E’ sempre più acceso il dibattito sugli effetti del consumo della cannabis. Una fazione ne esalta gli effetti benefici, soprattutto in ambito medico, la fazione opposta sostiene che l’erba sarebbe l’anticamera di droghe molto più pericolose.

Cosa dice la legge in Italia?

La legge 242 del dicembre 2016 dichiara la produzione e la vendita di cannabis legali a patto che il THC (il principio attivo) non superi lo 0,2%. Qualora la percentuale sia al di sotto dello 0,6% il coltivatore non incorrerà in alcuna responsabilità.

In caso si superi il limite dello 0,6% gli agenti giudiziari potranno sequestrare e distruggere la coltivazione di cannabis.

L’utilizzo è consentito in ambito medico e per consumo personale fino a 5 gr.

Effetti benefici della cannabis

Secondo gli ultimi studi compiuti dalla National Academies of Sciences la cannabis ha dato prova di funzionare nelle terapie del dolore legate a patologie come la sclerosi multipla. Si sono notati effetti positivi anche nell’inibizione di nausea e vomito conseguenti alle sedute di chemioterapia.

Benefici in fase di studio

Si sta cercando di dimostrare l’efficacia del consumo di cannabis per migliorare i disturbi del sonno nei pazienti che soffrono di forti stati d’ansia. I ricercatori americani sono convinti che possa aumentare l’appetito di tutti quei malati che rischiano di perdere troppo peso a causa delle loro malattie gravi.

Non si è ancora riusciti a provare in maniera definitiva che la cannabis possa avere qualche effetto positivo sui pazienti affetti dal morbo di Parkinson e dalla sindrome di Tourette.

Conseguenze dannose del consumo di cannabis

Uno dei cavalli di battaglia di chi difende la causa della legalizzazione totale del consumo di erba è che non si hanno notizie di qualcuno che sia morto per overdose di cannabis. Questo contribuisce a farla considerare come una droga meno pericolosa di cocaina, eroina, MDMA etc.

Fino ad ora gli effetti negativi accertati sono legati ad un consumo prolungato nel tempo. Si va dai classici problemi respiratori derivanti anche dall’abuso di sigarette, fino al rischio per la madre incinta che fa uso di marijuana che il proprio bambino possa nascere sotto peso.

Vi sconsigliamo caldamente di fare uso di questa sostanza prima di un esame o di un’interrogazione a scuola, dato che influisce negativamente sull’apprendimento e sulla memoria.

Possibili danni non ancora dimostrati

Non si hanno prove che il fumare marijuana possa portare al cancro ai testicoli o ad attacchi di cuore, come qualcuno ha sostenuto.

Si ha il timore che possa influire negativamente su persone mentalmente instabili e che tendono alla depressione.

La cannabis è l’anticamera delle droghe pesanti?

Provate a domandare a qualsiasi genitore, o quasi, e vi dirà che “si comincia con le canne e poi si passa alle droghe pesanti”.

Come per ogni cosa, un consumo eccessivo rischia di portare alla dipendenza, ma non necessariamente a trascendere e ad andare oltre.

Rischiano di più i soggetti di sesso maschile, che hanno cominciato in tenere età a fare uso di droghe leggere, fumatori abituali anche di sigarette, consumatori di alcool e persone che hanno accusato frequenti episodi di depressione.

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Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!