Febbraio 2018

Dormire sonni tranquilli: Esistono tanti materassi, ma solo uno è giusto per voi

Chi non ha mai sentito una telepromozione del mitico Giorgio Mastrota su una famosa marca di materassi, che prometteva “solo per oggi un’offerta irrinunciabile”. Oltre al materasso, i fortunati potevano ricevere, comodamente a casa, una batteria di pentole, una vasca idromassaggio ed un auto nuova.

La bella ragazza al suo fianco dava qualche dato tecnico e ci parlava di Zone differenziate.

Che sono queste Zone differenziate? Esistono materassi a 3, a 5 ed a 7 zone (in alcuni casi anche oltre). Le zone del materasso sono state pensate per garantire un maggior sostegno alle differenti parti del corpo, con particolare riferimento alle aree della schiena ed alle gambe. È dunque possibile, nel caso delle zone, orientarsi verso il materasso che dia maggior sostegno a seconda delle parti del proprio corpo considerate più problematiche, magari per via del dolore.

Vediamo adesso le tipologie di materassi presenti sul mercato. Ricordate che il modo migliore per scegliere un materasso è quella di concedervi almeno una decina di minuti sdraiati (sedersi non è sufficiente), passare una mano tra la zona lombare e il materasso: se c’è troppo spazio vuol dire che per voi è troppo duro, se invece, la mano passa a fatica è troppo morbido.

Spessore del Materasso: più spesso è il materasso e più sarà confortevole, quindi diffidate di materassi troppo sottili, anche se hanno un prezzo molto basso e in apparenza conveniente. Ve ne pentirete dopo poco tempo e vorrete subito comprarne un altro;11 cm sono troppo pochi, 16 cm sono sufficienti, dai 21 cm in sù, il comfort è assicurato. Se il materasso è in lattice o in schiuma di poliuretano, deve avere un”anima’ di almeno 12 cm e una densità strutturale minima di 60 kg/m³ per il lattice, di 35-40 kg/m³ per il poliuretano.

Misure: il materasso deve adattarsi perfettamente alla rete, senza debordarne.

Prezzo: i materassi più economici costano circa 40 euro, sono in poliuretano espanso e sono alti appena 11 centimetri. Ti garantiranno sia un gran risparmio che un terribile mal di schiena. Un materasso singolo a molle insacchettate e indipendenti, alto circa 16 centimetri costa intorno ai 100 euro, uno matrimoniale sui 170-180 euro. I materassi in memory foam, un tempo costosissimi, ora sono venduti a prezzi abbordabili, si possono trovare materassi singoli dai 100 ai 130 euro, e matrimoniali dai 200 ai 500 euro a seconda di qualità e spessore. Se vostro budget è molto limitato, ma volete usufruire lo stesso della tecnologia e della comodità del memory foam, a 80 euro trovate dei topper in memory da utilizzare sopra il vostro vecchio materasso, una soluzione economica ed efficace. Un materasso singolo in lattice costa fra i 160 e i 180 euro, uno matrimoniale intorno ai 400 euro.

Materasso Memory Foam: adatti per chi si muove poco. Il calore del corpo tende a rimanere imprigionato nel materasso e per questo sono ideali per persone freddolose e climi rigidi. Sono resistenti e durano a lungo. Il Materasso in Memory viene plasmato non tanto dal peso del corpo, quanto dal calore emanato da esso. Ecco perché, se si opta per l’acquisto di un materasso in Memory Foam, è bene accertarsi che esso sia costituito da tessuti il più possibile traspiranti. In quanto in grado di adattarsi alla forma del corpo, il materasso in Memory Foam è considerato di tipo ortopedico. Favorisce  una buona circolazione del sangue. Consigliato per chi soffre di  problemi strutturali come scoliosi, cifosi o lordosi.

 

Materasso a molle tradizionale: I materassi a molle si dividono in quelli a molle tradizionali e quelli a molle indipendenti e insacchettate. I primi si utilizzavano maggiormente negli anni passati: questi materassi presentavano molle in acciaio che, unite tra loro, rendevano il materasso più rigido e adatto a sostenere pesi maggiori. Un materasso a molle tradizionali, per essere considerato un ottimo prodotto, oltre ad avere delle molle resistenti, deve avere anche un’imbottitura realizzata con materiali di qualità e uno spessore tale da isolare il corpo dal contatto diretto con le molle.

