Marzo 2019

Vitamina B12, una carenza può portare alla depressione

Se vi sentite stanchi, spossati, avete l’affanno anche nel compiere i più semplici gesti quotidiani, il vostro problema potrebbe riguardare l’alimentazione che state seguendo, probabilmente povera di vitamina B12.

Amici e conoscenti vi consiglieranno come prima cosa di assumere una maggiore quantità di ferro, magari attraverso la classica pasticchetta di acido folico. Va benissimo come suggerimento, ma potrebbe non essere sufficiente.

Cos’è la vitamina B12?

Si tratta di una vitamina fondamentale per il nostro organismo, che possiamo trovare in cibi come la carne, il pesce ed i latticini. Dobbiamo assumerla con l’alimentazione perché il nostro corpo non è in grado di produrla autonomamente.

A cosa serve?

Aiuta la formazione e la crescita dei globuli rossi, ma contribuisce anche alla sintesi del DNA e dell’RNA, quindi allo sviluppo dei globuli bianchi che costituiscono una parte fondamentale del nostro sistema immunitario. E’ responsabile anche della buona salute del sistema nervoso, ecco perché una carenza eccessiva di vitamina B12 può portare alla depressione, in alcuni casi limite.

Dove la troviamo?

In particolare è presente nella carne, nelle uova, nel pesce e nei latticini. Questo perché di solito gli animali vengono nutriti con mangimi addizionati con questa sostanza.  In realtà anche nella frutta e nella verdura troviamo questa vitamina, dato che i batteri presenti nella terra sono in grado di sintetizzarla, ma prima di mangiare una mela o una carota siamo sempre attentissimi a lavarle o a sbucciarle e quindi perdiamo la possibilità di assumerla.  Non è un caso che i vegani siano la categoria che soffre maggiormente di carenza di vitamina B12.

Cosa comporta una carenza di vitamina B12?

I sintomi sono molteplici: debolezza, formicolii alle estremità, mal di testa, irritabilità, depressione, difficoltà ad addormentarsi, anemia.

Come integrarla?

La giusta dose di vitamina B12 per un adulto sano è di 2,5 mg. E’ sufficiente mangiare quotidianamente una buona dose di quelle che noi cataloghiamo come proteine: carne, pesce, uova, latticini. Una pietanza particolarmente ricca di vitamina B12 è il fegato.

Se questo tipo di alimenti vi ripugna o per altri motivi non potete nutrirvene, esistono in commercio degli integratori specifici da prendere per via orale o per via intramuscolare.

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Calano le bollette di luce e gas dal 1 aprile, quanto risparmieremo?

Dopo le batoste dei numerosi rincari nelle bollette di luce e gas durante il 2018, finalmente arriva una buona notizia per i consumatori. Dal primo aprile la bolletta della luce registrerà una diminuzione dell’8,5% mentre quella del gas scenderà del 9.9%.

Quali sono i motivi di questo improvviso ribasso?

Alcuni media hanno visto un intento propagandistico in ottica elezioni europee del 26 maggio, “il presidente dell’Authority, nominato da Di Maio, riduce fortemente le tariffe da aprile”. Così scriveva Repubblica tre giorni fa.

Ma le motivazioni reali sembrano essere altre:

  1. Cominciamo col considerare un dato fondamentale, questo è stato il settimo inverno più caldo dal 1910 ad oggi. Ciò ha permesso ai consumatori di utilizzare una quantità minore di metano per riscaldare il proprio ufficio e la propria abitazione.
  2. Il cambiamento più importante è di natura finanziaria: c’è stato un notevole ribasso del prezzo del gas naturale dovuto al rallentamento delle economie asiatiche, della Cina in particolare, che ne ha richiesta una minore quantità. Il Gnl (gas naturale liquido) in eccesso è stato distribuito sui mercati europei, questo ha portato ad una diminuzione del prezzo all’ingrosso.

Come ne hanno beneficiato i consumatori?

Dato che quasi la metà dell’energia in Italia è prodotta da centrali a ciclo combinato, che utilizzano il gas naturale come combustibile, è naturale che se il prezzo di quest’ultimo scende, costa meno produrre energia.

