Gennaio 2017

La base per una buona dieta? Una buona spesa. 10 e più consigli per riempire il carrello al meglio

post it spesa buona per dieta

Sono finalmente finiti tutti gli “avanzi” ipercalorici delle feste natalizie? Panettoni, torroni e dolci di ogni sorta che avete trovato nella calza della Befana? Bene, è ora di dare una sistemata al vostro frigo e alla vostra dispensa, di ricominciare a mangiare sano e di rimettervi in forma.

Oggi vedremo insieme dei trucchi per fare una spesa adatta a mantenervi in salute e con una linea invidiabile per tutto l’anno, permettendovi in ogni caso di sgarrare durante dei particolari periodi.

LA BASE DI UNA BUONA DIETA è UNA BUONA SPESA

1)E’ inevitabile che trovare nella credenza merendine e cibi appetitosi vi spingerà a lasciarvi andare a spuntini molto calorici non appena ne avrete occasione. Come prima regola cercate di riempire il frigo e la dispensa di cibi salutari e non di cibi grassi e tentatori.

2)Preparate a casa una lista completa di quello che dovete comprare, non pensate “vedo quello che c’è e decido cosa comprare sul momento”. Se avrete da subito le idee chiare sui prodotti di cui avete bisogno e sulle corsie da percorrere, vi salverete dai reparti più pericolosi.

3)Evitate di andare a fare la spesa a stomaco vuoto, da sazi sarete in grado di passare davanti alle centinaia di varietà di cioccolata senza battere ciglio.

carrello della spesa

 

 

QUALI SONO I PRODOTTI CHE NON POSSONO MANCARE NEL VOSTRO CARRELLO?

1)Soffermatevi di più nel reparto ortofrutta, che di solito è il primo reparto che incontrate nei supermercati. Ricordate che dovreste mangiare una porzione di frutta e verdura per 5 volte al giorno, quindi almeno un terzo del vostro carrello dovrebbe essere pieno di questi alimenti. Preferite prodotti freschi e di stagione, ma anche quelli congelati non sono da disprezzare.

2)Non limitatevi a comprare sempre la solita pasta (meglio se integrale). Orzo, farro, riso, quinoa e miglio sono delle alternative sfiziose e rimangono buonissime anche per il giorno seguente, se conservate in frigo. Non dovete bandire il pane, ma state alla larga da quello troppo lavorato (panini all’olio, al latte, con i pezzi di pancetta), meglio il classico filone di grano duro o il pane integrale.

3)Se siete amanti degli affettati, scegliete quelli più magri come bresaola, petto di pollo o petto di tacchino. Non siate pigri, fate la fila al banco e prendeteli freschi, quelli già confezionati costano di più e per essere conservati più a lungo sono stati riempiti di nitriti e di nitrati.

4) Comprate carne e pesce freschi, se le vostre finanze ve lo permettono. Mangiate carne rossa una volta a settimana, prediligete tagli magri e carni bianche come il pollo, il tacchino o il coniglio.

5) Evitate i formaggi troppo grassi, soprattutto quelli cremosi. Largo alla ricotta e allo stracchino.

6) Con lo yogurt potete abbondare, ma attenzione a scegliere quelli con lo 0,1% di grassi.

7) Un tasto dolente sono i prodotti per la colazione. E’ vero che la mattina potete permettervi di mangiare di più perché avete bisogno di incamerare energie per affrontare la giornata, ma strafogarvi di biscotti e di merendine vi appesantirà e basta. Puntate su latte, cereali, frutta fresca e l’immancabile yogurt.

8) Un altro prodotto che non può mancare nel vostro carrello è la frutta secca, in particolare mandorle, noci e nocciole. Sono ricche di grassi buoni e con una manciata potete garantirvi uno spuntino molto sano e saziante. Non esagerate perché sono abbastanza caloriche.

9) Vi ho detto di preferire prodotti freschi, ma la vostra dispensa ha comunque bisogno di un po’ di scatolame per situazioni di emergenza o quando, semplicemente, non avete tempo di tenere a bagno per ore i fagioli secchi. Comprate un paio di barattoli ciascuno di ceci, fagioli e lenticchie.

