2021

Calendario dell’avvento: ecco i più sfiziosi sul mercato

Sta per arrivare Natale e con esso si iniziano a vedere nei supermercati i calendari dell’avvento, tanto amati dai piccoli ma anche dai più grandi

Ma come funziona il calendario dell’Avvento? Tecnicamente in tanti modi, a seconda di quale filosofia si sia scelta per celebrare il periodo. Ci sono genitori che decidono di riempire le caselline di idee e piccoli gesti di gentilezza, soprattutto se i bambini sono piccoli e non si vuole puntare su regali prima di Natale. Se ne apre una al giorno, in un momento in cui tutta la famiglia è riunita.

Molti scelgono di accendere semplicemente delle candele nelle domeniche d’Avvento (quest’anno la prima domenica è il 28 Novembre), altri una per ogni giorno del mese di dicembre. Altri ancora aprono una casellina di un calendario dell’Avvento preconfezionato.

Di calendari ce ne sono di vari tipi in giro, a partire da quelli in cartoncino, con dei cassetti o delle porticine, fino a quelli in legno dipinti a mano, passando per quelli con i sacchetti in tessuto. Ogni calendario ha una sua estetica, che viene incontro alle esigenze ed ai gusti di chi lo riceve. Vediamo insieme i più gettonati del momento.

A TUTTA DOLCEZZA

Tra cioccolatini e caramelle, vediamo insieme i più sfiziosi

NESTLÉ KITKAT Calendario dell’Avvento con Snack di Cioccolato al Latte Ripieno e Cioccolatini al Latte Ripieno.

Calendario dell’Avvento Lindt Orsetto: 24 Cioccolatini di Finissimo Cioccolato al Latte, 172g

CHUPA CHUPS Calendario dell’Avvento, Calendario Avvento con Lollipop e Gomme da Masticare.

  HARIBO Caramelle Calendario Avvento

 M&M’s 2 Confezioni di M&M’s Calendario Dell’ Avvento Assortimento Misto, 2 Confezioni – 722 gr

I CALENDARI CON CUI GIOCARE:

Se non volete fare il pieno di dolcezza, ma non volete rinunciare ad aprire un piccolo dono aspettando il giorno più atteso dell’anno, potreste optare per i calendari con sorpresa, di seguito gli immancabili.

LEGO Harry Potter Calendario dell’Avvento 2021, e Gioco da Tavolo per Bambini dai 7 Anni con 6 LEGO Minifigures, 76390

PLAYMOBIL (per LEI) Calendario dell’Avvento Ballo di Natale nel Salone di Cristallo, dai 4 Anni, 9485

PLAYMOBIL (per LUI) Calendario dell’Avvento 70187 – La Battaglia dei Cavalieri 

 Fidget Toys Calendario dell’Avvento 2021, Calendario dell’Avvento Bambini, Calendario dell’Avvento di GIOCATTOLI SENSORIALI ANTISTRESS 

 BSTCAR Calendario Avvento Statua del Personaggio dei VENDICATORI 2021 – 24 Pezzi

 MARVEL – Calendario dell’Avvento – 24 Pz

DC Comics Calendario Avvento Bambino BATMAN – Advent Calendar 2021 con 24 Sorprese Gadget Cancelleria Supereroi

FOKOM ROMPICAPO, 24Pack Calendario dell’Avvento Rompicapo 3D Puzzle in Metallo per Bambini e Adulti

CALENDARI “DA BERE”

Nemmeno a dirlo, i più amati dagli adulti, nella versione alcolica o ricca di caffeina.

F.R.I.E.N.D.S – Calendario dell’Avvento con CAPSULE COMPATIBILI NESPRESSO, 8 Sapori, 2021

 Beer Experience Calendario dell’Avvento BIRRA Variety Pack, Pacco da 24 Bottiglie

LIPTON TEA Advent Calendar 2021, Calendario dell’avvento senza cioccolato, Tè nero, Tè verde, infusi di erbe, Il regalo perfetto per gli amanti del tè nel periodo natalizio, 48 filtri.

Calendario dell’Avvento WHISKY Edizione classica 2021 (  )

Calendario dell’Avvento della grappa I Calendario dell’Avvento dei liquori I Calendario degli alcolici – una bevanda corta ogni giorno nel periodo che precede il Natale.

CALENDARI PER GLI SPORTIVI:

Siete a dieta, o siete super sportivi e non volete rinunciare ai dolci? La marca Foordspring ha pensato a voi.

 FOODSPRING Calendario Avvento 2021, Fine Fitness Selection, 1720 g, 24 caselle, 24 sorprese fit dolci: il tuo Natale in anticipo in versione fit

CALENDARI PIENI DI DONI:

Se avete superato l’età nella quale si gioca con i giocattoli, esistono calendari anche per voi, che siano gioielli, creme per il corpo o candele profumate.

Calendario dell’Avvento con GIOIELLI, 2021 – Braccialetto con 24 ciondoli

BOTTEGA VERDE, Calendario Avvento Beauty, 24 Sorprese tra Trattamenti, Prodotti Make Up e Accessori

YANKEE CANDLE confezione regalo, Candele profumate natalizie, 18 candele tea light e 1 porta candela tea light, Collezione Countdown to Christmas

L’ ERBOLARIO – Calendario Dell’Avvento Natale 2021

CALENDARIO DELL’AVVENTO FAI DATE:

Se nessuna delle precedenti opzioni ti ha soddisfatto, puoi creare il tuo calendario personalizzato

La scelta di cosa mettere nel calendario dell’Avvento fai da te ha come unici limiti lo spazio e la fantasia, per il resto largo al divertimento. 

FOTO: Latrentina.it

3 Idee per combattere la pigrizia e smettere di procrastinare

Consigli utili per affrontare uno degli stati d’animo più conosciuti e diffusi nella società moderna, la pigrizia, fedele compagna di pisolini

“Pigrizia: l’abitudine di riposarsi ancor prima di essere stanchi.” – (Jules Renard)

Ah la pigrizia, in questo periodo, chi più chi meno, è stato assalito da colei che riesce a far spiaggiare sui divani anche i più duri combattenti. E’ sempre lei che vi vorrebbe convincere a non leggere questo articolo, ma DOVETE LEGGERLO!

