RECENSIONI

Dormire sonni tranquilli: Esistono tanti materassi, ma solo uno è giusto per voi

Chi non ha mai sentito una telepromozione del mitico Giorgio Mastrota su una famosa marca di materassi, che prometteva “solo per oggi un’offerta irrinunciabile”. Oltre al materasso, i fortunati potevano ricevere, comodamente a casa, una batteria di pentole, una vasca idromassaggio ed un auto nuova.

La bella ragazza al suo fianco dava qualche dato tecnico e ci parlava di Zone differenziate.

Che sono queste Zone differenziate? Esistono materassi a 3, a 5 ed a 7 zone (in alcuni casi anche oltre). Le zone del materasso sono state pensate per garantire un maggior sostegno alle differenti parti del corpo, con particolare riferimento alle aree della schiena ed alle gambe. È dunque possibile, nel caso delle zone, orientarsi verso il materasso che dia maggior sostegno a seconda delle parti del proprio corpo considerate più problematiche, magari per via del dolore.

Vediamo adesso le tipologie di materassi presenti sul mercato. Ricordate che il modo migliore per scegliere un materasso è quella di concedervi almeno una decina di minuti sdraiati (sedersi non è sufficiente), passare una mano tra la zona lombare e il materasso: se c’è troppo spazio vuol dire che per voi è troppo duro, se invece, la mano passa a fatica è troppo morbido.

Spessore del Materasso: più spesso è il materasso e più sarà confortevole, quindi diffidate di materassi troppo sottili, anche se hanno un prezzo molto basso e in apparenza conveniente. Ve ne pentirete dopo poco tempo e vorrete subito comprarne un altro;11 cm sono troppo pochi, 16 cm sono sufficienti, dai 21 cm in sù, il comfort è assicurato. Se il materasso è in lattice o in schiuma di poliuretano, deve avere un”anima’ di almeno 12 cm e una densità strutturale minima di 60 kg/m³ per il lattice, di 35-40 kg/m³ per il poliuretano.

Misure: il materasso deve adattarsi perfettamente alla rete, senza debordarne.

Prezzo: i materassi più economici costano circa 40 euro, sono in poliuretano espanso e sono alti appena 11 centimetri. Ti garantiranno sia un gran risparmio che un terribile mal di schiena. Un materasso singolo a molle insacchettate e indipendenti, alto circa 16 centimetri costa intorno ai 100 euro, uno matrimoniale sui 170-180 euro. I materassi in memory foam, un tempo costosissimi, ora sono venduti a prezzi abbordabili, si possono trovare materassi singoli dai 100 ai 130 euro, e matrimoniali dai 200 ai 500 euro a seconda di qualità e spessore. Se vostro budget è molto limitato, ma volete usufruire lo stesso della tecnologia e della comodità del memory foam, a 80 euro trovate dei topper in memory da utilizzare sopra il vostro vecchio materasso, una soluzione economica ed efficace. Un materasso singolo in lattice costa fra i 160 e i 180 euro, uno matrimoniale intorno ai 400 euro.

Materasso Memory Foam: adatti per chi si muove poco. Il calore del corpo tende a rimanere imprigionato nel materasso e per questo sono ideali per persone freddolose e climi rigidi. Sono resistenti e durano a lungo. Il Materasso in Memory viene plasmato non tanto dal peso del corpo, quanto dal calore emanato da esso. Ecco perché, se si opta per l’acquisto di un materasso in Memory Foam, è bene accertarsi che esso sia costituito da tessuti il più possibile traspiranti. In quanto in grado di adattarsi alla forma del corpo, il materasso in Memory Foam è considerato di tipo ortopedico. Favorisce  una buona circolazione del sangue. Consigliato per chi soffre di  problemi strutturali come scoliosi, cifosi o lordosi.

 

Materasso a molle tradizionale: I materassi a molle si dividono in quelli a molle tradizionali e quelli a molle indipendenti e insacchettate. I primi si utilizzavano maggiormente negli anni passati: questi materassi presentavano molle in acciaio che, unite tra loro, rendevano il materasso più rigido e adatto a sostenere pesi maggiori. Un materasso a molle tradizionali, per essere considerato un ottimo prodotto, oltre ad avere delle molle resistenti, deve avere anche un’imbottitura realizzata con materiali di qualità e uno spessore tale da isolare il corpo dal contatto diretto con le molle.

Materasso a molle incapsulate: Il supporto a molle indipendenti e insacchettate è l’evoluzione della molla tradizionale. Ogni molla è “indipendente” e, grazie anche alla lavorazione a zone differenziate, si adatta perfettamente alle diverse pressioni esercitate dal corpo. Questo garantisce alla colonna vertebrale di assumere una posizione corretta. Questo materasso, ancor meglio se abbinato ad uno strato di memory superficiale, è uno dei supporti più performanti e richiesti sul mercato. Non scendete mai sotto le 800 molle (tanto più è alto il numero di molle che costituiscono il materasso, tanto  maggiore sarà l’accoglienza e il comfort che questo offrirà). Il gran numero di molle consente una buona distribuzione del peso corporeo, evitando accumuli di pressione su alcuni punti. L’aggiunta di uno strato di memory in superficie conferisce  maggiore comfort e calore. Le molle consentono una buona aerazione e rendono questi materassi adatti a chi suda molto e vive in aree molto calde d’estate. Lo spessore che non deve mai essere inferiore a 21 cm. Campi Elettromagnetici? Per generare un campo elettromagnetico apprezzabile, le molle dovrebbero essere realizzate con materiale magnetico e poi generare un campo elettrico indotto. I materassi sono costituiti di materiali come il cotone, fibre sintetiche che comunque di per sé sono isolanti, quindi tranquilli, nessun campo elettromagnetico in vista.

 

Materasso combinato o materasso ibrido: dati da uno strato a molle e uno in memory foam, oppure da uno strato di lattice e uno a molle oppure, ancora, lattice e memory foam.

Materasso in lattice:  le sue peculiarità sono la traspirabilità, l’igiene e l’elasticità. Molto apprezzato per la sua rigidità, diciamo che non arriva ad essere rigido come quello a molle, ma neanche cedevole e morbido come i Memory foam. E’ la tipologia più rispettosa dell’ambiente. Inquina di meno in quanto può essere costituito da materiali al 100% vegetali. Studiato per chi si muove molto nel sonno e per gli allergici (ovviamente tranne per chi è allergico al lattice) perché è traspirante e più fresco. Per le sue caratteristiche di resilienza (la capacità di riprendere subito la forma dopo una pressione), il materasso in lattice agevola i movimenti nel sonno. Il lattice può essere di origine al 100% naturale. A differenza del materasso di lattice di origine artificiale, quello di origine naturale reagisce in modo più sensibile alla temperatura: si ammorbidisce con il calore e si indurisce con il freddo. Se volete evitare questo effetto, dovete scegliere un materasso in lattice naturale che ha subito un processo di “vulcanizzazione” che garantisce maggiore elasticità in ogni stagione.

