VADO A VIVERE DA SOLO

Biscotti alla zucca per cani, buoni e sani da morire!

Non è troppo tardi per far respirare ai vostri amici a 4 zampe l’atmosfera di Halloween.

L’ingrediente alla base della ricetta di oggi è la zucca, che è un alimento eccellente per il vostro cane per 4 motivi:

1) Favorisce la sua regolarità intestinale, grazie alle proprietà presenti nelle sue fibre vegetali e nel suo succo

2)Le vitamine, il magnesio e il ferro contenuti nella zucca rinforzano il sistema immunitario del vostro cane

3) La zucca accelera il metabolismo e la digestione del cane

4) E’ un toccasana anche per la sua quantità di antiossidanti naturali che contribuiscono alla pulizia dell’apparato urinario del cane

Godetevi il video con la ricetta dei biscotti alla zucca per cani, sfiziosi da sgranocchiare (anche per noi umani), ma soprattutto molto utili per la salute del vostro migliore amico peloso.

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Condizionatori vs Ventilconvettori: Qual è la scelta migliore?

Ciao a tutti,

se state effettuando delle ristrutturazioni e siete indecisi se mettere i condizionatori o i ventilconvettori, spero di esservi utile nella scelta.

Condizionatori Split:

 

Gli split sono condizionatori composti da due sezioni separate ( dall’inglese “split” separare) che sono collegate al motore esterno tramite unità interne ( a parete, a pavimento, a soffitto, consolle a cassetta o canalizzabili). Sono ideali per ambienti medio-piccoli e non hanno bisogno di opere murarie.

Possiamo scegliere fra Monosplit, che hanno un’unità esterna collegata ad una sola unità interna, per condizionare un solo ambiente e  Multisplit, dove l’unità esterna è collegata da 2 a fino un massimo di 5 unità interne, generalmente uno per ogni ambiente da condizionare.

PARTICOLARITà DEGLI SPLIT:

-estrema rapidità di adeguamento ai carichi

– maggiore volatilità della temperatura ambiente a causa della mancanza di massa radiante

– presenza di masse d’aria in movimento.

PARTICOLARITà TERMOSIFONI:

-maggiore lentezza nel riscaldamento degli ambienti

-temperatura molto più stabile a causa della presenza di una massa radiante.

Impianti Idronici ( fan coil o ventilconvettori)

fan coil ventilcovettori

Sono sistemi ad acqua, costituiti da un refrigeratore  collegato mediante linee di distribuzione a più ventilconvettori di vario tipo ( parete, pavimento. cassetta o canalizzabili). Con questo sistema si può sfruttare un unico impianto ad acqua per il riscaldamento ed il refrigeramento. I radiatori, grazie ad una ventola che soffia sullo scambiatore, scaldano o rinfrescano l’ambiente.

Possono essere alimentati totalmente ad energia elettrica ( sia per il freddo che per il caldo con pompa di calore)  o parzialmente a gas ( metano o gpl) solo per il caldo. Sono particolarmente indicati per le installazioni civili e  per uffici anche di grandi dimensioni.

La differenza principale rispetto al multisplit sta nel fluido termovettore che circola nelle linee di collegamento tra unità esterna e unità interne, acqua anziché un refrigerante alogenato.

Il fan coil è una unità interna di un sistema, in cui il caldo o il fresco vengono prodotti facendo circolare al suo interno acqua calda o refrigerata. E’ un sistema ad espansione indiretta e, generalmente, la fonte di calore non è una pompa di calore, ma una caldaia. I termo convettori vanno considerati nell’ACE nel caso in cui l’impianto a pompa di calore costituisca l’impianto di riscaldamento prevalente dell’edificio.

I consumi dei due sistemi sono del tutto simili a parità di caratteristiche delle macchine.

Il confronto va fatto fra un centralizzato ad espansione diretta in tecnologia inverter ed un’analoga macchina che viene chiamata refrigeratore d’acqua in pompa di calore che gestisce i ventilconvettori, sempre in tecnologia inverter.

Quindi si devono paragonare inverter con inverter e on-off con on-off.

In entrambe le tecnologie il refrigeratore d’acqua adegua la sua potenza se in tecnologia inverter oppure spegne il compressore se in tecnologia on/off, nè più nè meno di un compressore al servizio di split.

Pulizia:

Condizionatore:

Split: nei filtri si annidano germi e batteri, ogni volta che accendete il vostro condizionatore, respirate ESATTAMENTE tutto quello che si trova al suo interno, compromettendo il vostro benessere. A questo punto non avete alternative, DOVETE PULIRE I FILTRI. In questo modo eviterete mal di testa e nausea e avrete garantita una maggiore efficienza dell’impianto oltre ad un minore spreco di energia. Operazione da eseguire almeno ogni 6 mesi. Se lo utilizzate solo in estate meglio pulirlo a maggio ( prima della prima accensione) ed a Settembre ( dopo l’ultima accensione).

Unità esterna: Anche l’unità esterna va pulita con la stessa cadenza di quella interna. Con un pennello togliere polvere e pollini e poi passare l’aspirapolvere.

