INIZIAMO DAL PRINCIPIO
Negli ultimi mesi ho iniziato a notare, come molti, un aumento continuo di chiamate sospette provenienti dall’estero. Numeri strani, squilli che durano pochi istanti, chiamate in orari improbabili. Una situazione molto fastidiosa che spesso genera irritazione, confusione e la sensazione di essere bersagliati senza avere strumenti reali per difendersi.
È una situazione che conosco bene, perché capita spesso, troppo, anche a me. Nonostante la nuova normativa sul filtro anti-spoofing, pensata per impedire alle chiamate straniere di fingersi italiane, molte telefonate continuano ad arrivare. La differenza è che oggi, almeno, abbiamo più consapevolezza su ciò che sta accadendo e possiamo adottare strumenti concreti per proteggerci.
In questo articolo vedremo cosa sta succedendo, quali sono le truffe telefoniche più diffuse e come possiamo difenderci davvero, ogni giorno, in modo semplice.
PERCHÉ ESISTE IL FILTRO ANTI-SPOOFING
Dal novembre 2025 è attiva in Italia la seconda fase del filtro anti-spoofing stabilito da AGCOM. Il suo obiettivo è impedire che numeri stranieri possano presentarsi come numeri italiani, sfruttando l’inganno per contattare gli utenti e tentare frodi.
Lo spoofing consiste infatti nel camuffare il numero chiamante, rendendo impossibile capire da dove provenga realmente la telefonata. Il filtro obbliga gli operatori telefonici a verificare la correttezza dell’ID chiamante e bloccare le chiamate sospette prima che raggiungano l’utente.
Questa misura ha permesso di intercettare milioni di chiamate irregolari in pochi giorni, ma non risolve tutto. Molte telefonate provengono da numeri esteri reali e non contraffatti oppure da call-center italiani perfettamente legittimi. È per questo che, nonostante la normativa, la sensazione di essere bombardati resta molto diffusa.
LE TRE TRUFFE TELEFONICHE PIÙ DIFFUSE
VISHING: LA TRUFFA DELLA TELEFONATA “URGENTE”
Il Vishing è una forma di truffa telefonica in cui il truffatore finge di essere una banca, un ente pubblico o un operatore di servizio, cercando di ottenere informazioni sensibili come credenziali bancarie, codici, documenti o password. Spesso il tono della chiamata è urgente: si parla di “movimenti sospetti sul conto”, di “pagamenti non autorizzati” o di “verifiche immediate”.
La forza del Vishing sta nella pressione psicologica. Chi chiama utilizza tecniche studiate per indurre la vittima a fidarsi e collaborare, magari convinta che si tratti di un intervento di sicurezza.
WANGIRI: LO SQUILLO CHE NON VA RICAMBIATO
La truffa Wangiri (“un solo squillo”) è una delle più frequenti. La dinamica è semplice: arriva una chiamata da un numero internazionale sconosciuto che squilla una volta e poi cade. L’obiettivo è incuriosire la vittima e spingerla a richiamare. Se lo fa, si collega a un numero a tariffazione speciale, con costi molto elevati.
È un inganno basato sulla curiosità, su un attimo di distrazione o sul timore di aver perso una telefonata importante. La regola più importante è ignorare le chiamate che squillano solo una volta e non richiamare numeri non identificati.
TELEMARKETING AGGRESSIVO: QUANDO NON È TRUFFA, MA DIVENTA INVASIONE
Non tutte le chiamate indesiderate sono truffe. Molte arrivano da call-center reali, italiani o esteri, che effettuano proposte commerciali insistenti. In alcuni casi i toni possono essere pressanti, con offerte ripetute, urgenza artificiale e scarsa trasparenza.
Anche se non sempre illegali, queste chiamate rappresentano una forma moderna di invasione quotidiana che può generare stress e perdita di concentrazione. È importante riconoscere la differenza tra telemarketing legittimo e comportamenti scorretti, perché le strategie di difesa sono diverse.
COSA PUOI FARE SUBITO (E FUNZIONA DAVVERO)
Ricevere numerose chiamate indesiderate non è solo un fastidio, ma una vera interruzione della propria tranquillità e della propria routine lavorativa. Anche per me è stato così, finché non ho iniziato a utilizzare alcuni strumenti pratici che hanno ridotto drasticamente il problema.
La prima linea di difesa si trova direttamente nel telefono. Su iPhone è possibile silenziare i numeri sconosciuti e usare la funzione “Identificazione chiamate e blocco”. Su Android, molte versioni includono filtri anti-spam integrati che riconoscono e bloccano numeri sospetti. È un modo semplice per evitare che il telefono squilli inutilmente.
Un secondo livello di protezione deriva dalle app di blocco chiamate. Applicazioni come Truecaller e Hiya si basano su un enorme database condiviso, aggiornato continuamente dagli utenti. Queste app identificano in anticipo i numeri sospetti e filtrano la maggior parte delle chiamate moleste. Per molte persone, l’efficacia è immediata.
Un ulteriore strumento consiste nel segnalare i numeri sospetti su piattaforme affidabili o direttamente all’AGCOM. Queste segnalazioni contribuiscono a migliorare i filtri a livello nazionale, riducendo progressivamente il fenomeno. Anche se l’effetto non è immediato, è una forma di tutela collettiva importante.
Infine, è fondamentale seguire alcune regole di prudenza. Non richiamare numeri sconosciuti, soprattutto se la chiamata è durata solo un attimo. Non fornire mai informazioni sensibili al telefono, indipendentemente da chi si dichiari al call-center. Nessuna banca o ente ufficiale chiede dati personali in questo modo, e questo è un principio che vale sempre.
RIFLESSIONE FINALE
Difendersi dalle chiamate moleste non è solo una questione tecnica, ma un atto di cura verso la nostra attenzione e il nostro equilibrio. Ogni strategia che adottiamo ci aiuta a vivere con maggiore calma e lucidità.
E come ricordava Herbert Simon, economista e psicologo: “L’informazione consuma l’attenzione del destinatario. Proteggerla è il primo compito.”
Ek.
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