10)Concedetevi un paio di uova a settimana. Puntate su quelle fresche, biologiche e provenienti da galline allevate a terra.

11) Per quanto riguarda le bevande, pollice in sù per l’acqua naturale, il tè verde e tisane di vari tipi. Pollice in giù per gli alcoolici, le bibite gassate. Non esagerate con i succhi di frutta, a meno che non siano quelli senza zuccheri aggiunti.

Non è necessario seguire alla lettera questi suggerimenti, anche perché nessuno merita la sofferenza di essere perennemente a dieta, neppure il peggiore dei vostri nemici. Prima di salutarvi voglio lasciarvi degli ultimi consigli.

1)Leggete le etichette: Potrete evitare errori madornali come comprare biscotti che contengono grassi idrogenati. Vi sarà utile anche per trovare i prodotti con le caratteristiche che fanno al caso vostro, es: poche calorie, alto valore proteico, presenza di fibre etc.

2)Provate  alimenti alternativi: Avete mai provato il latte vegetale? Quello di cocco, di soia, di mandorla sono delle soluzioni perfette per chi è intollerante al lattosio.

3)Guarda in alto e in basso sugli scaffali: Le aziende spesso pagano di più per collocare i loro prodotti al “livello degli occhi” e questi costi aggiuntivi sono generalmente trasferiti sui consumatori.

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Come scegliere l’elettricista

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Non so come facciano, ma le nostre mamme sanno sempre chi chiamare quando ci sono problemi in casa. “Si è rotta la caldaia, mi tocca chiamare Peppino”, sentiamo sempre frasi come “ eh ma Tizio arriva subito se lo chiamo e non mi fa pagare la chiamata” o “seeeehhh… io Bulgari non lo chiamo, che mi fa spendere 1000 euro”.

Ma noi, se non abitiamo più con i nostri genitori e siamo in una nuova casa, lontani da loro, magari in una nuova città, come possiamo fare se non conosciamo nessuno?

Quando abbiamo bisogno di un elettricista, normalmente è perché sappiamo che i lavori elettrici sono pericolosi e non vanno fatti né da noi né da tecnici non autorizzati, ma da professionisti certificati e competenti.

Una cosa è certa, se siamo in emergenza e dobbiamo  chiamare una persona che non conosciamo, ci ritroveremo spesso a sborsare cifre rilevanti. Se vi trovate in questa situazione, prima di tutto chiedete  se c’è il costo chiamata e a quanto ammonta ( no non di quella telefonica, ma dovete sapere che gli elettricisti solo per venire a casa vostra e per fare il sopralluogo e capire il problema, si prendono dei soldi, da 50 fino a 150 euro, quindi chiedere prima vi farà risparmiare un infarto) e fatevi fare SEMPRE un preventivo prima di fargli iniziare il lavoro.

Ricordatevi, se non conoscete la persona che avete contattato, chiedetegli se è in possesso della licenza. Sappiamo tutti che l’elettricista è molto costoso perché esegue un’attività pericolosa. Mai scegliere un imprenditore con una tariffa oraria esageratamente bassa, perché un tecnico inesperto e non autorizzato può eseguire un lavoro in maniera semplicistica e potreste finire per spendere più soldi o, peggio ancora, potreste poi incorrere in un incidente. Qualsiasi lavoro elettrico esterno richiede un elettricista professionista. Siete consapevoli del fatto che la maggior parte degli incendi elettrici cominciano perché alcuni proprietari di case non hanno prestato attenzione o non hanno preso sul serio il problema?

Se non siete in emergenza la prima cosa che potete fare è chiedere ad amici, parenti, conoscenti, colleghi, informazioni su una loro recente esperienza con elettricisti. Se avete appena comprato casa, potete chiedere all’impresa che ve l’ha venduta. Le imprese edili di solito hanno un buon rapporto con i vari fornitori di servizi in casa e sono in grado di raccomandare un elettricista affidabile. Stessa cosa se avete preso casa in affitto, l’agente immobiliare può aiutarvi a trovare un professionista nei vari ambiti domestici.

