Settembre 2018

Impariamo a spazzolare il cane: Ecco gli strumenti migliori

Molte persone non spazzolano mai il loro amico a quattro zampe, per poi portarlo a tosare periodicamente. Perché questa cosa non è consigliata? Perché Madre Natura, che è stata bravissima, ha fatto sì che la pelliccia che resta attaccata alla pelle del cane sia essenziale per tutelarlo dal freddo, ma anche dal clima torrido, quindi a meno di un parere specifico del veterinario, è cosa buona e giusta liberarlo dal pelo morto con il giusto metodo senza tosarlo. Pettinare Fido lo predispone a preparare il pelo per il bagno periodico.

Oltretutto durante le operazioni di spazzolatura e cardatura, sottoponiamo l’animale ad una corretta stimolazione della circolazione sanguigna cutanea, oltre che ad un incremento della relazione tra il proprietario ed il cane. Maggiore sarà la lunghezza del pelo, più frequenti risulteranno le sessioni di spazzolatura, in particolare durante il periodo della muta, cioè del ricambio del sottopelo.

GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE SU FIDO:

Scegliere una spazzola adatta per il nostro cane  può non essere così semplice come si tende a pensare. Nella scelta il primo criterio da tenere in considerazione è la tipologia di pelo del nostro amico a quattro zampe. Cercate di evitare le spazzole con setole dure, perché se non vengono usate con la dovuta delicatezza, rischiate di fargli male. Spazzolare e cardare il cane non è in sé un movimento difficile, ci vogliono semplicemente mano leggera e comprensione per lo stato d’animo dell’animale. Considerate che dopo il vostro prezioso lavoro il cane sarà liberato dai grovigli del pelo e proverà un grande sollievo di cui vi riterrà fautori.

SPAZZOLA CON SETOLE IN ACCIAIO:

E’ uno strumento che non dovrebbe mai mancare nel beauty del nostro cane. Fate attenzione a comprarla della dimensione giusta a seconda della stazza  e della lunghezza del suo pelo. Spazzolate Fido in direzione del pelo, probabilmente sarà necessario passare il cardatore prima della spazzola vera e propria, per quel pelo infeltrito che non si riesce a spazzolare.

Quando spazzolate e cardate il vostro animale, dovete usare molta delicatezza, perché c’è sempre il rischio di ferire o irritare la pelle. Prestate particolare attenzione alle parti sensibili come occhi, orecchie e naso dove potreste optare per una spazzola a setole morbide.

Quando si spazzolano cani dal pelo riccio e lungo, meglio utilizzare una spazzola con larghe setole in metallo, solamente dopo aver eliminato gli eventuali nodi con il rastrello. Se il vostro è un cane dal pelo lungo, spazzolarlo permette di fargli sfoggiare un pelo ancora più brillante ed elegante, eliminando polvere e pelo morto.

CARDATORE:

Si tratta di un altro strumento utilissimo, è una spazzola con i dentini in ferro che strappa (senza fare male) il pelo morto e vecchio, ripulendo velocemente la pelliccia. La cardatura serve per ripulire e sfoltire il sottopelo, consentendo così una miglior ossigenazione di tutto il manto. L’operazione di cardatura si può fare con minor frequenza rispetto alla spazzolatura, che andrebbe, invece, eseguita ogni giorno.

Per un lavoro ben fatto, seguite questi consigli: cardate o spazzolate una ciocca alla volta, iniziando dalle zampe, a mano a mano, salite verso la coscia; evitate il contropelo, perché fa male all’animale e lo infastidisce; fate attenzione a non far impigliare la spazzola nei nodi; la spazzolatura va fatta cambiando direzione, a zig zag, in modo che i nodi si sbroglino più facilmente.

Per spazzolare e cardare il sottopelo lungo e folto, come per il pastore belga, è preferibile utilizzare un cardatore a rastrello. In questo modo si evita la formazione di nodi e si elimina il pelo morto. Per i peli di tipo medio-lungo, per esempio di un golden retriever, vi troverete in presenza di un sottopelo moderatamente folto che tende ad annodarsi con relativa facilità.

Cardare e spazzolare il cane con cadenza regolare previene ogni tipo di problema e difficoltà. Usate il cardatore per districare i peli annodati dei barboncini e di tutti quei i cani che presentano un pelo arricciato e duro. In particolare per il cane barbone, visto che il pelo non smette mai di crescere, dovrete tosare e regolare continuamente il pelo. Chiaramente essendo queste operazioni delicate, vi consigliamo di rivolgervi ad un toelettatore professionista, soprattutto le prime volte, se non foste perfettamente in grado di farlo.

