E’ possibile congelare la frutta?
Certo che si. Anche la frutta può essere conservata per mesi grazie al congelatore.

La cosa più importante che i genitori possono insegnare ai loro figli è come andare avanti senza di loro. (Frank A. Clark)
Certo che si. Anche la frutta può essere conservata per mesi grazie al congelatore.
La domenica mattina, dopo aver dormito dodici ore di seguito, non c’era niente di meglio che farsi portare la colazione a letto dalla propria mamma, che di certo abbondava con le leccornie e con le calorie. Gli altri giorni della settimana non mancavano latte, cereali, fette biscottate, biscotti, cornetti, dolci fatti in casa e tanto altro sulla tavola di prima mattina.
Vivere da soli comporta anche che spesso ci si debba “coccolare” da soli. Quale miglior modo per gratificarsi di una ricca e nutriente colazione? Molti di voi probabilmente, per i più svariati motivi, fretta, pigrizia, mancanza di cibo “adatto alla colazione”, rinunciano a quello che è universalmente riconosciuto come il pasto più importante della giornata.
Non preoccupatevi, siete in buona compagnia, un recente sondaggio ha messo in luce come il 17% degli italiani salti completamente la colazione, il 15% si limiti a bere un caffè o un tè senza accompagnarlo con del cibo solido e il 18%, con la scusa di non avere tempo di mangiare a casa, si vizi con una colazione super calorica al bar che prevede sempre almeno un cornetto o una pastarella farcita.
Innanzitutto dovete considerare che è il pasto che arriva dopo il digiuno più lungo nell’arco delle 24 ore, quindi è fisiologico che il vostro corpo abbia fame e abbia bisogno di energie. Il rinunciare a mangiare appena svegli porterà il vostro fisico a ricercare il nutrimento nei muscoli, questo vuol dire che perderete massa magra e il vostro metabolismo inevitabilmente rallenterà. Bere solo un caffè la mattina senza mettere niente di solido sotto i denti potrebbe essere ancora più deleterio perché alla lunga non farà altro che irritare il vostro tratto digerente. Inoltre, non pensate di rendere meglio nello studio o nel lavoro sentendovi più sazi e appagati?
Pensateci bene, saltare la colazione vi porterà ad avere una fame da lupi già a metà mattina e a colmare questo vuoto con degli spuntini molto abbondanti e poco salutari a base di snack e merendine. Il senso di colpa vi costringerà a saltare il pranzo e ad arrivare all’ora di cena con allucinazioni su panini farciti, paste al forno, arrosti ripieni e torte al cioccolato. A cena, come è comprensibile, vi abbufferete e la mattina seguente non avrete voglia di mangiare di nuovo dopo i peccati di gola della sera precedente. Questo circolo vizioso vi è familiare?
Avete davvero l’imbarazzo della scelta. Personalmente inizio la mia giornata con una tazza di latte senza lattosio, con dei cereali integrali, un frutto fresco, una manciata di frutta secca e una tazzina di caffè. Un’altra ottima combinazione potrebbe prevedere dello yogurt con cereali integrali e frutti di bosco e l’immancabile tazza di caffè o di tè. Se preferite potete puntare su un numero adeguato di fette biscottate con un velo di marmellata accompagnate da una spremuta d’arancia (non succhi di frutta confezionati che fanno ingrassare quasi come una merendina). Per chi ama il salato, niente vi impedisce di gustare dell’affettato leggero, come la bresaola o il petto di pollo, con del pane bruscato e un contorno di legumi. Un paio di volte a settimana non è deleterio per il colesterolo concedersi anche un paio di uova, preferibilmente alla coque, il modo più dietetico di gustare questo alimento.
Vi ho mostrato delle combinazioni di colazioni sane e decisamente nutrienti, scommetto che vi è venuta un po’ di acquolina in bocca. Se pensate comunque di non riuscire a trovare il tempo per fermarvi a mangiare, ancora assonnati e magari in perenne ritardo, eccovi dei semplici consigli che potete adottare per regalare al vostro palato una soddisfazione di prima mattina:
1.Apparecchiate la tavola già dalla sera
2.Se avete la moka per fare il caffè preparatela dalla sera prima
3.Createvi una parte di dispensa dedicata esclusivamente alla colazione
4.Provate alimenti diversi, non ci sono regole fisse su cosa mangiare la mattina
5.Non approfittatene divorando pandori, panettoni e torte alla nutella
6.Con un po’ di buon senso e fantasia la colazione potrebbe essere il segreto per avere una marcia in più durante la giornata
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Assodato che il forno a microonde è un amico fedele per tutti noi, come con ogni amico che si rispetti dobbiamo prendercene cura, ma soprattutto non metterne a repentaglio la salute. No ragazzi, non sono impazzita. Mi riferisco al fatto che nel momento in cui mettete nel microonde il cibo da scongelare o semplicemente da scaldare, dovete fare molta attenzione ai contenitori che utilizzate. In caso di errore nella scelta del contenitore, potreste addirittura provocare un’esplosione!