Non conoscete nessuno? Potete fare una ricerca su internet, ci sono molti siti internet che mettono in comunicazione utente e fornitore. Per esempio GliAffidabili.it che basa il suo funzionamento sul concetto del “social rating”, cioè un sito dove i professionisti vengono valutati con recensioni per giudicare la professionalità tramite tre parametri: servizio, prezzo e disponibilità. Ricordate che in siti di social rating è necessaria la registrazione per garantire recensioni veritiere. Oppure  www. Borsartigiano. it , o se siete a Roma www.sos-elettricistiroma.com .

elettricista

Quali sono le caratteristiche di un buon elettricista?

Il lavoro in sicurezza: sappiate che qualsiasi cosa accada alle persone in casa vostra è colpa vostra e voi ne siete i diretti responsabili, questo significa che se si fa male qualcuno, anche per sua inettidudine, sarete voi a pagarne le conseguenze economiche e legali. Quindi pretendete che l’elettricista lavori in piena sicurezza. Come? Deve utilizzare dispositivi di protezione ( scarpe antinfortunistica, guanti, maglietta a maniche lunghe, etc.).

Deve utilizzare materiali conformi alla legge e che siano ben mantenuti, deve portarsi la cassetta degli attrezzi completa di tutto l’occorrente, e gli utensili devono essere sani. Deve utilizzare prodotti certificati IMQ che sono prodotti garantiti e sicuri, perché sottoposti a tutte le verifiche possibili ed hanno tutti i requisiti richiesti dalla legge. Sarebbe preferibile se l’elettricista fosse coperto da una polizza assicurativa, e magari se lo foste anche voi.

Cosa sa fare un elettricista?

Normalmente Assistenza elettrica, Impianti di Allarme, Impianti Elettrici, Impianti di Messa a terra, Manutenzione impianti e pronto intervento. Una cosa importante che gli elettricisti fanno ed alla quale dovete prestare attenzione è l’adeguamento alla legge 46/90 che stabilisce la sicurezza per gli impianti elettrici, soprattutto nelle abitazioni costruite prima degli anni ‘90, Le norme prevedono che l’impianto elettrico a regola d’arte debba avere: un interruttore magnetotermico per la protezione contro le sovracorrenti, un interruttore differenziale per la protezione contro i contatti indiretti, un interruttore generale (dispositivo di sezionamento posto all’origine dell’impianto), isolamenti per la protezione contro i contatti diretti.

Alcuni fanno anche impianti di ricezione tv, ma di solito per quelli si chiama l’antennista.

Ricordate che avvalervi di un professionista vi eviterà di spendere soldi in seguito per recuperare i danni creati dall’intervento di un incompetente.

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Come istruire la colf

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La prima volta fate venire la domestica e fatele fare il giro di casa, spiegandole nel dettaglio cosa volete che faccia e che non faccia ( per esempio, che pulisca lo schermo del pc solo con un certo panno, che sollevi le cose prima di pulire il pavimento, che sposti quel mobile per pulirci dietro, che passi il panno anche sui muri e soffitti). Le prime volte, fate venire la colf quando siete in casa e potete dedicarvi a lei (ad esempio, il sabato), in modo da spiegarle tutto ciò che va fatto. Successivamente, potete lasciarla sola a svolgere i suoi compiti, verificando ogni tanto se ha ancora bisogno del vostro aiuto. Se qualcosa non è stato fatto come le hai chiesto, sentitevi liberi di darle di nuovo istruzioni con garbo sull’argomento, come se fosse la prima volta (in tal modo, non la offenderete).

Una buona colf, deve saper tenere pulita una casa ed è necessaria una forte predisposizione all’ordine. Non deve fumare in casa e possibilmente non deve fermarsi per fumare durante le ore di lavoro a meno che non superi le 4 ore consecutive, in quel caso le spetta una pausa di 15 minuti. Riunite con lei in un mobile del bagno tutto l’occorrente che andrà ad utilizzare tutte le volte che si dedicherà alla pulizia di una specifica stanza come ad esempio: spugnette, detersivi e catini vari. Lo stesso per la cucina dove sotto il lavello andrete a sistemare tutti i detersivi per maioliche, piatti e pentole.