Scartati i fattori ormonali o altri problemi organici, dobbiamo comprendere cosa soggiace al nostro stato d’animo. Vi ricordate quella filastrocca sulla pigrizia che veniva spesso insegnata alle scuole elementari? Com’è che faceva?! Ah sì, eccola qua:

“La Pigrizia andò al mercato

ed un cavolo comprò,

mezzogiorno era suonato

quando a casa ritornò.

Prese l’acqua, accese il fuoco,

si sedette e riposò

ed intanto a poco a poco

anche il sole tramontò.

Così persa ormai la lena,

sola al buio ella restò

ed a letto senza cena

la Pigrizia se ne andò.”

Quante volte arrivati a fine giornata ci rendiamo conto di non aver concluso una “cippalippa”? O ci promettiamo di essere più dediti, più perseveranti, più, più, più, per poi perderci negli stessi errori? Quante volte abbiamo desiderato raggiungere quell’obiettivo, ma durante il cammino non si sa bene come, abbiamo perso la forza di volontà per farlo?

ESISTE UNA CURA ALLA PIGRIZIA?

Combattere la pigrizia può essere una vera e propria lotta contro i mulini a vento. Vorremmo scrollarci di dosso quella patina di apatia, ma nonostante i nostri sforzi tutto quello che riusciamo a fare è piazzarci davanti alla TV o a qualche social. Diamine, dovrà pure esistere una cura! O siamo condannati a soccombere in eterno di fronte alla nostra pigritudine?!

3 IDEE PER COMBATTERE LA PIGRIZIA E SMETTERE DI PROCRASTINARE

1. Affronta per primo il tuo problema più grande

Tutti noi tendiamo ad affrontare prima i lavori più semplici e rapidi, in modo da concentrare poi tutte le energie in un unico e più complicato progetto. Lo facciamo perché ci sembra che partendo dai compiti più facili, possiamo compierli facilmente e possiamo poi dedicarci a quelli più complicati che richiedono tutta la nostra concentrazione.

Lavorando in questo modo, però, non andiamo avanti, ma arriviamo alla fase della continua procrastinazione, perché tenderemo sempre a dire “lo faccio dopo”. Ce lo dimostra persino uno studio della New York University pubblicato nel Journal of Personality and Social Psychology a dicembre 2001, il quale ha scoperto che il cervello stimola il lavoro produttivo reale, costringendoci a prenderlo in piccole dosi e scandagliarlo nel tempo. Questo accade perché il cervello, prima di visualizzare il peggiore scenario possibile, farà di tutto per impedirci di cominciare.

“Tutti vogliono salvare il mondo ma pochi aiutano la mamma a lavare i piatti.” (Roland Topor)

2. Prova il Metodo Giapponese Kaizein

La parola giapponese Kaizen significa cambiare in meglio, miglioramento continuo. La strategia è molto semplice, basta eseguire l’azione che si tende a rimandare o ad evitare per 1 minuto ogni giorno. In questo modo ci si inizia ad abituare alla novità e via via l’azione poco gradita diventerà parte della routine quotidiana e non sarà più un problema.

Cosa potreste fare in soli 60 secondi? Ad esempio, se avete bisogno di fare esercizio fisico, provate a fare degli squat o degli addominali, oppure a saltare la corda. Potrete anche ripiegare degli abiti, iniziare a riordinare la vostra stanza o leggere una pagina di un libro che vi interessa, ma che continuate a lasciare chiuso sul comodino per mancanza di tempo. Giorno dopo giorno il tempo che dedicherete all’azione prescelta aumenterà in modo naturale e così mantenervi in forma o fare in modo che la vostra casa sia un po’ più ordinata del solito diventerà più semplice.

“Scegliere metodi per non agire è stata l’attenzione e lo scrupolo della mia vita.” (Fernando Pessoa)

3. Il modello delle 3 “S” (di Tony Robbins) per combattere la pigrizia:
Adotta una Strategia efficace

La pigrizia va a braccetto con gli scarsi risultati. Per cambiare i risultati che abbiamo ottenuto finora (o meglio, che NON abbiamo ottenuto finora) dobbiamo quindi intervenire sulla strategia che stiamo adottando.

Questo non significa necessariamente che devi stravolgere quanto hai fatto finora. Se i risultati non sono ancora arrivati, le motivazioni possono essere infatti due:

Non hai applicato la strategia corretta in modo costante e consistente.

Stai applicando la strategia sbagliata.

Quando sei in dubbio se continuare o meno con l’attuale strategia, la cosa migliore da fare è un “esperimento a tempo”: impegnati per un periodo predefinito nell’applicare la strategia in modo costante e consistente. Solo al termine dell’esperimento valuta i risultati ottenuti e decidi il da farsi. Purtroppo, però, individuare la strategia corretta per raggiungere i nostri obiettivi non è sufficiente per scrollarci di dosso la pigrizia. Ma questo lo sai meglio di me: quante volte ti è capitato di sapere esattamente cosa dovevi fare e non lo hai comunque fatto?

Spesso a bloccarci sono le storie che ci raccontiamo, oppure i nostri obiettivi non sono concreti.

Fai attenzione alla Storia che ti racconti

Queste balle spaziali che ostruiscono le nostre sinapsi hanno l’obiettivo principale di preservare il nostro ego. Cioè il cambiamento è sempre percepito come rischioso dalla nostra mente: se infatti tentiamo di cambiare e falliamo, andiamo in crisi. Se invece tentiamo di cambiare e riusciamo, mettiamo comunque in crisi tutto ciò che avevamo creduto vero fino a quel momento. In entrambi i casi il nostro subconscio vede un pericolo e ci ostacola.

Quando a bloccarci e a renderci pigri è la storia che ci raccontiamo, ancor prima di modificarla, dobbiamo prendere consapevolezza di questo nostro dialogo interiore. Nello specifico, esistono 5 tipologie di dialogo interiore.

1)ACCETTAZIONE NEGATIVA – È dominato da pensieri come: “Non Posso; Non Ci Riesco; Sono Stanco; Non Ho Più Le Energie”. Purtroppo, questo tipo di dialogo interiore, è quello che ha la maggior parte delle persone.