Materassi naturali: in questa categoria rientrano diversi tipi di materassi, da quelli con imbottiture di cocco a quelli in lana. I futon sono di origine naturale, e sono famosi per essere i materassi tradizionali giapponesi. Sono bassi e compatti, quindi sconsigliati ai bambini. Attenzione! Il “biomaterasso” in realtà non esiste. Il Centro Tutela Consumatori  informa di come l’attributo “bio” possa essere utilizzato solo per gli alimenti e solo quando questi soddisfano i requisiti europei per le coltivazioni biologiche, opportunamente certificati da un organismo di controllo autorizzato. Tale attributo non può dunque essere applicato ad altre categorie di prodotti.

Materassi Ergonomici: Se siete troppo indecisi, una buona soluzione è data dai materassi ergonomici in grado di adattarsi alla pressione del corpo.

Come ultimo consiglio, controllate questi dettagli:

La rete: nel caso dei materassi dallo spessore più sottile, la rete risulta maggiormente sollecitata e dovrebbe dunque essere più rigida. Dal medesimo punto di vista, è inoltre bene selezionare una rete dalla rigidità regolabile, in modo da poterla adattare sia al materasso a propria disposizione che alle proprie esigenze.

Fodera: rappresenta l’elemento posizionato più vicino al nostro corpo. Alcuni materassi venduti come “anallergici” potrebbero presentare una fodera in poliestere o in altri materiali sintetici, che potrebbero essere causa di sudorazione nel corso delle ore notturne. È consigliabile dunque accertarsi che il rivestimento del materasso sia costituito da un tessuto naturale come il cotone. La scelta ideale sarebbe una fodera in cotone biologico e traspirante.

Struttura del Letto : la conformazione del proprio letto non deve essere sottovalutata per poter orientare la scelta del proprio materasso. Per questioni di risparmio dello spazio, spesso i letti in vendita attualmente sono dotati di scomparti situati al di sotto del materasso, che permettono di riporre le coperte invernali nel corso della bella stagione. Ciò, però, ostacola la circolazione dell’aria al di sotto del materasso e può portare alla formazione di muffe. Il problema riguarda in maniera particolare i materassi in lattice.

Conclusioni e Manutenzione:

Coprimaterasso e coprirete sono d’obbligo e vanno lavati settimanalmente. E’ necessario, con l’aspirapolvere, dare una solenne “aspirata” almeno una volta al mese  ed evitare l’uso di elettrodomestici a vapore: favoriscono il proliferare di muffe, batteri e acari. Ricordate di far prendere aria quotidianamente (non rifacendo subito il letto) per far evaporare l’umidità accumulata durante la notte.

Avete presente quando il vostro gommista vi ricorda di girare le gomme dell’auto ogni 20.000 kilometri per l’usura omogenea dei pneumatici? Ecco il materasso va girato per evitare l’effetto “fossa”.

I materassi sono spesso molto infiammabili (la legge prevede che negli alberghi siano ignifughi), quindi fate attenzione soprattutto se utilizzate le termocoperte.

Buon Riposo

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Dormire sonni tranquilli: Le domande che devi farti prima di comprare un materasso

Ci si innamora di pochi oggetti nella vita, i più comuni sono il divano, l’auto nuova o la moto fiammante, ma il rapporto di odio-amore per eccellenza si ha col proprio materasso.

Se hai rimandato per troppo tempo questo momento perché eri affezionato al tuo giaciglio, ma dopo un lungo tormento interiore hai finalmente deciso di cambiare il vecchio materasso, questo è l’articolo che fa per te.

I materassi hanno una vita media che varia dagli 8 ai 10 anni, dopo i quali i dolori alla schiena ci supplicano di prendere una decisione chiara. Il nostro corpo cambia con il trascorrere del tempo e il materasso che è perfetto oggi potrebbe non esserlo più tra una decina di anni.

 Dobbiamo inoltre considerare che questi prodotti possono ospitare colonie di polvere, acari, funghi, germi e muffe, che possono provocare allergie ed altri seri problemi alla salute.

Per combattere gli acari basterà lasciare il materasso scoperto per circa mezz’ora una volta a settimana perché i tessuti utilizzati nella sua produzione si rigenerino ed impediscano la loro proliferazione. In generale ricordate di girarlo testa-piedi almeno una volta al mese e di capovolgerlo sopra-sotto ad ogni cambio di stagione. Eviterete così fosse nella sua struttura e assicurerete al vostro materasso una distribuzione più uniforme dell’imbottitura. Ricordate anche di cambiarlo almeno ogni 10 anni, benché alcune case produttrici assicurino la sua funzionalità anche per più tempo.

Vi sarà sicuramente capitato di girare per grandi magazzini che vendono mobili, camerette e, appunto, materassi. La prima cosa che salta all’occhio è il prezzo, perché è indubbio che comprare un materasso costituisca un vero e proprio investimento a lungo termine. Prima la scelta era più semplice, esisteva solo il classico materasso a molle, oggi per scegliere adeguatamente serve quasi una laurea. Diventa difficile orientarsi tra materasso in lattice, memory foam, a molle insacchettate o a molle tradizionali.

Vediamo insieme come poter scegliere il materasso perfetto per noi, perché dovete sempre considerare che quello che va bene per me non va bene per gli altri, perché quello che per me (il mio peso e le mie abitudini notturne) può essere il miglior materasso, per un altro potrebbe essere un materasso scomodo o addirittura dannoso per la schiena. Le esigenze personali sono fondamentali.

La prima cosa che dobbiamo fare è rispondere ad alcune domande, ed in base a queste già potremmo orientarci verso un materasso piuttosto che un altro.

Dormire con il proprio cane: Quali benefici può trarne il nostro sonno?

Ti muovi durante la notte o tendi ad assumere un’unica posizione? Il materasso a molle o molle insacchettate, rispetto al Memory Foam, ha una minore capacità di adattarsi alle forme del corpo. Il materasso in lattice è in grado di garantire maggiore libertà di movimento, quindi ottimo per chi si muove molto, il materasso in memory foam è ritenuto più adatto a coloro che tendono a rimanere immobili durante il riposo, in quanto nel materasso si crea uno spazio confortevole per il corpo sulla base di una stessa posizione mantenuta a lungoProva pratica: se avete la fortuna di poter dormire con qualcuno, vi saprà dire se sembrate degli insaccati o se invece dormire con voi è come viaggiare sulle montagne russe ( e no, non parliamo delle vostre doti nascoste). In alternativa mettete una telecamera e riprendetevi per tutta la notte.

Quanto pesi? Se sei sovrappeso dovrai puntare a un materasso più rigido. Al contrario, se sei molto leggero, potrai scegliere un materasso più morbido. Il corpo, infatti, deve essere sempre ben sostenuto e non deve mai affondare nell’imbottitura. Tutto questo senza esasperazioni, perché anche i materassi più rigidi devono garantire la naturale curvatura a S della schiena. Prova Pratica: In questo caso recatevi nel negozio di materassi, sdraiatevi in posizione supina e passate una mano nella parte bassa della schiena, vicino all’osso sacro. Se c’è tanto spazio tra il materasso e la colonna vertebrale, questo è eccessivamente duro per il vostro peso. Al contrario, se non vi è spazio perché il corpo è portato ad affondare, siete sdraiati su un materasso troppo morbido per il vostro peso. Se l’utilizzatore è piuttosto robusto, o addirittura obeso, occorre scegliere un materasso alto (26-30 cm).