Materasso a molle incapsulate: Il supporto a molle indipendenti e insacchettate è l’evoluzione della molla tradizionale. Ogni molla è “indipendente” e, grazie anche alla lavorazione a zone differenziate, si adatta perfettamente alle diverse pressioni esercitate dal corpo. Questo garantisce alla colonna vertebrale di assumere una posizione corretta. Questo materasso, ancor meglio se abbinato ad uno strato di memory superficiale, è uno dei supporti più performanti e richiesti sul mercato. Non scendete mai sotto le 800 molle (tanto più è alto il numero di molle che costituiscono il materasso, tanto  maggiore sarà l’accoglienza e il comfort che questo offrirà). Il gran numero di molle consente una buona distribuzione del peso corporeo, evitando accumuli di pressione su alcuni punti. L’aggiunta di uno strato di memory in superficie conferisce  maggiore comfort e calore. Le molle consentono una buona aerazione e rendono questi materassi adatti a chi suda molto e vive in aree molto calde d’estate. Lo spessore che non deve mai essere inferiore a 21 cm. Campi Elettromagnetici? Per generare un campo elettromagnetico apprezzabile, le molle dovrebbero essere realizzate con materiale magnetico e poi generare un campo elettrico indotto. I materassi sono costituiti di materiali come il cotone, fibre sintetiche che comunque di per sé sono isolanti, quindi tranquilli, nessun campo elettromagnetico in vista.

 

Materasso combinato o materasso ibrido: dati da uno strato a molle e uno in memory foam, oppure da uno strato di lattice e uno a molle oppure, ancora, lattice e memory foam.

Materasso in lattice:  le sue peculiarità sono la traspirabilità, l’igiene e l’elasticità. Molto apprezzato per la sua rigidità, diciamo che non arriva ad essere rigido come quello a molle, ma neanche cedevole e morbido come i Memory foam. E’ la tipologia più rispettosa dell’ambiente. Inquina di meno in quanto può essere costituito da materiali al 100% vegetali. Studiato per chi si muove molto nel sonno e per gli allergici (ovviamente tranne per chi è allergico al lattice) perché è traspirante e più fresco. Per le sue caratteristiche di resilienza (la capacità di riprendere subito la forma dopo una pressione), il materasso in lattice agevola i movimenti nel sonno. Il lattice può essere di origine al 100% naturale. A differenza del materasso di lattice di origine artificiale, quello di origine naturale reagisce in modo più sensibile alla temperatura: si ammorbidisce con il calore e si indurisce con il freddo. Se volete evitare questo effetto, dovete scegliere un materasso in lattice naturale che ha subito un processo di “vulcanizzazione” che garantisce maggiore elasticità in ogni stagione.

Materassi naturali: in questa categoria rientrano diversi tipi di materassi, da quelli con imbottiture di cocco a quelli in lana. I futon sono di origine naturale, e sono famosi per essere i materassi tradizionali giapponesi. Sono bassi e compatti, quindi sconsigliati ai bambini. Attenzione! Il “biomaterasso” in realtà non esiste. Il Centro Tutela Consumatori  informa di come l’attributo “bio” possa essere utilizzato solo per gli alimenti e solo quando questi soddisfano i requisiti europei per le coltivazioni biologiche, opportunamente certificati da un organismo di controllo autorizzato. Tale attributo non può dunque essere applicato ad altre categorie di prodotti.

Materassi Ergonomici: Se siete troppo indecisi, una buona soluzione è data dai materassi ergonomici in grado di adattarsi alla pressione del corpo.

Come ultimo consiglio, controllate questi dettagli:

La rete: nel caso dei materassi dallo spessore più sottile, la rete risulta maggiormente sollecitata e dovrebbe dunque essere più rigida. Dal medesimo punto di vista, è inoltre bene selezionare una rete dalla rigidità regolabile, in modo da poterla adattare sia al materasso a propria disposizione che alle proprie esigenze.

