Tra i tanti pregi che ha l’estate rispetto alle altre stagioni, c’è da considerare la bontà e varietà dei suoi frutti.
La frutta estiva è importantissima per l’alimentazione di adulti e bambini soprattutto durante il periodo più caldo, fornendo a chi la consuma un apporto di sali minerali atto a reidratare l’organismo.
Scegliamo sempre frutta di stagione
I motivi da considerare in questa scelta sono essenzialmente 4:
Un frutto di stagione ha un sapore migliore. L’aroma ed il profumo si esaltano durante i mesi in cui arriva a maturazione.
Effetti benefici sul nostro organismo. Le albicocche mangiate d’estate saranno molto più ricche di sostanze nutrienti di quelle mangiate a dicembre.
Minor quantità di pesticidi. E’ fuor di dubbio che la frutta di stagione non ha bisogno di prodotti artificiali per arrivare a maturazione, dato che questo compito lo svolge egregiamente madre natura.
Risparmio economico. Un frutto non stagionale che magari deve arrivare dall’altra parte del mondo avrà incluse nel prezzo le spese di trasporto o quelle energetiche nel caso di coltivazione in serra.
I principali frutti estivi e le loro qualità
ALBICOCCHE
Le albicocche maturano da giugno fino a fine luglio. Sebbene il sapore sia dolce e leggermente acidulo, si tratta di un frutto non eccessivamente calorico (solo 28 calorie per 100 gr).
Il suo alto contenuto di vitamina A risulta essere molto utile per la salute degli occhi e della pelle. La grande quantità di antiossidanti, in particolare il beta-carotene, contrastano l’azione dei radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
Sono in grado di aumentare il colesterolo buono e diminuire quello cattivo. Il potassio in esse contenuto aiuta a regolarizzare il battito cardiaco.
FRAGOLE
Fra i frutti estivi più amati ci sono sicuramente le fragole che possiamo trovare in circolazione da fine aprile fino ai primi giorni di agosto.
Questi frutti dall’affascinante forma a cuore hanno pochissime calorie (27 kcal per 100 gr). In particolare sono ricche di vitamina C, utile per l’assorbimento del ferro. Fra i sali minerali più presenti in esse troviamo il potassio, il magnesio ed il fosforo che mirano a prevenire i malanni da raffreddamento.
Non dimentichiamo le loro proprietà antiossidanti e anti tumorali, grazie all’acido ellagico.
Dulcis in fundo la presenza di xilitolo che, non solo conferisce alle fragole il sapore dolce, ma serve a combattere la formazione della placca dentale.
CILIEGIE
Possiamo godere di questi tipici frutti estivi da maggio a luglio. Le ciliegie sono leggermente più caloriche dei “colleghi” precedenti (38 kcal per 100 gr).
Le cerase , come vengono chiamate a Napoli, danno un apporto di vitamina A e C notevole, fondamentali per aumentare le difese immunitarie. Contengono inoltre potassio, magnesio, fosforo e soprattutto acido folico, una garanzia per combattere i radicali liberi ed un toccasana per la vostra chioma.
Un’ulteriore qualità riconosciuta alle ciliegie è la loro funzione depurativa e disintossicante. Alcuni studi sostengono che contribuiscano a prevenire le disfunzioni renali e l’arteriosclerosi.
ANGURIA
Eccolo il frutto che per antonomasia viene identificato con l’estate, l’amatissima anguria.
Potete gustarlo da giugno a settembre, con grande soddisfazione del vostro palato. C’è da dire che per alcuni può risultare indigesto, ma questa sua “caratteristica” spesso è da attribuire alle temperature estremamente fredde alle quali viene servito.
Il cocomero è ricco d’acqua ed ha un alto potere saziante, per sole 30 kcal per 100 gr.
Oltre ai sali minerali, potassio, fosforo e magnesio, fornisce un apporto di vitamina C e vitamina A. La sua particolarità è la quantità spiccata di un amminoacido chiamato citrullina che riequilibria la pressione e mantiene elastiche le pareti arteriose. Inoltre è famosa perché pare che aiuti a combattere la disfunzione erettile.
MELONE
Il melone è sì un frutto estivo, ma al contrario degli altri è possibile trovarlo nelle frutterie anche in altri periodi dell’anno. Composto al 90% d’acqua, apporta 33 kcal per 100 gr.
Come suggerisce il suo colore, è ricco di beta-carotene che ha un forte potere antiossidante. Tra le sue proprietà impossibile non menzionare un’elevata quantità di vitamina C e di vitamina A, utilissima per la salute della vostra vista.
Favorisce l’abbronzatura e protegge la pelle dai danni derivanti dall’esposizione ai raggi UV.
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Per cogliere questi fantastici frutti maturi dovrete aspettare inizio luglio e potrete farne incetta fino a metà settembre.
L’apporto calorico è di 36 kcal per 100 gr. Contengono antocianine e flavonoidi come tutti i frutti di bosco, antiossidanti fenomenali, in particolare per gli occhi. Abbondano in vitamina C e in acido folico.
Fra le altre qualità registriamo il loro potere depurante e diuretico.