Molte persone, andando a vivere da sole, si portano dietro alcuni “trucchi” che per le nostre mamme sono il pane quotidiano. Uno fra i più apprezzati è quello di cucinare grandi quantità di cibo in una sola volta, per risparmiare tempo, e di congelare gli avanzi mettendoli in dei recipienti di vetro o di plastica e infilandoli nel congelatore. Il nostro freezer diventerà così una ricca dispensa alla quale attingere quando non avremo voglia di cucinare piatti troppo elaborati.
Vediamo insieme come funziona:
La congelazione attraverso il freezer di casa nostra porta la temperatura dei cibi intorno ai -18°. Rappresenta per i cibi conservati quello che potremmo definire un “letargo”, un lungo sonno invernale, al termine del quale i cibi ritrovano, quasi totalmente, le caratteristiche che avevano prima di essere congelati.
Cosa possiamo congelare?
Avete usato i rossi dell’uovo (tuorli) e non sapete cosa fare con i bianchi (albumi)?
Vi presento una semplice ricetta con la quale potrete utilizzare gli albumi avanzati. Tenete presente che l’albume è la parte più sana dell’uovo perché quasi privo di grassi e colesterolo, ma ricco di proteine, sali minerali e vitamine. E’ una ricetta particolarmente adatta a chi vuole mettere su massa muscolare senza appesantire il fegato mangiando chili di carne.
Tempo di cottura: 15 minuti
Ingredienti per due persone: 1 patata, ( se vi piace aggiungete 100 grammi di mozzarella o 1 sottiletta), olio extravergine d’oliva ( non usiamo altri oli perché questo è l’unico che ha il punto di fumo a 210°, quindi molto alto, al secondo posto se volete usare altro olio potete comprare olio di arachidi con il punto di fumo a 180°. Non vanno bene olio di mais 160°, olio di soia e girasole 130°), una cipolla ( potete usare la cipolla bianca, quella gialla, quella rossa o lo scalogno, che ha un sapore meno forte) e 4 bianchi d’uovo, sale.
Per questa ricetta ci serviranno: 1 pentola per cucinare le patate, 1 una frusta da cucina, un coltello o una mezzaluna, una padella per cucinare la frittata, un tagliere, una grattugia per tritare la cipolla. 1 piatto da portata.
Procediamo:
Mettete in una pentola larga 20 cm ( più o meno dal vostro pollice al mignolo con la mano aperta) 750 ml di acqua fredda, e accedete il fuoco e appena l’acqua inizia a borbottare ( fare le prime bollicine) aggiungete 1 cucchiaio di sale grosso. Nel frattempo pelate la patata con il pela patate e poi tagliatela a cubetti piccoli. Quando l’acqua bolle, aggiungete le patate e lasciatele cuocere per 15/20 minuti senza coperchio. Nel frattempo mettiamo in una ciotola alta almeno 20 cm e stretta massimo 15 cm di diametro i bianchi d’uovo, altrimenti sarà difficile sbatterli.
Prendete la frusta da cucina e iniziate a sbattere gli albumi. Impugnate la frusta come una bacchetta da direttore d’orchestra, con la parte della frusta verso l’indice e poi fate un movimento circolare con il polso, e sbattete le uova per 1/2 minuti, se non avete la frusta utilizzate una forchetta compiendo lo stesso movimento.
Prendete un tagliere e metteteci sopra la cipolla, sbucciatela ( ricordate che della cipolla va tolta la parte esterna, quella che sembra “secca” , il primo strato, andrà bene dal secondo strato che risulterà lucido e umido) e dopo aver preso il coltello o la mezzaluna (lama semicircolare con i manici che facilita il taglio delle pietanze), tritate sottilmente la cipolla. Se volete potete usare una grattugia larga, così da farla subito tritata.
Una volta cotte le patate, scolatele e poi unitele alle uova ed alla cipolla , e sbattete tutti insieme gli ingredienti. Aggiungete un pizzico di sale fino ( mezzo cucchiaino) e se volete un pochino di pepe. Mentre finite di mescolare mettete sul fuoco ( una fiamma media, non quella più grande che avete) una padella con due cucchiai di olio extravergine d’oliva e, quando sarà calda, versateci il composto.
