2019

6 consigli per tornare in forma dopo la feste

Ve lo dico subito, RASSEGNATEVI!

La vostra casa sarà un covo di coniglietti cioccolatosi e di colombe zuccherate ancora per qualche giorno. Dovrete combattere con il coltello fra i denti per uscire vivi da questo inevitabile periodo di luculliani pranzi in famiglia, ciclopiche braciolate fra amici e colossali picnic sotto la pioggia.

Non voglio allarmarvi, ma l’estate è dietro l’angolo!

Scusatemi per la violenza psicologica che vi ho inflitto, sono qui per aiutarvi a migliorare la situazione attuale, non per affossarvi ancora di più.

Gli avanzi di Pasqua tutti per colazione

Un primo consiglio che mi sento di darvi è quello di consumare i dolciumi che vi sono rimasti, la mattina a colazione. In fondo una consistente dose di energia all’inizio della giornata, quando le calorie da bruciare sono tutte di fronte a voi, non potrà essere deleteria come ingurgitare un uovo intero dopo cena davanti a Game Of Thrones.

Riprendere le buone abitudini

Se in previsione di pranzi megagalattici avete saltato la colazione e la merenda di metà mattina, tornate ai canonici 5 pasti giornalieri equilibrati.

Il vostro mantra dovrà essere “mangiare poco e spesso”, non “sfondarsi a pranzo o a cena e poi digiuno”.

Ricominciate subito ad allenarvi

Sebbene una pausa dalle lezioni di fitness sia stata perfino produttiva per il vostro fisico, non c’è tempo da perdere. Guai a pensare un solo secondo “ricomincio dopo il ponte del primo maggio”.

Ma che siete matti? Quasi due settimane senza allenarvi? Più tempo vi fermate e più sarà difficile riprendere crossfit e power yoga.

Non vergognatevi se le lasagne hanno creato un grazioso rigonfiamento sul vostro addome. Armatevi di scarpe comode, bottiglia da un litro e mezzo d’acqua (minimo) e cominciate a correre, ma non solo.

Dolci pasquali vs sport

-Uovo di Pasqua 600 kcal vs 1 ora di corsa/ 1 ora di zumba/ 2 ore di camminata

-Colomba pasquale 350 kcal vs 35 min di corsa/ 35 min di nuoto/ 70 minuti di camminata

-Pastiera 700 kcal vs 1h di calcetto/ 1h di free climbing

-Casatiello 800 kcal vs 1h di kick boxing/ 1h di Kung fu

Dove trovare le motivazioni?

Dormire è importante, ma non in palestra

“Chi me lo fa fare”? “Mangio meno così non serve fare sport”, “ma chi ci va al mare questa estate”!

Volete davvero nascondervi dietro a queste scuse? Non siete impazienti di mostrare il vostro fisico guizzante in bikini di fronte alle amiche e ai mariti delle amiche?

Un suggerimento basico è quello di coinvolgere qualcuno nel vostro progetto: vostra sorella, un’amica che ha il vostro stesso obiettivo, il vostro partner.

“Two is meglio che one” recitava un famoso slogan di una pubblicità di…gelati!

Concedetevi una giornata di detox

Anche chi durante l’anno è fedele ad un regime alimentare impeccabile, di fronte a uova di cioccolata con gusti sempre più variegati, vacilla e si lascia scivolare dolcemente nella valle delle calorie.

Concedetevi una giornata di detox a base esclusivamente di frutta e verdura. Gli antiossidanti, le vitamine e i minerali in dose massiccia, contribuiranno a disintossicarvi e a liberarvi dalla spossatezza che vi pervade.

“Esagerate” con l’acqua e con le tisane

Bevete tanta acqua, i due litri canonici dovrebbero essere la quantità minima. Nulla vi vieta di esaltare il sapore dell’acqua con degli infusi e delle tisane drenanti (al tarassaco e betulla sono le migliori) e depuranti (vi consigliamo quelle al finocchio e alla curcuma).

Riposate e dormite negli orari giusti

Penso che dormire almeno 8 ore di seguito a notte possa essere considerata pura utopia per la maggior parte di noi.

