Stile di Vita Consapevole

Capelli Secchi, aridi come la paglia? Ecco le principali cause e soluzioni

I capelli secchi possono essere favoriti o peggiorati da innumerevoli fattori: vediamo insieme quali e cosa possiamo fare per evitarlo

AGENTI ATMOSFERICI (ACQUA SALATA, VENTO, RAGGI UV ECC.)

Con loro ci dobbiamo convivere ameno ché non decidiamo di coprirli uscendo sempre con cappelli e copricapi, rinunciare al bagno in piscina o al mare o di rimanere chiuse in casa nelle giornate più ventose.

Gli agenti atmosferici, soprattutto il rilascio di raggi UV, tendono ad aumentare la secchezza nei capelli già carenti di sebo, la stessa cosa vale per il sale nel mare e il cloro nelle piscine. Il vento è vettore di depositi inquinanti e sporcizia che si insinuano nel capello secco e lo rendono ulteriormente sfibrato.

AGENTI IRRITANTI (TINTE COLORATE, CLORO DELLA PISCINA)

la decolorazione che rappresenta un procedimento chimico capace di danneggiare seriamente il capello, se non viene fatta a regola d’arte, e senza rispettare la giusta procedura nei livelli di schiaritura.

Affidatevi sempre a professionisti e cercate di non decolorare i capelli con un intervallo di tempo inferiore a 45 giorni.

PATOLOGIE (IPER/IPOTIROIDISMO, MORBO DI HASHIMOTO)

per queste consulta il tuo medico curante, ci sono degli esami specifici che vi farà fare per vedere se rientrate in questa casistica.

ALIMENTAZIONE SCARSA IN PROTEINE O CARENTE DI VITAMINE ED ACIDI GRASSI ESSENZIALI

la mancanza di alcuni oligoelementi o vitamine favoriscono il problema alterando la produzione del sebo, principalmente si tratta della vitamina A la cui carenza provoca una secchezza visibile anche sulla pelle.

LAVAGGI ECCESSIVI, UTILIZZO DI SHAMPOO AGGRESSIVI O INADATTI PER IL PROPRIO TIPO DI CAPELLO

questo punto è tanto comune quanto sottovalutato, usate sempre lo stesso shampoo, tintura o prodotto per la permanente che vi hanno definito miracoloso (avete pensato ad Olaplex ad esempio)?

Ecco magari potrebbe essere quello non adatto a voi perché contiene ingredienti o principi attivi che il vostro capello non “digerisce”.

Capire il problema per poter agire

Il problema della secchezza è causato da alterazioni nella produzione del sebo, ovvero le produzioni di grassi da parte della ghiandola sebacea, che in questo caso ne produce troppo pochi rendendo i capelli porosi e fragili.

Un capello molto arido e la mancanza di lubrificazione sebacea danno alla nostra chioma un aspetto debole e sfibrato, lo potremmo definire “un aspetto sbattuto”, inoltre il singolo capello, carente della giusta quantità di sebo, si spezza favorendo la formazione di doppie punte.

Cosa fare e quali Rimedi utilizzare

Partendo dal presupposto che Il materiale pubblicato non sostituisce il parere del medico vediamo insieme le buone norme da utilizzare ed i rimedi fai da te:

-Dopo lo shampoo, si consiglia l’applicazione di una maschera per capelli nutriente, da lasciare in posa alcuni minuti prima della rimozione. Le maschere per capelli fai da te (realizzate ad esempio con uovo, yogurt e olio d’oliva) vanno invece applicate prima dello shampoo (attenzione a fare solo maschere che facciano bene al capello).

-Preferire prodotti cosmetici formulati con la sericina, una proteina della seta in grado di interagire positivamente con la superficie dei capelli mediante meccanismi di bio-adesione. Grazie a questi processi, la sericina espleta un effetto estremamente positivo dal momento che dà origine ad un film elastico protettivo attorno al fusto, aumentando così spessore e idratazione del capello secco

-Spazzolare i capelli secchi con delicatezza, avendo cura di non tirarli: a tale scopo, si consiglia di utilizzare un pettine a denti larghi

-Se necessario, applicare lozioni a base di cheratina per rafforzare il capello (efficace rimedio per aumentare lo spessore in tutta la sua lunghezza), parlane prima con il tuo medico o con il tuo dermatologo.

-Soprattutto d’estate, si consiglia di applicare sui capelli secchi spray o lozioni contenenti filtri solari e sostanze idratanti.

Impacchi e maschere agli oli vegetali : Olio di cocco, olio di mandorle dolci, olio di semi di Argania, olio di Jojoba o burro di Karitè vengono spesso impiegati per preparare un impacco o una maschera da applicare ai capelli e sono molto utilizzati come dopo shampoo. Molto utili come rimedio dopo un bagno al mare o in piscina perché aiutano il capello a riprendersi dall’azione logorante del sale o del cloro.

-L’ Altea è una pianta appartenente alla famiglia delle malvaceae molto ricca di flavonoidi, mucillagini, amido e pectine. I prodotti a base di Altea sono estremamente idratanti, emollienti e aiutano a sfiammare la cute.