Come avrete notato c’è solo l’imbarazzo della scelta. D’estate un cono gelato con gusti cioccolatosi e ricchi di calorie è un must, ma valutate come alternativa una macedonia variegatissima o una coppa di yogurt ricoperta di gustosa frutta estiva. Ne gioverà la vostra linea, la vostra salute e il vostro palato siamo certi che non si lamenterà.
Oggi vedremo le regole per garantire una fresca estate ai nostri amici a 4 zampe. I cani soffrono il caldo molto più di noi.
Pensate solo al fatto che loro non sudano. L’unico modo che hanno per espellere calore è dalla bocca e dalle zampe. Attenzione, quindi, ai colpi di calore, possono essere fatali!
Cominciamo dalle basi
Una delle prime regole è dar da mangiare al nostro amico nelle ore più fresche della giornata, la mattina presto o la sera. Se non gli date cibo secco, togliete la ciotola da sotto al sole nel caso in cui il vostro cane non finisca tutto (ipotesi alquanto improbabile!!!).
Evitate che il vostro pelosone cammini con le zampe su superfici eccessivamente calde. I polpastrelli della zampa sono ricoperti da pelle sensibile, che tende a bruciarsi e seccarsi facilmente.
Se non avete un giardino con zone d’ombra adeguate dove farlo stare nelle ore più afose della giornata, o avete a disposizione solo un balcone esposto al sole, cercate di creargli artificialmente una zona d’ombra e rinfrescatene la pavimentazione.
Guai a lasciarlo in macchina!
L’abitacolo della vostra auto può raggiungere temperature altissime, non solo quando la vettura è parcheggiata al sole. Evitate, quindi, di lasciarli incustoditi in auto, neanche per un minuto. Una leggerezza del genere può costargli la vita.
Se vedete un animale chiuso in una macchina che presenta sintomi come affanno, difficoltà respiratorie o spossatezza, contattate subito i numeri di emergenza.
L’acqua è fondamentale
Fate sempre in modo che il vostro animale abbia a disposizione acqua fresca e che la ciotola che la contiene sia facilmente raggiungibile.
Se dovete stare fuori molte ore, posizionate più ciotole nel giardino, cercando di disporle all’ombra.
Evitate lunghe esposizioni al sole che possono portare il vostro amico a 4 zampe all’ipertermia. Se notate che il cane scotta, fa fatica a respirare, cade a terra ed appare debilitato, versategli sotto le ascelle dell’acqua fredda e chiamate il veterinario.
La tosatura eccessiva è dannosa
Non è necessario tosare il pelo, perché al contrario di quanto si pensa è termoisolante, cioè protegge sia dal caldo che dal freddo.
Se proprio avete necessità di tosarlo non superate i 10 cm perché una tosatura troppo corta favorisce punture di insetti e ustioni.
Se il cane ha caldo bagnategli i plantari, sotto le ascelle e la testa. Soprattutto in estate mantenete una dieta equilibrata.
Se volete portarlo in spiaggia preferite le ore meno calde della giornata. La mattina presto, con tutta la spiaggia a disposizione, sarebbe l’orario ideale.
Se avete la possibilità, mettetegli a disposizione una piscinetta. E’ un ottimo investimento perché rinfresca ed è divertente.
Nella piscinetta va cambiata spesso l’acqua per evitare la schiusa delle larve delle zanzare.
Un saluto da Charlye & da me!
Ricordate, prima di prendere un cane chiedevi perché proprio un cane e perché proprio questo cane. Non dovete sceglierlo per moda o simpatia, ma perché le sue caratteristiche sono quelle che state cercando nel vostro compagno di vita a 4 zampe <3
La vita in ufficio non è sempre facile, si cerca di andare d’accordo con tutti, ma le relazioni interpersonali con i colleghi sono complicate.
Un po’ come il liceo, anche l’ufficio è una vera e propria scuola, che ti insegna a vivere e a stare al mondo. Una palestra per imparare a gestire i rapporti con persone dal carattere e dalla personalità totalmente diversi dai tuoi.
Le categorie di “compagni di classe”
Come a scuola avevi il tuo compagno di banco, in ufficio c’è il collega del cuore, su cui sai di poter contare e che sarà sempre disposto ad aiutarti con una consegna, pur facendo tardi la sera.
Troverai il primo della classe, sempre pronto ad alzare la mano ed a farsi notare. L’invidioso, quello che “se il professore ti ha messo sette allora lo deve avere anche lui”, e così eccoli che ti additano di guadagnare troppo rispetto a loro, che avete lo stesso carico di lavoro e non importa se avete 3 lauree in più, loro vogliono quanto o più di voi.
E come c’era lei, la ragazza più bella che vi ha fatto battere il cuore, oggi c’è una giovane donna che sperate di incontrare alla macchinetta del caffè o che stalkerate per capire quando stacca da lavoro per, casualmente, incrociarla in ascensore.
Immancabile il bulletto che vi rubava la merenda dallo zaino e che oggi si prende i meriti al posto vostro. Il secchione che lavora senza sosta, che non sa dire di no ai colleghi che si approfittano del suo buon cuore e della sua buona volontà.