Termoconvettore: Per due volte l’anno, i termoconvettori hanno bisogno di questa pulizia, effettuata nel seguente modo: prima di tutto bisogna togliere lo schermo protettore. In secondo luogo, bisogna pulire e disinfettare il radiante e la vaschetta che raccoglie la condensa. Poi bisogna verificare in che condizioni è il filtro, se è particolarmente usurato, potete cambiarlo. Tutte queste pulizie devono essere effettuate con prodotti specifici dei quali potete chiedere consiglio alla ditta produttrice del termoconvettore.

Ricarica Gas:

Se il condizionatore non riesce a raffreddare la stanza (in condizioni di buona coibentazione e di un buon dimensionamento dell’apparato), la prima cosa da fare è controllare il gas refrigerante. In questo caso sarebbe più opportuno contattare un tecnico per verificare insieme che non vi siano perdite del gas refrigerante oppure potrebbe esserci necessità di ricaricarlo.

Il Fan coil non necessita di ricarica, essendo alimentato ad acqua.

Il sistema split è decisamente più semplice ed ha un rendimento di sistema leggermente migliore, lo sanno installare tutti.

Il sistema a refrigeratore d’acqua ha il grande vantaggio che può essere abbinato ad un’altra fonte di energia termica: pannelli solari, termocamini/termostufe/caldaie a biomassa, caldaie a gas in grado di riscaldare acqua.

Quest’ultima possibilità è particolarmente importante nella scelta quanto più è fredda la zona di installazione.

In generale in zona climatica F ed E meglio i ventilconvettori, in zona B e C split, in zona D è da vedere.

Comunque, riscaldare un’abitazione con split o fan coil non è il massimo, l’aria si raffredda subito appena spento, circola parecchia polvere e hai sempre aria in movimento nella stanza.

Io in casa ho i termosifoni con l’aggiunta del fan coil per riscaldare d’inverno ed è eccezionale perché in poco tempo la casa diventa subito calda e non è necessario tenere accesi i termosifoni più di un’ora.

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La mia fantasia golosa: I mitici Pancake

Chi di voi non ha mai sognato di svegliarsi con un profumino invitante che arriva dalla cucina?

Magari avete avuto una serata piacevolissima con il vostro partner, e la mattina dopo trovate il suo lato del letto vuoto.

Niente paura! La vostra dolce metà si è alzata presto per prepararvi una colazione con i fiocchi. Non so quali siano i vostri gusti, ma la mia fantasia golosa più sfrenata è iniziare la giornata con una montagna di pancake farciti con ogni tipo di leccornia possibile.

D’altronde non trovo giusto che solo ai protagonisti delle commedie romantiche americane  capiti questa fortuna.

pancake

Non è un’impresa titanica preparare queste deliziose frittelle, adatte sia per una colazione da campioni sia come sfizioso dessert.

Gli ingredienti sono molto semplici:

-200 gr di farina

-2 uova

-250 ml di latte

-1 cucchiaio di zucchero

– 2 cucchiaini di lievito in polvere

-1 pizzico di sale

-25 gr di burro

Come procediamo:

Mettete il burro in una padella a fuoco basso per farlo fondere. Non appena si sarà fuso spegnete la fiamma. Nel frattempo dividete gli albumi dai tuorli. Sbattete i tuorli in una ciotola utilizzando una frusta a mano e versateci il burro fuso, che nel frattempo si sarà raffreddato. Aggiungete a poco a poco anche il latte e non dimenticate di continuare a mescolare il composto fino a che non diventerà omogeneo.

Mettete insieme il lievito alla farina, curandovi di setacciarli, se necessario, per evitare che si creino dei grumi. Poi versateli nella ciotola con il composto che avete preparato.

Montate con la frusta anche gli albumi, che avevate messo da parte, aggiungendovi lo zucchero, fino a creare una spuma. Ora potete versarli con gli altri ingredienti nella ciotola per ottenere il composto finale.

Mettete a scaldare a fuoco lento una padella antiaderente, maggiore sarà il suo diametro e maggiori saranno le dimensioni dei vostri pancake. Versate al centro della padella un mestolo del vostro composto e vedrete iniziare la magia.

Non appena vedete dorato uno dei lati, potete girare il vostro pancake con una spatolina. Disponete le vostre creazioni una sopra l’altra su un piatto piano e preparatevi a sbizzarrirvi con le guarnizioni.

Oltre al classico sciroppo d’acero, meritano una chance di assaggio tutti i tipi di marmellate, la nutella con della panna montata sopra e, per chi ama la versione salata, potete abbondare con uova e fette di bacon croccante.

Dopo una scorpacciata del genere non potrete che iniziare la giornata con il piede giusto.

Buon appetito!

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Come lasciare a bocca aperta la vostra suocera altolocata

E’ ormai quasi un anno che convivete con la vostra compagna e non avete mai invitato a cena i suoceri, nonostante lei ve lo chieda ogni fine settimana più o meno velatamente?

E’ arrivato il momento di fare il grande passo e accogliere nella vostra magione i genitori della vostra dolce metà. Come dite?

Sua madre ha discendenze nobili? E’ una signora estremamente attenta al galateo e ha già dimostrato di notare qualsiasi dettaglio fuori posto? L’articolo di oggi vi spiegherà come apparecchiare la tavola in maniera impeccabile, e lascerà a bocca aperta la “contessa” vostra ospite.

