Ottobre 2017

Carne sintetica: Un’alternativa valida?

La carne artificiale o carne in vitro viene creata prelevando cellule muscolari da tessuti animali e nutrendo tali cellule con proteine che aiutano il tessuto a crescere e a riprodursi.

Il primo hamburger “in provetta” di carne bovina venne presentato nel 2013 in una conferenza stampa a Londra, prodotto da un team di scienziati della Maastricht University in Olanda. La prima cosa che risalta è il prezzo, 330mila dollari per un hamburger di 250 gr.

Lab-grown beef presented in London

Lo chef Richard McGeown la cucinò per un numero ristretto di assaggiatori, tra cui l’autore del libro “TASTE OF TOMORROW” Josh Schonwald e la ricercatrice austriaca, nonché critica culinaria Hanni Rützler  di Future Food Studio che al riguardo disse: “Per me è carne, è qualcosa che posso masticare e credo che l’aspetto sia decisamente simile”, tuttavia aggiunse che, seppure la consistenza fosse perfetta e avesse un sapore intenso, la mancanza di grasso non la rendeva particolarmente succosa e appetitosa come la carne tradizionale.

Le indagini di mercato condotte dal 2013 al 2017 hanno rilevato una certa diffidenza da parte dei futuri consumatori, poco ispirati dall’origine artificiale del prodotto e, probabilmente, spaventati dal prezzo esagerato.

La startup americana Memphis Meat nel marzo del 2017 ha creato in laboratorio la prima carne di pollo e anatra partendo da tessuti animali. Il metodo è lo stesso usato dal team olandese dell’università di Maastricht. ll team ha prelevato dai muscoli le cellule staminali, e le ha poi sviluppate in filamenti adagiandole su supporti specifici. Per creare la carne sintetica, i filamenti utilizzati sono stati 20 mila. L’azienda americana promette di migliorare il prodotto e di renderlo disponibile sul mercato entro 5 anni.

POLLO E ANATRA

DIFFERENZE TRA CARNE TRADIZIONALE E CARNE SINTETICA

La prima differenza sostanziale sta nel prezzo esorbitante della carne sintetica, gli scienziati che ci stanno lavorando assicurano che grazie al miglioramento della tecnologia utilizzata per produrla, il prezzo potrebbe diminuire drasticamente in tempi brevi.

La volontà di produrre grandi quantità di carne sintetica potrebbe richiedere l’aggiunta di ormoni della crescita artificiali, con conseguenze negative sulla nostra salute.

D’altro canto gli scienziati americani e olandesi hanno ipotizzato che si possano inserire principi nutritivi utili per il nostro benessere, come ad esempio acidi grassi Omega3 che di solito troviamo in grandi quantità nel pesce.

Comprare consapevolmente: Quanto è importante leggere le etichette?

La carne artificiale sarebbe meno esposta a batteri e a decomposizione e si manterebbe più a lungo. Inoltre sarebbe sottoposta a controlli molto più specifici e meticolosi della carne tradizionale.

In maniera lungimirante si sta anche pensando che è possibile ricreare il tessuto muscolare di qualsiasi animale, anche l’essere umano. Questo è importantissimo perchè potrebbe anche avere applicazioni mediche.

All’inizio bisognerebbe combattere la diffidenza della gran parte delle persone nei confronti di un prodotto visto come non naturale e che tuttora viene definito “FRANKENMEAT”, la stessa diffidenza che si respira nei confronti degli OGM, in maniera certamente amplificata.

Il gusto della carne artificiale potrebbe risentire della mancanza totale di grasso, ma potrebbe rivelarsi particolarmente adatta ai bambini e a chi ha problemi di colesterolo.

RISVOLTI AMBIENTALI

Tutti i ricercatori impegnati nello studio della carne artificiale sono concordi nell’affermare che l’impatto ambientale della carne sintetica è significamente minore rispetto a quello della carne da macello. Mentre l’industria dell’allevamento tradizionale è responsabile di circa il 18% dei gas serra, la produzione di carne sintetica ne emetterebbe solo il 4%.

