traslocare con cani e gatti

C’è chi dice che “il trasloco è il secondo più grande stress dopo il parto”. Dopo serate a scegliere il quartiere migliore per noi (leggi articolo) e la casa che rispecchi al meglio il nostro stile di vita (leggi articolo) è giunto il momento. Che siate alla vostra prima esperienza o che siate ormai esperti, il trasloco è sempre un momento importante nella vita perché segna un cambiamento ed un passaggio molte volte decisivo.

Se anche le vostre giornate sono allietate da pelosetti che girano scodinzolanti per casa, sarete certamente in cerca di qualche consiglio su come fargli vivere al meglio il cambio “tana”.

“Amare è come traslocare. Solo che a cambiare abitazione è l’anima che va a vivere in un altro corpo.”

Il Gatto merita l’inizio di questo articolo. Come sapete tendo a parlare principalmente di cani, ma come prima cosa è giusto sfatare una falsa credenza che riguarda i gatti, dei quali si dice che siano molto più legati all’ambiente che non ai familiari: non è assolutamente così!

Questa credenza è stata diffusa nell’Ottocento dal naturalista Jean-Henry Fabre, che lo sostenne in uno dei suoi racconti. Essendo molto conosciuto sia come studioso che come scrittore, tutti pensarono che quella che scriveva fosse la Verità Assoluta e l’idea del gatto “che ama di più la casa del padrone” divenne una delle leggende metropolitane più diffuse del mondo.

Se pensiamo che Fabre spiegava anche che per far cambiare ambiente al gatto era opportuno chiuderlo in un sacco, possiamo renderci conto di quanto ne capisse di gatti. In realtà Fabre faceva l’entomologo (anzi, è stato proprio l’inventore dell’entomologia – un plauso per questo): quindi, visto il trattamento che normalmente i gatti riservano agli insetti, probabilmente non aveva poi troppa simpatia per la specie felina!

C’è da dire, in compenso, che Fabre fu uno dei primi oppositori della vivisezione, quindi pacca sulla spalla per lui, anche se è stato autore di una delle più grandi corbellerie di tutti i tempi sui felini.
Se la diceria ha attecchito, però, un motivo c’è: e sta nel fatto che i gatti, specie quelli che vivono in ambienti piuttosto limitati, non hanno – in media – la stessa capacità di orientamento dei cani.
Se portate in mezzo a un prato un gatto che è sempre vissuto in casa, potreste assistere a scene dove il micio, invece di mettersi a correre e di godersi la libertà, potrebbe restare paralizzato e urlare disperato perché non sa più dove si trova. In queste occasioni, a volte, i gatti non riconoscono neppure i loro umani.

Ovviamente un po’ di disorientamento può colpirli anche in occasione di un trasloco. Per le prime ore potrebbero aggirarsi furtivi e con l’aria decisamente impaurita e/o schifata, rifiutando persino le coccole. C’è il rischio che passino ore sotto al divano prima di uscire, rigorosamente quando saranno certi di essere soli e saranno quindi pronti ad esplorare. Da qui a pensare che “rimpiangano la vecchia casa”, il passo è breve: ma in realtà stanno soltanto cercando di ricomporre una “mappa mentale” a cui poter fare riferimento.

Il trasloco con un cane

Il cane, oltre ad essere un animale abitudinario, (e fidatevi, più invecchiano e più questa caratteristica si amplifica) è anche un essere territoriale: potrebbe considerare un cambiamento di casa come un tentativo di portarlo via dal suo territorio ed inserirlo in uno nuovo, senza avere la sicurezza che questo non sia già di proprietà di altri.

Potrebbe quindi apparire nervoso alla vista di altri cani nel vicinato, poiché non sa ancora quale luogo occupano sul territorio e fino a dove si spingerà il suo “dominio”. A prescindere da tutto questo, sappiate che il vostro cane si adatterà facilmente e senza troppe complicazioni, perché l’importante non è dove, ma con chi.

PERCHè I CANI ULULANO?

Vediamo adesso come comportarci con i nostri amici:

Prima del trasloco

Targhetta identificativa. Probabilmente i vostri vicini vi conoscono e conoscono il vostro cane, ma gli abitanti del nuovo quartiere, compresi quelli che vivono nel tragitto per arrivarvi, non sanno nulla di voi. Per questo, la prima cosa da fare è incidere il nuovo indirizzo sulla targhetta del vostro cane. Così sarà più facile recuperarlo nel caso in cui scappi o si perda.

Prima di trasferivi, se non è troppo lontana, portate il vostro animale a passeggio per la nuova zona, così che quando arriverà il momento di cambiare l’ambiente, gli risulti più familiare. Imparerà a conoscere così i nuovi odori e rumori che lo circondano, creandosi una mappa mentale che gli permetterà di sentirsi più sicuro, e magari farà amicizia con qualche nuovo “amico” umano e non.