E poi c’è lui, il preside. Il capo che non esce mai dalla sua stanza. Se ne sta lì, seduto alla sua scrivania di radica e non si sa bene cosa faccia tutto il giorno. L’importante è che nessun professore/responsabile di settore vi ci mandi mai per una punizione.
Siamo tutti lì, sono tutti lì. Le dinamiche che pensavate di esservi lasciati alle spalle, dopo il lancio immaginario dei tocchi il giorno del diploma, vi si riproporrano davanti in una forma nuova, ma familiare.
I popolari, i nerd, i gossipari sono tutti intorno a voi, e se come me, non siete mai stati tipi da etichette e non avevate un gruppo specifico, forse li saprete riconoscere meglio di altri.
Difficile non arrabbiarsi in ufficio
Impossibile non trovare in ufficio una figura che ci faccia uscire fuori di testa. L’attacco di rabbia, però, non manifesta la nostra forza, ma esattamente il contrario: la nostra fragilità e la nostra inadeguatezza nel risolvere un problema.
Non dobbiamo vivere con negatività colui che ci fa arrabbiare. Dovremmo utilizzarlo come mezzo per migliorare noi stessi, per imparare a lasciar correre qualche volta (non sempre) e a scegliere le nostre battaglie.
La rabbia non arriva dalla parte più nobile del cervello, quella che nel corso della storia ci ha permesso di inventare meraviglie, ma dalla parte primitiva, che condividiamo con gli animali dal brutto carattere e con Paperino.
Siamo un po’ tutti Paperino quando prendiamo a calci una sedia, quando lanciamo le cose dalla scrivania, quando urliamo rabbiosi frasi senza senso.
Vediamo allora insieme le tipologie di persone moleste in ufficio, e come trasformarci da Paperino a Flemmatico Britannico che sorseggia Tè.
Come confrontarsi con le figure mitologiche dell’ufficio
Di fronte a colleghi di lavoro con cui non si riesce a instaurare un sano rapporto professionale, non c’è attività di team building o welfare che tenga, ma noi cercheremo di trovare degli escamotage per sopravvivere.
IL PIGRO
Ripetuti ritardi, malattie frequenti, quando c’è staziona per ore davanti alla macchinetta del caffè. Si sente molto in ufficio: continui sospiri, finge di essere sempre pieno di lavoro, continui andirivieni nei corridoi come se avesse mille cose da fare, continue telefonate. Appare al 100% coinvolto nel suo lavoro. Nessuno osa avvicinarsi a lui per non disturbarlo nelle sue importanti e urgentissime attività. E invece lui bighellona tutto il tempo e il lavoro si accumula.
Come gestirlo: Semplicemente ignorateli! Non lasciate che vi captino nel loro radar perché se questo dovesse avvenire vi farebbero impazzire, facendovi chiedere come fanno a stare in pace con loro stessi non facendo nulla per tutta la giornata lavorativa. Sgridarli non servirà a molto perché quello che direte gli entrerà da un orecchio e gli uscirà dall’altro. Sappiamo tutti che agli occhi del capo appaiono come lavoratori infaticabili, quindi lamentarsi di loro coi superiori non servirà a nulla. Ignorateli e continuate regolarmente la vostra giornata lavorativa.
Siate orgogliosi del fatto che lavorate per vivere e vi guadagnate meritatamente il vostro denaro. Bisogna ammetterlo: guadagnare dei soldi perdendo tempo è un talento naturale, tuttavia non è un talento appagante. Queste persone non sanno che cosa vuol dire portare a termine con successo un lavoro e guadagnare uno stipendio per questo. Continuate a vivere la vostra vita con soddisfazione e lasciate che loro perdano tempo.
Guardare un collaboratore pigro underperform ogni giorno può essere fastidioso. Ma se il capo è d’accordo con il suo comportamento e ciò non influenza il vostro carico di lavoro, non consideratelo un vostro problema. Diventa affar tuo se la pigrizia di un collega influisce sulla tua capacità di svolgere il tuo lavoro. Una discussione schietta su ruoli, responsabilità e lavoro di gruppo dovrebbe essere avviata e portata al capo, se necessario.
IL GOSSIPPARO
Farebbe invidia a un agente della CIA. Sa sempre tutto e lo sa prima degli altri. È a lui che dovete rivolgervi per avere qualsiasi notizia stiate cercando. Conosce nel dettaglio ogni singolo assunto ed è quasi sempre al corrente delle strategie aziendali. O lo amate o lo odiate.
Non sempre per quel che racconta è davvero utile, ma tra le migliaia di informazioni che sciorina c’è quella che potrebbe fare al caso vostro. Il posto perfetto per instaurare un rapporto con lui è in mensa o alla macchinetta del caffè, è lì che si ritrova con gli altri come lui e si aggiorna sugli avvenimenti del microcosmo lavorativo.
Pro: Un suo racconto può farvi evadere dal grigiore della vostra monotona giornata lavorativa.
Contro: Meglio che non scopra i vostri segreti più imbarazzanti, potrebbero diventare di dominio pubblico in men che non si dica.