Fodera: rappresenta l’elemento posizionato più vicino al nostro corpo. Alcuni materassi venduti come “anallergici” potrebbero presentare una fodera in poliestere o in altri materiali sintetici, che potrebbero essere causa di sudorazione nel corso delle ore notturne. È consigliabile dunque accertarsi che il rivestimento del materasso sia costituito da un tessuto naturale come il cotone. La scelta ideale sarebbe una fodera in cotone biologico e traspirante.

Struttura del Letto : la conformazione del proprio letto non deve essere sottovalutata per poter orientare la scelta del proprio materasso. Per questioni di risparmio dello spazio, spesso i letti in vendita attualmente sono dotati di scomparti situati al di sotto del materasso, che permettono di riporre le coperte invernali nel corso della bella stagione. Ciò, però, ostacola la circolazione dell’aria al di sotto del materasso e può portare alla formazione di muffe. Il problema riguarda in maniera particolare i materassi in lattice.

Conclusioni e Manutenzione:

Coprimaterasso e coprirete sono d’obbligo e vanno lavati settimanalmente. E’ necessario, con l’aspirapolvere, dare una solenne “aspirata” almeno una volta al mese  ed evitare l’uso di elettrodomestici a vapore: favoriscono il proliferare di muffe, batteri e acari. Ricordate di far prendere aria quotidianamente (non rifacendo subito il letto) per far evaporare l’umidità accumulata durante la notte.

Avete presente quando il vostro gommista vi ricorda di girare le gomme dell’auto ogni 20.000 kilometri per l’usura omogenea dei pneumatici? Ecco il materasso va girato per evitare l’effetto “fossa”.

I materassi sono spesso molto infiammabili (la legge prevede che negli alberghi siano ignifughi), quindi fate attenzione soprattutto se utilizzate le termocoperte.

Buon Riposo

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San Valentino: L’Amore non è solo a febbraio

S. Valentino è una festa strana, la più strana a mio avviso. Strana come il Festival di Sanremo che nessuno vuole guardare, ma che poi segna oltre il 50% di share.

Questo perché sono pochi quelli che ammettono di apprezzarla. Ci sono le femministe che protestano, gli innamorati che tentano di boicottarlo al motto di “ noi ci amiamo tutto l’anno e non abbiamo bisogno di un giorno per ricordarlo”!. C’è chi ritiene che sia solo un evento consumistico, un modo per far guadagnare la Perugina. Infine ci sono i “poeti”, che alla domanda “cosa fai a S. Valentino?” rispondono con le classiche filastrocche tipo “ S.Valentino è la festa di ogni cretino, che credeva di essere amato ed invece rimane fregato”.

Iniziamo dalla data: Perché il 14 Febbraio?

Tutto nasce tanto tempo fa, e un po’ come accadde al natale che fu spostato per sopprimere una festività pagana,  pare che nel 496 d.C. Papa Gelasio per impedire la Lupercalia ( che no, non è una delle malattie che si prevengono con i vaccini esavalenti), creò una festa che rimandasse all’amore cristiano. Certo il rito non era proprio dei più affascinanti. Il fatto che lo abbia tolto di mezzo non è stata poi una grande perdita. Il rito prevedeva che giovani nudi girassero per la città con delle fruste e ci fossero delle donne volontarie in dolce attesa che si prestavano ad essere frustate.

La regola d’oro per rimediare ad un errore in amore

Perché proprio Valentino?

Qui c’è grande confusione perché di Santi di nome Valentino che morirono per salvare o santificare un amore ce ne furono  ben 3. Il primo, ed a mio avviso il più credibile, nato a Terni nel 176, proteggeva gli innamorati, li guidava verso il matrimonio e li incoraggiava a mettere al mondo dei figli. Il secondo, invece, sarebbe morto a Roma il 14 febbraio del 274, decapitato. Per alcune fonti sarebbe lo stesso vescovo di Terni. Per altri – tesi più plausibile – sarebbe un altro martire cristiano. Per altri ancora, non sarebbe mai esistito, quindi vedete voi se crederci o no, la cosa certa è che venivano tutti da Terni.