Lozione fissativa a base di birra: questa bevanda è un toccasana per i capelli secchi (da utilizzare per applicazione topica). Distribuita sul cuoio capelluto, la birra conferisce alla chioma un aspetto luminoso, vitale e soprattutto sano

-Ultimo risciacquo con acqua demineralizzata: spesso le acque che utilizziamo in casa sono molto dure e ricche di troppi sali minerali calcio e magnesio, questo non va bene, un risciacquo con acqua demineralizzata magari arricchita con un po’ di limone permette di rimuovere i residui di sapone o elementi irritanti che vengono trattenuti dalle porosità del capello secco. Consigliati anche risciacqui con infusi di camomilla o malva.

-Integratori a base di Biotina: (parlandone prima con il medico) Protegge i capelli dai danni delle alte temperature (phon, piastra, esposizione al sole…) e li rafforza.

Cose da evitare

Ci sono dei comportamenti che accentuano o favoriscono il problema, vediamo quali:

-Utilizzare prodotti di fissaggio (gel, schiume, lacche): oltre ad essere irritanti per il cuoio capelluto, questi cosmetici favoriscono l’adesione di polvere ed impurità sui capelli, peggiorando ulteriormente il disturbo dei capelli secchi.

-I trattamenti troppo frequenti di colorazione, decolorazione e permanente indeboliscono la struttura dei capelli in generale e di quelli secchi in particolare. In presenza di un problema molto accentuato vi consiglio non di ridurre ma di interrompere completamente questi trattamenti, che possono compromettere in maniera seria la fibra del capello.

-Lavaggi troppo frequenti sono causa di secchezza principalmente perché aumentano l’utilizzo di shampoo e balsamo che magari non sono adatti al nostro capello, inoltre i frequenti risciacqui portano ai problemi legati alla durezza dell’acqua.

-Utilizzare prodotti tossici per il capello. Potrebbe esserti utile il sito https://www.saicosatispalmi.com/ dove troverai la spiegazione degli INCI (cioè degli ingredienti che costituiscono il prodotto che utilizzi).

-Se siete appassionati di nuoto e come me ci andate più volte a settimana cercate di utilizzare il più possibile la cuffia, magari utilizzate anche un protettore, io utilizzo questo ↓

Salute e Bellezza – La differenza tra dimagrire e perdere peso

Quale delle due ci rende belli e tonici e quale invece flaccidi e svuotati? Ecco la risposta e un paio di “segreti”

Sono una sportiva da sempre ed ormai da anni sono seguita da una nutrizionista. Moltissimi quando lo dico pensano subito che io passi la mia vita a contare le calorie ed a mangiare cose tristi ed insipide. La loro faccia quando poi mi vedono mangiare pizza, pasta, cioccolato e formaggi fa sempre sorridere, soprattutto quando scoprono che non ho la minima intenzione di pesarmi su una bilancia, se non nel controllo periodico della nutrizionista.

E la cosa che li sconcerta definitivamente è quando mi vedono felice per aver preso magari un chilo di massa magra, quindi quando sono felice ed entusiasta di pesare un chilo di più.

Dimagrire e perdere peso sembrano due sinonimi ma non lo sono.

Non lo sono a livello fisico, estetico, e non lo sono a livello di salute. Una persona potrebbe perdere peso anche mangiando esclusivamente merendine, purché il suo introito calorico risulti inferiore al dispendio energetico, in modo quindi da avere un deficit calorico. Ma di certo questa non è la strada giusta per ottenere risultati buoni in termini di dimagrimento, quindi di riduzione di massa grassa, e di salute.

Qual è allora la differenza tra dimagrire e perdere peso?

Ve lo dico in sette parole: per dimagrire dobbiamo diminuire la massa grassa. Niente di più.

Niente di più direte voi, e come si fa? Per comprendere se si sta registrando una semplice perdita di peso o un vero e proprio dimagrimento, bisogna essere in grado di capire a che cosa è dovuto il calo ponderale. Sembra difficile ma in realtà la questione è che se non sappiamo se abbiamo perso massa magra o massa grassa o acqua (si, anche l’acqua) possiamo semplicemente dire di aver perso peso. Al contrario, possiamo parlare di dimagrimento quando a ridursi è, nello specifico, il quantitativo di massa grassa.

A tale proposito studi hanno dimostrato che il corpo umano non è in grado di perdere più di 300 – 500g di grasso a settimana, ragion per cui, se negli ultimi sette giorni avete perso 5 Kg, facendo una semplice operazione scoprirete che, se è andato tutto bene, avete perso 300 – 500g di grasso e 4.5 Kg di tessuto magro e acqua.

Il numero che vediamo sulla bilancia è quindi un dato parziale, in grado di testimoniare unicamente la perdita di peso. Ma per capire se è in atto un reale dimagrimento servono strumenti più precisi, che valutino la composizione corporea, come il plicometro e la bioimpedenziometria.

Solo un dimagrimento confermato attraverso questi strumenti è positivo a livello di salute. La perdita di peso evidenziata dalla bilancia può invece nascondere una perdita di massa muscolare che, a dispetto dell’entusiasmo iniziale dettato dal calo registrato, non rappresenta una conquista positiva né a livello di estetica né a livello di salute.

Esiste una DIETA che ci aiuti a dimagrire?