FURMINATOR:

Una parentesi doverosa va fatta sul Furminator che è una spazzola Ibrida, che unisce la spazzola con le setole in acciaio ad un cardatore, per questo è una delle spazzole più amate dai proprietari di amici pelosi. Spazzolare significa pettinare l’animale, mentre cardare significa sbrogliare il manto del cane in modo che i peli siano posti in modo parallelo, eliminando le impurità ed asportando in modo indolore il sottopelo in eccesso, questa spazzola offre entrambe le opzioni.

SPAZZOLA A RASTRELLO:

Chi ha un cane a pelo corto-raso, dovrà dotarsi della classica spazzolina con estremità a pettine, simile ad un piccolo rastrello, utile ad eliminare i micro grovigli e a toelettare bene il nostro amico di zampa. In questi casi è possibile usare anche una spazzola con setole naturali, facendola passare in direzione di crescita del pelo. I

Iniziando a pulire il pelo con un pettine, seguendo la direzione del mantello partendo dalla testa, proseguendo sul corpo e successivamente zampe e coda. Si consiglia di insistere sulle zone più difficili, senza però spingere troppo forte, dove il pelo sedimenta maggiormente, come l’area del collo e la parte posteriore del corpo. In un secondo momento si passa alla spazzola che potrà rimuovere eventuali corpi estranei, come foglie, legnetti, insetti, districando anche eventuali nodi. Sappiate che esiste anche la spazzola per rimuovere le pulci, a forma di rastrello con dentini stretti stretti, che portano via i parassiti.

TAGLIA NODI:

Se la situazione è critica, potrebbe essere necessario un taglia nodi, che elimina il problema senza strappare o tirare la peluria del nostro cane. A questo punto usiamo la spazzola in tutte le direzioni per eliminare il pelo morto, concludendo con una passata finale che segue la direzione di crescita del pelo.

GUANTO IN SILICONE:

Se la spazzola è fonte di stress per Fido, possiamo intervallare il suo utilizzo con quello del classico guanto con piastra in gomma, che accarezza dolcemente la cute del cane, trattenendo il pelo fra le setole. Ricordiamoci sempre che se il nostro amico a quattro zampe ha l’abitudine di rotolarsi nella terra, potrebbe essere necessario un lavaggio prima della spazzolatura, per eliminare la sporcizia che ci renderebbe difficile pettinare in profondità il manto.

MANOPOLE IN GOMMA:

Nei cani a pelo corto e raso, come ad esempio i dobermann e i boxer, il sottopelo è spesso assente, mentre il pelo di copertura è liscio, fitto, omogeneo e corto. Con questo tipo di pelo non ci sono problemi di nodi, ma c’è l’inconveniente del pelo morto che può arrecare particolare fastidio al proprietario. Infatti, cadendo il pelo si infila nei divani, negli abiti o nei tappeti e si riesce ad eliminare con fatica. Al fine di prevenire il problema, ci sono in commercio delle apposite manopole/spugne in gomma morbida, che con facilità e delicatezza si devono passare sul mantello del cane per togliere ed eliminare il pelo morto.

STRUMENTI PER IL PROPRIETARIO:

Anche noi proprietari quando spazzoliamo il cane dovremmo munirci di alcuni strumenti. Utile è il grembiule dedicato alla spazzolatura, possibilmente di gomma o di un materiale acetato che non trattiene i peli, da indossare sopra gli abiti, così da non dover passare poi una buona mezz’ora a toglierci peli da dosso. Utile anche una busta da mettersi accanto dove buttare i peli del cane, per evitare che volino in giro. Se volete potete munirvi di guanti usa e getta. Ricordate di vestirvi comodi e di trovare un luogo dove possiate posizionare fido abbastanza in alto per non stare ricurvi.

Almeno una volta la settimana il pelo deve essere controllato con cura, soprattutto dopo la passeggiata se il cane vive in campagna o scorazza nei parchi con erba alta e secca. Durante l’ispezione vanno verificati la presenza di nodi del sottopelo, eventuali residui d’erba o spighette (i famosi forasacchi). Verificate anche che la perdita di pelo sia naturale e non eccessiva.

E voi che cane avete e che spazzola utilizzate? Scrivetelo nei commenti qui sotto.

Un abbraccio

Ek.

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Dormire con il proprio cane: Quali benefici può trarne il nostro sonno?

Se ricordate l’inizio del cartone Lilly ed il Vagabondo, vi verrà sicuramente in mente il momento in cui “Gianni caro” non vuole che il cane appena arrivato dorma con loro, mettendolo in uno scatolone in garage, cedendo solo a tarda notte portando la piccola cucciola in casa e dichiarando che sarà solo per quella notte, e poi, invece, la dolce Lilly dormirà con i suoi umani per sempre.

Dalla teoria alla pratica:

Secondo l’American Veterinary Association, più di 40 milioni di famiglie americane possiede almeno un cane. Di queste, il 63% considera i compagni a quattro zampe come familiari a tutti gli effetti.