Ma in realtà la festa vera e propria si deve a Geoffrey Chaucer, l’autore dei Racconti di Canterbury che in onore delle nozze tra Riccardo II e Anna di Boemia alla fine del ‘300 scrisse The Parliament of Fowls, (Il Parlamento degli Uccelli) un poema in 700 versi che associa Cupido a San Valentino.

Come siamo arrivati a cuori ovunque, fiori, cioccolatini, e chi più ne ha più ne metta? Il responsabile di tutto ciò è L’Amore. Vogliamo rendere felice l’altro e stupirlo, così piano piano ci siamo evoluti nel festeggiare. Il mercato ha risposto ad una sempre crescente richiesta di stranezze, e così sono nati gadget di ogni tipo, per tutti i gusti ed i bar si sono riempiti di ogni leccornia.  Venditori abusivi spuntano come funghi da ogni semaforo della città offrendo mazzi di fiori, più e meno vistosi, che alla fine anche i più scettici compreranno alla loro compagna perché consapevoli che a tutte le donne piace ricevere qualcosa a S. Valentino. Anche se non ci credono.

Quindi come dobbiamo comportarci? Potremmo festeggiarlo come se fosse un compleanno. Noi siamo vivi ogni giorno, ma festeggiamo solo quello della nostra nascita, allo stesso modo amiamo i nostri partner ogni giorno, ma potremmo considerare San Valentino un giorno in cui facciamo uno sforzo in più per offrire al nostro/a amato/a il bene più prezioso in assoluto, il nostro tempo.

Da adolescenti la festa di San Valentino viene vissuta con romantica trepidazione, non ci sono grandi preoccupazioni a tormentarci, se non la scelta del dono per la nostra dolce metà. Col tempo le priorità della vita, inevitabilmente cambiano e si tende sempre a sacrificare il tempo con il proprio marito o moglie per concentrarsi sugli innumerevoli problemi della quotidianità. Si dà per scontato che l’altro, anche se trascurato, ci sia comunque. E’ bello poter contare, indipendentemente da tutto, sull’appoggio del proprio partner, ma vi consiglio di cogliere l’occasione quest’oggi per dedicare un’attenzione in più (se inaspettata dall’altro è anche meglio) a chi vi sta accanto. Dal sorriso di gioia che potreste provocare, c’è la possibilità che tutte le COSE DELLA VITA, possano andare per il verso giusto, almeno per un po’.

Nessuna legge ci costringe a regalare cioccolatini e fiori. Vi ripeto nuovamente, il miglior dono che potete fare al vostro compagno è dedicargli tempo, in serenità, magari ripercorrendo in maniera nostalgica la cronologia della vostra storia., Ricordatevi di essere felici, che la vita è breve e non aspetta nessuno. Amatevi amatevi ed amatevi fino ad essere sudati e sereni. L’amore è il motore aggiuntivo che vi dà la carica in più, non dimenticatevene correndo dietro a soldi o carriera. Guardate negli occhi il vostro partner.

E se il partner non c’è? L’amore ha tante forme, genitori, figli, amici, scegliete l’amore a cui dedicare il vostro sguardo in questa giornata, ed amate!

Buon San Valentino a tutti voi.
Con Amore

Ek.

Dormire sonni tranquilli: Le domande che devi farti prima di comprare un materasso

Ci si innamora di pochi oggetti nella vita, i più comuni sono il divano, l’auto nuova o la moto fiammante, ma il rapporto di odio-amore per eccellenza si ha col proprio materasso.

Se hai rimandato per troppo tempo questo momento perché eri affezionato al tuo giaciglio, ma dopo un lungo tormento interiore hai finalmente deciso di cambiare il vecchio materasso, questo è l’articolo che fa per te.

I materassi hanno una vita media che varia dagli 8 ai 10 anni, dopo i quali i dolori alla schiena ci supplicano di prendere una decisione chiara. Il nostro corpo cambia con il trascorrere del tempo e il materasso che è perfetto oggi potrebbe non esserlo più tra una decina di anni.

 Dobbiamo inoltre considerare che questi prodotti possono ospitare colonie di polvere, acari, funghi, germi e muffe, che possono provocare allergie ed altri seri problemi alla salute.