Naturalmente abbiamo un po’ esasperato la situazione, dubito che nel vostro appartamento dobbiate ospitare la regina Elisabetta, ma presentare una tavola elegante ed apparecchiata seguendo quasi alla lettera i dettami del galateo, non potrà che farvi guadagnare punti agli occhi di vostra suocera e, di conseguenza, a quelli della vostra amata.

apparecchiare la tavola giusto

LA TOVAGLIA

Se per la colazione sono comode e simpatiche da vedere, non vi venisse in mente di apparecchiare la tavola con le tovagliette colorate che usate al mattino, ancora sporche di marmellata e macchiate di caffè. Scegliete una tovaglia semplice, non è importante che sia a tinta unita o con una sobria fantasia, ma fate in modo che si abbini al colore dei piatti. Fondamentale è che abbia la stessa forma del tavolo (rettangolare, quadrata, tonda) e che abbia una caduta laterale di 30 cm circa.

Se volete dare un tocco in più, aggiungete un centrotavola, a tema floreale o a base di frutta fresca. Non esagerate con le dimensioni per due motivi: 1) Non deve ridurre troppo lo spazio a vostra disposizione sul tavolo; 2) Tutti i commensali devono potersi guardare negli occhi senza dover muovere il collo di qua e di là tutta la sera per via dell’altezza della vostra composizione.

I PIATTI

Se avete intenzione di servire una cena completa di tutte le portate, sappiate che vi dovrete procurare un servizio di piatti di almeno 16 pezzi. Il galateo consiglia di posizionare prima il piatto piano per il secondo (7), sopra ad esso quello per il primo (6) (a meno che non si tratti di una zuppa o una minestra, sarà anche questo un piatto piano) e infine il piatto dell’antipasto (5), leggermente più piccolo.

Come chicca finale, potete mettere in alto a sinistra (secondo alcuni andrebbe a destra) un piattino per il pane (12), magari coperto da un tovagliolo.

A mio avviso dei bei piatti bianchi e lucenti sono la soluzione più elegante.

LE POSATE

Cominciamo da quelle da dessert. Posizionate orizzontalmente davanti ai piatti, la forchetta con il manico volto verso sinistra (14) e il cucchiaio (13) verso destra.

Alla sinistra del piatto sistemate la forchetta della portata principale (3), che sarà vostra cura cambiare tra la prima e la seconda portata. Ad un paio di cm alla sua sinistra disponete la forchetta da antipasto (2). Alla destra del piatto sistemate il coltello della portata principale (8) (anche questo da cambiare fra il primo e il secondo), alla sua destra disponete il coltello da antipasto (9). Ancora più a destra mettete un cucchiaio per la portata principale (10) Nel caso in cui sia prevista una minestra o una zuppa dovete aggiungere, sempre sulla destra, un ulteriore cucchiaio.

I BICCHIERI

Il bicchiere per l’acqua (15) va disposto a destra del piatto, sopra i coltelli. Procedendo verso destra la coppa o il calice per il vino rosso (16) e quella per il vino bianco (17).

I TOVAGLIOLI

Ci sono due scuole di pensiero riguardo alla posizione del tovagliolo. La prima preferisce collocarlo sul piatto dell’antipasto, la seconda sceglie di posizionarlo a sinistra del piatto (1)accanto alla forchetta più esterna.

Le regole di base sono quelle che vi ho appena esposto, esistono numerose varianti a seconda della formalità della cena o del ricevimento.

Un ultimo consiglio che mi sento di darvi è quello di far trovare agli ospiti  la tavola già apparecchiata, in modo da non creare imbarazzo sia in loro, che saranno in dubbio sul dovervi aiutare o meno, sia in voi, che non avrete tempo di correggere eventuali errori di disposizione di fronte agli occhi inquisitori della vostra carissima suocera.

Buon appetito e in bocca al lupo per la cena!

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Proteggete le vostre mani: Meglio guanti in lattice o di gomma?

Dopo aver fatto le pulizie domestiche, in particolare dopo aver lavato i piatti, hai le mani secche e screpolate? Le hai protette adeguatamente, considerando che nello svolgimento delle faccende verrai a contatto con prodotti chimici che potrebbero provocare da semplici irritazioni fino a più gravi ustioni chimiche?

La soluzione per evitare che le tue mani invecchino molto prima di te consiste nel proteggerle con i guanti.

Vediamo insieme quali rischi si corrono nel tralasciare questo semplice accorgimento:

1.Le mani sono il tuo biglietto da visita sia nelle relazioni sociali, sia in alcuni lavori. Meglio evitare, quindi, di seccarle sottoponendole a continui cambi di temperatura sotto acqua calda e fredda per interminabili minuti. PROTEGGETELE CON I GUANTI. Non sempre le creme idratanti posso salvarvi dall’avere mani screpolate e secche.

2. Magari avete cambiato il vostro sapone per i piatti e il nuovo prodotto contiene ingredienti ai quali siete allergici. Perché rischiare di ricoprirsi di antiestetiche e fastidiose bolle sulle braccia. PROTEGGETE LE MANI CON I GUANTI.