2)IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA“Devo; Dovrei; Avrei Bisogno Di”. Sicuramente si tratta di una condizione migliore, rispetto a quella del primo livello, ma non possiamo investire in quest’area. È chiaro che sia stato individuato un problema, ma questa condizione non ci offre alcuna soluzione.

3)DECISIONE DI CAMBIARE“Mai; Mai Più”. È il livello in cui abbiamo deciso di apportare un cambiamento radicale nella nostra vita: “Non Fumerò Mai Più; Non Rimanderò Più”. È di fondamentale importanza, perché in questo momento, noi DIAMO ISTRUZIONI al nostro subconscio, che verranno considerate veritiere. Le sensazioni e le emozioni che proveremo, saranno la fonte da cui scaturiranno nuove azioni.

4)AFFERMAZIONI ESPRESSE AL PRESENTE CON ACCEZIONE POSITIVA – “Io sono; Io posso; Io ho; ecc. Io sono in controllo della mia vita; decido la mia vita; sono entusiasta; ho energia; mi rispetto”. Il quarto livello di dialogo interiore, invia al subconscio dei messaggi che ci incoraggiano, ci potenziano, ci rinforzano, che toccano il nostro cuore e che ci consentono di visualizzare i nostri sogni. È il livello che ci spinge in avanti. È il livello che ci fa combattere le nostre paure, che ci fa sterzare e dirigere verso la nostra meta. Questo è il livello in cui dobbiamo trascorrere il maggior tempo possibile. Richiede impegno e sforzo, ma è efficace.

5)BRILLA, SEI PARTE DELL’UNIVERSO – Se impari a riconoscerle, le puoi contrastare.

Cambia il tuo Stato (fisico e mentale)

Alzati in piedi e muoviti!

Nel 2012 la psicologa sociale Amy Cuddy, dell’Università di Harvard, ha dimostrato che esistono specifiche posture che sono in grado di influire sui nostri livelli di testosterone e cortisolo. In altre parole, se modifichiamo il nostro atteggiamento corporeo possiamo abbassare i livelli di stress ed aumentare la fiducia in noi stessi. L’abito non fa il monaco, ma il portamento sì. (Ti lasciamo il video della dottoressa. Meglio di lei chi te lo può spiegare? E non fare il pigro! Qui troverai le “power poses” più efficaci.

Leggete attentamente questo indovinello: “Ci sono tre passeri su un albero, due di essi vogliono volare. Quanti passeri ci sono adesso?”

Ci sono sempre tre passeri. Finché i passeri che vogliono saltare non lo faranno, resteranno sul ramo. Accade la stessa cosa per la pigrizia: non serve a nulla pensare di fare qualcosa se poi non lo facciamo.

E adesso cosa farai? Ti alzerai subito? O rimanderai a domani?

Ek.

SOLI IN CASA. PERCHE’ CI ABBUFFIAMO? QUALI I TRUCCHI PER SMETTERE? >>>LEGGI SUBITO L’ARTICOLO

La dieta del celiaco sportivo

Il cibo è il carburante del nostro corpo, un’alimentazione mirata è fondamentale soprattutto per gli sportivi, che hanno obiettivi precisi ed ambiziosi. E lo sportivo celiaco? Come può sopperire a determinate mancanze nutritive?

La celiachia

Si tratta di una patologia che prevede l’infiammazione cronica dell’intestino tenue in caso di assunzione di alimenti contenenti glutine. Questa proteina è presente nel grano e in molti altri cereali. Il problema sorge in quanto tali alimenti forniscono un apporto importante di carboidrati, i quali sono fondamentali per chi fa sport, soprattutto nel caso di attività aerobiche.

CLICCA QUI PER LA LISTA COMPLETA DEGLI ALIMENTI PERMESSI, A RISCHIO E VIETATI PER UN CELIACO

Il regime alimentare di uno sportivo celiaco

Gli obiettivi sono essenzialmente due: 1) un’alimentazione priva di glutine, 2) che sia varia e che fornisca l’energia necessaria per affrontare uno sforzo fisico considerevole.

Gli esperti consigliano di farsi ispirare dalla dieta mediterranea, notoriamente ricca di frutta e ortaggi, di legumi, di pesce e dell’immancabile olio d’oliva. Una suddivisione ideale delle calorie da assumere potrebbe essere questa:

-55% carboidrati di origine vegetale (es: legumi, ortaggi e frutta)

-30% grassi vegetali e animali

-15% proteine sia vegetali che animali

Non dimenticate di idratarvi adeguatamente.

Cosa può mangiare lo sportivo celiaco

Abbiamo detto che i carboidrati sono fondamentali, largo allora a tutti quei cereali che non contengono glutine come il riso, il miglio, il grano saraceno, il mais e la quinoa.

Due fra i tennisti più forti di tutti i tempi sono celiaci. Si tratta del serbo Novak Djoković e della ceca Martina Navrátilová. Cosa non può mancare nella borsa di un tennista per integrare il potassio? Un banana, esattamente! Oltre all’unico frutto dell’amor anche pomodori e fagioli sono ricchi di tale minerale. Se volete prendere due piccioni con una fava, puntate sulle patate, ottime sia come fonte di carboidrati che di potassio.

Un’ulteriore ricarica di sali minerali è possibile ottenerla da frutta e verdura di stagione, perfette per la merenda mattutina e per quella pomeridiana.

La chicca finale è il cacao (ovviamente senza glutine). Le fave di cacao contegono flavonoidi, antiossidanti fondamentali per migliorare il flusso sanguigno verso i muscoli.

Consigli finali

Lo sportivo ha necessariamente bisogno di una massiccia dose di vitamina C, essenziale per l’assorbimento del ferro. Se soffrite anche di anemia, abbondate con gli agrumi, i kiwi, i peperoni e la lattuga. Anche il giusto apporto di acido folico è importantissimo. Fate incetta di broccoli, spinaci, asparagi, fragole e melone.