Per combattere gli acari basterà lasciare il materasso scoperto per circa mezz’ora una volta a settimana perché i tessuti utilizzati nella sua produzione si rigenerino ed impediscano la loro proliferazione. In generale ricordate di girarlo testa-piedi almeno una volta al mese e di capovolgerlo sopra-sotto ad ogni cambio di stagione. Eviterete così fosse nella sua struttura e assicurerete al vostro materasso una distribuzione più uniforme dell’imbottitura. Ricordate anche di cambiarlo almeno ogni 10 anni, benché alcune case produttrici assicurino la sua funzionalità anche per più tempo.

Vi sarà sicuramente capitato di girare per grandi magazzini che vendono mobili, camerette e, appunto, materassi. La prima cosa che salta all’occhio è il prezzo, perché è indubbio che comprare un materasso costituisca un vero e proprio investimento a lungo termine. Prima la scelta era più semplice, esisteva solo il classico materasso a molle, oggi per scegliere adeguatamente serve quasi una laurea. Diventa difficile orientarsi tra materasso in lattice, memory foam, a molle insacchettate o a molle tradizionali.

Vediamo insieme come poter scegliere il materasso perfetto per noi, perché dovete sempre considerare che quello che va bene per me non va bene per gli altri, perché quello che per me (il mio peso e le mie abitudini notturne) può essere il miglior materasso, per un altro potrebbe essere un materasso scomodo o addirittura dannoso per la schiena. Le esigenze personali sono fondamentali.

La prima cosa che dobbiamo fare è rispondere ad alcune domande, ed in base a queste già potremmo orientarci verso un materasso piuttosto che un altro.

Dormire con il proprio cane: Quali benefici può trarne il nostro sonno?

Ti muovi durante la notte o tendi ad assumere un’unica posizione? Il materasso a molle o molle insacchettate, rispetto al Memory Foam, ha una minore capacità di adattarsi alle forme del corpo. Il materasso in lattice è in grado di garantire maggiore libertà di movimento, quindi ottimo per chi si muove molto, il materasso in memory foam è ritenuto più adatto a coloro che tendono a rimanere immobili durante il riposo, in quanto nel materasso si crea uno spazio confortevole per il corpo sulla base di una stessa posizione mantenuta a lungoProva pratica: se avete la fortuna di poter dormire con qualcuno, vi saprà dire se sembrate degli insaccati o se invece dormire con voi è come viaggiare sulle montagne russe ( e no, non parliamo delle vostre doti nascoste). In alternativa mettete una telecamera e riprendetevi per tutta la notte.

Quanto pesi? Se sei sovrappeso dovrai puntare a un materasso più rigido. Al contrario, se sei molto leggero, potrai scegliere un materasso più morbido. Il corpo, infatti, deve essere sempre ben sostenuto e non deve mai affondare nell’imbottitura. Tutto questo senza esasperazioni, perché anche i materassi più rigidi devono garantire la naturale curvatura a S della schiena. Prova Pratica: In questo caso recatevi nel negozio di materassi, sdraiatevi in posizione supina e passate una mano nella parte bassa della schiena, vicino all’osso sacro. Se c’è tanto spazio tra il materasso e la colonna vertebrale, questo è eccessivamente duro per il vostro peso. Al contrario, se non vi è spazio perché il corpo è portato ad affondare, siete sdraiati su un materasso troppo morbido per il vostro peso. Se l’utilizzatore è piuttosto robusto, o addirittura obeso, occorre scegliere un materasso alto (26-30 cm).

Soffri il caldo? Se sudi molto, un materasso in memory foam sarà una sauna, soprattutto d’estate. Altrettanto sconsigliati i materassi in lattice, un materasso a molle insacchettate indipendenti è la scelta giusta per te, oppure un materasso in memory con uno strato superiore in gel che raffredderà la sensazione di caldo. Consiglio in più: scegli il rivestimento climatizzato: lana per i mesi freddi, cotone e lino per quelli caldi.