Soffri il caldo? Se sudi molto, un materasso in memory foam sarà una sauna, soprattutto d’estate. Altrettanto sconsigliati i materassi in lattice, un materasso a molle insacchettate indipendenti è la scelta giusta per te, oppure un materasso in memory con uno strato superiore in gel che raffredderà la sensazione di caldo. Consiglio in più: scegli il rivestimento climatizzato: lana per i mesi freddi, cotone e lino per quelli caldi.

Soffri il Freddo? Eccoci qui, parliamo di me. Se sei freddolosa come me è probabile che tu abbia comprato il mitico scaldaletto, ricorda però che questo meraviglioso amico è adatto per il materasso a molle, ma assolutamente vietato sul materasso in lattice perché insieme sviluppano calore. Se non usi uno scaldaletto, puoi trovare confort nel caldo avvolgente delle schiume Memory.

Soffri di sudorazione notturna? Dal momento che il problema riconosce svariate cause, il trattamento deve mirare a rimuoverle. Le sudorazioni notturne possono essere legate ad ansia e stress, a uno stile di vita non consono (alimentazione scorretta, abbuffate frequenti, abuso di alcolici ecc), o a delle patologie specifiche. Quindi il consiglio è riconoscere la patologia e curarla. Altro consiglio è quello di riposare in ambienti che non siano eccessivamente caldi, la temperatura ideale oscilla tra i 18 e 20 °C. Anche la biancheria deve essere leggera, non molto aderente e realizzata in fibre naturali.

Hai particolari problemi alla schiena? Il primo consiglio è quello di rivolgersi ad un ortopedico, che saprà indicarti una cura adeguata. Per quanto riguarda il materasso in generale, i modelli più rigidi sono particolarmente adatti a chi soffre di mal di schiena posturale, per le persone in sovrappeso e per le persone con problemi di mobilità, in quanto facilitano il compito di salire e scendere dal letto. Prova Pratica: In commercio sono pochi i materassi ortopedici. Attenzione a chi vi spaccia un materasso ergonomico per ortopedico. Per fare la “prova del nove” dovete chiedere al venditore se è detraibile dalle tasse. I migliori materassi per chi soffre di mal di schiena si possono detrarre perché considerati “un presidio medico”. I prezzi, però, si aggirano intorno ai 2.000 euro. Un occhio particolare anche alle doghe.

Dormi sul Fianco? Se preferisci dormire sul fianco o in posizione fetale, ti troverai indubbiamente meglio con un materasso più morbido come può essere un modello Memory Foam o un materasso a molle morbido. Chi dorme in posizione prona (a pancia in giù) dovrebbe puntare direttamente a un materasso a molle incapsulate o scegliere un materasso a lattice più sostenuto

Dormi in posizione Supina? Se dormi in posizione supina, potrebbe essere meglio un materasso in lattice.

Soffri di cervicale? Io ho cominciato a soffrirne a seguito di un incidente in auto. In questo caso non è il materasso, ma il cuscino a fare la differenza. Per risolvere il problema del mal di testa mattutino e dei dolori alla zona cervicale, potresti usare un cuscino apposito, per esempio un “cuscino cervicale” che ti potrà essere consigliato da un ortopedico. Il cuscino in questione tende a sciogliere le tensioni muscolari che si accumulano nella zona del collo e delle spalle.

Soffri di Allergie? La scelta migliore in caso di allergia agli acari della polvere è ovviamente un materasso in materiale anallergico, ma ATTENZIONE! L’acquisto di un materasso in materiale anallergico non elimina il rischio di contaminazione dei cuscini, federe e delle lenzuola. Meglio usare un aspirapolvere potente con filtro EPA.

Quale materasso per i Bambini? I materassi più morbidi sono considerati adatti a bambini ed anziani, oltre che alle persone più leggere. E’ importante che il materasso sia della dimensione adatta al lettino in uso. Un materasso troppo piccolo, infatti, lascia spazi vuoti in cui il bimbo potrebbe infilare le mani o le braccia muovendosi nel sonno. Meglio se sfoderabile. E’ preferibile comprare un materasso al lattice per bambini fino ai due anni per poi passare ad uno più compatto, magari a molle. Altro falso mito è quello che preferisce le doghe in legno alla rete.  Non è obbligatorio scegliere le doghe per dormire bene, la rete è sicuramente più flessibile e permette di sfruttare appieno l’elasticità del materasso.

Nel prossimo articolo vedremo nel dettaglio i vari tipi  di materasso e le loro caratteristiche!

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Sale nello shampoo: Attenti al sodium

IL SALE NEI PRODOTTI COSMETICI PER CAPELLI

A fine anno sono andata dalla mia parrucchiera di fiducia e, come ogni anno, ho fatto i colpi di sole ed il taglio. Non so se sapete che in realtà io sono riccia, ho fatto alcuni video al naturale, ma adoro i capelli lisci perché mi danno l’impressione di avere ordine in testa, dentro e fuori.

Direte che c’entra con la parrucchiera? Beh ad un certo punto lei mi dice se voglio provare i nuovi prodotti senza sale, ottimi per i capelli ricci. Silenzio. La guardo come se mi avesse chiesto ketchup o maionese sui pop corn? Lei mi spiega che molti prodotti contengono questa sostanza che per alcuni capelli è una mano santa, ma per altri è il preludio del dramma.

C’è Sale e Sale:

La prima cosa alla quale dobbiamo fare attenzione è  non confondere il comune sale marino o sale da cucina, ovvero il cloruro di sodio alias sodium chloride, con altre sostanze come il laurilsolfato di sodio alias sodium lauryl (o laureth) sulphate (SLS), che è un tensioattivo dall’azione sgrassante abbastanza aggressiva.

Sodium lauryl (o laureth) sulphate (SLS),

Parliamo del tensioattivo, il più potente agente detergente sgrassante, in grado di combinarsi con le particelle di grasso e di asportarle con il risciaquo. Il laurilsolfato di sodio viene utilizzato anche per pulire il grasso dei motori e delle locomotive. Dopotutto tutte noi amiamo spalmarci il grasso dei motori sui capelli, e tutte quante almeno una volta a settimana ci facciamo impacchi di nero di seppia, quindi è necessario che sia presente nei nostri shampoo.

Perché viene utilizzato:

A parte gli scherzi, perché viene utilizzato? Perché costa poco ed è facilmente reperibile, ma soprattutto perché produce tanta schiuma, quella che amiamo da morire quando ci laviamo. Ricordate che la schiuma non determina la qualità dello shampoo, ma solo del cappuccino.

Che Danni crea:

Mentre pulisce i capelli rimuove anche il sebo, che ha il compito di lubrificare la cute e il gambo del capello. Soprattutto per noi ricce, rimuovere il sebo non fa altro che esasperare il livello di secchezza dei capelli, con conseguente perdita di lucentezza e tono. I prodotti contenenti SLS hanno un potere di pulizia che è travolgente, però spogliano i capelli degli oli essenziali per la loro salute.

Il consiglio più utile è dunque quello di ricorrere a shampoo privi di sodio lauril solfato.

Il SLS è cancerogeno?

 Sono stati fatti migliaia di piccoli studi e test per capire il grado di sicurezza degli SLS, ma  non vi è ancora una risposta definitiva sulla loro relazione con l’insorgere di malattie. Senza creare allarmismo, io scelgo in ogni caso di non utilizzarli. Quello che voglio fare qui è informare per rendervi consapevoli e darvi la possibilità di valutare meglio la scelta da compiere.

