Poker: Skill game o gioco d'azzardo?

Conosco bene quei falsi buonisti che si accaniscono contro il poker, demonizzandolo ogni volta che ne hanno occasione, definendolo erroneamente gioco d’azzardo. Sono qui per darvi validi argomenti per sostenere la tesi che vede il  “nostro gioco preferito” come uno skill game, cioè come un gioco nel quale l’abilità ha una maggiore valenza rispetto alla fortuna. Il  gioco d’azzardo consiste nello scommettere denaro sul futuro esito di un evento sul quale non si ha nessuna possibilità di intervenire affinché lo stesso si verifichi o meno. Già questa semplice affermazione scagionerebbe il poker dall’accusa di appartenere al novero dei giochi d’azzardo, ma ci sono altri dati importanti da considerare.

Per essere vincenti sono utili numerose skill, come il saper fare buon uso delle probabilità matematiche, il saper bluffare, il carpire informazioni utili dai tell degli avversari, il mantenere la calma nei momenti sfortunati. Pensate che chiunque sia in grado di farlo? Chiunque può giocare, perché le regole sono semplici, ma solo chi dedica tanto tempo allo studio di questa disciplina otterrà risultati importanti. I sacrifici, comuni a qualsiasi altra professione, sono ripagati dai risultati economici ottenuti a fine mese. Non c’è niente di più meritocratico del poker, sei solo con le tue competenze contro le competenze dei tuoi avversari.

Nel breve periodo (dove la fortuna può incidere in maniera rilevante) potrai essere vincente o perdente, nel lungo periodo (se prendi le decisioni matematicamente e strategicamente giuste) sarai sempre vincente.  In un mondo nel quale la maggior parte dei lavori consiste in una noiosa routine che porta ad un inaridimento dell’entusiasmo e dei sentimenti, non è un delitto pensare che il poker possa essere la strada per realizzarsi e costruirsi un futuro esclusivamente grazie alle proprie abilità, senza tralasciare la magia e l’adrenalina che questo incredibile gioco possono  regalarti.

Chi ha intrapreso la professione del poker player a tempo pieno, viene spesso visto con sospetto e le insinuazioni sul suo futuro economico e lavorativo sono  molto spesso pungenti e irridenti. Voglio dirvi questo: in un periodo di crisi come quello attuale, dove per trovare un lavoro che ti permetta di fare una vita dignitosa si ha bisogno di conoscenze influenti che ti diano un “aiutino” , dove in certi impieghi si timbra il cartellino e poi si va in giro a bighellonare per bar,  dove si passano le ore al telefono aziendale a spettegolare invece di fare il proprio dovere, io sono orgoglioso di fare quello che faccio, il professional poker player, una professione dove si è soli con le proprie conoscenze contro gli avversari e le loro, realmente meritevole, dove le raccomandazioni contano, e non lo nego, soltanto per quanto concerne le sponsorizzazioni.

“Nel breve periodo, la fortuna può determinare i risultati. Nel lungo periodo, ciò che conta è l’abilità“. Cit. Lou Krieger

Questa frase del player Lou Krieger è la prima risposta da dare a chi sostiene che il poker è paragonabile a qualsiasi gioco d’azzardo.

I poco informati, o semplicemente i perdenti, non lesinano osservazioni del tipo “sono troppo sfortunato per vincere”, “è tutto truccato”, “il poker è come la roulette”.

Quest’ultima affermazione è quella che mi manda più in bestia. La differenza tra i due giochi è netta: nella roulette nel breve periodo puoi risultare sia vincente che perdente (a seconda che tu sia fortunato o meno), nel lungo periodo sarai sempre perdente. Nel poker, nel breve periodo (dove la fortuna può incidere in maniera rilevante) potrai essere vincente o perdente, nel lungo periodo (se prendi le decisioni matematicamente e strategicamente giuste) sarai sempre vincente.

Dato che vi ho tartassato, facendo continuamente riferimento al breve e al lungo periodo, immagino che vogliate sapere esattamente cosa si intenda per l’uno e per l’altro. Possiamo considerare breve periodo un tempo di gioco breve, che può essere una sera, una settimana o persino un mese. Per lungo si intende un periodo composto da svariati mesi o anni in cui il gioco è costante , attento, basato sul calcolo delle statistiche e sullo studio giornaliero, cosa che porta a far sì che la fortuna perda il suo valore.

M.F.C. (marcofabio85@hotmail.it)

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Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!