Abbassate il fuoco e coprite con un coperchio, così da far cuocere le uova anche sopra ed evitare di dover girare la frittata. Fate cuocere per 5 minuti e poi controllate. Non alzate il fuoco per la fretta. Una volta cotta la frittata, passate sotto di lei una spatola piatta per staccare eventualmente dalla padella le parti aderite. Prendete un piatto piano e fatecela scivolare sopra.
Buon Appetito!
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Tempo di cottura: 20 minuti
Ingredienti: 4 patate, 2 fette di prosciutto cotto o 100 gr di prosciutto cotto in cubetti, se vi piace aggiungete 100 grammi di mozzarella o 1 sottiletta, 250 ml di latte ( se siete intolleranti al lattosio potete utilizzare latte senza lattosio), 50 grammi di burro ( non necessario), noce moscata ( non necessario), 2 cucchiai di sale grosso.
Per questa ricetta ci serviranno: 1 pentola per cucinare le patate, 1 pentolino per scaldare il latte, una frusta da cucina, un coltello o una mezzaluna, una pentola alta, uno schiaccia patate ( non necessario in caso usate una forchetta), 1 piatto da portata.
Procediamo:
Mettete in una pentola larga 30 cm ( più o meno come un piatto fondo) 2 litri di acqua fredda, accedete il fuoco e appena l’acqua inizia a borbottare ( fare le prime bollicine) aggiungete 2 cucchiai di sale grosso, nel frattempo pelate la patata con il pela patate e poi tagliatela a cubetti piccoli. Quando l’acqua bolle, aggiungete le patate e lasciatele cuocere per 15/20 minuti senza coperchio (le patate sono cotte quando sono morbide e cambiano colore diventando più scure). Una volta cotte, scolatele e poi schiacciatele con uno schiaccia patate o con una forchetta fino a renderle senza grumi. Nel frattempo mettete a bollire il latte in una casseruola, mettete le patate schiacciate dentro la pentola dove le avete cucinate, aggiungete il latte caldo e un pizzico di sale ( mezzo cucchiaino) e mescolate con una frusta energicamente. Se vi piace potete aggiungere 50 grammi di burro e un pizzico di noce moscata. assaggiate e se serve altro sale aggiungetelo. La purea è pronta.
Versatelo nel piatto di portata e Buon Appetito!
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Tempo cottura: 20 minuti
Ingredienti: 1 patata (0,30 €) , 2 uova (0,25€) , 2 fette di prosciutto cotto (0,80€), ( se vi piace aggiungete 100 grammi i mozzarella (0,50€) o 1 sottiletta), olio extravergine d’oliva ( non usiamo altri oli perché questo è l’unico che ha il punto di fumo a 210°, quindi molto alto, al secondo posto se volete usare altro olio potete comprare olio di arachidi con il punto di fumo a 180°, non vanno bene olio di mais 160°,olio di soia e girasole 130°), sale.
Per questa ricetta ci serviranno: 1 pentola per cucinare la patata, 1 ciotola per sbattere l’uovo, una frusta da cucina, un coltello o una mezzaluna, una padella.
Procediamo:
Mettete in una pentola larga 20 cm ( più o meno dal vostro pollice al mignolo con la mano aperta) 750 ml di acqua fredda, accedete il fuoco e appena l’acqua inizia a borbottare ( fare le prime bollicine) aggiungete 1 cucchiaio di sale grosso.
Nel frattempo pelate la patata con il pelapatate e poi tagliatela a cubetti piccoli. Quando l’acqua bolle aggiungete le patate e lasciatele cuocere per 15/20 minuti senza coperchio.
Laviamo le uova sotto l’acqua fredda, così da eliminare possibili tracce di sporco, e poi le apriamo e le mettiamo in una ciotola alta almeno 20 cm e stretta, massimo 15 cm di diametro, altrimenti sarà difficile sbatterle. Prendete la frusta da cucina e iniziate a sbattere le uova, impugnate la frusta come una bacchetta da direttore d’orchestra, con la parte della frusta verso l’indice e poi fate un movimento circolare con il polso, e sbattete le uova per 1/2 minuti. Se non avete la frusta utilizzate una forchetta compiendo lo stesso movimento.