Secondo i nutrizionisti e i naturopati è essenziale andare a dormire presto, in particolare l’intervallo di tempo fra le 23 e le 3 è fondamentale perché è il momento in cui il nostro organismo si disintossica dagli stravizi giornalieri.

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Biscotti della fortuna, dal Giappone con furore

Proprio ieri sera sono stata al ristorante cinese col mio gruppo di Wing Chun e a fine pasto sono arrivati in dono gli immancabili biscotti della fortuna.

Il mio era abitato da un romantico spirito giapponese, la frase che conteneva non lascia dubbi: “Visto con gli occhi dell’amore tutto appare diverso”.

State fantasticando sull’uomo o sulla donna dei vostri sogni o avete colto il segreto che vi è stato svelato? Nessun problema, ci penso io a riportarvi alla realtà.

Cosa sono i biscotti della fortuna?

Si tratta di biscotti croccanti, che contengono al loro interno una “fortuna”, cioè un messaggio di buon auspicio per il futuro o una profezia che dovrebbe avverarsi in poco tempo.

In realtà le frasi che si trovano di solito sono volutamente vaghe, in modo da andare bene per un campione di persone più vasto possibile.

Questo dolcetto è semplice da preparare, per realizzarlo bastano farina, zucchero, vanilina e burro. Link della ricetta:
https://erikastreppa.it/ricette-facili-i-biscotti-della-fortuna

La vera origine dei フォーチュンクッキー

Le prime tracce dei biscotti della fortuna risalgono al diciannovesimo secolo in quel di Kyoto, in Giappone.

In particolare, la studiosa nipponica Yasuko Nakamaki ha redatto una tesi sull’argomento. Le ricerche, durate sei anni, l’hanno portata a scovare un’illustrazione del 1878 contenuta in un libro di racconti chiamato Moshiogusa Kinsei Kidan, raffigurante i nostri amati dolcetti.

Il personaggio di uno dei racconti lavorava in un negozio di Sembee, dove venivano preparati gli tsujura sembe, letteralmente i cracker della fortuna.

L’arguta donna giapponese ha scoperto che gli originali biscotti della fortuna avevano una forma diversa da quelli attuali, erano più grandi ed il biglietto con la profezia beneaugurante era inserito in una fessura, non all’interno del dolcetto. Pare che si volesse evitare l’inavvertito ingerimento del pezzetto di carta.

La diffusione negli Stati Uniti

I primi biscotti della fortuna in America furono serviti al Golden Gate Park di San Francisco nel 1890 da Makoto Hagiwara.

Il fondatore di Fugetsu-do a Little Tokyo (Los Angeles), Seichii Kito rivendica l’invenzione di questo dolcetto e la sua diffusione nei ristoranti cinesi di San Francisco e Los Angeles.

Nakamachi ha intervistato numerose famiglie giapponesi e cinesi stabilitesi negli Stati Uniti, le quali hanno testimoniato come i biscotti della fortuna, prima della seconda guerra mondiale, fossero conosciuti come “torte da tè della fortuna” in quanto erano consumati come pasticcini durante l’ora del tè.

Perché vengono associati alla Cina?

Biscotti della fortuna nella classica confezione che troviamo anche in Italia.

La teoria più verosimile al riguardo sostiene che durante la seconda guerra mondiale oltre 100.000 giapponesi vennero internati nei campi di isolamento cinesi. Fra i prigionieri erano presenti anche i produttori dei biscotti.

Per evitare che la produzione si fermasse, i cinesi presero il posto dei nipponici e diffusero la ricetta nei panifici della costa occidentale.

Si stima che alla fine degli anni ’50 se ne producessero 250 milioni l’anno. Attualmente per il mercato mondiale, americano ed europeo in particolare, se ne producono 3 miliardi all’anno.

Chi scrive i messaggi all’interno dei biscotti della fortuna?

Può sembrare un compito semplice, di cui chiunque potrebbe occuparsi, ma in realtà…

Sono degli scrittori emergenti che si dilettano in questa pratica per guadagnare qualcosa in attesa della pubblicazione del loro best seller.