Negli ultimi tempi vanno di moda le diete che tagliano semplicemente un macronutriente, per lo più i carboidrati (troppo spesso demonizzati) o i grassi, dall’alimentazione quotidiana. In realtà la cosa principale è il quantitativo totale di calorie che introduciamo nel corso della giornata. Se quest’ultimo risulterà essere inferiore rispetto alle calorie consumate nell’arco delle 24 ore, ecco che andremo a registrare un progressivo calo di peso.

Il consumo energetico, però, non è dato solo dall’attività sportiva, ma è la somma di quattro fattori: il metabolismo basale, la TID (termogenesi indotta dalla dieta, ovvero le calorie che il nostro organismo consuma per digerire quello che mangiamo), il NEAT (non exercise activity thermogenesis, ovvero tutte le calorie che consumiamo per svolgere le attività quotidiane che non siano sport) e l’energia consumata nel fare attività sportiva. Le diete che attribuiscono il merito dei loro risultati all’eliminazione di un alimento, di una classe di alimenti o di un macronutriente, ingannano. Se andiamo, ad esempio, ad eliminare tutti i carboidrati dalla nostra dieta, finiremo con altissime probabilità per introdurre meno calorie rispetto al nostro fabbisogno.

La perdita di peso, quindi, non sarà merito dell’assenza di carboidrati in quanto tali, ma, piuttosto, dell’indiretta ma conseguente diminuzione dell’introito calorico totale, e prima o poi saremo necessariamente portati ad assumere di nuovo, con la naturale conseguenza di un aumento di peso.

Il segreto, non tanto segreto, per dimagrire senza troppe rinunce

La strada vincente è quella che prevede la messa in atto di uno stile di vita attivo unito ad una dieta controllata. In questo modo si evita di dover portare all’estremo una di queste due pratiche, finendo per seguire diete estreme o attività fisica troppo intense, che possono essere dannose per l’organismo. Effettuare una attività sportiva per almeno 3 ore alla settimana (parliamo di 3 ore su 168 settimanali) vi permetterà di poter mangiare senza troppe rinunce evitando il dramma dello “svuotamento”.

Eh si, perché va detto che il rischio di alcune diete drastiche è anche quello di ‘svuotarsi’ in alcune parti del corpo che magari non sono quelle che avremmo voluto vedere dimagrire. E se sicuramente una dieta drastica non fa bene in generale, i punti in cui si dimagrisce possono non dipendere dall’alimentazione.

Il problema è che una volta impostata una dieta che preveda un deficit energetico, sarà la nostra genetica a determinare in che distretti corporei, più che in altri, andremo a perdere massa grassa e volumi. Questo implica che magari avreste voluto perdere centimetri sui fianchi, ed invece proprio quelli resteranno invariati ma vi si svuoterà il viso e il petto.

Per quello è importante essere seguiti da una figura professionale (un nutrizionista, un dietologo etc.) che vi aiuterà a scegliere le caratteristiche del piano nutrizionale ipocalorico più giusto per voi.

Per chi ama praticare sport ad esempio, deficit calorici abbinati ad un insufficiente apporto proteico, faranno sì che a essere sacrificata sia per lo più la massa muscolare, con conseguenze negative in termini di salute, estetica e prestazione.

Una dritta utile per iniziare a rimettersi in forma: prima di parlare di allenamento si può pensare ad aumentare il cosiddetto NEAT a cui abbiamo già accennato, ovvero l’insieme di tutte quelle attività quotidiane a costo zero che nell’arco di una giornata hanno un peso a livello di dispendio energetico, come camminare, fare le scale, fare le faccende domestiche, portare le borse della spesa. A questo poi si potrà abbinare una dieta varia, calibrata sui propri fabbisogni, da strutturare in accordo con uno specialista del settore come un dietologo, un nutrizionista o un dietista.

Per concludere: LA FORZA DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE, O LA BRAVURA DI UN ESPERTO ALIMENTARE, CONSISTE NEL FARVI PERDERE GRASSO CHE NON SEMPRE COINCIDE CON IL CALO DEL PESO. Buttate la bilancia che vi fa solo venire la depressione e ricordate che un lieve aumento dei muscoli ci permetterà in seguito di innalzare il metabolismo basale che come abbiamo detto è direttamente proporzionale alla massa muscolare. Dopo avere messo anche un solo chilo di muscoli potete mangiare di più, senza timore di ingrassare!

Salute e bellezza – Trattamenti TOP anticaduta per i capelli

Abbiamo selezionato per voi tre prodotti anticaduta che riteniamo i migliori in circolazione a costi contenuti

Prima di tutto vediamo le motivazioni che portano i capelli a cadere:

–  il sesso (la caduta è maggiore negli uomini rispetto alle donne)

–  la stagione (in autunno e primavera la caduta aumenta)

–  condizioni di salute (l’utilizzo di certi farmaci e alcune malattie possono accelerare la caduta)

–  lavaggio e spazzolatura ( il trauma meccanico facilita il distacco dei capelli)

– densità di capelli (più capelli si hanno e maggiore sarà la caduta in termini assoluti)

– genetica (alcuni soggetti sono geneticamente predisposti alla caduta).