Soffri il Freddo? Eccoci qui, parliamo di me. Se sei freddolosa come me è probabile che tu abbia comprato il mitico scaldaletto, ricorda però che questo meraviglioso amico è adatto per il materasso a molle, ma assolutamente vietato sul materasso in lattice perché insieme sviluppano calore. Se non usi uno scaldaletto, puoi trovare confort nel caldo avvolgente delle schiume Memory.

Soffri di sudorazione notturna? Dal momento che il problema riconosce svariate cause, il trattamento deve mirare a rimuoverle. Le sudorazioni notturne possono essere legate ad ansia e stress, a uno stile di vita non consono (alimentazione scorretta, abbuffate frequenti, abuso di alcolici ecc), o a delle patologie specifiche. Quindi il consiglio è riconoscere la patologia e curarla. Altro consiglio è quello di riposare in ambienti che non siano eccessivamente caldi, la temperatura ideale oscilla tra i 18 e 20 °C. Anche la biancheria deve essere leggera, non molto aderente e realizzata in fibre naturali.

Hai particolari problemi alla schiena? Il primo consiglio è quello di rivolgersi ad un ortopedico, che saprà indicarti una cura adeguata. Per quanto riguarda il materasso in generale, i modelli più rigidi sono particolarmente adatti a chi soffre di mal di schiena posturale, per le persone in sovrappeso e per le persone con problemi di mobilità, in quanto facilitano il compito di salire e scendere dal letto. Prova Pratica: In commercio sono pochi i materassi ortopedici. Attenzione a chi vi spaccia un materasso ergonomico per ortopedico. Per fare la “prova del nove” dovete chiedere al venditore se è detraibile dalle tasse. I migliori materassi per chi soffre di mal di schiena si possono detrarre perché considerati “un presidio medico”. I prezzi, però, si aggirano intorno ai 2.000 euro. Un occhio particolare anche alle doghe.

Dormi sul Fianco? Se preferisci dormire sul fianco o in posizione fetale, ti troverai indubbiamente meglio con un materasso più morbido come può essere un modello Memory Foam o un materasso a molle morbido. Chi dorme in posizione prona (a pancia in giù) dovrebbe puntare direttamente a un materasso a molle incapsulate o scegliere un materasso a lattice più sostenuto

Dormi in posizione Supina? Se dormi in posizione supina, potrebbe essere meglio un materasso in lattice.

Soffri di cervicale? Io ho cominciato a soffrirne a seguito di un incidente in auto. In questo caso non è il materasso, ma il cuscino a fare la differenza. Per risolvere il problema del mal di testa mattutino e dei dolori alla zona cervicale, potresti usare un cuscino apposito, per esempio un “cuscino cervicale” che ti potrà essere consigliato da un ortopedico. Il cuscino in questione tende a sciogliere le tensioni muscolari che si accumulano nella zona del collo e delle spalle.

Soffri di Allergie? La scelta migliore in caso di allergia agli acari della polvere è ovviamente un materasso in materiale anallergico, ma ATTENZIONE! L’acquisto di un materasso in materiale anallergico non elimina il rischio di contaminazione dei cuscini, federe e delle lenzuola. Meglio usare un aspirapolvere potente con filtro EPA.

Quale materasso per i Bambini? I materassi più morbidi sono considerati adatti a bambini ed anziani, oltre che alle persone più leggere. E’ importante che il materasso sia della dimensione adatta al lettino in uso. Un materasso troppo piccolo, infatti, lascia spazi vuoti in cui il bimbo potrebbe infilare le mani o le braccia muovendosi nel sonno. Meglio se sfoderabile. E’ preferibile comprare un materasso al lattice per bambini fino ai due anni per poi passare ad uno più compatto, magari a molle. Altro falso mito è quello che preferisce le doghe in legno alla rete.  Non è obbligatorio scegliere le doghe per dormire bene, la rete è sicuramente più flessibile e permette di sfruttare appieno l’elasticità del materasso.

Nel prossimo articolo vedremo nel dettaglio i vari tipi  di materasso e le loro caratteristiche!