L’ARERA ( Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) nel determinare le tariffe ha anche considerato l’incremento di produzione di energia eolica, dovuto ad un inverno particolarmente ventoso in tutta Europa.

Quanto risparmieremo?

L’Unione nazionale consumatori ha stimato che dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020 una famiglia tipo risparmierà 5o euro per la luce e 118 euro per il gas, per un totale di 168 euro annui.

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Vuoi sposarmi in Converse? Sì lo voglio!

Il momento più carico di tensione per una futura sposa è la scelta dell’abito. Spesso le accompagnatrici non sanno essere obiettive e passano da un eccesso all’altro: “questo vestito ti sta divinamente, certo però che pure il primo che hai provato. Si vabbè, ma a te sta bene tutto”, “mmm mi pare che questo abito non ti valorizzi, questo ti fa difetto sui fianchi, sei sicura di voler tenere la schiena completamente scoperta?”.

Alla fine solo l’intervento del capo supremo, la mamma, potrebbe far pendere la decisione verso un vestito in particolare oppure, una sorta di luce mistica che illumini le accompagnatrici di fronte ad una sposa che ha veramente trovato l’abito perfetto per lei. Immaginate tutte le femmine in stato di trance che indicano la sposa piangendo, “è lui, non potrebbe essere nessun altro”.

E le scarpe? 

Le spose tengono molto a questo accessorio, anche se dopo la cerimonia non vedono l’ora di disfarsene per mettersi a piedi nudi o con le classiche ballerine. Nella maggior parte dei casi la scelta ricade su scarpe col tacco, prevalentemente bianche, ma negli ultimi anni sta spopolando una tendenza che permette agli sposi di godersi la giornata sin dal primo momento, senza arrivare alla sera con i piedi doloranti.

Stiamo parlando del matrimonio in Converse, siamo pronti a scommettere che qualcuno di voi già conosce una coppia che ha voluto rendere il proprio giorno speciale più easy, comodo e stravagante.

Le All Star hanno da sempre rappresentato più di una semplice calzatura, sono considerate un vero e proprio stile di vita. Ideali per un matrimonio informale all’aperto, magari in un’atmosfera alla Central Park, ma anche per delle nozze a tema country, per ballare la quadriglia e altri balli particolarmente scalmanati.

Ciò non toglie che queste scarpe possano essere indossate sotto i canonici abiti da cerimonia per sdrammatizzare il look formale tipico di questi eventi. Ormai è possibile personalizzarle nei più svariati modi, con disegni, frasi divertenti o addirittura con le foto dei promessi sposi.

Un’idea potrebbe essere quella di abbinare le proprie converse al colore del vestito dell’altro. Ad esempio la sposa potrebbe indossare delle scarpe blu come il completo dello sposo e quest’ultimo potrebbe portarle bianche con qualche decorazione particolare.

Se consentirete anche agli invitati questo tipo di libertà stilistica, state certi che non li troverete contrariati. Magari persino la nonnina ottantenne potrebbe avventurarsi in un trenino intorno ai tavoli, confortata dalla comodità della propria calzatura.

Un ultimo suggerimento potrebbe essere quello di regalare ai testimoni qualcosa di unico e che rimanga nel tempo, come un paio di converse. Chissà che non decidano anche loro di sposarsi con ai piedi il vostro dono di nozze.

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FOTO: chedonna.it

 

I pidocchi del cane possono contagiare l’uomo?

Se il vostro cane ha pruriti continui ed è piuttosto irrequieto, vi consigliamo di controllare con attenzione il pelo, potrebbe essere diventato il luogo di villeggiatura di pidocchi e di altri parassiti molto fastidiosi.

I PIDOCCHI DEL CANE POSSONO TRASMETTERSI ALL’UOMO?

Non cominciate ad andare nel panico, soprattutto voi mamme, che amate che i vostri cuccioli umani e cani giochino insieme in libertà. I pidocchi del cane non possono trasmettersi all’uomo.