Come riconoscere la sostanza incriminata:

Per individuare prodotti privi di questa sostanza nociva è sufficiente leggere attentamente la composione riportata sulle etichette. I termini che devono essere assenti sono i seguenti:

SODIUM LAURETH SULFATE (SLES)

SODIUM LAURYL SULFATE (SLS)

In quali prodotti li troviamo:

Nei detergenti aggressivi aggiunti a migliaia di prodotti cosmetici e da toeletta (shampoo, tinture per capelli, trucco, dentifricio, collutorio, saponi per le mani o per la lavanderia).

Consigli di Bellezza:

1. Cercare shampoo che non contengano ammonium lauryl sulfate, sodium lauryl sulfate o sodium laureth sulfate, ma shampoo che utilizzano una forma più lieve di detergente come il sodium lauryl sulfoaccetate e il sodium lauryl solfosuccinate. Questi shampoo possono non fare tanta schiuma come quelli che contengono Sls o Sles più aggressivi, ma detergono efficacemente i capelli e il cuoio capelluto, senza stressarli.

3. Cercare un balsamo che non contenga dimeticone.

4. Una delle migliori alternative è trovare un balsamo che utilizza l’acido 18-methyleicosanoic (18-MEA). Questo è uno dei lipidi con cui i nostri capelli si coprono naturalmente. Quando i nostri capelli crescono, il18-MEA è incorporato in loro e agisce come un isolante naturale che aiuta a bilanciare l’umidità del fusto del capello, lo mantiene integro e gli dona una naturale lucentezza.

SALE DA TAVOLA:

Un altro tipo di sale che dovremmo evitare è il Sodium Chloride, meglio conosciuto come sale da tavola. Il cloruro di sodio è usato come addensante in shampoo e balsami contenenti sodium lauyil sulfate. E’ spesso causa di cute secca e prurito, può portare alla perdita dei capelli. Dovrebbe essere evitato dalle persone che stanno utilizzando trattamenti alla cheratina perché ne annulla i benefici.

Sale da Cucina e Capelli Grassi:

Questo prodotto naturale a basso costo può essere utilizzato da chi ha i capelli grassi. Aggiungete due o tre cucchiai di sale al vostro shampoo, agitate bene la bottiglietta e poi procedete al lavaggio come di consueto. Il sale aiuterà a rimuovere l’eccesso di sebo, ma i benefici si noteranno dopo qualche lavaggio. Attenzione a non usarlo sui capelli normali o secchi, perché disidrata cute e capelli.

Sale da Cucina e Forfora:

Agisce come uno scrub per rimuovere le desquamazioni, oltre a riattivare la circolazione. Dividete la chioma in sezioni, spargete qualche pizzico di sale e massaggiate delicatamente con le dita umide per qualche minuto. Infine, risciacquate il tutto e procedete con lo shampoo. Per vedere i risultati, ripetete due volte a settimana per tre settimane.

Elenco di shampoo privi di SLS e SLES:

-Vichy Dercos Antiforfora Shampoo Sensitive

-Restivoil Shampoo

-Kemon Actyva Disciplina Shampoo

-Ducray Squanorm Shampoo

-Shampoo Olio di Argan Sulfate free Maple Holistics

-Dead Sea Spa MAGIK Mineral Shampoo

-Tru Moroccan Repair Shampoo

-Aubrey Organics Green Tea Shampoo

-Alkemilla shampoo arancio e limone

-Bionike Defence Hair Pro Shampoo ultradelicato

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Siliconi: Dove possiamo trovarli e come possiamo evitarli

Cosa Sono?

I siliconi sono composti derivati dal silicio, creati dall’uomo in laboratorio. Sono tra gli ingredienti sintetici maggiormente presenti nei prodotti cosmetici. Vengono utilizzati in diversi campi, da quello edile ( ad esempio per isolare le docce) a quello della chirurgia estetica. Dagli anni novanta sono stati introdotti nell’industria cosmetica ed un recente censimento ha registrato ben 125 voci diverse di tale componente.

Dove si trovano i siliconi?

La loro versatilità li rende utilizzabili in vari settori.  Possiamo trovarli nei giocattoli, nelle protesi, negli stampi per uso alimentare e in molteplici altri prodotti. I siliconi sono impiegati anche dall’industria cosmetica, per la loro capacità di aumentare le perfomance delle formulazioni cosmetiche. Essi, infatti, garantiscono una serie di effetti positivi. Rendono la pelle più setosa, facilitano l’assorbimento delle creme, aumentano l’efficacia dei filtri solari. Hanno, inoltre, proprietà idrorepellenti, antistatiche, e sono resistenti alle alte temperature.

Queste caratteristiche li rendono adatti come ingredienti di creme solari resistenti all’acqua, creme viso e corpo non untuose, ma vellutanti, prodotti per capelli che lucidano senza appesantire, fondotinta che si spalmano in maniera uniforme.

 

Perché vengono utilizzati?

Permettono di rendere i prodotti idrorepellenti, meno unti, meno appiccicosi. Donano la sensazione di una pelle ‘vellutata’ al tatto.

Proprio come i petrolati, i siliconi permettono alla pelle di creare una superficie di protezione e impediscono all’umidità di uscirne. Sono antischiuma, ovvero impediscono il famoso ‘effetto bianco’ al momento dell’applicazione della crema. Aumentano la performance dei filtri solari sia chimici che fisici.

 

https://erikastreppa.it/il-bluff-della-paraffina-un-prodotto-da-tenere-lontano-dai-bambini

Silicone e Bambini:

Le emulsioni siliconiche non irrancidiscono, non irritano e sono prive di tossicità. Per questi motivi possono trovare impiego anche nei paidocosmetici (cosmetici per bambini). Molte preparazioni cosmetiche hanno ricevuto notorietà e fortuna grazie all’impiego di questi prodotti.

Prodotti Siliconici sulla pelle

Nelle creme viso, l’effetto vellutato si trasforma velocemente in disidratazione. Un utilizzo troppo frequente rende la pelle secca, squamosa e piena di punti neri. Sulla pelle si crea una pellicola che va a chiudere i pori, quindi seppure la pelle appare liscia come seta, in realtà il risultato finale sarà quello di renderla ricca di brufoli e punti neri. I siliconi vengono utilizzati in maschere e creme scadenti, povere di principi attivi, che danno una sensazione immediata di miglioramento, ma che nel medio periodo non fanno che peggiorare la salute e la bellezza del nostro viso.

 Prodotti Siliconici sui capelli

Rivestono completamente i fusti capillari, impedendo il passaggio di sostanze nutritive ed idratanti.

In un primo momento i capelli appaiono lisci, l’effetto crespo diminuisce, ma un uso prolungato può portare ad un capello bruciato, opaco e fragile.

I prodotti siliconici sporcano maggiormente la cute ed il capello tende ad ingrassarsi alla radice, lasciando secche le punte. A lungo andare, dato che il silicone tende a formare una pellicola protettiva sui capelli, l’acqua non riuscirà ad uscire, ma neppure ad entrare. Così la pellicola formata dal silicone farà anche  da barriera per le sostanze nutritive che dovrebbero penetrare nei capelli. Sono particolarmente controindicati per tutti coloro che soffrono di pelle secca.