Le frasi vanno scritte e pensate con cura, il segreto è che ci si possano rispecchiare tutti, dal teenager alla persona più anziana. Il contenuto non deve essere offensivo, ma ispirare la fantasia, le speranze o provocare un sorriso.

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Ricette facili: I biscotti della Fortuna

Contrariamente a quello che si pensa i biscotti della fortuna hanno avuto la loro origine nella tradizione giapponese e non cinese. Per saperne di più
https://erikastreppa.it/biscotti-della-fortuna-dal-giappone-con-furore

Potrebbero essere un dessert originale da offrire a degli amici che avete invitato a casa a cena o un modo estremamente romantico per chiedere alla vostra dolce metà di sposarvi.

Ma vediamo insieme come prepararli.

Ingredienti:

-100 gr di farina

-3 albumi

-60 gr di burro

-60 gr di zucchero a velo

-una bustina di vanilina

-un pizzico di sale

Preparazione:

Prendete una ciotola capiente e montateci gli albumi a neve. Nel frattempo mettete il burro a sciogliere a bagnomaria.

Versate nella ciotola farina e zucchero a velo setacciati, mi raccomando a pioggia!

Infine aggiungete la bustina di vanilina ed il burro fuso, mentre mescolerete il tutto con una frusta per ottenere un composto omogeneo.

Preparate una teglia foderandola con la carta forno. Poneteci sopra dei cerchi d’impasto in modo che non si tocchino fra loro.

Accendete il forno a 180° per una decina di minuti.

Scrivete la frase romantica o la fatidica proposta che intendete rivolgere al vostro partner e, quando i bordi dei biscotti appariranno dorati, ripiegateli velocemente nella forma canonica.

Vi consigliamo di farli raffreddare prima di servirli o di inserirli in pacchetto che avrete creato voi ad artem.

Buona Fortuna!

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Come costruire un giardino pensile

Non tutti hanno la fortuna di poter godere di una villa o un appartamento con giardino. Chi abita al centro delle grandi città difficilmente ha la possibilità di prendere il sole sul proprio prato o di permettere ai propri figli di giocare a pallone in spazi all’aperto adiacenti alla propria abitazione.

E chi ha la passione per il giardinaggio? Ha la possibilità di dare libero sfogo al suo pollice verde? La risposta a queste domande è il giardino pensile.

Cos’è un giardino pensile?

Si tratta di giardini che non hanno un diretto contatto con il suolo naturale. Di solito vengono realizzati in verticale su terrazzi, tetti o altre strutture sopraelevate rispetto al suolo.

Chi li crea lo fa per garantirsi un angolo di verde in zone dove non è possibile disporre di un appezzamento di terra. Ovviamente anche il lato estetico è importante, considerando che il giardino pensile è alquanto scenografico, se ben curato.

Che benefici offre?

  1. Rendere la propria città più verde è sempre un’iniziativa lodevole, è un ottimo modo per abbellire terrazzi e tetti inutilizzati
  2. Si possono coltivare piante utili in cucina o per preparare tisane
  3. Un tetto giardino permette l’isolamento della superficie dal punto di vista termico, consentendo un notevole risparmio energetico
  4. Una quantità maggiore di ossigeno presente nell’aria e l’abbattimento del livello di smog
  5. Permette di accumulare acqua piovana da utilizzare per irrigare o per uso domestico

Come creare un giardino pensile

Per prima cosa è necessario accertarsi, tramite la consulenza di un professionista, che il proprio terrazzo o tetto possa sopportare il peso delle strutture, dei vasi, della terra e delle piante che andranno a comporre il nostro giardino pensile.

Una volta ottenuto l’ok del tecnico si potrà passare all’azione:

  1. Per assicurare una buona tenuta stagna va steso un telo di poliestere e sopra di esso una guaina in PVC.
  2. Il secondo strato dovrà essere drenante, composto da ghiaia, ciottoli e un tessuto che permetta il filtraggio dell’acqua
  3. Ora possiamo posizionare il terriccio, è consigliabile innaffiarlo poco e spesso per evitare di gravare con un peso eccessivo sulla struttura
  4. Dobbiamo posizionare le piante e gli arbusti che abbiamo scelto

Come scegliere cosa piantare

Cominciamo col dire che molto dipende dal clima e dalla posizione del nostro tetto/terrazzo rispetto al sole.