COME GESTIRLO:
Di fronte all’amante del gossip potete fare due cose:
Evitare qualsiasi riferimento a questioni private e limitandovi allo stretto indispensabile per il lavoro;
Responsabilizzarlo chiedendo conferma di quanto sta affermando con domande tipo “Sei certo di quello che dici? Se è come dici forse è meglio avvertire il capo, sono informazioni molto importanti”. Questo è un buon modo per fargli capire che non può spiattellare ai quattro venti tutto di tutti perché, inevitabilmente, i suoi pettegolezzi potrebbero arrivare al capo.
LO SPLENDIDO
È il Tom Cruise dell’organizzazione. Non perde mai l’entusiasmo, corre da un reparto all’altro ed è amato da tutti, soprattutto dai capi. È difficile stargli dietro perché prende subito l’iniziativa e sembra non sbagliare mai un colpo. Ma come fa ad avere sempre le riposte giuste? Non lo sapremo mai, ma siate preparati, questa tipologia ha spesso il carisma delleadere in qualche modo vi troverete a entrare nella sua orbita, attratti da lui come da un Sole.
Pro: C’è sempre qualcosa da imparare, la sua proattività è un esempio virtuoso per tutti.
Contro: Riuscire a stargli dietro può essere faticoso. Prima di lanciarvi all’inseguimento di una persona così, osservatela da lontano; anche lui ha dei punti deboli, non fatevi ingannare!
COME GESTIRLO: La Guest Star va gestita con astuzia a vostra vantaggio. Se si tratta di un vostro superiore, badate bene di non criticarlo di fronte ad altre persone per non demolire il suo ego. Fategli notare l’errore ipotizzando che possa essersi trattato della svista di qualcun altro.
IL LAMENTOSO
Se c’è qualcosa che non va lui l’ha sperimentato di persona. Ha un problema con il capo, con le risorse umane, con l’ultima paga, persino con la macchinetta del caffè e con l’aria condizionata. Non c’è mai nulla che sembra andargli per il verso giusto, e non fa che condividere con tutti la sua frustrazione. La maggior parte delle volte dai colleghi come questi cerchiamo di girare alla larga, ma può capitare di finire intrappolati nella loro rete e dover ascoltare tutte le loro lamentele.
Pro: Se siete di cattivo umore una chiacchierata con lui o lei potrebbe risollevarvi la giornata.
Contro: La negatività può essere contagiosa, state attenti!
COME GESTIRLO: Se avete una discreta confidenza con il collega ansioso potreste provare a suggerirgli delle sedute con uno specialista. Se preferite non urtare la sua sensibilità provate a indirizzarlo su argomenti piacevoli e positivi. E’ fondamentale non adeguarsi al suo stato d’animo perennemente negativo.
IL RUBACUORI
Ci sono persone che catalizzano la nostra attenzione non appena le vediamo. Sono affascinanti, spesso di bella presenza, passeremmo ore ad ascoltarle. Non c’è gruppo di lavoro dove non ci sia un rubacuori e questa tipologia di colleghi è ben consapevole del fascino che emana, al punto che lo utilizza con disinvoltura per collezionare conquiste.
Di solito i rubacuorinon sono una vera autorità all’interno dell’ufficio, ma utilizzano tutte le armi in loro possesso per farvelo credere. Di positivo c’è che queste persone amano l’ambiente lavorativo in cui sono immersi, sono perciò affidabili e quasi sempre presenti, non cercano scuse per rimanere a casa e non fanno assenze ingiustificate.
Pro: Il fascino che emanano può essere un vero toccasana, la loro presenza può essere un incentivo per andare più contenti a lavoro.
Contro: Spesso sono selettivi, non rivolgono a tutti le loro attenzioni, non rientrare nel loro giro potrebbe essere negativo per la vostra autostima.
COME GESTIRLO: Guardare e non toccare potrebbe essere la strategia più prudente, ma se dovesse essere lui ad approcciarvi, tenetevelo buono, potrebbe essere un alleato prezioso quando ci sarà da chiedere favori a qualcuno che è particolarmente sensibile al suo fascino.
LO YES MAN
Dice sempre di sì, a ogni proposta, a ogni compito, anche a ogni rimprovero. Non perde occasione per impressionare il capo e spesso è il suo tirapiedi. Di solito gli yes-man tendono a formare un gruppo unito, si ritrovano tra loro, parlano solo tra loro (e con i boss), sono i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene. Non sono molto amati dalle altre tipologie di colleghi, soprattutto perché spesso si arrogano il diritto di dire a voiquello che dovete fare e come dovete farlo, e non perdono occasione per andare a riferire al capo quello che avete fatto (e secondo loro non avreste dovuto fare, o almeno non così).
Pro: Sono così smaniosi di fare e farsi notare che potrebbero togliervi qualche impiccio.
Contro: Tendono a fare la spia.
COME GESTIRLI: Amano essere visti come i primi della classe dai capi, provate ad essere accondiscendenti con loro, facendoli sentire importanti. Se avete dubbi su qualche progetto chiedete il loro consiglio, in modo che non possano criticarvi nel caso di un vostro errore, perché sarebbe indirettamente anche colpa loro.
