Bonus animali domestici

Tra le tante detrazioni statali di questi anni c’è anche quella per le spese veterinarie. Cos’è il bonus animali domestici e come funziona

E’ una tutela che consente di risparmiare qualche euro per il mantenimento in salute dei propri animali domestici. Che gli italiani amino gli animali è un fatto risaputo e anche la legislazione tiene conto di questo aspetto.

In realtà non si tratta di una novità perché già in passato le spese veterinarie erano detraibili. Ma vediamo quali sono invece le differenze con gli scorsi anni.

Modalità per richiederlo

Per richiederlo e ottenerlo occorre che i pagamenti siano tracciabili, oppure presentare le ricevute fiscali delle spese effettuate. La richiesta va fatta compilando il modulo sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il bonus animali domestici può essere richiesto dai cittadini italiani, senza limitazioni legate all’ISEE.

il proprietario dell’animale domestico richiedere il bonus animali domestici e il tetto della spesa detraibile.

Come funziona il Bonus e quanto è il massimo rimborso

Il bonus sarà dunque prorogato per il 2022 con alcune novità, come il tetto massimo di detraibilità Irpef che passa da 500 a 550 euro.

L’agevolazione fiscale a sostegno delle spese sanitarie per i nostri compagni animali è pari al 19% sull’Irpef, per alcune spese veterinarie. Ad esempio, le visite specialistiche, gli interventi di chirurgia, gli esami in laboratorio e l’acquisto di farmaci veterinari.

Rimane anche la franchigia di 129,11 euro, che significa che la detrazione Irpef al 19% viene applicata sull’importo speso, meno questa somma. Va detto quindi che, togliendo la franchigia dal tetto massimo, il rimborso massimo che si può ottenere con il bonus animali è poco meno di 80 euro.

Sicuramente la cifra non è altissima, ma è un passo in avanti verso un mondo nel quale magari tutte le spese veterinarie saranno detratte, considerando i nostri amici animali dei familiari. Speriamo poi in un futuro dove le spese di ricovero e di grande intervento siano economicamente meno impegnative per le famiglie, così da non dover mai essere messi davanti alla scelta di curare il proprio animale o arrivare a fine mese. 

Novità contro il randagismo e la persecuzione

Altre novità, il voler aiutare in modo concreto tutti quegli animali che non hanno una fissa dimora vivendo in strada e tutelare i diritti e la salute degli animali selvatici. Come? È stato stanziato un fondo di circa 2 milioni l’anno per i prossimi 3 anni, per intervenire sulle regioni che hanno maggiormente bisogno di aiuto con tutti i cuccioli randagi, come Campania, Abruzzo, Calabria, Puglia, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia.

Si supporteranno anche tutti quegli animali che sono più a rischio della persecuzione da parte dell’uomo come orsi o cinghiali. Ci sarà inoltre, la chiusura degli allevamenti di visoni in modo permanente, in quanto oltre alle motivazioni etiche, anche per cause sanitarie in quanto questi animali possono ammalarsi di Covid e permettere al virus di mutare.

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FOTO: Optimagazine.com

Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!