Foto: fondazioneveronesi.it

MFC

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8 Cose sulla candeggina che devi assolutamente sapere

Sono veramente poche le persone che non hanno mai utilizzato la candeggina, vi sveliamo 8 curiosità sul prodotto principe per le pulizie

Oggi parleremo di un prodotto che utilizziamo quasi tutti e che per la maggior parte adoriamo. In particolare il suo odore ci dà l’idea di pulito e disinfettato. La utilizziamo per lavare e disinfettare i capi, come asciugamani e intimo, per disinfettare il bagno e ne versiamo a litri nel wc per renderlo pulito e super bianco brillante. E’ proprio lei la nostra eroina, la CANDEGGINA! 

Per disinfettare frutta, verdura, mani e quant’altro si crede che l’amuchina sia il prodotto migliore. Ma sappiamo davvero cosa stiamo utilizzando?

VERITA’, FALSI MITI  E CURIOSITA’ SULLA CANDEGGINA:

1.      La candeggina e l’amuchina sono soluzioni acquose all’ 1-25% di ipoclorito di sodio (NaClO), stabilizzate con l’aggiunta di carbonato di sodio o solfato di sodio. L’azione sbiancante della candeggina avviene tramite la liberazione dell’ossigeno (O), contenuto nell’ipoclorito di sodio.

2.      Nel 2006 è stata emanata la legge n. 296 che vieta l’utilizzo di candeggina per le pulizie ordinarie, perché ritenuta responsabile di inquinamento e nociva per la salute.

3.      Non disinfetta e igienizza, anzi sulle superfici porose fa accumulare lo sporco.

4.      Non elimina batteri e muffe,

5.      RISCHI PER LA SALUTE: Aumenta il rischio di infezioni respiratorie nei bambini e il manifestarsi di allergie. La candeggina aumenta l’incidenza di infezioni respiratorie nei più piccoli e non solo. L’uso eccessivo, secondo recenti studi, aumenta le tonsilliti, le bronchiti, le otiti e le polmoniti. I composti volatili liberati durante l’utilizzo della candeggina hanno un’azione irritante quasi immediata. Non solo, la candeggina potrebbe indebolire anche il sistema immunitario.

6.      Arrugginisce la rubinetteria, se non sciacquata per bene.

7.      Ha un odore sgradevole e pungente, che abbiamo sempre associato al pulito e disinfettato, ma non è così. Sui panni chiari, l’effetto sbiancante è dimostrato, ma non può dirsi lo stesso per quanto riguarda la pulizia dei capi stessi. Inoltre la candeggina, se usata per lavare i vestiti, può causare irritazioni alla pelle. La soluzione migliore è quella di utilizzare candeggine ecologiche che si trovano in commercio.

8.      ATTENZIONE AI MISCUGLI: Importantissimo è non usare la candeggina insieme ad altri prodotti igienizzanti, come ad esempio l’acido muriatico, con il quale genera un cloro gassoso che se inalato si rivela altamente tossico. Non mescolate la candeggina con l’aceto perché ne deriva un acido corrosivo che può irritare fortemente le mucose oltre che la pelle, gli occhi e i polmoni. La candeggina e l’alcool denaturato producono cloroformio e acido cloridrico altamente deleteri per gli esseri umani. La candeggina non deve mai essere mischiata all’ammoniaca, perché ne scaturisce un composto chiamato clorammine, che ha un odore fortissimo ed è assai irritante.

ALTERNATIVE NATURALI ALLA CANDEGGINA

Il Dipartimento della Salute Pubblica del Belgio ha condotto uno studio che dimostra che i bambini i cui genitori utilizzano abitualmente la candeggina per igienizzare la casa, sono più esposti alle influenze e alle malattie respiratorie. Alternative naturali alla candeggina esistono: il bicarbonato di sodio, l’acqua ossigenata, composti del sale o del Tea Tree Oil.

ACQUA OSSIGENATA (PEROSSIDO DI IDROGENO):

Abbiamo detto che l’azione sbiancante della candeggina è data dall’ossigeno. Allora perché non utilizzare l’acqua ossigenata? L’acqua ossigenata, o perossido di idrogeno, ha un alto potere ossidativo, contenendo più ossigeno, rispetto alla candeggina. Le sue molecole sono costituite da due atomi di idrogeno e due di ossigeno, quindi è completamente biodegradabile. I batteri anaerobi (che si trovano nelle urine, nelle feci, nel sangue) vengono uccisi dalla presenza di ossigeno libero. Inoltre, questa è un anti-calcare ed elimina sia le muffe che le sue sporeE’ inodore. Non può essere usata, però, su superfici delicate e su capi delicati. Infine, dobbiamo ricordarci che, soprattutto maneggiandola a 130v, cioè in soluzione al 36%, dobbiamo utilizzare sempre dei guanti e stare attenti agli occhi e alle mucose (la si trova solo in internet o in alcune drogherie specializzate).

Oltre ad essere un prodotto ecologico, è anche un prodotto economico rispetto alla candeggina e la sua efficacia è dimostrata dal fatto che viene usata nelle lavanderie.

Andiamo a vedere in che concentrazione possiamo utilizzare l’acqua ossigenata, a seconda dell’utilizzo che ne vogliamo fare, e come stabilizzarla, per far si che non si decomponga. Infatti andremo a creare un ambiente acido con l’acido citrico, per conservare il nostro prodotto.

CANDEGGINA DELICATA acqua ossigenata 26v (7%)

Ingredienti: 100ml acqua ossigenata 130v (36%) + 400ml acqua distillata + 1 cucchiaino di acido citrico

Procedimento: Aggiungere un bicchiere nella vaschetta per il prelavaggio. Non mischiare con il detersivo, altrimenti si potrebbe decomporre prima di entrare in contatto con i capi da lavare.

DETERGENTE IGIENIZZANTE E SMACCHIATORE (macchie, stoviglie, sanitari, superfici non delicate, muffa, fughe, anti calcare)

Ingredienti: 100ml acqua ossigenata 130v (36%) + 34g acqua distillata + 25g acido citrico

ANTI MUFFA PER I MURI  (elimina spore) acqua ossigenata 50v

Ingredienti : 100ml acqua ossigenata 130v (36%) + 200ml acqua distillata + (aggiungere mezzo cucchiaino di acido citrico se si vuole conservare la soluzione)

PULIZIA LETTIERA DEL GATTO, CUCCE O CUSCINI DI ANIMALI DOMESTICI, O ALTRE SUPERFICI DA STERILIZZARE

Procedimento: Nella lettiera aggiungere 2 dita d’acqua e versare un bicchiere di acqua ossigenata 130v, aggiungere un cucchiaio di soda solvay, che fa liberare una grande quantità d’ossigeno sterilizzando l’ambiente.

