Perché gli uomini odiano chiedere informazioni?

Esistono verità, dogmi, certezze assolute, che la gente ha smesso di definire semplici luoghi comuni, perché si dimostrano inconfutabili nel 99% dei casi.

Il principe di questi assiomi è che “L’uomo non deve chiedere…mai…indicazioni…”, o meglio, odia farlo.

Scommetto che non avete avuto bisogno di fare mente locale per confermare quello che avete appena letto, ma c’è una motivazione antropologica che svela l’arcano.

                                                                                     Perché occorrono milioni di spermatozoi per trovare e fecondare un ovulo?                                                                                                                                       Perché nessuno vuole chiedere indicazioni.

Sappiamo che nella preistoria l’uomo era un abile cacciatore, utilizzava l’area spaziale del proprio cervello per scovare le prede e per catturarle. E’ proprio durante queste scorribande di caccia che aveva sviluppato uno spiccato senso dell’orientamento che gli permetteva di tornare a casa, anche dopo aver percorso un gran numero di chilometri.

Ai giorni nostri, almeno un uomo su tre, è in grado di individuare il nord e di seguirlo, puntando semplicemente sul proprio istinto. Soltanto una donna su cinque possiede questa capacità. Il motivo è presto detto, il cervello maschile possiede una maggiore concentrazione di ferro nell’emisfero destro che gli permette di individuare il nord magnetico. Ecco perché è più raro che un uomo non riesca a ritrovare l’auto parcheggiata la sera prima, rispetto ad una donna.

Nella preistoria la donna aveva il compito di difendere il focolare e raramente si allontanava dalla caverna nella quale viveva. Se, per puro caso, camminava per più chilometri del dovuto, era in grado di orientarsi tenendo a mente dei precisi punti di riferimento, come un albero o una roccia con una forma strana.

Questo spiega  perché se dite ad una donna di prendere la seconda uscita della statale in direzione nord-est lei vi guarderà come se aveste declamato la Divina Commedia in arabo, ma se fornite alla vostra partner indicazioni come “arriva fino alla posta centrale, poi gira a destra e prosegui fino al bar in stile shabby chic” potete stare certi che vi raggiungerà entro la mezzanotte.

Il senso dell’orientamento è innato, non c’è modo di impararlo. In teoria è uno dei punti forti del sesso maschile, proprio per questo un uomo avrà enormi difficoltà ad ammettere che si è perso, anche se ha superato la frontiera svizzera già da 20 km e doveva andare in vacanza in un villaggio in calabria.

Qui mi rivolgo a tutte le donne, MAI e dico MAI e ribadisco MAI, consigliare ad un uomo che sta guidando di chiedere informazioni ai passanti. Rischiate che il vostro compagno investa le persone in strada per poter usare la scusa del “non c’è nessuno a cui chiedere”.

Cosa potete fare allora per salvarvi dal passare la notte in tenda in un bosco stregato?

Giocate di fino, per il compleanno o per Natale regalate al vostro uomo un navigatore satellitare o chiedetegli di insegnarvi ad usare il navigatore sul cellulare. In questo modo la prossima volta avrà un’ottimo motivo per utilizzare questo “giocattolino” per arrivare a destinazione e per “insegnarvi” come è semplice da usare.

In alternativa fingete di dover andare al bagno e una volta in autogrill chiedete informazioni ai gestori del bar, o magari lo farà vostro marito, lontano da occhi indiscreti che possano giudicarlo.

MARCO FABIO CECCATELLI (marcofabio85@hotmail.it)

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Author: ErikaStreppa

Erika. Blogger, riccia bionda naturale, amante dei cani e della natura. Mi interesso di Ambiente, Sport, Attualità e faccio anche qualche Recensione. Sono appassionata di Biocosmesi, sempre alla ricerca della Tabella INCI perfetta!