Mar. Dic 2nd, 2025

pesce d'aprile

Ci sono diverse teorie riguardo l’origine della tradizione del Pesce d’Aprile.

La più conosciuta ne colloca la nascita nella Francia del XVI secolo. Prima dell’entrata in vigore del calendario Gregoriano, avvenuta ufficialmente nel 1582, in Europa si celebrava il Capodanno tra il 25 marzo ed il primo aprile ed era usanza scambiarsi dei doni in questo periodo.

In seguito alle riforme di papa Gregorio XIII il capodanno venne spostato al 1 gennaio, ma rimase la tradizione di scambiarsi scherzosamente dei pacchi vuoti il giorno primo aprile, per simboleggiare quella festività non più esistente. Tale usanza venne soprannominata  “poisson d’Avril” , pesce d’aprile appunto.

Una delle teorie più antiche fa risalire la nascita del Pesce d’Aprile al beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, che avrebbe salvato il papa dal soffocamento dovuto ad una spina di pesce rimastagli in gola. Il pontefice, in segno di gratitudine, decretò che il primo aprile ad Aquileia non si mangiasse pesce.

Infine un’altra teoria divertente è da ricollegarsi alle prime pesche primaverili. I pescatori tornavano spesso a mani vuote dalle pesche dei primi giorni di aprile, perché i pesci non avevano ancora ripopolato i fondali. Per questo motivo erano oggetto di scherno da parte dei compaesani.

In Italia il Pesce d’Aprile arrivò tra il 1860 e il 1880 e prese piede prima fra i ceti medio-alti, da sempre avvezzi agli scherzi, si diffuse, poi, fra tutta la popolazione.

Nel Regno Unito e in America il primo di aprile si festeggia l’ “April fool’s day” (“Il giorno dello sciocco d’aprile”).

La tradizione più simpatica, che si è in seguito diffusa anche in Italia, appartiene alla Scozia dove in quella data si festeggia il Gowkie Day (letteralmente “il giorno del cuculo”). Pare che proprio qui sia nato il diffuso scherzo di attaccare sulla schiena delle vittime un foglio con la scritta “Kick me” (dammi un calcio).

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di ErikaStreppa

Ciao sono Erika, questo blog si chiama “Cose Così” perché qui trovi davvero un po’ di tutto: dall’attualità alla musica, dalla politica alle curiosità passando per libri, economia, organizzazione e riflessioni. Sono un ingegnere con un master in economia, ma soprattutto una persona curiosa che ama osservare il mondo e raccontarlo in modo semplice e diretto. Mi piace prendere temi complessi, dall’economia ai piccoli dilemmi quotidiani, e renderli chiari, fruibili e vicini alla vita di tutti i giorni. La mia filosofia si racchiude nella frase “Se non riesci a spiegarlo in maniera semplice, allora non l’hai capito abbastanza bene”. Scrivo di “cose così”, argomenti che ci fanno riflettere, sorridere, discutere e, qualche volta, anche cambiare prospettiva.

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