ALTRI RIMEDI NATURALI:

BUCATO PULITO: Prendete il detersivo per la lavatrice che adoperate di solito e aggiungetevi mezza tazza di bicarbonato di sodio. I vostri capi saranno bianchi ed eliminerete i cattivi odori.

PERCARBONATO DI SODIO: si dimostra una valida alternativa alla candeggina. Il percarbonato è biodegradabile al 100% e quindi ha un impatto positivo sull’ambiente. Sbianca e pulisce anche a basse temperature. In lavatrice, già a soli 30°C, quindi con un elevato risparmio energetico, è in grado di igienizzare e smacchiare i capi, sia bianchi sia colorati e permette ai capi ingrigiti di riacquistare il loro splendore originario.

Se ne può aggiungere un cucchiaino al detersivo della lavatrice oppure lo si scioglie nell’acqua insieme al detersivo per il bucato a mano. Inoltre, può essere impiegato anche nella lavastoviglie, aggiunto al detersivo per igienizzare e rendere più brillanti piatti, bicchieri e stoviglie. Può essere diluito in acqua tiepida per pulire ed igienizzare tutte le superfici lavabili. E’ un prodotto totalmente biodegradabile e non bio accumulabile.

RICETTA CANDEGGINA NATURALE BIODEGRADABILE: Prendete un recipiente di plastica e dentro versate 1 tazza di carbonato di sodio, 1 tazza di bicarbonato di sodio, 10 gocce di olio essenziale di eucalipto, ¼ di tazza di borace, ½ tazza di sapone di Marsiglia liquido puro e ¼ di tazza di succo di limone filtrato. Mescolate tutti gli ingredienti con un mestolo di legno e la vostra candeggina “fai da te” è pronta. Usatela per pretrattare gli aloni ostinati o per lavare pavimenti e tutte le superfici di casa.

DISINFETTARE PAVIMENTI E SUPERFICI: Con il Tea Tree Oil disinfettate e pulite in maniera naturale. Procuratevi dell’acqua demineralizzata tiepida e aggiungete due gocce di questo olio. Poi mettete il liquido in una bottiglia spray e spruzzate su pavimenti o elettrodomestici: otterrete eccellenti risultati. Io uso questa soluzione anche sulla cuccia del cane che poi risciacquo.

PER SBIANCARE ED IGIENIZZARE: Il sale grosso è il classico “rimedio della nonna”. Scioglietene due cucchiai per ogni litro di acqua calda e aggiungete anche due cucchiai di bicarbonato: il composto sbianca e igienizza.

L’articolo è finito, se possibile quindi, cerchiamo di evitare i prodotti chimici e di sostituirli con quelli naturali preparati in casa: risparmierete denaro e saprete che state adoperando un prodotto sicuro per la vostra salute.

Ek.

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Foto: donnaglamour.it

Vasellina: 14 modalità di utilizzo che non ti aspettavi

La vaselina bianca è un unguento inodore e incolore ricavato dai residui della distillazione del petrolio

Si presenta come un composto dalla consistenza oleosa e cerosa oppure gelatinosa. Nella versione reperibile in farmacia, è sicura per la salute e può essere utilizzata in modo versatile anche per usi domestici e NON E’ CANCEROGENA.

I possibili utilizzi

Graffi e bruciature: una volta disinfettata e pulita bene la ferita, la vaselina è utile per velocizzare il processo di guarigione, riuscendo a trattenere nella pelle il giusto grado di umidità e proteggendola nel contempo da agenti esterni.


Rimuovere il trucco: è sufficiente mettere una piccola noce di vaselina su un batuffolo di cotone e premere delicatamente il prodotto su palpebre e ciglia.  Per evitare la comparsa dei punti neri però, è necessario lavare bene il viso dopo il trattamento


Lubrificare: ad esempio, per togliere un anello che è rimasto incastrato sul dito o per lubrificare i cardini di una porta.


Rimuovere i calli dai piedi: se applicata dopo la doccia, la vaselina funziona come un idratante occlusivo, che impedisce cioè alla pelle di asciugarsi. Può essere utile in particolare per il trattamento dei talloni screpolati.


Proteggere la pelle dalle macchie di tintura per capelli: coprire tutte le aree della pelle vicino al cuoio capelluto prima di applicare la tintura per capelli. Fronte, spalle, collo, orecchie saranno salve dalle macchie.


Ammorbidire le cuticole, ma anche essere messa intorno alle unghie prima di applicare lo smalto per evitare di macchiarsi.


Nascondere le doppie punte:  è sufficiente applicare una piccola quantità di vaselina sui palmi delle mani, strofinarla e infine cospargere il prodotto sulle punte dei capelli.


Mantenere il profumo più a lungo sulla pelle: applicare piccole quantità di crema sul collo, dietro le orecchie o comunque sulla pelle dove poi spruzzerai il tuo profumo preferito. La vaselina bianca, infatti, è in grado di assorbirne l’essenza facendola durare più a lungo e rendendola più intensa.


Contro la forfora: poco prima di fare lo shampoo applicare la vaselina aiuta a ridurre il prurito e previene l’insorgenza della forfora


Nel trucco: può essere adoperata anche in situazioni di emergenza, ad esempio quando hai improvvisamente esaurito il blush. Basta mischiare una piccola quantità di ombretto o di rossetto con della vaselina in crema per ottenere un blush di buona qualità e pronto all’uso. Puoi aggiungere la Vaselina al mascara per delle ciglia ancora più lunghe ed uno sguardo più intenso.


Olio di vaselina per gatti: questo particolare olio viene talvolta consigliato anche in caso di stitichezza del gatto. Insieme all’olio di oliva, può rappresentare un rimedio naturale per trattare con efficacia la costipazione intestinale del felino.


Proteggere dal freddo: spalmata sulla pelle, la vaselina crea una sorta di pellicola protettiva (film occlusivo), in grado di diminuire la perdita di acqua trans-epidermica. Il film occlusivo che si viene così a creare è anche in grado di proteggere (seppur in maniera limitata) la pelle dall’aggressione di agenti esterni potenzialmente irritanti.