I pavimenti andranno lavati quotidianamente e le lenzuola dei letti andranno cambiate al massimo una volta a settimana. Nel mio caso le cambio io il sabato, che la colf non è in casa, a lei spettano i compiti più pesanti e noiosi per me, come spolverare e lavare le finestre. Sarà, invece, opportuno sostituire gli asciugamani almeno due volte a settimana e potrete farlo voi a meno che non abbiate una colf fissa. La polvere dai mobili andrà rimossa al massimo a giorni alterni mentre infissi e vetreria dovrà essere lavata almeno una volta alla settimana.

Se avete intenzione di farla stirare solo un giorno alla settimana, stabilite “a priori” almeno una mezza giornata “fissa” di un giorno a vostra scelta e mantenetela nel tempo.  Fate in modo di fare le lavatrici in modo da farle trovare tutti i panni asciutti e pronti per la stiratura.

L’OCCORRENTE

Cleaning, washing, vivid colors

È importante anche munirsi di materiali per le pulizie adeguati, in grado di facilitare il compito a chi le effettua.

Occorrono come minimo:

1 scopa per interni (le più nuove uniscono alle setole una parte in spugna elettrostatica) con 1 raccogli spazzatura

1 scopa robusta per esterni

1 aspirapolvere o 1 scopa elettrica (ne esistono anche a batteria, ricaricabili)

1 secchio da 5 l. e 1 bastone con fiocco/straccio per lavare per terra

1 detersivo liquido per pavimenti

1 spugnetta esclusiva per il wc

1-2 spugnette morbide per il lavabo, il bidet e la vasca del bagno/doccia (le spugnette ruvide graffieranno indelebilmente, facilitando l’accumulo di sporco e calcare)

1 detersivo in gel per la pulizia del bagno

1 detersivo specifico per il water (se anticalcare, è possibile usarlo, in piccole dosi, per rimuovere le incrostazioni dei pezzi in ceramica)

1 paio di guanti in lattice di gomma per pulire il wc e 1 paio di guanti per le pulizie

1 panno in 100% PVE per asciugare i pezzi e le mattonelle del bagno

1 detersivo in gel per lavare i piatti e pulire il lavello della cucina

1 panno in 100% PVE per asciugare il lavabo e le superfici della cucina

1 panno o 1 spugnetta per lavare i vetri e una bacinella per l’acqua

1 panno grande di cotone per asciugare i vetri

Altri detersivi per la lavastoviglie, la lavatrice, l’argento ecc.

Sperando di esservi stata utile.

 

Ek

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Quanto costa una colf? Conviene metterla in regola?

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Il lavoro della colf è rischioso ed è quindi necessario metterla in regola, anche se è uno dei lavori più sommersi che ci sia in Italia. I maggiori rischi riguardano la possibilità che la colf possa  farsi male o possa denunciarvi all’Ispettorato del lavoro per il lavoro in nero. Inoltre dovete tutelarvi anche per il fatto che mettete in casa vostra una persona che non conoscete.

Quindi quanto ci costa una Colf e come possiamo metterla in regola?

Con il voucher si pagano il 25% di contributi. Quindi in questo caso se pagate la colf 7,50 euro/ora  nette, pagherete un voucher da 10,00 euro. Sono compresi Inps (previdenza sociale, la pensione per capirci) e Inail ( assicurazione ed infortuni sul lavoro). Non sono comprese Ferie e malattia.  In questo caso dovrete redigere un contratto, quello che vi consiglio è di recarvi al patronato, il voucher conviene se la collaborazione è saltuaria ed inferiore alle 6 ore settimanali.

Con il contratto si pagano i contributi in base alla retribuzione ( fino a 7,88 euro netti si pagano 1,40 euro, fino a 9,59 si paga 1,69 euro di contributi) + malattia e ferie (se previste, ovviamente se sono 16 ore mensili, le ferie sono 4 giorni l’anno). Tutte le info le trovate sul sito inps (https://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5637%3b4980%3b&lastMenu=4980&iMenu=1&iNodo=4980&p4=2) . Quindi se pagate la colf 7,50 euro/ora, pagherete 8,90 euro. Ma a queste vanno aggiunte la tredicesima, le eventuali malattie e le ferie.