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Sale nello shampoo: Attenti al sodium

IL SALE NEI PRODOTTI COSMETICI PER CAPELLI

A fine anno sono andata dalla mia parrucchiera di fiducia e, come ogni anno, ho fatto i colpi di sole ed il taglio. Non so se sapete che in realtà io sono riccia, ho fatto alcuni video al naturale, ma adoro i capelli lisci perché mi danno l’impressione di avere ordine in testa, dentro e fuori.

Direte che c’entra con la parrucchiera? Beh ad un certo punto lei mi dice se voglio provare i nuovi prodotti senza sale, ottimi per i capelli ricci. Silenzio. La guardo come se mi avesse chiesto ketchup o maionese sui pop corn? Lei mi spiega che molti prodotti contengono questa sostanza che per alcuni capelli è una mano santa, ma per altri è il preludio del dramma.

C’è Sale e Sale:

La prima cosa alla quale dobbiamo fare attenzione è  non confondere il comune sale marino o sale da cucina, ovvero il cloruro di sodio alias sodium chloride, con altre sostanze come il laurilsolfato di sodio alias sodium lauryl (o laureth) sulphate (SLS), che è un tensioattivo dall’azione sgrassante abbastanza aggressiva.

Sodium lauryl (o laureth) sulphate (SLS),

Parliamo del tensioattivo, il più potente agente detergente sgrassante, in grado di combinarsi con le particelle di grasso e di asportarle con il risciaquo. Il laurilsolfato di sodio viene utilizzato anche per pulire il grasso dei motori e delle locomotive. Dopotutto tutte noi amiamo spalmarci il grasso dei motori sui capelli, e tutte quante almeno una volta a settimana ci facciamo impacchi di nero di seppia, quindi è necessario che sia presente nei nostri shampoo.

Perché viene utilizzato:

A parte gli scherzi, perché viene utilizzato? Perché costa poco ed è facilmente reperibile, ma soprattutto perché produce tanta schiuma, quella che amiamo da morire quando ci laviamo. Ricordate che la schiuma non determina la qualità dello shampoo, ma solo del cappuccino.

Che Danni crea:

Mentre pulisce i capelli rimuove anche il sebo, che ha il compito di lubrificare la cute e il gambo del capello. Soprattutto per noi ricce, rimuovere il sebo non fa altro che esasperare il livello di secchezza dei capelli, con conseguente perdita di lucentezza e tono. I prodotti contenenti SLS hanno un potere di pulizia che è travolgente, però spogliano i capelli degli oli essenziali per la loro salute.

Il consiglio più utile è dunque quello di ricorrere a shampoo privi di sodio lauril solfato.

Il SLS è cancerogeno?

 Sono stati fatti migliaia di piccoli studi e test per capire il grado di sicurezza degli SLS, ma  non vi è ancora una risposta definitiva sulla loro relazione con l’insorgere di malattie. Senza creare allarmismo, io scelgo in ogni caso di non utilizzarli. Quello che voglio fare qui è informare per rendervi consapevoli e darvi la possibilità di valutare meglio la scelta da compiere.

Come riconoscere la sostanza incriminata:

Per individuare prodotti privi di questa sostanza nociva è sufficiente leggere attentamente la composione riportata sulle etichette. I termini che devono essere assenti sono i seguenti:

SODIUM LAURETH SULFATE (SLES)

SODIUM LAURYL SULFATE (SLS)

In quali prodotti li troviamo:

Nei detergenti aggressivi aggiunti a migliaia di prodotti cosmetici e da toeletta (shampoo, tinture per capelli, trucco, dentifricio, collutorio, saponi per le mani o per la lavanderia).

Consigli di Bellezza:

1. Cercare shampoo che non contengano ammonium lauryl sulfate, sodium lauryl sulfate o sodium laureth sulfate, ma shampoo che utilizzano una forma più lieve di detergente come il sodium lauryl sulfoaccetate e il sodium lauryl solfosuccinate. Questi shampoo possono non fare tanta schiuma come quelli che contengono Sls o Sles più aggressivi, ma detergono efficacemente i capelli e il cuoio capelluto, senza stressarli.

