Bucato

La bacinella: Un’alleata preziosa in molte occasioni

 

Il reparto lavanderia deve essere organizzato al meglio per farvi risparmiare tempo, spazio e fatica e la bacinella in plastica è un accessorio assolutamente indispensabile da tenere in casa. Non importa il colore, ma per la forma e la dimensione dobbiamo scegliere con cura.

bacinella

Potrete utilizzare la bacinella in molti modi, per mettere in ammollo i capi da smacchiare o da lavare a mano (scarpe incluse), per trasportare panni dalla lavatrice allo stendino, per riporre gli accessori per il lavaggio ( ad es. la retina per gli indumenti intimi).

Se avete un terrazzo potete averne una da esterno per riporre gli attrezzi da giardino o prodotti delicati per la cura delle piante. Il mio consiglio è di averne almeno due, una grande (da 20lt circa)  e una media ( da 10 a 15 lt) per le altre esigenze. E’ importante che abbia i manici e che sia leggera da vuota. Per quanto riguarda la forma, scegliete quella con la quale vi trovate più comodi. Io ne ho una circolare ed una ovale, quella circolare la uso per trasportare i panni, invece l’ovale per il bucato a mano.  Il materiale migliore è la plastica dura, facile da pulire e non lascia nessun tipo di residuo quando ci mettete le cose dentro. Potete comprarle ovunque: nei supermercati, nei market specializzati per la casa, da Ikea.

 

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Il magico mondo della lavatrice: Come lavare i capi bianchi

 

Tempo fa vedevo l’arrivo del weekend come l’occasione per uscire a fare baldoria fino a tardi, per poi dormire tutto il giorno successivo. Tutto questo ora non è più possibile, non perché sia troppo vecchia per quel genere di vita, ma perché il sabato e la domenica sono diventati giorni interamente dedicati alle lavatrici. In primis perché l’energia costa di meno nei weekend e, in secundis, fare le lavatrici comporta una certa capacità organizzativa nel tenere in considerazione i tempi necessari per lavaggio, asciugatura ed eventualmente anche per lo stiro. Tutto deve incastrarsi alla perfezione affinché il lunedì mattina tutto il guardaroba sia di nuovo a disposizione.

LE TEMPERATURE OTTIMALI PER I VARI TESSUTI

°°°Temperatura 60°: puoi sempre lavarci il cotone, gli asciugamani e i tappeti del bagno o della cucina (magari questi in una lavatrice a parte rispetto ai vestiti!).

Temperatura 90°: usala poco, può fare molti danni. Ci lavi il cotone sporchissimo o i tappeti, ma oltre ad essere un inutile spreco di soldi e per l’ambiente, i capi adeguatamente trattati (anche se sporchi) possono uscire puliti anche a 60°. °°°

Per questa missione serviranno: Detersivo liquido per lavatrice, bicarbonato, candeggina delicata o candeggina pura o in alternativa la mistura di limone (clicca qui per la ricetta), ammorbidente, una bacinella e la retina per l’intimo.

IL BIANCO è UN CAPO SOLITARIO

maglietta-bianca

Il bianco va  sempre lavato da solo. Annoveriamo tra gli indumenti “bianchi” non solo tutti quelli di colore bianco, ma anche  quelli molto chiari come azzurro chiaro , rosa chiaro e grigio chiaro. La prima cosa da fare è separare i capi in bianchi, colorati e scuri (clicca qui per “consiglio su come separare i capi”).  Vi consiglio di separare anche i tessuti (clicca qui per “come leggere le etichette”) perché alcuni tessuti non si possono lavare in lavatrice e li dovrete lavare a mano. A questo punto dovrete fare attenzione ai prodotti da utilizzare (clicca qui per “prodotti da comprare per fare il bucato”).  Per lavare i bianchi e renderli splendenti c’è un prodotto del quale non si può fare a meno, il Bicarbonato.

Una volta che avrete tutti i panni bianchi davanti dovrete dividere l’intimo, slip e calzini ( mi raccomando gli slip, ma soprattutto i calzini non vanno messi in lavatrice appallottolati, ma vanno distesi e sgrullati da eventuali residui, pelucchi o sporco che si è attaccato e vanno pretrattati sul tallone e sulla pianta , clicca qui per “come pretrattare i capi”)  e i delicati da una parte e, una volta pretrattati, li inserirete nella “retina per lavare i capi intimi” (se non l’avete procuratevene almeno due, il costo va dai 3 ai 7€, potete trovarla su internet).

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Adesso sgrulliamo e controlliamo i capi più grandi per evidenziare eventuali macchie che andranno pretrattate prima di essere messe  in lavatrice.  Visto che parliamo di bianchi sicuramente useremo la candeggina, mi raccomando non vi venisse mai in mente di mischiare candeggina ed ammoniaca perché queste due sostanze unite creano gas tossici! Adesso mettiamo tutti i panni nella bacinella di plastica da bucato ed andiamo verso la lavatrice.