I pidocchi sono dei parassiti che hanno bisogno di un ospite specifico per sopravvivere, pensate che ne esistono più di 3000 tipi. I pediculus humanus capitis, il terrore degli asili di tutto il mondo, è come se fossero dei piccoli umani che si nutrono del nostro sangue e solo con esso riescono a sopravvivere. Non sarebbero in grado di vivere sui nostri amici a 4 zampe, probabilmente non gradiscono il sapore del loro sangue.

Stesso discorso è da farsi per i pidocchi che stazionano sulla pelle dei nostri animali, hanno i loro gusti ed il nostro sangue li ripugna.

2 TIPI PRINCIPALI DI PIDOCCHI NEI CANI:

Heterodoxus spinger: sono originari dell’Australia, possono raggiungere i 5 cm di lunghezza. Colpiscono i cani di tutto il mondo, tranne gli Europei.

Tricodectes canis: raggiungono i 2 cm di lunghezza, amano collocarsi sul collo, sul dorso e sulle orecchie degli animali. Colpiscono i cani di tutto il mondo, senza esclusioni.

COME RICONOSCERLI

Si presentano delle dimensioni sopra citate, piatti e di colore grigio. Al contrario delle pulci, non saltano e non sono veloci, quindi è molto più semplice individuarli ed eliminarli.

POSSIBILI SOLUZIONI:

1)Il primo step, una volta individuati gli ospiti indesiderati, è lavare il vostro cane con uno specifico shampoo antiparassitario. Mi raccomando asciugatelo bene, soprattutto alla base della coda e dietro le orecchie.

2) Dopo averlo lavato pettinatelo con cura utilizzando un apposito pettine anti-pidocchi o anti-pulci, in questa maniera eliminerete sia i cadaveri dei pidocchi vittime dello shampoo sia i corpicini di quelli sopravvissuti.

3) Esistono in commercio dei collari e delle pipette che proteggono i vostri cuccioli dagli attacchi di numerosi parassiti, pidocchi compresi.

QUALI CANI SONO PIU’ A RISCHIO?

Se può capitare anche più di una volta nella vita che i vostri cani siano infestati dalle pulci, trovarli vittime dei pidocchi sarà molto più difficile. Di solito questo tipo di parassiti si insedia su animali che vivono in condizioni igienico sanitarie deficitarie o che sono mal nutriti, più colpiti saranno i cuccioli e i cani in età avanzata.

Vi consiglio comunque di consultare un veterinario perché ogni razza e stazza di cane potrebbe aver bisogno di quantità e di prodotti diversi per eliminare questo fastidioso problema.

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Milano ospita la prima Unicorn House, sarà possibile dormirci per tre giorni

C’è chi aspetta Natale con trepidante attesa, chi ha l’acquolina da gennaio perché sogna di nuotare nel cioccolato delle uova di Pasqua e c’è chi, invece, vuole solo immergersi in un mondo di arcobaleni, marshmallow e cavalli alati.

I primi a poter realizzare il loro desiderio saranno proprio questi ultimi, dato che il 9 aprile si celebrerà la Festa Mondiale dell’unicorno. 

Il portale di prenotazione viaggi ed esperienze online Booking.com, ha allestito un’autentica Unicorn House nel centro di Milano, in via Santa Cecilia 4, a pochi passi da Piazza San Babila.

Non si tratta di un museo da visitare, ma di un vero e proprio appartamento dove tre gruppi di ospiti potranno soggiornare per tre notti, dal 10 al 12 aprile, durante la Design Week.

Le prenotazioni saranno possibili sul portale alle ore 10:00 del 23 marzo, del 28 marzo e del 1 aprile. Ogni soggiorno potrà durare massimo 24 ore, per dare la possibilità a quante più persone possibili di godersi la magia di questa atmosfera da favola, con lenzuola, tende e arredamento tutto rigorosamente puccioso e unicornoso.

Alberto Yates, Regional Manager di Booking.com si dichiara entusiasta dell’iniziativa: “Siamo felicissimi di poter invitare alcuni fortunati ospiti a provare la Unicorn House, e siamo sicuri che sarà un’esperienza magica e assolutamente indimenticabile”.