-La scelta più ovvia potrebbe ricadere sulle piante grasse, non hanno praticamente bisogno di manutenzione e offrono un caleidoscopio di colori che renderà il vostro giardino un quadro. S

-Potreste puntare sulle cosiddette erbe che si autoinseminano, rendendo la loro cura semplice e sporadica. Inoltre ci sono erbe come l’Armeria che espongono dei fiori gradevoli

-Infine consigliamo di optare per le erbe aromatiche come timo e origano che vivono tranquillamente anche su terreni rocciosi e resistono con tenacia alle intemperie.

Quanto costa un giardino pensile

Vi forniamo una media dei prezzi che si trovano sul mercato:

  • Giardino pensile estensivo (chiavi in mano): da 45,00 € a 160,00 € al mq.
  • Giardino pensile intensivo (chiavi in mano): da 55,00 € a 200,00 € al mq.
  • Giardino pensile inclinato (chiavi in mano): da 62,50 € a 150,00 € al mq.
  • Giardino pensile, sola direzioni lavori: da 675,00 € a 4.000,00 €.
  • Giardino pensile: sola fornitura piante: da 450,00 € a 6.250,00 €.

Come vedete la spesa da sostenere non è indifferente. Vi consigliamo perciò di contattare più aziende e di chiedere preventivi per soluzioni differenti. Con un po’ di pazienza riuscirete a risparmiare un bel gruzzoletto e a rendere il vostro terrazzo un’oasi verde a tutti gli effetti.

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Come preparare le uova di Pasqua in casa. Non serve essere pasticceri provetti

Volete davvero stupire la vostra dolce metà o i vostri amici e parenti sia a Pasqua che a Pasquetta? Non regalate il solito uovo della Kinder, ma scegliete un piccolo pensiero, che sia un oggetto o anche un semplice bigliettino, e inseritelo nell’uovo di Pasqua che sarete voi a preparare. Vi sembra impossibile? Certo non sarà una passeggiata di salute, ma con le indicazioni che vi darò, sono certa che sarete in grado di fare un ottimo lavoro.

Cosa ci serve per iniziare?

 -2 Mezzi stampi da uova di Pasqua che trovate in tutti i negozi di pasticceria, ma anche nei supermercati dei grandi centri commerciali. Vi consiglio di scegliere quelli in plastica trasparente e flessibile, più semplici da maneggiare.

-1 Termometro per dolci (o caramellometro), anche questo potete reperirlo nei negozi di pasticceria.

-500 gr di cioccolato fondente da copertura, che contiene una quantità maggiore di burro di cacao rispetto al fondente normale ed è, quindi, più facilmente lavorabile.

-1 Pentola grande e 1 pentolino

-1 Teglia da forno

-1 Cucchiaio di legno

Passiamo all’azione. 

Riempite la pentola grande d’acqua almeno fino alla sua metà e portate a ebollizione. Appena l’acqua bolle abbassate la fiamma e immergete nella pentola grande il pentolino con dentro il cioccolato da sciogliere, facendo attenzione che l’acqua non finisca nel pentolino.

In questo momento entra in gioco il caramellometro, con il quale dovete controllare che la temperatura del cioccolato che si sta sciogliendo si attesti sui 42°. Ora arriva la fase più difficile, portare il cioccolato fino al punto di cristallizzazione attraverso un procedimento che si chiama temperaggio. Prendete i 3/4 del cioccolato fuso e versatelo su una superficie liscia, anche il piano in marmo della vostra cucina va bene, e il restante cioccolato lasciatelo a bagnomaria nel pentolino.

Fate raffreddare il cioccolato che avete versato sulla superficie liscia e giratelo con un cucchiaio di legno e, sempre armati di caramellometro, portatelo ad una temperatura di 30°. Versatelo di nuovo nel pentolino dove c’era il cioccolato restante.