Per il contratto potete fare in tre modi:

– Potete chiamare il numero verde INPS 803.164 oppure 06.164164, e fare il contratto direttamente al telefono, vi basterà possedere il PIN Dispositivo ed il codice fiscale del lavoratore.

– Potete recarvi direttamente presso un CAF o Patronato e ve lo faranno loro.

– Potete farlo da soli sul sito INPS -> accedi ai servizi -> servizi per il cittadino -> Lavoratori domestici.

Detrazione dei contributi Inps ai fini Irpef nel Modulo 730 o nel Unico: Ecco una bella notizia! I contributi versati per la colf durante l’anno vi verranno restituiti una volta che compilerete il Modulo 730 ( modello che si compila obbligatoriamente se avete un reddito maggiore di 7000 euro/annui e si compila con reddito inferiore per detrazioni di medicine, veterinario, colf, arredamento… Si compila entro giungo dell’anno successivo). I contributi andranno indicati nel Rigo E23 – Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari: indicare i contributi previdenziali e assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare (es. colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane), per la parte a carico del datore di lavoro. L’importo massimo deducibile è di 1.549,37 euro.

CONTRATTO: Di seguito una bozza di contratto

Accordo di lavoro tra:

(Datore di lavoro) – Cognome __________Nome_________, nato a ______(__) Il________, residente a (città)________(__) In via______________ n.___. CF: ______________________

e

(Lavoratore) -– Cognome __________Nome_________, nato a ______(__) Il________, residente a (città)________(__) In via______________ n.___. CF: _____________________. Cittadinanza:_____________Permesso di soggiorno n.__________, rilasciato il________ da________

Il presente contratto disciplina il rapporto di lavoro tra… (nome e cognome del datore di lavoro) e… (nome e cognome della lavoratrice).

Le condizioni di lavoro, sia sul piano normativo che su quello retributivo, rispettano pienamente quelle previste per i lavoratori del settore dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro. In particolare le parti convengono le seguenti condizioni.

Il rapporto di lavoro è a tempo pieno /  tempo parziale).

Il periodo di prova è pari a giorni…

L’assunzione decorre a far data dal giorno…

La lavoratrice/il lavoratore è inquadrato nella categoria/livello…

Le mansioni sono le seguenti: descrizione delle mansioni cui sarà adibita la lavoratrice.

L’orario di lavoro settimanale è pari a… ore.  L’orario di lavoro sarà suddiviso nelle giornate di ______ dalle ore____ alle ore_____

Lo stipendio mensile lordo (inclusi contributi Inps) è pari a €… o La retribuzione oraria al netto è di euro…

La lavoratrice ha diritto a… giorni di ferie e la loro fruizione sarà concordata tra le parti.

(Indicare eventuali altre condizioni contrattuali).

Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente contratto si fa riferimento al CCNL di categoria.

Le parti si impegnano reciprocamente a rispettare tale contratto.

Luogo e data

Il datore di lavoro                                                                                                            La lavoratrice

(firma)                                                                                                                                   (firma)

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Ek

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Come scegliere la colf. Quali sono i requisiti base?

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Vivere da soli significa doversi occupare di molte cose. Per il primo periodo consiglio di fare da soli le faccende domestiche così da rendersi conto di quali sono le “problematiche” della casa ed essere poi in grado di farsi aiutare al meglio. Insieme al decluttering (sbarazzarsi degli oggetti vecchi e inutili), lo space clearing è una vera e propria disciplina che teorizza il buon mantenimento, e quindi il buon funzionamento, della casa attraverso la pulizia e il riordino degli spazi. Se avete tempo potreste frequentare un corso per poter poi essere dei bravi insegnanti per la vostra colf.