L’esperienza avrà un costo di 70 euro per due persone, inclusa sarà la dolcissima colazione ed una lezione di cake design di Eleonora di Simine di Nana&Nana Cakes.

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Il 20 marzo si festeggia l’Equinozio di Primavera con gli occhi al cielo

Impostate le sveglie e gli orologi alle ore 22:58 di stasera, perché potrete festeggiare ufficialmente l’Equinozio di Primavera. Questo accadrà, ovviamente, nel nostro emisfero, il settentrionale. Al contrario, nell’emisfero meridionale scatterà l’Equinozio d’Autunno.

COSA SI INTENDE PER EQUINOZIO

Il termine equinozio deriva dalla locuzione latina “aequa nox”, cioè notte uguale (al dì). Si verifica due volte l’anno, il primo il 20 marzo ed è noto come Equinozio di Primavera, il secondo il 22/23 settembre ed è chiamato Equinozio d’Autunno. In questi due giorni il Sole si trova esattamente allo zenit dell’equatore e per tale motivo la notte ed il giorno hanno la stessa durata (12 ore circa).

PERCHE’ SI E’ PASSATI DAL 21 AL 20 MARZO?

A scuola ci hanno sempre insegnato che la primavera inizia ufficialmente il 21 marzo con l’omonimo equinozio, ma da un po’ di tempo a questa parte le cose sono cambiate.

Questo slittamento è dovuto ad un difetto del calendario gregoriano che ha sempre considerato che la rotazione della Terra intorno al Sole avvenisse in esattamente 365 giorni, anche se in realtà c’è uno scarto annuale di 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. In parte il problema si è risolto con l’introduzione del 29 febbraio ogni 4 anni (anno bisestile).

Altro problema riguarda il fatto che il calendario gregoriano è basato sull’anno solare e non su quello siderale. Cosa comporta questo?

Si è adottato uno stratagemma, non si considerano bisestili gli “anni centenari”, quelli che terminano con “00”, che non siano divisibili per 400. Quindi il recente 2000 ha mantenuto la sua bisestilità in quanto divisibile per 400.

Sono ragionamenti un po’ complicati, comunque vi basti sapere che, nonostante tutti questi accorgimenti machiavellici, un piccolo margine di errore rimane ed è quello che ha portato allo spostamento dell’equinozio dal 21 al 20 marzo.

Alcuni esperti hanno calcolato che intorno al 2048 l’equinozio sarà addirittura il 19 marzo.

OCCHI AL CIELO PER LA SUPERLUNA

Per i nottambuli e per gli appassionati del cielo notturno, stanotte alle ore 2:43 ora italiana, la Luna si troverà nel punto più vicino alla Terra della sua orbita (perigeo) e sarà possibile ammirare, anche ad occhio nudo, una Superluna. Per godere di uno spettacolo ancora più nitido si consiglia di sdraiarsi sotto le stelle in un luogo privo di luci artificiali.

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Qualificazione agli Europei, sarà l’Italia di Quagliarella

IL RISCATTO DELL’ITALIA

Dopo la dolorosissima mancata qualificazione ai Mondiali del 2018 ed il secondo posto nella Nations League, che non ha permesso agli azzurri di approdare direttamente agli Europei itineranti del 2020, l’Italia di Mancini si appresta a scendere in campo per le prime partite del girone eliminatorio. Fino ad ora negli 8 match disputati sotto la guida tecnica del Mancio, la Nazionale ha collezionato 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.

LE AVVERSARIE DEL GIRONE

L’Italia dovrà vedersela nel proprio girone (J) con Bosnia Erzegovina, Grecia, Liechtenstein, Armenia e Finlandia. Avversari di certo non proibitivi per una qualificazione che si preannuncia agevole, dato che passano le prime due in classifica.

LE PARTITE D’ESORDIO

Gli Azzurri esordiranno sabato 23 marzo alle ore 20:45 contro la Finlandia, teatro dell’incontro sarà la Dacia Arena di Udine. Lo stadio Tardini di Parma ospiterà la sfida con il Liechtenstein di martedì alle 20:45.