Potete finalmente prendere i due mezzi stampi e versarci il cioccolato fuso, facendo in modo che si distribuisca uniformemente su tutta la superficie.

Mettete gli stampi in frigo per 3 ore fino a che il cioccolato non si sia solidificato. Dopo questa attesa interminabile potete prendere gli stampi e staccare il cioccolato con molta delicatezza.

Inserite il vostro regalo per la persona amata all’interno di una delle estremità. Nel frattempo avrete messo in forno a 200° per 15 minuti una teglia vuota.

Appoggiate delicatamente le due estremità del vostro uovo sulla teglia bollente per farle ammorbidire e unitele, cercando di essere il più precisi possibile. Non esagerate con la forza, le due estremità si salderanno esercitando una pressione “normale”.

Il vostro Uovo di Pasqua fatto in casa è pronto per essere gustato. Potete sbizzarrirvi confezionandolo con carta e nastri colorati personalizzati.

Agrodolce

La persona che lo riceverà in dono resterà a bocca aperta, ma soprattutto a bocca piena!

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La verità sull’uso della cannabis e le suggestioni

E’ sempre più acceso il dibattito sugli effetti del consumo della cannabis. Una fazione ne esalta gli effetti benefici, soprattutto in ambito medico, la fazione opposta sostiene che l’erba sarebbe l’anticamera di droghe molto più pericolose.

Cosa dice la legge in Italia?

La legge 242 del dicembre 2016 dichiara la produzione e la vendita di cannabis legali a patto che il THC (il principio attivo) non superi lo 0,2%. Qualora la percentuale sia al di sotto dello 0,6% il coltivatore non incorrerà in alcuna responsabilità.

In caso si superi il limite dello 0,6% gli agenti giudiziari potranno sequestrare e distruggere la coltivazione di cannabis.

L’utilizzo è consentito in ambito medico e per consumo personale fino a 5 gr.

Effetti benefici della cannabis

Secondo gli ultimi studi compiuti dalla National Academies of Sciences la cannabis ha dato prova di funzionare nelle terapie del dolore legate a patologie come la sclerosi multipla. Si sono notati effetti positivi anche nell’inibizione di nausea e vomito conseguenti alle sedute di chemioterapia.

Benefici in fase di studio

Si sta cercando di dimostrare l’efficacia del consumo di cannabis per migliorare i disturbi del sonno nei pazienti che soffrono di forti stati d’ansia. I ricercatori americani sono convinti che possa aumentare l’appetito di tutti quei malati che rischiano di perdere troppo peso a causa delle loro malattie gravi.

Non si è ancora riusciti a provare in maniera definitiva che la cannabis possa avere qualche effetto positivo sui pazienti affetti dal morbo di Parkinson e dalla sindrome di Tourette.

Conseguenze dannose del consumo di cannabis

Uno dei cavalli di battaglia di chi difende la causa della legalizzazione totale del consumo di erba è che non si hanno notizie di qualcuno che sia morto per overdose di cannabis. Questo contribuisce a farla considerare come una droga meno pericolosa di cocaina, eroina, MDMA etc.

Fino ad ora gli effetti negativi accertati sono legati ad un consumo prolungato nel tempo. Si va dai classici problemi respiratori derivanti anche dall’abuso di sigarette, fino al rischio per la madre incinta che fa uso di marijuana che il proprio bambino possa nascere sotto peso.

Vi sconsigliamo caldamente di fare uso di questa sostanza prima di un esame o di un’interrogazione a scuola, dato che influisce negativamente sull’apprendimento e sulla memoria.

https://erikastreppa.it/la-storia-di-osho-e-dei-sannyasin

Possibili danni non ancora dimostrati

Non si hanno prove che il fumare marijuana possa portare al cancro ai testicoli o ad attacchi di cuore, come qualcuno ha sostenuto.

Si ha il timore che possa influire negativamente su persone mentalmente instabili e che tendono alla depressione.

La cannabis è l’anticamera delle droghe pesanti?