Se potete permettervi economicamente un aiuto, arriva un momento nel quale non riuscite a stare dietro a tutto ed allora decidete di avvalervi della colf.  Il primo step è più che altro riflessivo, ovvero dovete soffermarvi sul perché vi serve una collaboratrice domestica. Quindi, buttate già una lista delle caratteristiche che a vostro avviso il candidato ideale dovrebbe avere (ad esempio: puntualità, precisione, ecc.), non dimenticandovi di sottolineare i nei che non dovrebbe assolutamente possedere ( per esempio nel mio caso, che non fumi e che durante il lavoro non usi mai il telefono a meno di gravi emergenze). Un altro elenco da stilare riguarda i lavori domestici che volete affidare alla persona da selezionare (per esempio io ho scelto due volte a settimana, facendole fare ogni volta a fondo una zona di casa, pulendo però sempre anche bagni e pavimenti, le altre giornate alle piccole pulizie ci penso io e non la faccio stirare). Domandatevi se dovrà  lavorare solo in casa o se dovrà anche espletare delle mansioni esterne (ad esempio: fare la spesa).

Una volta deciso chi state cercando dovrete chiedervi quanto potete spendere al mese per lei? Considerate che la spesa oraria per una colf va dai 7 ai 9 euro l’ora ( le tariffe oltre i 9 euro cercate di non prenderle in considerazione a meno che voi non abitiate in un quartiere molto inn o abbiate richieste particolari)

Come possiamo trovare la colf?

Ci sono due metodi: Il Passaparola. Spargete la voce tra amici e parenti che siete in cerca di un aiuto domestico, in modo tale che possano a loro volta diffondere la notizia. Vedrete che riuscirete a trovare i contatti giusti degli ipotetici candidati da selezionare in poco tempo. E una volta trovati, vi basterà fissare un colloquio e visionare le eventuali referenze. Su internet. Se avete cambiato città o se preferite avere maggiore scelta potete andare sui siti internet specializzati che mettono in relazione chi cerca lavoro e chi lo offre ( per esempio www.tiaiuto.it , www.domostaff.it , www.marypoppins.it , www.gliaffidabili.it, ecc. oppure delle app come homejoy). Sarà necessaria la registrazione e potrete mettere un annuncio dettagliato di quello che state cercando. Di seguito un esempio: [ Salve sono xxx, sto cercando una collaboratrice esperta, possibilmente Italiana, per pulizia della casa e stiro. La mia esigenza è di xxx ore la settimana, preferibilmente nelle ore pomeridiane dopo le 15:00. Cerco una persona che non abbia l’esigenza di utilizzare il cellulare durante le ore di lavoro e che non sia fumatrice. La paga oraria è di 7,50 euro nette ed il pagamento sarà con mezzo Voucher. Sono richieste Referenze ]

COLLOQUI:  Non fermatevi alla prima persona che vedete, ma fate dei colloqui, almeno 3, in modo da poter valutare anche l’empatia che si crea, dopotutto dovrete farla entrare in casa vostra. Date retta alla vostre prime impressioni, fate leva sul vostro istinto e scartate subito quelle persone che vi sembrano poco affidabili. Se il candidato è straniero, accertatevi che sappia leggere e scrivere, perché se dovrà ritirare la posta o firmare una raccomandata, è indispensabile che comprenda se la lettera sia indirizzata a voi o se il pacco deve essere accettato o rifiutato. Inoltre, se dovrà rispondere al telefono, può risultare fondamentale la comprensione della lingua italiana, altrimenti non riuscirà a comunicarvi in modo ideale i messaggi.

Avete trovato la persona giusta? Informatevi bene sulla tariffa oraria richiesta e ricordatevi che è obbligatorio assicurare la colf presso l’Inps. Ricordatevi anche di pianificare bene i compiti che dovrà svolgere e di diversificarle le mansioni giorno per giorno, in modo tale da alleggerirle il carico di lavoro e di farle combattere la routine in modo intelligente. Se non volete metterla in regola, firmate comunque un contratto, così da avere i documenti della persona che è in casa vostra, la prudenza non è mai troppa.

Mary Poppins

REFERENZE. Se non siete ancora sicuri, potete chiedere alla Colf di darvi il numero di telefono di altre famiglie dove ha lavorato, così da poter chiedere conferma delle sue abilità.

