IL DOCUMENTO CHE CI FA SENTIRE PARTE DEL MONDO
Ogni viaggio, per un cittadino italiano che vuole uscire dall’Unione Europea, comincia da un documento: il passaporto.
All’interno dell’Europa possiamo spostarci liberamente con la carta d’identità valida per l’espatrio, ma appena varchiamo i confini dell’Unione quel piccolo libretto bordeaux diventa indispensabile. È l’oggetto che ci accompagna oltre i confini, ma anche quello che ci rappresenta come cittadini.
Richiederlo sembra, a volte, una trafila infinita di scartoffie e pagamenti; eppure da dicembre 2025 ci sarà finalmente una novità che semplificherà parte del processo.
Purtroppo per me, che ho rinnovato da poco il passaporto, ho dovuto recarmi personalmente alla posta per pagare il bollettino. È stato frustrante non poterlo fare online ed è stato sconcertante scoprire di non poter pagare in nessun modo senza recarmi fisicamente alla posta. Evidentemente la stessa sensazione l’hanno provata in tanti, troppi, perché finalmente le cose stanno per cambiare.
Da dicembre 2025 non sarà più necessario andare in posta per pagare il bollettino: il contributo amministrativo potrà essere versato direttamente online tramite PagoPA, anche da casa.
Un piccolo passo per la burocrazia, ma un grande passo per l’umanità — quantomeno per il tempo risparmiato.
Dopo anni di code e contrassegni cartacei, il “Medioevo dei pagamenti” è finalmente finito! E vale la pena ricordarlo: il passaporto italiano è uno dei migliori al mondo.
Secondo l’Henley & Partners Passport Index 2024, consente l’accesso senza visto a oltre 194 Paesi.
Un privilegio che non tutti possono permettersi, e che ci ricorda quanto il nostro documento sia anche un segno di libertà e credibilità internazionale. E questo ci rende fortunati, e quando si è fortunati è bene farci caso.
COSA SERVE PER RICHIEDERE IL PASSAPORTO
La documentazione necessaria è semplice, ma va preparata con cura per evitare ritardi.
Secondo la Polizia di Stato, serve:
- Un documento di riconoscimento in corso di validità (anche la patente è accettata);
- Una copia del documento di riconoscimento;
- Due fotografie recenti, identiche, frontali, su sfondo bianco e conformi alle regole ICAO (espressione neutra, luce uniforme, viso ben visibile) io per evitare problemi mi sono recata da un fotografo, che ha risolto il mio annoso problema per la modica cifra di 10 euro;
- Il contributo amministrativo di € 73,50 in contrassegno telematico (marca da bollo fisica o digitale);
- La ricevuta del pagamento di € 42,70, nuovo importo valido dal 1° dicembre 2025;
- Il precedente passaporto in caso di rinnovo, oppure la denuncia in caso di smarrimento o furto;
- Per i minori, la dichiarazione di assenso di entrambi i genitori o di chi ne fa le veci.
Il modulo di richiesta può essere scaricato direttamente dal sito della Polizia di Stato.
COME FARE DOMANDA: PASSO DOPO PASSO
- Prenota l’appuntamento online sul portale ufficiale https://passaportonline.poliziadistato.it (accesso con SPID o CIE).
- Scegli la Questura o il Commissariato più vicino. In caso di urgenza (lavoro, salute, studio, turismo) è possibile rivolgersi direttamente alla Questura per un rilascio accelerato.
- Prepara i documenti elencati, assicurandoti che le foto rispettino le specifiche tecniche. Per evitare errori, è consigliabile rivolgersi a un fotografo professionista: con pochi euro si ottengono foto perfette e conformi.
- Effettua i pagamenti:
- € 42,70 per il libretto (dal 1 dicembre 2025);
- € 73,50 per la marca da bollo.Dal 1 dicembre 2025 sarà possibile pagare entrambi tramite PagoPA, online o presso sportelli di Poste, banche e tabaccherie aderenti.
- Presentati all’appuntamento con tutta la documentazione. Verranno acquisite impronte digitali e firma digitalizzata.
Il passaporto viene consegnato in genere entro 15–20 giorni, ma i tempi possono variare a seconda della città e del periodo.
LE NOVITÀ DAL 1° DICEMBRE 2025
Dal 1° dicembre 2025, il pagamento per il rilascio del passaporto ordinario non sarà più effettuato tramite bollettino postale. Il cittadino potrà versare l’importo di € 42,70 attraverso i canali digitali PagoPA o presso sportelli abilitati di Poste, banche o ricevitorie.
È necessario fornire nome e codice fiscale del richiedente (anche se minore).
I pagamenti eseguiti con bollettino prima di quella data resteranno comunque validi.
Fonte ufficiale: Polizia di Stato – Il rilascio del passaporto.
IL VALORE DEL PASSAPORTO ITALIANO
Non tutti i passaporti sono uguali.
Il passaporto italiano si colloca stabilmente tra i più potenti al mondo, insieme a quelli di Germania, Spagna e Giappone. Permette di viaggiare senza visto in 194 Paesi e di ottenere facilmente visti all’arrivo in molti altri.
Questo rappresenta non solo una libertà di movimento, ma anche un riconoscimento della credibilità internazionale del nostro Paese.
Un privilegio che spesso diamo per scontato, ma che molti cittadini di altre nazioni non hanno.
COME EVITARE GLI ERRORI PIÙ COMUNI
Molte richieste vengono respinte per dettagli minimi. Ecco gli errori da evitare:
- Fotografie non conformi (sfondo colorato, viso non frontale, occhiali o luce non uniforme);
- Documenti scaduti o mancanti;
- Pagamenti non aggiornati o con importi errati;
- Richieste senza prenotazione online o in Questure non competenti.
Un controllo accurato prima dell’appuntamento fa risparmiare settimane di attesa.
CURIOSITÀ SUL PASSAPORTO CHE FORSE NON SAPEVI
- Il passaporto elettronico italiano è valido 10 anni per gli adulti e 5 anni per i minori.
- Contiene un microchip RFID che registra i dati biometrici, rendendolo più sicuro contro le contraffazioni.
- Si può richiedere un rilascio d’urgenza in 24–48 ore, con motivazioni documentate.
- È disponibile un servizio di consegna a domicilio, gestito da Poste Italiane, al costo di € 9,53.
- Il colore bordeaux del passaporto è standard per tutti i Paesi dell’Unione Europea dal 1985.
- Il passaporto come lo conosciamo oggi è un’invenzione relativamente moderna: mentre esistevano documenti di viaggio già nell’antichità, la forma di libretto statale standard si affermò nel corso del XX secolo. In Italia si trovano documenti simili fin dagli anni ’60 dell’Ottocento dopo l’unificazione nazionale, e un passaporto per emigranti fu disciplinato ufficialmente già nel 1919 (Regio Decreto 13 novembre 1919 n. 2205).
OLTRE IL DOCUMENTO
Il passaporto non è solo un libretto, ma una chiave simbolica. Apre porte, ma racconta anche chi siamo come cittadini di un Paese che, pur con lentezze e burocrazia, sa evolversi.
La novità del pagamento online è un passo concreto verso un’amministrazione più moderna e più vicina alle persone. Perché a volte il vero cambiamento non si misura nei grandi annunci, ma nei piccoli gesti che migliorano la vita quotidiana.
“Il progresso non è complicare le cose semplici, ma semplificare quelle complicate.” — Bruno Munari
Ek.
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