I CONVOCATI DI ROBERTO MANCINI:

La novità più affascinante riguarda il ritorno del 36enne Fabio Quagliarella in Nazionale. Convocazione più che meritata dato che l’attaccante napoletano guida la classifica cannonieri della Serie A con 21 centri. Rimangono a casa Balotelli e Belotti.

Di seguito la lista completa dei convocati:

 

Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Juventus), Salvatore Sirigu (Torino);

Difensori: Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Alessandro Florenzi (Roma), Armando Izzo (Torino), Gianluca Mancini (Atalanta), Cristiano Piccini (Valencia), Alessio Romagnoli (Milan), Leonardo Spinazzola (Juventus);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Cagliari), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Stefano Sensi (Sassuolo), Marco Verratti (Paris Saint Germain), Nicolò Zaniolo (Roma);

Attaccanti: Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Fiorentina), Stephan El Shaarawy (Roma), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Moise Kean (Juventus), Kevin Lasagna (Udinese), Leonardo Pavoletti (Cagliari), Matteo Politano (Inter), Fabio Quagliarella (Sampdoria).

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Festa di San Patrizio, dove festeggiarla!

Il 17 marzo si festeggia San Patrizio, patrono d’Irlanda, ma la festa viene celebrata con sfilate e fiumi di birra in tutto il mondo.

Saint Patrick’s Day o Paddy’s Day è una festa inserita nel calendario liturgico della Chiesa Cattolica già dal 1700.

PERCHE’ IL TIPICO COLORE VERDE?

I motivi sembrano essere due:

1)Il vescovo irlandese Patrizio si servì del trifoglio per spiegare il mistero della Santissima Trinità agli irlandesi e convertirli al Cristianesimo.

2) Avrete sicuramente sentito parlare della “verde Irlanda”, l’isola di smeraldo. La bandiera simboleggia la pace fra i cristiani (associati al colore verde) e i protestanti (associati al colore arancione), il bianco nel mezzo indica la pace fra le due fedi.

UNA FESTA AMATA IN TUTTO IL MONDO

Saint Patrick’s Day è festa nazionale nella Repubblica d’Irlanda, ma è particolarmente sentita anche nelle province canadesi di Terranova e Labrador, nelle città di New York e di Boston (San Patrizio è anche il patrono di questa città). Anche a Tokyo ogni anno si svolge una sfilata dedicata al santo irlandese.

I PIATTI E LE BEVANDE TIPICHE

Sono due le bevande consumate durante i festeggiamenti, rigorosamente alcoliche. Si tratta del sidro, derivante dalla fermentazione del succo di mele, e la birra. La più consumata e apprezzata  è la Guinnes.

Il cibo più famoso è un piatto unico, il Roast Dinner, a base di manzo bollito, patate, piselli e carote, accompagnato da un pane di farina integrale.

DOVE FESTEGGIARE IN ITALIA

Gli italiani, festaioli per tradizione, hanno accolto anche questa festa d’oltreconfine. Nella penisola non si contano gli eventi e le sfilate colorate di verde e di sana follia irlandese.

A Roma, l’ente del Turismo Irlandese, la Global Greening, si è prodigata per far illuminare di verde il Colosseo alle 21 del 17 marzo. Stessa sorte toccherà a Villa Spada, sede dell’ambasciata irlandese.

Lo Spirit of Irland è un lungo weekend, dal 15 al 17 marzo, che anima Milano attraverso musica, danze irlandesi e stand dedicati alla birra e al whiskey.

A Venezia l’Hard Rock Cafè sarà la sede glamour dei festeggiamenti, sui passi delle danze folkloristiche e sulle note delle icone musicali irlandesi, gli U2 ed Ed Sheeran.

Per chi è affamato di cultura consigliamo gli eventi che si terranno a Livorno. Catherine Dunne e John Banville (candidato al Nobel per la letteratura), affiancati dall’italiano Marco Vichi, scriveranno tre racconti inediti che saranno presentati al San Patrizio Livorno Festival.