3. Ci sono anche degli “incoscienti” che maneggiano prodotti ancora più aggressivi dei canonici saponi per piatti, come ammoniaca e candeggina o addirittura idraulico liquido. In questi casi il rischio di un’ustione chimica è a portata di mano. PROTEGGETEVI CON I GUANTI.

https://erikastreppa.it/8-cose-sulla-candeggina-che-devi-assolutamente-sapere

QUALI SONO I TIPI DI GUANTI PIù COMUNI?

C’è da dire che il mercato ha ormai creato dei modelli super sicuri e super comodi, felpati, con prodotti emollienti all’interno che coccolano le tue mani anche mentre stai lavorando con prodotti “pericolosi”, super sottili, ma super resistenti etc.

I più comuni sono senza ombra di dubbio quelli in lattice e quelli in gomma.

GUANTI IN LATTICE.

guanti lattice

Esistono sia quelli “usa e getta”, che quelli più spessi e duraturi. I primi hanno il vantaggio di essere molto sottili, comodi ed economici, ma non assicurano una protezione adeguata in caso di contatto con oggetti taglienti o con prodotti altamente corrosivi, come i secondi.

GUANTI IN GOMMA.

guanti gomma

Se dovete maneggiare prodotti altamente corrosivi come la candeggina o l’idraulico liquido e volete stare tranquilli, utilizzate i guanti in gomma. Questo tipo di guanti, essendo, di solito, meno stretto e aderente alle mani, le farà sudare di meno. L’unica pecca è che sono meno comodi, in quanto il loro spessore vi concederà una sensibilità minore rispetto a quelli di gomma.

Su qualsiasi tipologia di guanti ricada la vostra scelta, ricordate di sciacquare le mani con sapone neutro alla fine delle pulizie, ma soprattutto di utilizzare la crema idratante. Vi consiglio di idratare le mani prima di andare a dormire, in maniera da lasciare che la crema agisca per tutta la notte, donandovi al mattino delle mani morbide e piacevoli da toccare.

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Come rendere il vostro water pulito e brillante. Ecco 5 trucchi infallibili

La stanza della casa che, più delle altre, richiede una pulizia giornaliera e approfondita è senza ombra di dubbio il bagno.

Qualunque ospite vostro coetaneo, che non sia un fissato dell’ordine e della pulizia, non sarà particolarmente colpito nel trovare montagne di vestiti buttati su una sedia della vostra camera o addirittura sul letto. Probabilmente non farà caso alle tazze della colazione che ancora giacciono nel lavandino e che hanno attirato allegre famigliole di moscerini, ma potrà provare un forte fastidio o addirittura un accenno di nausea di fronte ad un bagno sudicio e ad un water dove galleggiano oggetti non esattamente identificati.

https://erikastreppa.it/i-misteri-del-bagno-perche-le-donne-non-vanno-mai-al-bagno-sole-il-processo-della-tavoletta

PULIRE WATER

Oggi vi rivelo 5 trucchi per offrire ai vostri ospiti, nonché avventori del vostro bagno, un water talmente bianco da fare invidia al sorriso di Julia Roberts appena uscita da una seduta di sbiancamento dal dentista.

1.Non aspettate di andare al bagno 3 o 4 volte prima di tirare l’acqua. Risparmiate su altre cose. Lo spazzolone è accanto al water per una ragione, utilizzatelo ogni volta che tirate lo sciacquone per ottimizzare la pulizia delle pareti del sanitario.

2.Bicarbonato e aceto sono un’accoppiata vincente per neutralizzare le macchie più ostinate e per sbiancare il vostro water. Se avete letto qualcuno dei miei articoli precedenti, sapete quanto sono affezionata a questi due prodotti, davvero utili in tantissime situazioni. Mettete il bicarbonato sulle macchie incriminate e poco dopo versateci sopra l’aceto, lasciate agire per almeno 20 minuti e poi utilizzate lo spazzolone con vigore per completare l’opera. Alla fine del trattamento, basterà risciacquare tirando lo sciacquone per avere un risultato superlativo.

3.Borace e succo di limone, un’altra coppia d’oro! Se preferite che il vostro water emani una piacevole fragranza limonosa, potete affidarvi a quest’altra coppia di prodotti davvero infallibili. Create un composto di borace (una sostanza in polvere che ha un alto potere detergente) e succo di limone e passatelo sopra le macchie e le incrostazioni del vostro water, lasciate agire una mezzora e strofinate con lo spazzolone. Ricordatevi che l’olio di gomito è l’ingrediente in più. Infine tirate lo sciacquone e specchiatevi nel bianco del vostro water.

4.Passiamo alle maniere forti. Se i metodi che vi ho suggerito fino ad ora dovessero fallire (cosa che ritengo altamente improbabile), probabilmente è perché le macchie con cui avete a che fare risalgono a qualche settimana fa, se non di più. In questo caso procuratevi una pietra pomice (esatto, proprio quella che utilizzate per prendervi cura dei vostri piedi) e passateci sopra del detersivo per wc o del semplice succo di limone e strofinate energicamente sulle macchie più tenaci. Tirate lo sciacquone e date il colpo di grazia versando mezza bottiglia di coca cola da 1, 5 l facendo bene attenzione a far colare la bevanda su tutta la circonferenza interna del vostro sanitario. Lasciate agire almeno 2/3 ore senza utilizzare il bagno. Il risultato sarà stupefacente, anche se, data la mia passione per la Coca Cola e la Pepsi, trovo veramente uno spreco utilizzare tutto quel nettare per uno scopo del genere.