CORSI DI FORMAZIONE. Chiedete se ha degli attestati di corsi di formazione. Forse non tutti sanno che la colf, o i domestici, dovrebbero aver conseguito un corso di formazione e sono tantissime le scuole in Italia. Soprattutto se volete prendere un/una domestica fissa, chiedete che lo abbia o che lo faccia. Chiedetele anche se è in possesso di un’assicurazione personale.

Sperando di esservi stata utile

Ek.

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Come organizzare un Kit di Pronto Soccorso domestico

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Non tutte le famiglie hanno la buona abitudine di tenere un kit di pronto soccorso in casa, accorgimento che invece può rivelarsi molto utile, soprattutto in caso di necessità di cure a notte fonda o di domenica.

Siete nella vostra casa e una delle cose alle quali dovete pensare è il Kit di Primo soccorso per casa.

Prima di tutto dove teniamo le medicine?

C’è chi sceglie una cassetta per i medicinali, ma nella maggior parte dei casi è troppo piccola. Chi , come la mia famiglia, ha un armadietto in bagno dedicato. Considerate che, appena andrete a vivere da soli, dovrete comprare tutto ed è meglio avere abbastanza spazio, così da poter dividere i medicinali . La cassetta dovrà essere posta comunque abbastanza in alto così da non poter essere raggiunta da animali e bambini, e mai poggiata a terra.

Nella parte degli strumenti medicali  metteremo:

termometro

Un termometro – Da scegliere tra i vari modelli presenti in commercio: il più economico è quello al Galinstan, ossia una lega di metalli a bassa  tossicità (gallio, indio, stagno), meno inquinante del mercurio . Efficaci e poco più costosi  i termometri digitali.

Cerotti di varie dimensioni, consiglio quelli resistenti all’acqua e trasparenti.

Bende:

·         2 bende elastiche da 6 cm (per mani, polsi, avambracci, piedi e caviglie)

·         1 benda elastica da 10 cm (per braccia e gambe)

·         1 benda elastica da 15 cm (per spalle e cosce)

Guanti sterili monouso -Nel caso in cui si renda necessario medicare una ferita, per proteggere noi stessi e per non correre il rischio di infettare la ferita.

Garze sterili – Meglio se in buste singole da 10 pezzi, altrimenti vi ritroverete garze aperte per mesi che prenderanno lo sporco e che poi sarete costretti a buttare, non essendo più sterili.

Rotolo di cerotto da 2,5 cm per  fissare le garze alle medicazioni.

 Cerotto adesivo a metraggio– Permette di ritagliare secondo le proprie esigenze qualsiasi tipo di cerotto  e di risparmiare sull’acquisto di tante misure diverse, dalle più grandi alle più piccole che magari non vi troverete mai ad usare.

Un paio di forbici ben pulite e disinfettate, per tagliare garze e cerotti. Le userete solo per questo scopo.

Ghiaccio chimico o anche una borsa del ghiaccio naturale, da usare per eventuali contusioni.

Nella parte dei medicinali:

aspirina

Un antifebbrile – Ossia un farmaco che serve ad abbassare la temperatura corporea in caso di febbre. Il paracetamolo è indicato sia per gli adulti sia per i bambini. Prima di usarlo, è necessario consultare il medico e comunque, rivedere attentamente il foglietto illustrativo. Il paracetamolo è anche un antidolorifico. Se avete la febbre alta ( da 38.5 in su) potete utilizzare la Tachipirina, altrimenti Aspirina o Oki. Se avete febbre e raffreddore potete provare Actigrip, che per 6/8 ore vi lascerà respirare, anche se il malanno è molto forte.

Un antipiretico – Serve sempre, così come un antinfiammatorio e/o antidolorifico. Per la donna può essere necessario tenere in casa un antispastico per i dolori del ciclo mestruale.

Farmaci per l’Emicrania- Sempre più numerose sono le persone che soffrono  di mal di testa nel nostro paese. C’è chi ne soffre più di due volte al mese. Se ne soffrite più di due volte a settimana controllate vista e denti. Ottimi Oki, Enantyum, Moment, Brufen.

