Riforma Fornero. Perché tutti vogliono andare in pensione prima?

Il tema più scottante di questi giorni è l’abolizione della Riforma Fornero.

C’è chi la vuole mantenere, chi vuole cancellare la legge e riportare l’età pensionabile a soglie più basse. L’INPS segnala che non ci sono fondi per pagare le pensioni e che saranno sempre più basse. I politici promettono aumenti delle pensioni incrementando, però, le tasse .

Queste pensioni fanno parlare di loro nemmeno fossero una showgirl viziata. E mentre il dibattito si fa rovente gli italiani perdono il sonno.

 
LA RIFORMA NON C’ENTRA
Ma siete davvero sicuri che il problema delle pensioni sia la legge Fornero che sposta e posticipa l’età pensionabile? Quello che non riusciamo a capire è che la problematica principale deriva dal fatto che le persone sono insoddisfatte del loro lavoro. Conduciamo vite sempre più frenetiche con lavori sempre più impegnativi, con orari sempre più lunghi, che non ci permettono di passare il tempo con le persone che amiamo e di coltivare le nostre passioni al di fuori del lavoro.
Passiamo la maggior parte del tempo o nel traffico o negli uffici. Vediamo la pensione come un miracolo, dove finalmente potremo goderci la vita, i nostri affetti, e  fare le attività che ci piacciono.

DOVREBBE CAMBIARE IL MONDO DEL LAVORO
E se il lavoro, invece, fosse il lavoro dei nostri sogni?
Se lo Stato riuscisse a garantirci, dopo anni di studio dedicato a diventare professionisti di un settore, di poter  fare il lavoro che desideriamo, nessuno di noi vorrebbe andare in pensione tanto presto.

PERCHÉ VOGLIAMO ANDARE IN PENSIONE? 
Vogliamo andare in pensione perché ci siamo stufati, perché finalmente così potremo riposarci,  potremo dedicarci ai nipoti, a fare una passeggiata. Non avremo più i minuti contati per fare la spesa. Non vediamo l’ora di andare in pensione per poter viaggiare, vedere posti, fare cose.

 RIFORMA DEL LAVORO
Se potessimo lavorare meno ore, percependo uno stipendio decente che ci permetta di vivere dignitosamente, avremmo molto più tempo da dedicare alla nostra famiglia e agli affetti, senza dover scegliere fra loro o il lavoro.
Se guadagnassimo abbastanza da permetterci di fare due bei viaggi all’anno di 15 giorni, se avessimo una vita meno frenetica e meno stressante, probabilmente nessuno di noi si arrabbierebbe tanto perché l’età pensionabile è stata posticipata.

CONCENTRIAMOCI SULLE TEMATICHE GIUSTE
Se facessimo il lavoro dei nostri sogni non vorremmo mai smettere di farlo.
Pensate agli scrittori, loro non vanno in pensione perché  amano scrivere e quindi continueranno a scrivere per tutto il resto della loro vita. Pensate ai poeti o ai magistrati. Ci sono tantissime professioni nelle quali le persone non vanno in pensione perché quel lavoro costituisce la loro più grande passione. Il caso più eclatante è  Berlusconi che all’età di 82 anni non vuole assolutamente starsene a casa, ma si rimette in gioco nuovamente per qualcosa, anche se le malelingue diranno il contrario, che lo appassiona veramente tanto.

Siamo davvero sicuri di volerci focalizzare sull’età pensionabile invece di pensare al vero problema, cioè la qualità del lavoro , la quantità di tempo da dedicarci e la retribuzione?
Considerando che molti non ci arrivano vivi alla pensione.

LIFE IS NOW!
 
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FOTO: LEGGIOGGI.IT

Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!