5. Il metodo che preferisco. 

Io mi affido alla candeggina. So che molti pensano che sia un metodo troppo aggressivo, che a lungo andare possa danneggiare la lucentezza del sanitario, ma io mi sono sempre trovata benissimo e ho riscontrato una pulizia impeccabile. Prendo la candeggina e la verso abbondantemente sulle pareti interne del water, la faccio agire per una decina di minuti e poi passo una spugnetta sulle pareti, mettendoci più olio di gomito che mai. Utilizzo lo spazzolone per pulire il fondo. Tiro lo sciacquone e mi godo lo straordinario potere pulente della candeggina. Quando voglio pulire anche lo spazzolone, lo lascio nel water e verso altra candeggina intorno alle pareti del sanitario e lascio agire per un paio d’ore. Alla fine di questo trattamento sono pronta a scommettere che il water sia pronto per una durissima ispezione anche da parte dell’ospite più esigente.

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La base per una buona dieta? Una buona spesa. 10 e più consigli per riempire il carrello al meglio

post it spesa buona per dieta

Sono finalmente finiti tutti gli “avanzi” ipercalorici delle feste natalizie? Panettoni, torroni e dolci di ogni sorta che avete trovato nella calza della Befana? Bene, è ora di dare una sistemata al vostro frigo e alla vostra dispensa, di ricominciare a mangiare sano e di rimettervi in forma.

Oggi vedremo insieme dei trucchi per fare una spesa adatta a mantenervi in salute e con una linea invidiabile per tutto l’anno, permettendovi in ogni caso di sgarrare durante dei particolari periodi.

LA BASE DI UNA BUONA DIETA è UNA BUONA SPESA

1)E’ inevitabile che trovare nella credenza merendine e cibi appetitosi vi spingerà a lasciarvi andare a spuntini molto calorici non appena ne avrete occasione. Come prima regola cercate di riempire il frigo e la dispensa di cibi salutari e non di cibi grassi e tentatori.

2)Preparate a casa una lista completa di quello che dovete comprare, non pensate “vedo quello che c’è e decido cosa comprare sul momento”. Se avrete da subito le idee chiare sui prodotti di cui avete bisogno e sulle corsie da percorrere, vi salverete dai reparti più pericolosi.

3)Evitate di andare a fare la spesa a stomaco vuoto, da sazi sarete in grado di passare davanti alle centinaia di varietà di cioccolata senza battere ciglio.

carrello della spesa

 

 

QUALI SONO I PRODOTTI CHE NON POSSONO MANCARE NEL VOSTRO CARRELLO?

1)Soffermatevi di più nel reparto ortofrutta, che di solito è il primo reparto che incontrate nei supermercati. Ricordate che dovreste mangiare una porzione di frutta e verdura per 5 volte al giorno, quindi almeno un terzo del vostro carrello dovrebbe essere pieno di questi alimenti. Preferite prodotti freschi e di stagione, ma anche quelli congelati non sono da disprezzare.

2)Non limitatevi a comprare sempre la solita pasta (meglio se integrale). Orzo, farro, riso, quinoa e miglio sono delle alternative sfiziose e rimangono buonissime anche per il giorno seguente, se conservate in frigo. Non dovete bandire il pane, ma state alla larga da quello troppo lavorato (panini all’olio, al latte, con i pezzi di pancetta), meglio il classico filone di grano duro o il pane integrale.

3)Se siete amanti degli affettati, scegliete quelli più magri come bresaola, petto di pollo o petto di tacchino. Non siate pigri, fate la fila al banco e prendeteli freschi, quelli già confezionati costano di più e per essere conservati più a lungo sono stati riempiti di nitriti e di nitrati.

4) Comprate carne e pesce freschi, se le vostre finanze ve lo permettono. Mangiate carne rossa una volta a settimana, prediligete tagli magri e carni bianche come il pollo, il tacchino o il coniglio.

5) Evitate i formaggi troppo grassi, soprattutto quelli cremosi. Largo alla ricotta e allo stracchino.

6) Con lo yogurt potete abbondare, ma attenzione a scegliere quelli con lo 0,1% di grassi.

7) Un tasto dolente sono i prodotti per la colazione. E’ vero che la mattina potete permettervi di mangiare di più perché avete bisogno di incamerare energie per affrontare la giornata, ma strafogarvi di biscotti e di merendine vi appesantirà e basta. Puntate su latte, cereali, frutta fresca e l’immancabile yogurt.

8) Un altro prodotto che non può mancare nel vostro carrello è la frutta secca, in particolare mandorle, noci e nocciole. Sono ricche di grassi buoni e con una manciata potete garantirvi uno spuntino molto sano e saziante. Non esagerate perché sono abbastanza caloriche.