La prevenzione, comunque, continua a rivestire un ruolo essenziale contro la caduta dei capelli. Brevemente, diciamo che è importante seguire una serie di norme igieniche, come evitare diete drastiche e mangiare sano, proteggere i capelli dal sole e dalle lampade abbronzanti. Non fumare ed evitare anche il fumo passivo. Infine, lavare spesso i capelli (almeno 3 volte alla settimana, ma anche più spesso se sono grassi) non ne accentua, ma spesso addirittura ne previene, la caduta.


Vediamo i tre prodotti anticaduta:

1. NOOK ENERGIZING SUPER ACTIVE INTENSE LOTION TRATTAMENTO ANTICADUTA CAPELLI STIMOLANTE INTENSIVO

Un trattamento stimolante intensivo che favorisce la ricrescita dei capelli. Contrasta l’eccessiva perdita di capelli stagionale e calvizie maschili precoci.

Rafforza i capelli deboli e devitalizzati agendo su tutta la struttura, dal bulbo al fusto, controllando anche l’iper produzione sebacea. Aiuta ad aumentare lo spessore dei capelli fini e la ricrescita sana di quelli giovani.

2.REINFORCE ENERGIZING LOTION Maxima Puring

Sono fiale anticaduta energizzanti specifiche per contrastare il diradamento e prevenire la caduta dei capelli.

Indicato per capelli deboli, le fiale anticaduta vanno a stimolare l’irrorazione sanguigna e l’apporto di ossigeno nel cuoio capelluto favorendo una migliore crescita del capello oltre a svolge un’azione riequilibrante e purificante

3.  ENERGIZING SENSITIVE LOTION – ALCOOL FREE Difference Hair Care Nook

Un trattamento stimolante per cute sensibile specifico per contrastare la perdita di capelli dovuta a caduta stagionale e favorire la ricrescita di capelli giovani e forti. Le fiale senza alcool sono specifiche per cute sensibile. Migliora lo spessore dei capelli deboli e fini, controlla l’iper produzione sebacea tonificando e idratando la cute secca e sensibile.

Le fiale contribuiscono a ristabilire l’equilibrio cutaneo purificandolo, favorendo la circolazione sanguigna della cute che, combattendo l’invecchiamento del capello, stimola la ricrescita naturale.

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SALUTE – Due tisane drenanti dalle mille proprietà

Finalmente sono finite le abbuffate

“Non ce la faccio più a mangiare, quando finiscono queste feste”? Ce l’abbiamo fatta finalmente, siamo usciti dal periodo delle abbuffate e non c’è tempo da perdere perché la prova costume è dietro l’angolo.

Oggi conosceremo degli alleati per perdere un po’ di peso e per combattere la ritenzione idrica. Vi anticipo subito che non si tratta di mistici guaritori o guru dai poteri soprannaturali, ma di tisane drenanti e depurative.

Quello che voglio intendere è che per ottenere un corpo da favola dovrete fare affidamento soprattutto su un’attività fisica intensa e su una regime alimentare controllato.

6 consigli per tornare in forma dopo la feste

Cosa sono le tisane drenanti e che effetti hanno

Le tisane drenanti sono preparati a base di erbe che vengono messe in infusione in acqua calda e poi filtrate. Il sapore potrebbe non essere estremamente dolce, ma guai a versare nella vostra tazza fumante zucchero o miele. E’ ammesso il succo di limone.

L’effetto principale di tali bevande è quello di eliminare la sensazione di gonfiore addominale e di diminuire la ritenzione idrica.

Sono molto indicate anche per la cellulite, per il gonfiore degli arti inferiori e per eliminare le scorie in eccesso.

In base al tipo di pianta utilizzata per la preparazione, la tisana avrà effetti diversi.

Tisana alla betulla

Le foglie di betulla sono ricche di flavonoidi, vitamina C e acido caffeico. Le tisane preparate con questa pianta hanno non solo proprietà diuretiche e depurative, ma anche antinfiammatorie.

La tisana alla betulla è l’ideale per prevenire l’accumulo di adipe e per combattere la tanto odiata buccia d’arancia. E’ estremamente consigliata anche a chi soffre di calcoli renali.

Viene consumata soprattutto d’inverno in quanto si tratta di un rimedio estremamente efficace contro raffreddore, mal di gola e catarro.

PREPARAZIONE: mettete dell’acqua a bollire e nel frattempo tritate in pezzi più piccoli possibile le foglie di betulla. Aggiungete il trito e lasciate bollire per almeno 5 minuti. Calcolate indicativamente un cucchiaio di erbe per tazza.

Dopodiché filtrate con un colino. E’ preferibile bere la tisana calda, ma potete anche conservarla per consumarla durante la giornata. Non andate oltre le tre tazze al giorno e in una decina di giorni noterete già a primi miglioramenti sulle vostre gambe.

Tisana al finocchio

E’ senza dubbio quella più conosciuta, ma vediamo insieme quali sono i suoi benefici principali.

La tisana al finocchio è un antispasmodico naturale, particolarmente indicato per chi soffre di colon irritabile, flatulenza e crampi addominali.

Viene utilizzata spesso dalle donne alle prese con i dolori del ciclo mestruale.

Combatte la ritenzione idrica ed è un’alleata preziosa per chi vuole perdere peso. Le sue proprietà antibatteriche sono molto utili per guarire le infiammazioni del cavo orale.