Qual è il reale scopo del silicone?

Rendere momentaneamente alla vista la pelle ed i capelli sani e luminosi, senza curarli, ma semplicemente coprendo gli inestetismi. Hanno uno scopo puramente estetico. Dopo l’uso i capelli risultano più facilmente pettinabili e maggiormente brillanti.

Come possiamo evitarli?

L’unico modo per farlo è controllare l’INCI, che  contiene l’elenco degli ingredienti in ordine da quello più presente a quello meno.

 

Il silicone si distingue in diverse categorie a seconda delle caratteristiche:

Siliconi ciclici: i loro nomi nell’INCI sono cyclohexasiloxane, cyclomethicone, cyclopentasiloxane. Si tratta di elementi che tendono ad evaporare velocemente da pelle e capelli.

Dimethicone e composti: si tratta di prodotti di silicone abbastanza pesanti e unti e quindi che non fanno respirare pelle e capelli. Nell’INCI, i loro nomi sono: Dimethicone, Dimethiconol, Cetyl Dimethicone, Amodimethicone, Dimethicone copolyol.

I siliconi più leggeri (quelli ciclici) seccano esageratamente la pelle e sono quindi  controindicati in caso di pelli che necessitano di idratazione.

 

Silicone e Ambiente:

Non sono biodegradabili, perciò una volta finiti negli scarichi fognari sono destinati ad accumularsi nell’ambiente e ad inquinarlo.

Prodotti in commercio da evitare:

Alcuni prodotti assolutamente da evitare sono:

SHAMPOO HERBAL ESSENCE  ricco di silicone e paraffina. Non fatevi fregare dalla scritta “herbal”, non è un cosmetico ecobio, e nemmeno naturale.

Shampoo Sunslik Liscio perfetto, contiene quasi tutti ingredienti dannosi.

SODIUM C12-13 PARETH SULFATE (B) * (tensioattivo)
DIMETHICONOL (antischiuma / emolliente)

DIMETHICONE (antischiuma / emolliente)

CARBOMER (stabilizzante emulsioni / viscosizzante)
DMDM HYDANTOIN (conservante)
LAURETH-4 (emulsionante / tensioattivo)
LAURETH-23 (emulsionante / tensioattivo)
POLOXAMER 407 (emulsionante / tensioattivo)
PEG-9M (legante / stabilizzante emulsioni / viscosizzante)
TEA-DODECYLBENZENESULFONATE (Tensioattivo)
DISODIUM EDTA (sequestrante / viscosizzante)
PPG-12 (emolliente)
MAGNESIUM NITRATE (additivo)
SYNTHETIC FLUORPHLOGOPITE (viscosizzante)

METHYLCHLOROISOTHIAZOLINONE (Conservante)
METHYLISOTHIAZOLINONE (conservante)
BUTYLPHENYL METHYLPROPIONAL (Allergene del profumo)

SHAMPOO PANTENE lisci effetto seta, in realtà tutti gli shampoo di questa marca sono ricchi di siliconi e addirittura alcuni, come questo, contengono anche la paraffina.

Biopoint 

Tutti con alto contenuto di sale, e tra i primi ingredienti contengono dimethicone, oltre ad altri ingredienti allergizzanti che possono rilasciare formaldeide,scientificamente provata come cancerogena.

COME RICICLARE PRODOTTI CON SILICONE O PARAFFINA

E se avete in casa questi prodotti e decidete di non usarli più? Le creme ricche di siliconi sono ottime per pulire capi in pelle come borse e scarpe (non scamosciate o nabuck). Gli shampoo usati in micro quantità sono ottimi per lavare i pavimenti.

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Alimentazione del cane adulto: Meglio umido, semi-umido o secco?

Sempre più padroni dei cani sono confusi su quale sia il cibo migliore da dare ai loro amici a quattro zampe. Alcuni scelgono il mangime in base al prezzo, altri dalla bellezza della confezione, in pochi  sono attenti alle proteine ed alle ceneri grezze.  Non manca, poi, chi nutre il cane con gli avanzi, molti dei cibi che noi mangiamo possono essere tossici per un cane. I cibi grassi, fritti o conditi non vanno assolutamente bene.

Indice che il cane sia ben alimentato sono pelo lucido ed alito leggero, assenza di forfora, assenza di aria intestinale, di forti pruriti e soprattutto assenza di sovrappeso.  Il cane è un mammifero e come noi se mangia troppo e fa poco movimento tende all’obesità, con conseguenti problemi cardiaci o di diabete, alito cattivo, infezioni ed aspettativa di vita più breve.

Lo stomaco del cane è molto simile al nostro, e come noi necessita di vitamine. Quindi è importante una tabella di marcia con orari e dosi ben definite per controllare l’apporto calorico giornaliero. Senza dimenticare un po’ di movimento tutti i giorni.

Come scegliere il mangime migliore per il nostro cane

Il cibo per cani e per animali in genere può essere:

mangime completo, da solo, può soddisfare tutte le necessità alimentari di quell’animale.

mangime complementare, si usa solamente come integrazione alle diete casalinghe, quindi non ai croccantini e al cibo secco.

Può essere diviso in tre gruppi in base alla quantità d’acqua che contiene:

SEMI- UMIDO: acqua tra il 14% e il 34%. Sia veterinari che allevatori sconsigliano il cibo semi-umido perché di solito contiene quantità esagerate di zucchero e di sale, il primo è dannoso per i denti dei nostri amici a 4 zampe, il secondo, se assunto in quantità elevate, può portare alla disidratazione.

UMIDO: acqua sopra il 34%. Il cibo umido non è particolarmente indicato per chi ha cani con problemi di gengiviti e soprattutto di tartaro.

SECCO: acqua sotto il 14%. Il cibo secco è sicuramente quello più utilizzato.

Tipologie di crocchette:

•             Crocchette per adulti (o regular), sono per i cani che fanno una normale attività fisica , però ovviamente queste crocchette devono essere scelte in base alla razza del cane.

•             Crocchette per cani senior, sono specifiche per i cani anziani che necessitano di determinati elementi nutritivi. ( Ci faremo un video/articolo)

•             Crocchette premium, sono per animali che fanno un’elevata attività fisica oppure per cagnoline in allattamento.

•             Crocchette light,  sono per cani sedentari e tendenti all’obesità.

•             Crocchette per cani medicate, sono tutta quella gamma di mangimi specifici per le diverse patologie di cui soffrono i cani, come ad esempio: con problemi gastrointestinali, per cani sterilizzati, per cani allergici, con problemi di dermatite.

Dimensioni: Attenzione alla dimensione delle crocchette, le dimensioni delle singole crocchette devono essere giuste, né troppo grandi altrimenti il cane non riesce a masticarle, né troppo piccole perché si rischia che il cane le mangi senza masticarle e che si strozzi o abbia problemi di digestione.