IL RUMINATORE SERIALE
Lo trovate sempre intento a sgranocchiare qualcosa. Che sia fame nervosa o un metabolismo che lavora alla velocità della luce non ci è dato saperlo, l’unica cosa che sappiamo è che la sua scrivania è sempre imbandita (e spesso disordinata), la sua bocca sempre piena. Se avete una cucina condivisa questo individuo ne sarà il re indiscusso. Gli odori che si spandono per il corridoio sono opera sua, il microonde ruota da ore solo per scaldare le sue portare.
Pro: Nel bel mezzo si una crisi ipoglicemica sapete a chi potete rivolgervi.
Contro: Se siete sotto pressione, allo scadere di una deadline fondamentale o più semplicemente vi siete svegliati con il piede storto, tutto quello sgranocchiare potrebbe darvi sui nervi.
COME GESTIRLO: E’ fondamentalmente innocuo, magari un po’ disordinato. Fossi in voi eviterei di lasciargli un documento urgente da lavorare sulla scrivania, potreste ritrovarlo, dopo pochi minuti, impiastricciato di cioccolato.
IL SEMPRE PRESENTE
Se avete una presentazione da terminare e siete costretti ad arrivare in ufficio la mattina alle 6 o andarvene la sera alle 23, state pur certi che lui ci sarà. Il sempre presente fa parte di quella categoria di colleghi che non dormono mai,sempre disponibili, sempre impegnati. Verrebbe da chiedergli: ma ce l’hai una casa?
Pro: Sono reperibili anche quando il mondo intero sembra avervi abbandonato.
Contro: Con loro che arrivano alle 7 anche arrivando in orario vi sembrerà di arrivare in ritardo.
COME GESTIRLI: A meno che questa “patologia” non affligga il vostro capo o il collega con il quale siete in competizione, considerate i “sempre presenti” come una risorsa preziosa e qualche volta ringraziateli invitandoli ad un aperitivo per farli distrarre un po’.
IL SIMPATICO
È sempre pronto a fare una battuta, e non c’è evento aziendale che non lo vedrà protagonista di un racconto divertente o di una serie di barzellette. Nulla sembra metterlo di cattivo umore ed è capace di sdrammatizzare qualsiasi cosa. Non sono facili da collocare, ve li ritrovare dietro nei momenti più inaspettati, pronti a qualche perla delle loro, ma svaniscono dopo poco, decisi a dispensare buonumore da qualche altra parte.
Pro: Una chiacchierata di cinque minuti con loro può cambiarvi la giornata.
Contro: Ci sono giorni in cui avete bisogno di piangervi addosso, ascoltare canzoni tristi e fantasticare sul barattolo di gelato che vi aspetta a casa. In quei giorni… stategli alla larga.
COME GESTIRLI: Sono una medicina, se avete bisogno di staccare la spina da una consegna molto impegnativa, entrate nel loro radar per 5 minuti e poi tornate a lavoro. Come qualsiasi farmaco, una dose eccessiva può provocare effetti collaterali come irritazione e sbattimenti al muro per l’eccessiva felicità ostentata.
IL POLEMICO
Ci sono quelli che cercano di evitare le discussioni e quelli che sembrano nati per far polemica. Con questi ultimi il rischio di alzare i toni e trovarsi in mezzo a vere e proprie litigate è sempre dietro l’angolo. Alle riunioninon perdono mai occasione di far notare che qualcosa non è stata fatta come loro ritengono avrebbe dovuto essere fatta, e possono trasformare il meeting in un campo minato. È bene sapere quali sono gli argomenti da evitare per non innescare la miccia, ma spesso le loro sfuriate sono inevitabili, preparatevi perché prima o poi saranno dirette a voi.
Pro: Non sono capaci di tenersi nulla per loro, sono quindi molto sinceri.
Contro: Le polemiche inutili rischiano di ritardare il lavoro, spesso per questi individui la parsdestruens è – purtroppo – molto più rilevante di quella costruens.
COME GESTIRLI: Sarebbe meglio tenerli lontani con l’aglio o con le croci, ma se non dovessero essere sensibili a questi stratagemmi, provate a ribadire colpo su colpo. Fateli ragionare chiedendogli, magari davanti ad un superiore: “Caro … potresti gentilmente spiegarci come questa tua polemica può esserci utile a risolvere il problema che si è creato”?
LA COPPIA
Quando si passa molto tempo in un certo ambiente è facile invaghirsi di qualcuno che questo ambiente lo frequenta tanto quanto noi, qualcuno con cui ci troviamo a condividere momenti positivi e negativi, che vediamo tutti i giorni e con cui parliamo anche di argomenti non lavorativi. Ci sono infatuazioni che non si spingono mai oltre e amori che sbocciano (e a volte sfioriscono) tra le mura lavorative. Può capitare anche che alcune coppie si dichiarino, altre che cerchino di mantenere la loro relazione segreta ai colleghi. In questo caso il dubbio potrebbe essere fastidioso, ma la privacy va rispettata. Non incaponitevi, nel caso lo vogliano saranno loro a venire allo scoperto, stanarli non spetta a voi.
Pro: Se l’amore è nell’aria possono beneficiarne tutti.
Contro: Nel caso arrivaste a uno scontrocon uno dei due consideratevi ai ferri corti anche con l’altro della coppia.