La bacinella: Un’alleata preziosa in molte occasioni

 

 

METTIAMO I PANNI IN LAVATRICE

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Posizioniamo i panni. Cercate di mettere al centro del cestello la retina con l’intimo, chiudete tutti i tipi di allacciatura, i bottoni, le cerniere, i nastri, i lacci e fate attenzione a svuotare tutte le tasche! Pretrattate con sapone liquido i colli, le giunture, i polsini e sotto le ascelle delle magliette, nei casi più seri usate dei prodotti antimacchia. Lavate sempre al rovescio gli indumenti con ricami, applicazioni in paillette e stampe onde evitare che si rovinino a contatto con gli altri capi da lavare.

 

 

COME IMPOSTARE LA LAVATRICE

Non riempite esageratamente il cestello altrimenti i capi rischiano di non venire puliti. In caso di cestello a metà attiverete il programma “mezzo carico”. Chiudete l’oblo ed andrete a riempire il cassettino dei saponi. Aprite il cassettino e mettete due tappi di detersivo liquido se il cestello è pieno a metà e tre tappi se è completamente pieno. Mettete un tappo di ammorbidente nell’apposita vaschetta, di norma quella più piccola a sinistra. Create adesso la mistura di candeggina.

Ricetta: dentro un recipiente mettete  2 bicchieri di acqua, 3 tappi di detersivo pieni di candeggina ( la candeggina pura solamente se avete messo i capi totalmente bianchi, altrimenti se ci sono anche gli azzurri, i rosa ed i grigi chiari dovete usare la candeggina delicata!) e due cucchiai di bicarbonato.

Se non volete utilizzare la candeggina per disinfettare i vostri capi, potete utilizzare il succo di limone. Ricetta mistura al limone: Succo di due limoni aggiunto a due bicchieri di acqua, possibilmente distillata, e 2 cucchiai di sale grosso. Grazie alle sue proprietà il succo del limone disinfetta e lascia pure un profumo piacevole.

Scegliete  il tipo di lavaggio, io lavo i bianchi a 40/50 gradi, anche perché con temperature troppo alte c’è il rischio che ingrigiscano ed a meno che non siano veramente molto sporchi non è necessario cuocerli. Se mettete anche lenzuola ed asciugamani, sarebbe meglio effettuare il lavaggio dai 60 ai 90 gradi ( mi raccomando controllate sulle etichette di poter lavare tutti i capi a 60 gradi altrimenti li butterete! ).

Il ciclo normale di lavaggio è il numero 3 se fai i 60 gradi e il 2 se fai i 90. Preimposta la centrifuga al massimo così da avere i panni più asciutti possibile ( controlla le etichette, ma normalmente se puoi lavarli a 60 gradi puoi anche fare centrifuga massima).

Siete pronti per avviare la lavatrice. Appena inizia a tirare l’acqua dentro, versiamo nel cassetto la nostra mistura. Un consiglio Extra per avere capi bianchissimi: una volta che la lavatrice arriva al ciclo di lavaggio in cui tiene per un po’ i panni a bagno in ammollo, spegnila e tienili in ammollo per almeno 4 ore, poi riaccendi la lavatrice e fai proseguire il ciclo di lavaggio.

Una volta arrivata alla centrifuga il tuo ciclo è finalmente terminato! Attendi che la lavatrice si spenga, apri l’oblo e voilà! I tuoi panni sono pronti per essere stesi! Ricordate di non lasciare i panni in lavatrice, altrimenti inizieranno ad ammuffire ed avranno un pessimo odore, stendeteli entro 12 ore.

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Come scegliere la lavatrice dei vostri sogni

 

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Una volta andati a vivere da soli, l’elettrodomestico al quale non volete rinunciare è la lavatrice. Prima di imparare ad usarla, dobbiamo essere in grado di sceglierla con criterio, infatti non tutte le lavatrici sono uguali. Eccovi qualche consiglio per scegliere la marca e il modello che meglio può soddisfare le vostre esigenze.

 

 

 

SCEGLIAMO LA MARCA IN BASE ALL’ASSISTENZA CHE CI VIENE OFFERTA

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Non fate come le vostre nonne che “se non è Ariston non lava bene”, ormai in questo mondo estremamente globalizzato, ci sono una infinità di marche valide fra le quali scegliere. Concentratevi piuttosto sul modello. Per la marca, l’unica dritta è quella di sceglierne una con il centro assistenza vicino casa e che sia contattabile e accessibile ( evitiamo marche che hanno call center aperti dalle 8:00 alle 12:00 solo i giorni dispari e se non piove, e che parlano solo turco). Vi dico questo perché la lavatrice si potrà rompere, è normale ed avere l’assistenza vicina, non costosa e italiana è fondamentale.