DOVE COMPRARE IL MANGIME:

Negozi Offline:

Come sempre la prima cosa da fare è parlare con un veterinario, in alcuni casi potete comprare il mangime direttamente da loro. Molti padroni sono titubanti a comprare al supermercato, ma anche lì si possono trovare buone marche ( controllate sempre le etichette). Potete recarvi nei negozi di animali specializzati dove  i commessi vengono istruiti sul tema del cibo per cani e dovrebbero essere in grado di rispondere a tutte le vostre domande, anche se si possono trovare descrizioni dettagliate sugli ingredienti. L’unico svantaggio è che a volte questi cibi possono essere costosi e se decidete di comprarne un tipo, c’è la possibilità che al vostro cane non piaccia. Dopotutto, la decisione finale spetta a lui. Potreste comprare la confezione più piccola disponibile per vedere se il vostro cane la gradisce.

Negozi Online:
Una volta che avete trovato il mangime giusto per i vostri amici a quattro zampe, potete comprare sui siti online, dove il risparmio può arrivare anche al 30%. Io per esempio mi rifornisco su Bitiba.it, dove la consegna è gratuita sopra i 49 euro di spedizione, e visto che il mangime che utilizziamo costa poco meno, Charlye riceve sempre qualcosa, un gioco, uno snack nuovo, una ciotola etc.

QUANTO DEVE COSTARE UN MANGIME:

Ricordate una cosa: costoso non sempre vuol dire migliore. Spesso le marche meno costose inseriscono molti ingredienti “di riempimento” e utilizzano ingredienti scadenti (ovviamente questo è un nostro punto di vista condivisibile o meno). Diciamo che la fascia di prezzo per 12 Kg si aggira tra i 40 ed i 50 euro ( online), ma come sempre dovete guardare gli ingredienti.

QUANTO MANGIME DARE:

Leggiamo sull’etichetta. In base al peso c’è scritto espressamente quanti grammi dare di mangime al giorno. Fatevi regalare dal negoziante un misurino oppure createlo voi con un vasetto di marmellata pesando la dose che ci va dentro.

CONTROLLA GLI ESCREMENTI:

Come abbiamo detto nel video di come si leggono gli ingredienti dei mangimi, se le ceneri grezze sono oltre 8-10 il cane farà feci troppo grandi, se invece mangia troppe fibre le feci saranno troppo molli. A seconda del mangime potrà fare feci con odore leggero o con odore pestilenziale da far scappare via dal prato pure gli insetti. Attenzione! Se le feci sono troppo secche ( quindi il cane può soffrire di costipazione) il vostro cane necessita di acqua. Assicuratevi che abbia sempre una ciotola d’acqua fresca a disposizione. Un’altra causa della costipazione è un’attesa troppo lunga prima di poter fare i bisognini.

Attenzione alla diarrea: La diarrea può indicare che il vostro cane ha contratto un virus come il parvovirus, che gli può essere fatale. Per i cani adulti, invece, è meglio aspettare un giorno o due. Ci possono essere diversi fattori che causano la diarrea nei cani adulti. Se recentemente gli avete cambiato il cibo senza un periodo di transizione, potrebbe essere questa la causa. Se al vostro cane date gli avanzi, smettete subito di farlo perché quasi sicuramente è questo che provoca la diarrea. Se il vostro cane è stato all’aperto potrebbe aver mangiato dell’erba e degli stecchi. Tutte queste sono cause comuni della diarrea nei cani. La forma più comune di diarrea è quella acuta. Può iniziare all’improvviso e durare qualche giorno. Fintanto che il vostro cane si comporta in modo normale e gioca, potete curarla a casa. Fategli seguire una dieta leggera, che può consistere in carni cucinate come pollo o hamburger bollito senza grassi. Io comunque per scrupolo chiamo sempre il mio veterinario.

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Alimentazione del cane: Il cucciolo

E’ buona norma educare il cane fin da cucciolo e, in ogni caso, fin da quando entra in casa.

I cuccioli ricevono un’eccellente fonte di nutrimento e di anticorpi già dalla loro madre.

Nelle prime 24 ore dopo il parto, la madre produce un liquido chiamato colostro, si tratta dello stesso liquido che producono le donne subito dopo il parto, ma prima della comparsa del latte. Nel colostro sono presenti gli anticorpi a cui la madre è stata esposta grazie alle vaccinazioni che ha fatto. La maggior parte degli esperti concordano che un cucciolo dovrebbe ricevere solo latte materno per almeno 3 o 4 settimane finché non iniziano a spuntare i denti da latte.

Quando prendiamo il cane ( dopo almeno 70 giorni dalla nascita, ma meglio 90 giorni), chiediamo all’allevatore quale mangime utilizzava per il cucciolo e poi decidiamo se cambiare mangime, controllando i nutrienti dei quali ha bisogno il nostro amico a quattro zampe.

Cosa Dobbiamo controllare nel mangime

Ingredienti: ( Guarda il video su Leggere gli ingredienti sulle etichette)

Proteine: Nelle crocchette dovrebbe essere presente il 28% delle proteine di cui il tuo cucciolo ha bisogno per diventare grande e forte.

Meglio Umido o Crocchette:

I denti da latte sono noti per essere più affilati di quelli dei cani adulti, e le crocchette per cuccioli sono fatte apposta per questi denti. Noterai che le crocchette per cuccioli sono un po’ più piccole e a volte più dure di quelle per cani adulti.

Se decidi di cambiare, non farlo all’improvviso, cioè non dare al tuo cucciolo il cibo a cui è abituato e il giorno dopo un cibo completamente diverso.

Per cambiare mangime ci vogliono in media 10 giorni, per farlo dovrai iniziare mettendo il primo giorno il 90% del vecchio mangime e il 10% del nuovo, il secondo giorno 80%-20%, 3 giorno 70%-30%, 4 giorno 60%-40% 5 giorno 50%-50%, fino ad arrivare a togliere quello vecchio. Questo procedimento si fa ogni volta che si cambia il mangime al cane.

Quanti pasti al giorno deve fare il cucciolo?

Sotto i sei mesi di età, un cucciolo generalmente andrebbe nutrito almeno tre volte al giorno, ovvero una al mattino, una a mezzogiorno e una la sera. Ciò significa che se lavori a tempo pieno, tu o qualcuno di tua fiducia deve andare a casa per dare il pranzo al cucciolo e portarlo fuori.

L’intestino di un cucciolo è ancora in via di sviluppo e non riesce a trattenere i propri bisognini come un cane adulto. Ad ogni modo assicurati di rispettare una tabella di marcia per la sua alimentazione. Seguendo una corretta alimentazione fin dall’inizio stabilirai un’eccellente programma che il tuo cane seguirà per tutta la vita.

Crocchette per cani puppy, sono appositamente fatte per i cuccioli e quindi più ricche di calcio e altri elementi nutrizionali che li aiutano durante la crescita.

QUANTO MANGIME DARE:

Leggiamo sull’etichetta. In base al peso c’è scritto espressamente quanti grammi dare di mangime al giorno. Fatevi regalare dal negoziante un misurino oppure createlo voi con un vasetto di marmellata pesando la dose che ci va dentro.