COME GESTIRLI: Conquistatene uno e l’altro sarà dalla vostra parte per sempre, a meno che non abbiate conquistato la metà della coppia del sesso opposto al vostro. In quel caso è probabile che una guerra di gelosia possa scatenarsi di lì a breve.
IL DISORGANIZZATO
È il Lebowski della situazione. Arriva puntualmente in ritardo e trafelato perché gli capitano ogni giorno mille peripezie e disavventure nel tragitto casa-lavoro. Si dimentica sempre qualcosa di fondamentale e, per questo, ha un motivo per chiedervi un favore, coinvolgendovi nel suo caos.
QUANTO E’ DISORGANIZZATO?
Se è semplicemente un po’ distratto e caotico, potete provare ad aiutarlo insegnandogli a pianificare il lavoro. Se la disorganizzazione è solo una manifestazione di una piaga molto più purulenta come la pigrizia, allora dovrete comportarvi diversamente. Cercate di non essere coinvolti in progetti lavorativi insieme a lui, potrebbe rivelarsi una pesantissima palla al piede.
E voi che tipo di collega siete? Quali altre categorie vi vengono in mente? Lasciateci un commento qui sotto!
Intanto il rodatissimo Filippo Bisciglia è una presenza rassicurante con le sue espressioni di conforto che tira fuori chissà da quale recondito cassetto. La sua pazienza è da oscar ed i suoi consigli ai fidanzati che si scannano degni di un sensei navigato.
Ho scoperto questo programma l’anno scorso, quando una mia amica ha organizzato la serata Temptation Island a casa. All’inizio l’ho ritenuta un’assurdità, ma dopo due puntate e mille risate, ero letteralmente colpita e non vedevo l’ora di vedere la puntata successiva.
Tutto questo precede la domanda: ma perché a noi piace così tanto questo programma?
I dati Auditel estivi, anche per merito di Temptation Island, non hanno nulla da invidiare ai tanto decantati dati invernali. Le puntate finali delle varie edizioni raggiungono quasi sempre i 4 milioni di spettatori, mica male!
Con questi ragazzi che decidono di raccontare all’Italia intera le loro “privatissime” dinamiche personali, con sbandate da adolescenti, corna vere o presunte e scenate ultra trash. A livello di contenuti è un programma con poca roba, ma se ha un successo così evidente, in estate inoltrata e con storie piene di “poraccitudine”, la domanda posta all’inizio è d’obbligo.
Sarà per i picchi di suspense super trash? Sarà perché il divertimento nel “perculare” qualunque cosa sui social è tanto e ci fa sentire tutti uniti? O perché ci piace commentare e coalizzarci?
Probabilmente perché i pianti, i litigi e le tentazioni ( vere o presunte) esaltano il telespettatore, tanto che non è raro vedere amiche che ridono a crepapelle sul divano o saltellano sui letti con un misto di imbarazzo e ghigni mentre mangiano gelato o patatine. Diciamo che è come per i film splatter che non vorremmo mai guardare, ma che poi sbirciamo tra le dita mentre ci copriamo gli occhi. Un fenomeno che diventa argomento di conversazione sui social, perché alla fine si sa, a tutti piace farsi i fatti degli altri, è questo il fenomeno più antico del mondo, è scritto nel nostro DNA.
Se poi ci aggiungi che le sfighe amorose altrui ti fanno sentire che alla fine non sei solo e che dai, non ti sta andando così male e non sei poi così perdente come immaginavi. In più sono programmi leggeri, poco impegnativi che non richiedono attenzione costante, così nel frattempo puoi chiacchierare con chi ti sta accanto, mandare messaggini, chattare, stare sui social, cucinare e fare tutto quello che vuoi mentre ti fanno fare due risate e nei giorni più pesanti e faticosi ridere di gusto è sempre un piacere. Per finire mostrano il bello ed il brutto che c’è nella vita.
Chi guarda il programma? Piace a tutti, non solo alle persone di livello culturale più basso, ma anche a quelle più colte che vogliono misurare il livello di degrado sociale e cercano spunti di analisi psicologica, sociologica e antropologica. Essere colti oltretutto non è sinonimo di serietà, esattamente come una persona bella non è necessariamente sciocca. Alla fine questo programma spinge a riflettere ed a prendersi meno sul serio, ridendo dei propri difetti ricordandosi che nessuno è perfetto.
Detto ciò preparate i pop-corn o il gelato e chiamate le amiche, Temptation Island tornerà presto in onda con la quinta stagione, promettendo anche quest’anno risate e pettegolezzi hot. Ovviamente ci si vede sui social!
Quante volte al giorno ripetiamo, “ che stress!”, “che nervi!”, “ ma perché capitano tutte a me?”, “io non ce la faccio!”.
I ritmi della nostra vita sono diventati sempre più frenetici, non abbiamo mai tempo di rilassarci e di ricaricare le batterie. Lo stress ha raggiunto livelli talmente esasperati che un cambio di programma improvviso, un imprevisto dell’ultimo momento, unito ai problemi che ci affliggono quotidianamente come la precarietà del lavoro, i soldi che non bastano mai e l’immancabile traffico, possono portarci a voler mollare tutto e a rannicchiarci sconsolati sotto le coperte per giorni.