9) Vi ho detto di preferire prodotti freschi, ma la vostra dispensa ha comunque bisogno di un po’ di scatolame per situazioni di emergenza o quando, semplicemente, non avete tempo di tenere a bagno per ore i fagioli secchi. Comprate un paio di barattoli ciascuno di ceci, fagioli e lenticchie.

10)Concedetevi un paio di uova a settimana. Puntate su quelle fresche, biologiche e provenienti da galline allevate a terra.

11) Per quanto riguarda le bevande, pollice in sù per l’acqua naturale, il tè verde e tisane di vari tipi. Pollice in giù per gli alcoolici, le bibite gassate. Non esagerate con i succhi di frutta, a meno che non siano quelli senza zuccheri aggiunti.

Non è necessario seguire alla lettera questi suggerimenti, anche perché nessuno merita la sofferenza di essere perennemente a dieta, neppure il peggiore dei vostri nemici. Prima di salutarvi voglio lasciarvi degli ultimi consigli.

1)Leggete le etichette: Potrete evitare errori madornali come comprare biscotti che contengono grassi idrogenati. Vi sarà utile anche per trovare i prodotti con le caratteristiche che fanno al caso vostro, es: poche calorie, alto valore proteico, presenza di fibre etc.

2)Provate  alimenti alternativi: Avete mai provato il latte vegetale? Quello di cocco, di soia, di mandorla sono delle soluzioni perfette per chi è intollerante al lattosio.

3)Guarda in alto e in basso sugli scaffali: Le aziende spesso pagano di più per collocare i loro prodotti al “livello degli occhi” e questi costi aggiuntivi sono generalmente trasferiti sui consumatori.

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Come scegliere l’elettricista

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Non so come facciano, ma le nostre mamme sanno sempre chi chiamare quando ci sono problemi in casa. “Si è rotta la caldaia, mi tocca chiamare Peppino”, sentiamo sempre frasi come “ eh ma Tizio arriva subito se lo chiamo e non mi fa pagare la chiamata” o “seeeehhh… io Bulgari non lo chiamo, che mi fa spendere 1000 euro”.

Ma noi, se non abitiamo più con i nostri genitori e siamo in una nuova casa, lontani da loro, magari in una nuova città, come possiamo fare se non conosciamo nessuno?

Quando abbiamo bisogno di un elettricista, normalmente è perché sappiamo che i lavori elettrici sono pericolosi e non vanno fatti né da noi né da tecnici non autorizzati, ma da professionisti certificati e competenti.

Una cosa è certa, se siamo in emergenza e dobbiamo  chiamare una persona che non conosciamo, ci ritroveremo spesso a sborsare cifre rilevanti. Se vi trovate in questa situazione, prima di tutto chiedete  se c’è il costo chiamata e a quanto ammonta ( no non di quella telefonica, ma dovete sapere che gli elettricisti solo per venire a casa vostra e per fare il sopralluogo e capire il problema, si prendono dei soldi, da 50 fino a 150 euro, quindi chiedere prima vi farà risparmiare un infarto) e fatevi fare SEMPRE un preventivo prima di fargli iniziare il lavoro.

Ricordatevi, se non conoscete la persona che avete contattato, chiedetegli se è in possesso della licenza. Sappiamo tutti che l’elettricista è molto costoso perché esegue un’attività pericolosa. Mai scegliere un imprenditore con una tariffa oraria esageratamente bassa, perché un tecnico inesperto e non autorizzato può eseguire un lavoro in maniera semplicistica e potreste finire per spendere più soldi o, peggio ancora, potreste poi incorrere in un incidente. Qualsiasi lavoro elettrico esterno richiede un elettricista professionista. Siete consapevoli del fatto che la maggior parte degli incendi elettrici cominciano perché alcuni proprietari di case non hanno prestato attenzione o non hanno preso sul serio il problema?

Se non siete in emergenza la prima cosa che potete fare è chiedere ad amici, parenti, conoscenti, colleghi, informazioni su una loro recente esperienza con elettricisti. Se avete appena comprato casa, potete chiedere all’impresa che ve l’ha venduta. Le imprese edili di solito hanno un buon rapporto con i vari fornitori di servizi in casa e sono in grado di raccomandare un elettricista affidabile. Stessa cosa se avete preso casa in affitto, l’agente immobiliare può aiutarvi a trovare un professionista nei vari ambiti domestici.

Non conoscete nessuno? Potete fare una ricerca su internet, ci sono molti siti internet che mettono in comunicazione utente e fornitore. Per esempio GliAffidabili.it che basa il suo funzionamento sul concetto del “social rating”, cioè un sito dove i professionisti vengono valutati con recensioni per giudicare la professionalità tramite tre parametri: servizio, prezzo e disponibilità. Ricordate che in siti di social rating è necessaria la registrazione per garantire recensioni veritiere. Oppure  www. Borsartigiano. it , o se siete a Roma www.sos-elettricistiroma.com .

elettricista

Quali sono le caratteristiche di un buon elettricista?

Il lavoro in sicurezza: sappiate che qualsiasi cosa accada alle persone in casa vostra è colpa vostra e voi ne siete i diretti responsabili, questo significa che se si fa male qualcuno, anche per sua inettidudine, sarete voi a pagarne le conseguenze economiche e legali. Quindi pretendete che l’elettricista lavori in piena sicurezza. Come? Deve utilizzare dispositivi di protezione ( scarpe antinfortunistica, guanti, maglietta a maniche lunghe, etc.).