Grazie alla produzione di carne sintetica si avrebbe un grande risparmio di energia, di acqua e di terra. In poco tempo si riporterebbe la terra allo stato vergine, con il conseguente ripopolamento anche da parte degli animali selvatici. Senza contare il fattore più ovvio, non sarebbe più necessario macellare ogni anno migliaia di mucche, pecore o in generale animali d’allevamento di ogni tipo.

POSIZIONI ETICHE AL RIGUARDO

I bioeticisti dichiarano che  “La carne sintetica ferma le crudeltà nei confronti degli animali, è migliore per l’ambiente, può essere più sicura, efficiente e anche più salutare.”

All’interno della corrente vegetariana le reazioni sono ambigue, una corrente è favorevole alla carne artificiale in quanto non possedendo sistema nervoso, la carne non può sentire dolore. Una frangia più estremista  considera la carne sintetica presentata nel 2013 non vegetariana, dal momento che è stato utilizzato siero fetale del vitello nel mezzo di coltura.

DUBBI

DUBBI

Ci sono degli interrogativi ai quali non sono ancora state date risposte esaurienti.

Che tipo di proteine vengono utilizzate, se riescono a mantenere le stesse proprietà nutritive della carne vera?

Sarebbe bello poter imporre alle aziende il cruelty free per quanto riguarda gli animali da macello, che dovrebbero poter condurre una vita dignitosa. Probabilmente non è economicamente conveniente tenere un comportamento così rispettoso della natura per le aziende produttrici?

Nulla toglie che le due tipologie di carne possano coesistere e sia il consumatore a poter scegliere quale utilizzare, ma il consumatore medio è già pronto per un cibo tanto innovativo e con un prezzo così proibitivo?

Voi che ne pensate? La assaggereste una bistecca sintetica o degli arrosticini in provetta?

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Il nuovo IT e le origini del male

L’attesa è finita, tra due giorni, il 19 ottobre, uscirà finalmente nelle sale italiane il film horror che ha battuto tutti i record in fatto di incassi per una pellicola di genere. Stiamo parlando di IT di Andres Muschietti, trasposizione cinematografica del celebre romanzo omonimo di Stephen King.

NEW YORK, NY - JUNE 03: Stephen King attends Meet the Creators at Apple Store Soho on June 3, 2013 in New York City. (Photo by Jim Spellman/WireImage)

La vicenda si svolge nella cittadina di Derry, nel Maine, teatro di numerosi omicidi ad opera di un demone mutaforma, che sceglie “l’accattivante” forma del pagliaccio IT, Pennywise, per attirare più facilmente i bambini del posto e trascinarli nella sua tana sotterranea. Un gruppo di ragazzi, il CLUB DEI PERDENTI, dopo l’omicidio del fratellino di uno di loro, decide di affrontare il terribile Pennywise, che tenterà di sconfiggere i coraggiosi ragazzini incarnando tutte le loro paure più recondite.

LA MINISERIE TV
Esiste già una miniserie televisiva in due puntate ispirata al romanzo di King, andata in onda nel 1990 e diretta da Tommy Lee Wallace. Il poliedrico protagonista IT era interpretato da Tim Curry, che aveva già vestito i panni di una creatura demoniaca in LEGEND del 1985.

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La miniserie IT lanciò nell’immaginario collettivo la figura del clown visto come creatura inquietante, capace di commettere delitti efferati. Molti quarantenni e cinquatenni di oggi attribuiscono proprio alla visione di quella miniserie la loro fobia per i pagliacci (coulrofobia).

Questa prima versione subì critiche molto feroci per la sua scarsa fedeltà al romanzo di King. La produzione si giustificò sostenendo di essere stata condizionata da un budget limitato e dal fantasma di una censura televisiva implacabile.