Prendete un tagliere e metteteci sopra il prosciutto cotto e dopo aver preso il coltello o la mezzaluna (lama semicircolare con i manici che facilita il taglio delle pietanze), tritate sottilmente il prosciutto. Una volta cotte le patate, scolatele e poi unitele alle uova ed al prosciutto, e sbattete tutti insieme gli ingredienti. Aggiungete un pizzico di sale fino ( mezzo cucchiaino) e se volete un pochino di pepe.
Mentre finite di mescolare mettete sul fuoco ( fiamma media) una padella con due cucchiai di olio extravergine d’oliva e quando sarà caldo versate il composto ed aiutandovi con un mestolo disponete in maniera uniforme le patate ed il prosciutto. Abbassate il fuoco e coprite con un coperchio, così da far cuocere le uova anche sopra ed evitare di dover girare la frittata. Fate cuocere per 5 minuti e poi controllate. Non alzate il fuoco per la fretta. Una volta cotta la frittata, passate sotto di lei una spatola piatta per staccare eventualmente dalla padella le parti che si sono attaccate, prendete un piatto piano e fatecela scivolare sopra.
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La prima volta che ci troviamo davanti ai fornelli per cucinare la pasta, ci rendiamo conto che non è proprio facile, veloce ed intuitivo come lo fa sembrare la mamma a casa. Il sale si mette nell’acqua fredda o calda? Quanta acqua va nella pentola? Come abbino la pasta al sugo? Il coperchio va messo? Uso il timer per scolarla o la assaggio come fa mamma?
PROVATE MARCHE DIVERSE
Partiamo con ordine. Siete andati a vivere da soli, avete imparato a fare la spesa, e vi siete sicuramente accorti che la pasta ha un prezzo che oscilla dai 0,30 euro fino anche ai 2,00 euro al 1/2 kg, questo perché quando alcuni dicono “c’è pasta e pasta” non dicono il falso. Non impuntatevi su una singola marca. Una pasta trafilata al bronzo, per esempio, rende sempre meglio e accoglie qualsiasi condimento alla perfezione, la pasta di grano duro e quella di grano tenero sono differenti. Vi consiglio di provare più marche. A me piacciono la De Cecco e la Gragnano, ma sono gusti personali.
AD OGNI SUGO LA SUA PASTA
Una volta scelta la marca della pasta dobbiamo pensare a come abbinarla al tipo di sugo, perché dovete sapere che i formati della pasta nascono proprio per accompagnare bene una tipologia di sugo. Per esempio la pasta lunga ( lo spaghetto, la linguina, il bucatino, la fettuccina) sta bene con sughi liquidi e/o cremosi ( amatriciana, carbonara, gricia, al pomodoro, alla norma e così via), la pasta corta è adatta a sughi poco omogenei come il ragù, la pasta a spirale sta bene con i sughi classici ed omogenei, come il sugo classico o il pesto. Adesso si sente tanto in tv una nota marca che sta proponendo la sua nuova pasta rigata, a cosa serve la rigatura e perché è importante? La pasta rigata assorbe meglio il condimento, quindi risulta più saporita. E’ particolarmente indicata per le paste al forno, dove la pasta viene cotta nel sugo. L’amido che esce dalle righe contribuisce a legare il sugo alla pasta. I veri amanti della pasta la prediligono liscia e non rigata, perché le antiche trafile erano state progettate con semplicità e si badava più alla qualità del prodotto che all’estetica. I formati di pasta rigata sono stati ideati in seguito per nascondere una qualità che andava diventando via via più scadente. Migliore è la qualità del grano e della lavorazione e più lunga è la cottura ( quindi se volete scegliere una pasta buona, puntate a quelle con la cottura più lunga).
PASSIAMO ALL’AZIONE
Prima di tutto scegliamo la pentola, per la pasta lunga sarà necessaria una pentola alta, la pasta non deve sporgere più di 5 cm dal bordo, mi raccomando non spezzate, non piegate e non forzate la pasta ad entrare nella pentola; per la pasta corta andrà bene una pentola alta 20 cm, ovviamente per il diametro dipende per quante persone cucinerete la pasta. La pentola da utilizzare è di forma cilindrica per la pasta lunga e tonda per la pasta corta o pasta fresca.
Abbiamo preso la pentola, adesso dobbiamo metterci l’acqua. Se possedete un depuratore d’acqua vi consiglio di cucinare con acqua depurata, la pasta verrà molto più saporita perché priva di calcare. Quanta acqua dobbiamo mettere? Il trucco è semplice, 1 litro di acqua per ogni 100 grammi di pasta, così da permettere alla pasta di muoversi bene all’interno della pentola e di riportare l’acqua più rapidamente al punto di bollitura una volta calata la pasta.