Deve utilizzare materiali conformi alla legge e che siano ben mantenuti, deve portarsi la cassetta degli attrezzi completa di tutto l’occorrente, e gli utensili devono essere sani. Deve utilizzare prodotti certificati IMQ che sono prodotti garantiti e sicuri, perché sottoposti a tutte le verifiche possibili ed hanno tutti i requisiti richiesti dalla legge. Sarebbe preferibile se l’elettricista fosse coperto da una polizza assicurativa, e magari se lo foste anche voi.

Cosa sa fare un elettricista?

Normalmente Assistenza elettrica, Impianti di Allarme, Impianti Elettrici, Impianti di Messa a terra, Manutenzione impianti e pronto intervento. Una cosa importante che gli elettricisti fanno ed alla quale dovete prestare attenzione è l’adeguamento alla legge 46/90 che stabilisce la sicurezza per gli impianti elettrici, soprattutto nelle abitazioni costruite prima degli anni ‘90, Le norme prevedono che l’impianto elettrico a regola d’arte debba avere: un interruttore magnetotermico per la protezione contro le sovracorrenti, un interruttore differenziale per la protezione contro i contatti indiretti, un interruttore generale (dispositivo di sezionamento posto all’origine dell’impianto), isolamenti per la protezione contro i contatti diretti.

Alcuni fanno anche impianti di ricezione tv, ma di solito per quelli si chiama l’antennista.

Ricordate che avvalervi di un professionista vi eviterà di spendere soldi in seguito per recuperare i danni creati dall’intervento di un incompetente.

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Come istruire la colf

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La prima volta fate venire la domestica e fatele fare il giro di casa, spiegandole nel dettaglio cosa volete che faccia e che non faccia ( per esempio, che pulisca lo schermo del pc solo con un certo panno, che sollevi le cose prima di pulire il pavimento, che sposti quel mobile per pulirci dietro, che passi il panno anche sui muri e soffitti). Le prime volte, fate venire la colf quando siete in casa e potete dedicarvi a lei (ad esempio, il sabato), in modo da spiegarle tutto ciò che va fatto. Successivamente, potete lasciarla sola a svolgere i suoi compiti, verificando ogni tanto se ha ancora bisogno del vostro aiuto. Se qualcosa non è stato fatto come le hai chiesto, sentitevi liberi di darle di nuovo istruzioni con garbo sull’argomento, come se fosse la prima volta (in tal modo, non la offenderete).

Una buona colf, deve saper tenere pulita una casa ed è necessaria una forte predisposizione all’ordine. Non deve fumare in casa e possibilmente non deve fermarsi per fumare durante le ore di lavoro a meno che non superi le 4 ore consecutive, in quel caso le spetta una pausa di 15 minuti. Riunite con lei in un mobile del bagno tutto l’occorrente che andrà ad utilizzare tutte le volte che si dedicherà alla pulizia di una specifica stanza come ad esempio: spugnette, detersivi e catini vari. Lo stesso per la cucina dove sotto il lavello andrete a sistemare tutti i detersivi per maioliche, piatti e pentole.

I pavimenti andranno lavati quotidianamente e le lenzuola dei letti andranno cambiate al massimo una volta a settimana. Nel mio caso le cambio io il sabato, che la colf non è in casa, a lei spettano i compiti più pesanti e noiosi per me, come spolverare e lavare le finestre. Sarà, invece, opportuno sostituire gli asciugamani almeno due volte a settimana e potrete farlo voi a meno che non abbiate una colf fissa. La polvere dai mobili andrà rimossa al massimo a giorni alterni mentre infissi e vetreria dovrà essere lavata almeno una volta alla settimana.

Se avete intenzione di farla stirare solo un giorno alla settimana, stabilite “a priori” almeno una mezza giornata “fissa” di un giorno a vostra scelta e mantenetela nel tempo.  Fate in modo di fare le lavatrici in modo da farle trovare tutti i panni asciutti e pronti per la stiratura.

L’OCCORRENTE

Cleaning, washing, vivid colors

È importante anche munirsi di materiali per le pulizie adeguati, in grado di facilitare il compito a chi le effettua.

Occorrono come minimo:

1 scopa per interni (le più nuove uniscono alle setole una parte in spugna elettrostatica) con 1 raccogli spazzatura

1 scopa robusta per esterni

1 aspirapolvere o 1 scopa elettrica (ne esistono anche a batteria, ricaricabili)

1 secchio da 5 l. e 1 bastone con fiocco/straccio per lavare per terra

1 detersivo liquido per pavimenti

1 spugnetta esclusiva per il wc

1-2 spugnette morbide per il lavabo, il bidet e la vasca del bagno/doccia (le spugnette ruvide graffieranno indelebilmente, facilitando l’accumulo di sporco e calcare)

1 detersivo in gel per la pulizia del bagno

1 detersivo specifico per il water (se anticalcare, è possibile usarlo, in piccole dosi, per rimuovere le incrostazioni dei pezzi in ceramica)

1 paio di guanti in lattice di gomma per pulire il wc e 1 paio di guanti per le pulizie

1 panno in 100% PVE per asciugare i pezzi e le mattonelle del bagno

1 detersivo in gel per lavare i piatti e pulire il lavello della cucina

1 panno in 100% PVE per asciugare il lavabo e le superfici della cucina

1 panno o 1 spugnetta per lavare i vetri e una bacinella per l’acqua

1 panno grande di cotone per asciugare i vetri

Altri detersivi per la lavastoviglie, la lavatrice, l’argento ecc.