Lasciate nella nuova casa del cibo oppure il giochino preferito così al suo arrivo potrà provare quest’esperienza positiva che resterà in memoria. Il cane ha bisogno di marcare il territorio ed è per questo che è importante che ispezioni la casa prima del trasloco definitivo.

Non lavate la sua cuccia, per questo ci sarà tempo dopo. I suoi oggetti personali sono fondamentali per lui, poiché attraverso l’olfatto, la sua mente si riempie di ricordi. Conservare un oggetto vecchio, come ad esempio la cuccia, lo farà sentire a suo agio i primi giorni.

Mantenete intatta la sua routine. È normale che con un trasloco i vostri orari cambino, tuttavia è bene cercare di non alterare troppo quelli del vostro cane.

Durante il trasloco

Spargete e nascondete biscottini o altri spuntini sfiziosi nella nuova casa, il vostro cane si divertirà a cercarli.

Cercate di non lasciarlo solo mentre state traslocando, a meno che non lo vediate molto a suo agio.

L’ambientazione nella nuova casa è una fase fondamentale e voi potete fare tanto per velocizzarla. Dopo aver sistemato i mobili o mentre lo state facendo, è importante dedicare al cane un angolo fisso. Qui metterete la cesta con le sue coperte e cuscini.

Quando si trasloca di solito si è presi dalla frenesia del cambiamento, si buttano le cose vecchie per far spazio alle nuove. Nel caso degli oggetti personali del cane, assolutamente non cambiatele con cose nuove. Il cane in tal caso si sentirebbe spaesato non solo dal cambiamento dell’ambiente, ma anche dei suoi oggetti personali.

Non obbligate il cane a gironzolare per la casa e non vi spaventate se si rifugia sotto il tavolo o sotto al letto/divano. Non forzatelo, quando sarà pronto esplorerà la casa da solo senza ansie.

Il giorno del trasloco

Il giorno del trasloco (ma anche il giorno prima se preferite), sarebbe bene affidare il cane ad un familiare, un amico, una persona di fiducia. In quelle ore, la sua presenza potrebbe essere di troppo, alcuni pericoli sono dietro l’angolo. Porte aperte per caricare mobili, e un via vai continuo potrebbero farci perdere di vista il cane, che una passeggiatina extra (e da solo!!) non la rifiuterebbe mai.

Dopo il trasloco

Una volta arrivati definitivamente nella nuova abitazione, fategli annusare tutto liberamente senza limiti. Quando avrà capito com’è fatta casa, stabilite gli spazi in cui può o non può stare.

Lasciate che sia lui a decidere il luogo dove sistemare la cuccia: farà la scelta migliore. Sarà facile capirlo, sarà il punto dove si accuccerà tranquillo.

Non lasciatelo solo quando arrivate: dedicategli più tempo del previsto per i primi tempi.

Almeno nelle prime 2 settimane è consigliabile non lasciarlo troppo tempo da solo, in quanto, ancora non ben abituato al nuovo contesto nel quale si trova. Potreste utilizzare la stessa tecnica che si usa per abituare il cane a restare solo in casa. Iniziate lasciandolo in una stanza mentre voi andate in un’altra. Prima per pochi secondi, aumentando poi il tempo. Tornate sempre nella stanza dove si trova per fargli capire che non lo state abbandonando.

Procedete poi a fare la stessa cosa uscendo di casa. Prima per 5/10 secondi rientrando successivamente, poi 30 secondi. E così via fino a rimanere fuori casa 15 minuti senza mai allontanarvi. Il cane capirà che uscirete, ma tornerete sempre da lui. Se il cane è tranquillo potrete iniziare ad allontanarvi per un’ora, poi due e così via.

Durante le passeggiate, siate pazienti. Ogni cosa è nuova e l’animale ha bisogno di annusare tutto per prendere confidenza con il nuovo mondo che lo circonda.

Lasciate che si relazioni con i cani dei nuovi vicini.

La ricerca del veterinario

Anche se tutti i proprietari pensano: “vabbé nel caso serva lo cerco”, nella maggior parte dei casi quando serve si è presi dall’ansia e dall’agitazione, non riuscendo ad avere le idee chiare. Portatelo dal veterinario per fare conoscenza, anche se non ha bisogno di una visita. Così facendo si sentirà più a suo agio quando sarà costretto ad andarci.

Siamo giunti alla fine, per voi che state leggendo è l’inizio di un nuovo viaggio, e anche per loro lo è. Lo so, gli scatoloni, lo stress, il disordine, sarete impegnati in mille attività, e quella coda scodinzolante potrebbe sembrare esser lì per farvi perdere tempo. Abbiate l’accortezza di renderlo partecipe del cambiamento, magari facendolo stare con voi mentre riempite gli scatoloni.

Vi auguro di trovare il coraggio di cambiare sempre nella vita, perché se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi.

EK

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Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!