3. Cercare un balsamo che non contenga dimeticone.

4. Una delle migliori alternative è trovare un balsamo che utilizza l’acido 18-methyleicosanoic (18-MEA). Questo è uno dei lipidi con cui i nostri capelli si coprono naturalmente. Quando i nostri capelli crescono, il18-MEA è incorporato in loro e agisce come un isolante naturale che aiuta a bilanciare l’umidità del fusto del capello, lo mantiene integro e gli dona una naturale lucentezza.

SALE DA TAVOLA:

Un altro tipo di sale che dovremmo evitare è il Sodium Chloride, meglio conosciuto come sale da tavola. Il cloruro di sodio è usato come addensante in shampoo e balsami contenenti sodium lauyil sulfate. E’ spesso causa di cute secca e prurito, può portare alla perdita dei capelli. Dovrebbe essere evitato dalle persone che stanno utilizzando trattamenti alla cheratina perché ne annulla i benefici.

Sale da Cucina e Capelli Grassi:

Questo prodotto naturale a basso costo può essere utilizzato da chi ha i capelli grassi. Aggiungete due o tre cucchiai di sale al vostro shampoo, agitate bene la bottiglietta e poi procedete al lavaggio come di consueto. Il sale aiuterà a rimuovere l’eccesso di sebo, ma i benefici si noteranno dopo qualche lavaggio. Attenzione a non usarlo sui capelli normali o secchi, perché disidrata cute e capelli.

Sale da Cucina e Forfora:

Agisce come uno scrub per rimuovere le desquamazioni, oltre a riattivare la circolazione. Dividete la chioma in sezioni, spargete qualche pizzico di sale e massaggiate delicatamente con le dita umide per qualche minuto. Infine, risciacquate il tutto e procedete con lo shampoo. Per vedere i risultati, ripetete due volte a settimana per tre settimane.

Elenco di shampoo privi di SLS e SLES:

-Vichy Dercos Antiforfora Shampoo Sensitive

-Restivoil Shampoo

-Kemon Actyva Disciplina Shampoo

-Ducray Squanorm Shampoo

-Shampoo Olio di Argan Sulfate free Maple Holistics

-Dead Sea Spa MAGIK Mineral Shampoo

-Tru Moroccan Repair Shampoo

-Aubrey Organics Green Tea Shampoo

-Alkemilla shampoo arancio e limone

-Bionike Defence Hair Pro Shampoo ultradelicato

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Ricette facili: Frappe fritte

Siamo ormai in pieno Carnevale, quale miglior ricetta tradizionale da preparare se non le frappe fritte, comunemente conosciute anche come chiacchiere? Nelle feste in maschera di grandi e piccini, questi dolci tipici non possono mancare.

Tempo: 1h e 20min

Strumenti necessari:

piano da lavoro/tagliere/tavola (in alternativa mixer da cucina)- guanti- macchina per fare la pasta o mattarello- friggitrice o padella antiaderente- rotella dentata o coltello- carta da fritto- setaccio per zucchero a velo- piatto per servire.

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Scopriamo gli ingredienti per le nostre frappe (500 gr)

-Farina 500 gr

-Un uovo

-2 tuorli d’uovo

-Burro 30 gr

-Zucchero un cucchiaio

-Sale un pizzico

-Vino bianco

-Olio o strutto per friggere

-Zucchero a velo

1°Passo:  Formate una fontana con la farina e al centro mettete il burro, l’uovo, i tuorli, lo zucchero e il sale. Impastate tutto aggiungendo un goccio di vino bianco, fino a che non avrete ottenuto una pasta molto simile alla comune pasta all’uovo.

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2°Passo: Lasciate riposare per un po’ la pasta (30 minuti).

3°Passo: Infarinate leggermente la tavola e stendeteci la pasta molto sottile. In alternativa utilizzate la macchina per fare la pasta per stenderla.

4°Passo: Con un coltello o con la tradizionale rotella dentata tagliate la pasta, ricavandone dei nastri di varie dimensioni. Se volete potete dare un tocco in più formando il nodino al centro dei nastri.

5°Passo: Friggete in abbondante olio o burro.

6°Passo: Ponetele a piramide su un piatto grande e spolverizzatele abbondantemente con zucchero a velo.

Potete aggiungere allo zucchero a velo il miele o, per i più golosi, la nutella.

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