Ad oggi lo stress è considerato un problema sociale tra i più comuni e preoccupanti. Nella prima fase, un evento stressante produce il cosiddetto stress acuto, detto anche eustress, che è benefico. La persona riceve una forte sollecitazione psicofisica ed è messa in condizione di reagire ad eventi esterni che devono essere tempestivamente affrontati e risolti. Quello che invece è grave per la salute dell’essere umano è il trasformarsi dello stress da acuto in stress cronico (detto altrimenti distress). Lo stress cronico non è dato da un eccessivo carico di compiti o da una condizione di stanchezza eccessiva, ma dall’incapacità dell’organismo di ritornare, dopo l’attivazione necessaria a superare ostacoli ed eventi importanti, ad uno stato di tranquillità e di rilassamento.
Come capire allora se siamo stressati?Vediamo insieme 6 comportamenti tipici:
Ti senti spesso sopraffatto dalle preoccupazioni e non sai come liberartene?
Ti svegli stanco la mattina e trascorri gran parte della notte a rigirarti nel letto senza riuscire a chiudere occhio?
Sei irritabile e nervoso con le persone che ti circondano, comprese quelle che ami di più? Perdi facilmente il controllo delle tue emozioni e reagisci d’impulso?
Senti il peso del mondo intero sulle tue spalle?
Soffri di mal di testa, tensione muscolare, tachicardia, perdita di appetito, calo del desiderio, ulcera, pressione alta, improvvisi cali di energia, difficoltà di digestione, insonnia e ti ammali spesso?
Fai fatica a concentrarti, hai scarsa fiducia in te stesso, ti arrabbi facilmente, ti senti spesso a disagio e fuori luogo, soffri di attacchi di panico, sbalzi d’umore, depressione, o attacchi di pianto incontrollato?
Sono tutti chiari segnali di uno stress accumulato nel tempo!
Lo stress si manifesta diversamente per ognuno di noi. Ci sono quelli a cui prende allo stomaco, a chi viene il mal di testa, chi avverte della tachicardia, chi lo percepisce per la tensione muscolare. Non si riesce a dormire e ciò genera sempre maggiore stanchezza.
La quantità di stress che può essere tollerata varia da persona a persona. Lo stress può condurre a problemi di natura psicologica, ridurre lo stato di benessere e portare a vere e proprie malattie che interessano diverse parti del corpo, tra cui lo stomaco, l’intestino, la pelle, la bocca, la vescica, i polmoni ed il cuore. Possiamo annotare, ad esempio, come frequentemente associati a stress, l’ulcera, la stitichezza, l’herpes, l’acne, dermatiti ed aritmie. Soprattutto nell’età avanzata, lo stress può essere la causa di attacchi cardiaci.
Cosa possiamo fare per evitare che lo stress quotidiano si accumuli:
Prendersi momenti di riposo durante la giornata, momenti di pausa, chiudendo gli occhi e respirando profondamente. Un ottimo espediente è rappresentato dalle passeggiate, meglio se in spazi verdi e con panorami stimolanti. Passeggiare aiuta a schiarirsi i pensieri e fa rilasciare endorfine al nostro corpo, migliorando il nostro umore.
Prova la posizione dell’aquila: Sono tante le posizioni dello yoga che servono a combattere lo stress, aprendo le spalle, diminuendo la tensione del collo e donando una sensazione di benessere. La posizione dell’aquila ne è un esempio, agendo su schiena e collo. (Vedi foto in alto)
Fare regolarmente del moto. L’esercizio fisico praticato regolarmente aiuta a ridurre la tensione e favorisce il sonno, non fatevi prendere dalla pigrizia, provate!
Nutrirsi con una dieta bilanciata. Mangiare lentamente, gustando il cibo e dimenticando i problemi del lavoro, cercando di fare del pranzo un momento piacevole.
Cercate didormire un quantitativo sufficiente di ore.
Allontanati dallo schermo. L’uso ininterrotto del computer è associato allo stress, alla perdita del sonno e alla depressione nelle donne, secondo uno studio dell’Università di Goteborg, in Svezia. Assicurati di fare delle pause e cerca di spegnere il computer almeno un’ora prima di coricarti.
Baciate! Baciare è un potente rimedio contro lo stress perché aiuta il cervello a rilasciare endorfina. Una ricercatrice della Northwestern University, Laura Berman, ha scoperto che su 2mila coppie, quelle che si concedevano baci solo durante i rapporti sessuali erano 8 volte più predisposte a soffrire lo stress o cadere in depressione.
Mastica una gomma: Masticare una gomma alla menta non serve solo a profumare l’alito, può anche alleviare l’ansia, migliorare la ricettività e ridurre lo stress in momenti in cui le cose da fare si sono accumulate.
Il 4 luglio è considerata la festa più importante degli Stati Uniti d’America, quella che celebra lo straordinario patriottismo di questo popolo, l’Indipendence Day.
Cosa si festeggia esattamente il 4 luglio
Torniamo indietro a 243 anni fa, era il lontano 4 luglio 1776 quando le 13 colonie americane ottennero ufficialmente l’indipendenza dalla Gran Bretagna.