PREPARAZIONE: se utilizzate le foglie fresche la preparazione è molto simile alla tisana alla betulla. L’unica differenza è che le foglie di finocchio vanno lasciate a macerare in infusione per almeno 15/20 minuti e poi filtrate tramite colino.

Se utilizzate i semi di finocchio, la preparazione cambia sensibilmente. Inserisci in un mortaio un cucchiaino di semi di finocchio e inizia a pestarli. Raccogli la polvere grossolana che ne deriva e depositala in un colino, versaci una tazza di acqua bollente e lascia in infusione per 10 minuti.

Se ne avete preparata troppa e non avete voglia di berla tutta, vi consiglio di utilizzare la tisana per impacchi sugli occhi gonfi o affetti da congiuntivite.

Imbevete un batuffolo di cotone nella tisana tiepida e ponetelo sopra le vostre palpebre per una decina di minuti. Noterete un attenuamento del gonfiore e una sensazione di benessere oculare.

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Vasellina: 14 modalità di utilizzo che non ti aspettavi

La vaselina bianca è un unguento inodore e incolore ricavato dai residui della distillazione del petrolio

Si presenta come un composto dalla consistenza oleosa e cerosa oppure gelatinosa. Nella versione reperibile in farmacia, è sicura per la salute e può essere utilizzata in modo versatile anche per usi domestici e NON E’ CANCEROGENA.

I possibili utilizzi

Graffi e bruciature: una volta disinfettata e pulita bene la ferita, la vaselina è utile per velocizzare il processo di guarigione, riuscendo a trattenere nella pelle il giusto grado di umidità e proteggendola nel contempo da agenti esterni.


Rimuovere il trucco: è sufficiente mettere una piccola noce di vaselina su un batuffolo di cotone e premere delicatamente il prodotto su palpebre e ciglia.  Per evitare la comparsa dei punti neri però, è necessario lavare bene il viso dopo il trattamento


Lubrificare: ad esempio, per togliere un anello che è rimasto incastrato sul dito o per lubrificare i cardini di una porta.


Rimuovere i calli dai piedi: se applicata dopo la doccia, la vaselina funziona come un idratante occlusivo, che impedisce cioè alla pelle di asciugarsi. Può essere utile in particolare per il trattamento dei talloni screpolati.


Proteggere la pelle dalle macchie di tintura per capelli: coprire tutte le aree della pelle vicino al cuoio capelluto prima di applicare la tintura per capelli. Fronte, spalle, collo, orecchie saranno salve dalle macchie.


Ammorbidire le cuticole, ma anche essere messa intorno alle unghie prima di applicare lo smalto per evitare di macchiarsi.


Nascondere le doppie punte:  è sufficiente applicare una piccola quantità di vaselina sui palmi delle mani, strofinarla e infine cospargere il prodotto sulle punte dei capelli.


Mantenere il profumo più a lungo sulla pelle: applicare piccole quantità di crema sul collo, dietro le orecchie o comunque sulla pelle dove poi spruzzerai il tuo profumo preferito. La vaselina bianca, infatti, è in grado di assorbirne l’essenza facendola durare più a lungo e rendendola più intensa.


Contro la forfora: poco prima di fare lo shampoo applicare la vaselina aiuta a ridurre il prurito e previene l’insorgenza della forfora


Nel trucco: può essere adoperata anche in situazioni di emergenza, ad esempio quando hai improvvisamente esaurito il blush. Basta mischiare una piccola quantità di ombretto o di rossetto con della vaselina in crema per ottenere un blush di buona qualità e pronto all’uso. Puoi aggiungere la Vaselina al mascara per delle ciglia ancora più lunghe ed uno sguardo più intenso.


Olio di vaselina per gatti: questo particolare olio viene talvolta consigliato anche in caso di stitichezza del gatto. Insieme all’olio di oliva, può rappresentare un rimedio naturale per trattare con efficacia la costipazione intestinale del felino.


Proteggere dal freddo: spalmata sulla pelle, la vaselina crea una sorta di pellicola protettiva (film occlusivo), in grado di diminuire la perdita di acqua trans-epidermica. Il film occlusivo che si viene così a creare è anche in grado di proteggere (seppur in maniera limitata) la pelle dall’aggressione di agenti esterni potenzialmente irritanti.

Allergia al polline: utilizzo piuttosto curioso della vaselina ne prevede l’applicazione in prossimità delle narici al fine di evitare attacchi allergici in individui con allergia al polline(quando si tratta di allergie, è comunque necessario il parere del medico prima di effettuare qualsivoglia trattamento fai da te).


Proteggere la pelle appena tatuata: anche se è un rimedio poco utilizzato è stato usato sia in virtù delle sue proprietà emollienti, sia in virtù della sua capacità di creare un film protettivo in corrispondenza dello stesso tatuaggio. La formazione del film occlusivo è molto utile per proteggere la pelle (già irritata e infiammata) dagli insulti esterni.


Effetti collaterali

Uso interno: ritardata guarigione delle ferite anali; possibilità di assorbimento e deposito nei linfonodi, nella mucosa, nel fegato e nella milza, con conseguenti reazioni da corpo estraneo. Perdite anali di vaselina, con conseguente prurito locale fino a quadri di stenosi anale.