Provate a domandare a qualsiasi genitore, o quasi, e vi dirà che “si comincia con le canne e poi si passa alle droghe pesanti”.

Come per ogni cosa, un consumo eccessivo rischia di portare alla dipendenza, ma non necessariamente a trascendere e ad andare oltre.

Rischiano di più i soggetti di sesso maschile, che hanno cominciato in tenere età a fare uso di droghe leggere, fumatori abituali anche di sigarette, consumatori di alcool e persone che hanno accusato frequenti episodi di depressione.

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Nasce il primo Hotel Trivial Pursuit: si pagherà con la cultura

Chi non ha mai giocato al Trivial Pursuit, il terzo gioco da tavolo più venduto nel mondo dopo Scarabeo e Monopoli. Per vincere bisogna rispondere a delle domande su varie materie ed ottenere le relative lauree.

In occasione del 40esimo anniversario di creazione del famoso gioco, la Hasbro, in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria Leo Burnet, sta per inaugurare il primo Hotel Trivial Pursuit del mondo.

La campagna pubblicitaria per la promozione di questa iniziativa ha così esordito: “Benvenuti al TrivialPursuit Hotel, il primo hotel al mondo dove si accetta il pagamento in conoscenza”.

Come è strutturato l’hotel e dove si trova

L’originale location sorge a 45 km da Mosca, in Russia. E’ costituita da un cottage con 3 camere lussuosamente arredate, situate all’interno del complesso alberghiero Svezy Veter Country Hotel.

Che servizi offre e come si possono ottenere?

All’interno del cottage si potrà disporre di una sauna, un caminetto, una zona barbecue, ma non sarà così scontato poterne usufruire. Per prenotare sarà necessario rispondere a delle domande di storia, geografia, arte, scienze, sport, spettacolo e letteratura.

Se sarete così bravi e fortunati da accaparrarvi una stanza, dovrete cimentarvi in un’altra prova di cultura una volta arrivati in loco, in modo da ottenere letti king size, televisori iper tecnologici ed altri servizi deluxe.

Nel caso in cui non doveste superare il remake dell’esame di maturità, preparatevi a subire delle “terribili penalità”, come brandine sgangherate e televisori in bianco e nero, rigorosamente a tubo catodico e con un solo canale disponibile.

Come e quando si può prenotare?

Avete tempo fino al 28 aprile per registrarvi alla gara. Sarà possibile soggiornale nell’Hotel Trivial Pursuit soltanto tra il 20 maggio ed il 14 giugno. Per verificare la disponibilità di una stanza vi basterà andare sul sito dell’hotel:https://trivialpursuithotel.com/en/ .

Come ulteriore passo per concedersi questa avventura culturale verrà richiesto o di comprare una scatola dell’omonimo gioco o di linkare su un proprio social il link dell’albergo.

Buona permanenza, ma soprattutto buono studio. Che la cultura sia con voi!

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Come organizzare il picnic di Pasquetta senza stress

Il Lunedì dell’angelo, più comunemente conosciuto come Pasquetta, è il giorno dopo la Pasqua che quest’anno cadrà di domenica 21 aprile. Tradizionalmente si festeggia l’annuncio della resurrezione di Gesù da parte dell’angelo a Maria di Magdala. Maria madre di Giacomo e di Giuseppe e Salomè, accorse al sepolcro con oli aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù.

Dopo le ricche abbuffate pasquali, nelle quali sono quasi sempre coinvolte interminabili tavolate con i parenti e in particolare con nonne super preoccupate della nostra linea, si è soliti passare la pasquetta all’aria aperta, tempo permettendo, magari organizzando un picnic o una gita fuori porta.

picnic pasquetta

Alcuni temerari, magari costretti dalle nonne aguzzine, si porteranno dietro gli avanzi della giornata precedente, mischieranno cannelloni, costolette di abbacchio, affettati più o meno magri e cioccolato di ogni tipo. In caso di assalto da parte di una mandria di zombie sicuramente le provviste si rivelerebbero provvidenziali, ma in linea di massima, sia il vostro dietologo che il vostro cardiologo, vi consiglierebbero di darci un taglio e di organizzarvi con un pranzo un pochino più soft.