Il primo nucleo degli attuali USA era appunto costituito da 13 colonie: New Hampshire, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud e Georgia.
Thomas Jefferson aveva redatto la dichiarazione d’indipendenza già il 2 luglio, ma la ratifica ufficiale avvenne durante il congresso di Philadelphia, in Pennsylvania.
George Washington divenne il primo presidente degli Stati Uniti nel 1789.
La festa tra parate e barbecue
Durante questa giornata banche, poste e uffici federali rimangono chiusi. A mezzogiorno nelle basi militari vengono sparati tanti colpi di pistola quanti sono gli stati dell’Unione. Questo per riprendere il “Salute to the Union” , delle primissime celebrazioni, quando le colonie erano appena 13 e si sparavano “soltanto” 13 colpi.
Le famiglie americane seguono un preciso rituale durante la festa del 4 luglio. Appuntamento imperdibile è quello con le parate mattutine. Ci si riunisce con parenti ed amici per assistere a quella che è la manifestazione più limpida del patriottismo e dell’amor di patria americani.
Si prosegue con pic nic e barbecue nei parchi, su asciugamani e tovaglie rigorosamente a stelle e strisce.
L’apoteosi per qualsiasi Yankee che si rispetti arriva la sera, quando sullo sfondo di spettacolari fuochi d’artificio che illuminano ogni città americana, si intona l’inno americano The Star-Spangled Banner con la mano sul cuore.
Il menù tradizionale dell’evento
Hotdog e hamburger sono irrinunciabili per qualsiasi americano durante tutto l’anno, figuriamoci nella festa del pic nic e del barbecue per antonomasia.
Per gli amanti della carne saporita, ecco le spare ribs (le mitiche costolette di maiale) impreziosite dalla salsa BBQ. Anche il petto e le ali di pollo abbondano sulle griglie, intervallate da patate e verdure arrostite in quantità esagerata.
Per dessert non può mancare il tipico dolcetto da pic nic, il brownies al cioccolato e burro d’arachidi.
Dopo una interminabile settimana di lavoro finalmente è arrivato il weekend. Avevate preventivato di darvi alla pazza gioia con gli amici, di bere e ballare fino a notte fonda e dormire, poi, per tutta la domenica, ma il sabato sera vi sentite talmente distrutti che decidete di restare a casa.
Ora avete almeno tre opzioni a vostra disposizione:
Da perfetti asociali quali siete, decidete di mangiare 3 confezioni di noodles buttati sul divano, mentre guardate le ultime puntate di “The Walking Dead”.
Spulciate in maniera meticolosa la vostra rubrica e invitate a cena una tipa/ un tipo e sperate che porti lei/lui la pizza.
Organizzate un pigiama party che vi rimetta al mondo.
A leggerle così, sicuramente ci sono due opzioni più accattivanti e una che potremmo definire “particolare”. Mi riferisco alla terza, il rigenerante pigiama party. Evento attesissimo dalle teenager che non hanno ancora la possibilità di uscire la sera, per avere l’occasione di scambiarsi trucchi di bellezza e spettegolare su flirt più o meno veritieri.
So che questo articolo si rivolge anche a persone che magari non hanno nessuna intenzione di passare del tempo in pigiama con amici più o meno intimi, ma chi è che non vuole sentirsi più bello e con il viso rigenerato e ringiovanito?
5 MASCHERE ECOLOGICHE PER IL VISO
1. Maschera con rosso d’uovo e cachi
Rinfrescante e rassodante. Ideale per chi ha la pelle secca. Dovete battere insieme un rosso d’uovo e la polpa di un grosso caco maturo. Applicate sul viso e tenete per 30 minuti. Sciacquatevi con acqua tiepida.
2. Maschera con spinaci e latte
Ideale per chi soffre di acne. Pulite e sminuzzate gli spinaci su un tagliere e lessateli nel latte. Poi lasciateli freddare per qualche minuto, strizzateli e applicateli sul viso. Teneteli su per circa un’ora. Sciacquatevi con acqua tiepida.
3. Maschera al pomodoro fresco
Ottima per sbiancare la pelle.Tagliate in due un grosso pomodoro fresco maturo e passatelo sul viso come se fosse una spugnetta. Insistete sui punti del viso dove avete delle macchiette, magari dovute al sole. Ripete due o tre volte l’operazione in un’ora e poi sciacquate con acqua fresca.
4. Maschera con patate fresche
Un toccasana per le rughe. Tagliate le patate a fette sottili e applicatele nei punti critici, contorno occhi, lati della bocca e fronte. E’ una maschera che potete fare anche tutti i giorni per 30 minuti ogni volta, la mattina o la sera.
5. Maschera con chiara d’uovo
Ideale per chi ha la pelle grassa e i pori dilatati. Montate una chiara d’uovo in una ciotola e aggiungete un cucchiaio di limone. Una volta montata per bene va applicata sul viso per 30 minuti, ma attenzione agli occhi perché il limone brucia. Sciacquatevi con acqua tiepida. Il risultato è visibile all’istante, la pelle sarà tirata, più chiara e i pori si saranno ristretti.