QUANDO VA MESSO IL SALE NELL’ACQUA?
Accendiamo il fuoco e copriamo la pentola con il coperchio perché con il coperchio bollirà prima. Eccoci all’argomento più discusso, quando si mette il sale nell’acqua? Il sale ( grosso non fino) si aggiunge appena l’acqua inizia a fremere ( a fare le prime bollicine), circa 3 minuti prima di buttare la pasta , così da permettergli di sciogliersi, non prima, altrimenti si rallenta il procedimento di riscaldamento dell’acqua e ci metterà di più a bollire. Quanto sale? 7 grammi ogni litro di acqua, ovviamente vi regolerete in base al gusto, assaggiate l’acqua, se non è abbastanza salata aumentate un pochino. Consiglio di assaggiare la pasta a metà cottura per essere certi “che sia giusta di sale”. Con l’esperienza imparerete a dosare il sale con il classico pugnetto. Da adesso in poi via il coperchio, la pasta non va coperta durante la cottura. Se l’acqua fa la schiuma e sta per uscire fuori basterà girare per farla diminuire, non vi impanicate. Per arginare il fenomeno potete mettere sulla pentola un mestolo di legno che fermerà l’esondazione ed abbassate leggermente la fiamma.
Pesiamo la pasta su una bilancia da cucina ( se non l’avete regolatevi mettendo la pasta cruda nel piatto fondo, considerando che crescerà del 30%) , per una persona potete mettere da 80 a 120 grammi di pasta. Buttiamo la pasta, la pasta va buttata in un colpo solo, ma lentamente altrimenti rischierete di bruciarvi con l’acqua bollente. Quando l’acqua raggiunge il bollore pieno, la pasta lunga buttatela “a Shangai”, stringetela nel pugno, portatela sulla pentola e allargate la mano facendola aprire a vortice. Aspettate un minuto, in modo che si ammorbidisca un po’, e poi aiutatela a piegarsi in un solo senso usando un forchettone di legno. Gli spaghetti non andrebbero mai e poi mai spezzati. Leggete sulla confezione il tempo di cottura e mettete il timer a 2 minuti di meno, quando suonerà assaggiate la pasta e sentite se vi piace o se è troppo al dente attendete ancora un minuto di timer, non andate mai oltre il tempo di cottura della confezione. Ricordate che se poi volete amalgamarla con il sugo nella pentola la dovete togliere 2 minuti prima della fine della cottura, altrimenti si scuocerà. Mescolate la pasta spesso con un mestolo lungo, soprattutto la pasta corta, per evitare che si attacchi al fondo. Io non amo girare la pasta con i mestoli in legno, preferisco l’acciaio con il manico in gomma, ma è una scelta in base a come più vi piace. La pasta fresca cuoce in pochi minuti, da 2 a 4 dopo che è venuta a galla, il tempo esatto dipende dallo spessore che è variabile. I tempi di cottura della pasta fresca non all’uovo (orecchiette, trofie etc.) sono intermedi fra quelli della pasta all’uovo e della pasta secca, cioè 6 minuti circa.
Mentre attendete che la pasta termini la cottura, preparate l’occorrente per scolarla. Vi consiglio di comprare uno scolapasta in acciaio da inserire prima della cottura nella pentola, così da poter tirar su direttamente la pasta e tenere l’acqua della cottura che è preziosissima ( è ottima anche per sgrassare le stoviglie, fare del buon brodo, per la cottura al vapore e, perché no, per fare la pasta di sale, ovviamente utile per risottare e per aggiungere liquido se si sta seccando il vostro condimento e dovete cuocere ancora un po’ ).
Se non lo possedete, prendete un po’ di acqua di cottura e mettetela in una tazza, posizionate lo scolapasta nel lavandino, aprite l’acqua fredda accanto allo scolapasta in modo che l’acqua non lo tocchi ( servirà per diminuire il vapore) e, dopo aver preso 2 presine e posizionate sui manici, scolatela. Una volta scolata sarete pronti per versarla nel condimento nella padella. Non passate mai la pasta appena scolata sotto il getto del rubinetto, fermare la cottura è sbagliato, anche se dovete preparare la pasta fredda, lasciatela raffreddare in una zuppiera ( recipiente fondo e cilindrico che contiene la pasta per portarla a tavola) aggiungendo un filo d’olio così da evitare che si attacchi.
LA CHICCA FINALE
I più raffinati riscaldano molto bene la zuppiera per la pasta prima di mettercela per portarla a tavola, ed i super raffinati riscaldano anche i piatti 😉
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