Dovete considerare la pasquetta come l’occasione per respirare aria buona e fare attività fisica, mangiare a dismisura non vi permetterà di offrire una prestazione degna nei giochi classici della giornata, sia che si tratti di “schiaccia sette” o di un’interminabile “tedesca”.

Dopo tutti questi ammonimenti, passiamo a dei semplici consigli per rendere la giornata il più piacevole possibile.

La prima cosa da fare è controllare le previsioni del tempo. Se è atteso un lunedì di tempesta meglio non allontanarsi troppo dalla propria città, sia per non essere costretti una volta arrivati sul luogo prescelto ad un drastico cambio di programma, sia perché passare la serata in fila sull’autostrada, magari sotto la pioggia, non lo si augura neanche al peggior nemico.

Se la vostra meta è un parco e avete intenzione di sdraiarvi sul prato, non dimenticate di portare con voi delle coperte, dei teli da mare di dimensioni adeguate e dei cuscini, che vi permettano di stare comodi e di potere, volendo, anche appisolarvi all’ombra di un albero. Abbondate con i bicchieri, i piatti, le posate ed i tovaglioli di plastica, che finiscono sempre troppo presto. Non dimenticate i classici sacchi neri per gettare i rifiuti alla fine della giornata. Rispettate l’ambiente che vi circonda e fate in modo che i vostri amici facciano lo stesso.

Nel caso in cui la vostra “tavola” sia il prato, puntate su piatti facili da mangiare con le posate di plastica, ad esempio con l’insalata di riso non sbagliate mai. Il classico pranzo al sacco con panini farciti, pizze rustiche, frittate con patate e, per i più salutisti, carote e finocchi crudi, è un sempreverde.

Se vi recate in una zona attrezzata per picnic, potreste avere a disposizione dei barbecue in pietra dove cucinare della succulenta carne e delle verdure crude. Cercate di non esagerare con le quantità perché scommetto che nelle vostre precedenti esperienze sarà spesso capitato di cucinare troppo cibo e di doverlo, a malincuore, gettare nella pattumiera. Ricordate che per tagliare delle fiorentine di 5 cm servono dei coltelli adeguati, così come per tagliare il pane, se avete intenzione di cucinare delle bruschette.

Ovviamente un’importanza molto rilevante hanno le bevande. Per accompagnare un barbecue di carne, del corposo vino rosso è una scelta ottimale, soprattutto se dopo la scorpacciata avete intenzione di fare un pisolino. Io vi consiglio di puntare su tanta acqua e sui succhi di frutta, che vi danno energia senza appesantirvi. Non dimenticate l’apribottiglie, non tutti sono dei piccoli Macgyver e sanno come ovviare a questa terribile mancanza.

E’ tutto?

In realtà no, forse manca una delle cose più importanti, la borsa frigo munita dei ghiaccioli all’interno, che vi permetterà di mantenere fresche le bevande e di conservare al sicuro cibi che potrebbero rovinarsi se esposti al sole.

La giornata non può dirsi completa senza un paio di palloni, uno da pallavolo e uno da calcio, almeno un mazzo di carte e magari dei giochi da tavola che non abbiano oggetti troppo piccoli da maneggiare.

Un ultimo suggerimento è quello di vestirsi a strati. Se è vero che all’ombra potreste avvertire addirittura dei brividi, se volete dimostrare quanto sono potenti le vostre schiacciate, forse è meglio togliersi la felpa pesante che vi protegge dalle rare folate di vento.

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Vitamina B12, una carenza può portare alla depressione

Se vi sentite stanchi, spossati, avete l’affanno anche nel compiere i più semplici gesti quotidiani, il vostro problema potrebbe riguardare l’alimentazione che state seguendo, probabilmente povera di vitamina B12.

Amici e conoscenti vi consiglieranno come prima cosa di assumere una maggiore quantità di ferro, magari attraverso la classica pasticchetta di acido folico. Va benissimo come suggerimento, ma potrebbe non essere sufficiente.

