demand sbarca quindi anche a Roma nei quartieri Monteverde, Piazza Bologna e Gregorio VII, con piani di espansione ulteriore nei prossimi mesi.

APP ROMA CAPITALE

L’app Roma Capitale vi permette di essere costantemente informati su tutte le più importanti iniziative della nostra Amministrazione, con aggiornamenti e approfondimenti su attualità, cultura, eventi e mobilità. Disponibile su App Store e Google Play.

E’ giusto regalare un cucciolo a Natale? -VIDEO

Si avvicina il giorno di Natale e uno dei regali più desiderati dai bimbi di tutto il mondo è un cucciolo. Ricordate l’inizio di “Lilly e il Vagabondo”?

Regalare un cane non è come regalare un trenino elettrico o una casa delle bambole. Il cucciolo ha bisogno di qualcuno che se ne prenda cura e che gli dedichi del tempo data la sua iperattività. Detto questo, le reazioni commoventi di chiunque accolga un cucciolo in casa sono evidenti nei numerosi video che proliferano su internet. Ci sono degli aspetti fondamentali da considerare che l’emozione del momento non permette di visualizzare subito. In questo video provo a darvi dei consigli utili per fare la scelta giusta.

E’ giusto secondo voi regalare un cane a Natale?

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FOTO: Meteoweb

Come si conservano le uova in sicurezza: gli errori banali da non compiere

Nella conservazione delle uova si commettono spesso degli errori che possono risultare anche pericolosi per la nostra salute

PERCHE’ SE TROVI LE UOVA NEL BANCO NON REFRIGERATO POI LE METTI IN FRIGO APPENA TORNI A CASA?

 Per evitare che si generi una condensa sul guscio in seguito agli sbalzi termici e quindi che si crei un’umidità che potrebbe facilitare lo sviluppo di germi patogeni, tra cui soprattutto la temibile Salmonella, troviamo le uova a temperatura ambiente sugli scaffali dei supermercati.

Il regolamento europeo 589 del 2008 prescrive di conservare le uova al fresco dopo l’acquisto. Ma stabilisce anche di immagazzinare e trasportare le uova ad una temperatura costante. Inoltre, stabilisce di non refrigerare prima della vendita al consumatore finale.

Conservare le uova fuori o dentro il frigorifero non influisce sulla loro sicurezza. A mettere la parola fine alla lunga diatriba tra chi sostiene che vadano conservate a temperatura ambiente e chi, invece, è convinto che il luogo perfetto sia il frigorifero, sono stati gli scienziati dei West Yorkshire Food Test Laboratories interpellati dal giornale britannico Daily Mail.

Dove posizionare le uova in frigo:

Le uova andrebbero lasciate nella loro confezione per evitare di contaminare il frigorifero con i microrganismi presenti sul guscio. Ed è meglio riporle sui ripiani centrali, piuttosto che nel portauova dello sportello per evitare che si crei condensa.

Le uova vanno lavate?

Si deve sottolineare che l’operazione di lavare le uova prima di conservarle non è corretta. Ciò perché si elimina la cuticola protettiva del guscio e si favorisce la penetrazione dei microrganismi all’interno. Se il guscio è pulito non è necessario lavarlo. Invece se è sporco basta impiegare della carta assorbente inumidita. Ma soltanto prima dell’utilizzo.

Tempi di Conservazione:

A temperatura ambiente: si conservano per 10-15 giorni d’inverno e per 4-5 giorni in estate.

Refrigerazione: se mantenute a -1°C le uova si conservano fino a 6 mesi (nel frigorifero di casa, dove la temperatura è di +4°C ed è meno stabile si possono conservare 20 giorni, un mese al massimo).

Norme igieniche

Non rompere mai il guscio dell’uovo sul recipiente in cui si lavorano tuorli ed albumi.

Non utilizzare l’uovo se durante la preparazione cadono dei frammenti di guscio dentro.

Dopo aver rotto le uova, allentare subito il guscio. Non usare uova con il guscio rotto.

Al termine dell’utilizzo, lavare sempre bene le mani, gli utensili e le superfici.

Per preparazioni crude impiegare solo uova freschissime o pastorizzate.

Nessun invito per Natale? 10 suggerimenti per trasformare le feste da soli in un’opportunità

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Ecco giunto il Natale, la festa che per eccellenza eleva il senso della famiglia e dello stare insieme. Non sempre è possibile, però,  passare il natale con le persone care.

Esistono persone sole al mondo, single, orfani, o semplicemente persone che vivono lontane dai propri cari per motivi di studio o di lavoro e non hanno la possibilità di tornare a casa per Natale. Se anche gli amici che per tutto l’anno vi hanno allietato le giornate sono spariti per ricongiungersi alle proprie famiglie, non disperate. Potete passare delle feste natalizie fantastiche anche da soli.
 
 
 
Ecco qui 10 Suggerimenti per trasformare il Natale da soli in un’opportunità:
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1.Non ignorate il Natale, addobbate la vostra casa come più vi piace, anche in maniera non convenzionale. Magari fabbricate voi stessi le decorazioni.
 
 
 
 
 
 
 
2. Fatevi dei regali e metteteli sotto l’albero, non badate a spese, viziatevi!
3. Mettete in sottofondo della musica natalizia e cantate a squarciagola.
 
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4. Se ne avete la possibilità, partite. Un viaggio è un modo ottimo per incontrare persone nuove e vivere esperienze indimenticabili.
5. Cucinate i vostri piatti preferiti o magari imparate a cucinarli attraverso dei tutorial su internet. Il prossimo Natale potreste fare colpo proprio grazie ad una ricetta imparata durante queste feste.
 