Allergia al polline: utilizzo piuttosto curioso della vaselina ne prevede l’applicazione in prossimità delle narici al fine di evitare attacchi allergici in individui con allergia al polline(quando si tratta di allergie, è comunque necessario il parere del medico prima di effettuare qualsivoglia trattamento fai da te).


Proteggere la pelle appena tatuata: anche se è un rimedio poco utilizzato è stato usato sia in virtù delle sue proprietà emollienti, sia in virtù della sua capacità di creare un film protettivo in corrispondenza dello stesso tatuaggio. La formazione del film occlusivo è molto utile per proteggere la pelle (già irritata e infiammata) dagli insulti esterni.


Effetti collaterali

Uso interno: ritardata guarigione delle ferite anali; possibilità di assorbimento e deposito nei linfonodi, nella mucosa, nel fegato e nella milza, con conseguenti reazioni da corpo estraneo. Perdite anali di vaselina, con conseguente prurito locale fino a quadri di stenosi anale.

Uso esterno: potenziale reazioni allergiche, azione comedogena.

Scopa in silicone: Le pulizie non saranno più le stesse -VIDEO

Nel video all’interno dell’articolo vi presento la scopa in silicone, che rivoluzionerà il vostro modo di fare le pulizie

Se siete sommersi dalla polvere e dai peli del vostro amico a quattro zampe, ma non amate passare l’aspirapolvere per casa o spazzare più volte con una scopa normale, c’è una soluzione davvero geniale per voi.

Vi presento la scopa in silicone, che rivoluzionerà il vostro modo di fare le pulizie.

Provatela e fatemi sapere come vi siete trovati.

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Come conservare la frutta, è possibile congelarla?

La frutta fresca ha una maturazione piuttosto veloce, vediamo come possiamo rallentare questo processo con dei semplici trucchi

Fare la spesa non è certamente fra le attività preferite di chi vive da solo, a meno che non sia una scusa per recarsi al supermercato con lo scopo di incontrare potenziali partner. Le nostre nonne e mamme vanno a fare la spesa anche tutti i giorni, per molti dei neo emancipati, invece, è molto più pratico limitarsi ad una sola volta a settimana, nella quale si fa una bella scorta di cibi pronti e di cibi freschi.

Come abbiamo già visto negli articoli precedenti, si possono sfruttare alleati fedeli come il microonde e il freezer per avere sempre a portata di mano una soluzione per le nostre serate in cui la fame è tanta, ma la voglia di cucinare è quasi inesistente.

COME CONSERVARE LA FRUTTA

Cominciamo subito col dire che può essere saggio fare scorta di scatolame e di altri prodotti che non si deteriorano, ma per quanto riguarda i prodotti freschi, in particolar modo la frutta, meglio non esagerare con le quantità. La frutta fresca, infatti, ha una maturazione abbastanza veloce. Come possiamo rallentare questo processo di deterioramento?

I tempi variano molto in base al tipo di frutta che prendiamo in considerazione. Se abbiamo intenzione di consumare la nostra razione di vitamine giornaliere con regolarità, non abbiamo bisogno di mettere in frigo banane, mele, pere e kiwi. Certo è che riporre questa frutta nel cassettone apposito del frigo vi permetterà di guadagnare qualche giorno in più.

frutta

Se utilizzate il classico cesto, ricordate di non mettere a contatto le mele con altra frutta, questo perché il frutto preferito da Biancaneve sprigiona il gas etilene che contribuisce all’invecchiamento della frutta.

In particolare gli agrumi possono essere conservati fuori dal frigo per una settimana senza il rischio di doverli buttare. E’ importante che al banco ortofrutticolo scegliate arance, pompelmi, mandarini e limoni duri e senza ammaccature. Poneteli in un luogo aperto e fresco, lontano da fonti di calore.

Il loro punto debole è che sono soggetti al proliferare della muffa. Quando, tastandoli, li sentirete troppo morbidi, è il momento di preparare una bella spremuta ricchissima di vitamina C. Potete tranquillamente fare un mix e spremere insieme anche agrumi diversi.

Uno dei frutti più amati dai ragazzi di tutto il mondo è sicuramente la banana, perfetta per uno spuntino energetico prima dello studio o della palestra. Quando troviamo un’offerta conveniente tendiamo a comprarne anche dieci alla volta e rischiamo di vederle annerirsi sotto i nostri occhi. Oltre a poterle riporre nel cassettone del frigo, un trucco efficace per guadagnare un paio di giorni di vita è quello di avvolgere il gambo in una pellicola di plastica, in questo modo impedirete alla maturazione, che parte dal gambo, di raggiungere il resto del frutto.

Il famigerato pomo rosso presente in numerose fiabe e leggende è uno dei frutti maggiormente presente sulle nostre tavole. Stiamo ovviamente parlando della mela. Fondamentale, come per gli agrumi, è la scelta al supermercato. Una mela danneggiata tenuta vicina ad altre perfette, le può danneggiare facendole maturare in tempi molto più brevi. Vi consiglio di sbucciare quella nella condizione peggiore e di mangiarla subito, o comunque di separarla dalle altre. Se mettete le mele nel cassettone del frigo, state certi che si manterranno in ottimo stato per 2/3 settimane.

E’ POSSIBILE CONGELARE LA FRUTTA?

Prendiamo in considerazione un altro frutto particolarmente apprezzato, perfetto per guarnire torte a base di crema pasticcera, ma non solo. Scommetto che avete indovinato subito, mi riferisco alle fragole, perfette come dessert sia con la classica panna montata che con lo zucchero o, per i più salutisti, condite solo con del succo di limone. Possiamo gustare questo frutto soltanto per un limitato periodo d’estate, a meno che non ricorriate all’aiuto del congelatore, in modo da poterle mangiare anche d’inverno.

Se comprate le fragole in vaschetta controllate sempre bene che siano tutte integre, nel caso ne troviate qualcuna ammuffita o ammaccata, liberatevene subito in modo da non rischiare che contaminino quelle buone.