Uso esterno: potenziale reazioni allergiche, azione comedogena.

Come lavarsi i denti in modo corretto: 8 semplici consigli

Sul tema “corretta igiene orale” la differenza tra la teoria (quello che si sa) e la pratica (quello che si fa) è piuttosto marcata. Questo perché più o meno tutti sanno che i denti andrebbero lavati almeno 2 volte al giorno, mattina e sera, e che un controllo annuale dal dentista sarebbe consigliato, ma la maggior parte di noi commette degli errori grossolani che non ci permettono di prenderci cura della nostra bocca nella maniera migliore.

Lo spauracchio per qualsiasi individuo, bambino o adulto, è la sedia del dentista. Che sia per curare una carie o per riallineare i denti con un apparecchio ortodontico, quella seduta e il temibile rumore di trapano non ci fanno dormire sonni tranquilli, anche se il dolore che si prova con la gengiva gonfia è probabilmente peggiore.

LA NUOVA FRONTIERA: GLI SPAZZOLINI DI BAMBù

Le regole di base per una dentatura coi fiocchi

  1. Lavarsi i denti almeno un paio di volte al giorno. Questa regola cercano di seguirla un po’ tutti, in pochi riescono a effettuare tale pratica anche dopo pranzo, pur essendo consigliato dai dentisti.
  2. Sciacqua la bocca dopo i pasti e utilizza gomme allo xilitolo. Se in pausa pranzo non puoi utilizzare lo spazzolino, queste sono due soluzioni alternative adeguate.
  3. Non lavarti subito se hai mangiato dolci. Se hai bevuto un litro di coca cola o mangiato una caloricissima torta al cioccolato, è buona norma attendere almeno 20 minuti prima di lavarsi i denti.
  4. Utilizza uno spazzolino flessibile, dalla testina arrotondata, che non sia troppo grande, in modo che possa arrivare in ogni parte della bocca.
  5. Lo spazzolamento deve durare almeno due minuti e deve avvenire con movimenti circolari e dall’alto verso il basso. Meglio non esagerare con la forza per evitare di infiammare le gengive.
  6. Lo spazzolino va cambiato massimo ogni tre mesi, anche prima se le setole sono rovinate.
  7. Utilizza il filo interdentale prima di andare a dormire. Di notte batteri e acidi attaccano con più facilità i denti, data la minore produzione di saliva.
  8. Per un sorriso splendente effettua una visita di controllo ed una pulizia professionale una volta all’anno.

Marco Fabio Ceccatelli

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6 consigli per tornare in forma dopo la feste

Ve lo dico subito, RASSEGNATEVI!

La vostra casa sarà un covo di coniglietti cioccolatosi e di colombe zuccherate ancora per qualche giorno. Dovrete combattere con il coltello fra i denti per uscire vivi da questo inevitabile periodo di luculliani pranzi in famiglia, ciclopiche braciolate fra amici e colossali picnic sotto la pioggia.

Non voglio allarmarvi, ma l’estate è dietro l’angolo!

Scusatemi per la violenza psicologica che vi ho inflitto, sono qui per aiutarvi a migliorare la situazione attuale, non per affossarvi ancora di più.

Gli avanzi di Pasqua tutti per colazione

Un primo consiglio che mi sento di darvi è quello di consumare i dolciumi che vi sono rimasti, la mattina a colazione. In fondo una consistente dose di energia all’inizio della giornata, quando le calorie da bruciare sono tutte di fronte a voi, non potrà essere deleteria come ingurgitare un uovo intero dopo cena davanti a Game Of Thrones.

Riprendere le buone abitudini

Se in previsione di pranzi megagalattici avete saltato la colazione e la merenda di metà mattina, tornate ai canonici 5 pasti giornalieri equilibrati.

Il vostro mantra dovrà essere “mangiare poco e spesso”, non “sfondarsi a pranzo o a cena e poi digiuno”.

Ricominciate subito ad allenarvi

Sebbene una pausa dalle lezioni di fitness sia stata perfino produttiva per il vostro fisico, non c’è tempo da perdere. Guai a pensare un solo secondo “ricomincio dopo il ponte del primo maggio”.

Ma che siete matti? Quasi due settimane senza allenarvi? Più tempo vi fermate e più sarà difficile riprendere crossfit e power yoga.

Non vergognatevi se le lasagne hanno creato un grazioso rigonfiamento sul vostro addome. Armatevi di scarpe comode, bottiglia da un litro e mezzo d’acqua (minimo) e cominciate a correre, ma non solo.

Dolci pasquali vs sport

-Uovo di Pasqua 600 kcal vs 1 ora di corsa/ 1 ora di zumba/ 2 ore di camminata

-Colomba pasquale 350 kcal vs 35 min di corsa/ 35 min di nuoto/ 70 minuti di camminata

-Pastiera 700 kcal vs 1h di calcetto/ 1h di free climbing

-Casatiello 800 kcal vs 1h di kick boxing/ 1h di Kung fu

Dove trovare le motivazioni?

Dormire è importante, ma non in palestra

“Chi me lo fa fare”? “Mangio meno così non serve fare sport”, “ma chi ci va al mare questa estate”!