6. Fate compagnia a degli sconosciuti che sono soli come voi. Scambiate quattro chiacchiere con un senzatetto per strada o fate volontariato presso la Caritas o negli ospedali della vostra città. E’ uno dei modi più appaganti di passare il Natale.
 
7.Organizzate una maratona di film natalizi e non, armatevi anche di dolci e popcorn. Se volete qualche suggerimento per quanto riguarda i film da non perdere a Natale vi invito a leggere l’articolo sui “10 film cult natalizi da guardare e riguardare”.
 
 
 
bagno-caldo8. Fatevi un bagno caldo e ascoltate un cd che non ascoltavate da tanto tempo. Oziate.
 
9. Riprendete a scrivere il romanzo che avete messo nel cassetto mesi fa e lasciatevi trasportare dall’ispirazione.
10. Fate un piano per ripartire con slancio nel 2017.
 
 
 
 
Ultimo consiglio, se siete lontani dalle vostre famiglie, ma siete in buoni rapporti, organizzate la cena Skype, collegatevi con loro durante il cenone, magari preparate alcune delle pietanze che mangiano anche loro, e cenate tutti insieme virtualmente. Non sarà la stessa cosa, ma oggi internet permette di azzerare le distanze, almeno emotive, quindi usatelo!
 
Vi auguro una vita serena e spensierata, di mangiare senza ingrassare e di rialzarvi sempre dopo una caduta!
 
Buon Natale!
 
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SALUTE – Due tisane drenanti dalle mille proprietà

Finalmente sono finite le abbuffate

“Non ce la faccio più a mangiare, quando finiscono queste feste”? Ce l’abbiamo fatta finalmente, siamo usciti dal periodo delle abbuffate e non c’è tempo da perdere perché la prova costume è dietro l’angolo.

Oggi conosceremo degli alleati per perdere un po’ di peso e per combattere la ritenzione idrica. Vi anticipo subito che non si tratta di mistici guaritori o guru dai poteri soprannaturali, ma di tisane drenanti e depurative.

Quello che voglio intendere è che per ottenere un corpo da favola dovrete fare affidamento soprattutto su un’attività fisica intensa e su una regime alimentare controllato.

6 consigli per tornare in forma dopo la feste

Cosa sono le tisane drenanti e che effetti hanno

Le tisane drenanti sono preparati a base di erbe che vengono messe in infusione in acqua calda e poi filtrate. Il sapore potrebbe non essere estremamente dolce, ma guai a versare nella vostra tazza fumante zucchero o miele. E’ ammesso il succo di limone.

L’effetto principale di tali bevande è quello di eliminare la sensazione di gonfiore addominale e di diminuire la ritenzione idrica.

Sono molto indicate anche per la cellulite, per il gonfiore degli arti inferiori e per eliminare le scorie in eccesso.

In base al tipo di pianta utilizzata per la preparazione, la tisana avrà effetti diversi.

Tisana alla betulla

Le foglie di betulla sono ricche di flavonoidi, vitamina C e acido caffeico. Le tisane preparate con questa pianta hanno non solo proprietà diuretiche e depurative, ma anche antinfiammatorie.

La tisana alla betulla è l’ideale per prevenire l’accumulo di adipe e per combattere la tanto odiata buccia d’arancia. E’ estremamente consigliata anche a chi soffre di calcoli renali.

Viene consumata soprattutto d’inverno in quanto si tratta di un rimedio estremamente efficace contro raffreddore, mal di gola e catarro.

PREPARAZIONE: mettete dell’acqua a bollire e nel frattempo tritate in pezzi più piccoli possibile le foglie di betulla. Aggiungete il trito e lasciate bollire per almeno 5 minuti. Calcolate indicativamente un cucchiaio di erbe per tazza.

Dopodiché filtrate con un colino. E’ preferibile bere la tisana calda, ma potete anche conservarla per consumarla durante la giornata. Non andate oltre le tre tazze al giorno e in una decina di giorni noterete già a primi miglioramenti sulle vostre gambe.

Tisana al finocchio

E’ senza dubbio quella più conosciuta, ma vediamo insieme quali sono i suoi benefici principali.

La tisana al finocchio è un antispasmodico naturale, particolarmente indicato per chi soffre di colon irritabile, flatulenza e crampi addominali.

Viene utilizzata spesso dalle donne alle prese con i dolori del ciclo mestruale.

Combatte la ritenzione idrica ed è un’alleata preziosa per chi vuole perdere peso. Le sue proprietà antibatteriche sono molto utili per guarire le infiammazioni del cavo orale.

PREPARAZIONE: se utilizzate le foglie fresche la preparazione è molto simile alla tisana alla betulla. L’unica differenza è che le foglie di finocchio vanno lasciate a macerare in infusione per almeno 15/20 minuti e poi filtrate tramite colino.

Se utilizzate i semi di finocchio, la preparazione cambia sensibilmente. Inserisci in un mortaio un cucchiaino di semi di finocchio e inizia a pestarli. Raccogli la polvere grossolana che ne deriva e depositala in un colino, versaci una tazza di acqua bollente e lascia in infusione per 10 minuti.

Se ne avete preparata troppa e non avete voglia di berla tutta, vi consiglio di utilizzare la tisana per impacchi sugli occhi gonfi o affetti da congiuntivite.

Imbevete un batuffolo di cotone nella tisana tiepida e ponetelo sopra le vostre palpebre per una decina di minuti. Noterete un attenuamento del gonfiore e una sensazione di benessere oculare.

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