Uno dei nemici peggiori di questo frutto è l’acqua o meglio l’umidità. Ovviamente se avete intenzione di mangiarle nell’immediato fate bene a lavarle, ma se intendete metterle in frigo per mangiarle la sera o magari il giorno dopo, evitate di lavarle perché tendono ad assorbire umidità e ciò le porta a rovinarsi in maniera prematura. Un ulteriore consiglio che vi do è quello di conservarle in frigo in recipienti larghi che vi permettano di non metterle una sopra l’altra, per evitare che il contatto le porti a maturare prima del tempo. Se possibile lasciate il recipiente aperto, in maniera che le fragole respirino.

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Come organizzare un rito civile da favola

Il rito civile (o simbolico) ha un fascino particolare, non va confuso con il matrimonio civile in una fredda sala comunale, se ben organizzato può diventare un vero spettacolo per gli invitati, ma soprattutto per gli sposi

La burocrazia

Cominciamo subito a toglierci il dente, così poi potremo concentrarci sulle cose più piacevoli come le decorazioni e la cerimonia in sé. Se ha intenzione di sposarti in una location suggestiva come un castello, una dimora storica o anche un parco immerso nel verde lussureggiante, devi assicurarti che la struttura possieda le autorizzazioni per accogliere i registri del matrimonio.

Nulla ti vieta di sposarti prima in comune e poi replicare nel luogo dei tuoi sogni attraverso un rito simbolico, questa è la scelta che sempre più coppie stanno valutando.

Se hai scelto una location con regolare autorizzazione potrai svolgere direttamente il matrimonio civile in loco perché c’è stata una delibera comunale che ha dichiarato la struttura equivalente ad una sede comunale distaccata. Come detto in precedenza, non confondere questo tipo di rito con il classico che si svolge al comune, che dura pochi minuti e non fornisce emozioni supplementari se non quelle dettate dalla gioia del dirsi sì. Con una procedura di delega potrai scegliere un cerimoniere di fiducia che celebrerà il tuo rito civile come lo desideri, nel senso che il testo della cerimonia sarà personalizzato direttamente dagli sposi e dal cerimoniere.

La cerimonia: le varie fasi

La scelta degli addobbi, degli abiti e delle fedi ti ha portato via molto tempo e non hai pensato alla cosa più importante in assoluto, la scaletta ed il testo della cerimonia. Non è il tuo lavoro, quindi un po’ di panico è comprensibile, anche se con qualche piccolo consiglio vedrai che scriverai una cerimonia fantastica ed emozionante.

PRIMA FASE

1)Avete scelto un rito informale, senza i canoni rigidi della chiesa e quelli troppo schematici del comune, quindi fate in modo che gli invitati si sentano a proprio agio e benvenuti.

2)Probabilmente molti degli invitati non si conosceranno fra loro. Il vostro compito, per quanto possibile, sarà quello di creare una comunità che interagisca, nonostante le probabili differenze di vario tipo.

3) Siete voi i protagonisti, ma una mossa vincente per rendere il matrimonio meraviglioso anche per gli invitati è farli partecipare. Ritagliate un ruolo preciso alle persone più vicine a voi, in modo che si sentano coprotagonisti.

4) Se qualche invitato, magari più in là con l’età, ha dubbi o perplessità, fate in modo che qualcuno si premuri di rassicurarlo e di sciogliere ogni sua diffidenza.

FASE CENTRALE

  1. E’ il vostro momento, pianti, risate, emozioni. Il grande passo è vicino e tutti gli invitati ormai sono immersi nel vostro universo d’amore.
  2. Il cerimoniere si curerà di sottolineare l’importanza del passo che i due sposi stanno per compiere e magari racconterà degli aneddoti su come la coppia si sia conosciuta.
  3. Per personalizzare il rito si dovrà fare in modo di mettere in luce l’unicità della coppia, dell’esperienza di vita insieme fin qui compiuta e di quella che verrà.
  4. Evitare le “sceneggiate” di dubbio gusto, propendere per gesti e parole personalizzati, ma comunque appropriati.

FASE FINALE

  1. Si è giunti al momento più delicato dell’intera cerimonia. Il rito civile vero e proprio con conseguente lettura degli articoli del codice civile.
  2. E’ fondamentale che il cerimoniere si dia un contegno e ricordi agli sposi l’importanza della loro unione.
  3. Sarà fondamentale dare modo a familiari e amici di esprimere auguri per la futura felicità della coppia, anche attraverso delle letture scelte dagli sposi stessi.
  4. Come un più angelico Caronte.il cerimoniere accompagnerà gli invitati verso il momento più allegro della cerimonia, i festeggiamenti ed il banchetto. Fornirà informazioni sulla “scaletta” della giornata.

Quanto dovrebbe durare la cerimonia?

In media stat virtus, ma appare scontato se si passa da cerimonie di oltre un’ora celebrate in chiesa e riti di pochi minuti che hanno luogo in una sala comunale. Non esiste un canone ben definito, 30,40, 50 minuti, dipende da voi.

Una cerimonia troppo breve non avrebbe senso, ci si sposa una volta sola (in teoria!), quindi è necessario che sia gli invitati che soprattutto gli sposi si rendano effettivamente conto di quello che sta succedendo. Date modo ai vostri genitori di piangere, asciugarsi le lacrime e di ricominciare poco dopo. Ovviamente non è il caso di esagerare, perché non c’è nulla di peggio di un invitato annoiato e distratto durante il rito.

Se una zia particolarmente prolissa prende la parola e dopo 20 minuti non accenna a smettere, concedetegli una deroga speciale e speditela a spizzicare gli antipasti.

Lo stile della cerimonia

Lo stile perfetto universalmente non esiste, ma quello perfetto per voi dovrebbe tenere conto del vostro modo di essere. Difficile pensare ad una cerimonia che si protragga con un stile univoco. Ci sarà certamente una parte più solenne, una più divertente e scherzosa e ovviamente quella più romantica, magari dedicata ai racconti sulla coppia.

Perché è importante scegliere uno stile prevalente?

Vi sarà utile soprattutto per scegliere le letture più adatte al contesto che avrete creato. Un consiglio ulteriore è quello di affidare ai lettori che avrete scelto delle letture che in qualche modo si avvicinino al loro modo di essere. Inutile far leggere un brano spiritoso alla zia musona o una poesia di Shakespeare a chi trova eccessivamente sdolcinati anche le frasi dei baci Perugina.