CERCHIAMO DI CAPIRE LE CARATTERISTICHE TECNICHE

Eccoci di fronte alle tanto temute due paroline che ci invitano spesso a chiedere aiuto ai maschietti. Cosa sono le caratteristiche tecniche? Da fuori le lavatrici sembrano tutte uguali, bianche, con un oblò, ma dentro nascondono un mondo misterioso. La prima cosa da considerare è la grandezza dell’oblò, più è grande e più è comodo inserire la biancheria. La seconda è la velocità di centrifuga, più va veloce più i panni usciranno asciutti. Altra cosa fondamentale è la capacità di carico : se il carico è inferiore agli 8Kg scordatevi di lavare le coperte ed i piumini a casa, più la capacità di carico è alta più potrete lavare a casa senza dover spendere soldi in lavanderia o al self-wash. Non vi preoccupate se siete soli in casa e pensate che 8kg siano troppi. Ormai le nuove lavatrici sono provviste di regolazione automatica, cioè se carichi la lavatrice con 2kg di panni il consumo sarà per quei due kg e non per 8! Altra caratteristica da non trascurare è il consumo energetico: una classe AAA eviterà alla vostra bolletta di schizzare alle stelle, vi consiglio di controllare il vostro piano tariffario energetico. Io ho il consumo ridotto il sabato e la domenica e dopo le 19:00, quindi faccio le lavatrici in orari stabiliti, ma risparmio un bel po’. Che cosa sono le A++++ ? Ogni + aggiunta dopo la A, corrisponde ad un minor consumo, ma attenzione perché ad ogni + il costo sale di molto e molte volte non conviene prendere quella più costosa perché per ammortizzare i costi ci vorrebbero anni.

Terminiamo con una caratteristica che molti tralasciano, la rumorosità: c’è davvero bisogno che vi dica quanto sia fastidiosa una lavatrice super rumorosa? Non potrete mandarla la notte, ne mentre siete a casa e volete rilassarvi davanti alla tv.

QUANTO DEVO PAGARE LA LAVATRICE?

Se siete soli o siete in due e fate una media di 2/3 lavatrici a settimana potete pensare ad una lavatrice economica (200/300€), però queste montano motori elettrici a spazzole. Sono motori molto rumorosi durante la centrifuga, come quando parte un aereo per capirci e durano in media 2000 lavaggi, e voi siete sui 150 lavaggi annui. Se, invece, le lavatrici che fate sono più di 4 a settimana, classico delle famiglie numerose o con pargoli, non va bene la lavatrice economica (entro i 300€ ), meglio quelle con motori inverter che sono molto più silenziose e più affidabili. Una economica, dati i molti lavaggi morirebbe in breve tempo, quelle inverter sono garantite per 10 anni, meglio non rischiare no?

DOVE METTO LA LAVATRICE

Normalmente si mette in balcone, ma dovete considerare che deve essere in un posto che non dia fastidio a voi ed ai vostri vicini. Se avete il balcone che dà sulla camera da letto dell’inquilino del piano di sotto, meglio metterla in cucina. Se in casa non avete spazio, ma non potete metterla all’esterno, esiste una tipologia di lavatrice che si chiama a carica dall’alto. La utilizza chi ha problemi di spazio perché, appunto, caricandosi dall’alto non necessita che davanti alla lavatrice ci sia lo spazio per aprire lo sportello. E’ una soluzione ottima anche per chi soffre di mal di schiena e non ce la fa a chinarsi, anche se molti risolvono il problema mettendo la lavatrice su un ripiano in cemento ad un metro da terra e sotto ci ricavano pure lo spazio per mettere i saponi. Personalmente quella con la carica dall’alto non la consiglio, a meno che proprio non abbiate seri problemi di spazio. Tra le varie cose questa lavatrice ha il difetto di far aprire lo sportellino superiore ogni tanto durante il lavaggio e bloccare il cestello, in più rispetto a quella normale non si può pulire la guarnizione che va sostituita.

COS’E’ LA LAVASCIUGA?

Quando ero piccola pensavo che fosse un’invenzione di mia nonna, che chiamava così la lavatrice, in realtà la lavasciuga è una lavatrice con l’asciugatrice integrata. Anche in questo caso sono scettica, quindi mi sento di non consigliarvela perché prima di tutto avere due macchine in una significa avere il doppio delle possibilità che si rompano e di norma si creano sempre più problemi, in più non puoi effettuare lavaggi a pieno carico perché l’asciugatrice non li regge.

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