Antistaminico –Per gli allergici è fondamentale, soprattutto durante il periodo primaverile-autunnale, così come uno stick per le punture di insetti. Noi a casa teniamo le compresse di Bentelan.

Crema per le ustioni Noi abbiamo la fitostimolina e il Biafin pomata. Per quanto riguarda le USTIONI, ricordiamoci che in casa potremmo scottarci con la macchina del gas, il forno, il ferro da stiro e, nel peggiore dei casi, rovesciarci una pentola d’acqua bollente addosso (ma in quel caso CHIAMATE IMMEDIATAMENTE IL 118). Per le piccoli ustioni procurate dagli utensili domestici, ricordate di raffreddare la zona colpita per arrestare l’infiammazione, a questo scopo è sufficiente dell’acqua corrente fredda o del ghiaccio opportunamente non a contatto diretto con la cute.

Disinfettante- In caso di ferite con possibilità di infezioni, tipo tagli profondi o ustioni, la parte va disinfettata. Potete utilizzare l’acqua ossigenata ( quella che pizzica e fa le bollicine), che però è molto aggressiva. Potete usare anche l’alcool puro, oppure il Neomercurocromo, particolarmente indicato per i bambini perché disinfetta, ma non pizzica. Un’unica accortezza, quando lo mettete usate i guanti perché macchia. Mentre la ferita si rimargina, è bene non applicare nessun prodotto cosmetico (creme, oli o balsami per il corpo), ma solo pomate e unguenti prescritti dal medico. Una volta guarita la lacerazione, potete  applicare dell’olio di Rosa Mosqueta o una preparazione a base di Aloe Vera per ammorbidire la pelle e minimizzare il segno della cicatrice. Sono indicati soprattutto per chi ha superato i quarant’anni, età dopo la quale la pelle fa più fatica a rimarginare le ferite.

Scottature- Per le scottature solari, gli eritemi o le piccole scottature domestiche, noi a casa utilizziamo il Foille.

Antidiarroico- Per eventuali emergenze, per quanto sia famoso l’Imodium, per noi è esageratamente forte, quindi lo teniamo in casa, ma non lo utilizziamo se non in casi gravi. Consiglio di assumere fermenti lattici, che ripristinano la flora batterica ed Enterogermina o Codex.

Digestivo o antiacido- per qualche bruciore allo stomaco. Io soffro di bruciori di stomaco, quindi in casa non manca mai il Riopan Gel.

Farmaci per la nausea- Anche in questo caso sempre meglio prevenire, in casa noi teniamo il Plasil, perché io non amo i medicinali che sanno di agrumi, altrimenti il Biochetasi, bevete poco, un cucchiaino d’acqua ogni 30 minuti per le prime due ore. Mangiate solo riso in bianco, fette biscottate e patate lesse.

Lividi e Contusioni:  I traumi domestici dovrebbero rientrare nell’ordine di contusioni e distorsioni e il Fastum Gel o il Lasonil sono più che sufficienti per risolvere queste tipologie di traumi. Ottima anche l’Arnica ( che però ha un odore molto pungente) o le pomate preparate in farmacia.

Un flacone di soluzione fisiologica – Utile nel caso in cui si renda necessario lavare una piccola ferita o anche per praticare i lavaggi nasali a bambini piccoli. Ricordiamo che tenere pulito il naso dei bambini, in particolare i più piccoli, è importantissimo, soprattutto in presenza di catarro.

Ovviamente in aggiunta a questi, che sono gli standard minimi da tenere in casa, ognuno terrà quelli necessari per le proprie patologie. Ottimo anche poter disporre dell’aerosol, utilissimo per liberare le vie respiratorie.

Ricordate di fare attenzione alla data di scadenza.

Ci sono prodotti, come alcuni medicinali oftalmici, che una volta aperti vanno consumati entro 4 giorni e tenuti in frigo. Non utilizzate medicinali scaduti. I farmaci scaduti vanno smaltiti negli appositi contenitori presenti in prossimità delle farmacie.

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