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Cibi afrodisiaci: I più comuni e i meno conosciuti, funzionano davvero?

Una breve guida sui cibi afrodisiaci: come funzionano e se funzionano, quali sono i più comuni e i meno noti: buona lettura

La donna dei tuoi sogni ha accettato l’invito a cena a casa tua? Sai benissimo che per arrivare in terza base non puoi semplicemente prenderla tra le tue braccia vigorose e farla tua.

O magari sì, ma devi essere certo che lei sia predisposta a lasciarsi andare, che sia dell’umore. Ricorda che la sessualità femminile parte dal cervello, quindi parole dolci e frasi allusive possono essere un buon metodo per farti strada nelle sue…grazie.

Anche curare l’atmosfera con candele e un’apparecchiatura scenografica può contribuire a farla sentire importante.

Un aiuto in più dal menù

Leggenda e scienza sostengono che esistono dei cibi che risvegliano la libido sopita e invogliano uomini e donne a seguire le proprie pulsioni sessuali.

Si tratta dei cibi afrodisiaci, a detta di molti più efficaci, ma soprattutto più gustosi, di pasticchette colorate insapore.

Afrodisiaco proviene dal greco ἀϕροδισιακός «sessuale», derivante da᾿Αϕροδίτη «Afrodite» la dea dell’amore e della passione.

Tra mito e realtà, gli esperti spiegano che le sostanze contenute in alcuni cibi migliorano la salute degli organi sessuali. Inoltre possono amplificare sensazioni che portano l’essere umano ad eccitarsi, come l’aumento del battito cardiaco e della temperatura fisica e a sentirsi tutto d’un tratto pieni di energia.

Gli afrodisiaci più noti

LE OSTRICHE

Il binomio ostriche e champagne dovrebbe preludere ad una notte di passione sfrenata.

La nomea delle ostriche si fa risalire al celebre rubacuori Casanova che nel 18esimo secolo sosteneva di fare colazione tutte le mattine con le ostriche crude per fare il pieno di energie in previsione dei suoi innumerevoli incontri galanti.

La grande quantità di zinco presente in questi molluschi, che ricordano a grandi linee i genitali femminili, contribuisce alla produzione di testosterone e sperma.

Inoltre contengono anche tirosina, un amminoacido fondamentale per la produzione di dopamina. La scienza afferma che una carenza di quest’ultima sostanza può portare a diminuzione del desiderio sessuale.

IL PEPERONCINO

Il peperoncino è un vasodilatatore naturale e come tale migliora la circolazione e aumenta la temperatura corporea.

La capsaicina, la sostanza oleosa contenuta in esso, gli conferisce il caratteristico sapore piccante. La sensazione di pizzicore che si avverte nella bocca provoca il rilascio di epinefrina ed endorfine, conosciute universalmente come oppiacei naturali.

IL CIOCCOLATO

Purtroppo i più golosi resteranno delusi, ma non esistono conferme scientifiche sul fatto che il cioccolato abbia degli effetti rilevanti sulla libido.

Di sicuro qualche cioccolatino non può che migliorare l’umore di chi lo gusta, grazie all’eccezionale quantità di feniletilammina, un elemento chimico che provoca sensazione di benessere ed eccitazione.

Gli afrodisiaci meno conosciuti

IL COCOMERO

L’insospettabile cocomero contiene citrullina, un amminoacido che ha lo stesso effetto del Viagra, dilata i vasi sanguigni e aumenta il flusso di sangue con conseguente e crescente eccitazione sessuale.

C’è un però…

La citrullina si trova in maggiori quantità nella buccia di questo frutto prevalentemente estivo. Per avere effetti rilevanti sarebbe necessario mangiare anche la parte verde del cocomero, non esattamente la migliore.

LE MANDORLE

Ascoltate bene uomini! Le mandorle stimolano la fertilità ed il desiderio sessuale, soprattutto nelle donne, grazie al loro contenuto di vitamina E. La medicina naturale le ritiene tra gli alimenti più afrodisiaci.

LE BANANE

Se le mandorle agiscono soprattutto sul desiderio sessuale femminile, le banane, ricche di potassio e di vitamina B6 rappresentano una mano santa per il testosterone.

Alcuni medici le consigliano anche come rimedio naturale contro l’impotenza e l’infertilità.

L’effetto placebo può fare la sua parte

Siamo pronti a scommettere che se organizzerete una cenetta a lume di candela con un aperitivo a base di ostriche e champagne ed un dessert che preveda una coppa di fragole coperte da cioccolato e panna, avrete ottime chance di raggiungere la terza base.

Il buon esito del corteggiamento potrebbe dipendere dalle sostanze contenute nelle pietanze da voi servite, ma non sottovalutate l’effetto placebo, ovvero la convinzione da parte del partner che determinati cibi possano amplificare le pulsioni sessuali.

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Credenze popolari| Il significato del prurito al naso: la verità

Scaramanzie, tradizioni secolari, credenze popolari più o meno bizzarre fanno parte della vita di qualsiasi generazione

Sin dal medioevo il prurito al naso veniva associato ad un presagio che a seconda dei casi poteva essere negativo o positivo. Poteva indicare sia l’arrivo di disgrazie o problemi, che quello di una lieta notizia o di una visita gradita.

A Roma si dice che quando ti prude il naso fuori “son botte”, quando il prurito è interno “son soldi”. C’è anche chi sostiene che quando ti prude il naso vuol dire che qualcuno ti sta pensando.

LE VERE CAUSE

Ma volendo essere meno poetici, il prurito al naso spesso dipende da reazioni allergiche. Il nemico numero uno è il polline dei fiori che venendo a contatto con le nostre narici, scatena pruriti e starnuti.

Al secondo posto non possiamo che menzionare i peli dei nostri amici a 4 zampe, in particolare dei felini. Sul podio sale anche l’allergia alla polvere, che a volte provoca delle scariche di starnuti che sembrano infiniti.

Chiudiamo in bellezza con il nasino disidratato. Quando la pelle è particolarmente secca, si può sentire un po’ di bruciore e di prurito.

FOTO: Amoretarocchi.com