Quasi tutti ci ripromettiamo che il cucciolo non dormirà nella nostra stanza, ma i primi tempi cediamo perché “è così piccolo e adorabile” e senza rendercene conto ci ritroviamo con un “pargolo” di 40 kg sotto le coperte con noi.

Perché vogliamo dormire con i nostri amici a 4 zampe?

“La relazione tra le persone e i loro animali domestici è cambiata nel tempo, probabilmente perché molti individui permettono ai loro animali domestici di dormire nella loro stanza – osserva la dottoressa Krahn -. Oggi molti proprietari di animali domestici trascorrono gran parte della giornata lontano dai loro animali domestici, perciò vogliono massimizzare il tempo da passare in loro compagnia quando sono a casa. Averli in camera da letto durante la notte è un modo semplice per farlo. Finalmente i proprietari di animali possono trovare il conforto della loro presenza con la consapevolezza che non avrà un impatto negativo sul loro sonno”.

Dormire con il proprio cane o gatto migliora il sonno?

Secondo una ricerca della Mayo Sleep Clinic degli Stati Uniti, (http://www.mayoclinicproceedings.org/article/S0025-6196%2817%2930486-X/fulltext ) che ha coinvolto 150 volontari, di cui il 49% proprietario di un animale domestico, un numero consistente di persone afferma di dormire meglio con il proprio “pet”: non solo single, ma anche persone che passano la notte da sole perché il partner viaggia per lavoro o lavora di notte.

Pareri favorevoli:

Oltre la metà degli amici a 4 zampe divide la camera o il letto con il padrone e l’80% ne è felice. Gli intervistati riferiscono che l’esperienza di condivisione del sonno con il proprio compagno peloso è appagante, distensiva e anche utile, perché la presenza dell’animale fa sentire al sicuro, scalda il letto e rilassa. Dormire col proprio cane o gatto riduce i livelli di stress e aiuta a sentirsi sereni perché aumenta il livello di ossitocina, l’ormone del benessere. La compagnia di un cane, un gatto o un coniglio risveglia l’interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, stimola energie positive distogliendo o rendendo più accettabili i problemi di tutti i giorni. Il contatto con un animale soddisfa una serie di bisogni umani (affetto, sicurezza, compagnia) che servono a mantenere un buon equilibrio psicofisico e può servire da “allenamento” per mantenere attivi quelle abilità sociali (incontri, uscite, passeggiate) fondamentali per il benessere dell’individuo in ogni fase della vita.  Ora questo studio aggiunge che dormire con il proprio cane o gatto migliora il sonno.

Pareri contrari:

Dall’altra parte il 20% lamenta che gli animali disturbano il sonno russando, piagnucolando o a causa dei bisogni fisiologici. C’è inoltre da considerare che il sonno umano e quello canino sono differenti: il cane tende a svegliarsi più spesso, emettendo rumori e mugolii che possono compromettere la qualità del nostro riposo. Infine, secondo alcuni esperti, la mancata separazione degli spazi può confondere l’animale e influire negativamente sulla sua educazione.

Benefici di notte ma anche di giorno:

I benefici della presenza di un pet nel letto continuano di giorno: diversi studi hanno dimostrato, infatti, che il contatto con un animale, oltre a compensare eventuali carenze di affetto e attenzione, facilita le relazioni interpersonali grazie a una speciale empatia che si crea con l’uomo.

 

Qualche precauzione:

Quando si dorme con il proprio amico fedele, bisognerebbe adottare piccoli accorgimenti, come arieggiare spesso stanza e materasso. Sarebbe meglio se Fido dormisse su una coperta/lenzuolo dedicata cambiata ogni 2/3 giorni. Prestate sempre la massima attenzione alla sua igiene (nel pelo e sulle zampe si accumulano batteri e funghi, quindi pulitelo sempre ogni sera prima di darvi la buonanotte, magari con delle salviette dedicate) e salute (non saltate nessun controllo veterinario, rispettate il piano di vaccinazioni e de-parassitatelo spesso, soprattutto perché nel caso in cui una zecca finisse nel vostro letto, il suo morso potrebbe provocarvi la malattia di Lyme). Insieme o separati, un riposo rigenerante influisce sul benessere di cane e padrone, quindi non dormiteci sopra!

La conclusione:

Dormire con il proprio cane o gatto migliora il sonno. Il risultato dello studio, secondo gli autori, non deve essere sottovalutato, perché il sonno dipende proprio in gran parte da uno stato di rilassamento fisico e mentale. Dormite quindi felici con il vostro amato amico, ma fategli capire che ognuno ha il suo posto e che non è il caso di dormire per forza appiccicati.

Se poi, oltre al cane, nel letto dorme anche il vostro partner, assicuratevi che faccia piacere anche a lui. Tre anime in un letto sono tante, ma facendosi piccoli uno spazio si trova sempre.

Ek.
 
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