Cos’è la vitamina B12?

Si tratta di una vitamina fondamentale per il nostro organismo, che possiamo trovare in cibi come la carne, il pesce ed i latticini. Dobbiamo assumerla con l’alimentazione perché il nostro corpo non è in grado di produrla autonomamente.

A cosa serve?

Aiuta la formazione e la crescita dei globuli rossi, ma contribuisce anche alla sintesi del DNA e dell’RNA, quindi allo sviluppo dei globuli bianchi che costituiscono una parte fondamentale del nostro sistema immunitario. E’ responsabile anche della buona salute del sistema nervoso, ecco perché una carenza eccessiva di vitamina B12 può portare alla depressione, in alcuni casi limite.

Dove la troviamo?

In particolare è presente nella carne, nelle uova, nel pesce e nei latticini. Questo perché di solito gli animali vengono nutriti con mangimi addizionati con questa sostanza.  In realtà anche nella frutta e nella verdura troviamo questa vitamina, dato che i batteri presenti nella terra sono in grado di sintetizzarla, ma prima di mangiare una mela o una carota siamo sempre attentissimi a lavarle o a sbucciarle e quindi perdiamo la possibilità di assumerla.  Non è un caso che i vegani siano la categoria che soffre maggiormente di carenza di vitamina B12.

Cosa comporta una carenza di vitamina B12?

I sintomi sono molteplici: debolezza, formicolii alle estremità, mal di testa, irritabilità, depressione, difficoltà ad addormentarsi, anemia.

Come integrarla?

La giusta dose di vitamina B12 per un adulto sano è di 2,5 mg. E’ sufficiente mangiare quotidianamente una buona dose di quelle che noi cataloghiamo come proteine: carne, pesce, uova, latticini. Una pietanza particolarmente ricca di vitamina B12 è il fegato.

Se questo tipo di alimenti vi ripugna o per altri motivi non potete nutrirvene, esistono in commercio degli integratori specifici da prendere per via orale o per via intramuscolare.

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Calano le bollette di luce e gas dal 1 aprile, quanto risparmieremo?

Dopo le batoste dei numerosi rincari nelle bollette di luce e gas durante il 2018, finalmente arriva una buona notizia per i consumatori. Dal primo aprile la bolletta della luce registrerà una diminuzione dell’8,5% mentre quella del gas scenderà del 9.9%.

Quali sono i motivi di questo improvviso ribasso?

Alcuni media hanno visto un intento propagandistico in ottica elezioni europee del 26 maggio, “il presidente dell’Authority, nominato da Di Maio, riduce fortemente le tariffe da aprile”. Così scriveva Repubblica tre giorni fa.

Ma le motivazioni reali sembrano essere altre:

  1. Cominciamo col considerare un dato fondamentale, questo è stato il settimo inverno più caldo dal 1910 ad oggi. Ciò ha permesso ai consumatori di utilizzare una quantità minore di metano per riscaldare il proprio ufficio e la propria abitazione.
  2. Il cambiamento più importante è di natura finanziaria: c’è stato un notevole ribasso del prezzo del gas naturale dovuto al rallentamento delle economie asiatiche, della Cina in particolare, che ne ha richiesta una minore quantità. Il Gnl (gas naturale liquido) in eccesso è stato distribuito sui mercati europei, questo ha portato ad una diminuzione del prezzo all’ingrosso.

Come ne hanno beneficiato i consumatori?

Dato che quasi la metà dell’energia in Italia è prodotta da centrali a ciclo combinato, che utilizzano il gas naturale come combustibile, è naturale che se il prezzo di quest’ultimo scende, costa meno produrre energia.

L’ARERA ( Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) nel determinare le tariffe ha anche considerato l’incremento di produzione di energia eolica, dovuto ad un inverno particolarmente ventoso in tutta Europa.

Quanto risparmieremo?

L’Unione nazionale consumatori ha stimato che dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 una famiglia tipo risparmierà 5o euro per la luce e 118 euro per il gas, per un totale di 168 euro annui.

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