DOVE COMPRARE IL MANGIME:

Negozi Offline:

Come sempre la prima cosa da fare è parlare con un veterinario, in alcuni casi potete comprare il mangime direttamente da lui. Molti padroni sono titubanti a comprare al supermercato, ma anche lì si possono trovare buone marche ( controllate sempre le etichette). Potete recarvi nei negozi di animali specializzati dove  i commessi vengono istruiti sul tema del cibo per cani e dovrebbero essere in grado di rispondere a tutte le vostre domande, anche se si possono trovare descrizioni dettagliate sugli ingredienti. L’unico svantaggio è che a volte questi cibi possono essere costosi e se decidi di comprarne un tipo, c’è la possibilità che al vostro cane non piaccia. All’inizio potreste comprare la confezione più piccola disponibile e vedere se il vostro cane la gradisce.

Negozi Online: 
Una volta che avete trovato il mangime giusto per i vostri amici a quattro zampe, potete comprare sui siti online, dove il risparmio può arrivare anche al 30%, io per esempio mi rifornisco su Bitiba.it, dove la consegna è gratuita sopra i 49 euro di spedizione, e visto che il mangime che utilizziamo costa poco meno, Charlye riceve sempre qualcosa, un gioco, uno snack nuovo, una ciotola etc.

QUANTO DEVE COSTARE UN MANGIME:

Ricorda una cosa: costoso non sempre vuol dire migliore. Spesso le marche meno costose inseriscono molti ingredienti “di riempimento” e utilizzano ingredienti scadenti (ovviamente questo è un nostro punto di vista condivisibile o meno). Diciamo che la fascia di prezzo per 12 Kg si aggira tra i 40 ed i 50 euro ( online), ma come sempre dovete guardare gli ingredienti.

CONTROLLA GLI ESCREMENTI:

Come abbiamo detto nel video di come si leggono gli ingredienti dei mangimi, se le ceneri grezze sono oltre 8-10 il cane farà feci troppo grandi, se invece mangia troppe fibre le feci saranno troppo molli. A seconda del mangime potrà fare feci con odore leggero o con odore pestilenziale da far scappare via dal prato pure gli insetti. Attenzione, se le feci sono troppo secche ( quindi il cane può soffrire di costipazione) il vostro cane necessita di acqua. Assicuratevi che abbia sempre una ciotola d’acqua fresca a disposizione. Un’altra causa della costipazione è un’attesa troppo lunga prima difare i bisognini.

Attenzione alla diarrea

 La diarrea può indicare che il vostro cane ha contratto un virus come il parvovirus, che gli può essere fatale. Per i cani adulti, invece, è meglio aspettare un giorno o due. Ci possono essere diversi fattori che causano la diarrea nei cani adulti. Se recentemente gli avete cambiato il cibo  senza un periodo di transizione, potrebbe essere questa la causa. Se al vostro cane date gli avanzi, smettete subito di farlo perché quasi sicuramente è questo che provoca la diarrea.

Se il vostro cane è stato all’aperto potrebbe aver mangiato dell’erba e degli stecchi. Tutte queste sono cause comuni della diarrea. La forma più comune di diarrea è quella acuta. Può iniziare all’improvviso e durare qualche giorno. Fintanto che il vostro cane si comporta in modo normale e gioca, potete curarla a casa. Fategli seguire una dieta leggera, che può consistere in carni cucinate come pollo o hamburger bollito senza grassi. Io comunque per scrupolo chiamo sempre il mio veterinario.

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Come scegliere il mangime migliore per il nostro cane

COME LEGGERE GLI INGREDIENTI

Leggete sempre l’etichetta, controllando che ci sia anche la dicitura in italiano, in caso contrario il mangime non può essere commercializzato in Italia. Controllare gli ingredienti presenti nel prodotto è fondamentale per scegliere il mangime più adatto per il nostro cane. Vediamo insieme come ottenere dalla lettura dell’etichetta tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.

Ingredienti:

Le etichette del cibo industriale di cane e gatto sono volutamente criptiche. Fra le informazioni che non ci è dato conoscere, ve ne sono alcune fondamentali come la qualità effettiva delle materie prime e la loro digeribilità. Per quanto riguarda la qualità della materia prima, troviamo scritto “trota fresca”, ma questo non ci dice effettivamente nulla sulla sua qualità. Stesso dicasi per gli integratori vitaminici, non possiamo sapere nulla sul loro valore effettivo nella maggior parte dei casi.

La composizione analitica è  la tabella nutrizionale, obbligatoria, che deve indicare la quantità di proteine, grassi, fibre e ceneri. Un’altra importante componente, i carboidrati, si ricava sommando tutti i valori e l’acqua e facendo la differenza tra il risultato e 100.

Se, ad esempio, trovate 25% di proteine, 5% di fibra, 15% di grassi, 7% di ceneri, in un mangime secco i carboidrati saranno: 25+5+15+6+14 (l’acqua)= 65. 100-65=35% di carboidrati.Conviene parlarne con un veterinario, ma in base ai problemi dell’animale possiamo farci un’idea del mangime migliore da scegliere. Gli ingredienti sono messi in ordine decrescente in base alla quantità. Questo vuol dire che in un cibo che indica “carne di pollo, mais, farina di grano”, la carne sarà in quantità maggiore rispetto agli altri ingredienti.

I cani, che sono carnivori, devono mangiare più carne che cereali.  Questo è il criterio principale per orientarsi nella scelta del cibo per cani.

 

Proteine Animali: Dovrebbero raggiungere almeno il 18 %, Il primo ingrediente che deve esserci scritto è un tipo di carne, ad esempio pollo o agnello; se l’etichetta dice solo carne, potrebbe essere qualsiasi cosa. Non storcete il naso se l’etichetta contiene prodotti secondari come teste, colli o contenuto dello stomaco, va bene così. In realtà il vostro cane, se fosse allo stato selvatico, li mangerebbe (pensate ai lupi). Se comprate un cibo che li contiene, non significa che il vostro cane diventerà un segugio assetato di sangue.

Minerali: Per legge i prodotti secondari della carne non devono contenere pelo, corna, denti, zoccoli e perfino escrementi. Ma possono includere organi, fegato, testa e zampe (solitamente nel caso dei polli). Questi ingredienti hanno un elevato contenuto di vitamine e minerali naturali, perciò se sono presenti in un tipo di cibo per cani, probabilmente quest’ultimo contiene molte vitamine e minerali.

Fibre: Gli ingredienti vegetali sono come i nostri, le fibre sono un buon ingrediente e devi controllare che il cibo del tuo cane le contenga. Una buona quantità è tra il 2,0% e il 4,5% circa. Troppe fibre potrebbero scombussolare lo stomaco del tuo cane: possono causare diarrea, e qualche spiacevole “incidente”.

Carboidrati: Sarebbe meglio che non fosse presente il mais tra gli ingredienti. Ottime le Patate o il riso.

Alimentazione del cane adulto: Meglio umido, semi-umido o secco?

INGREDIENTI DA EVITARE

Etossichina: L’etossichina viene normalmente usata come conservante in molti cibi per animali e può essere difficile evitarla.Può avere effetti tossici, ma si discute ancora molto se sia pericolosa o no. Se volete chiarirvi le idee al riguardo, fate qualche ricerca sull’etossichina e valutatene pregi e difetti. Spesso l’etossichina compare sull’etichetta indicata semplicemente come E.

BHA e BHT: Sia il butilidrossianisolo (BHA) che il butilidrossitoluolo (BHT) sono usati come conservanti nel cibo per animali. Ma entrambi sono possibili agenti cancerogeni che hanno prodotto tumori negli animali da laboratorio.