Volete davvero nascondervi dietro a queste scuse? Non siete impazienti di mostrare il vostro fisico guizzante in bikini di fronte alle amiche e ai mariti delle amiche?

Un suggerimento basico è quello di coinvolgere qualcuno nel vostro progetto: vostra sorella, un’amica che ha il vostro stesso obiettivo, il vostro partner.

“Two is meglio che one” recitava un famoso slogan di una pubblicità di…gelati!

Concedetevi una giornata di detox

Anche chi durante l’anno è fedele ad un regime alimentare impeccabile, di fronte a uova di cioccolata con gusti sempre più variegati, vacilla e si lascia scivolare dolcemente nella valle delle calorie.

Concedetevi una giornata di detox a base esclusivamente di frutta e verdura. Gli antiossidanti, le vitamine e i minerali in dose massiccia, contribuiranno a disintossicarvi e a liberarvi dalla spossatezza che vi pervade.

“Esagerate” con l’acqua e con le tisane

Bevete tanta acqua, i due litri canonici dovrebbero essere la quantità minima. Nulla vi vieta di esaltare il sapore dell’acqua con degli infusi e delle tisane drenanti (al tarassaco e betulla sono le migliori) e depuranti (vi consigliamo quelle al finocchio e alla curcuma).

Riposate e dormite negli orari giusti

Penso che dormire almeno 8 ore di seguito a notte possa essere considerata pura utopia per la maggior parte di noi.

Secondo i nutrizionisti e i naturopati è essenziale andare a dormire presto, in particolare l’intervallo di tempo fra le 23 e le 3 è fondamentale perché è il momento in cui il nostro organismo si disintossica dagli stravizi giornalieri.

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Capelli rovinati: Cause e 8 rimedi infallibili

Prima di tutto vediamo cosa intendiamo per capelli rovinati. Quante di noi, almeno una volta, hanno preso in mano le proprie punte ed hanno pensato di avere i capelli rovinati? Considerate che il capello può avere dei problemi di varia natura e non tutte le situazioni  “problematiche”della nostra chioma possono risolversi con un semplice impacco.

 La struttura del capello è congenita: alcuni li hanno a forma tubolare, forti, lucidi e resistenti, ma altri se li ritrovano fini, ricci, disordinati, pieni di rose e addirittura crespi. Accettare i propri capelli per come sono (con i loro limiti!) è il punto di partenza per cominciare a lavorarci, perfezionandoli, curandoli e modificandoli in modo che abbiano la forma e il colore che desideriamo.

Le tre tipologie di capelli che hanno bisogno di un aiuto in più di olio d’oliva spremuto a freddo dal contadino pugliese, più degli impacchi di miele, degli shampoo di aceto, di limone, di maschere super idratanti con il karitè o l’argan del Madagascar, di aloe vera, e di chi più ne ha più ne metta sono:

1-      Capelli sfibrati: li riconoscete perché le squame della cuticola sono sollevate o in alcuni casi assenti.  Come si presenta il capello? Ruvido al tatto, spento, opaco, indomabile, difficile da pettinare, con perdita di colore e con riduzione della lucentezza.

2-      Capelli Traumatizzati: Amanti delle acconciature io già vi vedo con il phon caldo, la spazzola, la piastra. Il risultato è che il calore  determina aridità e disidratazione del fusto. Come si presenta il capello? Il capello si elettrizza. Il diametro del fusto si riduce.

3-      Tricoptilosi: O più semplicemente le Doppie Punte, i capelli appaiono rovinati, depigmentati e secchi con presenza di punte aride. Per alcuni centimetri possono assumere una forma particolare detta a “coda di rondine”.

Come abbiamo detto per queste problematiche potrebbe non bastare un agente esterno come un impacco, quindi non lasciatevi convincere da prodotti che promettono di trasformare i vostri capelli in quelli di Rapunzel.

Vediamo insieme quali sono le possibili cause dei capelli rovinati:

1-      Mancanza di Ferro: una cosa che poche persone considerano (compresa me) è la carenza di ferro. Ho fatto le analisi perché mi sentivo sempre stanca ed è risultato che il mio valore è 13. Ho iniziato la cura di Ferro e dopo pochi mesi, oltre a sentirmi energica, capelli ed unghie sono tornati meravigliosi. La caduta dei capelli potrebbe essere causata dall’anemia sideropenica, cioè da una carenza di ferro nel sangue. Il ferro infatti è uno dei minerali che compongono i capelli, oltre a garantire l’ossigenazione dei tessuti. Nello specifico il medico mi ha prescritto sideremia, ferritina e transferrina.

 Il consiglio: lo so, non vi piacerà, ma solo un esame del sangue potrà stabilire un’effettiva carenza di ferro che, una volta confermata, si può risolvere con un cambiamento delle abitudini alimentari, introducendo nella dieta cibi ricchi di ferro, o assumendo integratori specifici, soprattutto in caso di menopausa.

2-      Carenza di Folina (acido folico): Un deficit di acido folico può causare una lunga serie di disturbi e portare ad alcune spiacevoli conseguenze anche per quanto riguarda la bellezza e la salute dei capelli. In caso di incanutimento, diradamento e fragilità, è doveroso assicurarsi che i valori di vitamina B9 nel sangue siano ottimali. Favorendo la sintesi proteica e la divisione delle cellule, infatti, questo elemento stimola la crescita di ciglia e capelli, specialmente in associazione con il PABA (Acido para-aminobenzoico).