Sperando di esservi stata utile.

 

Ek

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Quanto costa una colf? Conviene metterla in regola?

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Il lavoro della colf è rischioso ed è quindi necessario metterla in regola, anche se è uno dei lavori più sommersi che ci sia in Italia. I maggiori rischi riguardano la possibilità che la colf possa  farsi male o possa denunciarvi all’Ispettorato del lavoro per il lavoro in nero. Inoltre dovete tutelarvi anche per il fatto che mettete in casa vostra una persona che non conoscete.

Quindi quanto ci costa una Colf e come possiamo metterla in regola?

Con il voucher si pagano il 25% di contributi. Quindi in questo caso se pagate la colf 7,50 euro/ora  nette, pagherete un voucher da 10,00 euro. Sono compresi Inps (previdenza sociale, la pensione per capirci) e Inail ( assicurazione ed infortuni sul lavoro). Non sono comprese Ferie e malattia.  In questo caso dovrete redigere un contratto, quello che vi consiglio è di recarvi al patronato, il voucher conviene se la collaborazione è saltuaria ed inferiore alle 6 ore settimanali.

Con il contratto si pagano i contributi in base alla retribuzione ( fino a 7,88 euro netti si pagano 1,40 euro, fino a 9,59 si paga 1,69 euro di contributi) + malattia e ferie (se previste, ovviamente se sono 16 ore mensili, le ferie sono 4 giorni l’anno). Tutte le info le trovate sul sito inps (https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5637%3b4980%3b&lastMenu=4980&iMenu=1&iNodo=4980&p4=2) . Quindi se pagate la colf 7,50 euro/ora, pagherete 8,90 euro. Ma a queste vanno aggiunte la tredicesima, le eventuali malattie e le ferie.

Per il contratto potete fare in tre modi:

– Potete chiamare il numero verde INPS 803.164 oppure 06.164164, e fare il contratto direttamente al telefono, vi basterà possedere il PIN Dispositivo ed il codice fiscale del lavoratore.

– Potete recarvi direttamente presso un CAF o Patronato e ve lo faranno loro.

– Potete farlo da soli sul sito INPS -> accedi ai servizi -> servizi per il cittadino -> Lavoratori domestici.

Detrazione dei contributi Inps ai fini Irpef nel Modulo 730 o nel Unico: Ecco una bella notizia! I contributi versati per la colf durante l’anno vi verranno restituiti una volta che compilerete il Modulo 730 ( modello che si compila obbligatoriamente se avete un reddito maggiore di 7000 euro/annui e si compila con reddito inferiore per detrazioni di medicine, veterinario, colf, arredamento… Si compila entro giungo dell’anno successivo). I contributi andranno indicati nel Rigo E23 – Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari: indicare i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane), per la parte a carico del datore di lavoro. L’importo massimo deducibile è di 1.549,37 euro.

CONTRATTO: Di seguito una bozza di contratto

Accordo di lavoro tra:

(Datore di lavoro) – Cognome __________Nome_________, nato a ______(__) Il________, residente a (città)________(__) In via______________ n.___. CF: ______________________

e

(Lavoratore) -– Cognome __________Nome_________, nato a ______(__) Il________, residente a (città)________(__) In via______________ n.___. CF: _____________________. Cittadinanza:_____________Permesso di soggiorno n.__________, rilasciato il________ da________

Il presente contratto disciplina il rapporto di lavoro tra… (nome e cognome del datore di lavoro) e… (nome e cognome della lavoratrice).

Le condizioni di lavoro, sia sul piano normativo che su quello retributivo, rispettano pienamente quelle previste per i lavoratori del settore dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro. In particolare le parti convengono le seguenti condizioni.

Il rapporto di lavoro è a tempo pieno /  tempo parziale).

Il periodo di prova è pari a giorni…

L’assunzione decorre a far data dal giorno…

La lavoratrice/il lavoratore è inquadrato nella categoria/livello…

Le mansioni sono le seguenti: descrizione delle mansioni cui sarà adibita la lavoratrice.

L’orario di lavoro settimanale è pari a… ore.  L’orario di lavoro sarà suddiviso nelle giornate di ______ dalle ore____ alle ore_____

Lo stipendio mensile lordo (inclusi contributi Inps) è pari a €… o La retribuzione oraria al netto è di euro…

La lavoratrice ha diritto a… giorni di ferie e la loro fruizione sarà concordata tra le parti.

(Indicare eventuali altre condizioni contrattuali).

Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente contratto si fa riferimento al CCNL di categoria.

Le parti si impegnano reciprocamente a rispettare tale contratto.

Luogo e data

Il datore di lavoro                                                                                                            La lavoratrice

(firma)                                                                                                                                   (firma)

Sperando di esservi stata utile

Ek

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