Glicol propilene: Questo prodotto chimico è usato per conservare l’umidità e la consistenza negli alimenti per animali domestici. Ma gli studi hanno anche dimostrato che il glicol propilene è particolarmente dannoso per il fegato, i reni e il cervello dei nostri animali. Può portare a blocchi intestinali e persino a lesioni intestinali cancerogene.

Difosfato tetrasodico : Questo emulsionante viene utilizzato principalmente in cibo per gatti per aumentare l’appetibilità. E ‘anche un ingrediente di controllo contro il tartaro e si trova in molte marche di dentifricio, oltre a essere utilizzato nei prodotti di pulizia per la casa, compresi i prodotti per la rimozione della ruggine. La sua tossicità non è generalmente abbastanza grave da causare la morte, ma può provocare diarrea e nausea. Se si sta notando che l’animale soffre di questi problemi dopo i pasti, potrebbe essere una buona idea verificare la presenza di questo ingrediente.

Fosfato bicalcico: È un altro additivo utilizzato per migliorare la texture del cibo per cani e gatti. Non può assorbire acqua ed è praticamente insolubile. Può causare calcificazione del tessuto molle e conduce anche a calcoli renali.

 

Gli ingredienti di origine animale si distinguono  in tre grandi categorie, sia per la carne che il pesce.

Carne o pesce fresco. Indica il tipo di prodotto fresco (può essere pollo, salmone, manzo…). Tuttavia il prodotto era fresco quando è stato messo dentro, non lo  è più nel prodotto finito, dove la carne è cotta (nel cibo umido) o cotta ed essiccata (nelle crocchette). Questo significa che i cibi per cani che hanno tra gli ingredienti la carne fresca non sono i migliori, perché l’acqua è eliminata in cottura. Se c’è il 50% di carne fresca, la carne una volta cotta costituisce circa il 20% del prodotto finito.

Carne o pesce disidratato. E’ l’alternativa migliore. Lo stato di disidratato è l’ingrediente così come è stato messo nel mangime, ma ha la caratteristica di non avere acqua fin dall’inizio. Se il mangime contiene il 50% di pollo disidratato, il 50% è anche quello che si troverà alla fine, perché non c’è alcun tipo di perdita.

Farina di carne o pesce. E’ l’alternativa peggiore. Nella farina sono comprese anche le ossa e le lische. Potrebbe non essere alimentare e non apportare alcun beneficio. Se un mangime contiene il 50% di farina di carne, potrebbe essere semplicemente osso sbriciolato, che apporta calcio, ma non proteine o grassi. Le farine animali tendono ad abbassare la qualità dei mangimi animali.

Ceneri Grezze. Le ceneri grezze indicano quanto residuo resterebbe del prodotto se incenerito. In poche parole, meno ceneri grezze ci sono e più il cane assorbe il mangime. In effetti lo notate anche dalle feci, se il cane le fa troppo grandi probabilmente non viene nutrito a sufficienza. Le ceneri dovrebbero stare sotto al 9.

ALLERGIE:

Alcuni ingredienti possono causare allergie al cane, che certo non provocano nasi chiusi o occhi che lacrimano. Ce ne accorgiamo dai problemi alla pelle, li vediamo grattarsi o mordersi, il pelo peggiora, alcuni soffrono di infezioni croniche alle orecchie.

Le allergie alimentari non si manifestano così velocemente come succede a noi. Infatti potreste aver dato al vostro cane lo stesso cibo per anni e aver notato solo recentemente che ha iniziato ad avere sintomi allergici. Le allergie solitamente si manifestano con prurito alla pelle, prurito anale, infiammazione dell’orecchio, e lo strofinare il muso sui tappeti.

Se notate che improvvisamente il vostro cane si gratta molto, o si morde la pelle, prima di tutto controllate se ha le pulci e, se non ne trovate, quasi sicuramente avrà un’allergia al cibo e dovrete iniziare immediatamente la dieta di prova.

Le allergie alimentari più comuni sono al manzo, al maiale, al pollo, al latte, alla soia e al mais.Se comprate una marca di cibo per cani contenente uno di questi ingredienti, e scoprite che il vostro cane è allergico, e poi comprate una diversa marca con lo stesso ingrediente, noterete che il vostro cane è ancora allergico. Ecco un altro motivo per cui è così importante leggere l’etichetta.

Provate Riso e Agnello come primi ingredienti. Sia l’agnello che il riso sono considerati ipoallergenici poiché non contengono grano né mais. Per i cani il mais non è digeribile. Se il vostro cane mangia secondo la dieta del cane randagio, seguite lo stesso procedimento per scoprire a che cosa è allergico e poi semplicemente eliminate dalla sua dieta gli ingredienti responsabili. So che sembra un procedimento lungo e faticoso.

Le analisi del sangue non riescono sempre a mostrare le allergie. La dieta di prova è il modo migliore, magari combinata alle analisi.

Grain free – questa dicitura indica crocche (in genere) prive di frumento. Attenzione perché “senza frumento” non vuole dire “senza carboidrati“. Anzi! Come abbiamo visto non è possibile fare una crocca con meno del 40% di amidi, quindi ci saranno patate, piselli o altre fantasiose forme di amidi all’interno. Non abbiate l’illusione di avvicinarvi ad una dieta fresca veramente “no carb” (quindi senza carboidrati).

 

Organici – traduzione dall’inglese “organic” cioè biologico. Attenzione, anche qui, se il produttore certifica che l’alimento è “biologico” non lo fa in base ad una normativa come succede con i prodotti per umani, per cui deve essere particolarmente corretto nell’indicare ogni singola fonte, se proviene da allevamento o agricoltura bio o meno.

Human grade – cioè “adatto al consumo umano” .. scusa.. ma .. in che senso??  Ok dai, da domani per colazione ci mangiamo tutti le crocche del nostro amico a 4 zampe nel latte invece delle palline di cereali solite!  Ovviamente questa “auto-certificazione” si vorrebbe riferire agli ingredienti, MA non esiste nessuna norma chiara che ne controlli la veridicità.

 

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Clever Dog Smart Camera: Il modo migliore per spiare il vostro cucciolo quando siete fuori

Siete curiosi di sapere come il vostro cucciolo abbia fatto a ridurre il vostro divano nuovo ad un cumulo di pelle e gomma piuma?

Volete scoprire quale dei vostri due cani ha il vizio di sgranocchiare le vostre ciabatte indisturbato e se l’altro si limita ad essere un complice silenzioso o si da da fare anche lui?

Scoprite nel video qui sotto come mi sono organizzata io per spiare il mio Labrador Charlye e la mia Barboncina Nuvola quando sono fuori casa.

 

 

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Dentastix ai raggi X

La pubblicità lo dipinge come il prodotto migliore per far ottenere ai vostri amici a 4 zampe un sorriso smagliante. Oltre alla sua efficacia sul tartaro e la placca, dobbiamo considerare se i suoi ingredienti sono l’ideale per i nostri cani.

Qual è l’ingrediente maggiormente presente?

Considerando che il cane è carnivoro all’80% e vegetariano al 20%,  la cosa alla quale dobbiamo fare maggiormente attenzione è la lista degli ingredienti.

Questi argomenti approfonditi e molti altri ancora li trovate nel video qui sotto.

 

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