Anche Pescara, Udine, Bologna e Parma hanno in serbo delle sorprese per gli amanti di questa festa.

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A Milano il tiramisù più lungo del mondo: 15mila porzioni per il pubblico

-50mila savoiardi

-500 kg di mascarpone

-65 kg di cacao amaro

-300 litri di caffè

-60 kg di tuorlo

-70 kg di albume

-65 kg di zucchero

E’ questa la lista della spesa che Galbani Santa Lucia ha stilato per portarsi a casa gli ingredienti necessari per preparare il tiramisù dei record.

Sabato 16 marzo il parco commerciale di Milano CityLife Shopping District sarà il teatro dell sfida al precedente primato detenuto da Gorizia con un dessert da 266,9 metri.
L’evento vedrà protagonisti assoluti i pasticceri della Scuola di Cucina Teatro7/Lab e Aadv Entertainment.

In loco è stata allestita una zona appositamente dedicata, i pasticceri lavoreranno su 80 tavoli da 183 cm. L’obiettivo finale è raggiungere una lunghezza complessiva di 303, utile per entrare nel Guinnes World Record.

Lo “spettacolo” avrà inizio alle 14 e sarà animato dagli speaker di Radio Dejay La Pina, Diego e La Vale.

Alla fine ci sarà la parte migliore, l’assaggio. 15Mila porzioni saranno messe a disposizione del pubblico e gli ingredienti per altre 15 mila andranno ad addolcire i pasti di alcune mense dei poveri in Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna.

Davvero un’iniziativa lodevole per Galbani in collaborazione con il Banco Alimentare.

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La regola d’oro per rimediare ad un errore in amore

 

Quando sei innamorato un’intensa sensazione di felicità, di esaltazione e di angoscia ti scombussola tutto.

E’ piuttosto probabile, soprattutto all’inizio, commettere qualche errore con la persona che si vuole conquistare. Magari, presi dalla foga dell’innamoramento, e dalle farfalle che alcune volte dallo stomaco passano alla testa, ci lanciamo in un sms inadeguato, una chiamata ad un orario improponibile o una battuta di troppo per poi, dopo aver chiesto a Dio di ucciderci per la vergogna, e dopo non essere morti, tentare di recuperare mandando un secondo sms, dicendo qualcosa in più o facendo una seconda battuta di “recupero”.

Per fare un esempio calcistico che renda l’idea: pensate ad un arbitro che commette un errore, regalando un rigore ad una delle due squadre. Può scattare un meccanismo pericoloso nella sua testa che lo porterà a compensare la decisione sbagliata in precedenza, commettendo altri errori a favore della squadra precedentemente danneggiata.

Questo ci fa capire che spesso, quando agiamo per recuperare qualche mancanza, rischiamo di causare danni peggiori. Se commettiamo un errore non dobbiamo pensare di dover mettere necessariamente delle “toppe”. Dobbiamo solo lasciare che l’errore perda di intensità ed importanza. Come? Esiste nella vita, qualcosa che è equivalente ad una gomma da cancellare. Che cos’è? Il TEMPO.

Se sbagliate con la persona che volete al vostro fianco, evitate di andare in iperventilazione e di correre subito ai ripari convinti che sia l’unico modo per salvare la relazione. Attendete che l’intensità emotiva del vostro errore cali.  A poco a poco a entrambi sembrerà meno importante e meno drammatico. Ve ne dimenticherete senza rendervene conto.

Ovviamente non tutti gli errori possono essere recuperati in questo modo. Se avete offeso la persona amata sarà bene chiedere scusa. Per molte altre situazioni, prima di fare un altro passo, chiedetevi se state agendo in base ad un piano ben preciso o solo perché presi dalla troppa foga di recuperare. Come si dice: “Troppe toppe fanno strappare il vestito”.

Per il resto in bocca al lupo!

Abbiate il coraggio di osare e di sbagliare,  e viva “l’Amore, che muove il sol e l’altre stelle”. Se così è, un motivo ci sarà.

Ek.

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