 

 

L’ESORCISTA SCALZATO DAL PRIMO POSTO

Il film di Muschietti del 2017 ha già infranto numerosi record, diventando il film horror vietato ai minori di 17 anni, non accompagnati da un adulto, che ha incassato di più nella storia degli Stati Uniti. Ha spodestato dal trono un cult come L’Esorcista (1973) di William Friedkin, sceso al secondo posto.

L’eredità di Curry viene raccolta dal giovane attore svedese Bill Skarsgård, star della serie Netflix Hemlock Grove. La locandina mostra un Pennywise ancora più spaventoso del precedente, che in alcuni frangenti poteva regalare anche qualche sorriso per la sua ironia ed il suo black humor.

IT LOCANDINA

IL SECONDO CAPITOLO

E’ già in cantiere il secondo film di IT, con il regista Muschietti che, dato l’incredibile successo del primo capitolo, potrà disporre di un budget molto più elevato di quello avuto a disposizione per la prima pellicola (“soltanto” 35 milioni di $). Non vogliamo svelare nulla, diciamo solo che verrà seguito l’iter naturale del romanzo e si vedranno come protagonisti i PERDENTI qualche anno dopo.

ISPIRATO AD UNA STORIA VERA

Il personaggio di Pennywise è ispirato a John Wayne Gacy, il clow assassino, che animava feste ed eventi per bambini con il nome d’arte Pogo il clown. 

Si trattava di un uomo che aveva ottenuto grandi successi imprenditoriali e politici, e che godeva di molta stima anche da parte di alte cariche istituzionali. Questo, probabilmente, lo aiutò a cavarsela più di una volta di fronte a pesanti accuse nei suoi confronti per aggressione a danni di minori. Tuttavia la resa dei conti arrivò anche per lui.

La casa di Gacy venne perquisita, in seguito a diverse segnalazioni da parte dei vicini che non sopportavano più l’odore nauseabondo che proveniva dal suo scantinato. La polizia vi trovò numerosi corpi di adolescenti in avanzato stato di decomposizione, sotterrati in maniera approssimativa. Gacy venne arrestato e condannato a morte. L’esecuzione avvenne il 10 maggio 1994 tramite iniezione letale. Le ultime parole di Pogo il clown davanti al boia furono “Baciatemi il culo”.

 

Non ci resta che salutarvi e darvi appuntamento al cinema per la visione di questo gioiello del cinema Horror che ha appassionato il pubblico americano e che promette di fare scintille anche nel Belpaese. Il parere positivo del Re del Brivido Stephen King è una garanzia in più, ma non fatevi condizionare e commentate l’articolo con le vostre opinioni al riguardo, assolutamente senza censure e senza timori reverenziali nei confronti del Papà di Pennywise, il pagliaccio danzante.

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8 Rimedi infallibili per rimuovere i peli dai tessuti

Sono sempre di più le famiglie che accolgono in casa degli amici a quattro zampe. Tutti noi li adoriamo e spesso permettiamo loro di salire sul divano, sul letto e ci lasciamo andare ad abbracci e coccole. E’ un’immagine meravigliosa vero? Certo che sì, ma dobbiamo tenere presente che quando invitiamo degli ospiti in casa, non tutti potrebbero essere entusiasti di trovare il divano pieno di peli.

Il problema dei peli si ripropone anche per quanto riguarda i nostri vestiti, sia per una questione di igiene, soprattutto quando si è in pubblico, sia per una questione di rispetto nei confronti di chi potrebbe soffrire di allergie al pelo di cani, gatti o altri nostri amici pelosi.

Vi propongo 8 metodi efficaci e soprattutto a basso costo, per rimuovere i peli dei vostri amici a 4 zampe da tutti i tipi di tessuti.

Come sempre, fatemi sapere se conoscete altri metodi efficaci , scrivendomeli nei commenti.

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