 Il consiglio: utilizzate un’alta concentrazione di vitamina B9, almeno 400 microgrammi, associata magari con la vitamina C e la B12. Diminuite il consumo di alcol. Oltre a causare problemi di salute, l’eccesso di alcol interferisce con l’assorbimento di acido folico. Consultatevi con il vostro medico se assumete contraccettivi orali. 

Essi possono aumentare la necessità di acido folico. Mangiate verdure a foglia verde, riso, formaggio, datteri, legumi, funghi, arance, germe di grano, tonno, salmone, cereali integrali, pollo e ortaggi a radice. Tutti sono buone fonti di acido folico. Mangiate verdure e frutta crude o poco cotte a vapore. Ricordate che anche cucinare al microonde distrugge l’acido folico.

3-      La Tiroide: Capelli fragili e secchi, che si indeboliscono e cadono facilmente, sono un sintomo comune delle malattie della tiroide. L’aumentata caduta dei capelli è di comune riscontro in presenza di deficit nutrizionali, infezioni, sottoposizione ad interventi chirurgici, ustioni, variazioni ormonali e diverse malattie, incluse quelle tiroidee. In più l’Eutirox (levotiroxina) – può favorire la caduta dei capelli, specie se assunto in quantità non adeguate. Nello specifico il medico mi ha prescritto TSH, FT3, FT4, anti-TPO ( necessario per vedere se ci sono infezioni in una tiroide sana).

Il consiglio: se si sospetta un disturbo alla tiroide, per prima cosa bisogna sottoporsi ad un esame del sangue, dopo di che sarà il medico a prescrivere il farmaco più idoneo a ristabilire il giusto equilibrio degli ormoni tiroidei.

4-      Sindrome dell’ovaio policistico: Questo disturbo endocrino va ad incidere sulla funzione delle ovaie, ma anche i capelli possono risentirne, perché l’eccessiva produzione di androgeni (gli ormoni maschili) rischia di accorciarne la fase di crescita.

Il consiglio: in caso di sindrome dell’ovaio policistico sarà il medico a stabilire la terapia più idonea, sebbene in genere il ricorso ad un farmaco anti-androgeno (come la pillola) sia sufficiente a ristabilire il giusto equilibrio ormonale e ad arrestare di conseguenza anche la caduta dei capelli.

5-      Alimentazione Scorretta: I capelli sono un tessuto non-essenziale, il che significa che sono gli ultimi a ricevere le sostanze nutritive: ecco perché nutrirli risulta tanto difficile e, di conseguenza, basta una dieta sbagliata per provocarne la caduta. Attenzione al dimagrimento, se avviene tutto in un colpo, l’organismo si difende trattandolo come se fosse un trauma fisico (al pari di un parto o di un intervento chirurgico), ovvero trattenendo i nutrienti dai tessuti non essenziali come appunto i capelli che, di conseguenza, finiscono con l’indebolirsi e cadere.

Il consiglio: per permettere ai capelli di crescere sani e forti occorre fare il pieno di proteine, scegliendo fra quelle animali (assorbite più facilmente dall’organismo) e quelle vegetali.

6-      Lo stress: lo stress aumenta i livelli di testosterone che, a loro volta, possono incidere sul processo di crescita dei capelli.

Il consiglio: considerate la perdita dei capelli come un segnale che è arrivato il momento di dare un cambio alla vostra vita. Scegliete il modo a voi più congeniale per ridurre lo stress, che sia un corso di yoga, una seduta settimanale dal terapista o la meditazione.

7-      L’elastico ed il Calore: Se la coda di cavallo è troppo stretta, i follicoli ne risentono e si può così avere quella che viene chiamata “alopecia da trazione”. Se da sporadico, l’impiego di accessori per lisciare o arricciare i capelli, diventa quotidiano, è bene cominciare a pensare di cambiare pettinatura, perché a lungo andare l’eccesso di calore stressa il follicolo pilifero e assottiglia il capello.

Il consiglio: per proteggere i capelli, raffreddate i ferri del mestiere (phon compreso) e aggiungete prima dell’asciugatura dei prodotti specifici a base di ingredienti naturali come olio di oliva o avocado, che rafforzano e reidratano il fusto.

8-      Agenti esterni: Sole, cloro, tinture, permanenti, ma anche siliconi, parabeni ed agenti chimici all’interno dei prodotti per la “cura” dei capelli sono dei nemici subdoli della vostra chioma.

Il consiglio: iniziate a pensare di utilizzare prodotti che non contengano siliconi, parabeni ed agenti chimici che alla lunga danneggiano il capello.     ( Se volete saperne di più leggete le recensioni sui prodotti bio su questo sito)

Come abbiamo visto, la salute del nostro capello può dipendere da vari fattori. Un consulto con il  medico può risultare utilissimo per scoprire la causa del nostro problema, magari attraverso delle analisi del sangue specifiche. In questo modo potremo concentrarci su una cura o su un cambio di abitudini alimentari che possa ridonarci la chioma dei nostri sogni.

Sperando di esservi stata utile.

Ek.

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